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View Full Version : Cile, elezioni presidenziali, si cerca il successore di Lago


Adric
28-10-2005, 07:35
IL PAESE SUDAMERICANO SI PREPARA ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEL PROSSIMO DICEMBRE

Il Cile cerca il successore di Lago
19/10/2005

Fra meno di due mesi si sfideranno la candidata socialista di Concertacion, Michele Bachelet, attuale ministro della Sanità e il principale candidato dell’opposizione di centrodestra, Sebastiàn Pinera, a suo tempo forte oppositore della dittatura militare. A dicembre si svolgeranno le elezioni presidenziali in Cile e, secondo i sondaggi - scrive il Velino -, Concertacion, la coalizione di centrosinistra al potere dal 1990, dovrebbe risultare vincitrice. Candidata di Concertacion per succedere al popolare Ricardo Lago è Michele Bachelet, attuale ministro della Sanità. Principale candidato dell’opposizione di centrodestra, che è parzialmente divisa, il miliardario (in dollari) Sebastiàn Pinera, a suo tempo un forte oppositore della dittatura militare. Lago lascia un’economia in forte espansione e con una riforma costituzionale approvata a settembre che ha eliminato le ultime vestigia del governo militare di Pinochet togliendo i sette seggi assegnati al Senato come prevedeva la costituzione del 1990 varata dai militari. Bachelet è una socialista, fedelissima di Lago e molto popolare nel Paese, con una posizione “riformista” che probabilmente seguirà la linea di parziale liberalizzazione economica, adottata dopo il 1996, che si basa essenzialmente su un rapporto collaborativo tra settore pubblico e privato e un crescente ruolo dello Stato per quanto riguarda il welfare e i servizi sociali. All’epoca delle “privatizzazioni selvagge” - tra il 1973 e il 1985 - il governo militare aveva ceduto alcuni settori basilari al settore privato, tra cui industrie, miniere, banche, pensioni e altro. Con molta gradualità le amministrazioni di centrosinistra hanno rafforzato il settore pubblico, anche se l’economia cilena appare tuttora una delle più liberalizzate di tutta l’America Latina. Il Cile fa parte di quel gruppo di Paesi latino-americani che, sia pure in forme diverse, si sono democratizzati e hanno avviato un processo di collaborazione e integrazione regionale, con toni, spesso, anti-statunitensi. Non a caso il Venezuela, forse il Paese attualmente più radical-populista dell’America Latina, sta diventando uno “Stato canaglia” agli occhi della destra nordamericana. Il Cile tende ad agire da moderatore, ma ha fortemente appoggiato la richiesta di una sospensione delle sanzioni contro Cuba. L’economia cilena cresce a un tasso annuo del cinque e mezzo/sei per cento, in linea con i tassi dell’ultimo decennio. Il Prodotto interno lordo dovrebbe superare i 75 miliardi di dollari nel 2006 e, stando alle stime del governo cileno, raggiungere i 90-95 miliardi entro il 2010. Fortissimo il contributo del settore minerario alla formazione del Prodotto interno lordo passato, a seguito dell’aumento dei prezzi del rame degli ultimi tre anni, dal ventuno al venticinque per cento. Importante anche il settore agricolo, che contribuisce per il sedici per cento. La produttività del settore, valutata attorno al quattordici per cento di quella statunitense, è in rapido aumento, grazie anche ai crediti concessi con l’appoggio dello Stato al settore. Secondo le previsioni, la produttività agricola dovrebbe raggiungere il venticinque per cento della media degli Stati Uniti entro il 2010. L’inflazione si mantiene all’interno di una forchetta che va dal quattro e mezzo al cinque e mezzo per cento l’anno, in linea con la media sudamericana, mentre la produzione industriale sale del oltre quattro punti percentuali. La moneta, dopo esser caduta del trecento per cento tra il 1980 e il 1995, è oggi sostanzialmente stabile e si è anzi rivalutata nell’ultimo anno del trecento per cento circa rispetto al dollaro Usa. Positivo il saldo commerciale, anche grazie ai forti incrementi dei prezzi di rame e nichel e lo stesso vale per il saldo delle partite correnti. Le riserve della Banca centrale ammontano a 36 miliardi di dollari contro un debito estero di circa quaranta miliardi, di cui oltre quindici dovuti a investimenti a lungo termine. La borsa è salita di ben il quindici per cento nell’ultimo anno.Tallone d’Achille dell’economia cilena rimane l’approvvigionamento energetico: il Paese ha una modesta produzione di gas naturale nel Sud, ove tra l’altro è stato costruito uno dei più grandi impianti di metanolo del mondo, ma deve importare circa il settantacinque per cento del proprio fabbisogno energetico. È prevista la costruzione di un impianto di rigassificazione a Valparaiso per l’importazione di gas liquefatto e continuano, anche con forti tensioni e polemiche con Bolivia e Perù, entrambe potenziali fornitori di gas, le discussioni per la realizzazione di una grande progetto regionale che dovrebbe collegare Cile, Perù, Bolivia e Argentina, denominato il “grande cerchio”. Il Cile sta anche cercando di diversificare i suoi rapporti commerciali: è in forte aumento l’interscambio commerciale con la Cina, oggi terzo partner commerciale del Paese, e con l'Unione europea. Il recente acquisto di venticinque Airbus 320 per quasi tre miliardi di dollari, nonché l’opzione di acquisirne altri venti, rappresentano un concreto risultato di questo allontanamento dagli Stati Uniti, finora principali esportatori verso il Cile.
(L'Avanti)

