View Full Version : Un impegno concreto....
dantes76
12-11-2005, 14:42
La legge Rognoni - La Torre, che consente da oltre vent’anni di aggredire le ricchezze accumulate dalle mafie nel nostro Paese, è in pericolo.
Rischia di essere approvato dal Parlamento, infatti, un disegno di legge che tra i molti aspetti discutibili prevede la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un “interesse giuridicamente riconosciuto”, dei provvedimenti definitivi di confisca.
In nome di un malinteso garantismo, insomma, si compromettono definitivamente il lavoro e l’impegno di quanti, dalle forze dell’ordine alla magistratura, dalle associazioni alle cooperative sociali, sono oggi impegnati nella difficilissima opera di individuazione e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
Nessun provvedimento di confisca, di fatto, sarà mai definitivo. Nessuna assegnazione di beni confiscati avrà un futuro certo. Altri avrebbero potuto essere gli strumenti con cui risarcire, anche dal punto di vista economico, eventuali vittime di errori giudiziari, sempre possibili, nell’iter che va dal sequestro preventivo dei beni alla loro definitiva confisca. Se dovesse essere approvato, invece, quanto previsto da - comma 1 lettera “m” dell’art. 3 del disegno di legge AC 5362 recante “Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle attività e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali”, (http://www.libera.it/public/File/ddl_ac5362.pdf) - tutti i beni confiscati (dai terreni coltivati da coraggiose cooperative di giovani agli immobili trasformati in sedi di servizi sociali o in caserme delle forze dell’ordine, solo per fare alcuni esempi) finirebbero in un limbo di assoluta incertezza.
Ovvero esattamente il contrario di quanto sarebbe necessario oggi. Le mafie, infatti, hanno da tempo affinato i meccanismi con cui riciclano i proventi delle loro attività illecite e nel nostro Paese si registra, negli ultimi anni, una consistente flessione del numero di beni confiscati.
Una situazione che richiede normative efficaci e scelte concrete in grado di far crescere la fiducia di chi è impegnato ogni giorno nella lotta alle mafie. E’ per queste ragioni che l’associazione Libera (che raccoglie più di 1200 associazioni nazionali e locali, scuole, cooperative) e i sottoscritti familiari delle vittime delle mafie, attraverso questo appello, chiedono un serio e approfondito ripensamento, in sede di dibattito parlamentare, del disegno di legge delega AC 5362, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di revisione dei provvedimenti definitivi di confisca, affinchè deputati e senatori di tutte le forze politiche sappiano trovare la giusta misura, il corretto equilibrio tra la tutela dei diritti di chi subisce i provvedimenti di confisca dei beni e la necessità di sottrarre alle organizzazioni mafiose gli immensi patrimoni che accumulano ogni anno, nell’illegalità e nel sangue. Trasformando questi beni, come sta avvenendo faticosamente oggi, in segni tangibili di legalità e giustizia.
Tratto da: Libera.it (http://www.libera.it/index.asp?idpagine=544)
FastFreddy
12-11-2005, 14:48
Se ne è parlato tempo fa, si tratta in pratica della possibilità di sbloccare e restituire i beni nel caso in cui l'espropriato fosse ritenuto estraneo (e quindi assolto) dai reati ascrittigli.
In pratica adesso anche se esci assolto e quindi completamente innocente dal processo i beni non vengono restituiti (mi sembra che anche questa sia un' anomalia)
dantes76
12-11-2005, 15:01
Se ne è parlato tempo fa, si tratta in pratica della possibilità di sbloccare e restituire i beni nel caso in cui l'espropriato fosse ritenuto estraneo (e quindi assolto) dai reati ascrittigli.
In pratica adesso anche se esci assolto e quindi completamente innocente dal processo i beni non vengono restituiti (mi sembra che anche questa sia un' anomalia)
l amomalia mi sembra questa:
Un convegno di Libera
I beni confiscati rischiano di tornare ai figli dei boss
La clamorosa situazione è emersa durante un convegno dell'associazione antimafia
Giovanni Russo Spena
Fonte: Liberazione - 12 dicembre 2004
24 dicembre 2004
Siamo tristi, in questi giorni, per la morte di mamma Felicia, la mamma di Peppino Impastato (e di tutti noi); ma siamo anche indignati perché i beni di chi ha ucciso Peppino, il boss mafioso Badalamenti, dopo essere stati confiscati, rischiano di essere ora restituiti agli eredi del mafioso.
