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View Full Version : IL PUGNO NELLA ROSA


FabioGreggio
19-11-2005, 11:12
http://www.radicalparty.org/history/vignette/a4333.jpg


Alla fine sembra un’operazione di “fisting”.
Sparisce il garofano socialista e rimane un fiore, la rosa, che gli somiglia e questo pugno pesante che incombe nel nuovo simbolo dei Socialradicali.
“A costo d’essere ruvidi…”
ha sentenziato perentoriamente Boselli, segretario dello SDI.
Dirlo a Pannella è come dire a Calderoli:
"sii diretto mi raccomando”.

Mi ha colpito il logo dei SocialRadicali: una serie di qualifiche, molte, sotto il pugno-fisting:
“Liberali, Socialisti, Laici, Radicali.”
Troppe.
Mancava:
“ Libertari, Turcomanni, Diabetici, Astrologhi e NazionalPopolari”, il quadro sarebbe stato completo.
Il nuovo soggetto SocialRadicale cerca di pescare il più possibile nella zona laica del CSX.
Una zona sempre più piccola, visto che larghe fette di Sinistra si professano sì laiche,
ma poi, come fa il buon Bertinotti, “ non vedo nella revisione del Concordato una priorità per il Paese”.

Siamo sotto elezioni e certe affermazioni opportunistiche del CSX sono scontate.
Bobo Craxi è perplesso sull’epurazione del garofano dal simbolo e protesta formalmente con Boselli.
Boselli invece pensa ormai ad un futuro nuovo.
“Il Garofano ricorda un periodo di luci ed ombre”,
“Abbiamo il dovere di impedire che storia Socialista si fermi alle rovine di Tangentopoli”.

Boselli affermando ciò, ammette implicitamente che il PSI non fu quel glorioso partito, vittima di tentativi di golpe Comunista.
Che sia stato un periodo di luci ed ombre, noi lo diciamo da circa 15 anni.
Che Tangentopoli non fu il movimento epurativo della magistratura Comunista per istaurare un Regime Cinese in Italia,
ma il tentativo spurio e poco ortodosso di rimettere un Paese nelle mani della Legalità,
questo Boselli lo scopre non appena getta il garofano stantio nel cestino.

Insomma l’evoluzione darwiniana del garofano in carciofo.
C’è voluto tempo, ma c’è arrivato.
Anche se Di Pietro resta il capo del golpe Comunista, teorema cui ormai non crede più neppure Berlusconi, che, come sono andate veramente le cose, lo sa molto bene.
Cirami e Cirielli e altre leggi che comnciano con C parlano chiaro.

Il Movimento SocialRadicale cerca la laicità,
i Liberali, ma anche i Socialisti. Non si rifà al Liberalsocialismo di Gobetti o Calogero, ma resta un innesto fra Marx spurgato dal Craxismo
e il Liberalsocialismo Pannelliano, dove di Socialismo è rimasto solo un certo anticlericalismo storico, mentre di Turbo-liberismo ridonda il partitino che in questi anni di manager-mania lo ha visto sguazzarci allegramente con un certo piglio.

In tutto questo ridicolo maquillage e restiling di croste SocialRadicali,
per una volta l’inquisito, passato in giudicato e redivivo De Michelis, rimasto in mezzo al guado nel passaggio da Destra a Sinistra
con una mano occupata da un assegno di Berlusconi e l’altra con l’improbabile sua presuntuosa convinzione di un Segretariato Socialista a Sinistra, ha perfettamente ragione.
Il neopartitello SocialRadicale del Pugno nella Rosa “è una joint venture”.
Una Società a responsabilità limitata..

Tutti i veri laici sono in fibrillazione, ma non debbono illudersi.
Il Pugno nella Rosa ha già lanciato qualche slogan preoccupante a questo proposito.
“ Anche i preti debbono potersi candidare”, dicono.