GioFX
28-10-2005, 08:47
IL PAESE SUDAMERICANO SI PREPARA ALLE ELEZIONI

... cut ...

L'Avanti

Ma esiste ancora? :D

Cmq il Cile, oltre ad essere il paese più avanzato del sudamerica e quello più ricco dell'intero continente, dopo Stati Uniti e Canada, sta dimostrando anche a livello sociale di quanto anomala sia stata la dittatura militare rispetto alla sua storia, dato che è stato sostanzialmente un paese molto stabile dal punto di vista politico ma anche sociale, almeno fino agli anni '70 e fino alla fine della dittatura militare.

E' un paese che ha un grande futuro se vuole davanti a se, e a quanto pare ha preso il treno giusto, cominiciato dall'emancipazione dai paesi del nord america, in particolare ovviamente gli USA, e dall'aumento sempre più importante delle relazioni commerciali con il vecchio continente ma, soprattutto, con le potenze economiche del futuro (sperando non determinino un nuovo colonialismo commerciale, ma non credo dato che gli scambi sono oltre che in entrata anche in uscita soprattutto per quanto riguarda le riserve naturali di cui il paese sudamericano è molto ricco).

Adric
23-11-2005, 17:05
23/11/2005 16:20

Frode Fiscale, Pinochet ai domiciliari

L'ex dittatore cileno Augusto Pinochet è agli arresti domiciliari. Il giudice istruttore Carlos Cerda lo ha rinviato a giudizio per evasione e frode fiscale L'inchiesta riguarda i conti che l'ex dittatore avrebbe aperto con denaro non dichiarato in una banca a New York. Secondo le indagini, il fisco cileno avrebbe perso almeno 11 milioni di dollari per l'apertura di conti segreti negli Usa da parte di Pinochet. Venerdì l'ex dittatore compirà 90 anni (RAI Televideo)

Adric
14-01-2006, 01:14
Cile: La candidata socialista Michelle Bachelet in testa nei sondaggi

Sabato, 14 gennaio
Appunti Nella giornata della chiusura della campagna elettorale per il ballottaggio di domenica 15 gennaio, festeggiata con un concerto per 50.000 persone a Santiago dalla candidata socialista Michelle Bachelet e da una rassegna musicale per 8.000 sostenitori a Valparaíso per quello della destra Sebastián Piñera, sono stati diffusi i dati dell’ultimo sondaggio prima del voto. Secondo l’agenzia ‘Mori’, la Bachelet avrebbe un vantaggio di 6 punti percentuali sullo sfidante, sul quale si imporrebbe con il 53% dei suffragi contro il 47%.

