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View Full Version : Titanic Italia (ovvero se vincesse la sinistra nel 2006)


Andala
27-11-2005, 21:15
Titanic Italia
Maurizio Blondet

26/11/2005 Volete avere un'idea di che cosa farà la sinistra al governo?
Per esempio: «un prelievo improvviso e coatto sulle giacenze e depositi monetari»: lo fece già Giuliano Amato, capo del governo nel 1991, sottraendo denaro dai nostri conti correnti.
Poi, ancora «il congelamento dei BOT», che non vi saranno pagati, né capitale né interessi: lo fecero Ciampi e Prodi, apostoli dei poveri e dei lavoratori.
Ma non basterà, naturalmente, a coprire i fabbisogni dello Stato.
Non vorrete mica che i deputati dimezzino il loro stipendio da 10 mila euro mensili, o la signora Elisabetta Spitz, direttrice del Demanio (e incidentalmente moglie di Follini) subisca dei tagli sul suo emolumento annuo di 326 mila euro; o ancor meno che il segretario del Quirinale Gifuni si impoverisca accettando un taglio sul suo milione di euro annui.
No, loro no.
Sarete voi che dovrete continuare a pagare quegli stipendi.

Ed ecco allora la prossima mossa del futuro governo delle sinistre: la «supertassa sulle rendite finanziarie».
Non lo sta già dicendo Bertinotti?
Sospiro di sollievo: ora pagheranno i Tronchetti Provera, i Passera, i De Benedetti, i Romiti.
No, loro no.
Toglietevi le illusioni.
Per la sinistra, le «rendite finanziarie» sono ad esempio: il reddito virtuale della casa di vostra proprietà e che abitate (e di cui state magari pagando il mutuo), ossia quello che guadagnereste se, andando a vivere sotto i ponti, cedeste il vostro appartamento in affitto, insomma soldi che non avete.
Questo tasseranno, e ancor più sulle seconde case.
Bertinotti si è messo al sicuro: si è giusto comprato, ci dicono, una villa del valore di sei miliardi in Costa Azzurra, dunque al riparo dalla sua imminente supertassa delle rendite.

Altre «rendite» vostre: gli interessi (0 % o anche –2 % reali) sul conto corrente, o sul libretto di risparmio; quelli miserabili sui BOT e sulle obbligazioni dubbie che la vostra banca vi ha rifilato, mai superiori al 3%.
Tutte «rendite» esposte indifese, ventre all'aria, al saccheggio sotto pretesto «sociale».
Tassare i ricchi: imposta punitiva sui patrimoni, invoca Bertinotti.
Il «patrimonio» cui pensa, il più facile da colpire, è la casa di proprietà, posseduta (per forza maggiore, mancando un mercato degli affitti) da 73 italiani su cento.
Quella verrà supertassata ancora una volta.
«Patrimoni» sono i vostri risparmi accantonati.
Tronchetti Provera non ha risparmi, ha solo debiti.
Romiti (Impregilo) è stato salvato dalla bancarotta per debiti affidandogli la commessa del ponte di Messina; la sinistra cancellerà quel progetto (ed è forse un bene), ma allora l'Impregilo percepirà miliardi di euro in penali e risarcimenti - è per questo che è stato varato il progetto del Ponte.
Per Romiti, non per i siciliani.

E le pensioni?
Saranno «riformate»: e i sindacati non muoveranno un solo gemito di protesta (loro che vivono con 2 mila miliardi annui di denaro estratto dai portafogli dei lavoratori), quando sarà al potere la loro sinistra.
La Germania ha già ridotto del 25% le pensioni, e nel 2004 non ha pagato le tredicesime: ecco un esempio di «riforma» che sarà subito imitato.
Dopotutto, Schoreder è di sinistra, e così il suo ministro, l'ex terrorista rosso Joska Fischer.
Tanto, non ci saranno manifestazioni di piazza né scioperi generali di protesta.
E se poi le cose vanno davvero male, faranno come l'Argentina: blocco dei depositi bancari. Permesso di ritirare solo 200 euro la settimana.
Non dovete credere a me.
Credete a Eugenio Benetazzo, che sulla situazione italiana ha scritto un libro coraggioso, spietatamente ben informato e agghiacciante, che disturba l'orchestrina degli idioti: «Duri e Puri» (1).

Benetazzo è un trader professionista e operatore di borsa indipendente, con una cultura (che i trader normali non hanno) sulla storia dell'economia.
Non parla di politica in questo libro; non critica la sinistra o Berlusconi.
Enumera freddi fatti, che portano alle conclusioni che avete letto più sopra.
L'idea di Benetazzo è che l'Italia è il Titanic.
La metafora «profetizza l'inabissamento del nostro paese sia a livello sociale ed economico, e descrive il comportamento dei passeggeri», ossia noi italiani.
Le orchestrine dell'idiozia televisiva e calcistica, pagate dai padroni che sono già saliti sulle scialuppe per primi, stanno ancora suonando.
Per distrarci.
E non farci sapere che i compartimenti del nostro transatlantico sono già allagati.
Già: perché non è che l'Italia «rischi di affondare».
Sta già affondando da mesi.

La nostra piccola industria è devastata in tutti i settori in cui era «forte» (tessile, oreficeria, meccanica, calzaturifici, mobili) dalla competizione cinese.
Perché i nostri micro-imprenditori (ex operai, diventati ricchi, ma rimasti ignoranti) hanno continuato a sviluppare questi settori stramaturi, non avendo i mezzi intellettuali per lanciarsi nelle attività che vinceranno in futuro: «biotecnologie, informatica applicata, energia, trasporti di terza generazione», enumera Benetazzo.
«Tutte le inefficienze degli anni passati adesso si iniziano a pagare. Il conto sarà salato, e lo si paga con posti di lavoro in meno».
E' solo questione di mesi, e poi - tra il 2006 e il 2007 - i posti di lavoro cominceranno a scomparire a cascata, a migliaia.
Il nostro popolo che adora il «posto fisso» forse smetterà di guardare l'«Isola dei famosi»?

Si affollerà attorno alle scialuppe?
Non ci sono scialuppe.
Siamo un popolo con sei milioni di analfabeti.
Un popolo che non ha studiato, e che è avanzato negli ultimi 20 anni di storia senza ma pensare un minuto, cullandosi nell'illusione che il suo dozzinale benessere sarebbe stato eterno.
Ma la Cina, di analfabeti, ne ha 300 milioni: che però si accontentano di 30 euro mensili per fare i braccianti e i cavatori.
Perché mai i nostri analfabeti dovrebbero reclamare salari migliori?
I posti ben pagati per analfabeti sono già tutti occupati: da deputati, eurodeputati, magistrati e consulenti regionali (2).

Un Paese che perde quote di mercato, e intanto è schiacciato dalle tariffe più alte del mondo per elettricità, energia, telefoni (non vorrete mica che paghi Tronchetti Provera); strangolato dalla burocrazia più principesca del pianeta, da presidenti di ASL con salario fra i 150 e i 300 mila euro annui (pari a quello del presidente degli Stati Uniti, per capirci).
Schiacciato sotto il tallone del costo di Ciampi (200 milioni di euro l'anno), quel Ciampi che si commuove quando parla della «patria» - ed ha perfettamente ragione, visto che la patria ha dato tanto a lui.
E dalle banche.
Volete farvi un'idea di cosa accadrà di voi, se state pagando un mutuo, e il tasso primario dell'euro salirà di uno o due punti?
C'è bisogno di spiegare che la vostra rata di mutuo passerà da 780 a 940 euro mensili?

Leggete Benetazzo, vi dà anche buoni consigli.
Molti dovranno vendere le case che non possono più pagare.
Che cosa avverrà della bolla finanziaria che fa costare 160 mila euro appartamentini che sono covi per scarafaggi?
Di colpo, il vostro habitat da scarafaggi varrà, diciamo 100 mila euro.
O anche meno.
Insomma, il libro di Benetazzo è in qualche modo l'appendice pratica del mio «Schiavi delle Banche», scritto da uno specialista del settore.
I suoi consigli mi sono piaciuti.
Meno mi è piaciuto il consiglio implicito di cominciare a linciare qualche politico per la strada, pour encourager les autres.
E' un buon consiglio (è troppo tardi per fare qualcosa d'altro), ma imperfetto : perchè dimenticare presidenti di ASL, Gaetano Gifuni, direttori del Demanio, manager di aziende pubbliche, l'insieme delle burocrazie inadempienti che ci derubano?
Tanto, non servono a nulla.