I Laici sono serviti. Un pugno al cerchio, uno alla botte.
Pardòn, uno alla Rosa e uno al Garofano


Fabio Greggio

FastFreddy
19-11-2005, 11:16
Prima si va in caccia di alleati, poi quando si rivelano troppo "forti"....


http://www.cieloprovvisorio.net/immagini/lucarelli.gif

:asd:

indelebile
19-11-2005, 11:33
guarda il linea di massima capisco i moltissimi dubbi che in larga parte sono i miei, la strada per elezioni è lunga ancora i 6 mesi e per ora il partito della rosa di un pugno è ancora poco più di una bozza si è appena formato, vedremo, se in questi prossimi sei mesi riusciranno a convincermi, si metteranno d'accordo, cosa diranno, cosa faranno, se perderanno tutto quello che di buono in questi ultimi tempi hanno fatto o detto, onestamente onestamente da panella e da parte degli ex socialisti non so cosa aspettarmi, temo anche io il peggio, vedremo.

jumpermax
19-11-2005, 11:34
Tutti i veri laici sono in fibrillazione, ma non debbono illudersi.
Il Pugno nella Rosa ha già lanciato qualche slogan preoccupante a questo proposito.
“ Anche i preti debbono potersi candidare”, dicono.

I Laici sono serviti. Un pugno al cerchio, uno alla botte.
Pardòn, uno alla Rosa e uno al Garofano



Questo lo hanno sempre sostenuto, via il concordato e totale libertà politica al clero. Principio che non fa una piega dal punto di vista liberale. Uno stato che non consente a chi svolge funzioni religiose di candidarsi alle elezioni non è certo una democrazia liberale... secondo te essere laici implica discriminare il clero? :mbe: Curioso concetto di laicità...

FastFreddy
19-11-2005, 11:42
Il problema è che molti vorrebbero far coincidere la laicità dello stato con l'ateismo di stato....

jumpermax
19-11-2005, 11:46
Il problema è che molti vorrebbero far coincidere la laicità dello stato con l'ateismo di stato....
Il problema è che molti faticano a distinguere tra una concezione morale individuale ed una morale di stato, imposta per legge. Proibire i simboli religiosi negli spazi pubblici e un'imposizione di ateismo, proibire l'eutanasia è un'imposizione di fede. Il problema è che la seconda limita la libertà individuale in modo decisamente più pesante della prima.

FastFreddy
19-11-2005, 11:52
Mi sa che mi hai frainteso, io sono completamente a favore dello stato laico, purchè non si arrivi all'eccesso dell'ateismo di stato...

Perchè in fin dei conti anche l'ateismo è una religione che va a sostituirsi a un'altra....

FabioGreggio
19-11-2005, 18:30
Il problema è che molti faticano a distinguere tra una concezione morale individuale ed una morale di stato, imposta per legge. Proibire i simboli religiosi negli spazi pubblici e un'imposizione di ateismo, proibire l'eutanasia è un'imposizione di fede. Il problema è che la seconda limita la libertà individuale in modo decisamente più pesante della prima.


E' vero anche il contrario, per speculazione.
Imporre il crocefisso è imposizione religiosa.
A questa stregua qualsiasi legge è imposizione di qualcosa.
Se si permette il crocefisso, allora occorre permettere anche Buddha, Allah, i simboli animisti....
Lo stato laico non prevede simboli religiosi a prescindere.
Non è imposizione di ateismo, ma di laicismo: nessuna religione in libero stato.
oppure tutte quante, anche chi crede nel baobab.

Sull'eutanasia chiunque è padrone della propria vita.
In Usa anche il boia. E sono di un religioso da urlo.

jumpermax
19-11-2005, 19:57
E' vero anche il contrario, per speculazione.
Imporre il crocefisso è imposizione religiosa.
A questa stregua qualsiasi legge è imposizione di qualcosa.
Se si permette il crocefisso, allora occorre permettere anche Buddha, Allah, i simboli animisti....
Lo stato laico non prevede simboli religiosi a prescindere.
Non è imposizione di ateismo, ma di laicismo: nessuna religione in libero stato.
oppure tutte quante, anche chi crede nel baobab.

Sull'eutanasia chiunque è padrone della propria vita.
In Usa anche il boia. E sono di un religioso da urlo.
boh il crocifisso nelle aule non mi ha mai creato problemi, e capisco anche perchè ci sia quello e non qualcos'altro.
Quello che mi crea problemi invece è vedere gente che sostiene che sia un diritto esporlo ed altri che sostengono che sia un diritto toglierlo, trovo che siano entrambe posizioni intolleranti in cui non mi riesco ad identificare.