Kars
29-11-2005, 10:21
Tre giovani donne stuprate nel giro di pochi giorni a Bologna, La Spezia e Roma, un’altro caso a Torino scoperto ieri ma che risale ai primi di ottobre. E ancora tredici ragazzine tra gli 11 e i 13 anni aggredite in ascensore e sottoposte a violenza sessuale negli ultimi mesi a Genova da un maniaco: è un allarme diffuso che provoca terrore, indignazione, rabbia, reazioni estreme. Così il ministro alla Riforme, Roberto Calderoli, torna a invocare la castrazione chimica per chi si macchia «di delitti così aberranti» e a Genova le uscite delle scuole sono ormai sorvegliate da poliziotti, carabinieri e vigili urbani in borghese.
La situazione attuale è eccezionale, ma la realtà delle violenze sessuali, spesso nascoste in ambito domestico, tocca cifre raccapriccianti: secondo l’Istat, in tre anni oltre mezzo milione di donne in Italia ha subìto uno stupro o una violenza e dieci milioni almeno una molestia sessuale. L’ultimo episodio l’altra notte a Roma. Una barista ventenne rumena è scesa da un autobus verso le 3 nella zona di San Paolo. Mentre camminava in via Leonardo da Vinci, è stata raggiunta da un connazionale, un ventitrenne romeno che aveva già tentato di parlarle a bordo dell’autobus. L’aggressore l’ha tramortita con due pugni in pieno viso, tanto da fratturarle il setto nasale, e poi l’ha trascinata in un angolo buio nascosto e l’ha stuprata. Le ha strappato gli anelli dalle dita, le ha rubato cellulare e portafogli. Le grida della giovane alla fine hanno attirato l’attenzione dei passanti e lo stupratore è fuggito. Le persone accorse, tra cui il conducente di un bus, hanno aiutato la ragazza a dare l’allarme. Ferita e sotto choc, la ragazza ha fornito una descrizione particolareggiata e gli agenti sono riusciti a individuare l’aggressore, che stava tranquillamente bevendo in un bar.
Alla vista dei poliziotti, il giovane ha cercato di liberarsi del giubbotto ancora sporco del sangue della sua vittima. Quando ha dovuto riconoscere il violentatore, in commissariato, la giovane è scoppiata in un pianto di terrore. A Torino una ragazza è stata aggredita dietro la stazione Dora i primi del mese scorso, di quell’orrore si è saputo solo ieri: «Quell’uomo è arrivato alle spalle, mi ha afferrato per i capelli e mi ha trascinato via, portandomi nei giardinetti al di là della strada. Lì c’erano altri due giovani e mi hanno violentato a turno. Gridavo, cercavo di divincolarmi, ma non è intervenuto nessuno». Alla Spezia un’infermiera di vent’anni è stata afferrata per strada, gettata a terra, spogliata e violentata per dieci minuti tra le auto in sosta, mentre andava al lavoro alle 6,30 di domenica mattina nel popolare quartiere della Chiappa. Un automobilista si era accorto che la ragazza era seguita da un uomo e aveva cercato di avvisarla, ma l’infermiera, temendo che si trattasse di un pretesto per un’aggressione, aveva rifiutato, affrettando il passo e scomparendo poco dopo dal campo visivo del testimone che ieri, comunque, sentita la notizia dello stupro, si è presentato ai carabinieri per aiutarli nel ricostruire l’identikit dell’aggressore. Mercoledì a Bologna una studentessa è stata picchiata e violentata in un giardino condominiale dopo essere scesa da un autobus.
La telecamera di un distributore di benzina ha filmato l’uomo che ha attraversato la strada e trascinato la donna per poi violentarla. Nel filmato si vedono anche le vane richieste di aiuto della vittima agli automobilisti di passaggio. «Davanti a delitti così aberranti come le violenze carnali degli ultimi giorni - ha commentato il ministro Calderoli - ritengo sia necessario insistere sulla mia proposta di introdurre, come pena per chi commette reati sessuali, la castrazione chimica. Ribadisco che la castrazione chirurgica sia la più idonea a funzionare, anche come prevenzione, ma anche quella chimica, ancorchè non irreversibile, consente di mettere queste bestie in condizioni di non offendere, come del resto stanno facendo molti altri Paesi occidentali. E’ il momento della tolleranza zero». E Dorina Bianchi (Margherita), in un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’Interno, chiede «cosa intende fare il governo di fronte alla preoccupante escalation di violenza sessuale sulle donne?».
