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View Full Version : i vostri parenti che ne pensano del vostro fuoricorso?


XRyoSaeba
23-10-2005, 07:07
mi riferisco a coloro che sono qualche anno indietro.
a me riservano sguardi non troppo dolci... certo se fossi in corso sarebbe tutt'altra storia.

aLLaNoN81
23-10-2005, 11:11
mi riferisco a coloro che sono qualche anno indietro.
a me riservano sguardi non troppo dolci... certo se fossi in corso sarebbe tutt'altra storia.

I miei sono abbastanza comprensivi e sanno che il corso di studi che ho scelto è abbastanza difficile, in più sarei anche il primo laureato in famiglia, quindi portano pazienza e ci scherzano sopra:) In ogni caso a marzo gli levo il problema e finisco :p

XRyoSaeba
23-10-2005, 12:35
bravo! il fatto che sei il primo laureato in famiglia vuol dire che non hai avuto,probabilmente, gli stimoli che ha un figlio di professionista. questa cosa è da non sottovalutare a riguardo. Ci sono figli di medici,ingegneri, che sono asini... ma non si può non dire che mediamente un figlio di professionista,a parità di cose, sia piu' avvantaggiato di un figlio di operaio, anche nel modo di muoversi e di vedere la vita.

Syd Barrett
23-10-2005, 12:42
Al primo semestre che non ero in pari con gli esami, mio padre mi ha detto "ok, non ti pago più le tasse".
Facile, o sei in corso o non fai l'università :fagiano:

XRyoSaeba
23-10-2005, 13:07
Al primo semestre che non ero in pari con gli esami, mio padre mi ha detto "ok, non ti pago più le tasse".
Facile, o sei in corso o non fai l'università :fagiano:


io non sono in corso perché sono stato un cazzone, ho perso tempo così senza far nulla,senza provare manco gli esami. ero indeciso su cosa fare e non studiavo.. questo tra il primo e il secondo anno. sotto quest'ottica il ragionamento di tuo padre non fa una grinza ma c'è gente (anch'io mica volo sugli esami) che ci mette un po' di tempo in piu' (1 o 2 anni), anche dei professori...e che fanno? non prendono la laurea per averci messo 2 anni in piu'?

inoltre ora l'univ è un superliceo, finite le bocciature di massa di una volta... in effetti ora non essere in corso è anche questione di scarso impegno piu' che di incapacità... e anche su questo ha ragione tuo padre.

però durante il percorso possono nascere problematiche psicologiche che vanno oltre ''o sei in corso o non fai l'univ''.. provato sulla mia pelle... questo discorso superficiale non regge.

plutus
23-10-2005, 13:19
bravo! il fatto che sei il primo laureato in famiglia vuol dire che non hai avuto,probabilmente, gli stimoli che ha un figlio di professionista. questa cosa è da non sottovalutare a riguardo. Ci sono figli di medici,ingegneri, che sono asini...

io mi sono laureato in ing in 5 anni e col max dei voti...e ti assicuro che non ho mai avuto stimoli particolari o aiuti da parte di mio padre...

ManyMusofaga
23-10-2005, 13:42
Credo non gliene freghi più di tanto....considerando che
1. non ho un bel rapporto con i miei parenti
2. a loro volta i loro figli si sono laureati con qualche anno di ritardo

ai miei genitori basta che io prenda il pezzo di carta invece

Syd Barrett
23-10-2005, 13:52
però durante il percorso possono nascere problematiche psicologiche che vanno oltre ''o sei in corso o non fai l'univ''.. provato sulla mia pelle... questo discorso superficiale non regge.

Beh generalizzare non ha mai senso, bisogna vedere da caso a caso.
Nel mio caso diciamo che va bene così, visto che non ho iniziato l'università a vent'anni ma invece ho lavorato per qualche anno prima di prendere la mia decisione. Ora lavoro part-time la le tasse me le paga mio padre perché altrimenti non ce la farei. Chiaro che me le paga per gli anni di corso e non uno di più. :fagiano:

aLLaNoN81
23-10-2005, 15:49
bravo! il fatto che sei il primo laureato in famiglia vuol dire che non hai avuto,probabilmente, gli stimoli che ha un figlio di professionista. questa cosa è da non sottovalutare a riguardo. Ci sono figli di medici,ingegneri, che sono asini... ma non si può non dire che mediamente un figlio di professionista,a parità di cose, sia piu' avvantaggiato di un figlio di operaio, anche nel modo di muoversi e di vedere la vita.

