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View Full Version : Follini si dimette [discussioni unite]


tatrat4d
15-10-2005, 01:05
ROMA (14 ott. 2005) - Il segretario dell'Udc, Marco Follini, si sarebbe dimesso. Per domani sarebbe stata infatti covocata la direzione nazionale del partito con, all'ordine del giono, appunto le dimissioni del segretario.
Follini aveva già anticipato che avrebbe abbandonato l'incarico dopo l'approvazione della legge elettorale, ma ancora ieri il ministro della Funzione pubblica Mario Baccini aveva invitato il segretario a rimanere: ''Nell'Udc c'e' un dibatitto sereno su come affrontare il futuro della coalizione e del partito. Un dibattito che vogliamo fare con Follini'', aveva detto auspicando non le dimissioni, "ma un rilancio dell'iniziativa politica dell'Udc''.

http://www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=510142009&H=

Domani il D-Day di Follini, chiarimento al vertice
Udc: si rincorrono voci di dimissioni, ma in molti cercano di riallacciare il dialogo.

ROMA - Lasciare oggi sarebbe «una vendetta inutile», «il regalo più grande che Marco potrebbe fare a Berlusconi», «non servirebbe a nessuno, nè a lui, nè a Pier e sarebbe un danno gravissimo al partito in vista di una prova elettorale difficilissima...». A quarantotto ore dalla direzione dell'Udc, sono queste le voci che si levano dai deputati più vicini al segretario Marco Follini.
Mentre l'Aula di Montecitorio approva la riforma elettorale - sulla carta un cavallo di battaglia dell'Udc ma che, di fatto, ha acuito l'isolamento politico del segretario - tutti si interrogano in Transatlantico sul suo futuro politico. Uno scollamento reso ancora più evidente dal fatto che mentre il capogruppo centrista Luca Volontè intervenendo in Aula a nome del suo partito parla espressamente di «successo», del «primo segno di discontinuità», al suo fianco Follini si limita a un timido applauso di cortesia. Ma, una volta fuori, come annunciato, bocche cucite davanti ai taccuini e alle telecamere.
I rumors insistentemente parlano di dimissioni imminenti, ma da Via due Macelli sottolineano che fino alla direzione di domani il segretario si sottrae a questo dibattito. La linea resta quella dei giorni scorsi: Follini chiederà all'Udc un chiarimento profondo e vero sulle linee guida del partito indicate nel mandato avuto al congresso di luglio.
In direzione potrebbe emergere una eventuale candidatura alternativa, magari quella di Mario Baccini, dopo l'attacco del ministro al segretario, nella riunione della scorsa settimana del gruppo alla Camera sulla legge ex Cirielli e dopo la mezza apertura di ieri ad una modifica della legge sulla par condicio. A quel punto il partito esaminerà anche questa prospettiva.
Ovviamente, nel caso Follini dovesse lasciare la segreteria già domani, si scatenano i pronostici più fantasiosi. C'è chi parla di una «reggenza» affidata a
Lorenzo Cesa per traghettare il partito a un congresso prima del voto e chi pensa a un incarico sempre transitorio del vice segretario vicario, Mario Tassone.
Ad ogni modo, nella direzione potrebbe esserci battaglia. E c'è chi annuncia che in molti chiederanno al segretario di cambiare registro a partire dai modi e dai tempi del suo fare politica: «Dipende tutto da lui - dice Baccini - perchè nessuno ha posto la questione delle sue dimissioni. Detto questo nel merito dei problemi credo siano possibili intese ampie senza perdere la nostra autonomia ma il nodo è il metodo e i tempi di queste scelte».
Altri, infatti, insistono che è stato con il dialogo promosso da Pier Ferdinando Casini e non con gli ultimatum posti da Follini che l'Udc hanno ottenuto la riforma proporzionale. Insomma, per dirla con Baccini, bisogna insistere «in una logica di coalizione perchè insieme si deve portare a termine la “fase 2” del partito».
Marcello Campo

korry78
15-10-2005, 01:28
Era quasi inevitabile...

Lucio Virzì
15-10-2005, 07:35
http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/politica/nuovacdl6/folliva/folliva.html

IL RETROSCENA. Traumatica rottura dopo il varo
della legge elettorale, il partito verso un quadrumvirato
Follini lascia la guida dell'Udc
"Ci siamo giocati l'anima"
Casini: "Non capisco Marco. È la nostra riforma"
di FRANCESCO BEI


ROMA - Il "sacrificio" si consumerà stamane alle dieci, in un albergo davanti a Santa Maria della Minerva. Un luogo evocativo quello scelto per la direzione dell'Udc, visto che proprio in quel convento domenicano (sede nel '600 del Sant'Uffizio) Galileo fu condannato ad abiurare la dottrina eliocentrica. Nel suo piccolo Marco Follini ha scelto un destino diverso: nessuna abiura della dottrina antiberlusconiana, semmai dimissioni. E dimissioni saranno.