Maurizio Blondet

Note
1) Eugenio Benetazzo, «Duri e puri - aspettando un nuovo 1929 - come salvare i propri risparmi e sopravvivere a un mutamento di scenario epocale senza precedenti», Edizioni La Riflessione, 126 pagine, 10 euro.
2) Ho appena saputo a Roma che un noto picchiatore rosso, che da anni organizza le occupazioni illegali di case altrui, ha ricevuto dal sindaco Veltroni un fondo di 2 milioni di euro per organizzare meglio «l'assistenza ai senzacasa». Il picchiatore in questione era stato presentato da Rifondazione a candidato eurodeputato; è stato il primo dei non eletti. Il poveretto ha dunque visto sfumare uno stipendio di 22 mila euro mensili netti. Bisognava pur compensarlo con qualche spicciolo, 4 miliardi di lire dei contribuenti. La sua banda di picchiatori e occupatori di case è diventata una specie di NGO di Veltroni, un ente sociale pagato dai cittadini; compresi coloro che hanno l'appartamento occupato dai picchiatori.



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^TiGeRShArK^
27-11-2005, 21:18
per quanto si possano impegnare a fondo non credo proprio che riusciranno a fare così tanti danni quanto quelli fatti in questi 5 anni...:muro:

sempre ke non crediate alla solita favoletta ke va tutto bene e sono i comunisti a dire che sta andando tutte a puttane...:rolleyes:

-kurgan-
27-11-2005, 21:21
santo cielo, Maurizio Blondet :D

Andala
27-11-2005, 21:27
Oh! Ognuno faccia come gli pare.

Uomo avvertito...

Io ho la frontiera alle spalle, per gli altri...si salvi chi può.

Ciao,

Andala

LittleLux
27-11-2005, 21:28
Nooooooo, Maurizio Blondet nooooooooooooooooooo:asd:

Seriamente, non ho mai letto tante stronzate in una botta sola. Questo ha superato padre Bondi, jena ridens Schifani, verginella Adornato e il beastie boy superstite Calderoli messi assieme. Scommettiamo che ce lo ritroveremo candidato ad uno di quegli stipendi che tanto depreca?:asd: :sofico:

Andala
27-11-2005, 21:34
Nooooooo, Maurizio Blondet nooooooooooooooooooo:asd:

Seriamente, non ho mai letto tante stronzate in una botta sola. Questo ha superato padre Bondi, jena ridens Schifani, verginella Adornato e il beastie boy superstite Calderoli messi assieme. Scommettiamo che ce lo ritroveremo candidato ad uno di quegli stipendi che tanto depreca?:asd: :sofico:

Se dovesse accadere il casino aprirò una discussione solo per dirti:
Eri stato avvertito! :asd: :D

Blondet ti adoro :kiss:

Ciao,

Andala :D

LittleLux
27-11-2005, 21:37
Se dovesse accadere il casino aprirò una discussione solo per dirti:
Eri stato avvertito! :D

Blondet ti adoro :kiss:

Ciao,

Andala :D

Ok, se però ce lo ritroveremo candidato nelle file berlusconiane o di qualsiasi altro partito, farò lo stesso. Uomo avvertito. :D

FuGu
27-11-2005, 21:38
santo cielo, Maurizio Blondet :D

oramai nomen omen :asd:

Andala
27-11-2005, 21:39
Ok, se però ce lo ritroveremo candidato nelle file berlusconiane o di qualsiasi altro partito, farò lo stesso. Uomo avvertito. :D

Va bene! :D

Korn
27-11-2005, 21:48
Oh! Ognuno faccia come gli pare.

Uomo avvertito...

Io ho la frontiera alle spalle, per gli altri...si salvi chi può.

Ciao,

Andalaavviati :D

Pitonti
27-11-2005, 21:51
io intanto ho già trasferito mezzi conti correnti in un fondo in svizzera :(

Foglia Morta
27-11-2005, 22:03
Ma Blondet era stato silurato dal quotidiano l'Avvenire e non ne ha fatto una tragedia , dubito che lo vedremo mai in politica anche se in tempi come questi mai dire mai .

Per quanto riguarda l'articolo io non condivido l'atteggiamento di fondo , ossia il fare previsioni così precise , un po più di umiltà non guasterebbe . Il sistema economico è in difficoltà , un tipo ( non ricordo chi ) diceva "solo un pazzo o un economista possono credere ad una crescita infinita in un mondo finito" o qualcosa del genere . Ed è proprio così , difficile dire quando ci sarà un prossimo '29 ma ,se non accadrà di peggio ancora, ci sarà , e per ritardarlo non si sa cosa potranno mai fare i dirigenti politici che tentano di guidare l economia . Il comune sentire di giustizia ( economica in questo caso ) può essere tradito perchè l alternativa è il fallimento del sistema economico .

darkreom
27-11-2005, 22:25
andala, mi sa che questo "NOTO picchiatore rosso" ha dato pure una botta in testa a te e a Blondet... :rolleyes: :doh:

Andala
27-11-2005, 22:50
andala, mi sa che questo "NOTO picchiatore rosso" ha dato pure una botta in testa a te e a Blondet... :rolleyes: :doh:

Un pensiero più interessante non sei in grado di esprimerlo?

Ti aiuto va!

cosa ne pensi di questi emonumenti principeschi?
Dirigenti che percepiscono più del presidente degli USA o di Bertinotti difensore del popolo operaio che si compra la villa da 6 miliardi in Costa Azzurra o ecc...

Che ne pensi della crisi delle piccole medie imprese che non reggono la concorrenza, delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese?

Quanto durerà secondo te quest'illusione del tutto andrà bene?

Ciao,

Andala :)

Feric Jaggar
28-11-2005, 08:48
Come suo solito, Blondet accosta cose egregie e fondate, degne di attenzione e di discussione, ad emerite sparate esagerate e complottiste, nonchè a panzane conclamate, che sviliscono le prime.

Sullo scenario economico sono sostanzialmente d'accordo; d'accordo pure sulle ipotesi di misure finanziarie straordinarie; del resto il prelievo forzoso del 6 per mille me lo ricordo. Possibile, possibilissima la momentanea immobilizzazione dei Titoli di Stato e la capitalizzazione forzata degli interessi. Come pure il fatto che vengano digerite, sia pure con smugugni (che non hanno mai fatto cadere un governo, a memoria) tassazioni straordinarie di altro tipo. E' già successo con la casa, paghiamo tutti l'ICI che è pesante.

Le capacità di immobilizzazione del dissenso di cui dispone ancora l'ex PCI e la CGIL sono tuttora enormi, non devono essere sottovalutate. Il quinquennio di governo di sinistra fu un periodo di pace sindacale, in cui gli imprenditori legati all'Ulivo hanno potuto fare quello che volevano. Come in Telecom.

Notevole, pure il livello di narcosi televisiva raggiunto dagli Italiani. Per cui è possibile che ci vengano propinate medicine molto amare, senza reazioni apprezzabili (tipo sollevazioni di piazza, scioperi oceanici; in queste cose, la nostra Storia insegna, che da Masaniello in poi non c'è stato nessuno spontaneismo).

Dove sbaglia, Blondet, è nel dire cose come "Il terrorista Fischer" o "il picchiatore" (si riferisce a D'Erme, immagino); queste cose potranno anche essere vere, ma non attengono assolutamente al resto del discorso, e sono controverse, si buttano in dialettica politica quelle e finisce tutto in politica, more solito. Un discorso serio sull'economia, non può andarsi ad impantanare sempre su queste cose. Già si fa così poca analisi economica indipendente seria, che quella poca non dovrebbe essere inquinata dalle idiosincrasie di un Blondet.

Come operatore sul mercato finanziario, mi sento di condividere al 100% le visioni del mio collega nelle premesse e nelle possibili manifestazioni, e credo che mi procurerò il suo libro, ma mi rifiuto di estrapolare da queste visioni un Titanic. Il Titanic non ci è nemmeno consentito; siamo inseriti in un sistema di vincoli europei ed internazionali che dieci anni fa non avevamo. E poi ci sono una tale quantità di variabili economiche, finanziarie, politiche, sociologiche, che non è possibile prevedere l'evoluzione della partita a scacchi oltre la terza mossa. O ci vogliamo mettere a giocare a Wargames?