Più che stimoli io parlerei di pressioni, non essendoci nessun laureato in famiglia, nessuno mi ha mai posto pressioni su tempi e modi di dare gli esami, nè nessuno mi ha mai forzato ad inscrivermi all'università, è un mio sogno sin da piccolo...
Quando al fatto che i figli di professionisti siano più avvantaggiati ti do ragione, io essendo figlio di un operaio non mi sono mai potuto permettere di andare ad abitare vicino all'università (in totale mi faccio 2 orette e mezza di viaggio al giorno) come non mi son mai potuto permettere cose come l'erasmus o altre facilitazioni che un "figlio di papà" si può permettere, in ogni caso non mi lamento perchè in linea di massima non mi è mai mancato nulla e sono felice così :).
Son finito invece fuoricorso a causa di problemi miei (più o meno seri) e a causa di periodi in cui mi sono intestardito nell'andare a lavorare part-time a tutti i costi...

Killian
23-10-2005, 16:29
a me dicevano semplicemente: "peggio per te se ci metti più tempo, vorrà dire che inizierai a lavorare e guadagnare più tardi, sei tu che ci rimetti". (e comunque a parte i soldi per l'università e le spese standard tipo vitto, alloggio e vestiti non è che mi dessero chissà quali extra ;) )

Adesso sto facendo la laurea specialistica, gli esami li faccio con una discreta lentezza, tenendo conto però che ho un lavoro a tempo pieno e quindi le spese universitarie me le pago tutte io il tempo non è più un problema per loro (semmai lo è per me visto che mi sono stufato e voglio finire il prima possibile :D )

Northern Antarctica
23-10-2005, 23:54
mi riferisco a coloro che sono qualche anno indietro.
a me riservano sguardi non troppo dolci... certo se fossi in corso sarebbe tutt'altra storia.

Io ho fatto un paio d'anni fuori corso, ma nessuna storia: dato che mio padre si laureò al 29° (sì, proprio ventinovesimo, vabbé che lavorava) anno fuori corso, due anni prima di me, non è che egli potesse commentare più di tanto :Prrr:

Semmai fino ad un certo punto ha avuto paura che potessi finire come lui :D

Brakon
24-10-2005, 08:12
La mia è un'odissea :D

Ho cominciato l'università nel 2001, poi dopo i primi 10 esami e due anni, hanno cambiato ordinamento introducendo il numero aperto e il sistema dei crediti... io mi sono sentuito un po' scombussolato e ho cominciato a perdere tempo. I miei ovviamente mi facevano una testa così, e allora ho deciso di provare a seguire un corso professionale. E' andata bene, ho trovato un lavoro in meno di 3 mesi, e piano piano, ora ho un bello stipendietto, abbastanza conoscenze in un campo, e una forte possibilità di contratto da dipendente per la ditta con la quale ho lavorato da interinale per più di un anno (faccio di tutto ormai).

Ora ai miei sono venute le crisi depressive, perchè insistono col dire che con la laurea è meglio e se non la prendo sono un fallito (parafrasando). Ovviamente tutti i figli delle persone che conoscono sono bravissimi, laureatissimi in tempi brevissimi, vanno a lavorare all'estero, sono fighi, ecc ecc. Per cui oggi vado e vedo come posso riprendere gli studi.... perdendo ovviamente il lavoro.

Ora il mio dubbio è... lascio il lavoro e mi dedico in toto all'università o tengo il lavoro e cerco di dare gli esami come posso? non sono possibili mezze vie o corsi serali purtroppo :(

sharon
24-10-2005, 09:07
La mia è un'odissea :D

Ho cominciato l'università nel 2001, poi dopo i primi 10 esami e due anni, hanno cambiato ordinamento introducendo il numero aperto e il sistema dei crediti... io mi sono sentuito un po' scombussolato e ho cominciato a perdere tempo. I miei ovviamente mi facevano una testa così, e allora ho deciso di provare a seguire un corso professionale. E' andata bene, ho trovato un lavoro in meno di 3 mesi, e piano piano, ora ho un bello stipendietto, abbastanza conoscenze in un campo, e una forte possibilità di contratto da dipendente per la ditta con la quale ho lavorato da interinale per più di un anno (faccio di tutto ormai).

