maxsona
31-10-2005, 11:57
Nomade scarcerata, il governo protesta
La donna è accusata di aver tentato di rapire un bimbo a Firenze. Fini e Castelli: «Perché è fuori?»
Bufera sul caso della nomade scarcerata a Firenze e accusata di aver tentato di rapire un bimbo di 5 mesi dal suo passeggino. Il gip Anna Sacco che ha infatti convalidato l'arresto ha anche disposto la scarcerazione della nomade per mancanza di gravi indizi di pericolosità. Il vicepremier Gianfranco Fini chiede chiarezza ai magistrati: «Perché la nomade che ha tentato di rapire un neonato a Firenze è tornata libera? ». Anche il ministro Castelli è polemico e promette accertamenti sulla vicenda: «Se vero, è un'altra decisione lontana dal popolo».
http://www.ilgiornale.it
Nomade scarcerata: stupore di Castelli e Fini «Un'altra decisione lontana dal popolo» ha commentato il ministro della Giustizia. Il leader di An: il Guardiasigilli disponga inchiesta
MILANO - «Un'altra decisione lontana dal popolo». Così il ministro della Giustizia Roberto Castelli commenta la decisione dei magistrati fiorentini di scarcerare la nomade accusata di tentato rapimento nei confronti di una bambina piccola e per questo arrestata martedì scorso a Firenze.
CASTELLI - «Per questo caso specifico - dice il ministro - occorrerà verificare le effettive circostanze di ciò che è accaduto, poichè‚ spesso i media riportano delle notizie che dal punto vista giuridico non sono sempre esatte. Ma se quanto riportato fosse vero, dato il reato particolarmente odioso e data la certezza che il soggetto in questione possa sicuramente reiterare il reato, la mancata richiesta di una misura cautelare sarebbe un'altra decisione contro il comune senso di giustizia popolare e andrebbe quindi ad alimentare il senso di sfiducia dei cittadini nei confronti della magistratura». Castelli si augura che non si tratti del «solito episodio di razzismo al contrario, vale a dire che poichè chi si è macchiato di tale reato è una nomade allora ha diritto all'impunità ». «A mio avviso - sottolinea - il comma 1 dell'articolo 101 della Costituzione che recita: "La Giustizia è amministrata nel nome del popolo", e che ho dato disposizione di scrivere in tutte le Corti d'Appello, significa anche che chi giudica deve tenere presente il comune senso di giustizia che il popolo stesso avverte».
FINI - Sconcerto è stato espresso anche dal ministro degli esteri e presidente di An Gianfranco Fini. «Perchè la nomade che ha tentato di rapire un neonato a Firenze è tornata libera? Chiederò al ministro Castelli, in piena autonomia ovviamente, di verificare le ragioni della scarcerazione». Il vicepremier annuncia così che interpellerà il ministro della Giustizia, per invitarlo ad accertare i motivi del provvedimento del gip toscano. «Non si può giudicare un caso che non si conosce - ha premesso Fini - ma mi sembra opportuno chiedere al ministro della Giustizia se esistono valide ragioni perchè un gip, dopo avere riconosciuto che la nomade ha tentato il sequestro del neonato, l'ha poi rimessa in libertà».
http://www.corriere.it
:doh: :doh:
La donna è accusata di aver tentato di rapire un bimbo a Firenze. Fini e Castelli: «Perché è fuori?»
Bufera sul caso della nomade scarcerata a Firenze e accusata di aver tentato di rapire un bimbo di 5 mesi dal suo passeggino. Il gip Anna Sacco che ha infatti convalidato l'arresto ha anche disposto la scarcerazione della nomade per mancanza di gravi indizi di pericolosità. Il vicepremier Gianfranco Fini chiede chiarezza ai magistrati: «Perché la nomade che ha tentato di rapire un neonato a Firenze è tornata libera? ». Anche il ministro Castelli è polemico e promette accertamenti sulla vicenda: «Se vero, è un'altra decisione lontana dal popolo».
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Nomade scarcerata: stupore di Castelli e Fini «Un'altra decisione lontana dal popolo» ha commentato il ministro della Giustizia. Il leader di An: il Guardiasigilli disponga inchiesta
MILANO - «Un'altra decisione lontana dal popolo». Così il ministro della Giustizia Roberto Castelli commenta la decisione dei magistrati fiorentini di scarcerare la nomade accusata di tentato rapimento nei confronti di una bambina piccola e per questo arrestata martedì scorso a Firenze.
CASTELLI - «Per questo caso specifico - dice il ministro - occorrerà verificare le effettive circostanze di ciò che è accaduto, poichè‚ spesso i media riportano delle notizie che dal punto vista giuridico non sono sempre esatte. Ma se quanto riportato fosse vero, dato il reato particolarmente odioso e data la certezza che il soggetto in questione possa sicuramente reiterare il reato, la mancata richiesta di una misura cautelare sarebbe un'altra decisione contro il comune senso di giustizia popolare e andrebbe quindi ad alimentare il senso di sfiducia dei cittadini nei confronti della magistratura». Castelli si augura che non si tratti del «solito episodio di razzismo al contrario, vale a dire che poichè chi si è macchiato di tale reato è una nomade allora ha diritto all'impunità ». «A mio avviso - sottolinea - il comma 1 dell'articolo 101 della Costituzione che recita: "La Giustizia è amministrata nel nome del popolo", e che ho dato disposizione di scrivere in tutte le Corti d'Appello, significa anche che chi giudica deve tenere presente il comune senso di giustizia che il popolo stesso avverte».
FINI - Sconcerto è stato espresso anche dal ministro degli esteri e presidente di An Gianfranco Fini. «Perchè la nomade che ha tentato di rapire un neonato a Firenze è tornata libera? Chiederò al ministro Castelli, in piena autonomia ovviamente, di verificare le ragioni della scarcerazione». Il vicepremier annuncia così che interpellerà il ministro della Giustizia, per invitarlo ad accertare i motivi del provvedimento del gip toscano. «Non si può giudicare un caso che non si conosce - ha premesso Fini - ma mi sembra opportuno chiedere al ministro della Giustizia se esistono valide ragioni perchè un gip, dopo avere riconosciuto che la nomade ha tentato il sequestro del neonato, l'ha poi rimessa in libertà».
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