Ewigen
25-11-2005, 21:47
GABON 25/11/2005 10.03
PRESIDENZIALI, A VIGILIA VOTO NON SI CONOSCE NUMERO ELETTORI
Sette esponenti del principale partito anti-governativo sono stati fermati e interrogati dalla polizia alla vigilia delle elezioni presidenziali di domenica prossima che – secondo tutte le previsioni – confermeranno il capo di Stato in carica Omar Bongo Ondimba, al potere da 38 anni, il presidente politicamente più longevo di tutto il continente. Il segretario generale dell’Unione popolare del Gabon (Upg), Richard Moulomba, ha detto che tra le persone fermate vi è anche il vicesegretario del partito del partito, David Mbadinga. Non sono noti al momento i motivi del provvedimento adottato dalle forze dell’ordine. Ieri due esponenti della commissione elettorale avevano denunciato ritardi organizzativi che potrebbero creare problemi durante le operazioni di voto, in particolare la mancanza del numero preciso di aventi diritto al voto, che sarebbero poco più di mezzo milione; pur rassicurando sulla correttezza del processo elettorale, anche il presidente della commissione Gilbert Ngoulakia ha ammesso che manca ancora questo dato. Oggi, intanto, le urne sono aperte per militari e poliziotti; molti dei loro nomi, si è però appreso, compaiono ancora nelle liste elettorali generali e domenica potrebbero votare una seconda volta. Al potere dal 1967, Bongo due anni fa ha modificato la Costituzione per ottenere il sesto mandato consecutivo alla guida di un Paese ricco di petrolio, dove però la metà della popolazione (1,4 milioni) vive sotto la soglia di povertà. Tutte le previsioni concordano nel ritenere improbabile che uno dei quattro sfidanti possa riuscire a detronizzare Bongo, il quale – due giorni fa – alla televisione pubblica ha sentito il bisogno di tranquillizzare i suoi concittadini spiegando che “il Gabon non è una monarchia”. Intanto, in campagna elettorale, ha offerto a sue spese il pagamento della bolletta elettrica a 10.000 famiglie e delle tasse scolastiche per un anno intero.
[EB]
PRESIDENZIALI, A VIGILIA VOTO NON SI CONOSCE NUMERO ELETTORI
Sette esponenti del principale partito anti-governativo sono stati fermati e interrogati dalla polizia alla vigilia delle elezioni presidenziali di domenica prossima che – secondo tutte le previsioni – confermeranno il capo di Stato in carica Omar Bongo Ondimba, al potere da 38 anni, il presidente politicamente più longevo di tutto il continente. Il segretario generale dell’Unione popolare del Gabon (Upg), Richard Moulomba, ha detto che tra le persone fermate vi è anche il vicesegretario del partito del partito, David Mbadinga. Non sono noti al momento i motivi del provvedimento adottato dalle forze dell’ordine. Ieri due esponenti della commissione elettorale avevano denunciato ritardi organizzativi che potrebbero creare problemi durante le operazioni di voto, in particolare la mancanza del numero preciso di aventi diritto al voto, che sarebbero poco più di mezzo milione; pur rassicurando sulla correttezza del processo elettorale, anche il presidente della commissione Gilbert Ngoulakia ha ammesso che manca ancora questo dato. Oggi, intanto, le urne sono aperte per militari e poliziotti; molti dei loro nomi, si è però appreso, compaiono ancora nelle liste elettorali generali e domenica potrebbero votare una seconda volta. Al potere dal 1967, Bongo due anni fa ha modificato la Costituzione per ottenere il sesto mandato consecutivo alla guida di un Paese ricco di petrolio, dove però la metà della popolazione (1,4 milioni) vive sotto la soglia di povertà. Tutte le previsioni concordano nel ritenere improbabile che uno dei quattro sfidanti possa riuscire a detronizzare Bongo, il quale – due giorni fa – alla televisione pubblica ha sentito il bisogno di tranquillizzare i suoi concittadini spiegando che “il Gabon non è una monarchia”. Intanto, in campagna elettorale, ha offerto a sue spese il pagamento della bolletta elettrica a 10.000 famiglie e delle tasse scolastiche per un anno intero.
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