Ora ai miei sono venute le crisi depressive, perchè insistono col dire che con la laurea è meglio e se non la prendo sono un fallito (parafrasando). Ovviamente tutti i figli delle persone che conoscono sono bravissimi, laureatissimi in tempi brevissimi, vanno a lavorare all'estero, sono fighi, ecc ecc. Per cui oggi vado e vedo come posso riprendere gli studi.... perdendo ovviamente il lavoro.

Ora il mio dubbio è... lascio il lavoro e mi dedico in toto all'università o tengo il lavoro e cerco di dare gli esami come posso? non sono possibili mezze vie o corsi serali purtroppo :(

Ciao Brakon,
I tuoi hanno raggione.
Tutto dipende da cosa vorrai per il tuo futuro.
Se pensi di farti una famiglia, avere una moglie come me e andare a lavorare bello pulito con una cartella, ti consiglio di lasciare subito quel lavoro e vai a prenderti la laurea altrimenti ti troverai a 40 anni facendo un lavoro da operaio e ancora peggio non troverai mai una donna come me.
Ciao

Syd Barrett
24-10-2005, 10:47
Io ho fatto un paio d'anni fuori corso, ma nessuna storia: dato che mio padre si laureò al 29° (sì, proprio ventinovesimo, vabbé che lavorava) anno fuori corso, due anni prima di me, non è che egli potesse commentare più di tanto :Prrr:

Che figata :D

maso87
24-10-2005, 14:13
Dedicato a chi si è laureato in 5 anni o comunque era sempre in linea con gli esami e con i "tempi":

Studiavate la notte? Passavate giornate intere sui libri? Vi addormentavate su essi?


(spero che qualcuno dica no.....altrimenti sono il solo)

XRyoSaeba
24-10-2005, 14:17
Dedicato a chi si è laureato in 5 anni o comunque era sempre in linea con gli esami e con i "tempi":

Studiavate la notte? Passavate giornate intere sui libri? Vi addormentavate su essi?


(spero che qualcuno dica no.....altrimenti sono il solo)


ti ricordo che la vita è unica e va vissuta.
ti ricordo che, anche a detta del mio prof di geometria (ex ormai)..-tra l'altro laureato a 22 anni con 110 e lode in Matematica, ci diceva che il legislatore ha fatto l'ordinamento ma se uno al posto di 5 esami a semestre ne riesce a fare 3, già va bene. Ovvero per la triennale ci metti 5 anni... nn so quanto lui credeva in questa cosa o se l'avesse detto anche ad un suo figlio ma pareva volesse dire NO allo stress.

JENA PLISSKEN
24-10-2005, 15:54
se vi raccontassi la mia storia degli ultimi anni universitari...ci vorrebbero 30 pag di 3d ...poi molte cose sono un po' tristi...quindi Nn voglio appallare nessuno.

Alla fine mi sono laureato in Giurisprudenza a BA chiaramente Vecchio ordinamento...e senza l' aiuto di nessuno...anzi con la rottura di scatole di chi ti sata vicino e ti dovrebbe dare una mano...tsè

Mi dispiace solo di aver iniziato tardi a far pratica...poi cmq quest' ultima nn c 'entr quasi nulla con la vita universitaria ed il tipo di studio fatto fin' ora...meglio così.

Prendi una tua decisione e portala fino in fondo...x chi nn ha parenti o conoscenze è molto difficile ;)...è una guerra...e devi lottare spesso anche contro la tua noia\malinconia :) :)

aLLaNoN81
24-10-2005, 22:18
ti ricordo che la vita è unica e va vissuta.
ti ricordo che, anche a detta del mio prof di geometria (ex ormai)..-tra l'altro laureato a 22 anni con 110 e lode in Matematica, ci diceva che il legislatore ha fatto l'ordinamento ma se uno al posto di 5 esami a semestre ne riesce a fare 3, già va bene. Ovvero per la triennale ci metti 5 anni... nn so quanto lui credeva in questa cosa o se l'avesse detto anche ad un suo figlio ma pareva volesse dire NO allo stress.

Sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che la vita vada vissuta, soprattutto quando si ha la nostra età... Il problema poi sono le invenzioni delle università, come quella del politecnico di milano che ha messo un'esame di ammissione alla specialistica per chi ci mette più di 4 anni, la mia idea inizialmente era quella di finire la triennale per trovarmi un lavoro part time e fare la specialistica con calma, ma a causa di questo al 90% andrò a lavorare direttamente dato che avendoci messo 2 anni in più e non avendo una media stratosferica non entrerò mai...