Tra i circa 1.200 intervistati, però, il 10% si sarebbe detto “indeciso”, per cui non possono essere escluse sorprese dell’ultimo momento. Alla vittoria della Bachelet, sempre secondo il sondaggio di Mori, concorrerebbe molto non solo la buona reputazione della candidata medico ed ex-ministro ma anche il livello altissimo di popolarità (75%) del presidente uscente, il socialista Ricardo Lagos.

In caso di vittoria nel ballottaggio di domenica, la Bachelet sarebbe la quarta candidata consecutiva, la seconda socialista, a essere espressa alla presidenza della Repubblica dalla Concertazione democratica, la coalizione di centro-sinistra che guida il Paese dalla fine della dittatura.
(canisciolti.info)

Lucio Virzì
16-01-2006, 13:00
http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/elecile/parlabache/parlabache.html

Con pochi seggi da scrutinare la candidata della sinistra al 53%
contro il 47% di Sebastian Pinera. Il primo discorso alla nazione
Il Cile festeggia la presidente donna
"Un programma ambizioso subito in atto"
"Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto e ora sorprenderemo il mondo"
Le prime congratulazioni alla neo eletta da Chavez, Toledo e Zapatero

http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/elecile/parlabache/ansa_7397357_08550.jpg

Michelle Bachelet, 54 anni, è stata una delle vittime della dittatura

SANTIAGO DEL CILE - Il Cile ha la sua prima donna presidente, l'America Latina saluta il capo di Stato donna che archivia l'esperienza dubbia di Evita Peron. Michelle Bachelet, che le ultime proiezioni, con pochissimi voti ancora da scrutinare, danno al 53 per cento nel ballottaggio contro il 47 per cento del candidato della destra Sabastian Pinera, ha festeggiato ieri sera la vittoria rivolgendosi a migliaia di militanti della Concertazione, il suo partito. Da un palco davanti al suo quartier generale le sue prime parole sono state: "Ho un programma ambizioso e lavorerò senza sosta per applicarlo non appena entrerò alla Moneda".

Bachelet ha poi analizzato la vittoria: "Chi avrebbe mai detto dieci o cinque anni fa che una donna sarebbe diventata presidente del Cile! Eppure questo - ha aggiunto - è stato possibile grazie alla democrazia e a milioni di persone". Questo, ha proseguito, "non è la vittoria di una sola persona, di un solo partito, ma di tutti e di tutto il paese. Del Cile, che ha vinto ancora una volta".

La leader socialista ha quindi rivolto parole commosse alla memoria del padre, Alberto Bachelet, generale dell'aviazione morto durante la dittatura di Augusto Pinochet. Fra uno sventolio di bandiere, lancio di coriandoli all'americana, grida di giubilo, e con alle spalle una grande bandiera cilena, Bachelet, che indossava un completo azzurro di giacca e pantaloni, ha parlato per circa 15 minuti, ricordando che "il mondo ha guardato a questa elezione con sorpresa".

"Ed è ovvio - ha osservato - perché siamo riusciti dopo 17 anni a organizzare una transizione ordinata alla democrazia" e perché, "dopo decenni di alti e bassi economici, abbiamo costruito un'economia vibrante che molti vogliono imitare. Siamo orgogliosi per quello che abbiamo ottenuto. Siamo orgogliosi del nostro cammino, ed ora sorprenderemo il mondo ancora una volta".