E' stato uno dei mille spunti di una narrazione sociale, di esperienze, di coraggioso "saper fare" quotidiano che ha caratterizzato il convegno dell'Associazione "Libera", qualificato, rigoroso, di altissimo valore etico. Le belle relazioni di Enrico Fontana e di don Luigi Ciotti hanno introdotto il tema dell'utilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, tracciandone le esperienze positive, i punti critici, le necessità di nuove normative adeguate.
Ne abbiamo discusso con parlamentari, con magistrati (come Caselli), con sindaci democratici, soprattutto con operatori di consorzi e cooperative sociali che fanno esperienze straordinarie di sviluppo autocentrato su beni confiscati alle mafie. Consiglierei di consumare pasta, olio, vino su cui è impresso il marchio di legalità antimafia.
Abbiamo evocato un tratto fondamentale della lotta alle mafie che pare a me, oggi, decisivo. Perché lavorare sui beni confiscati alle mafie è la paziente e coraggiosa ricostruzione, sul territorio, delle strutture dell'«antimafia sociale». Esse sono i presidi democratici della riaggregazione sociale, che possono innervare il territorio di una mobilitazione, di una "potenza civica democratica".
La questione criminale è, infatti, questione democratica e questione sociale. C'è il tempo della semina ed il tempo del raccolto. E' fondamentale. Ora è il tempo della risocializzazione, della restituzione alla società delle ricchezze ad essa espropriate dalla mafia. Il vino, l'olio, la destinazione sociale di beni strappati alla criminalità sono un passaggio essenziale di una presa di coscienza di massa.
L'antimafia "difficile", quotidiana, non spettacolare è quella che sa incidere sui processi di accumulazione, sui patrimoni, sulle ricchezze. Il governo parla molto di leggi speciali e di militarizzazione, ma sottovaluta la necessità investigativa permanente e, soprattutto, la necessità di colpire le mafie nell'accumulazione delle ricchezze.
«Vogliamo che lo Stato sequestri e confischi tutti i beni di provenienza illecita. E vogliamo che i beni confiscati siano rapidamente conferiti alla collettività per creare lavoro, scuole, servizi, sicurezza e lotta al disagio». Con queste parole iniziava la petizione popolare promossa da "Libera" che portò alla raccolta, nel 1995, di oltre un milione di firme. Una straordinaria mobilitazione che riuscì a conquistare una legge. Mobilitazione che è continuata per dieci anni, ogni giorno, con l'utilizzo sociale di tanti beni confiscati.
Sono stati coltivati terreni, sono stati utilizzati immobili; non esiste attività antimafia più efficace di quella che dimostra, alla comunità, che lo stabile di un boss è diventato un centro anziani o una scuola o un consultorio. Ma molta strada resta da fare. Don Ciotti ha evidenziato, partendo da splendide esperienze quotidiane, da magnifici vissuti collettivi di cooperative, consorzi, che occorrono norme più efficaci sui sequestri e sulle confische, più precise indagini poliziesche e giudiziarie sui patrimoni dei clan mafiosi e sulle misure di prevenzione. Forse non è un caso; forse è caduta, anche per responsabilità della maggioranza, una tensione di lotta alle mafie non puramente di facciata, di parata o giustizialista.
Certo è che l'andamento delle confische, negli ultimi anni, «è precipitato vertiginosamente: nel 2000 si contavano 927 immobili confiscati; 500 beni immobili nel 2001, 190 beni immobili nel 2002 e solo 28 nel 2003. Questi numeri pongono forti interrogativi».
Il convegno, con interventi molto qualificati, ha affrontato, con uno spirito profondo di ricerca e di innovazione reale, sia i nodi politici, sia i nodi strutturali, sia i nodi legislativi. Abbiamo deciso che presenteremo, nei confronti del disegno di legge del governo, che evidenzia vuoti, lacune, errori, emendamenti unitari e concordati non solo tra tutte le opposizioni, ma anche con quelle associazioni e cooperative che hanno sperimentato sul campo i problemi. Discuteremo di procedure, tempi, efficacia, sapendo che le norme specifiche dovranno abbandonare ogni economicismo (che si nasconde dietro l'alibi della redditività), esaltando, invece, il "marchio di qualità della legalità".
Vorremmo, insomma, che fosse valorizzato il fatto che dietro quella pasta, quel vino, quell'olio, quella marmellata c'è un lavoro socialmente utile di giovani e ragazze che lottano sul serio contro le cosche mafiose contemporanee. Collegando lotta alle mafie e lotta per il lavoro.
FastFreddy
12-11-2005, 15:04
Quindi secondo te è giusto che seppure una persona risulti innocente ed estranea ai fatti i beni non gli vengano restituiti?