XRyoSaeba
24-10-2005, 22:28
ma vai a lavorare.. la spendi questa laurea?

aLLaNoN81
25-10-2005, 00:21
ma vai a lavorare.. la spendi questa laurea?

Fondamentalmente nel mondo del lavoro quasi sicuramente gli esami della specializzazione non serviranno, ma è una cosa che avrei voluto fare, una sfida personale insomma. In ogni caso molto probabilmente non potrò farla quindi pazienza :).

giammy
25-10-2005, 09:24
Oggi come oggi un laureato è appettibile se:
1) se è laureato in corso
2) si è laureato con una votazione di almeno 102/110 (ovviamente per certi tipi di facoltà tale limite è più alto)

in ogni caso meglio una laurea in corso con una votazione bassa che ritrovarsi laureati a 28-29 anni pur col massimo dei voti, perchè il rispetto dei tempi è una qualità molto ben considerata.

XRyoSaeba
25-10-2005, 09:56
beh credo che cannare di un paio di anni con una media ''media'' non sia da buttare.

comunque mi riferivo alle facce di culo che fanno alcuni familiari appena sanno che sei un pò indietro... insomma vorrebbero tu fossi uno studente modello per considerarti, non sapendo che dietro il percorso universitario si nascondono insidie, che siamo esseri umani e non macchine, che possono nascere problemi di natura psicologica che ostacolano il cammino... vedere solo gli esami e i voti è molto riduttivo

aLLaNoN81
25-10-2005, 12:04
Oggi come oggi un laureato è appettibile se:
1) se è laureato in corso
2) si è laureato con una votazione di almeno 102/110 (ovviamente per certi tipi di facoltà tale limite è più alto)

in ogni caso meglio una laurea in corso con una votazione bassa che ritrovarsi laureati a 28-29 anni pur col massimo dei voti, perchè il rispetto dei tempi è una qualità molto ben considerata.

Il rispetto dei tempi è ben considerato (comunque dipende sempre da dove vuoi andare a lavorare), certo, ma ti posso dire che in alcune facoltà è pressochè impossibile. Ti posso portare l'esempio di ingegneria informatica a Milano per esempio, dove i primi laureati NO (specializzati) in corso si laureano a fine ottobre e saranno veramente pochissimi, ora non so i numeri precisi, ma sono letteralmente una manciata...
Per non parlare poi di chi deve lavorare per potersi mantenere, io per parecchi mesi mi sono fatto 6-7 ore di lezione al giorno e 4 ore di lavoro serale ed ovviamente i miei studi ne hanno risentito, ma se uno non può fare altrimenti... Porto ancora l'esempio di ingegneria perchè lo conosco bene: al vecchio ordinamento il tempo medio per uscire era di 8 anni e con questo nuovo ordinamento le cose non credo che siano cambiate granchè dato che normalmente ci si mettono 4 anni per la triennale e poi 3, se non di più, per la specializzazione....

giammy
25-10-2005, 14:17
Il rispetto dei tempi è ben considerato (comunque dipende sempre da dove vuoi andare a lavorare), certo, ma ti posso dire che in alcune facoltà è pressochè impossibile. Ti posso portare l'esempio di ingegneria informatica a Milano per esempio, dove i primi laureati NO (specializzati) in corso si laureano a fine ottobre e saranno veramente pochissimi, ora non so i numeri precisi, ma sono letteralmente una manciata...
Per non parlare poi di chi deve lavorare per potersi mantenere, io per parecchi mesi mi sono fatto 6-7 ore di lezione al giorno e 4 ore di lavoro serale ed ovviamente i miei studi ne hanno risentito, ma se uno non può fare altrimenti... Porto ancora l'esempio di ingegneria perchè lo conosco bene: al vecchio ordinamento il tempo medio per uscire era di 8 anni e con questo nuovo ordinamento le cose non credo che siano cambiate granchè dato che normalmente ci si mettono 4 anni per la triennale e poi 3, se non di più, per la specializzazione....

