Adric
28-10-2005, 09:41
Giovedì 27 Ottobre 2005
CHIESE. Giro d’incontri per il «ministro degli Esteri» di Ratzinger
Mosca, missione della Santa Sede, Nel 2006 la visita del Pontefice?
Mosca. E se il 2006 fosse la volta buona per una storica visita di Benedetto XVI nella Russia post-comunista? Il quotidiano moscovita Novie Izviestia cavalca quest’ipotesi mentre sbarca nella metropoli russa monsignor Giovanni Lajolo, «ministro degli Esteri» della Santa Sede, per incontri con il potere politico e il patriarcato ortodosso.
Alla prima missione a Mosca da quando in primavera Giovanni Paolo II lo fece segretario del Vaticano per i rapporti con gli Stati, Lajolo dovrebbe discutere soprattutto di questioni internazionali, ma l’annosa questione di una visita del Pontefice da queste parti farà inevitabilmente capolino.
Malgrado resti ancora molto lavoro da fare (il patriarcato di Mosca continua a tuonare contro il «proselitismo cattolico» in terra «canonica» ortodossa e il cardinale Walter Kasper non ritiene probabile una visita del Papa prima del 2007), la Novie Izvestia mette in risalto che se il disgelo diventa realtà esistono l’anno prossimo almeno due occasioni: per il 4 e 5 luglio è stato indetto a Mosca un «summit mondiale dei leader religiosi», in vista del vertice G8 in programma qualche giorno più tardi a San Pietroburgo. E a San Pietroburgo ai primi di ottobre si riunirà il Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa.
L’incontro con il metropolita Kirill (il «ministro degli Esteri» della Chiesa ortodossa) sono in calendario per venerdì.
Alla fine dei colloqui istituzionali sarà emesso un comunicato congiunto e sembra certo che conterrà l’annuncio di un gesto simbolicamente importante: Vaticano e Cremlino - in rapporti diplomatici dal 1990 - elevano al pieno rango di ambasciata le rispettive rappresentanze diplomatiche.
(Brescia Oggi)
CHIESE. Giro d’incontri per il «ministro degli Esteri» di Ratzinger
Mosca, missione della Santa Sede, Nel 2006 la visita del Pontefice?
Mosca. E se il 2006 fosse la volta buona per una storica visita di Benedetto XVI nella Russia post-comunista? Il quotidiano moscovita Novie Izviestia cavalca quest’ipotesi mentre sbarca nella metropoli russa monsignor Giovanni Lajolo, «ministro degli Esteri» della Santa Sede, per incontri con il potere politico e il patriarcato ortodosso.
Alla prima missione a Mosca da quando in primavera Giovanni Paolo II lo fece segretario del Vaticano per i rapporti con gli Stati, Lajolo dovrebbe discutere soprattutto di questioni internazionali, ma l’annosa questione di una visita del Pontefice da queste parti farà inevitabilmente capolino.
Malgrado resti ancora molto lavoro da fare (il patriarcato di Mosca continua a tuonare contro il «proselitismo cattolico» in terra «canonica» ortodossa e il cardinale Walter Kasper non ritiene probabile una visita del Papa prima del 2007), la Novie Izvestia mette in risalto che se il disgelo diventa realtà esistono l’anno prossimo almeno due occasioni: per il 4 e 5 luglio è stato indetto a Mosca un «summit mondiale dei leader religiosi», in vista del vertice G8 in programma qualche giorno più tardi a San Pietroburgo. E a San Pietroburgo ai primi di ottobre si riunirà il Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa.
L’incontro con il metropolita Kirill (il «ministro degli Esteri» della Chiesa ortodossa) sono in calendario per venerdì.
Alla fine dei colloqui istituzionali sarà emesso un comunicato congiunto e sembra certo che conterrà l’annuncio di un gesto simbolicamente importante: Vaticano e Cremlino - in rapporti diplomatici dal 1990 - elevano al pieno rango di ambasciata le rispettive rappresentanze diplomatiche.
(Brescia Oggi)