Capirossi
19-10-2005, 15:41
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo280051.shtml
"Volevano ricoverarmi,li ho uccisi"
Ragazzo racconta omicidio genitori
"Mi volevano lasciare al centro di igiene mentale. Per questo li ho uccisi". Il ragazzino di 15 anni che martedì ha ucciso il padre a colpi di pistola e la madre strangolandola racconta la sua verità. Il ragazzo soffriva di problemi psichici da tempo e doveva essere ricoverato proprio in questi giorni in una clinica psichiatrica. Già lunedì si era scagliato contro la madre tentando di strangolarla.
Una tragedia in qualche modo annunciata. Che F., così smilzo e taciturno ma anche terribilmente fragile e perennemente sull'orlo della crisi, fosse pericoloso in qualche modo lo si sapeva. Pericoloso per sé (un anno fa aveva tentato il suicidio) ma anche per gli altri. Solo l'intervento di una vicina aveva salvato la madre lunedì sera, in quello che a posteriori potrebbe sembrare un tragico "promo" di ciò che sarebbe avvenuto solo 24 ore più tardi. E i due fratellini, di 12 e 6 anni, vivevano in una stanza diversa, proprio per essere protetti da lui.
Quella che ossessionava il ragazzo era una forma di nevrosi ossessivo-compulsiva con fissazione per l'igiene: si lavava le mani fino a spellarsi e tutto doveva essere sempre in ordine. La sua nevrosi non gli aveva però impedito di capire ciò che sarebbe accaduto in questi giorni. E da lì è nata la tragedia. "Mi volevano lasciare al centro di igiene mentale che sta vicino a casa - ha raccontato - mi ci avrebbero portato mercoledì. Io l'ho detto a mia madre e pure a mio padre che non ci volevo andare. Ma loro niente. Allora ho preso la pistola, l'ho nascosta e ho aspettato. Ad un certo punto l'ho tirata fuori e ho sparato". Follia nella follia per lo stesso ragazzo che, resosi conto di ciò che aveva fatto, è salito sul cornicione del palazzo per mettere fine anche alla sua vita. "Sparami, prendi la tua pistola e sparami - ha gridato al poliziotto intervenuto per convincerlo a scendere - Sono una feccia, ho ucciso i miei genitori e devi uccidermi". Solo una volta convinto che i genitori erano solo feriti il 15enne ha desistito dal suo proposito.
E pensare che proprio la madre, Sybille Nerger, aveva sempre fatto resistenza all'idea di portarlo in una casa di cura. Questo nonostante nell'ultimo anno le cose fossero peggiorate visibilmente, anche a causa di un incidente di cui il ragazzo era stato vittima e che aveva ulteriormente minato la sua stabilità. E anche lunedì, quando la vicina era entrata in casa trovando il ragazzo con le mani strette sul collo della madre urlando "ti uccido ti uccido", Sybille aveva pregato l'amica di non dire nulla al marito, Enrico Gavuzzo. Tutto per proteggere il figlio. Una protezione che è costata molto cara.
"Volevano ricoverarmi,li ho uccisi"
Ragazzo racconta omicidio genitori
"Mi volevano lasciare al centro di igiene mentale. Per questo li ho uccisi". Il ragazzino di 15 anni che martedì ha ucciso il padre a colpi di pistola e la madre strangolandola racconta la sua verità. Il ragazzo soffriva di problemi psichici da tempo e doveva essere ricoverato proprio in questi giorni in una clinica psichiatrica. Già lunedì si era scagliato contro la madre tentando di strangolarla.
Una tragedia in qualche modo annunciata. Che F., così smilzo e taciturno ma anche terribilmente fragile e perennemente sull'orlo della crisi, fosse pericoloso in qualche modo lo si sapeva. Pericoloso per sé (un anno fa aveva tentato il suicidio) ma anche per gli altri. Solo l'intervento di una vicina aveva salvato la madre lunedì sera, in quello che a posteriori potrebbe sembrare un tragico "promo" di ciò che sarebbe avvenuto solo 24 ore più tardi. E i due fratellini, di 12 e 6 anni, vivevano in una stanza diversa, proprio per essere protetti da lui.
Quella che ossessionava il ragazzo era una forma di nevrosi ossessivo-compulsiva con fissazione per l'igiene: si lavava le mani fino a spellarsi e tutto doveva essere sempre in ordine. La sua nevrosi non gli aveva però impedito di capire ciò che sarebbe accaduto in questi giorni. E da lì è nata la tragedia. "Mi volevano lasciare al centro di igiene mentale che sta vicino a casa - ha raccontato - mi ci avrebbero portato mercoledì. Io l'ho detto a mia madre e pure a mio padre che non ci volevo andare. Ma loro niente. Allora ho preso la pistola, l'ho nascosta e ho aspettato. Ad un certo punto l'ho tirata fuori e ho sparato". Follia nella follia per lo stesso ragazzo che, resosi conto di ciò che aveva fatto, è salito sul cornicione del palazzo per mettere fine anche alla sua vita. "Sparami, prendi la tua pistola e sparami - ha gridato al poliziotto intervenuto per convincerlo a scendere - Sono una feccia, ho ucciso i miei genitori e devi uccidermi". Solo una volta convinto che i genitori erano solo feriti il 15enne ha desistito dal suo proposito.
E pensare che proprio la madre, Sybille Nerger, aveva sempre fatto resistenza all'idea di portarlo in una casa di cura. Questo nonostante nell'ultimo anno le cose fossero peggiorate visibilmente, anche a causa di un incidente di cui il ragazzo era stato vittima e che aveva ulteriormente minato la sua stabilità. E anche lunedì, quando la vicina era entrata in casa trovando il ragazzo con le mani strette sul collo della madre urlando "ti uccido ti uccido", Sybille aveva pregato l'amica di non dire nulla al marito, Enrico Gavuzzo. Tutto per proteggere il figlio. Una protezione che è costata molto cara.