Adric
24-10-2005, 12:46
Giovedì 20 Ottobre 2005
Il caso
Il Csm nega la toga al giudice Carnevale
ROMA - La toga di Corrado Carnevale, con gli alamari da presidente di Cassazione, sembra destinata a restare in naftalina. Il Csm ha rigettato la richiesta del celebre giudice-ammazzasentenze di essere reintegrato in magistratura, anche con i gradi superiori di Primo Presidente Aggiunto della Suprema Corte, subito sotto il Primo Presidente, Nicola Marvulli.
Corrado Carnevale aveva presentato le sue richieste forte della nuova legge che stabilisce il diritto al reintegro di tutti i pubblici dipendenti, magistrati compresi, andati anticipatamente in pensione in conseguenza di un processo penale che poi si è concluso con l'assoluzione. Ma il Plenun del Csm, con una maggioranza minima (11 a 10) ha respinto la richiesta. A votare il ”no” sono stati i togati di Magistratura Democratica, del Movimento per la Giustizia e di Magistratura Indipendente. Che hanno appoggiato la proposta avanzata dal relatore Luigi Berlinguer, laico Ds, secondo il quale Carnevale non poteva essere reintegrato in magistratura perché non era andato anticipatamente in pensione, come prevede la legge in questione, ma aveva lasciato la toga prima della scadenza della proroga che gli era stata concessa.
Altri dieci consiglieri, invece, hanno sostenuto la proposta alternativa, che prevedeva il sì al rientro in magistratura di Carnevale senza tuttavia alcuna promozione, assegnandogli quindi le funzioni precedenti di presidente di sezione della Cassazione: a favore di questa linea hanno votato i togati di Unicost e i laici della Cdl. L’unico punto sul quale c’è stato pieno accordo durante la votazione, ha riguardato la non opportunità di riconoscere un aumento di grado a Carnevale. Secondo il Plenum, il magistrato non aveva ancora maturato l’anzianità richiesta per le funzioni alle quali aspirava e, soprattutto, aveva ricevuto in passato una condanna disciplinare all’ammonimento per aver accettato un incarico extragiudiziario senza il consenso del Csm. «La decisione del Csm è illegittima e ingiusta - ha commentato a caldo l’ormai ex giudice Carnevale - per questo è inevitabile che io ricorra al Tar. Sono convinto che ho ottime possibilità di veder riconosciute le mie ragioni».
Intanto, stamane sarà un giorno speciale per tutto il Csm. Il capo dello Stato, Ciampi, che è anche presidente dello stesso Consiglio, presiederà per la prima volta da quando è stato eletto una seduta della commissione disciplinare, convocata per esaminare la posizione di un magistrato di Nuoro.
M.Mart.
(Il Messaggero)
Il caso
Il Csm nega la toga al giudice Carnevale
ROMA - La toga di Corrado Carnevale, con gli alamari da presidente di Cassazione, sembra destinata a restare in naftalina. Il Csm ha rigettato la richiesta del celebre giudice-ammazzasentenze di essere reintegrato in magistratura, anche con i gradi superiori di Primo Presidente Aggiunto della Suprema Corte, subito sotto il Primo Presidente, Nicola Marvulli.
Corrado Carnevale aveva presentato le sue richieste forte della nuova legge che stabilisce il diritto al reintegro di tutti i pubblici dipendenti, magistrati compresi, andati anticipatamente in pensione in conseguenza di un processo penale che poi si è concluso con l'assoluzione. Ma il Plenun del Csm, con una maggioranza minima (11 a 10) ha respinto la richiesta. A votare il ”no” sono stati i togati di Magistratura Democratica, del Movimento per la Giustizia e di Magistratura Indipendente. Che hanno appoggiato la proposta avanzata dal relatore Luigi Berlinguer, laico Ds, secondo il quale Carnevale non poteva essere reintegrato in magistratura perché non era andato anticipatamente in pensione, come prevede la legge in questione, ma aveva lasciato la toga prima della scadenza della proroga che gli era stata concessa.
Altri dieci consiglieri, invece, hanno sostenuto la proposta alternativa, che prevedeva il sì al rientro in magistratura di Carnevale senza tuttavia alcuna promozione, assegnandogli quindi le funzioni precedenti di presidente di sezione della Cassazione: a favore di questa linea hanno votato i togati di Unicost e i laici della Cdl. L’unico punto sul quale c’è stato pieno accordo durante la votazione, ha riguardato la non opportunità di riconoscere un aumento di grado a Carnevale. Secondo il Plenum, il magistrato non aveva ancora maturato l’anzianità richiesta per le funzioni alle quali aspirava e, soprattutto, aveva ricevuto in passato una condanna disciplinare all’ammonimento per aver accettato un incarico extragiudiziario senza il consenso del Csm. «La decisione del Csm è illegittima e ingiusta - ha commentato a caldo l’ormai ex giudice Carnevale - per questo è inevitabile che io ricorra al Tar. Sono convinto che ho ottime possibilità di veder riconosciute le mie ragioni».
Intanto, stamane sarà un giorno speciale per tutto il Csm. Il capo dello Stato, Ciampi, che è anche presidente dello stesso Consiglio, presiederà per la prima volta da quando è stato eletto una seduta della commissione disciplinare, convocata per esaminare la posizione di un magistrato di Nuoro.
M.Mart.
(Il Messaggero)