La Stampa
La situazione attuale è eccezionale, ma la realtà delle violenze sessuali, spesso nascoste in ambito domestico, tocca cifre raccapriccianti: secondo l’Istat, in tre anni oltre mezzo milione di donne in Italia ha subìto uno stupro o una violenza e dieci milioni almeno una molestia sessuale. L’ultimo episodio l’altra notte a Roma. Una barista ventenne rumena è scesa da un autobus verso le 3 nella zona di San Paolo. Mentre camminava in via Leonardo da Vinci, è stata raggiunta da un connazionale, un ventitrenne romeno che aveva già tentato di parlarle a bordo dell’autobus. L’aggressore l’ha tramortita con due pugni in pieno viso, tanto da fratturarle il setto nasale, e poi l’ha trascinata in un angolo buio nascosto e l’ha stuprata. Le ha strappato gli anelli dalle dita, le ha rubato cellulare e portafogli. Le grida della giovane alla fine hanno attirato l’attenzione dei passanti e lo stupratore è fuggito. Le persone accorse, tra cui il conducente di un bus, hanno aiutato la ragazza a dare l’allarme. Ferita e sotto choc, la ragazza ha fornito una descrizione particolareggiata e gli agenti sono riusciti a individuare l’aggressore, che stava tranquillamente bevendo in un bar.
Alla vista dei poliziotti, il giovane ha cercato di liberarsi del giubbotto ancora sporco del sangue della sua vittima. Quando ha dovuto riconoscere il violentatore, in commissariato, la giovane è scoppiata in un pianto di terrore. A Torino una ragazza è stata aggredita dietro la stazione Dora i primi del mese scorso, di quell’orrore si è saputo solo ieri: «Quell’uomo è arrivato alle spalle, mi ha afferrato per i capelli e mi ha trascinato via, portandomi nei giardinetti al di là della strada. Lì c’erano altri due giovani e mi hanno violentato a turno. Gridavo, cercavo di divincolarmi, ma non è intervenuto nessuno». Alla Spezia un’infermiera di vent’anni è stata afferrata per strada, gettata a terra, spogliata e violentata per dieci minuti tra le auto in sosta, mentre andava al lavoro alle 6,30 di domenica mattina nel popolare quartiere della Chiappa. Un automobilista si era accorto che la ragazza era seguita da un uomo e aveva cercato di avvisarla, ma l’infermiera, temendo che si trattasse di un pretesto per un’aggressione, aveva rifiutato, affrettando il passo e scomparendo poco dopo dal campo visivo del testimone che ieri, comunque, sentita la notizia dello stupro, si è presentato ai carabinieri per aiutarli nel ricostruire l’identikit dell’aggressore. Mercoledì a Bologna una studentessa è stata picchiata e violentata in un giardino condominiale dopo essere scesa da un autobus.
La telecamera di un distributore di benzina ha filmato l’uomo che ha attraversato la strada e trascinato la donna per poi violentarla. Nel filmato si vedono anche le vane richieste di aiuto della vittima agli automobilisti di passaggio. «Davanti a delitti così aberranti come le violenze carnali degli ultimi giorni - ha commentato il ministro Calderoli - ritengo sia necessario insistere sulla mia proposta di introdurre, come pena per chi commette reati sessuali, la castrazione chimica. Ribadisco che la castrazione chirurgica sia la più idonea a funzionare, anche come prevenzione, ma anche quella chimica, ancorchè non irreversibile, consente di mettere queste bestie in condizioni di non offendere, come del resto stanno facendo molti altri Paesi occidentali. E’ il momento della tolleranza zero». E Dorina Bianchi (Margherita), in un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’Interno, chiede «cosa intende fare il governo di fronte alla preoccupante escalation di violenza sessuale sulle donne?».
La Stampa