indelebile
24-11-2005, 18:12
http://notizie.virgilio.it/notizie/search/index.html?filter=foglia&nsid=11791893&mod=foglia
CASINI/IERI RITORNO A PARTITO,OGGI 'BENEDIZIONE' RUINI-FISICHELLA
Ad apertura Anno Accademico Laterano incassa elogi dalla Cei
Roma, 23 nov. (Apcom) - All'indomani del suo 'ritorno' al partito, sancito dall'iscrizione al gruppo parlamentare dell'Udc, e alla vigilia della prima tappa, sabato pomeriggio a Perugia, della sua campagna elettorale alla guida dei centristi, il cattolico presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, riceve la 'benedizione' del presidente della Cei, cardinale Camillo Ruini, e del rettore della Pontificia Università Lateranense, monsignor Rino Fisichella.
Ospite d'onore alla cerimonia per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università del Papa, Casini entra a far parte di quelle "grandi personalità" che in questi anni "hanno onorato" l'Università con la loro presenza; quelle personalità, come ha ricordato monsignor Fisichella, "del mondo della scienza e della politica che con la loro opera hanno dato testimonianza della ricerca della verità e dell'impegno cristiano nel mondo".
Le prime parole d'elogio per il presidente della Camera le riserva il cardinale Ruini, Gran Cancelliere della Pontificia Università, nel saluto iniziale: "gradito ospite d'onore - ha detto il presidente della Cei - a nome di tutti rinnovo gli auguri per la recente nomina alla prestigiosa carica di presidente dell'Unione interparlamentare". Poi arrivano le lodi di monsignor Fisichella, cappellano di Montecitorio, che dedica al presidente della Camera quasi due pagine intere della sua prolusione. "L'amicizia che ci lega alla sua persona - ha ricordato - è il frutto di un servizio che quotidianamente svolge tra le mura di una piccola e antica Chiesa dedicata a san Gregorio Nazianzeno il Teologo", a Vicolo Valdina, "che ci ha permesso di conoscerlo sempre più a fondo e di stimarlo per la sua infaticabile opera di servizio di una così importante e delicata istituzione".
Monsignor Fisichella ha inoltre ricordato alla platea di giovani studenti, docenti ed una decinadi parlamentari, le tappe della vita di Casini: dagli studi, la laurea in giurisprudenza, al suo impegno politico, mettendo l'accento sulla tappa fondamentale, la fondazione nel 1994 del Ccd con "il tentativo di salvaguardare l'identità della presenza in politica dei cattolici". Ne ha lodato la "genuina difesa dei valori" sempre manifestata nei suoi interventi sulla scena politica nazionale e internazionale, la sua opera "di credente nella vita pubblica", nel "pieno rispetto della laicità dello Stato". Ed ha concluso: "Forte della sua esperienza trentennale di vita politica e sostenuto da una forte coscienza cristiana, può offrire a noi tutti un chiaro esempio di come la fede possa ispirare comportamenti politici liberi e coerenti nella ricerca del bene comune senza in nulla offendere quanti non condividono la nostra esperienza".
Casini ha ricambiato la gentilezza pronunciando un discorso in cui ha dato risalto alle tesi del Rettore sull'esercizio dell'impegno politico nel solco della fede e nel rispetto della laicità: "L'insegnamento della Chiesa - ha detto il presidente della Camera - non esprime un progetto politico, né l'autorità ecclesiale agisce come un soggetto politico. La verità inconfutabile è che la Chiesa si limita a proporre e mai ad imporre. La dimensione che le è propria è quella della testimonianza e non della prevaricazione". Dall'altro lato "la dimensione propria dello Stato è quella di coltivare un disegno di libertà per tutti, perché solo così si ritrova la vera ragione della laicità dello Stato".
Una curiosa coincidenza: "La grande personalità" di Casini, come è stato definito il leader dell'Udc da monsignor Fisichella, oggi ha di fatto 'offuscato' persino il presidente del Senato Marcello Pera, l'esponente politico italiano più vicino a Benedetto XVI. Il nome di Pera, menzionato in un passo del testo della prolusione del Rettore (e distribuito ai presenti), al momento della lettura è stato saltato, inspiegabilmente, da monsignor Fisichella. Citando il "prezioso volume" 'Senza radici', frutto di una conversazione tra l'allora cardinale prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Joseph Ratzinger ed il presidente Pera, il nome di quest'ultimo sparisce.
