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View Full Version : pena di morte


francoisk
05-11-2005, 06:56
PENA MORTE USA: ENTRO FINE MESE MACABRO TRAGUARDO QUOTA 1000

WASHINGTON - Il numero 990, Melvin White, e' spirato in Texas chiedendo scusa per l'omicidio di una bambina. Il numero 991, Brian Steckel, in Delaware ha impiegato piu' tempo del solito a morire e il 992, Arthur Wise, ha atteso in una cella della Carolina del Sud l'appuntamento serale con il boia, al quale e' andato incontro da volontario.

L'America ha accelerato di colpo il conto alla rovescia verso l'esecuzione numero 1.000 da quando, nel 1976, e' stata reintrodotta la pena di morte: se non ci saranno decisioni dell' ultim'ora, sempre possibili nel sistema giudiziario americano, il triste primato dovrebbe toccare a John Hicks, il 29 novembre in Ohio.

Il traguardo di 'quota mille' si avvicina nella sostanziale indifferenza che negli Usa accompagna il tema della pena di morte, senza i riflettori che sono stati riservati per esempio, nei giorni scorsi, alla 'quota duemila' raggiunta dall'elenco dei militari americani morti in Iraq. Un nuovo sondaggio della Gallup ha appena confermato che l'opinione degli americani sulla pena capitale non cambia: il 64% delle persone l'appoggia. La percentuale e' la piu' bassa dal 1978, ma e' rimasta costante negli ultimi anni, dopo il record di giustizialismo degli anni Novanta, quando il sostegno alle esecuzioni raggiunse l'80%. Una campagna elettorale, quella per il nuovo governatore della Virginia - uno degli stati piu' severi in tema di pena capitale - ha insolitamente riportato la riflessione sulle iniezioni letali su qualche prima pagina, per la presenza di un candidato cattolico contrario alla massima pena, il democratico Tim Kaine. Ma dei condannati a morte l'America sembra accorgersi soprattutto quando diventano protagonisti di qualche gesto clamoroso, come e' accaduto giovedi' in Texas per la rocambolesca evasione di un detenuto in attesa di esecuzione.

- NOVEMBRE DI MORTE: Dopo alcuni mesi di rallentamento, il ritmo delle esecuzioni negli Usa ha ripreso a farsi intenso.

Fino ad ora sono 47 le persone uccise legalmente negli Stati Uniti nel 2005, ma ci sono 15 condanne che possono arrivare al traguardo prima di Capodanno, la maggior parte delle quali a novembre. Quello in corso e' destinato comunque a non diventare uno degli anni con il maggior numero di esecuzioni: dal 1997 a oggi ne sono sempre avvenute piu' di 60, con l'eccezione del 2004 (59). Il record fu nel 1999, con 98 morti.

In Texas, giovedi' sera, Melvin White e' morto per iniezione letale a 'The Walls', come e' conosciuta l'area del braccio della morte nel carcere di Huntsville. Nel 1997 White aveva rapito, violentato e infine ucciso Jennifer Gravell, una bambina di nove anni sua vicina di casa.

Ore dopo in Delaware, sulla costa orientale degli Usa, un' altra iniezione letale e' stata somministrata a Brian Steckel, 36 anni, condannato per l'uccisione nel 1994 di Sandra Lee Long, che fu violentata e sodomizzata nella sua abitazione prima di morire strangolata. Il killer diede anche fuoco alla casa e al cadavere. Steckel ha impiegato piu' tempo del solito a morire.

L'iniezione delle tre sostanze letali e' cominciata sette minuti dopo la mezzanotte, ma per molti minuti l'uomo ha continuato a parlare con i parenti e ha avuto il tempo di pronunciare una lunga dichiarazione di scuse. A un certo punto si e' anche rivolto al direttore del carcere: ''Perche' ci vuole cosi' tanto?''. Alla fine i liquidi hanno fatto effetto e la morte e' stata dichiarata 18 minuti dopo la mezzanotte.

Alle 18:00 ora della Carolina del Sud - la mezzanotte tra venerdi' e sabato in Italia - e' stata programmata la morte di Arthur Wise, che nel 1997 uccise quattro persone e ne feri' altre tre in un giorno di follia in cui aveva deciso di vendicarsi per il licenziamento dal posto di lavoro. Wise ha rinunciato volontariamente agli appelli previsti dalla legge.

- TEXAS BEFFATO: Nel giorno in cui ha giustiziato Melvin White, il Texas si e' lasciato anche beffare da un detenuto protagonista di un'evasione che sembra uscita da un film.