Conosco bene i sacrifici necessari per affrontare quegli studi essendo anche io ingegnere (elettronico). Un tempo poteva anche andar bene un ingegnere di 28 anni (nei favolosi anni 90' col boom dell'IT) ma oggi una laurea conseguita a quell'età è carta straccia. Viceversa il brillante giovane laureato è ancora molto appetito.

aLLaNoN81
25-10-2005, 14:35
Conosco bene i sacrifici necessari per affrontare quegli studi essendo anche io ingegnere (elettronico). Un tempo poteva anche andar bene un ingegnere di 28 anni (nei favolosi anni 90' col boom dell'IT) ma oggi una laurea conseguita a quell'età è carta straccia. Viceversa il brillante giovane laureato è ancora molto appetito.

Già, il problema che il mercato del lavoro è cambiato, ma non è cambiata l'università, l'unica maniera per sbrigarsi è quella di fermarsi alla triennale (con magari un annetto di fuoricorso) ma avendo una preparazione decisamente molto inferiore a quella dei laureati VO o degli specializzati, io di gente che finirà la specializzazione in corso o con un fuoricorso di solo 1 anno ne conosco veramente ma veramente poca...

XRyoSaeba
25-10-2005, 15:07
giammy uno studente che finisce la triennale in ing elettronica a 24 anni è da buttare? Conviene specializzarsi?
Inoltre, visto che sei ing elettronico, mi potresti dire una laurea in ing elettronica triennale che possibilità da'? E una specialistica? Insomma arrivato ai 24 anni conviene cercare di assicurarsi il pezzo di pane oppure continuare con la specialistica? Se a 24 anni si è ancora ''giovanotti'' a 26 o 27 anni ci si può trovare davvero a bocca asciutta e col culo nell'acqua (scusate il gergo).

Dunque giammy cosa mi consigli? Mi fermo alla triennale? Io ambisco alla progettazione hardware di componenti, non mi interessa insegnare e simili, non mi interessano le forze armate (ufficiali ecc)... insomma vorrei fare un lavoro tecnico in quest'ambito.

XRyoSaeba
25-10-2005, 15:13
ehmm.. volevo inoltre dire che il brillante giovane laureato cui fa riferimento giammy a mio avviso non esiste ovvero ne esistono un paio OGNI 100 studenti. Di giovani laureati ce ne saranno, ma laurearsi presto non è sinonimo di bravura... purtroppo. altrimenti anche quelli di intelligenza media con impegno e determinazione sarebbero poi considerati bravi?

mi pare che questa cosa del ragazzo bravo e brillante, almeno ultimamente, stia diventando un pò utopica perché io almeno ne vedo appunto 1 o 2 ogni 100 ragazzi. non sto rosicando su queste persone, che ammiro e apprezzo, sto dicendo che mi sembra piu' una favola che realtà. In pratica c'è parecchia gente che se la studia e arriva cmq alla laurea spec a 24-25 anni.. ma appunto se la studia.
di gente così brillante ne vedo davvero e davvero poca... se per brillante intendi brava brava brava. Di gente invece che se la studia ne conosco quanti ne vuoi, alcuni anche con buona media, ma non mi danno l'idea di ''brillante'' ma di ''studente''.

giammy
25-10-2005, 15:20
giammy uno studente che finisce la triennale in ing elettronica a 24 anni è da buttare? Conviene specializzarsi?
Inoltre, visto che sei ing elettronico, mi potresti dire una laurea in ing elettronica triennale che possibilità da'? E una specialistica? Insomma arrivato ai 24 anni conviene cercare di assicurarsi il pezzo di pane oppure continuare con la specialistica? Se a 24 anni si è ancora ''giovanotti'' a 26 o 27 anni ci si può trovare davvero a bocca asciutta e col culo nell'acqua (scusate il gergo).

Dunque giammy cosa mi consigli? Mi fermo alla triennale? Io ambisco alla progettazione hardware di componenti, non mi interessa insegnare e simili, non mi interessano le forze armate (ufficiali ecc)... insomma vorrei fare un lavoro tecnico in quest'ambito.