Comunque constato che Blondet ultimamente sta esternando a raffica, sugli argomenti più varii; male, perchè o comincia a costruire un minimo di credibilità, oppure farà la fine (mi sembra che la stia già facendo) di altri sparapalle tipo l'italianissimo John Kleeves, o altri fenomeni noti per sparate tipo "LA BOMBA SISMICA".

Effedieffe, poi, mi sembra che sia la casa editrice di Mario Di Giovanni, personaggio "eclettico" appartenente (ancora?) a Forza Nuova, autore di un ottimo libro sul Mondialismo, veramente eccellente e documentato... nel quale purtroppo però tocca leggere anche sparate tipo "MONARCHIE DI DIRITTO DIVINO"... eccone un altro che macina bene e poi rovina tutto...

Blondet deve cominciare a documentare seriamente quello che dice. Bertinotti si è fatto una villa da sei milardi, fatto perfettamente legale ma magari in contrasto con la sua immagine politica? Vorremmo vedere l'estratto del catasto francese. Un'inchiesta tipo Report lo avrebbe già fatto, Blondet invece ci riporta "soffiate" da tutto il pianeta, ma mai un pezzo di carta dietro... Questo non è giornalismo d'inchiesta, questo è SALGARISMO bello e buono, cioè girare tutto il pianeta senza muoversi dalla scrivania. Va bene per uno scrittore di favole, non per un giornalista serio.

alpex
28-11-2005, 12:55
deve cominciare a documentare seriamente quello che dice. Bertinotti si è fatto una villa da sei milardi, fatto perfettamente legale ma magari in contrasto con la sua immagine politica? Vorremmo vedere l'estratto del catasto francese.

Concordo ma spero che questa regola valga per tutti e non solo per il succitato personaggio.

Un'inchiesta tipo Report lo avrebbe già fatto,...

Ne sei proprio convinto?in tutta sincerità....

Per quanto riguarda i danni di un probabile futuro governo di sinistra, da italiano mi auguro di no, anche se le varie componenti della coalizione non mi sembrano avere un comun denominatore, e solo Dio sa quanto questo paese abbia bisogno di un'azione decisa e non frammenta in una miriade di discussioni ideologiche (nel senso deteriore della parola).

Quelli che credono che la sinistra ci porterà fuori dai problemi, non si facciano molte illusioni: quando si osserva un evento è facile affermare di essere capaci di fare meglio di chi ne è coinvolto direttamente (vedi siamo tutti esperti di calcio).
Ripensare al governo Prodi-D'Alema: ancora ricordo le immagini di D'Alema all'inaugurazione del Nuovo Lingotto a braccetto con la buon'anima dell'Avvocato (una volta mortale nemico, capitalista ed imperialista) farsi imboccare con una noce di parmigiano. (vedi coerenza)
Chi è poi che introdusse i Co.Co.Co? che tanti dolori e umiliazioni ancora oggi adducono ai lavoratori, e soldi in più agli impreditori incapaci di vedere oltre la punta del loro naso: risposta esatta! il governo D'Alema!

Secondo me poi in Italia le imprese soffrono perchè guidate da persone che guardano solo al profitto e non a reinvestire in nuovi progetti e dare valore aggiunto al prodotto, di conseguenza la produzione nazionale soffre l'aggressività, sia in termini di costo che in termini di qualità, dei mercati stranieri come i paesi asiatici .

Per risollevare il Paese ci vuole una persona che sia capace di tirare le orecchie a chi se lo merita senza farsi intimorire sia pure se è a capo di confindustria o dell'ABI o di qualche grossa industria petrolifera, e contemporaneamente non far esplodere la propria colaizione.

Nello scenario politico italiano ne conoscente qualcuno?
Fuori i nomi

tdi150cv
28-11-2005, 13:01
be ... saranno anche stronzate ma non e' l'unico a pensarla cosi' ... e sono molti gli economisti a vedere il futuro dell'italia andare in questa direzione ...
Ottima mossa quella di non intestarmi nulla ... risolve 'problemi' attuali e futuri !!! :D :cool:

LittleLux
28-11-2005, 13:03
be ... saranno anche stronzate ma non e' l'unico a pensarla cosi' ... e sono molti gli economisti a vedere il futuro dell'italia andare in questa direzione ...
Ottima mossa quella di non intestarmi nulla ... risolve 'problemi' attuali e futuri !!! :D :cool:

Anche tu vai di prestanome? :stordita:

junkye
28-11-2005, 13:12
sono solo drammaticamente daccordo con andala, il problema é che la sinistra al potere ci finirá per forza....ormai e solo un dato di fatto, io mi sono giá iniziato a dare da fare, potete vederlo sopra il numero dei miei post.

Dona*
28-11-2005, 13:15
Fantastico... dopo 5 anni di fatti visibili a tutti (quello che ha combinato l'attuale governo) ci attacchiamo ad un processo alle intenzioni, mosso ad un possibile-probabile governo di centrosx lontano ancora da venire

che dire: rotfl :sbonk:

parax
28-11-2005, 13:30
be ... saranno anche stronzate ma non e' l'unico a pensarla cosi' ... e sono molti gli economisti a vedere il futuro dell'italia andare in questa direzione ...
Ottima mossa quella di non intestarmi nulla ... risolve 'problemi' attuali e futuri !!! :D :cool:


Prova a chiedere agli stessi economisti cosa pensano di altri 5 anni di bandanismo.

http://clarence.supereva.com/satira/manolibera/gallery/Politica/Berlusconi/berlusconi_urlomunch_bis.jpg

alpex
28-11-2005, 13:52
Dona*, se ti riferivi a me o hai problemi visivi o di interpretazione.
Se non ti riferivi a me ti chiedo scusa per quanto detto sopra.

Comunque per esplicitare quanto da me cercato di dire, é che un ipotetico governo di sx (non poi tanto ipotetico se vai a guardare i risultati delle ultime elezioni amm.ve, regionali e caxxi vari) non risolverà i ns guai.

Questa chiaramente è una mia idea, ma che trae nutrimento dalle evidenti differenze tra le varie componenti, senza contare dai continui litigi vedi rutelli che non val al vertice dell'unione per risposta alla candidatura di Rita Borsellino alla presidenza della Regione Sicilia invece che Ferdinando Latteri proposto dalla Margherita.

Ogni giorno c'è n'è una e se andranno al governo ... ?
Domanda legittima o no?

Altro concetto è che non serve cambiare allenatore per far andar meglio una squadra (per comodità leggi Inter) se i giocatori remano i direzioni opposte, e per giocatori non intendo solo le parti politiche ma anche quelle che formano l'economia italiana.

Non è mia intenzione fare processo alle intenzioni ma più semplicemente il timore di passare dalla padella alla brace.

parax
28-11-2005, 13:57
Non è mia intenzione fare processo alle intenzioni ma più semplicemente il timore di passare dalla padella alla brace.


A dir il vero dalla padella alla brace ci siamo passati 5 anni fa, ora si tratta di ritornare nella padella visto che con la brace ci siamo scottati pesantemente.

-kurgan-
28-11-2005, 13:59
per me peggio di così non può andare, c'è da essere ottimisti.

tdi150cv
28-11-2005, 14:13
Anche tu vai di prestanome? :stordita:


ma che prestanome ... tutto regolare ... basta intestare a chi puo' permetterselo ... possibilmente persone delle quali puoi aver fiducia ! :cool:

parax
28-11-2005, 14:13
per me peggio di così non può andare, c'è da essere ottimisti.

Infatti, preferisco 5 anni di governo della sinistra come quelli scorsi con 3 governi diversi.

P.S.
non che questo governo sia stato davvero un unico governo di 5 anni, beato chi ci casca, oltre alla faccia del berluska fissa, abbiamo visto tutti i ministri sostituiti, alcuni + di una volta, compreso il superministero dell'economia.
Domanda, ma c'è almeno un ministro che non sia stato mai sostituito oltre Tremaglia?

mt_iceman
28-11-2005, 14:14
Concordo ma spero che questa regola valga per tutti e non solo per il succitato personaggio.



Ne sei proprio convinto?in tutta sincerità....

Per quanto riguarda i danni di un probabile futuro governo di sinistra, da italiano mi auguro di no, anche se le varie componenti della coalizione non mi sembrano avere un comun denominatore, e solo Dio sa quanto questo paese abbia bisogno di un'azione decisa e non frammenta in una miriade di discussioni ideologiche (nel senso deteriore della parola).

