View Full Version : Chiedo aiuto a chi ha comprato casa
francanna
09-11-2005, 10:36
Ciao a tutti,
sono in procinto di acquistare casa (firmato compromesso).
Vorrei chiedere a chi lo abbia già fatto se sa qualcosa delle normative inerenti gas, elettricità ecc.
In poche parole, la casa che compro è in un edificio del 1970 circa ed è in ottime condizioni se non fosse che... manca il salvavita (!). Adesso non so se l'impianto sia ok, abbia la messa a terra e questa sia collegata con quella condominiale oppure se sia completamente da rifare....
So che il notaio al momento del rogito chiede se gli impianti siano in regola, ma mi chiedevo: esiste un vero e proprio obbligo di vendere con impianti a norma? La cosa è importante perché, nel caso ci fosse quest'obbligo, potrei far valere la cosa al momento dell'atto e pretendere uno sconto sul prezzo pari alla spesa per la sistemazione dell'impianto elettrico.
Spero in un vostro aiuto!
non me ne intendo di leggi.. ma non penso che ci sia l'obbligo in caso di vendita... in caso di affitto PENSO di sì... ma se vendi...io compro, facciolavori di restauro, poi se l'impianto non è a norma non mi danno l'abitabilità..... penso, eh!
Ciao a tutti,
sono in procinto di acquistare casa (firmato compromesso).
Vorrei chiedere a chi lo abbia già fatto se sa qualcosa delle normative inerenti gas, elettricità ecc.
In poche parole, la casa che compro è in un edificio del 1970 circa ed è in ottime condizioni se non fosse che... manca il salvavita (!). Adesso non so se l'impianto sia ok, abbia la messa a terra e questa sia collegata con quella condominiale oppure se sia completamente da rifare....
So che il notaio al momento del rogito chiede se gli impianti siano in regola, ma mi chiedevo: esiste un vero e proprio obbligo di vendere con impianti a norma? La cosa è importante perché, nel caso ci fosse quest'obbligo, potrei far valere la cosa al momento dell'atto e pretendere uno sconto sul prezzo pari alla spesa per la sistemazione dell'impianto elettrico.
Spero in un vostro aiuto!
no, in caso di vendita non c'è l'obbligo che l'impianto sia a norma, anzi l'aem non controlla neppure e non chiede nessun certificato a meno che tu non chieda lo spostamento dei contatori di acqua e gas...
D.P.R. 447/1991 (regolamento di applicazione della Legge 46/90 "norme x la sicurezza degli impianti")
art.9, comma 3:
"I soggetti direttamente obbligati ad ottemperare a quanto previsto dalla legge devono conservare tutta la documentazione amministrativa e tecnica e consegnarla all'avente causa in caso di trasferimento dell'immobile a qualsiasi titolo, nonché devono darne copia alla persona che utilizza i locali."
Northern Antarctica
09-11-2005, 10:58
Ciao a tutti,
sono in procinto di acquistare casa (firmato compromesso).
Vorrei chiedere a chi lo abbia già fatto se sa qualcosa delle normative inerenti gas, elettricità ecc.
In poche parole, la casa che compro è in un edificio del 1970 circa ed è in ottime condizioni se non fosse che... manca il salvavita (!). Adesso non so se l'impianto sia ok, abbia la messa a terra e questa sia collegata con quella condominiale oppure se sia completamente da rifare....
So che il notaio al momento del rogito chiede se gli impianti siano in regola, ma mi chiedevo: esiste un vero e proprio obbligo di vendere con impianti a norma? La cosa è importante perché, nel caso ci fosse quest'obbligo, potrei far valere la cosa al momento dell'atto e pretendere uno sconto sul prezzo pari alla spesa per la sistemazione dell'impianto elettrico.
Spero in un vostro aiuto!
Non c'è obbligo di vendere con gli impianti a norma, altrimenti tutte le case costruite prima del 1990 dovrebbero essere adeguate - almeno per la parte elettrica - prima di essere vendute, cosa evidentemente non fattibile.
la legge 46/90 impone che gli impianti civili siano "a norma", e che i vecchi, se non lo fossero stati, venissero adeguati a determinate prescrizioni tecniche (termine scaduto da anni)
x dimostrare l'avvenuto adeguamento è normalmente necessaria la dichiarazione di conformità dei lavori di adeguamento eseguiti, o una auto-certificazione come prevista dal DPR 392/94
appunto la documentazione che dimostri che gli impianti sono in regola va consegnata ai nuovi acquirenti e/o inquilini, e deve essere citato qualcosa a riguardo sul contratto che fa il notaio (vedi DPR 447/91)
Northern Antarctica
09-11-2005, 11:03
D.P.R. 447/1991 (regolamento di applicazione della Legge 46/90 "norme x la sicurezza degli impianti")
art.9, comma 3:
"I soggetti direttamente obbligati ad ottemperare a quanto previsto dalla legge devono conservare tutta la documentazione amministrativa e tecnica e consegnarla all'avente causa in caso di trasferimento dell'immobile a qualsiasi titolo, nonché devono darne copia alla persona che utilizza i locali."
L'installazione del salvavita in un impianto vecchio è considerata manutenzione ordinaria ai fini della 46/90, e quindi non rientra nel campo di applicazione della stessa, che è applicabile ad impianti nuovi o a rifacimenti di impianti vecchi (manutenzione straordinaria).
Quindi, un impianto "vecchio", ovvero realizzato prima dell'entrata in vigore della legge, viene messo a posto con la sola installazione del salvavita; una volta installato, non c'è bisogno di ricevere / esibire / conservare nessun tipo di certificato. ;)
ti ho risposto prima che scrivessi la domanda... :D :)
Northern Antarctica
09-11-2005, 11:09
ti ho risposto prima che scrivessi la domanda... :D :)
è che quando scrivo di getto non faccio il refresh :sofico: :D
:D
tieni anche presente che x l'adeguamento degli impianti (elettrici) esistenti le condizioni dettate dal DPR 447/91 sono tre (non solo il "salvavita"):
"Si considerano comunque adeguati gli impianti elettrici preesistenti che presentino i seguenti requisiti: sezionamento e protezione contro le sovracorrenti, posti all'origine dell'impianto, protezione contro i contatti diretti, protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA."
e qualcuno deve certificarle (o auto-certificarle)
inoltre la 46/90 considera anche gli altri impianti, acqua, gas, ecc., non meno importanti
:)
francanna
09-11-2005, 14:01
Allora, ho dato un'occhiata alla legge e al regolamente attuativo. Effettivamente come rileva Essegi esiste un obbligo di aggiornare gli impianti elettrici esistenti entro un termine abbondantemente scaduto (1996) e di conservare e trasferire i documenti
Art. 7 comma 3 l. 46/90
Tutti gli impianti realizzati alla data di entrata in vigore della presente legge devono essere adeguati, entro tre anni da tale data, a quanto previsto dal presente articolo.
Art. 9 DPR 447/91
I soggetti direttamente obbligati ad ottemperare a quanto previsto dalla legge devono conservare tutta la documentazione amministrativa e tecnica e consegnarla all'avente causa in caso di trasferimento dell'immobile a qualsiasi titolo, nonché devono darne copia alla persona che utilizza i locali.
Ora, torno alla domanda iniziale: se l'impianto non è a norma (e non lo è) posso pretendere che il costo dell'adeguamento sia a carico del venditore?
tu hai il diritto (e chi vende il dovere) di ricevere l'abitazione con gli impianti "adeguati"
i princìpi tecnici di adeguamento minimo x gli elettrici sono specificati (vedi sopra), x gli altri no (x es. x il gas si fa riferimento a delle vecchie uni-cig + altre norme recenti comunque applicabili)
in sostanza ci sono da adeguare gli impianti elettrici e forse quelli gas
i proprietari + "accorti" (e sono d'accordo) non fanno "sconti", in quanto poi sul contratto verrebbe fuori una autodenuncia di impianti non adeguati, ma semplicemente incaricano 1 o 2 intallatori di fare gli adeguamenti minimi e fornire la/le dichiarazioni relative
cosi sul contratto possono dichiarare "impianti ok, vedi allegati"
poi, con accordo comune, si possono trovare altre soluzioni, se x es. chi subentra deve fare delle ristrutturazioni, ma a quel punto a certi "accordi" è bene partecipi anche chi eseguirà i lavori, che magari predisporrà una dichiarazione "ad hoc"
chi rischia (solo economicamente, sempre che nessuno "si faccia male") in questo caso è chi vende, quindi dovrebbe tutelarsi contro possibili ricorsi dell'acquirente
al contratto quello che puoi pretendere non sono i soldi, ma gli impianti secondo le norme
francanna
09-11-2005, 15:11
Ho trovato anche questo: l'articolo 34 del testo unico sull'edilizia (D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) dice che
Art. 134 (L) - Irregolarità rilevate dall'acquirente o dal conduttore
(Legge 9 gennaio 1991, n. 10, art. 36)
1. Qualora l'acquirente o il conduttore dell'immobile riscontra difformità dalle norme del presente testo unico, anche non emerse da eventuali precedenti verifiche, deve farne denuncia al comune entro un anno dalla constatazione, a pena di decadenza dal diritto di risarcimento del danno da parte del committente o del proprietario.
Insomma, se la parte venditrice si rifiutasse di mettere a norma gli impianti, potrei denunciarla al comuune e pretendere il risarcimento del danno?
francanna
09-11-2005, 15:18
Scusa ancora, ma ho trovato anche quest'altro: l'art. 5-bis, comma 2, legge n. 148 del 2005 dice che
2. Le disposizioni del capo V della parte II del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, hanno effetto a decorrere dal 1° luglio 2006.
E il capo V è proprio quello contenente le Norme per la sicurezza degli impianti: in altre parole, fino a luglio non esiste l'obbligo dell'adeguamento? Anche se esisteva la precedente prescrizione che ne prevedeva l'obbligo entro il 1996?
mmmh, volutamente non avevo citato il testo unico x l'edilizia, ma non è bastato... :D
allora, detto testo unico è già in vigore da un po'
la parte impiantistica ha già subìto vari rimandi, l'ultimo appunto al prossimo luglio
parte impiantistica che fra l'altro è un po' una traslazione di 46/90, 10/91 ed altre
e quell'articolo 134 fa proprio riferimento (anzi lo copia pari pari) al corrispondente articolo della 10/91, che riguarda il risparmio energetico, e anche i relativi impianti termici, quindi; (anche se soprattutto è pensato x le parti murarie e accessorie degli edifici, x l'isolamento termico dunque)
ai fini legali non cambia niente, finché non sarà in vigore il nuovo è in vigore il vecchio, che è la stessa cosa
ma la 10/91 è successiva al tuo palazzo del 1970, e non è previsto l'adeguamento x le dispersioni termiche (in alcuni casi si potrebbe forse discutere sull'isolamento termico delle tubazioni degli impianti interni, ma non ho mai visto rifare un impianto solo x questo motivo)
dunque, il testo unico è rimandato (sono stati chiesti notevoli cambiamenti, e non c'è accordo politico), e quell'articolo della 10/91 non è applicabile nel tuo caso
rimangono quindi pienamente in vigore 46/90, 447/91, 392/94, come già avevo scritto
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