Il segretario lo ha spiegato agli "amici" che ieri sono andati a trovarlo. "Nel passaggio della legge elettorale - ha detto - ci siamo giocati un pezzo della nostra anima politica. E' evidente quello che c'è sull'altro piatto della bilancia: l'argomento della leadership è archiviato, quello delle primarie sfiora il ridicolo". Un frutto avvelenato del patto a tre che ha portato all'approvazione del proporzionale? "Non arrivo a pensare - ha obiettato Follini - che Berlusconi, Fini e Casini si siano trovati incappucciati dietro il convento delle carmelitane una notte a firmare un patto scellerato. Però..". Però, ha fatto notare il segretario, "un allineamento c'è e la linea, nel profondo, la dà Berlusconi".

Al di là di tutto è questo il punto centrale che rende impossibile la permanenza di Follini al vertice del partito senza prima un chiarimento di fondo. Cosa intende fare l'Udc in questo scorcio di legislatura? Vuole rassegnarsi a diventare una costola di Forza Italia? Oppure vuole marcare la sua identità e continuare a distinguersi? Sono queste le domande che Follini porrà alla direzione, consapevole di essere rimasto da solo nel momento decisivo del via libera alla riforma elettorale.

"Io non dividerò il partito", ha assicurato Follini allontanando da sé il sospetto di voler provocare una scissione di duri e puri, "ma dopo giorni e giorni in cui ho rappresentato silenziosamente l'opinione media del partito, assicurandone tutte le giravolte, ho il dovere di dire come la penso".

E dirà che il partito che lo ha acclamato segretario ai primi di luglio non è più lo stesso che ha dato disco verde all'accordo con Berlusconi. "Gli spazi per me si sono chiusi - constatava amaro ieri sera il leader centrista - domani mi chiederanno di attendere, ma mi chiedo per quale ragione. In questo giorni si è fatta piazza pulita su tutto, dalla legge elettorale alle primarie, non mi è stato lasciato alcun appiglio. Che spazi restano per me?". Una diversa linea politica si è imposta, a cui necessariamente deve corrispondere una nuova leadership. Per questo verrà convocato a breve (già la prossima settimana) il Consiglio nazionale per scegliere a chi affidare il partito.

Tante sono le ipotesi sul campo, da quelle di una reggenza affidata ai due vicesegretari Mario Tassone e Salvatore Cuffaro, a un quadrunvirato - l'ipotesi più probabile - di cui facciano parte anche Buttiglione e Baccini. Fino a una scelta secca su un nome: magari proprio quel Mario Baccini che in questi giorni ha interpretato più di altri la svolta "coalizionista" del partito. Un'ipotesi che il ministro per la Funzione pubblica ufficialmente respinge. Ieri è andato a trovare Follini invitandolo a restare segretario. Quindi, dopo un consulto con Casini, all'Ansa ha fatto un appello all'unità: "Nessuno può assumersi la responsabilità di rompere il giocattolo".

Un ragionamento analogo a quello che ha svolto il presidente della Camera con i tre ministri - Giovanardi, Baccini e Buttiglione - che sono andati a trovarlo a Montecitorio (mentre con Follini, assicurano, non si parlano più da dopo il voto alla Camera, nemmeno per telefono). Il quartetto ha brindato alla "vittoria" parlamentare alzando un calice di champagne, quindi Casini ha spiegato che "l'approvazione del proporzionale è una vittoria nostra, di tutto il partito, è la battaglia della nostra vita". "Da domani tutto sarà diverso - ha aggiunto - la natura dell'alleanza, l'esercizio della leadership. Il proporzionale è la soluzione naturale ai problemi che abbiamo posto in tutti questi mesi: il partito potrà recuperare spazi di manovra. E' il contrario di quello che teme Marco". Sulle primarie, invece, tanto vale metterci una pietra sopra, "è un tema che riguarda il maggioritario, con il proporzionale diventano inutili".

Chissà se Follini si farà convincere da un discorso di prospettiva come quello che ha ascoltato più volte nei giorni scorsi dal presidente della Camera. Un percorso che vede l'Udc, nella nuova legislatura, molto più libera di adesso nell'interpretare quel "ruolo di frontiera" fra i due schieramenti. Sta di fatto che Casini dà ormai per scontata oggi l'uscita di scena di Follini ma è seriamente allarmato per il dopo. Raccontano che sia contrarissimo all'ipotesi di tenere un Congresso straordinario prima delle elezioni (Follini è stato acclamato nelle assise di luglio), con il rischio di lacerare il partito in una drammatica conta interna. Oltretutto nel bel mezzo della campagna elettorale.