Quelli che credono che la sinistra ci porterà fuori dai problemi, non si facciano molte illusioni: quando si osserva un evento è facile affermare di essere capaci di fare meglio di chi ne è coinvolto direttamente (vedi siamo tutti esperti di calcio).
Ripensare al governo Prodi-D'Alema: ancora ricordo le immagini di D'Alema all'inaugurazione del Nuovo Lingotto a braccetto con la buon'anima dell'Avvocato (una volta mortale nemico, capitalista ed imperialista) farsi imboccare con una noce di parmigiano. (vedi coerenza)
Chi è poi che introdusse i Co.Co.Co? che tanti dolori e umiliazioni ancora oggi adducono ai lavoratori, e soldi in più agli impreditori incapaci di vedere oltre la punta del loro naso: risposta esatta! il governo D'Alema!

Secondo me poi in Italia le imprese soffrono perchè guidate da persone che guardano solo al profitto e non a reinvestire in nuovi progetti e dare valore aggiunto al prodotto, di conseguenza la produzione nazionale soffre l'aggressività, sia in termini di costo che in termini di qualità, dei mercati stranieri come i paesi asiatici .

Per risollevare il Paese ci vuole una persona che sia capace di tirare le orecchie a chi se lo merita senza farsi intimorire sia pure se è a capo di confindustria o dell'ABI o di qualche grossa industria petrolifera, e contemporaneamente non far esplodere la propria colaizione.

Nello scenario politico italiano ne conoscente qualcuno?
Fuori i nomi

straquoto!
e credo che in un certo senso sia stupido andare a cercare le cause di una caduta dell'italia in un governo di centrodestra o centrosinistra, per quanto questi abbiano responsabilità.
parliamoci chiaro, anche noi italiani, con tanti aspetti positivi che abbiamo, in contrasto mostriamo un certo lassismo e una certa predisposizione alla "pappa pronta" che difficilmente ci farà crescere come paese.
il governo miracoloso che ci fa stare tutti bene non esiste e mai esisterà.

parax
28-11-2005, 14:15
Anche tu vai di prestanome?

ma che prestanome ... tutto regolare ... basta intestare a chi puo' permetterselo ... possibilmente persone delle quali puoi aver fiducia ! :cool:


Anche lui va di prestanome, C'est l'Italie... :rolleyes:

alpex
28-11-2005, 14:19
Speriamo sia così come dici tu parax, ma a poco tempo dalle elezioni (metà 2006) non si legge come faranno per rilanciare l'economia e risolvere la piaga del lavoro flessibile (che come ben saprai è opera di del govero D'Alema).

Cacciando berlusconi e levandogli tutto, tassando le rendite finanziarie, facendo entrare in Italia chiunque senza più controlli, combattendo per i PACS, bloccando la costruzione del ponte sullo stretto, bloccando i lavori della TAV, eccetera?
Capisco che si tratta di argomenti creano eccitazione e compiacimento in alcuni, ma sicuramente non impediranno a molte imprese di franare, e con loro i poveri lavoratori, sotto la pressione di aziende straniere molto più forti delle nostre.
Cercate un settore della nostra economia che non sia in crisi: sono pochi!

O forse c'è il timore di parlare per non attirarsi le antipatie di qualche lobby, o potrebbe essere il segnale della sicurezza di vincere le prossime elezioni e quindi non c'è bisogno di un programma serio per attirare altri voti.

I soldoni cosa accadrà dopo?

alpex
28-11-2005, 14:39
il governo miracoloso che ci fa stare tutti bene non esiste e mai esisterà.

Speriamo di no!!

Però secondo me dobbiamo smettere di tifare per una parte o per l'altra come avviene per esempio nello "sport", perchè così non siamo più obiettivi e agiamo e parliamo per partito preso.

Finchè ci sarà chi attaccherà l'altra parte solo per motivi prettamente personali non di interesse nazionale, saremo condannati ad arrancare come abbiamo fatto fino ad ora.

Perchè quando venne varata la legge sul lavoro flessibile nessuno scese in piazza ? Uno strumento così dato in mano agli imprenditori "squali" senza limiti di sorta, ha portato questi a prenderti e buttarti in mezzo alla strada quando non gli servi più.
E grazie! agli imprenditori andava bene così ed il popolo della sinistra ha fanto finta di niente dato che era opera di un "loro" governo.
Va bene aiutare le imprese ma risolvere loro anche i problemi di loro competenza, mi è sembrato veramente troppo: che tradotto significa "assumimi che se poi non sei in grado di mantenere le commesse o se le porti all'estero perchè risparmi, mi puoi licenziare con comodo.

Possibile che gli italiani non siano uniti su niente, non c'è nulla che interessa tutti indistintamente dal colore politico? (e non rispondete la sorc@!)

Ecco perchè si dice sinistra sorcaiola!

parax
28-11-2005, 15:25
Speriamo di no!!

Però secondo me dobbiamo smettere di tifare per una parte o per l'altra come avviene per esempio nello "sport", perchè così non siamo più obiettivi e agiamo e parliamo per partito preso.

Finchè ci sarà chi attaccherà l'altra parte solo per motivi prettamente personali non di interesse nazionale, saremo condannati ad arrancare come abbiamo fatto fino ad ora.

Perchè quando venne varata la legge sul lavoro flessibile nessuno scese in piazza ? Uno strumento così dato in mano agli imprenditori "squali" senza limiti di sorta, ha portato questi a prenderti e buttarti in mezzo alla strada quando non gli servi più.
E grazie! agli imprenditori andava bene così ed il popolo della sinistra ha fanto finta di niente dato che era opera di un "loro" governo.
Va bene aiutare le imprese ma risolvere loro anche i problemi di loro competenza, mi è sembrato veramente troppo: che tradotto significa "assumimi che se poi non sei in grado di mantenere le commesse o se le porti all'estero perchè risparmi, mi puoi licenziare con comodo.

Possibile che gli italiani non siano uniti su niente, non c'è nulla che interessa tutti indistintamente dal colore politico? (e non rispondete la sorc@!)

Ecco perchè si dice sinistra sorcaiola!


Diciamo però le cose come stanno, D'alema diede il via al lavoro flessibile, di cui l'Italia aveva bisogno (e qui si vede la serietà di un governo che seppur di sinistra fece una riforma che di sinistra non è di certo), con la riforma del lavoro fondamentalmente fece 3 cose, agenzie interinali, contratti a tempo determinato con dei limiti di rinnovo e i COCOCO, il problema sono stati questi ultimi che però dovevano servire a tutt'altro per come fu impostata la legge, mentre gli imprenditori li hanno usati per farci i loro porci comodi violando la legge reiteratamente, tant'è che chiunque aveva un contratto COCOCO al momento del licenziamento gli bastava andare dal sindacato ed in meno di 3 mesi si vinceva sistematicamente la causa, dimostrando che in realtà di lavorava come dei dipendenti, ci sono passato, azienda di 60 dipendenti con 45 COCOCO.
Il buon Berluska allora è intervenuto ma invece di abolirli in modo definitivo li ha legalizzati grazie alla legge Biagi trasformandoli in contratti a progetto, i quali sono perfettamente legali e non hanno alcuna tutela in più dei COCOCO.

Andala
28-11-2005, 16:13
Io non sono nè per l'una nè per l'altra parte, ma mi sembra che gli Italiani ricordino molto di più i disastri fatti da Prodi che quelli di Berlusconi.

Tra le mirabolanti azioni filantropiche c'è anche quella riportata in quest'articolo

Dottor Bolkenstein, mister Prodi

di Marcello de Angelis

..........................................................

“L’ex presidente dell’Iri Romano Prodi, ora candidatosi a leader di un futuro “centrosinistra”, è il tipico rappresentante del gruppo “neo-veneziano” della finanza internazionale. Egli rappresenta il disegno tecnocratico della cosiddetta “globalizzazione”, cioè la dittatura dei mercati finanziari internazionali, controllati dalle famiglie oligarchiche di Ginevra e Londra, che mira a rimpiazzare le istituzioni degli stati nazionali sovrani”. Così apriva una relazione - intitolata “l’oligarchia fascista (sic!) dal volto democratico” - fatta circolare la bellezza di un decennio fa da ambienti dell’opposizione Usa, per mettere in guardia la sinistra italiana dalle mire di controllo delle tecnocrazie anglosassoni. Se qualcuno avesse fatto tesoro di quegli “avvertimenti”, i comunisti e post-comunisti non si troverebbero, oggi, nell’imbarazzante situazione di dover giustificare ai propri elettori il sostegno a colui sotto la cui presidenza la commissione europea ha varato la direttiva Bolkenstein, l’ultimo colpo mortale allo “statuto dei lavoratori”, la cui dismissione iniziò proprio col primo governo comunista in Italia, guidato da Massimo D’Alema.

Prodi non è un politico - come ricorda la succitata nota - bensì un “tecnocrate formatosi alla London School of Economics, al Massachusetts Institute of Technology e all’Università di Palo Alto in California; legato allo speculatore internazionale George Soros e, fino al 1993, da rapporti di lavoro con la finanziaria Goldman Sachs”. Prodi è stato “senior adviser” di questa finanziaria di Wall Street fino a quando Ciampi, nel ‘93 appunto, lo chiamò all’Iri. Sicuramente ricopriva la carica di alto consigliere allorquando la Goldman Sachs ebbe un ruolo di primo piano nell'attacco speculativo del settembre 1992, che portò ad una svalutazione della lira del 30% ed al prosciugamento delle riserve della Banca d'Italia, che fu costretta a bruciare 48 miliardi di dollari nel vano tentativo di arginare l'attacco speculativo. La crisi portò anche allo scioglimento del Sistema Monetario Europeo.

Ottime credenziali per uno che il centrosinistra presenta come l’uomo che dovrebbe portare l’Italia fuori dalla crisi economica... Daltronde, Frits Bolkenstein, nel gennaio del 1998 era quello che sosteneva che non si dovesse far entrare l’Italia nell’euro e sosteneva un consiglio a 11 membri (noi esclusi). Furono gli “amici” olandesi del governo Prodi a sancire quale fosse la ricetta punitiva da imporci perché fossimo accettati nell’euro. E gli olandesi sapevano comunque che le misure adottate da Prodi sarebbero state pagate dai governi successivi, tanto che sia il Primo ministro Kok, che il ministro delle finanze Zalm - compagno di partito di Bolkenstein - dichiararono alla stampa di non credere che “gli sforzi di stabilità del governo italiano siano duratori”.

Ma chi è Frederick Bolkenstein? Leader del partito liberale olandese, partner dei socialdemocratici nel governo di centro-sinistra di Wim Kok, poi commissario europeo al mercato interno con Prodi, è un economista liberale, che, negli anni ‘80, è stato ministro del Commercio estero e della Difesa.

Ma le sue credenziali di manager della globalizzazione sono ben più ampie e profonde. Ha infatti partecipato al 52° incontro del gruppo Bildenberg, che ha avuto luogo a Stresa nel giugno 2004. E non era una new entry, visto che aveva partecipato anche a quello di Toronto nel 1996. è stato anche revisore della seconda più grande industria farmaceutica del mondo, la Merck, Sharp & Dohme.

Al suo curriculum si aggiungono le stellette di presidente dell’Internazionale liberale, presidente della Atlantic Commission (Olanda), membro della Mont-Pelerin Society. Frits Bolkenstein è stato anche per 16 anni alla Royal Shell Dutsch prima di diventare General director della Chemical Shell.

Insomma, un Prodi olandese, però più bravo. E anche più potente. L’impressione che si ha sui rapporti intercorsi tra i due è che quello che dava le direttive fosse proprio Frits.

In conclusione, però, la domanda resta legittima: con che faccia il centrosinistra stia adottando come motore di mobilitazione le proteste contro la direttiva Bolkenstein - stanno partendo iniziative che coinvolgono tutti, dalla Margherita alla Cgil, passando per gli anarchici e i ds - quando la direttiva stessa è nata dalla volontà politica oltreché dalla filosofia economica del loro candidato alla presidenza del consiglio?

Il Prodi pensiero, infatti, si articola su un paio di tesi che l’economista bolognese ripete incessantemente. La prima è che l’Europa deve creare un’enorme area di “libero scambio” assieme ai Paesi ex comunisti - il vecchio progetto di Kissinger, del miliardario “comunista” Usa Hammer e della Trilateral commission - per rilanciare l’Europa dell’Est. Secondo Prodi e Soros “dobbiamo consentire che essa si integri col nostro mercato comune. Allora occorre fare spazio ai loro agricoltori, ai siderurgici, ai tessili, a quelli della meccanica semplice, in una parola a quei settori in cui l’Est è capace di produrre. In altre parole, l’Unione europea devrebbe aprire i suoi mercati a prodotti concorrenziali in virtù dei più bassi costi di produzione”. Tutte queste chicche, Romano Prodi le consegnava al quotidiano la Repubblica già nel 1994.

Tutto perfettamente in linea con le evoluzioni della politica liberal europea e - ahimè - con i desiderata di Bolkenstein, che con la liberalizzazione dei servizi vuole abbassare gli standard di protezione sociale ai livelli “competitivi” dei Paesi di nuovo ingresso, ex comunisti, dove le conquiste sociali, ovviamente, stanno in netto ritardo...

Ma se Prodi è un ideologo antesignano, Bolkenstein è un operativo e ha le idee chiare su come far sì che i sogni europei di Romano si realizzino. E infatti è anche fiero assertore della cancellazione dei contributi europei all’agricoltura e dei fondi di solidarietà. Lo schema è logico e semplice e chiarisce il significato che il nuovo centrosinistra dà al termine “progressista”: la parte più benestante del mondo deve “progressivamente” cedere quote di mercato ai Paesi meno evoluti, rinunciando alle produzioni elementari per “finanziarizzarsi” sempre di più. Le multinazionali si occuperanno di gestire le produzioni del Terzo mondo commercializzandole nel nostro mercato. “Progressivamente” gli standard di lavoro si verranno incontro... I nostri degenerando ed i loro evolvendo, fino ad un punto di equilibrio che crei un maggiore profitto al vertice. Come diceva Guareschi, “si può essere un comunista in buona fede e si può essere un comunista intelligente; le cose insieme, mai”.
http://www.area-online.it/Area.htm

alpex
28-11-2005, 16:33
Il buon Berluska allora è intervenuto ma invece di abolirli in modo definitivo li ha legalizzati grazie alla legge Biagi trasformandoli in contratti a progetto, i quali sono perfettamente legali e non hanno alcuna tutela in più dei COCOCO.

E te pareva! sempre con sto berluska.

Ma che gioco è il governo D'Alema fa una legge "giusta" che però il governo successivo doveva abolire.
Domanda: se le elezioni le avesse vinte di nuovo il centrosx l'avrebbe abolita la legge ammettendo di aver sbagliato nello stilare una legge che poi non sarebbe stata capace di far rispettare?
Lo sai che il ns problema è proprio questo.
In Italia si fanno leggi pure buone che però non si riesce a farle rispettare.

Quando si fa una legge si dovrebbe prevedere che c'è sempre qualcuno che cerca di non rispettarla, e di conseguenza prevedere pene severe sicure, e magari introdurre un limite nel numero di contratti flessibili che una azienda può aprire e prevedere che una percentuale di questi venga trasformata a tempo indederminato.

Dovremmo fare un po' tutti una curetta di obiettività: mi pare un po' banale ed esemplicativo attribuire tutti i mali dell'Italia a berlusconi.
Se poi vi piace pensare così fate pure.

Io personalmente non amo seguire la corrente e mi piace fermarmi a riflettere e capire le cose: una sicuramente è che questo governo ha deluso, perchè partito per fare sfaceli e poi è rimasto intrappolato nelle solite storie di interessi di partito ed è giusto che passi la mano, un'altra cosa di cui sono certo e che il prossimo governo non sarà sicuramente migliore e stavolta non c'avrete berlusconi a cui addossare le colpe.

E così sarà finchè non ci metteremo in testa che dx e che sx se ne sbattono dei nostri problemi, ma a loro interessa avere i nostri voti, con discorsi fantastici: più lavoro per tutti, i PACS, innalzare le pensioni, meno criminalità, giustizia equa, trasporti pubblici più efficienti, una scuola migliore ecc, per poter mettere le loro chiappe sulla poltrona e fare i propri interessi, e noi cretini in piazza a sventolare la nostra bella bandierina.

Non puoi negare che abbiamo i paraocchi e scusami se insisto sul governo D'Alema: ma come puoi giustificare che un governo con a capo un esponente di sx abbia avallato una legge tra le più deleterie per i lavoratori, e tanto sfacciatamente a favore del datore di lavoro.

