View Full Version : Vertice tunisino dell'0NU sull'informazione e proteste a Ginevra
TUNISIA 14/11/2005 9.12
VERTICE TUNISINO DELL’ONU SULL’INFORMAZIONE E PROTESTE A GINEVRA
(Misna) In occasione della seconda fase del ‘Sommet mondial sur la société de l'information’ (Smsi) – vertice mondiale Onu sull’informazione che si svolge a Tunisi da lunedì a venerdì dopo una prima fase a Ginevra nel 2003 – dieci tunisini dell’organizzazione “Ezzeitouna” ( olivo, in arabo) sono in sciopero della fame da venerdì a Ginevra per “attirare l’attenzione internazionale” su violazioni di diritti umani e della libertà d’espressione di cui Tunisi è ritenuta responsabile. Pur aprendosi ufficialmente soltanto mercoledì, il vertice, che ha natura prevalentemente tecnica, è di fatto già in corso con le riunioni preparatorie, accompagnato da ripetute critiche di coloro che, preoccupati della libertà dell’informazione, hanno espresso dubbi sull’opportunità della sede scelta per concludere quattro anni di lavoro su un tema così delicato.
TUNISIA 15/11/2005 9.23
ANNAN CHIEDE A PRESIDENTE BEN ALI RISPETTO DIRITTI UMANI E LIBERTÀ INFORMAZIONE
Il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, ha chiesto in un colloquio provato avvenuto a Tunisi al presidente della Repubblica tunisina Zin Al Abidin Ben Ali che il governo del Paese nordafricano si impegni per rispettare la libertà d’informazione dei giornalisti e i diritti umani: lo ha dichiarato alla stampa nazionale la portavoce di Annan, Marie Okabe, spiegando che la richiesta è in linea con la decisione del Palazzo di Vetro di scegliere, nel 2001, Tunisi come sede del Vertice mondiale sulla società dell’informazione, che comincerà domani. L’incontro tra Annan e Ben Ali giunge meno di una settimana dopo l’accoltellamento, a Tunisi, da parte di sconosciuti, del giornalista Christophe Boltanski del quotidiano parigino ‘Liberation’, autore di un articolo critico nei confronti del governo tunisino. Nelle settimane precedenti, inoltre, in più occasioni rappresentanti della stampa nazionale avevano denunciato violazioni della libertà d’espressione, confermando il fatto che la Tunisia è uno dei Paesi arabi con meno libertà di stampa e apertura politica, oltre che con il più elevato indice di violazione dei diritti fondamentali, almeno stando alle denuncie di alcune organizzazioni umanitarie nazionali e internazionali.
TUNISIA 16/11/2005 17.27
SMSI/WSIS: APERTO TRA POLEMICHE VERTICE TUNISI SU SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE
La necessità di ridurre in tempi e termini ragionevoli lo svantaggio informatico del Sud del mondo, in particolare nella diffusione di Internet, è stata ricordata dal segretario generale dell’Onu Kofi Annan nella seduta inaugurale del vertice sulla società dell’informazione in corso ufficialmente da oggi a Tunisi. Le polemiche di varia natura che da giorni lo circondano, soprattutto quelle sulla libertà d’espressione e il rispetto dei diritti umani in Tunisia - più che legittime e rilevanti ma con poco spazio previsto dall’agenda ufficiale - rischiano di far passare in secondo piano quello che nell’interesse di tutto il mondo – e in base alla risoluzione Onu 56/183 che istituì il vertice nel gennaio2002 – dovrebbe essere uno dei temi centrali dell’assise. L’altro grande tema, il governo della “rete mondiale”, affidato da sempre alla società americana Icann
(Internet corporation for assigned names and numbers) - che in base ad un contratto con il ministero del Commercio americano assegna in tutto il mondo nomi e numeri (dominii internet) - è stato in qualche modo già affrontato e per così dire risolto dietro le quinte con un compromesso che non cambia alcunché per almeno 5 anni. Al Sommet mondial sur la société de l'information - (SMSI) in francese, World Summit on the Information Society (WSIS) in inglese - aperto stamattina dal presidente tunisino Ben Ali che ha ricordato il problema del “digital divide”, lo scarto digitale tra le due metà del pianeta - partecipano 50 capi di stato, rappresentanze di altri 120 paesi e 23.000 accreditati a vario titolo. “Spettacolo” conclusivo di lunghi e complessi lavori e intese che lontano dai riflettori non smettono mai, l’incontro costituisce la seconda fase di un processo cominciato a Ginevra due anni fa. Annessi di tipo commerciale e politico ne fanno un palcoscenico anche per la libertà di stampa. Ai margini del vertice, importanti questioni sociali si sovrappongono però al tema centrale: quello del divario tecnologico del Sud del mondo che incide direttamente sugli ‘Obiettivi del Millennio’ dell’Onu, per la riduzione della povertà entro il 2015. Urgente priorità dell’assise dovrebbe almeno restare la solidarietà della società dell’informazione verso i più poveri e svantaggiati, visto che è tramontata per ora l’ipotesi caldeggiata dall’Onu di un passaggio del governo di internet da una struttura solo statunitense a un’altra internazionale. Ancora oggi, infatti, appena il 14% della popolazione mondiale è collegato a internet, con una forte e sbilanciata concentrazione nei paesi più ricchi.
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