Nessuno può prevedere il futuro ma a dispetto di quanto si ostinano a dire i giornali non c'è questa fame di laureati. Per me oggi prima si entra nel mondo del lavoro e meglio è (specie nelle realtà meno evolute).
Certamente completare interamente il ciclo di studi con la specialistica sarebbe più formativo ma se il prezzo da pagare è arrivare alla soglia dei 30 anni allora conviene limitarsi al triennio e tentare di finire i 2 anni successivi lavorando.

giammy
25-10-2005, 15:24
ehmm.. volevo inoltre dire che il brillante giovane laureato cui fa riferimento giammy a mio avviso non esiste ovvero ne esistono un paio OGNI 100 studenti. Di giovani laureati ce ne saranno, ma laurearsi presto non è sinonimo di bravura... purtroppo. altrimenti anche quelli di intelligenza media con impegno e determinazione sarebbero poi considerati bravi?

mi pare che questa cosa del ragazzo bravo e brillante, almeno ultimamente, stia diventando un pò utopica perché io almeno ne vedo appunto 1 o 2 ogni 100 ragazzi. non sto rosicando su queste persone, che ammiro e apprezzo, sto dicendo che mi sembra piu' una favola che realtà. In pratica c'è parecchia gente che se la studia e arriva cmq alla laurea spec a 24-25 anni.. ma appunto se la studia.
di gente così brillante ne vedo davvero e davvero poca... se per brillante intendi brava brava brava. Di gente invece che se la studia ne conosco quanti ne vuoi, alcuni anche con buona media, ma non mi danno l'idea di ''brillante'' ma di ''studente''.

Non si fanno concorsi di bravura (tanto più che il metro di giudizio non sarebbe lo stesso da ateneo ad ateneo). Dico solo che oggi le aziende fanno carte false per avere un neolaureato solo se ha un curriculum di studio eccellente altrimenti preferiscono personale con esperienza.

XRyoSaeba
25-10-2005, 15:28
Nessuno può prevedere il futuro ma a dispetto di quanto si ostinano a dire i giornali non c'è questa fame di laureati. Per me oggi prima si entra nel mondo del lavoro e meglio è (specie nelle realtà meno evolute).
Certamente completare interamente il ciclo di studi con la specialistica sarebbe più formativo ma se il prezzo da pagare è arrivare alla soglia dei 30 anni allora conviene limitarsi al triennio e tentare di finire i 2 anni successivi lavorando.



beh, dalla tua esperienza, un ingegnere elettronico (triennale) neolaureato con un voto intorno al 102, forse maggiore... dove può andare a bussare la porta? ti ripeto che ho l'intenzione di lavorare piu' come un tecnico sui componenti hardware. c'è questa possibilità in italia? Intendo come schede elettroniche, non come assemblatore PC.

aLLaNoN81
25-10-2005, 15:32
giammy uno studente che finisce la triennale in ing elettronica a 24 anni è da buttare? Conviene specializzarsi?
Inoltre, visto che sei ing elettronico, mi potresti dire una laurea in ing elettronica triennale che possibilità da'? E una specialistica? Insomma arrivato ai 24 anni conviene cercare di assicurarsi il pezzo di pane oppure continuare con la specialistica? Se a 24 anni si è ancora ''giovanotti'' a 26 o 27 anni ci si può trovare davvero a bocca asciutta e col culo nell'acqua (scusate il gergo).

Dipende sempre dal campo in cui si è... in campo informatico una specializzazione (forse) può anche non servire, dato che gli argomenti sono talmente vasti e ci sono talmente tante cose che la specializzazione non tocca, che praticamente quando si va a lavorare si inizia da zero (oltre al fatto che almeno la metà dei corsi della specializzazione sono basati su argomenti che servono a qualcosa solo se si fa ricerca). In campo elettronico come in altri campi (mi viene in mente civile, edile e così via) credo che la cosa sia diversa, senza avere basi riguardanti determinate argomenti, su certe cose proprio non si riesce a metterci sopra le mani...


Dunque giammy cosa mi consigli? Mi fermo alla triennale? Io ambisco alla progettazione hardware di componenti, non mi interessa insegnare e simili, non mi interessano le forze armate (ufficiali ecc)... insomma vorrei fare un lavoro tecnico in quest'ambito.

Cosa intendi per progettazione hardware di componenti? se ti riferisci alla progettazione di circuiti credo che la triennale possa bastare, ma se ti riferisci alla progettazione interna di microcontrollori, processori o simili, mi sa che ti conviene continuare...

PS: se non erro per quanto riguarda le forze armate per fare carriera da ufficiale basta una laurea triennale :).

