View Full Version : Disponibile Suse 10
Redazione di Hardware Upg
13-10-2005, 09:52
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/software/15576.html
Rilasciata da qualche giorno una nuova release della distribuzione SuSE che beneficia dei contenuti del progetto OpenSUSE
Click sul link per visualizzare la notizia.
io ho scaricato l'altro ieri il DVD della Evaluate ;) e ho installato subito...devo dire che è imho molto più veloce delle precedenti versioni e direi che tra le distro "user-friendly" è nettamente la migliore, YaST è fenomenale e permette di gestire il sistema in maniera facile e veloce ;)
per ora la tengo sul HD insieme a Windows XP Professional, alla Debian Sid 3.1 ;) ma quando prenderò il portatile potrebbe essere la distro numero 1 candidata ad essere installata :O
SuSE FOREVER!!!! :D :D :D :D :D
debian forever apt insostituibile....
oltre che rock solid
scorpionkkk
13-10-2005, 10:31
Cioccolato di modica al peperoncino forever!!
Anche se effettivamente la nutella è utile in casi in cui occorre la quantità più che la qualità..
MenageZero
13-10-2005, 10:44
Cioccolato di modica al peperoncino forever!!
Anche se effettivamente la nutella è utile in casi in cui occorre la quantità più che la qualità..
:confused:
scorpionkkk
13-10-2005, 10:51
:confused:
hai rovinato la serie positiva degli inutili "forever" :cry:
Molto molto molto meglio Gentoo... Cmq era ora che uscisse la 10
MenageZero
13-10-2005, 11:03
hai rovinato la serie positiva degli inutili "forever" :cry:
ok, adesso ho capito. non lo faccio più :p
CiccoMan
13-10-2005, 11:05
Mi servirebbero due info :p
vorrei scaricare la value utilizzando il file torrent... ma come si fa? Ho scaricato il file torrent, e ora?
Secondo voi conviene scaricare da ftp? Se mai avreste quelche server da consigliare?
Grazie :D
A. Springs
13-10-2005, 11:36
io ho scaricato l'altro ieri il DVD della Evaluate ;)
Cosa cambia rispetto alla versione retail?
Cosa cambia rispetto alla versione retail?
Leggere la news, no... :O
Ginopilot
13-10-2005, 12:34
"Novell ha dichiarato che grazie ai contributi della comunità opensource è stata migliorata l'usabilità, caratteristica essenziale per poter abbracciare il maggior numero possibile di utenti consumer. "
contributo della comunita' opensource e usabilita non mi sembra vadano a braccetto.
darkbasic
13-10-2005, 14:07
@ A.Springs
http://www.novell.com/products/linuxpackages/professional/diff_cd_dvd.html
ottimo! sto gia scaricando i 5 cd della distro
p.s. mi date un link da cui prelevale il DVD della suse? :D
darkbasic
13-10-2005, 14:29
http://lists.opensuse.org/archive/opensuse-announce/2005-Oct/0003.html
Mi chiedo (da ignorante che non ha letto l'intero sito Novell) se mi sarà possibile aggiornare la 9.3 che uso a casa e che ho configurato tanto faticosamente, o se dovrò reinstallare. La fatica non era dovuta a limiti di Yast, che è effettivamente ottimo, ma alla carenza cronica di applicazioni multimediali ed a stranezze del mixer audio.
Mi chiedo inoltre se Beagle sia finalmente utilizzabile, perchè c'era anche sulla 9.3, ero impaziente di provarlo, ma non c'è stato verso di farlo andare. Analogamente, trovo un po' scorretto che OOo 2.0 venga installato senza alcun avvertimento sul fatto che si tratta di una versione beta. Enormemente più stabile di Beagle, ma avrebbero potuto almeno lasciare la schermata di avvio con scritto "Beta" anzichè quella di SuSe che non ti avverte in alcun modo.
A. Springs
13-10-2005, 15:31
Leggere la news, no... :O
Anche tu se leggessi bene le domande eviteresti di scrivere inutilità.
