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View Full Version : Aids, strage di bambini e 5 milioni di sieropositivi


Adric
26-10-2005, 17:58
Mercoledì 26 Ottobre 2005

Aids, strage di bambini

ROMA L’Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite incaricata di aiutare l’infanzia, lancia un nuovo allarme (e una nuova campagna: servono 55 miliardi di dollari in tre anni): la tragedia dell’Aids sta facendo una strage di bambini. Ogni minuto al mondo viene contagiato un bambino di Aids e, sempre ogni minuto, ne muore uno. Una proiezione dell’agenzia dell’Onu riferita al 2010 prevede, nella sola Africa subsahariana, 18 milioni di orfani privi di entrambi i genitori per le conseguenze della malattia. La malattia, sostiene la direttrice dell’Unicef Anna Veneman, negli ultimi 25 anni ha ucciso più di venti milioni di persone. «Una generazione intera - prosegue Veneman - non ha conosciuto mai un mondo libero da Hiv». Ann Veneman, che a Ginevra ha presentato ieri la nuova campagna dell’Unicef, aggiunge: «Meno del 5 per cento dei piccoli sieropositivi riceve cure mediche, anche perché non hanno accesso neanche ai servizi di base per l’assistenza e la prevenzione».
(Il Messaggero)

Ewigen
22-11-2005, 11:36
L’ALLARME
L’Africa resta il continente più martoriato, ma il flagello sta crescendo anche nel Sudest asiatico. In Italia incidenza raddoppiata dal ’95

L’Aids non dà segni di tregua

Rapporto Onu: quest'anno altri 5 milioni di sieropositivi

Da Roma Francesca Schicchi

Mentre il Nord del mondo si ostina ad etichettarlo come piaga africana, l'Aids continua a diffondersi con rinnovata virulenza anche altrove. Nel 2005 ci sono stati 4 milioni e 900 mila nuovi sieropositivi, raggiungendo il picco di 40,3 milioni: uno degli aumenti più consistenti dal 1981. Una tendenza smentita solo da poche eccezioni nazionali: Kenya, Zimbabwe, e alcune regioni caraibiche, dove c'è stato un visibile calo dell'incidenza del virus, grazie soprattutto ad una forte prevenzione.
Questi i risultati del rapporto 2005 su Aids/hiv firmato Unaids (l'agenzia Onu per la lotta al virus) e Oms (organizzazione mondiale della salute), presentato ieri in vista della giornata mondiale dell'Aids del 1° dicembre. Nonostante sia ancora una volta l'Africa a pagare il conto più amaro, con due milioni e 400 mila morti, due terzi delle vittime mondiali, anche il resto del pianeta è afflitto da un vero e proprio flagello: fra i nuovi casi, 900 mila sono stati registrati nel Sudest asiatico, 200 mila in America latina, mentre l'Europa occidentale ha contato oltre mezzo milione di nuovi infetti dal virus, quasi tutti frutto di abitudini sessuali a rischio.
Negli Usa e nell'Europa dell'Ovest i rapporti omosessuali non protetti restano la causa dominante di trasmissione, con il 63% dei nuovi casi diagnosticati. Invece in Russia e nei Paesi confinanti il modo di trasmissione più comune è la tossicodipendenza, oltre alla prostituzione, fenomeni che in questi ultimi anni sono dilagati: nel 2004 i tossicodipendenti registrati erano 340 mila, con un sommerso di almeno dieci volte superiore.
Per quanto riguarda l'Italia invece, dove l'incidenza totale è più che raddoppiata dal 1995 al 2003, si evidenzia che la trasmissione del virus Hiv continua ad aumentare tra eterosessuali e all'interno delle coppie sposate. Molto spesso le donne vengono contagiate anche dagli stessi mariti.
Tali risultati mostrano, in modo preoccupante, che la percezione del rischio Aids si è abbassata e l'avvento di farmaci antiretrovirali sempre più innovativi è erroneamente percepito come segno della "curabilità" della malattia.
Peter Piot, direttore esecutivo del Programma per le Nazioni Unite sull'Hiv/Aids (Unaids) ha puntato il dito contro le lacune della salvaguardia. «Solo una persona su dieci tra i sieropositivi - ha spiegato - ha fatto un test e sa di essere stato contagiato».
«La realtà - continua Piot - è che l'epidemia di Aids continua a sovrastare gli sforzi messi in campo per contenerla. È quindi necessario incrementare ed estendere rapidamente i programmi di prevenzione». (Avvenire)

bluelake
22-11-2005, 12:35
Per quanto riguarda l'Italia invece, dove l'incidenza totale è più che raddoppiata dal 1995 al 2003, si evidenzia che la trasmissione del virus Hiv continua ad aumentare tra eterosessuali e all'interno delle coppie sposate. Molto spesso le donne vengono contagiate anche dagli stessi mariti.
si è stoppata ogni campagna anti-aids a livello globale (ormai le fa solo l'arcigay e i siti dedicati al mondo gay), si continuano a vendere i preservativi a costi elevatissimi, questi dati ne sono purtroppo una conseguenza :(