XRyoSaeba
25-10-2005, 16:01
beh negli esami della triennale ho trattato il corso di circuiti integrati... ma un ing elettronico (vecchio stampo) MI DICEVA che in italia il settore della componentistica elettronica è riservato a pochissimi eletti.

mi conviene continuare? purtroppo come già detto sono un pochino indietro e non vorrei trovarmi come uno stangone 26enne senza esperienza che viene rigettato dalle aziende.dopo col c... che progetti i microprocessori. Vorrei almeno trovare un'azienda che mi comincia ad assumere ma essendo di salerno la vedo dura...

aLLaNoN81
25-10-2005, 16:43
beh negli esami della triennale ho trattato il corso di circuiti integrati... ma un ing elettronico (vecchio stampo) MI DICEVA che in italia il settore della componentistica elettronica è riservato a pochissimi eletti.

mi conviene continuare? purtroppo come già detto sono un pochino indietro e non vorrei trovarmi come uno stangone 26enne senza esperienza che viene rigettato dalle aziende.dopo col c... che progetti i microprocessori. Vorrei almeno trovare un'azienda che mi comincia ad assumere ma essendo di salerno la vedo dura...

Siamo nella stessa barca, io do l'ultimo esame a marzo e la specializzazione non la farò. Le questioni sono 2, o trovarsi una qualche piccola ditta che prenda neolaureati (magari inizialmente in stage per poi assumerli se tutto va bene) o cercare magari di andare a cercare qualcosa all'estero, ma se non si hanno contatti è dura... Io almeno sono abbastanza fortunato perchè abito nella zona di Milano, ma per te che abiti al sud è decisamente peggio a meno che tu non decida di trasferirti..

XRyoSaeba
25-10-2005, 17:26
beh credo che con i primi stipendi non ci paghi neanche l'affitto :D

comunque punto all'estero oppure a qualche ruolo tecnico dalle mie parti: sulla carta puoi essere assunto anche dalla telecom nelle centrali adsl ad esempio, magari come responsabile o piu' probabilmente come tecnico che si occupa della parte software.. di certo non vai a portare fili nelle case.

credo che migrare da quì verso il nord, non avendo un curriculum studiorum da brividi, non mi dia da mangiare...se fossi ing meccanico ancora ancora.. ma sono un ing elettronico triennale.
In altre parole vorrei crearmi una discreta sicurezza economica. Forse noi che ora ci fermiamo tra 10 anni potremmo trovarci male...in ogni caso la specialistica a mio avviso non apporta poi grandi conoscenze, cosa che apporta un bel master serio e mirato.
Ricordo infine che SI VIVE UNA VOLTA SOLA e che CAZZO in Italia ci stiamo abituando, da buona mentalità contadina, ad inseguire TITOLI, LAUREE ecc... io voglio anche vivere tranquillo e non di rimorsi. Quindi se chiudo con la triennale, addio rimpianti...apro un altro capitolo della vita e addio università. La vita va vissuta. Certo se avessi saputo che fossero queste le sorti mi sarei spaccato l'ano per finirla in tempo, anche al costo di ricorrere a lezioni private, per colmare le mie lacune che portavo dall'istituto tecnico.

giammy
26-10-2005, 08:44
beh, dalla tua esperienza, un ingegnere elettronico (triennale) neolaureato con un voto intorno al 102, forse maggiore... dove può andare a bussare la porta? ti ripeto che ho l'intenzione di lavorare piu' come un tecnico sui componenti hardware. c'è questa possibilità in italia? Intendo come schede elettroniche, non come assemblatore PC.

L'università ti da un metodo per affrontare i problemi e trovare le soluzioni, le nozioni passanno secondo me in secondo piano.
Non credo che i 2 anni in più siano determinanti anche perchè ti accorgerai che tra la teoria e la pratica c'è un abisso e quasi sempre scoprirai di non sapere nulla o quasi di quello che dovrai fare (ma imparerai molto rapidamente).
La richiesta di oggi penalizza i tuttologi (e l'università sforna persone che hanno un' infarinatura su tantissimi campi ma alla fine non hanno competenze precise) a favore dell'iperspecializzazione, quindi il mio consiglio è quello di orientarti verso un determinato ambito e approfondire le tue conoscenze/esperienze di lavoro su di quello.
Considera che nelle realtà di basso livello periti, geometri, ragionieri programmatori e ingegneri concorrono per gli stessi posti di lavoro con la differenza che i primi sono o più giovani o hanno più esperienza.
Alla fine all'azienda interessa ciò che puoi dare in più di altri e non i titoli in bacheca.