Di certo molti pontieri (a parte Carlo Giovanardi, che continua a incalzare Follini) sono in queste ore all'opera per evitare un distacco definitivo. Come Mario Tassone, assolutamente convinto che "il segretario non deve dimettersi", che "il suo progetto deve proseguire". E poi Bruno Tabacci, che lavora per una ricomposizione con il segretario già al Consiglio nazionale. Ieri è andato da Follini e gli ha consigliato di indicare, sulla base delle scadenze parlamentari, "una serie di cose che si possono fare e altre che non vanno fatte". Un modo per distinguersi, per non appiattirsi dietro Berlusconi. La Devolution andrà votata, Tabacci se ne è convinto a malincuore, perché fa parte dell'accordo con Berlusconi che ha portato all'approvazione del proporzionale. "Ma su tutto il resto - spiega il deputato centrista - si può discutere". E "il resto" comprende la par condicio, la salva-Previti, la Finanziaria, l'assetto della coalizione.


(15 ottobre 2005)

Enel
15-10-2005, 08:08
Era ora! :cincin:

tatrat4d
15-10-2005, 09:16
Nessun rimpianto anche da parte mia, ovviamente :D
Notevole che ora persino Tabacci voti la devolution, bastava così poco a convincerlo?

PS ho unito le discussioni.

tatrat4d
15-10-2005, 09:18
dimenticavo, allora Belpietro non agiva con chissà quali fini 10 giorni fa, faceva solo il suo mestiere? :D

LittleLux
15-10-2005, 09:42
Bè, mi pare una decisione coerente con quanto accaduto. Si potrà dire tutto quel che si vuole di Follini, ma è stato l'unico a dimostrare di avere un minimo la schiena ritta nei confronti di Berlusconi. Per tutti gli altri la diagnosi è gobba deformante da posizione prona, per Follini una semplice scogliosi.

LittleLux
15-10-2005, 09:43
dimenticavo, allora Belpietro non agiva con chissà quali fini 10 giorni fa, faceva solo il suo mestiere? :D

Belpietro agiva semplicemente dietro ordini del suo padrone. Ossia fare tutte le pressioni di cui era capace per giungere al risultato a cui abbiamo assistito. ;)

tatrat4d
15-10-2005, 09:50
Belpietro agiva semplicemente dietro ordini del suo padrone. Ossia fare tutte le pressioni di cui era capace per giungere al risultato a cui abbiamo assistito. ;)

dai troppa importanza ad un giornale, ha semplicemente fatto bene (questa volta) il suo mestiere.

tatrat4d
15-10-2005, 09:54
Bè, mi pare una decisione coerente con quanto accaduto. Si potrà dire tutto quel che si vuole di Follini, ma è stato l'unico a dimostrare di avere un minimo la schiena ritta nei confronti di Berlusconi. Per tutti gli altri la diagnosi è gobba deformante da posizione prona, per Follini una semplice scogliosi.

poteva prenderla prima di ridurre la coalizione in queste condizioni, ma è prima di tutto resposabilità di chi non l'ha messo al suo posto da subito, anche a rischio di rompere.

LittleLux
15-10-2005, 10:00
poteva prenderla prima di ridurre la coalizione in queste condizioni, ma è prima di tutto resposabilità di chi non l'ha messo al suo posto da subito, anche a rischio di rompere.

Te lo posso dire? Che brutto frase che hai usato: "mettere al suo posto". :D ;)

Forse è per quello che Follini ha fatto tutto sto ambaradan, perchè era stufo di essere messo al suo posto da un cavaliere che ha una visione privatistica della politica? ;)

P.S.: io sono convinto che la coalizione non l'ha ridotta in questo stato solo lui. Anzi, che non sia nemmeno il principale responsabile dello stato comatoso in cui versa la cdl.

teogros
15-10-2005, 10:00
Bè, mi pare una decisione coerente con quanto accaduto. Si potrà dire tutto quel che si vuole di Follini, ma è stato l'unico a dimostrare di avere un minimo la schiena ritta nei confronti di Berlusconi. Per tutti gli altri la diagnosi è gobba deformante da posizione prona, per Follini una semplice scogliosi.

Schiena dritta?! :eek: IMHO cercava di voler fare il gallo in un pollaio con tanti galli più belli di lui! (giusto per rimanere in tema H5N1! :asd: )

Follini, voto: 4 di stima. Era l'ora... peccato che è riuscito ad inabissare la casa delle libertà. Probabilmente si dimette per poter cercare casa nella prossima coalizione di governa. Meglio tardi che mai.

:D :rolleyes: :nono:

LittleLux
15-10-2005, 10:02
Schiena dritta?! :eek: IMHO cercava di voler fare il gallo in un pollaio con tanti galli più belli di lui! (giusto per rimanere in tema H5N1! :asd: )

Follini, voto: 4 di stima. Era l'ora... peccato che è riuscito ad inabissare la casa delle libertà. Probabilmente si dimette per poter cercare casa nella prossima coalizione di governa. Meglio tardi che mai.

