Ewigen
22-11-2005, 20:19
NIGER 22/11/2005 8.27
A NIAMEY ‘MEZZELUNE’ CONTRO IL DESERTO
Il Niger, che da 70 anni combatte una battaglia impari contro la desertificazione, ha lanciato un progetto innovativo che nella sua fase sperimentale ha già permesso il recupero di 3000 ettari di terra erosa. A Lougoum, sobborgo della capitale Niamey, sarà scavato nel terreno un sistema di banchine e di mezzelune capace di contrastare l’evaporazione dell’acqua e sfruttare ogni piccola risorsa idrica. È ormai accertato che le cicliche crisi alimentari in Niger sono causate anche dalla progressiva riduzione delle piogge, conseguenza del mutamento climatico mondiale; una situazione di grave rischio in una nazione dove l’80% dei 12 milioni di abitanti vive di agricoltura. Quest’anno, uno dei più asciutti dell’ultimo decennio, sono state tre milioni le persone che hanno sofferto la fame a causa della siccità. In Niger il deserto avanza con una velocità di sette chilometri l’anno e ha quasi inghiottito due terzi del paese. Niamey tenta disperatamente di porvi rimedio, introducendo, ad esempio, la ‘Giornata dell’Albero’, in occasione della festa d’indipendenza nazionale, il 3 agosto, giorno in cui vengono piantati milioni di alberi. Purtroppo il rimboscamento non ha dato i frutti sperati, anche perché, in mancanza di altre risorse e servizi, la popolazione continua a tagliare alberi per procurarsi legna da ardere.
A NIAMEY ‘MEZZELUNE’ CONTRO IL DESERTO
Il Niger, che da 70 anni combatte una battaglia impari contro la desertificazione, ha lanciato un progetto innovativo che nella sua fase sperimentale ha già permesso il recupero di 3000 ettari di terra erosa. A Lougoum, sobborgo della capitale Niamey, sarà scavato nel terreno un sistema di banchine e di mezzelune capace di contrastare l’evaporazione dell’acqua e sfruttare ogni piccola risorsa idrica. È ormai accertato che le cicliche crisi alimentari in Niger sono causate anche dalla progressiva riduzione delle piogge, conseguenza del mutamento climatico mondiale; una situazione di grave rischio in una nazione dove l’80% dei 12 milioni di abitanti vive di agricoltura. Quest’anno, uno dei più asciutti dell’ultimo decennio, sono state tre milioni le persone che hanno sofferto la fame a causa della siccità. In Niger il deserto avanza con una velocità di sette chilometri l’anno e ha quasi inghiottito due terzi del paese. Niamey tenta disperatamente di porvi rimedio, introducendo, ad esempio, la ‘Giornata dell’Albero’, in occasione della festa d’indipendenza nazionale, il 3 agosto, giorno in cui vengono piantati milioni di alberi. Purtroppo il rimboscamento non ha dato i frutti sperati, anche perché, in mancanza di altre risorse e servizi, la popolazione continua a tagliare alberi per procurarsi legna da ardere.