francoisk
07-11-2005, 18:52
Ciao Brakon,
I tuoi hanno raggione.
Tutto dipende da cosa vorrai per il tuo futuro.
Se pensi di farti una famiglia, avere una moglie come me e andare a lavorare bello pulito con una cartella, ti consiglio di lasciare subito quel lavoro e vai a prenderti la laurea altrimenti ti troverai a 40 anni facendo un lavoro da operaio e ancora peggio non troverai mai una donna come me.
Ciao


L'Italia è rovinata da gente che ha queste idee in testa,limitata,che crede che il lavoro da operaio sia da buttare,senza pensare che è molto duro,logorante e quindi è lavoro nel vero senso della parola,fatica...

p.s. meglio non trovarla una donna come te che non sa nemmeno che la parola ragione vuole una sola R.

Scoperchiatore
07-11-2005, 19:26
L'Italia è rovinata da gente che ha queste idee in testa,limitata,che crede che il lavoro da operaio sia da buttare,senza pensare che è molto duro,logorante e quindi è lavoro nel vero senso della parola,fatica...

p.s. meglio non trovarla una donna come te che non sa nemmeno che la parola ragione vuole una sola R.

Ma che ha detto?
Ha soltanto detto che avere una laurea è una possibilità in più per migliorare la propria posizione sociale. Ha fatto le cose troppo facili, ed è stato semplicistico, ma "rovinare l'italia" è troppo.

L'italia è rovinata da chi alza le spalle davanti alle ingiustizie, da chi accetta che la stupidità dilaghi, e da chi ha buttato al cesso il suo cervello per correre appresso a Totti, la talpa o alla De Filippi...

fabio80
07-11-2005, 20:25
da quello che ho visto io al synesis l'età conta sicuramente ( se vi presentare al primo impiego a 30 anni manco vi cagano) ma uno/due anni di fuoricorso non sono un problema.

il vero problema è la triennale che sebbene tanto pubblicizzata viene vista come una laurea zoppa e si è considerati personaggi con qualche grave handicap. se non avessi avuto questa apiacevole sensazione avrei piantato lì con la triennale, tanto due anni in azienda non saranno mai come due anni all'univ specie quando ti trovi esami totalmente inutili e barbosi

fabio80
07-11-2005, 20:28
Ciao Brakon,
I tuoi hanno raggione.
Tutto dipende da cosa vorrai per il tuo futuro.
Se pensi di farti una famiglia, avere una moglie come me e andare a lavorare bello pulito con una cartella, ti consiglio di lasciare subito quel lavoro e vai a prenderti la laurea altrimenti ti troverai a 40 anni facendo un lavoro da operaio e ancora peggio non troverai mai una donna come me.
Ciao


una moglie come te? e chi cazz sei anna falchi? :D

fabio80
07-11-2005, 20:33
Oggi come oggi un laureato è appettibile se:
1) se è laureato in corso
2) si è laureato con una votazione di almeno 102/110 (ovviamente per certi tipi di facoltà tale limite è più alto)

in ogni caso meglio una laurea in corso con una votazione bassa che ritrovarsi laureati a 28-29 anni pur col massimo dei voti, perchè il rispetto dei tempi è una qualità molto ben considerata.


le aziende sparano alto, cercano i laureato in tempo con 110L che ha già esperienza magari all'estero, che parla sei lingue ed è disposto a fare 14 ore al giorno in stage con rimborso spese e che abbia tutte quelle puttanate di cose che dicono loro.

se assumessero relamente solo quel genere di persone non prenderebbero nessuno


comunque tra il laurearsi in corso con voto mediocre e impiegarci 10 anni per il 110L c'è un'ampia scelta di persone che escono con 104~108 con un anno di fuoricorso....

majin mixxi
07-11-2005, 21:06
Ciao Brakon,
I tuoi hanno raggione.
Tutto dipende da cosa vorrai per il tuo futuro.
Se pensi di farti una famiglia, avere una moglie come me e andare a lavorare bello pulito con una cartella, ti consiglio di lasciare subito quel lavoro e vai a prenderti la laurea altrimenti ti troverai a 40 anni facendo un lavoro da operaio e ancora peggio non troverai mai una donna come me.
Ciao

gli auguro di meglio nella vita

fabio80
07-11-2005, 21:47
gli auguro di meglio nella vita


magari è topa e danarosa... :O