:D :rolleyes: :nono:

E' questo modo di pensare alla politica che non mi piace. :)

Lucio Virzì
15-10-2005, 10:25
E' questo modo di pensare alla politica che non mi piace. :)

La politica come campionato, il partito come squadra di calcio.
Ma a loro va bene così :)

LuVi

jumpermax
15-10-2005, 10:26
Belpietro agiva semplicemente dietro ordini del suo padrone. Ossia fare tutte le pressioni di cui era capace per giungere al risultato a cui abbiamo assistito. ;)
Dico ma sarà possibile? Ha riportato una notizia che si è rivelata essere esatta. Non vedo proprio cosa ci sia di contestabile, non lo doveva scrivere? Lasciamo stare poi il termine padrone, come se gli altri giornali fossero senza editori.... :D

LittleLux
15-10-2005, 10:34
Dico ma sarà possibile? Ha riportato una notizia che si è rivelata essere esatta. Non vedo proprio cosa ci sia di contestabile, non lo doveva scrivere? Lasciamo stare poi il termine padrone, come se gli altri giornali fossero senza editori.... :D

No, figurati, ha fatto bene. Però non mi puoi venire a negare che agiva ed agisce dietro ben precisi ordini. Per quanto riguarda il "padrone", sai benissimo che c'è editore ed editore. C'è quello che lascia libertà al proprio direttore e c'è, come Berlusconi, chi ordina, chi impone. C'è a chi sta bene così e c'è chi a cui così non sta bene.

A me come lettore, ed elettore, l'editore alla Berlusconi non piace, non piaceva nemmeno a Montanelli...

P.S.: per quanto riguarda la tempistica della notizia data da Belpietro ed i successivi eventi politici ti suggerirei di esaminarla con attenzione. ;)

LittleLux
15-10-2005, 10:43
Meglio tardi che mai, si potrebbe dire, anche se se ne è accorto fuori tempo massimo di come funzionano le cose nella cdl e di quale sia la concezione politica del cavaliere e della maggior parte della gente di cui si circonda:



La decisione annunciata con un duro discorso in direzione
"Serviva un'altra legge elettorale, dialogando con l'opposizione"
Follini lascia la segreteria dell'Udc
"Non sono per tutte le stagioni"
Attacco al premier: "La politica non è interesse"
Critiche ai ministri del suo partito: "Opachi e remissivi"


ROMA - Un discorso breve, solo tre cartelle. Ma durissimo nel contestare il "cambio di rotta" del suo partito. Un discorso dall'esito ormai scontato: dimissioniu. Marco Follini lascia dunque la segreteria dell'Udc. E lo annuncia in apertura della direzione che si è aperta questa mattina a Roma.

"Si apre una stagione nuova - ha detto Follini - e non esistono uomini per tutte le stagioni. Questa, almeno, è la mia opinione, e questa opinione ha una conseguenza inevitabile: le mie dimissioni da segretario del partito".

Per Follini il passaggio che ha visto approvare a Montecitorio il proporzionale è stato pessimo: "Serviva un'altra legge in un altro modo. Si doveva fare di più per coinvolgere l'opposizione in questo tentativo". E ancora: "Presto faremo i conti con la contraddittorietà di due leggi fondamentali: una legge elettorale che fa del premier la conseguenza dei partiti e l'istituzione di un premierato che ne vorrebbe fare il perno del sistema politico".

Poi, l'attacco a Berlusconi: "Il presidente del Consiglio ha spiegato agli italiani l'altra sera alla tv che io avrei una sola passione, la politica. Personalmente ho qualche passione in più, ma politicamente gli do ragione. La politica è passione fredda, lucida e composta. Ma è passione, non è interesse". Pur dicendo di non sentirsi in duello con il Cavaliere, e riconoscendo al premier "doti politiche e convinzione" nel mettere a punto un suo disegno, l'ormai ex leader Udc aggiunge che "i prossimi anni costringeranno la politica a scendere dal pulpito delle promesse a buon mercato e magari delle promesse fallaci, a dismettere l'abito dell'imbonimento e a farsi carico di un passaggio difficile nella vita europea e italiana".

Per poi concludere rivolgendosi al suo partito con un avvertimento: "I troppi sì detti dall'Udc negli anni di governo della Cdl determinano un oggettivo rischio di appannamento del nostro partito rispetto alle sue aspettative". Troppi sì pronunciati anche dai suoi ministri. Che Follini nel suo discorso accusa di aver "amministrato le loro possibilità di influenza in modo opaco e in qualche tratto non dirò ossequioso, ma almeno ripiegato".

(15 ottobre 2005)

http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/politica/nuovacdl6/follidimi/follidimi.html


L'annuncio ufficiale del segretario dell'Udc . Dura requisitoria al partito
Follini: «Mi dimetto ma resto nel partito»
«Non esistono uomini per tutte le stagioni. Serviva un'altra legge elettorale, ministri centristi troppo ripiegati»


ROMA - «Si apre una stagione nuova, non esistono uomini per tutte le stagioni». Marco Follini si è dimesso da segretario dell'Udc. Davanti alla direzione del partito, durante il Consiglio nazionale in corso all'Hotel Minerva a Roma, il leader centrista ha ribadito che «serviva un'altra legge elettorale e che occorreva fare di più per coinvolgere l'opposizione».

REQUISITORIA AL PARTITO - L'annuncio delle dimissioni arriva alla fine di un discorso breve ma durissimo nell'analisi del cambiamento di linea dell' Udc, nei suoi esponenti di vertice, da quando, all'inizio di luglio il congresso aveva acclamato Follini segretario.
Il leader centrista rivendica con «orgoglio» il «risultato significativo» dei suoi tre anni a Via Due Macelli. Ma, dice, «dietro quel risultato c'è una politica. Ed è quella politica che oggi vedo messa in forse da una attitudine che conduce verso esiti modesti per il timore di fronteggiare esiti più impegnativi».

«MINISTRI UDC TROPPO RIPIEGATI» - Il segretario dimissionario punta poi il dito contro i tre ministri dell'Udc, che accusa di aver «amministrato le loro possibilità di influenza in modo opaco e in qualche tratto non dirò ossequioso, ma almeno ripiegato». E avverte che tutti nel partito rischiano d'essere «troppo combattivi a parole ma troppo, troppo remissivi nei fatti».

«NESSUN DUELLO CON BERLUSCONI» - Nessuna sfida, nessuna ossessione, nessun duello con Berlusconi. Il problema siamo noi dell'Udc, dice Follini rivolgendosi alla direzione del partito. «Se abbiamo un senso, se siamo capaci di fare una differenza, se gli italiani che ci hanno affidato il loro voto si trovano in buone mani. Oppure se i nostri propositi politici sono di pastafrolla» aggiunge. «Abbiamo chiesto un altro centrodestra, non più piramidale, non troppo leaderistico - ricorda - perché solo così potevamo rispondere alla domanda severa che a più riprese gli elettori ci hanno rivolto in questi anni.
Al termine del suo intervento, Follini ha chiesto al presidente del partito di convocare il consiglio nazionale «per tutti gli adempimenti» necessari dopo le sue dimissioni.
15 ottobre 2005

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/10_Ottobre/15/follini_dimesso.shtml

jumpermax
15-10-2005, 10:47
No, figurati, ha fatto bene. Però non mi puoi venire a negare che agiva ed agisce dietro ben precisi ordini. Per quanto riguarda il "padrone", sai benissimo che c'è editore ed editore. C'è quello che lascia libertà al proprio direttore e c'è, come Berlusconi, chi ordina, chi impone. C'è a chi sta bene così e c'è chi a cui così non sta bene.

A me come lettore, ed elettore, l'editore alla Berlusconi non piace, non piaceva nemmeno a Montanelli...

P.S.: per quanto riguarda la tempistica della notizia data da Belpietro ed i successivi eventi politici ti suggerirei di esaminarla con attenzione. ;)
Tutti hanno un editore, fidati. Non pensare che ad un Colombo fosse concessa più autonomia di un Montanelli, perchè vuol dire guardare le cose a senso unico ;)

onesky
15-10-2005, 10:56
Tutti hanno un editore, fidati. Non pensare che ad un Colombo fosse concessa più autonomia di un Montanelli, perchè vuol dire guardare le cose a senso unico ;)
anche la rai ha un editore che non ha voluto + Enzo Biagi, "reo" di aver intervistato Indro Montanelli e Roberto Benigni in campagna elettorale, poi Michele Santoro e la squadra di "Sciuscià", smembrata e "mobbizzata"..Massimo Fini, giornalista non certo di sinistra ma libero e anarchico, Freccero, Sabina Guzzanti, Enrico Deaglio, Oliviero Beha, Paolo Hendel ..ecc..ecc..

:asd:

jumpermax
15-10-2005, 10:58
anche la rai ha un editore che non ha voluto + Enzo Biagi, "reo" di aver intervistato Indro Montanelli e Roberto Benigni in campagna elettorale, poi Michele Santoro e la squadra di "Sciuscià", smembrata e "mobbizzata"..Daniele Luttazzi, Massimo Fini, giornalista non certo di sinistra ma libero e anarchico, Sabina Guzzanti, di Enrico Deaglio..ecc..ecc..

:asd:
Se per questo anche all'unità c'è un editore che non ha più voluto Colombo come direttore dato che non piaceva la linea che aveva imposto. Succede così ovunque, poi ovvio se si notano le cose solo da una parte...

LittleLux
15-10-2005, 11:01
Tutti hanno un editore, fidati. Non pensare che ad un Colombo fosse concessa più autonomia di un Montanelli, perchè vuol dire guardare le cose a senso unico ;)

Non vorrei che tu mi prendessi per un ingenuo. Probabilmente non hai capito il ragionamento, sicuramente per mie carenze nell'esporlo, che ti ho proposto.