Nel mio settore (informatica) a partire dal 1999 si è verificata una impressionante operazione di licenziamenti e cassaintegrazioni, e a tutt'oggi molte persone estromesse da lavoro lavorano con contratti di 3, 6 mesi al massimo un anno con pochissime probabilità di avere nuovamente un contratto a tempo indeterminato.

Chi è quell'imprenditore che ti assumerà a tempo indeterminato se adesso ti può scaricare quando gli pare, altro che art. 18!

Se siamo distanti su cose che ci colpiscono così duramente che speranze abbiamo di migliorare la situazione?

:(

parax
28-11-2005, 16:46
E te pareva! sempre con sto berluska.

Ma che gioco è il governo D'Alema fa una legge "giusta" che però il governo successivo doveva abolire.
Domanda: se le elezioni le avesse vinte di nuovo il centrosx l'avrebbe abolita la legge ammettendo di aver sbagliato nello stilare una legge che poi non sarebbe stata capace di far rispettare?
Lo sai che il ns problema è proprio questo.
In Italia si fanno leggi pure buone che però non si riesce a farle rispettare.

:(

Si l'hanno detto 1000 volte che i COCOCO sarebbero stati da regolarizzare e abolire in quella forma illegale, la legge se vogliamo fu pure fatta bene, tant'è che era illegale l'uso che ne facevano gli imprenditori, ed ogni ricorso al sindacato era una vittoria, io presi 8.000 euro per 1 anno e mezzo, gli altri 6 mesi di contratto a progetto neanche una lira perchè era tutto legale, conosco bene la storia perchè all'epoca era COCOCO ed al momento dell'uscita della legge Biagi, eravamo in fibrillazione perchè credavamo in un miglioramento, invece ci fu solo la legalizzazione del fenomeno, non che avessi grandi aspettative visto che se ne occupava Sacconi, colui che disse che non è mica colpa sua se i giovani non sono abbastanza competitivi e non sanno trovarsi un lavoro serio e non COCOCO per comprarsi una casa. Roba da mettergli le mani addosso.

Facciamo lo stesso lavoro, so di cosa parli.

alpex
28-11-2005, 16:59
Spiega meglio perchè facesti il ricorso?
Ma alla fine ti sembra giusto che uno debba lavorare per sempre a tempo?
Forse può funzionare negli USA, ma lì l'economia va un po' meglio che da noi oltre al fatto che c'è una mentalità diversa e maggiore facilità di spostamento e condizioni più agevoli per trovare alloggio.
Vallo a chiedere ad un disoccupato di Enna di trasferirsi a Mantova per lavorare a progetto o quello che ti pare (con contributi praticamente vicini allo zero) e spese per l'alloggio e il sostentamento che ti bruciano sia lo stipendio che il peli del c...o.
Insisto nel dire che è stato il più grosso atto di ingiustizia nei confronti dei lavoratori.
Me lo posso aspettare da berlusconi (che è imprenditore) ma non da uno che sta col proletariato.

SaMu
28-11-2005, 18:22
Ok allora diamogli il lavoro fisso a Enna, ma dato che privato a Enna resistono solo le pizzerie allora serve un posto statale, e dato che le occupazioni statali utili sono già finite da un pezzo diamogliene una inutile, e dato che le occupazioni inutili vanno foraggiate tassiamo ancora un po' le 4 o 5 imprese private che ancora resistono alla competizione internazionale soffocate di tasse e senza uno straccio di servizio pubblico, così mandiamo in malora pure quelle e siamo tutti più tranquilli. :fagiano:

Perdona la verve polemica ma se uno pensa che l'economia italiana l'ha affondata il lavoro a progetto, allora aboliamolo così staremo tutti meglio.

Intanto gli spagnoli con le riforme di Aznar che Zapatero non si sogna di toccare (mica è scemo) ci hanno ripresi e superati in 10 anni, noi fermi a farci le pippe ideologiche, loro hanno mosso il culo e ora glielo baciamo.

sempreio
28-11-2005, 19:08
Ok allora diamogli il lavoro fisso a Enna, ma dato che privato a Enna resistono solo le pizzerie allora serve un posto statale, e dato che le occupazioni statali utili sono già finite da un pezzo diamogliene una inutile, e dato che le occupazioni inutili vanno foraggiate tassiamo ancora un po' le 4 o 5 imprese private che ancora resistono alla competizione internazionale soffocate di tasse e senza uno straccio di servizio pubblico, così mandiamo in malora pure quelle e siamo tutti più tranquilli. :fagiano:

Perdona la verve polemica ma se uno pensa che l'economia italiana l'ha affondata il lavoro a progetto, allora aboliamolo così staremo tutti meglio.

Intanto gli spagnoli con le riforme di Aznar che Zapatero non si sogna di toccare (mica è scemo) ci hanno ripresi e superati in 10 anni, noi fermi a farci le pippe ideologiche, loro hanno mosso il culo e ora glielo baciamo.


si ma ormai qui in italia non c' è più nulla da fare, l' italia è finita è impossibile recuperare il gap con gli altri paesi, non solo, con prodi le tensioni sociali aumenteranno a dismisura, visto che da un lato vuole liberalizzare il settore privato ma non toccando minimamente il pubblico, ci sarà la rivolta e non sbaglio di molto

alpex
28-11-2005, 19:33
Perdona la verve polemica ma se uno pensa che l'economia italiana l'ha affondata il lavoro a progetto, allora aboliamolo così staremo tutti meglio.

L'economia italiana l'hanno affondata gli approfittatori, e cioè coloro che in periodi di vacche grasse hanno pensato solo mettere i soldi al sicuro, invece di investire in nuovi progetti ed aumentare la qualità del prodotto: le auto, le scarpe le sanno fare anche i cinesi oramai e se non te ne sei accorto anche i prodotti più tecnologici li fanno tutti in Cina, ma a prezzi notevolmente più bassi:

Come pensano gli imprenditori italiani di fare fronte a ciò?
Sicuramente trasferendo la produzione in Cina e non elevando la qualità dei prodotti o puntando su nuovi settori perchè non ne hanno la capacità.

Quando è iniziata il periodo nero non ci hanno capito più nulla e la prima cosa che gli è venuta in mente è stata licenziare per poi riassumere a progetto.

L'idea di abolire i lavori a progetto non è male così vedremo come faranno gli imprenditori a far funzionare le loro attività, magari importando un po' di cinesi da tenere nel sottoscala a lavorare 24 su 24.

Se ci siamo fatti superare vuol dire che in questi 10 abbiamo perso tempo, convinti di essere strafichi: la conosci la storia della cicala e della formica.
Invece di prepararci a tempi peggiori i soldi sono stati usati per speculare invece di rinnovare ed avanzare tecnologicamente.

Oppure te vuoi dire che è tutta colpa di berlusconi?

parax
28-11-2005, 21:43
Spiega meglio perchè facesti il ricorso?
Ma alla fine ti sembra giusto che uno debba lavorare per sempre a tempo?
Forse può funzionare negli USA, ma lì l'economia va un po' meglio che da noi oltre al fatto che c'è una mentalità diversa e maggiore facilità di spostamento e condizioni più agevoli per trovare alloggio.
Vallo a chiedere ad un disoccupato di Enna di trasferirsi a Mantova per lavorare a progetto o quello che ti pare (con contributi praticamente vicini allo zero) e spese per l'alloggio e il sostentamento che ti bruciano sia lo stipendio che il peli del c...o.
Insisto nel dire che è stato il più grosso atto di ingiustizia nei confronti dei lavoratori.
Me lo posso aspettare da berlusconi (che è imprenditore) ma non da uno che sta col proletariato.

Abbiamo chiamato in causa l'azienda in 4, tutti informatici, il motivo erano varie violazioni al contratto COCOCO, nonchè la mancata applicazione del CCNL a favore del COCOCO con succesiva evasione di IRPEF e INPS. Noi venivamo pagati come COCOCO ovvero di merda, ma venivamo trattati da dipendenti, come succede a tutti i COCOCO, i punti salienti che lo hanno condannato sono stati, averci fatto rispettare orari di lavoro, con tanto di firma entrata e uscita su un foglio, averci pagato 15 giorni di ferie l'anno :D (gli si è ritorto contro), averci decurtato dallo stipendio le altre ferie godute (col COCOCO non si può perchè è un contratto forfettario) e ciliegina ci decurtava le malattie perchè senza alcuna copertura INPS.
Per farla breve hanno riconosciuto la nostra qualifica come quarto livello del CCNL commercio, hanno fatto tutti i calcoli di adeguamento dalla miseria del COCOCO ai minimi del CCNL quindi ci hanno ridato, mancate 13esime, ferie, contributi, frizzi e lazzi + una "una tantum" per il disturbo e IRPEF per lo stato. Devo dire che abbiamo trovato un ottimo avvocato del NIDIL (CGIL precari) con le palle di fuoco roteanti che ci ha assistito a gratis o quasi, vedi iscrizione sindacato, ci ha sempre consigliato di andare in causa e di non accettare alcun patteggiamento e i porci hanno pagato, perchè di questi si trattava.