Che poi si debbano sequestrare i beni ai veri mafiosi questo è senz'altro valido. Ma che la vittima di errori giudiziari debba pagare 2 volte, no.
dantes76
12-11-2005, 15:05
Quindi secondo te è giusto che seppure una persona risulti innocente ed estranea ai fatti i beni non gli vengano restituiti?
:mbe: ma hai letto? parliamo dei beni di un boss, allora se un figlio e' incensurato, puo richiedere anche i beni di Toto' Riina? solo perche il figlio non ha mai preso una multa?
ps: alla tua domanda la risposta E' si :)
FastFreddy
12-11-2005, 15:07
:mbe: ma hai letto? parliamo dei beni di un boss, allora se un figlio e' incensurato, puo richiedere anche i beni di Toto' Riina? solo perche il figlio non ha mai preso una multa?
Veramente si tratta di restituire i beni ai proprietari che siano risultati innocenti, non di farli ereditare ai figli di mafiosi conclamati e condannati.
FastFreddy
12-11-2005, 15:10
ps: alla tua domanda la risposta E' si :)
Quindi anche se uno non c'entra una cippa coi reati che gli si ascrivono ERRONEAMENTE è giusto sequestrargli i beni e non restituirglieli più?
Vorrei vedere se lo facessero con casa tua...
dantes76
12-11-2005, 15:10
Veramente si tratta di restituire i beni ai proprietari che siano risultati innocenti, non di farli ereditare ai figli di mafiosi conclamati e condannati.
allora non hai letto :D
Rischia di essere approvato dal Parlamento, infatti, un disegno di legge che tra i molti aspetti discutibili prevede la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un “interesse giuridicamente riconosciuto”, dei provvedimenti definitivi di confisca.
dantes76
12-11-2005, 15:10
Quindi anche se uno non c'entra una cippa coi reati che gli si ascrivono è giusto sequestrargli i beni e non restituirglieli?
Vorrei vedere se lo facessero con casa tua...
che vengano :)
FastFreddy
12-11-2005, 15:16
allora non hai letto :D
Rischia di essere approvato dal Parlamento, infatti, un disegno di legge che tra i molti aspetti discutibili prevede la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un “interesse giuridicamente riconosciuto”, dei provvedimenti definitivi di confisca.
Lo "interesse giuridicamente riconosciuto" si viene a creare solo quando il proprietario al momento del sequestro sia stato riconosciuto innocente riguardo i crimini ascrittigli....
nomeutente
12-11-2005, 15:16
A me pare che il problema sorga nel momento in cui il boss è sotto processo e tira le bacchette. In questo caso se il processo si ferma non si sa dove finiscono i beni. Decidere che i beni vanno agli eredi è una stupidata: secondo me bisognerebbe comunque andare avanti e capire l'origine di quei beni. Se l'origine è lecita, tornino pure agli eredi, ma se è illecita, non si vede perché debbano tornare.
FastFreddy
12-11-2005, 15:19
Se l'origine è lecita, tornino pure agli eredi, ma se è illecita, non si vede perché debbano tornare.
E questo è senz'altro giusto, solo che ADESSO il bene non viene restituito neanche se è di lecita provenienza.....
FastFreddy
12-11-2005, 15:23
che vengano :)
Contento te...
Poniamo il caso che tu venga ingiustamente ed erroneamente accusato e condannato per la tua presunta appartenenza ad associazioni mafiose: ti sequestrano la casa.
Dopo 3 anni vieni giustamente assolto e ti buttano fuori di galera, ma la casa non la vedrai più, anche se non hai fatto nulla...
nomeutente
12-11-2005, 15:28
E questo è senz'altro giusto, solo che ADESSO il bene non viene restituito neanche se è di lecita provenienza.....
Non mi pare sia così... cioè se è dimostrato che la persona è innocente, i beni vengono restituiti. Se il processo non finisce perché l'imputato muore, da un punto di vista legale i beni non sono né illeciti né leciti: semplicemente non si sa. Quindi è sbagliato decidere a prescindere, in ogni caso. Cioè la legge in discussione è sbagliata esattamente come l'attuale.
nomeutente
12-11-2005, 15:33
Dopo 3 anni vieni giustamente assolto e ti buttano fuori di galera, ma la casa non la vedrai più, anche se non hai fatto nulla...
Non si parla di questo.