Charles Thompson, 35 anni, si trovava nel carcere di Houston invece che nel braccio della morte di Huntsville, perche' nei giorni scorsi era stato processato per la seconda volta e di nuovo condannato a morte per aver ucciso nel 1998 l'ex fidanzata e il suo nuovo compagno. Il detenuto ha chiesto e ottenuto di essere condotto nella saletta per i colloqui con gli avvocati, dove non e' prevista la presenza di agenti o di telecamere. Qui pero' ad attenderlo non c'era alcun avvocato e Thompson, stando alla versione ufficiale, ha indossato abiti civili (non e' chiaro da chi li ha ottenuti) e sfoggiato un tesserino dall' aspetto ufficiale.

Il detenuto e' quindi uscito dalla saletta, ha finto di essere un assistente del procuratore generale e ha recitato la parte cosi' bene da convincere gli agenti ad aprirgli le porte del carcere. La polizia del Texas, furiosa e umiliata, ha dato il via a una gigantesca caccia all'uomo in tutto lo stato.


© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 04/11/2005 18:50


cosa sarebbe giusto?dare solo 10 anni al tipo che ha ucciso la bimba,e all'uscita dal carcere trovargli in fretta un lavoro in modo da farlo reinserire velocemente nella societa'?e a quello che ha ucciso la fidanzata ,strangolandola ,violentandola e incendiando la casa,un maxisconto di pena e magari un bel viaggetto a fine villeggiatura carceraria?

tutti si battono contro la crudelta' di queste esecuzioni,dell'iniezione letale etc etc

e invece la morte di una bambina,bambino o essere umano quel che sia,fatto a pezzi,bruciato,violentato,o quant' altro,quello non è 1000 volte piu' grave,visto che è scaturito solo dalla pazzia,cattiveria di questi individui che sarebbe meglio non mettessero mai piede su questa terra?

meglio in america che qui da noi, dove c'è gente che uccide,ha sconti di pena,esce dopo 10 anni,quello che ha ucciso desiree ha avuto solo 30 anni,l'ergastolo era troppo per lui,speriamo possa ottenere qualche sconto e uscire prima,poverino :( :rolleyes:

fedelover
05-11-2005, 07:13
provate a pensare ai magici momenti che desirè piovanelli ha provato nella cascina di lenp, violentata in gruppo e poi uccisa a coltellate. Pensate al corpo di una bella e giovane ragazza lasciato morente in un posto dallo squallore senza fine, insieme a immondizia e topi.
Immaginate quale incubo mortale può aver vissuto quella ragazza.
Se ai suoi carnefici, maggiorenni o meno, avessero dato la pena di morte sarebbe stato perfino poco in quanto un abuso sessuale, una morte atroce e dolorosa sarebbero state pagate con una morte indolore e degna sepoltura.

Lucio Virzì
05-11-2005, 08:06
Desirée sarebbe tornata in vita? :confused:

NO ALLA PENA DI MORTE, senza se e senza ma.

LuVi

fedelover
05-11-2005, 08:29
Certo che no, ma ci sarebbero stati un po' di assassini in meno in giro per le strade. Questo è innegabile.

Spesso mi sono interrogato anche io sull'opportunità della pena di morte.

Sono giunto alla conclusione che sarebbe ammissibile per delitti particolarmente atroci e per i quali la prova della colpevolezza è raggiunta in maniera assolutamente piena.

Erra non starà in carcere per 30 anni, statene certi. E' la legge stessa che al verificarsi fi certe condizioni glielo consentirà. Così come, ad esempio, ha riacquistato parziale libertà il "canaro".

Bollita
05-11-2005, 11:01
La pena di morte non va mai bene, come ha detto Lucio Virzì, la morte di un assassino non ti rende indietro la vittima.
Concordo che determinate punizioni, per determinati reati , dovrebbero essere molto più dure,ma mai sfociare sull'uccisione di un'altra persona.
lo stato che ha la pena di morte non si differenzia tanto dall'assassino, dato che, uccide anche lui,solo che il suo è legale!

nomeutente
05-11-2005, 11:41
Il problema della pena di morte, prima che etico (su cui si può discutere) è di legittimità. Negli Usa è emerso molte volte che quelli condananti non erano i veri colpevoli, ma erano stati giudicati abbastanza alla veloce, per cui c'è sempre il rischio di uccidere un innocente.