Invece per gli ultimi 6 mesi che avevamo lavorato con il contratto a progetto, tutto perfetto, tutto legale, non importava che era la stessa somma per le stesse cose e inadempienze, il governo ci aveva legalizzato e il giudice ha applicato la legge. Si sono sbrigati a sanare questo scempio, giudici che davano sempre ragione ai lavoratori con ingenti rimborsi in danno alle povere aziende che in buona fede assumevano i COCOCO.
Se oggi vai il NIDIL, ti dicono mi dispiace non si può fare niente, se vuoi possiamo provarci ma è moolto difficile se non ci sono fatti gravi.

alpex
28-11-2005, 22:21
Noi venivamo pagati come COCOCO ovvero di merda, ma venivamo trattati da dipendenti, come succede a tutti i COCOCO, i punti salienti che lo hanno condannato sono stati, averci fatto rispettare orari di lavoro, con tanto di firma entrata e uscita su un foglio, averci pagato 15 giorni di ferie l'anno (gli si è ritorto contro), averci decurtato dallo stipendio le altre ferie godute (col COCOCO non si può perchè è un contratto forfettario) e ciliegina ci decurtava le malattie perchè senza alcuna copertura INPS.

Sentito SaMu! E poi ancora ti chiedi perchè la Spagna ci ha superato.
Perche da noi gli imprenditori pensano solo a trarre il massimo profitto e lo fanno pure nel modo sbagliato.

Perchè la moda italiana rimane sempre competitiva? perchè loro si rinnovano sempre investendo e di conseguenza i loro prodotti sono sempre esclusivi.

Perchè il settore automobilistico in italia sta a pezzi? perchè nonostante abbia passato dei periodi fiorenti non si è mai sognato di reivestire in nuovi progetti. Risultato: le auto italiane non hanno nulla in più di un'auto giapponese o coreana (anzi) e pensare che qualche anno fa li prendevamo per il sedere.
Loro invece tomi tomi cacchi cacchi giù a sviluppare nuove idee (vedi monovolume cittadine SUV) e qui invece a riproporre l'ennesima versione della punto.
Oramai auto così le sanno fare anche in Cina.

^TiGeRShArK^
28-11-2005, 23:30
Comunque per esplicitare quanto da me cercato di dire, é che un ipotetico governo di sx (non poi tanto ipotetico se vai a guardare i risultati delle ultime elezioni amm.ve, regionali e caxxi vari) non risolverà i ns guai.
di certo non ci potrà salvare nemmeno un figlio di falegname..
ma chiunque venga dopo, per quanto si impegni, non credo riuscirà a fare più danni di quelli fatti in questi 5 anni.....

^TiGeRShArK^
28-11-2005, 23:33
Speriamo sia così come dici tu parax, ma a poco tempo dalle elezioni (metà 2006) non si legge come faranno per rilanciare l'economia e risolvere la piaga del lavoro flessibile (che come ben saprai è opera di del govero D'Alema).

però STRANAMENTE non im pare che al tempo di d'alema le agenzie interinali offrissero contratti della durata di ADDIRITTURA UN GIORNO! :rolleyes:
ormai siamo scesi nella + nera delle follie mi sa... :muro:

^TiGeRShArK^
28-11-2005, 23:35
Perchè quando venne varata la legge sul lavoro flessibile nessuno scese in piazza ? Uno strumento così dato in mano agli imprenditori "squali" senza limiti di sorta, ha portato questi a prenderti e buttarti in mezzo alla strada quando non gli servi più.
mai stato d'accordo con leggi del genere...
ma portarla all'estremismo mi pare una follia ancora maggiore....

^TiGeRShArK^
28-11-2005, 23:39
Ok allora diamogli il lavoro fisso a Enna, ma dato che privato a Enna resistono solo le pizzerie allora serve un posto statale, e dato che le occupazioni statali utili sono già finite da un pezzo diamogliene una inutile, e dato che le occupazioni inutili vanno foraggiate tassiamo ancora un po' le 4 o 5 imprese private che ancora resistono alla competizione internazionale soffocate di tasse e senza uno straccio di servizio pubblico, così mandiamo in malora pure quelle e siamo tutti più tranquilli. :fagiano:

Perdona la verve polemica ma se uno pensa che l'economia italiana l'ha affondata il lavoro a progetto, allora aboliamolo così staremo tutti meglio.

Intanto gli spagnoli con le riforme di Aznar che Zapatero non si sogna di toccare (mica è scemo) ci hanno ripresi e superati in 10 anni, noi fermi a farci le pippe ideologiche, loro hanno mosso il culo e ora glielo baciamo.
sicuramente male non farebbe la sua abolizione..
o meglio... peggio di così non credo proprio che si possa scendere..
ma è vero... tu sei un felice lavoratore a progetto scommetto! :O

:asd:

P.S. com'è uso comune dire... sono tutti finokki col culo degli altri...volevo vedere se QUALCUNO fosse nato ad enna e si trovasse nelle succitate condizioni...:rolleyes:

Korn
29-11-2005, 10:55
boh veramente non si capisce cosa voglia dire il nostro samu, le aziende ormai prendono nuovo personale solo a cocopro perdipiù pagando poco, poi in sicilia le assunzioni di massa inutile le hanno fatte i suoi beniamini :confused: :confused:

Tefnut
29-11-2005, 12:12
il problema è che non trovo chi mi piace da votare :/


qua le cose vanno sempre peggio. tasse su tasse su tasse... bho.. se solo sistemassero tutti gli abusi, evasioni, fubbini.. e tanto altro...
se solo controllassero tutte gli sciempi che ci sono.. ed altro..

a quest'ora saremmo un paese ricchissimo..

flisi71
29-11-2005, 15:54
Fantastico... dopo 5 anni di fatti visibili a tutti (quello che ha combinato l'attuale governo) ci attacchiamo ad un processo alle intenzioni, mosso ad un possibile-probabile governo di centrosx lontano ancora da venire


Che dire, meglio rimanere con i piedi per terra, e commentare l'ennesima buona nuova.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/11_Novembre/29/ocse.shtml



Ocse: crescita debole e inflazione forte Secondo l'Economic Outlook l'indebitamento netto del paese si attesterebbe sul 4,2%. Nel 2006 accelerazione dell'inflazione

MILANO - I conti pubblici italiano mostreranno un ridotto miglioramento nei prossimi due anni, con il deficit oltre la soglia fissata dalla Ue.
Anche se le misure contenitive previste nella Finanziaria 2006 saranno efficaci dunque, nel 2006 il deficit dell'Italia scenderà solo al 4,2% del prodotto interno lordo, eludendo l'obiettivo governativo di un calo al 3,8% dal 4,3% previsto nel 2005, complice una crescita inferiore alle previsioni. Lo afferma l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) nel rapporto semestrale Economic Outlook, stimando per il prossimo anno una crescita nominale inferiore dello 0,8% a quella stimata dal governo.

Lo scarto tra le stime di governo e le previsioni dell'istituto parigino si riduce tuttavia quando si guarda al Pil reale, che Roma proietta all'1,5% il prossimo anno a fronte dell'1,1% indicato dall'Ocse. Sulla crescita nominale invece il 3,7% governativo supera ampiamente il 2,9% Ocse. Secondo l'Ocse la programmata correzione dei conti pubblici per 1,75 punti di Pil il prossimo anno, verrà neutralizzata per tre quarti di punto da maggiori uscite a sostegno di Stato sociale ed economia.

«Attuare tagli di spesa e migliorare il recupero di base imponibile per un tale importo in un solo anno costituisce una difficile sfida, tanto più che la spesa tradizionalmente aumenta prima delle elezioni politiche, previste in aprile 2006», si legge nel rapporto. A finanziare la manovra da 24 miliardi di euro prevista dalla Finanziaria 2006 è principalmente una stretta sulle spese delle amministrazioni centrali, degli enti locali e una riduzione delle uscite per la sanità. Il governo conta inoltre di trovare risorse tramite la lotta all'evasione fiscale, ricorda l'Ocse.

