GioFX
02-11-2005, 23:28
http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/politica/ciri/ciri/ciri.html
FI, ex Cirielli forse in aula domani
L'Udc cerca una posizione comune
ROMA - L'esame della ex Cirielli, la cosiddetta legge "salva-Previti", potrebbe essere anticipato già a domani. Questo l'orientamento ribadito da Forza Italia, ovvero chiedere, nell'aula della Camera, l'inversione dell'ordine del giorno, e passare subito all'esame della legge, calendarizzata per l'8 e il 9 novembre. Il gruppo degli azzurri avrebbe deciso di accelerare sui tempi previsti in risposta all'ostruzionismo a oltranza portato avanti dall'Unione in queste settimane. E il centrosinistra non ha intenzione di cambiare atteggiamento. Ma nel centrodestra c'è anche la questione legata all'Udc, che sulla legge ha già mostrato perplessità. Domani mattina il gruppo centrista si riunirà con il nuovo segretario, Lorenzo Cesa, per decidere una posizione comune. Ma, salvo imprevisti, anche l'Udc dovrebbe appoggiare la Casa delle libertà per evitare "scossoni" alla coalizione.
"Valuteremo sulla base del comportamento che terrà l'opposizione - dice il vicecapogruppo di Forza Italia, Antonio Leone - se il centrosinistra proseguirà con l'ostruzionismo noi chiederemo l'inversione dell'ordine del giorno. Altrimenti, no".
Dall'Unione, nessun ripensamento. Domani alle 12, quando l'Aula di Montecitorio si riunirà per esaminare il decreto sull'agricoltura, il centrosinistra insisterà con l'ostruzionismo che già la settimana scorsa aveva portato a un allungamento significativo dei tempi con conseguente reprimenda del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini.
Ma se l'Unione si prepara alla nuova battaglia, anche la Cdl è pronta a serrare i ranghi. Qualche perplessità rimane solo nell'Udc: un mese fa, con i suoi dubbi sull'impatto che la legge avrebbe sui processi in corso, fu proprio il partito centrista a far slittare la ex Cirielli a fine novembre. Intanto, una settimana fa il nuovo segretario, Lorenzo Cesa, aveva ammesso l'esistenza di "opinioni controverse" nell'Udc, ma allo stesso tempo si era impegnato a coinvolgere "tutti gli organi del partito per giungere ad un pronunciamento il più possibile condiviso".
Il ministro della Funzione pubblica, Mario Baccini, dice di essere favorevole "a discutere della legge in modo approfondito e senza pregiudizi". Ma la decisione collettiva è rimandata a domani mattina alle 10, quando il gruppo parlamentare dell'Udc si riunirà per fare il punto e decidere la posizione comune. A quanto si apprende, però, anche l'Udc dovrebbe votare la legge sulla recidiva e sulla prescrizione al fianco degli alleati.
Lo scopo, fanno notare alcuni esponenti del partito, è di non agitare nuovamente le acque della coalizione. Considerando, inoltre, di aver già votato la legge in passato, semmai potrà esserci la libertà di singoli deputati dell'Udc di non votarla. Domani mattina, prima della seduta dell'Aula, il gruppo dovrà uscire dalla riunione con una posizione compatta.
FI, ex Cirielli forse in aula domani
L'Udc cerca una posizione comune
ROMA - L'esame della ex Cirielli, la cosiddetta legge "salva-Previti", potrebbe essere anticipato già a domani. Questo l'orientamento ribadito da Forza Italia, ovvero chiedere, nell'aula della Camera, l'inversione dell'ordine del giorno, e passare subito all'esame della legge, calendarizzata per l'8 e il 9 novembre. Il gruppo degli azzurri avrebbe deciso di accelerare sui tempi previsti in risposta all'ostruzionismo a oltranza portato avanti dall'Unione in queste settimane. E il centrosinistra non ha intenzione di cambiare atteggiamento. Ma nel centrodestra c'è anche la questione legata all'Udc, che sulla legge ha già mostrato perplessità. Domani mattina il gruppo centrista si riunirà con il nuovo segretario, Lorenzo Cesa, per decidere una posizione comune. Ma, salvo imprevisti, anche l'Udc dovrebbe appoggiare la Casa delle libertà per evitare "scossoni" alla coalizione.
"Valuteremo sulla base del comportamento che terrà l'opposizione - dice il vicecapogruppo di Forza Italia, Antonio Leone - se il centrosinistra proseguirà con l'ostruzionismo noi chiederemo l'inversione dell'ordine del giorno. Altrimenti, no".
Dall'Unione, nessun ripensamento. Domani alle 12, quando l'Aula di Montecitorio si riunirà per esaminare il decreto sull'agricoltura, il centrosinistra insisterà con l'ostruzionismo che già la settimana scorsa aveva portato a un allungamento significativo dei tempi con conseguente reprimenda del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini.
Ma se l'Unione si prepara alla nuova battaglia, anche la Cdl è pronta a serrare i ranghi. Qualche perplessità rimane solo nell'Udc: un mese fa, con i suoi dubbi sull'impatto che la legge avrebbe sui processi in corso, fu proprio il partito centrista a far slittare la ex Cirielli a fine novembre. Intanto, una settimana fa il nuovo segretario, Lorenzo Cesa, aveva ammesso l'esistenza di "opinioni controverse" nell'Udc, ma allo stesso tempo si era impegnato a coinvolgere "tutti gli organi del partito per giungere ad un pronunciamento il più possibile condiviso".
Il ministro della Funzione pubblica, Mario Baccini, dice di essere favorevole "a discutere della legge in modo approfondito e senza pregiudizi". Ma la decisione collettiva è rimandata a domani mattina alle 10, quando il gruppo parlamentare dell'Udc si riunirà per fare il punto e decidere la posizione comune. A quanto si apprende, però, anche l'Udc dovrebbe votare la legge sulla recidiva e sulla prescrizione al fianco degli alleati.
Lo scopo, fanno notare alcuni esponenti del partito, è di non agitare nuovamente le acque della coalizione. Considerando, inoltre, di aver già votato la legge in passato, semmai potrà esserci la libertà di singoli deputati dell'Udc di non votarla. Domani mattina, prima della seduta dell'Aula, il gruppo dovrà uscire dalla riunione con una posizione compatta.