@ A.Springs
http://www.novell.com/products/linuxpackages/professional/diff_cd_dvd.html
Grazie mille, ma da quel link si evince la lista dei pacchetti presenti sulla versione retail. Anche se lì recita "This comparison was done between the 5 CD set and the dual layered DVD, which ship with the retail version of the product." non capisco davvero, perché alcuni di quei pacchetti sono presenti anche nelle altre due versioni.
Il dubbio iniziale ad ogni modo interessava la dicitura "valutazione". Posso utilizzarla a pieno per uso home, o possiede qualche restrizione o scadenza?
LucaTortuga
13-10-2005, 16:15
Certo che disturbarsi a leggere le news è fatica, eh?
"Dal sito di OpenSUSE è possibile scaricare la distribuzione 10 in versione evaluate, ovvero contenente anche i software rilasciati con licenza commerciale, sia la versione opensource, epurata da ogni contenuto proprietario."
DioBrando
13-10-2005, 17:13
contributo della comunita' opensource e usabilita non mi sembra vadano a braccetto.
motivi per affermarlo?
DioBrando
13-10-2005, 17:15
Mi servirebbero due info :p
vorrei scaricare la value utilizzando il file torrent... ma come si fa? Ho scaricato il file torrent, e ora?
Secondo voi conviene scaricare da ftp? Se mai avreste quelche server da consigliare?
Grazie :D
scarichi un client BT qualsiasi ( Azureus, Bit Tornando, Shareaza...), apri il file e partirà in automatico il download della SuSe.
Il meccanismo è lo stesso di Emule/Edonkey&soci... ;)
Opteranium
13-10-2005, 17:16
oh, oh, anche tu stravedi per il cioccolato di Modica, eh..???
IMHO è il migliore (inoltre è anche quello che fa ingrassare di meno, visto che è fatto solo con zucchero e polvere di cacao: niente latte, burro di cacao, ecc...)
tornando IT, a me piace SUSE. Non sono assolutamente esperto di Linux, quindi la trovo molto comoda come alternativa a Windows
giusto oggi ho formattato il pc di un amico con su una suse 9.3 in favore di una mandriva (volevo mettergli Slacky, ma dopo una settimana di linux mi sembrava eccessivo)... Probabilmente sono prevenuto nei confronti di Suse dal fatto che la rete della mia uni (fatta con Suse) fa schifo, ma ritengo Mandriva più amica per un niubbo e più stabile e veloce, nonchè leggera (anche se odio quel pinguino con le stelle al posto degli occhi grrrr), mai cambiato idea dalla Suse 7 in su e questa 10 credo non scalfirà la mia antipatia nei suoi confronti. Un niubbo di Linux trova in Mandriva una amica migliore, una azienda trova in Slacky, Gentoo o Debian rocce migliori di una Suse. A già poi solo con Suse ho provato sulla mia pelle inspiegabili Crash di sistema di un ambiente Linux, solo con Suse sono passato dal dito indice sul pulsante di spegnimento del pc per blocco totale del sistema (normalmente una shell funzionante lo sempre raggiunta).
Cosa cambia rispetto alla versione retail?
nulla, mancano ovviamente i manuali cartacei (sono difficili da scaricare :ciapet: ) e l'assistenza :O
Premetto che non conosco molto bene linux ma sono molto interessato ai Live DVD per poter caricare un sistema operativo linux, con interfaccia simile a winzoz, da DVD e che gestisca ( mi basta un semplice compia incolla) i file presenti nelle varie partizioni dell'HD :)...
Questo mi è molto utile per bekappare quando mi si incasina il Windzoz e non parte piu' :mc: ...
...così ho provato a scaricare il LiveSuse 9.3 (2GB) ...funziona bene ma non mi permetteva di spostare/copiare nessun file da C: (partizione primaria) alle altre partizioni secondarie perchè avrei dovuto scrivere alcune righe di comando per darmi i premissi....cosa che ovviamente non so...
...così chiedo a voi guru del Linux se conoscete qualche liveDVD, con interfaccia tipo Winzoz, da scaricarsi in cui si hanno già tutti i permessi per copiare ogni tipo fi file...
Sicuramente mi sarò espresso come il :oink: ma vi prego non bastonatemi :ave: ;)
1100000110100000
:)
DioBrando
13-10-2005, 18:40
Premetto che non conosco molto bene linux ma sono molto interessato ai Live DVD per poter caricare un sistema operativo linux, con interfaccia simile a winzoz, da DVD e che gestisca ( mi basta un semplice compia incolla) i file presenti nelle varie partizioni dell'HD :)...
Questo mi è molto utile per bekappare quando mi si incasina il Windzoz e non parte piu' :mc: ...
...così ho provato a scaricare il LiveSuse 9.3 (2GB) ...funziona bene ma non mi permetteva di spostare/copiare nessun file da C: (partizione primaria) alle altre partizioni secondarie perchè avrei dovuto scrivere alcune righe di comando per darmi i premissi....cosa che ovviamente non so...
...così chiedo a voi guru del Linux se conoscete qualche liveDVD, con interfaccia tipo Winzoz, da scaricarsi in cui si hanno già tutti i permessi per copiare ogni tipo fi file...
Sicuramente mi sarò espresso come il :oink: ma vi prego non bastonatemi :ave: ;)
1100000110100000
:)
non sn particolarmente ferrato con nessuna delle due ma sia Knoppix che Helix dovrebbe fare al caso tuo; soprattutto la seconda dato che è orientata al Disaster recovery e tutte quelle situazioni tipiche da amministratore di sistema.
Sulla GUI utilizzata n sò risponderti ma come tool direi che ci siamo proprio :)
Breakthru
13-10-2005, 19:15
sono molto interessato ai Live DVD per poter caricare un sistema operativo linux, con interfaccia simile a winzoz, da DVD e che gestisca ( mi basta un semplice compia incolla) i file presenti nelle varie partizioni dell'HD :)...
devi usare partizioni fat32 perchè il modo in cui winzozz legge e scrive i file su disco è segreto, alcuni hacker si sono fatti un culo così per riuscire a leggere, ma non toglie che i tuoi dati sono in ostaggio.
temporaneamente puoi creare una partizione fat32 dove linux e win possono leggere e scrivere, poi cambia sistema operativo.
Questo mi è molto utile per bekappare quando mi si incasina il Windzoz e non parte piu' :mc: ...
usa il livedvd o il liveCD per masterizzare i dati su cd/dvd..
e usalo soprattutto per conoscere alternative a winzozz che troppo spesso si incasina (parole tue).
Grazie per l'attenzione.
Ginopilot
13-10-2005, 20:09
L'os e' generalmente alimentato da programmatori che attraverso il loro operato possono farsi conoscere. I designer di interfaccia hanno un ruolo marginale in questo fenomeno. Caso a parte sono i grandi progetti di gui come gnome e kde. Dubito che il ruolo dell'os possa essere chiave in temrini di usabilita' di un os. Ritengo invece molto piu' importante l'operato di chi mette assieme le cose, sceglie cosa implementare o meno e come legarlo al resto. Purtroppo pero' sono anni che sostengo la carenza delle distro linux sotto questo aspetto. Occorre fare di piu', molto di piu'.
DioBrando
13-10-2005, 20:38
L'os e' generalmente alimentato da programmatori che attraverso il loro operato possono farsi conoscere. I designer di interfaccia hanno un ruolo marginale in questo fenomeno. Caso a parte sono i grandi progetti di gui come gnome e kde. Dubito che il ruolo dell'os possa essere chiave in temrini di usabilita' di un os.
Io non sn d'accordo, in primo luogo perchè Open Source non significa Linux, sarebbe un'associazione fuorviante e limitativa. ( così come l'usabilità non è un principio a cui il solo sistema operativo deve tendere)
Nella tua prima affermazione hai generalizzato il concetto e per quello ti ho chiesto dei chiarimenti.
Ci sn parecchi progetti che sn Open Source, per altro frutto di collaborazioni con grosse aziende che badano molto all'usabilità e all'accessibilità e che aderiscono a standard riconosciuti a livello internazionale.
Anzi, a livello teorico, IMHO, una filosofia di questo tipo che slega di fatto progettisti da società che rilasciano SW con codice proprietario, può consentire la nascita di un progetto per prima cosa proprio dalla volontà di aderire a certe convenzioni e certi standard ( che n sn frutto di decisioni a tavolino e basta, ma sn conseguenti a studi nel settore, questo è giusto ricordarlo...); perchè spesso accade che una grossa SW House per cercare di imporre il proprio formato e farlo diventare standard de facto, si scontri con i dettami di organismi non profit che sn stati creati però proprio per quello scopo: garantire interoperabilità, compatibilità, coerenza, fornire linee di sviluppo ecc. ( cosa lecita dal pdv del produttore, meno per chi invece deve fruire di un prodotto e si trova davanti a miriadi di scelte...d'altra parte la logica del profitto è spesso + forte).
Di esempi se ne possono fare tanti, mi vengono in mente Mozilla, Open Office, ma anche applicativi che puntano al settore Business/Enterprise come Compiere e OpenBusiness.
Ritengo invece molto piu' importante l'operato di chi mette assieme le cose, sceglie cosa implementare o meno e come legarlo al resto. Purtroppo pero' sono anni che sostengo la carenza delle distro linux sotto questo aspetto. Occorre fare di piu', molto di piu'.
figure di questo tipo ce ne sn indipendentemente da quale sia l'approccio utilizzato, closed od open che sia.
Il problema è semmai un altro per Linux e cioè che la frammentazione e la troppa diversificazione porta inevitabilmente confusione ma qui sta il pregio ed il problema di linux stesso.
Un organismo che a livello centrale scegliesse un Desktop Environment, un editor di testo, un browser, delle linee guida + rigide potrebbe mettere gli utenti che vogliono delle certezze nelle condizioni di essere + sicuri che il sistema è circa quello e quello resterà nel futuro; d'altra parte limiterebbe la scelta sia loro che di tutti gli altri e rischierebbe di far morire molti progetti anche interessanti spostando le risorse della comunità ( e degli enti privati/pubblici che la supportano) verso pochi lidi ben precisi.
darkbasic
13-10-2005, 20:39
Grazie mille, ma da quel link si evince la lista dei pacchetti presenti sulla versione retail. Anche se lì recita "This comparison was done between the 5 CD set and the dual layered DVD, which ship with the retail version of the product." non capisco davvero, perché alcuni di quei pacchetti sono presenti anche nelle altre due versioni.
Il dubbio iniziale ad ogni modo interessava la dicitura "valutazione". Posso utilizzarla a pieno per uso home, o possiede qualche restrizione o scadenza?
La dicitura eval non implica nessun tipo di restrizione. Penso che il terminine "valutazione" derivi dal fatto che se si è soddisfatti di questa versione il passo successivo è quello di comprare la versione retail, con ancora più software, con degli ottimi manuali e con 90 giorni di assistenza gratuita.
In ogni caso fra il set di 5 cd e il DVD eval non ci sono differenze, mentre i pacchetti aggiuntivi presenti nella versione retail sono indicati nel link che ho postato (la maggior parte di essi sono comunque inutili per un'utenza desktop, dato che si tratta principalmente di pacchetti devel, mod per apache e simili).
In ogni caso consiglio a tutti di aggiungere altre sorgenti di installazione a yast, come ad esempio packman, così da arricchire la dotazione software laddove è carente (ad esempio nell'ambito multimedia).
Anche tu se leggessi bene le domande eviteresti di scrivere inutilità.