«In assenza di significative misure correttive nel 2007, il deficit di bilancio potrebbe arrivare al 4,75% del Pil», scrive l'Ocse. Il governo si è impegnato la scorsa estate con l'Unione europea a riportare il deficit sotto il 3% del Pil entro il 2007. «Con questi deficit, il debito pubblico è visto ... raggiungere il 110% del Pil nel 2006, tenendo conto dell'effetto di previsti introiti da privatizzazione pari all'1% del Pil nell'anno in esame» prevede l'Ocse.

Il debito italiano, che quest'anno tornerà a salire per la prima volta in un decennio arrivando al 108,2%, dovrebbe arretrare al 107,4% nel 2006 in base alle stime del governo.
L'Ocse avverte che l'attesa salita del debito e il rischio di sforamenti fiscali superiori a quelli preventivati potrebbero a un certo punto provocare la reazione del mercato, appesantendo il già oneroso servizio sul debito pubblico.

Nello sforzo per riportare in linea i conti italiani la crescita non aiuta secondo l'Ocse, che sottolinea come a minare la ripresa ci sia l'erosione del potere d'acquisto legata agli alti costi dell'energia e, di fondo, una competitività azzoppata da un costo del lavoro troppo elevato. Nel 2005 a una crescita negativa della produttività italiana si somma, secondo l'Ocse, una crescita reale dei salari prossima al 2%, complici aumenti generosi nel settore pubblico. Il risultato è un significativo peggioramento nel costo del lavoro unitario già in ampio deterioramento.

«La crescita dovrebbe rallentare nei prossimi trimestri, a riflesso di un indebolimento dei consumi ..., un rallentamento della spesa pubblica e un raffreddamento del settore delle costruzioni», scrive l'Ocse prevedendo per quest'anno un aumento del Pil reale dello 0,2%. Una certa ripresa dell'espansione in Italia si verificherà da metà 2006 grazie all'assorbimento dello shock dei prezzi petroliferi, a una maggiore dinamicità della domanda in Europa e a condizioni monetarie ancora favorevoli. Allo stesso tempo, tuttavia, anche l'inflazione dovrebbe vivacizzarsi avvicinandosi al 3% nel terzo trimestre 2006 per attestarsi al 2,7%, su base armonizzata, nell'intero anno, rispetto al 2,1% del 2005. L'Ocse avverte dei rischi inflativi legati a una certa rigidità del mercato del lavoro italiano - legata alla progressiva uscita di coloro che vanno in pensione - e al limitato spazio di aumento dei salari reali data la debole crescita della produttività.

ECONOMIA IN CRESCITA - Allo stato attuale appare «plausibile» una «prolungata fase di espansione» dell'economia mondiale - sostiene l'Ocse - che finalmente interesserà anche la «convalescente» Europa. Al tempo stesso l'Ocse mette in guardia da potenziali rischi che potrebbero condizionare le ripresa. Fra questi il rialzo del prezzo del petrolio, il peggioramento degli squilibri delle bilance correnti, riallineamenti bruschi nei tassi di cambio e una crescita dei tassi d'interesse a lungo periodo.
COSTO DEL DENARO - L'Ocse si è pronunciata anche sulla prospettiva di un rialzo del costo del denaro in Europa, affermando che alla luce dei ritardi con cui finora si è manifestata la ripresa nel vecchio continente, sarebbe il caso di aspettare qualche altro trimestre prima di aumentare i tassi di riferimento. Contemporaneamente i governi europei dovrebbero approfittare del momento attuale per procedere al varo di riforme economiche, oltre che per cominciare seriamente a mettere mano al riassetto delle finanze pubbliche, dando priorità ai tagli di spesa piuttosto che all'aumento della tassazione.
29 novembre 2005
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Scommetto ancora un volta che i nostri Tg faranno di tutto per nascondere la notizia, così come hanno sempre fatto fino ad ora. Peccato però che alla prima timida notizia positiva si lancino in elogi trionfali...... proprio una "informazione" corretta....si si..


Ciao

Federico

radiovoice
29-11-2005, 16:45
ridicolo.
Veramente ridicolo.
E' sempre stato degno compare di Fede, Bondi, Schifani, Vito ecc ecc...insomma..oltre non va... :D

Login
29-11-2005, 17:01
il problema è che non trovo chi mi piace da votare :/


qua le cose vanno sempre peggio. tasse su tasse su tasse... bho.. se solo sistemassero tutti gli abusi, evasioni, fubbini.. e tanto altro...
se solo controllassero tutte gli sciempi che ci sono.. ed altro..

a quest'ora saremmo un paese ricchissimo..

Se ci fosse la volontà di farlo le cose si sarebbero già sistemate. ;)

rap
29-11-2005, 21:44
U
Che ne pensi della crisi delle piccole medie imprese che non reggono la concorrenza, delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese?

nel momento in cui disgraziatamente vincessero le elezioni (ed è ancora tutto da vedere, mai vendere la pelle dell'orso prima...) automaticamente andrà tutto per il meglio, i loro ridicoli giornaletti inizierebbero a cambiare immediatamente solfa, i sindacati si zittirebbero quieti, e tutti vissero felici e contenti.. la macchina propagandista comunista che ci martella da cinque anni invertirà la rotta.. e ci martellerà per altri cinque con le meraviglie del Mortadella! Vade retro!
CaVo BeVtinotti, dei miei (pochi) soldi TU e i tuoi accoliti non vedVete nemmeno un centesimo! :asd: :asd:

andrea 250
29-11-2005, 22:17
Fanculo vado ad abitare nell'engadina e chi si è visto si è visto.

sempreio
30-11-2005, 07:35
Fanculo vado ad abitare nell'engadina e chi si è visto si è visto.

no! tu devi restare qui per pagare!

flisi71
30-11-2005, 08:31
...
Scommetto ancora un volta che i nostri Tg faranno di tutto per nascondere la notizia, così come hanno sempre fatto fino ad ora. Peccato però che alla prima timida notizia positiva si lancino in elogi trionfali...... proprio una "informazione" corretta....si si..


Ero stato facile profeta ...

Tg1 delle 20.00: dopo averci parlato anche della presentazione del nuovo libro di vespa con Casini, Fini e Bertinotti, ecco che appare un servizio che accenna alla relazione Ocse. Mancano però 2 punti importanti:
1) si omette che il rapporto debito/PIL italiano per la PRIMA VOLTA dopo 10 anni aumenta;
2) si rimarca la ripresa che dovrebbe esserci in tutta UE ma non si dice che l'Italia è il fanalino di coda.

Tanto per informazione, per chi ha a cuore le sorti del paese e non solo quelle della sua fazione:

Ma siamo in fondo all'Eurozona. Nonostante la ripresa, la crescita economica dell'Italia, rileva l'Ocse, nel triennio 2005-2007 sarà inferiore a quella degli altri paesi dell'Eurozona. Quest'anno infatti meglio di noi Olanda (+0,7%) e Portogallo (+0,8%). Guidano invece la classifica Irlanda (+5,1%), Grecia (+3,5%) e Spagna (+3,4%). Francia e Germania +1,6% e +1,1%.
Nel 2006 peggio di noi farà solo il Portogallo, che, secondo l'Ocse, farà registrare una crescita dell'1%.

Per il 2007, infine, si conferma la situazione del 2005.
Le proiezioni dell'Ocse, ci vedono infatti in fondo alla classifica della crescita europea, con un rialzo del Pil dell'1,5%. Meglio di noi faranno Germania (+1,7%) e Portogallo (+1,8%). Crscita sostenuta invece per Irlanda (+5%) e Lussemburgo (+4,5%). Bene anche Grecia (+3,5%) e Francia (+2,2%).

Dopo queste omissioni la seconda parte del servizio si concentra sulle dichiarazioni del ministro Scaloja sulla volontà dell'Italia di non cedere nemmeno un € dal prossimo bilancio dell'Unione.

Questa è la disinformazione televisiva italiana.
:rolleyes:


Ciao

Federico

Mammabell
30-11-2005, 18:51
azz ti dobbiamo chiamare Giuliacci allora
http://ok.corriere.it/medici/img/giuliacci_bg.jpg


:ciapet: :ciapet: :ciapet: