View Full Version : enigma catartico e narcolettico, ovvero scegliere la tesi
ebbene sì, mi avvio verso la fine definitiva e indiscussa quindi devo pensare pure alla tesi. inizierò verso febbraio credo ma è bene pasturare chi di dover al momento onde accorciare debitamente i tempi.
il punto è che ho molte, forse troppe scelte. non so se bilanciare l'utilità della tesi ( ammesso che ci sia) con l'attrattività della medesima
spiego meglio: di primo pelo vorrei fare la tesi in ingegneria della manutenzione, settore decisamente in espansione in italia e nell'europa in genere che sarebbe pronto ad accogliere nuove figure di consulenza. il problema è che le tesi in quel settore sono un pò... pallose, a meno che non riesca a ritagliarmene una su misura rompendo le pelotas a chi di dovere.
potrei poi farla in altri diecimila settori, candidato #2 sarebbe il mondo impiantistico, con studi di fattibilità e via dicendo ( uno che conosco sta iniziando una tesi sul riciclaggio dei materiali tecnologici confrontiando i vari metodi)
potrei poi farla in gestione della qualità, con casi aziendali concreti cui progettare sistemi di controllo per la qualità, miglioramento di processo e via dicendo....
ma anche in tecnologia meccanica, con particolare riguardo all'industrializzazione rapida, evitando di finire a lavorare sul CAPP o sul CAIP che mi entusiasmano poco....
il punto è che non so quanto possa tornare utile la tesi e se vale la pena di farne una poco entusiasmante ( cosa che mi farebbe penare non poco) o di farmi quella che mi interessa di più poichè mediamente le aziende se ne fregano totalmente di cosa si sia fatto, ti prendono in cococo per 6 mesi e vadavialcù
help please :doh:
fai quella che ti interessa...pensi che una tesi piuttosto che un'altra ti renda più qualificato?
fai quella che ti interessa...pensi che una tesi piuttosto che un'altra ti renda più qualificato?
qualificato no ma un minimo di contatto col settore dovrebbe dartelo no?
va beh che poi uno si laurea in una cosa e finisce a fare tutt'altro...
Solo se la tua tesi è altamente qualificante e di interesse preciso per una azienda, l'argomento ha realmente valore per il mercato come elemento determinante. Altrimenti la tesi è una piccola specializzazione, che ti può aiutare ad entrare in certi ambiti specifici, con stages eventuali e cose del genere.
Il mio spassionato consiglio è che prima di scegliere la tesi, scegli il professore con cui vuoi farla. Parlaci, valuta se il prof ha degli agganci per la tua futura carriera, se ci sono rami di particolare interesse oggi sul mercato e cose del genere.
Valuta con lui il tempo che vuoi investire sulla tesi, eventuali accordi con lui per collaborazioni post-laurea e cose del genere.
Insomma, non scegliere da solo.
Idum
Solo se la tua tesi è altamente qualificante e di interesse preciso per una azienda, l'argomento ha realmente valore per il mercato come elemento determinante. Altrimenti la tesi è una piccola specializzazione, che ti può aiutare ad entrare in certi ambiti specifici, con stages eventuali e cose del genere.
Il mio spassionato consiglio è che prima di scegliere la tesi, scegli il professore con cui vuoi farla. Parlaci, valuta se il prof ha degli agganci per la tua futura carriera, se ci sono rami di particolare interesse oggi sul mercato e cose del genere.
Valuta con lui il tempo che vuoi investire sulla tesi, eventuali accordi con lui per collaborazioni post-laurea e cose del genere.
Insomma, non scegliere da solo.
Idum
bh guarda nel ramo impiantistico o in quello manutentivo avrei degli agganci visto che sti due sono invischiati in qualsiasi cosa. come tempo entrambi hanno assicurato massimo sei mesi e avrei la possibilità di agganciarmi ad aziende esterne. il punto è che non so pesare il vero peso della tesi.
come post laurea vorrei uno stipendio, sono arrivato fin qua soffrendo, detesto lo studio :stordita:
A volte i prof. hanno dei piccoli studi da portare avanti per una data azienda. Tu fai questo lavoro per loro, l'università è contenta, l'azienda è contenta, tu sei contento che prendi qualche soldo, e hai un aggancio nell'univ. Non è male per occupare il tempo nell'immediato postlaurea. Questo intendevo con gli accordi post-laurea.
Sul peso della tesi: posta l'equivalenza fra dati argomenti, scegli quello che ti appassiona di più, o quello in cui tu pensi di tirar fuori dal cappello qualche cosa di tuo.
Dopotutto la tesi è un lavoro "proprietario", e come ho scritto nella prefazione della mia tesi: "ogni scarrafone è bello a mamma sua" :), alla fine a fare un bel lavoro ci tieni, anche se nel tuo caso, 6 mesi di lavoro, non avrai realmente modo di appassionarti.
Tieni conto però che, se è vero che la tesi non è determinante, è sempre e comunque un inizio. Immagino che i primi colloqui di lavoro, i primi contatti, li prenderai nei dintorni degli argomenti di laurea e poi ti allargherai. Quindi se scegli qualcosa che alla fine non ami fare... ti dai la zappa sui piedi da solo.
Idum
Tieni conto però che, se è vero che la tesi non è determinante, è sempre e comunque un inizio. Immagino che i primi colloqui di lavoro, i primi contatti, li prenderai nei dintorni degli argomenti di laurea e poi ti allargherai. Quindi se scegli qualcosa che alla fine non ami fare... ti dai la zappa sui piedi da solo.
ecco appunto, è questo il problema :muro:
sui 6 mesi, beh bene o male imiegano tutti quel tempo, a parte chi si mabrca in tesi esagerate e sinceramente sono abbastanza stufo della cartastraccia quindi mi bastano e avanzano :D
Northern Antarctica
27-10-2005, 16:29
Ti dico come l'ho scelta io.