"Dimostreremo - ha proseguito - che una nazione può diventare più prospera senza perdere l'anima, che si può creare ricchezza senza contaminare l'aria che respiriamo o l'acqua che beviamo. Che si possono stimolare quelli che davanti avanzano, ma che allo stesso tempo si possono aiutare quelli che restano indietro".

Il mio governo, ha poi assicurato, "sarà un governo di unità. Sarà il governo di tutti i cileni". "Ho ricevuto un paese in marcia, pulsante ed ottimista", ha quindi osservato, "perché i cileni debbono ringraziare il lavoro fatto da quel grande presidente che è Ricardo Lagos". Proprio il presidente uscente è stato il primo a congratularsi con la neo eletta. "Mi rallegro - ha detto il capo dello Stato in una telefonata riproposta in diretta dai media - per il tuo arrivo alla massima magistratura. Siamo molto contenti qui alla Moneda, ed ora che i risultati sono più chiari, volevo darti tutto il nostro appoggio e tutto il sostegno per i compiti che ti attendono e che saranno complessi, come tu stessa hai riconosciuto".

"A partire dall'11 marzo - ha detto ancora la Bachelet - non solo il Cile avrà un presidente donna, ma comincerà una nuova tappa, perché voglio che il mio governo sia ricordato come il governo di tutti e per tutti. Nei fatti un paese dinamico, con voglia di crescere, e sempre più integrato al mondo". Alla fine del mio mandato nel 2010 - ha concluso - voglio che i cileni possano "avere un sistema di protezione sociale che dia tranquillità alle famiglie, sapere che avranno un lavoro degno e decente, sapere che i figli potranno studiare, svilupparsi, che una malattia non manderà in malora anni di sforzi, che avranno una vecchiaia dignitosa".

A Michelle Bachelet sono poi arrivate le telefonate di congratulazione di capi di Stato e di governo stranieri.
Fra i primi a parlare con il nuovo capo di stato cileno, il presidente venezuelano Hugo Chavez, il presidente peruviano Alejandro Toledo e il primo ministro spagnolo Josè Luis Rodriguez Zapatero. In seguti sono arrivate le congratulazioni della premier neozelandese Helen Clark e del presidente della Repubblica francese Jacques Chirac.

(16 gennaio 2006)

Chissà, magari la notizia potrebbe procurare un bel colpo fatale ad una certa persona, sempre a piede libero.

LuVi

Dagon
16-01-2006, 13:37
Chissà, magari la notizia potrebbe procurare un bel colpo fatale ad una certa persona, sempre a piede libero.

LuVi

A chi? A quello che Giuliano Ferrara definì il miglior statista dell'America Latina? :D

Lucio Virzì
16-01-2006, 13:56
A chi? A quello che Giuliano Ferrara definì il miglior statista dell'America Latina? :D

Conoscendo il soggetto... pppò esse :D

LuVi

Adric
20-01-2006, 05:09
Bachelet a Bush: La mia priorità è la democrazia in America Latina
Venerdì, 20 gennaio
Appunti
Il presidente eletto del Cile, Michelle Bachelet, ha detto oggi al collega statunitense George W. Bush che una volta al potere il prossimo 11 marzo la sua priorità sul piano internazionale sarà l'America latina ed il consolidamento della democrazia nella regione. Bachelet, ha reso noto il quartier generale della prima donna presidente del Cile a Santiago, si è espressa in questi termini durante una conversazione telefonica promossa dal capo della Casa Bianca che ha voluto felicitarsi per la sua vittoria elettorale.

Bush ha detto di essere contento per la stabilità democratica della regione. e che ha la certezza che il Cile svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento e rafforzamento dei principi democratici del subcontinente. Una conferma del colloquio telefonico è venuto anche da Washington dove il portavoce della Casa Bianca, Scott McClellan, ha detto che i due capi di stato si sono trovati d'accordo sull'interesse comune "per una regione stabile, democratica e prospera" e per lo sviluppo delle istituzioni democratiche in tutta l'America latinà.
(caniscolti.info)