View Full Version : CHE FINE STA FACENDO IL CINEMA?
Linux&Xunil
15-10-2005, 00:52
Ragazzi , di questi giorni mi sto rivedendo il cofanetto di Kubrick ed alcuni film di Scorsese (Toro Scatenato , Casinò , Quei Bravi Ragazzi).
Perche non ci sono più registi che hanno il coraggio di credere nel cinema per parlare del nostro tempo?
Una volta al fianco dei soliti film di intrattenimento autori come i gia citati Kubrick e Scorsese , Coppola , Cimino , Allen , Fellini e Bergman usavano questo straordinario mezzo per esplorare la condizione umana , per farci riflettere sulla storia , sul sesso , sulla guerra l odio e l' amore.
Perche non vi è stato un ricambio generazionale?
Perche mentre i Giornali , la Radio e la Televisione si sono modernizzati per assecondare i nostri bisogni il cinema è deperito a una misera forma di intrattenimento per adolescenti?
Possibile che dobbiamo credere che giocattolai come Spielberg , Scott , Cameron , Lucas e via discorrendo siano degli autori?
Possibile che in un mondo che cambia come quello in cui viviamo non ci sia un autore che sappia articolare una riflessione credibile sulla Genetica , sulla Democrazia o sulla nostra sessualità?
Io aspetto fiducioso ma prevedo epoche tenebrose per il cinema.
Lucio Virzì
15-10-2005, 08:32
- 40 % sul fondo unico dello spettacolo in Italia, ti dice nulla?
"Il popolo ignorante si gestisce meglio"
LuVi
Beelzebub
16-10-2005, 11:21
Il problema secondo me è più vasto: non è che manchino i bravi registi, è che ormai il cinema è diventato un'immensa macchina fabbrica soldi, quindi nessun regista viene appoggiato per proporre film impegnativi o coraggiosi, ma solo per sfornare l'ennesima cafonata ultra pubblicizzata, che puntualmente si rivela essere un obrobrio... ma per la quale sono già stati prodotti e diffusi su scala mondiale gadget di ogni sorta, per far scoppiare la "pincopalla mania"... :muro:
Basti pensare a come Hollywood stia ricorrendo allo squallido espediente del remake: prima i fumetti, poi i telefilm anni 70/80, poi gli horror giapponesi... e sempre (o quasi) con risultati scadenti... Anche gli attesissimi Episodio I, II e III di Star Wars sono stati deludenti proprio perchè usciti in questo clima di incassi a tutti i costi... mentre la precedente trilogia aveva avuto inizio con un film addirittura bandito dalle sale cinematrografiche, con un budget da film indipendente, e senza attori "all'ultimo grido"...
Il cinema Italiano è un caso a se, perchè a volte alcuni registi hanno intuizioni valide, idee originali... ma, oltre a mancare i fondi necessari per svilupparli come si deve (e non parlo di finanziamenti dallo Stato, cosa a mio avviso inconcepibile) mancano i bravi attori. A parte i pochi superstiti dell'epoca d'oro del cinema italiano, le nuove leve non sono assolutamente all'altezza... :(
mysteryman
16-10-2005, 11:46
Il cinema Italiano è un caso a se, perchè a volte alcuni registi hanno intuizioni valide, idee originali... ma, oltre a mancare i fondi necessari per svilupparli come si deve (e non parlo di finanziamenti dallo Stato, cosa a mio avviso inconcepibile) mancano i bravi attori. A parte i pochi superstiti dell'epoca d'oro del cinema italiano, le nuove leve non sono assolutamente all'altezza... :(
imho invece il problema non è degli attori (qualcuno bravino c'è) ma della regia: in parte sarà per mancanza di fondi, ma indubbiamente i film italiani da qualche anno a questa parte sono tutti uguali, sembrano fatti con lo stampino!
ora sicuramente la mancanza di interi generi (fantasy, fantascienza, ma anche molti altri) è dovuta alla mancanza di fondi che non permette effetti speciali, ma anzi proprio il basso costo dovrebbbe far emergere l'originalità delle sceneggiature, invece niente
guardate un film come memento: non è certo costato tanto, eppure sceneggiatura e montaggio ne fanno un capolavoro, cosa che purtroppo nel cinema italiano non si vede da anni e anni
DickValentine
16-10-2005, 12:41
assolutamente d'accordo con Beelzebub a parte questo:
Il cinema Italiano è un caso a se, perchè a volte alcuni registi hanno intuizioni valide, idee originali... ma, oltre a mancare i fondi necessari per svilupparli come si deve (e non parlo di finanziamenti dallo Stato, cosa a mio avviso inconcepibile) mancano i bravi attori. A parte i pochi superstiti dell'epoca d'oro del cinema italiano, le nuove leve non sono assolutamente all'altezza... :(
Beelzebub proprio tu dici una cosa così???
Mancano bravi attori??? E Maccio Capatonda? E Ektor Baboden? E Riccardino Fuffolo? E il briatore dell'idroscalo???
seriamente: non si fanno più film per il bisogno di esprimere qualcosa o voler trasmettere un messaggio. Ormai è quasi tutto un copiaeincolla, una ricerca di mercato, un businéss. Credo ke ormai finchè l'industria cinematografica non incontrerà una crisi seria si andrà avanti così. Magari un domani quando i budget diminuiranno tanti incapaci lasceranno stare il cinema.
Beelzebub
16-10-2005, 13:14
assolutamente d'accordo con Beelzebub a parte questo:
Beelzebub proprio tu dici una cosa così???
Mancano bravi attori??? E Maccio Capatonda? E Ektor Baboden? E Riccardino Fuffolo? E il briatore dell'idroscalo???
seriamente: non si fanno più film per il bisogno di esprimere qualcosa o voler trasmettere un messaggio. Ormai è quasi tutto un copiaeincolla, una ricerca di mercato, un businéss. Credo ke ormai finchè l'industria cinematografica non incontrerà una crisi seria si andrà avanti così. Magari un domani quando i budget diminuiranno tanti incapaci lasceranno stare il cinema.
:D Ma infatti questi sono attori ECCELSI! Purtroppo però non sono conosciuti ai più, e nonostante abbiano recitato in film pluripremiati, e diretti da registi come il sommo Ennio Annio, il grande pubblico è ancora ignorante della loro bravura...
La maggior parte degli attori italiani tanto blasonati, sono in un tunnel senza via di scampo, e ce ne vorrà prima che un film di Muccino vinca il premio Oscar Luigi Scalfaro.... :sofico:
Di pellicole valide e significative se ne trovano ancora molte, basta allontanarsi un pochino dai nomi blasonati e dall' "hollywood style"
Bisognerebbe riscoprire un pochino i registi minori, i titoli che passano in sordina, i paesi che vengono quasi emarginati dalle grosse mostre cinematografiche.
Bisognerebbe cominciare a vedere i film di altre cinematografie, i più conoscono solo film USA e Italiani.
Dal punto di vista artistico e dell'evoluzione tecnica nazioni come Francia e URSS non sono certo meno importanti degli Stati Uniti. Viene dimenticato un po' troppo spesso che il cinema è nato in Francia, e che l'Europa per i primi 20 anni fino al 1914 ha avuto un chiaro predominio, a parte Griffith.
La prima guerra mondiale ha avvantaggiato l'industria statunitense, ma dal 1919 in poi molti capolavori del muto furono film europei (espressionismo tedesco, film francesi e sovietici) oltre a quelli USA.
Anche col graduale passaggio al sonoro dal 1929 in poi l'Europa ha comunque continuato negli anni 30 a esprimere film di grande rilevanza artistica.
La seconda guerra mondiale è stata devastante per il cinema europeo ed ha segnato il definitivo prevalere commerciale dei film USA in tutta l'Europa Occidentale.
Predominio commerciale non significa necessariamente predominio artistico; l'esigenza di essere appetibile a un più vasto pubblico possibile e la necessità di esportare l' american way-of-life nel mondo imposte dai produttori (tendiamo troppo qui in Europa ad identificare il film col suo regista, ma molto spesso è il produttore che decide registi, attori e sceneggiatori, oltre a mettere i soldi) hanno determinato un'eccessiva standardizzazione dei film statunitensi, e una sopravvalutazione del valore di parecchi film.
Negli anni 50 sono venute alla ribalta cinematografie di altri paesi (specialmente Giappone e India), e negli ultimi 15 anni i film asiatici (di Cina, Hong Kong, Taiwan, Giappone, ,Corea, Iran, Turchia) fanno spesso incetta di premi nei festival di tutto il mondo.
Contrariamente quello che si pensa non sono certo gli USA la nazione che realizza più film; da diversi anni al primo posto c'è l'India, spesso con un numero di film doppio rispetto agli States (mediamente 800 pellicole l'anno)
C'è poi il cinema Usa (ed anche di altri paesi) indipendente dalle grosse majors del settore, anche se ha poca visibilità.
Possibile che dobbiamo credere che giocattolai come Spielberg , Scott , Cameron , Lucas e via discorrendo siano degli autori? Possibile che in un mondo che cambia come quello in cui viviamo non ci sia un autore che sappia articolare una riflessione credibile sulla Genetica , sulla Democrazia o sulla nostra sessualità? Io sono d'accordo che quei quattro registi sono troppo sopravvalutati rispetto ai loro colleghi (che hanno lavorato con budget ben inferiori) e un po' troppo sulla bocca di tutti, anche se qualche film artisticamente riuscito i primi due l'hanno realizzato.
Ma se il cinema è spesso intrattenimento per adolescenti o coppiette giovani, è dovuto anche al grande cambiamento di abitudini avvenuto in Italia a metà anni 70; arrivarono tutti insieme tv a colori, canali multipli, telecomando e videoregistratore. Fino al 75 c'erano solo Nazionale e Secondo Programma; anche le persone sposate o/e anziane uscivano la sera molto di più per andare al cinema o a teatro. C'è stato così un abbassamento dell'età del pubblico che va al cinema, che è andato di pari passo con l'abbassamento della qualità della programmazione.
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