ah l'amore :
Casini e Ruini
:smack: :vicini: :kiss:
chi sa pera come sarà geloso :ahahah:
CASINI/IERI RITORNO A PARTITO,OGGI 'BENEDIZIONE' RUINI-FISICHELLA
Ad apertura Anno Accademico Laterano incassa elogi dalla Cei
Roma, 23 nov. (Apcom) - All'indomani del suo 'ritorno' al partito, sancito dall'iscrizione al gruppo parlamentare dell'Udc, e alla vigilia della prima tappa, sabato pomeriggio a Perugia, della sua campagna elettorale alla guida dei centristi, il cattolico presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, riceve la 'benedizione' del presidente della Cei, cardinale Camillo Ruini, e del rettore della Pontificia Università Lateranense, monsignor Rino Fisichella.
Ospite d'onore alla cerimonia per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università del Papa, Casini entra a far parte di quelle "grandi personalità" che in questi anni "hanno onorato" l'Università con la loro presenza; quelle personalità, come ha ricordato monsignor Fisichella, "del mondo della scienza e della politica che con la loro opera hanno dato testimonianza della ricerca della verità e dell'impegno cristiano nel mondo".
Le prime parole d'elogio per il presidente della Camera le riserva il cardinale Ruini, Gran Cancelliere della Pontificia Università, nel saluto iniziale: "gradito ospite d'onore - ha detto il presidente della Cei - a nome di tutti rinnovo gli auguri per la recente nomina alla prestigiosa carica di presidente dell'Unione interparlamentare". Poi arrivano le lodi di monsignor Fisichella, cappellano di Montecitorio, che dedica al presidente della Camera quasi due pagine intere della sua prolusione. "L'amicizia che ci lega alla sua persona - ha ricordato - è il frutto di un servizio che quotidianamente svolge tra le mura di una piccola e antica Chiesa dedicata a san Gregorio Nazianzeno il Teologo", a Vicolo Valdina, "che ci ha permesso di conoscerlo sempre più a fondo e di stimarlo per la sua infaticabile opera di servizio di una così importante e delicata istituzione".
Monsignor Fisichella ha inoltre ricordato alla platea di giovani studenti, docenti ed una decinadi parlamentari, le tappe della vita di Casini: dagli studi, la laurea in giurisprudenza, al suo impegno politico, mettendo l'accento sulla tappa fondamentale, la fondazione nel 1994 del Ccd con "il tentativo di salvaguardare l'identità della presenza in politica dei cattolici". Ne ha lodato la "genuina difesa dei valori" sempre manifestata nei suoi interventi sulla scena politica nazionale e internazionale, la sua opera "di credente nella vita pubblica", nel "pieno rispetto della laicità dello Stato". Ed ha concluso: "Forte della sua esperienza trentennale di vita politica e sostenuto da una forte coscienza cristiana, può offrire a noi tutti un chiaro esempio di come la fede possa ispirare comportamenti politici liberi e coerenti nella ricerca del bene comune senza in nulla offendere quanti non condividono la nostra esperienza".
Casini ha ricambiato la gentilezza pronunciando un discorso in cui ha dato risalto alle tesi del Rettore sull'esercizio dell'impegno politico nel solco della fede e nel rispetto della laicità: "L'insegnamento della Chiesa - ha detto il presidente della Camera - non esprime un progetto politico, né l'autorità ecclesiale agisce come un soggetto politico. La verità inconfutabile è che la Chiesa si limita a proporre e mai ad imporre. La dimensione che le è propria è quella della testimonianza e non della prevaricazione". Dall'altro lato "la dimensione propria dello Stato è quella di coltivare un disegno di libertà per tutti, perché solo così si ritrova la vera ragione della laicità dello Stato".
Una curiosa coincidenza: "La grande personalità" di Casini, come è stato definito il leader dell'Udc da monsignor Fisichella, oggi ha di fatto 'offuscato' persino il presidente del Senato Marcello Pera, l'esponente politico italiano più vicino a Benedetto XVI. Il nome di Pera, menzionato in un passo del testo della prolusione del Rettore (e distribuito ai presenti), al momento della lettura è stato saltato, inspiegabilmente, da monsignor Fisichella. Citando il "prezioso volume" 'Senza radici', frutto di una conversazione tra l'allora cardinale prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Joseph Ratzinger ed il presidente Pera, il nome di quest'ultimo sparisce.
ah l'amore :
Casini e Ruini
:smack: :vicini: :kiss:
chi sa pera come sarà geloso :ahahah: