Ewigen
01-11-2005, 16:08
Avvenire,1 novembre 2005 17.02
SUDAN: UCCISI DUE SMINATORI ONU IN IMBOSCATA A SUD PAESE
Assalitori non meglio identificati hanno ucciso due sminatori dell'Onu in un agguato nel Sudan meridionale. Lo ha annunciato Henri Leu, presidente della "Swiss Foundation for Mine Action" - una organizzazione elvetica specializzata in operazioni di sminamento che lavora per conto dell'Onu - precisando che due soldati sudanesi che accompagnavano il convoglio di tre macchine della squadra di sminatori sono rimasti feriti. L'attacco è avvenuto mentre gli operatori rientravano al campo base dal posto di lavoro nei pressi di Juba.
"Non è una zona considerata particolarmente pericolosa", ha detto Leu ai giornalisti, aggiungendo che il gruppo è impegnato nella zona dal 1 agosto. Una delle vittime è il supervisore dell'operazione, Boya Casper, 34 anni, originario dell'Iraq settentrionale e di "enorme esperienza", ha riferito ancora Leu. L'identità della seconda vittima, sudanese, non è stata resa ancora nota per l'impossibilità di raggiungere la famiglia in una zona remota del Paese. "Potrebbe essersi trattato di banditi che volevano derubare la nostra squadra. Ma l'obiettivo dell'attacco avrebbe potuto essere anche quello di interrompere il nostro lavoro", ha commentato Leu, aggiungendo di non poter confermare le notizie secondo cui dietro l'attacco ci sarebbe l'ugandese Esercito di Resistenza del signore che ha numerose basi nel Sudan meridionale.
L'organizzazione, che fondata nel 1997 ad oggi non aveva avuto alcun incidente, è attualmente impegnata a sminare 600 chilometri di strade nella zona di Juba in modo da consentire al World food program (Wfp) la distribuzione dei suoi aiuti in condizioni di sicurezza. "Una zona di oltre 2,5 milioni di metri quadrati è stata sminata e dichiarata sicura dal nostro team", ha aggiunto Leu. "Più di 2.800 mine anti-uomo e anti-carro sono state
distrutte nell'operazione".
L'organizzazione ha in corso simili progetti per l'Onu in Laos, Iraq e Afghanistan. In passato ha lavorato in Bosnia, Croazia, Kosovo, Albania, Somalia, Sri Lanka, Tagikistan, Iran e Filippine.
SUDAN: UCCISI DUE SMINATORI ONU IN IMBOSCATA A SUD PAESE
Assalitori non meglio identificati hanno ucciso due sminatori dell'Onu in un agguato nel Sudan meridionale. Lo ha annunciato Henri Leu, presidente della "Swiss Foundation for Mine Action" - una organizzazione elvetica specializzata in operazioni di sminamento che lavora per conto dell'Onu - precisando che due soldati sudanesi che accompagnavano il convoglio di tre macchine della squadra di sminatori sono rimasti feriti. L'attacco è avvenuto mentre gli operatori rientravano al campo base dal posto di lavoro nei pressi di Juba.
"Non è una zona considerata particolarmente pericolosa", ha detto Leu ai giornalisti, aggiungendo che il gruppo è impegnato nella zona dal 1 agosto. Una delle vittime è il supervisore dell'operazione, Boya Casper, 34 anni, originario dell'Iraq settentrionale e di "enorme esperienza", ha riferito ancora Leu. L'identità della seconda vittima, sudanese, non è stata resa ancora nota per l'impossibilità di raggiungere la famiglia in una zona remota del Paese. "Potrebbe essersi trattato di banditi che volevano derubare la nostra squadra. Ma l'obiettivo dell'attacco avrebbe potuto essere anche quello di interrompere il nostro lavoro", ha commentato Leu, aggiungendo di non poter confermare le notizie secondo cui dietro l'attacco ci sarebbe l'ugandese Esercito di Resistenza del signore che ha numerose basi nel Sudan meridionale.
L'organizzazione, che fondata nel 1997 ad oggi non aveva avuto alcun incidente, è attualmente impegnata a sminare 600 chilometri di strade nella zona di Juba in modo da consentire al World food program (Wfp) la distribuzione dei suoi aiuti in condizioni di sicurezza. "Una zona di oltre 2,5 milioni di metri quadrati è stata sminata e dichiarata sicura dal nostro team", ha aggiunto Leu. "Più di 2.800 mine anti-uomo e anti-carro sono state
distrutte nell'operazione".
L'organizzazione ha in corso simili progetti per l'Onu in Laos, Iraq e Afghanistan. In passato ha lavorato in Bosnia, Croazia, Kosovo, Albania, Somalia, Sri Lanka, Tagikistan, Iran e Filippine.