Prima opzione: con un professore con cui ero in buonissimi rapporti e che m stimava, con il quale avevo preso 30 e su di un argomento che mi interessava molto personalmente (era sugli elementi finiti). Ci andai e mi illustrò con entusiasmo l'argomento; ma alla domanda "quanto tempo mi ci vorrà, e quanti punti otterrò?" rimase sul vago ("Mah, ci vorrà un certo tempo... 6-7 mesi... vedremo... dipende... dopo aver iniziato capiremo meglio... certo, i punti saranno più o meno questi, ovviamente non è garantito al 100%...).
Seconda opzione: con un professore con cui ero in discreti rapporti, che non so se mi stimasse, con il quale avevo preso 30 e su di un argomento che mi interessava moltissimo personalmente (reti neurali e fuzzy logic; tieni conto che parliamo del 1993). Il colloquio e la risposta alla mia domanda furono la fotocopia del primo incontro con l'altro professore, a parte il tempo "stimato" che saliva a 8-10 mesi.
Terza opzione: con un professore con cui ero in rapporti un po' conflittuali ma che era comunque una brava persona, che mi stimava, con il quale avevo preso 28 e su di un argomento che mi interessava moltissimo personalmente (alte tensioni). Anche qui entusiasmo ma, andando al sodo, anche qui si rimaneva sul vago.
Decisi così di andare da un megaprofessore, un barone, con il quale non avevo rapporti se non l'aver fatto l'esame con lui, con 27. Non sapevo se ci fossero argomenti o tesi disponibili, nulla.
Entro e dico: "Professore, vorrei fare la tesi con lei".
Lui mi dice: "Che media ha?"
Gli dico la media.
Lui mi risponde: "Bene, allora... lei si laurea fra 4 mesi con 110 e lode, va bene?"
Rispondo di sì (ed avrei voluto vedere - voi che avreste fatto al mio posto? :D ).
Lui mi dice: "Ok, questo è l'argomento della tesi. Ne parli con l'assistente, poi ci rivediamo fra un paio di giorni per impostare la tesi. Nel frattempo si legga anche questa roba".
Io dico "D'accordo, la ringrazio" ed esco. Solo a quel punto cerco di capire che tesi mi sia stata assegnata: una tesi progettuale, piuttosto complicata, su un argomento non particolarmente interessante. Mi sono ammazzato, ma alla fine mi sono laureato come e quando diceva lui.
Tranne le conclusioni.
Forse sono stato troppo utilitaristico, ma lo rifarei. Lasciamo stare quello che è successo agli altri che poi hanno scelto le tesi che io avevo declinato, le altre "opzioni": sono andati benissimo, ma ci hanno messo più di un anno e mezzo. E loro non lo rifarebbero.
Non dico che tu debba fare una tesi qualsiasi ed andartene, non puoi affrontare un lavoro così duro senza interesse: saresti battuto in partenza. Ma non credere di ricevere dalla tesi chissà quale soddisfazione intellettuale o che una buona tesi ti spalanchi le porte sul mondo del lavoro, quello dipende da troppi altri fattori. :)
il tempo massimo è una cosa su cui non discuto, voglio chiudere per ottobre prossimo e basta, diimprevisti non ne voglio sentir parlare anche a costo di troncare il lavoro fretolosamente, tanto alla commissione frega un cazo ( visto alla triennale, tutto sta nel vndere bene il fumo in quei 15 minuti scarsi di discussione )
sul resto, beh, non saprei.... :stordita:
vabbè, inizio a chiedere un pò di titoli e a contrattare, poi si vedrà :fagiano:
che la tesi non conti nulla è vero, certo che se uno fa una tesi e inizia a inserirsi di un settore con un'azienda che magari ha interesse al lavoro... sempre meglio di un calcio nelle balle no? :D
ps: macchè 110L, se mi va di lusso conto di sfiorare il 105/106 :stordita: :stordita: :stordita:
Ti quoto, ma non completamente, antarctica.
Affrontare una tesi può essere una piccola soddisfazione personale e in alcuni casi può anche venirne fuori una opportunità interessante lavorativa, almeno iniziale. Tutto dipende dagli accordi che tu hai con il professore.
Nel mio caso, ho preferito fare un percorso di tesi più complesso (ma io sono stato un caso particolare, studente lavoratore, chiara indole imprenditoriale etc), e arrivare alla fine con un risultato che ho potuto sfruttare sul mercato. Ma anche in altri casi ci sono state interessanti "combo".
Certo, se vai dal barone con spirito "speculativo" e quello di dice 4 mesi e max punteggio, e a te quello interessa, è chiaro che poi della tesi in se te ne freghi altamente.
E' un discorso di priorità personali: se chiudere in fretta e andartene con il voto più alto possibile è il tuo obiettivo, allora il barone che ti vende il pacchetto lo trovi, tappandoti il naso e (relativamente) fregandotene di ciò che porti alla fine.
Se invece c'è qualcosa che ti piace in particolare portare avanti, allora è forse il caso di pensare se sprecare qualche mesetto in più però fare qualcosa che ti interessa realmente.
In ogni caso, alla fine è ciò che sei che si vende sul mercato; la tesi, il voto di laurea, le conoscenze, sono tutti sistemi per darti un pizzico di visibilità in più, ma sei comunque tu che devi essere la persona giusta al posto giusto per trovare casa in una ditta.
Idum
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