Pare che l'opposizione sia alle norme che prevedono ad es. la restituzione dei beni dei pentiti (che sono dichiaratamente di origine illecita) e la messa all'asta dei terreni (che possono quindi essere riacquistati) mentre adesso diventano patrimonio dello Stato e dati in gestione a cooperative sociali.
sempreio
12-11-2005, 15:34
siamo un paese di mafiosi, ci vuole la dittatura
FastFreddy
12-11-2005, 15:35
siamo un paese di mafiosi, ci vuole la dittatura
Di dittatura basta e avanza quella mafiosa....
La mafia va combattuta con la legalità...
sempreio
12-11-2005, 15:41
Di dittatura basta e avanza quella mafiosa....
La mafia va combattuta con la legalità...
nel passato ci sono stati anche grandissimi dittatori che hanno portato giustizia e eguaglianza più di qualsiasi paese civilizzato
FastFreddy
12-11-2005, 15:45
nel passato ci sono stati anche grandissimi dittatori che hanno portato giustizia e eguaglianza più di qualsiasi paese civilizzato
In quale paese?
Se ti riferisci al fascismo, sappi che la mafia ha fatto i suoi porci comodi anche durante quel periodo...
nomeutente
12-11-2005, 15:45
La mafia va combattuta con la legalità...
Su questo siamo tutti d'accordo.
Tuttavia questa legge non serve a fare più legalità. Partendo dal presupposto del tutto teorico che alla fine il boss non risulti tale ma sia innocente, non permette di gestire i beni confiscati, cosa che crea molti problemi.
Secondo me i beni confiscati dovrebbero essere trattati in maniera chiara ed univoca. Se poi il boss risulta innocente (se) si possono prevedere altre forme di compensazione.
In ogni caso capita spesso che gente accusata ingiustamente di diversi crimini abbia problemi economici e perda magari anche la casa. Se proprio vogliamo partire da qualcosa partiamo da qui: come si fa a risarcire le vittime di un errore giudiziario?
Su questo si può discutere... però partire proprio dai beni confiscati ai presunti boss e tacere su tutto il resto... la cosa puzza un po'.
nomeutente
12-11-2005, 15:46
nel passato ci sono stati anche grandissimi dittatori che hanno portato giustizia e eguaglianza più di qualsiasi paese civilizzato
:confused:
nomeutente
12-11-2005, 15:48
In quale paese?
Se ti riferisci al fascismo, sappi che la mafia ha fatto i suoi porci comodi anche durante quel periodo...
Di più!
Quella che all'epoca era la "commissione antimafia" ad un certo punto è stata mandata a svolgere il suo lavoro a Milano.
Ci sono seri sospetti che le indagini conducessero senza mezzi termini ai fascistoni stessi.
sempreio
12-11-2005, 15:54
In quale paese?
Se ti riferisci al fascismo, sappi che la mafia ha fatto i suoi porci comodi anche durante quel periodo...
non intendo il fascismo ne il nazismo, intendo l' antica grecia. comunque qui in italia siamo di fatto in un paesedittatoriale dove comandano sempre gli stessi da ormai 30 anni, qualsiasi cambiamento lo vedo positivamente
FastFreddy
12-11-2005, 15:57
non intendo il fascismo ne il nazismo, intendo l' antica grecia. comunque qui in italia siamo di fatto in un paesedittatoriale dove comandano sempre gli stessi da ormai 30 anni, qualsiasi cambiamento lo vedo positivamente
Il significato di "giustizia e uguaglianza" dell'antica grecia è un tantinello diverso da quello che abbiamo oggi, anzi a dirla tutta oggi una società come quella ateniese o peggio spartana la si metterebbe accostata a un bel pò di regimi totalitari.
sempreio
12-11-2005, 15:58
Di più!
Quella che all'epoca era la "commissione antimafia" ad un certo punto è stata mandata a svolgere il suo lavoro a Milano.
Ci sono seri sospetti che le indagini conducessero senza mezzi termini ai fascistoni stessi.
ma dai mussolini è sempre stato un pirlotto, io comunque intendo una dittatura oligarca democratica, dove chi può votare deve avere una cultura minima e deve passere alcuni test. mi sono rotto che possa votare la signora di voghera, l' ubriaco veneto o l' analfabeta del sud.
FastFreddy
12-11-2005, 16:00
dittatura oligarca democratica,
Non pensi che quei 3 termini siano ognuno agli antipodi dell'altro? :p
sempreio
12-11-2005, 16:07
Non pensi che quei 3 termini siano ognuno agli antipodi dell'altro? :p
pochi che comandano democraticamente un popolo e con pochi intendo 20-30 milioni di persone qui in italia, eppoi abbiamo internet dovremmo da casa perdere quell' ora o 2 al giorno per creare la nostra costituzione, anzichè delegare a 4 arruffatori sempre uguali :muro:
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