Per la questione etica, a mio avviso la pena non deve essere vista come una vendetta, ma come una rieducazione. Se lo Stato utilizza la pena di morte, significa che afferma di non essere in grado di rieducare un criminale, per cui di fatto afferma che la mentalità criminale è più forte di quella legale.

C'è poi il problema della deterrenza: una multa di 1000 euro è più deterrente di una di 10, ma se uno commette un crimine che prevede 30 anni di galera, è da supporre che lo commetterebbe ugualmente anche se ci fosse la pena di morte.

Naturalmente i reati contro la persona fanno emergere tutti gli istinti primordiali e credo che ciascuno di noi, se qualcuno fa male ad una persona cara, sarebbe portato psicologicamente a chiedere vendetta e magari anche a fare lui stesso il boia. Ma non credo che il compito della giustizia sia quello di legittimare la vendetta "occhio per occhio".

FastFreddy
05-11-2005, 11:46
E dire che negli USA la giustizia ha perlomeno un livello decente di garanzie per gli imputati, pensiamo invece ai paesi dove la giustizia è veramente sommaria e a volte l'assistenza di un legale della difesa non è neanche contemplata.... :mc:

~ZeRO sTrEsS~
05-11-2005, 11:58
E dire che negli USA la giustizia ha perlomeno un livello decente di garanzie per gli imputati, pensiamo invece ai paesi dove la giustizia è veramente sommaria e a volte l'assistenza di un legale della difesa non è neanche contemplata.... :mc:

molti mi dicono sempre di non guardare ai paesi del terzo mondo ma in meglio come usa ecc... perche' non fai lo stesso?

FastFreddy
05-11-2005, 12:00
molti mi dicono sempre di non guardare ai paesi del terzo mondo ma in meglio come usa ecc... perche' non fai lo stesso?

Quindi i cinesi o i cambogiani che vengono giustiziati senza processo ne avvocato hanno meno dignità di quelli giustiziati negli USA?

La pena di morte è brutta ovunque, ma lo è ancora di più dove l'imputato non si può neanche difendere...

Lucio Virzì
05-11-2005, 12:04
E dire che negli USA la giustizia ha perlomeno un livello decente di garanzie per gli imputati, pensiamo invece ai paesi dove la giustizia è veramente sommaria e a volte l'assistenza di un legale della difesa non è neanche contemplata.... :mc:

Già ma quei paesi non esportano democrazia....

FastFreddy
05-11-2005, 12:09
Già ma quei paesi non esportano democrazia....


Quando la Cina comincierà ad esportare il proprio sistema politico ci sarà da preoccuparsi eccome....

Lucio Virzì
05-11-2005, 12:16
Quando la Cina comincierà ad esportare il proprio sistema politico ci sarà da preoccuparsi eccome....

Per ora preoccupiamoci di chi VERAMENTE fa finta di esportare una democrazia che prevede la pena di morte.

LuVi

FastFreddy
05-11-2005, 12:21
La pena di morte è peggiore in un sistema democratico e relativamente garantista o in un regime totalitario dove il diritto all'assistenza legale è nullo?

Non continuiamo a fare distinzioni tra morti di serie "A" e morti di serie "B"

Zebiwe
05-11-2005, 12:28
Già ma quei paesi non esportano democrazia....

Però intanto l'IRAN attinge a piene mani da quel capolavoro che è un sistema con liberismo economico + dittatura politica (e in cui il costo del proiettile è addebitato alla famiglia del gustiziato).

francoisk
05-11-2005, 12:39
Per la questione etica, a mio avviso la pena non deve essere vista come una vendetta, ma come una rieducazione. Se lo Stato utilizza la pena di morte, significa che afferma di non essere in grado di rieducare un criminale, per cui di fatto afferma che la mentalità criminale è più forte di quella legale.



ma come fai a rieducare uno che taglia a pezzi un corpo,o che sevizia e uccide una bambina?ma x piacere smettetla

_Xel_^^
05-11-2005, 13:32
Qua in Italia sarebbe veramente pericolosa la pena di morte...
Il problema è che da noi non c'è nemmeno certezza della pena... per l'omicidio volontario (senza tante palle "non capace di intendere e di volere" ecc...) dovrebbe esserci il carcere a VITA, punto, che la finiscano con quelle ca22ate del "rieducare".
E in generale il carcere dovrebbe essere carcere DURO dove si fatica dalla mattina alla sera a qualsiasi età, con dignità e senza abusi ovviamente, duro non vuol dire trattare un individuo come una merda.
Poi vedi come a uno viene voglia di fare cazzate, dai giovincelli agli adulti...


Ciau!