Ewigen
25-11-2005, 21:52
BURUNDI 25/11/2005 5.07
LAGO TANGANYIKA: GRAVI DANNI ECONOMICI PER ABBASSAMENTO ACQUE
[Misna]“La profondità del bacino del porto di Bujumbura è ormai a 4 metri rispetto ai dieci iniziali: l’approdo dei battelli è diventato un rompicapo” e rende praticamente impossibili i traffici di persone e merci: lo denuncia Jean-Marie Rwemera, direttore tecnico della società che gestisce lo scalo della capitale del Burundi sul lago Tanganyika. Già nei mesi scorsi le autorità aeroportuali avevano lanciato un allarme sull’abbassamento delle acque del bacino, lungo 670 chilometri e largo 150, che tocca quattro Paesi della regione dei Grandi Laghi: oltre al Burundi, anche Repubblica democratica del Congo, Tanzania e Zambia. Secondo Melchior Barantandikiye, responsabile del dipartimento trasporti lacustri di Bujumbura, “l’unica soluzione è il drenaggio della sabbia per recuperare una profondità di 6-7 metri, ma nessun macchinario è disponibile in tutta la regione. Il suo costo è di circa 2 milioni di dollari e saremo costretti ad acquistarla”. Il Tanganyika è il lago più lungo dell’Africa e il secondo più profondo del mondo; l’attività del porto di Bujumbura garantisce il 90% delle esportazioni del Burundi, che non ha sbocchi al mare. L’abbassamento del bacino lacustre ha reso inutilizzabili gran parte delle banchine, impedendo l’accesso non solo alle imbarcazioni commerciali più grandi ma anche ai battelli di medie dimensioni. L’agenzia burundese ‘Abp’ scrive che i danni economici riguardano anche gli altri Paesi che si affacciano sul Tanganyika: le imbarcazioni sono costrette a caricare merci per la metà della loro effettiva capacità, con pesanti ripercussioni sui costi di trasporto; a Kigoma, nell’ovest dellaTanzania, il carico massimo arriva a 500 tonnellate, mentre a Mpulungu, nel nord-ovest dello Zambia, non si superano le 800, ben al di sotto degli standard normali. Dal porto di Uvira, sulla sponda congolese del lago, l’attesa per un’imbarcazione diretta a Kalemie – 600 chilometri più a sud – può durare persino alcune settimane.
LAGO TANGANYIKA: GRAVI DANNI ECONOMICI PER ABBASSAMENTO ACQUE
[Misna]“La profondità del bacino del porto di Bujumbura è ormai a 4 metri rispetto ai dieci iniziali: l’approdo dei battelli è diventato un rompicapo” e rende praticamente impossibili i traffici di persone e merci: lo denuncia Jean-Marie Rwemera, direttore tecnico della società che gestisce lo scalo della capitale del Burundi sul lago Tanganyika. Già nei mesi scorsi le autorità aeroportuali avevano lanciato un allarme sull’abbassamento delle acque del bacino, lungo 670 chilometri e largo 150, che tocca quattro Paesi della regione dei Grandi Laghi: oltre al Burundi, anche Repubblica democratica del Congo, Tanzania e Zambia. Secondo Melchior Barantandikiye, responsabile del dipartimento trasporti lacustri di Bujumbura, “l’unica soluzione è il drenaggio della sabbia per recuperare una profondità di 6-7 metri, ma nessun macchinario è disponibile in tutta la regione. Il suo costo è di circa 2 milioni di dollari e saremo costretti ad acquistarla”. Il Tanganyika è il lago più lungo dell’Africa e il secondo più profondo del mondo; l’attività del porto di Bujumbura garantisce il 90% delle esportazioni del Burundi, che non ha sbocchi al mare. L’abbassamento del bacino lacustre ha reso inutilizzabili gran parte delle banchine, impedendo l’accesso non solo alle imbarcazioni commerciali più grandi ma anche ai battelli di medie dimensioni. L’agenzia burundese ‘Abp’ scrive che i danni economici riguardano anche gli altri Paesi che si affacciano sul Tanganyika: le imbarcazioni sono costrette a caricare merci per la metà della loro effettiva capacità, con pesanti ripercussioni sui costi di trasporto; a Kigoma, nell’ovest dellaTanzania, il carico massimo arriva a 500 tonnellate, mentre a Mpulungu, nel nord-ovest dello Zambia, non si superano le 800, ben al di sotto degli standard normali. Dal porto di Uvira, sulla sponda congolese del lago, l’attesa per un’imbarcazione diretta a Kalemie – 600 chilometri più a sud – può durare persino alcune settimane.