Il paragone Unità/Giornale sulla carta non regge. L'Unità, seppure formalmente non più giornale di partito, nei fatti lo è, e quindi sai cosa compri, sai cosa leggi e sai qual'è e chi detta la linea editoriale. Il Giornale in teoria, ma solo in teoria evidentemente, non è giornale di partito.

Che poi bene o male tutte le testate rappresentano o se ne fanno portavoce e megafono degli interessi del proprio editore ci sta, ovviamente. Eppure c'è modo e modo. Non vorrei farti un esempio banale e quasi scontato, però penso che potrai benissimo constatare da tè le differenze tra Corriere ed una qualsiasi delle testate giornalistiche di proprietà del cavaliere. ;)

onesky
15-10-2005, 11:01
Se per questo anche all'unità c'è un editore che non ha più voluto Colombo come direttore dato che non piaceva la linea che aveva imposto. Succede così ovunque, poi ovvio se si notano le cose solo da una parte...
con l'unica differenza che L'Unità è un giornale di partito. La Rai no. (o almeno non dovrebbe esserlo sulla carta). e scusa se è poco.

Lorekon
15-10-2005, 11:02
personalmente credo che perdendo Follini il Polo abbia buttato via l'unica carta possibile per non perdere le prossime elezioni.

Ci voleva un'alternativa a Silvio, e lui la incarnava bene, proprio per le sua linea "di rottura". Silvio ormai è detestato dal ceto medio ovvero dalla maggioranza degli italiani, lo sanno anche i sassi.

chi volete che si fidi più?

Lorekon
15-10-2005, 11:05
Se per questo anche all'unità c'è un editore che non ha più voluto Colombo come direttore dato che non piaceva la linea che aveva imposto. Succede così ovunque, poi ovvio se si notano le cose solo da una parte...

può darsi che Colombo non avesse margini, ma pensa a un Ezio Mauro e a uno Scalfari: qualche mese fa De Benedetti ha fatto marcia indietro ANCHE per quel che veniva scritto sul suo giornale sui sui affari con Mr. B.

te lo vedi il Berlusca che fa marcia indietro su pressione della clase dirigente del suo partito?? Li avrebbe defenestrati in 15 minuti.

E poi va in giro ad accusare "i nipotini di Stalin" :asd:

tatrat4d
15-10-2005, 11:09
Te lo posso dire? Che brutto frase che hai usato: "mettere al suo posto". :D ;)

Forse è per quello che Follini ha fatto tutto sto ambaradan, perchè era stufo di essere messo al suo posto da un cavaliere che ha una visione privatistica della politica? ;)

P.S.: io sono convinto che la coalizione non l'ha ridotta in questo stato solo lui. Anzi, che non sia nemmeno il principale responsabile dello stato comatoso in cui versa la cdl.

beh, onestamente le pretese che avanzava erano del tutto spropositate rispetto al suo peso all'interno della coalizione (un settimo ad essere generosi). Quindi ben oltre il suo posto.
Passasse sull'affare Tremonti (dove al momento opportuno, lanciato il sasso, tirò indietro la mano lasciando il lavoro sporco ad AN), poi c'è stato il secondo modulo della riforma fiscale, i mitici emendamenti alla devolution, il comportamento in vigilanza Rai, il ricatto sulla collocazione dell'udc alle regionali, le dichiarazioni "legaiole" sulla finanziaria di Siniscalco, quanto detto al congresso sul bilancio del governo. Direi che queste dimissione le avrebbe dovute dare da tempo, non gallettare oltre quello che è il suo. Se la stessa vena rissosa l'avessero avuta anche gli altri 3 partner (che a turno ovviamente si sono adeguati a preferire gli interessi di bottega), non si sarebbe andati da nessuna parte.

tatrat4d
15-10-2005, 11:12
aggiungo poi, e questo vale per pochi nella CDL purtroppo, pure legge elettorale e legge 40 le avevo sul gargarozzolo: non solo colpa loro, anzi, ma pure lì hanno una buona quota di azionì.

Lorekon
15-10-2005, 11:13
beh, onestamente le pretese che avanzava erano del tutto spropositate rispetto al suo peso all'interno della coalizione (un settimo ad essere generosi). Quindi ben oltre il suo posto.
Passasse sull'affare Tremonti (dove al momento opportuno, lanciato il sasso, tirò indietro la mano lasciando il lavoro sporco ad AN), poi c'è stato il secondo modulo della riforma fiscale, i mitici emendamenti alla devolution, il comportamento in vigilanza Rai, il ricatto sulla collocazione dell'udc alle regionali, le dichiarazioni "legaiole" sulla finanziaria di Siniscalco, quanto detto al congresso sul bilancio del governo. Direi che queste dimissione le avrebbe dovute dare da tempo, non gallettare oltre quello che è il suo. Se la stessa vena rissosa l'avessero avuta anche gli altri 3 partner (che a turno ovviamente si sono adeguati a preferire gli interessi di bottega), non si sarebbe andati da nessuna parte.

perchè, la Leganon ha avuto una "vena rissosa"??

e poi Follini nauralmente aveva il mandato del congresso del suo partito, non è che rappresentava solo sè stesso, e lo avevano scelto ben sapendo le sue posizioni. Semplicemente faceva il suo mestiere.

onesky
15-10-2005, 11:14
l'ultima frecciata a mr. B

"Il presidente del Consiglio ha spiegato agli italiani l'altra sera alla tv che io avrei una sola passione, la politica. Personalmente ho qualche passione in più, ma politicamente gli do ragione. La politica è passione fredda, lucida e composta. Ma è passione, non è interesse".

tatrat4d
15-10-2005, 11:19
perchè, la Leganon ha avuto una "vena rissosa"??

e poi Follini nauralmente aveva il mandato del congresso del suo partito, non è che rappresentava solo sè stesso, e lo avevano scelto ben sapendo le sue posizioni. Semplicemente faceva il suo mestiere.

certo, e finalmente plaudo al cambiamento di linea. Sulla Lega, io che ero diffidente, questa volta ho poco da lamentarmi, a parte le sparate su Euro e Costituzione europea. Per il resto, non fa altro che pretendere il rispetto dei patti.

Si intenda, io non ho nulla a che fare con la cultura politica demitiana incarnata da Follini, ma capisco le ragioni di una alleanza anche con una DC.
Ci si litigherà su molto, ma in uno schema bipolare è possibilissimo governarci.
Se invece si credeva di potere usare il potere di ricatto dei collegi ottenuti col voto di tutti gli elettori CDL per sogni di grandezza consumati a danno della coalizione, meglio che la linea sia quella di cercare il dialogo.

onesky
15-10-2005, 11:27
In quanto all'editore la rai non puo vantarne uno singolo ma una mandria intera e non si capisce mai bene chi prenda o meno decisioni..
ancora non l'hai capito?
ma lol
:asd:

Lucio Virzì
15-10-2005, 11:29
l'ultima frecciata a mr. B

"Il presidente del Consiglio ha spiegato agli italiani l'altra sera alla tv che io avrei una sola passione, la politica. Personalmente ho qualche passione in più, ma politicamente gli do ragione. La politica è passione fredda, lucida e composta. Ma è passione, non è interesse".

Era ora che qualche persona seria glielo dicesse.

LuVi

tatrat4d
15-10-2005, 11:32
Palermo, 12:23

UDC: ALEMANNO, CDL HA ANCORA BISOGNO DI FOLLINI
"Provo forte rammarico per le dimissioni di Marco Follini, una risorsa di grande serieta' di cui c'e' ancora bisogno". Dice il ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno. "Al di la' delle posizioni particolari e delle situazioni difficili che ci possono essere state nella coalizione - aggiunge - Follini rappresenta una risorsa di coerenza e serieta' di cui c'e' molto bisogno, non solo nell'Udc, ma in tutto il centrodestra. Mi auguro che la direzione del partito faccia di tutto per tenere a se' un segretario appena eletto dal congresso". ()

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se invece si facesse la doppietta e ci si liberasse della destra "sociale"? :sofico:

*MATRIX*
15-10-2005, 12:07
ed ora dove andrà ? andrà nella DC ?

Amu_rg550
15-10-2005, 12:12
le dimissioni mi paiono tardive, le avrebbe dovute presentare ben prima dato che le incomprensioni con berlusconi mi paiono ben radicate...
così, non a ridosso delle elezioni ma quasi, francamente mi paiono un pò azzardate per lui e la cdl.
fermo restando che non credo ad un suo passaggio all'altra sponda (politica :D) resta da valutare che seguito vi è nel partito.
(certo che se proprio avesse voluto dialogare con l'opposizione per la legge elettorale si sarebbe anche potuto impegnare un pò di più eh.. :rolleyes: )

nel frattempo http://donandmurph.com/forum/images/smiles/popcorn.gif :fagiano:

Lorekon
15-10-2005, 12:22
intanto dal punto di vista mediatco, sta oscurando le primarie del centrosinistra! :D

eh, le furbizie democristiane :sofico:

andreamarra
15-10-2005, 13:08
mah, sarò strano io, ma anzichè gioire o fottermene del fatto che se ne sia andato Follini, valuterei (che è la cosa più importante) le motivazioni per le quali si è stancato.

Dire "meno male se n'è andato" è tanto riduttivo quanto miope come visione politica.

teogros
15-10-2005, 13:11
E' questo modo di pensare alla politica che non mi piace. :)

Ma dai little! Sale sulla barca della maggioranza con un pugno di sedie e pretende di fare la voce grossa per racimolare voti qua e là! Ma solo qualcuno del "cdx" si accorge che questa è la vera ex-dc? :mbe:

LittleLux
15-10-2005, 13:49
Ma dai little! Sale sulla barca della maggioranza con un pugno di sedie e pretende di fare la voce grossa per racimolare voti qua e là! Ma solo qualcuno del "cdx" si accorge che questa è la vera ex-dc? :mbe:

Senti teo, in politica non ci sono santi. Follini certo non lo è, ma addossare tutte le responsabilità di quanto sta accadendo nella cdl è da miopi. Che dire della Lega, o solo ieri di Fini che andava a braccietto con Follini? Ve li siete dimenticati? Allora non erano loro i rompicoglioni? Fini ha fatto saltare Tremonti, e la Lega dal primo giorno di legislatura tiene sotto ricatto la cdl. Ed allora, che colpe ha in più Follini, rispetto a tutti gli altri, che colpe in più dovrebbe addossarsi? La verità è che lui è l'unico, seppur tardivamente, ad avere capito che Berlusconi rappresenta il freno, il problema, il creatore ed al contempo la nemesi di questo cdx. Ha cercato di venirne fuori in un modo o nell'altro, non ce l'ha fatta e penso che seguirà il destino della cdl, che io credo segnato.

Questa legge proporzionale, inoltre, sono convinto che peggiorerà ulteriormente le cose da quella parte, Berlusconi ha guadagnato solo qualche mese, ma ha fatto la cosa migliore, o peggiore a seconda da dove la si guarda, per affossare definitavamente la cdl quale lui l'aveva concepita. Il problema è che lui non ha orizzonti temporali troppo lunghi, guarda sempre e solo al contingente. Il suo problema era pararsi il culo ed ha trovato nella discesa personale in politica il mezzo migliore per farlo. Morto lui, per come la pensa, morti tutti. FI non avrebbe più alcun senso per esistere. Ma che dire degli altri partiti? Quelli non ragionano in questi termini, o almeno non dovrebbero, e Follini lo ha ben compreso. Sganciarsi da Berlusconi prima che la sua caduta trascinasse con se tutto e tutti. Mi sa che non ce l'ha fatta.

Ve lo ricordate? Governeremo per almeno 20 anni. Spazzeremo via la sx dal panorama politico italiano. Quanta tracotanza e protervia. Forse hanno ottenuto l'effetto esattamente opposto.

andreamarra
15-10-2005, 13:50
Follini ha detto testualmente "Con la riforma di legge ci siamo giocati l'anima".

E guai a considerare una cosa "positiva" queste sue sparate sui ministri dell'UDC, su Berlusconi e sulla politica generale di questa maggioranza.

Nonostante tutto, gli estimatori di Follini non sono poi così pochi, e nell'UDC è il personaggio di spicco.

poi si può discutere sul fatto che faccia bordelli con poche poltrone e tutto quello che volete, ma il centro :D della discussione è ben altro...

andreamarra
15-10-2005, 13:51
Senti teo, in politica non ci sono santi. Follini certo non lo è, ma addossare tutte le responsabilità di quanto sta accadendo nella cdl è da miopi. Che dire della Lega, o solo ieri di Fini che andava a braccietto con Follini? Ve li siete dimenticati? Allora non erano loro i rompicoglioni? Fini ha fatto saltare Tremonti, e la Lega dal primo giorno di legislatura tiene sotto ricatto la cdl. Ed allora, che colpe ha in più Follini, rispetto a tutti gli altri, che colpe in più dovrebbe addossarsi? La verità è che lui è l'unico, seppur tardivamente, ad avere capito che Berlusconi rappresenta il freno, il problema, il creatore ed al contempo la nemesi di questo cdx. Ha cercato di venirne fuori in un modo o nell'altro, non ce l'ha fatta e penso che seguirà il destino della cdl, che io credo segnato.

Questa legge proporzionale, inoltre, sono convinto che peggiorerà ulteriormente le cose da quella parte, Berlusconi ha guadagnato solo qualche mese, ma ha fatto la cosa migliore, o peggiore a seconda da dove la si guarda, per affossare definitavamente la cdl quale lui l'aveva concepita. Il problema è che lui non ha orizzonti temporali troppo lunghi, guarda sempre e solo al contingente. Il suo problema era pararsi il culo ed ha trovato nella discesa personale in politica il mezzo migliore per farlo. Morto lui, per come la pensa, morti tutti. FI non avrebbe più alcun senso per esistere. Ma che dire degli altri partiti? Quelli non ragionano in questi termini, o almeno non dovrebbero, e Follini lo ha ben compreso. Sganciarsi da Berlusconi prima che la sua caduta trascinasse con se tutto e tutti. Mi sa che non ce l'ha fatta.

Ve lo ricordate? Governeremo per almeno 20 anni. Spazzeremo via la sx dal panorama politico italiano. Quanta tracotanza e protervia. Forse hanno ottenuto l'effetto esattamente opposto.


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silversurfer
16-10-2005, 12:13
ottima notizia le dimissioni di Follini, sarebbe ancora migliore quella della sua definitiva scelta di abbondonare completamente la politica, anche se purtroppo sarà una notizia che non leggerò mai!

il problema è che i danni ormai li ha fatti...