Come hai visto anche LucaTortuga nel post dopo il tuo concorda con me...
Quindi un po' + di umiltà ed ascolta il consiglio degli altri... :p
Ginopilot
14-10-2005, 10:43
Io non sn d'accordo, in primo luogo perchè Open Source non significa Linux, sarebbe un'associazione fuorviante e limitativa. ( così come l'usabilità non è un principio a cui il solo sistema operativo deve tendere)
Ma qui si parlava del contributo all'usabilita' di una distribuzione linux, ed e' a cio' che facevo riferimento. Chiaro che non e' solo l'os che deve tendere a questo, ma e' l'os che deve stabilire un aproccio di base comume. Altrimenti tanti software diversi ad elevata "usabilita'" finiscono per diventare "inusabili" se messi assieme.
Nella tua prima affermazione hai generalizzato il concetto e per quello ti ho chiesto dei chiarimenti.
Ci sn parecchi progetti che sn Open Source, per altro frutto di collaborazioni con grosse aziende che badano molto all'usabilità e all'accessibilità e che aderiscono a standard riconosciuti a livello internazionale.
Questo e' il caso dei grandi progetti, con grandi sponsor e tanti soldi per tutti. Ma non tutti i progetti os godno di questo privilegio, anzi.
Anzi, a livello teorico, IMHO, una filosofia di questo tipo che slega di fatto progettisti da società che rilasciano SW con codice proprietario, può consentire la nascita di un progetto per prima cosa proprio dalla volontà di aderire a certe convenzioni e certi standard ( che n sn frutto di decisioni a tavolino e basta, ma sn conseguenti a studi nel settore, questo è giusto ricordarlo...); perchè spesso accade che una grossa SW House per cercare di imporre il proprio formato e farlo diventare standard de facto, si scontri con i dettami di organismi non profit che sn stati creati però proprio per quello scopo: garantire interoperabilità, compatibilità, coerenza, fornire linee di sviluppo ecc. ( cosa lecita dal pdv del produttore, meno per chi invece deve fruire di un prodotto e si trova davanti a miriadi di scelte...d'altra parte la logica del profitto è spesso + forte).
Sempre a livello teorico pero' queste scelte sono libere e non vincolate da scelte di base. Ma per lo sviluppo di un os e' necessario che vi siano delle precise linee guida da seguire rigorosamente, senza lasciare niente al buon cuore dello sviluppatore di quella particoalre parte dell'os.
Di esempi se ne possono fare tanti, mi vengono in mente Mozilla, Open Office, ma anche applicativi che puntano al settore Business/Enterprise come Compiere e OpenBusiness.
Sono applicativi che vivono nel loro piccolo mondo. E non possono rapposrtarsi al disegno globale, se questo non c'e'.
figure di questo tipo ce ne sn indipendentemente da quale sia l'approccio utilizzato, closed od open che sia.
Il problema è semmai un altro per Linux e cioè che la frammentazione e la troppa diversificazione porta inevitabilmente confusione ma qui sta il pregio ed il problema di linux stesso.
Come os desktop e' un grave difetto. E' per questo che sostengo che non esista ancora una distro linux che sia un vero os desktop.
Un organismo che a livello centrale scegliesse un Desktop Environment, un editor di testo, un browser, delle linee guida + rigide potrebbe mettere gli utenti che vogliono delle certezze nelle condizioni di essere + sicuri che il sistema è circa quello e quello resterà nel futuro;
No, questo organismo non farebbe altro che sviluppare un os desktop. Perche' senza queste scelte e' impossibile realizzare un prodotto di questo tipo.
d'altra parte limiterebbe la scelta sia loro che di tutti gli altri e rischierebbe di far morire molti progetti anche interessanti spostando le risorse della comunità ( e degli enti privati/pubblici che la supportano) verso pochi lidi ben precisi.
Le scelte vanno fatte a monte. Purtroppo la mente unama e' in un certo senso troppo creativa. Se fossimo piu' limitati probabilmente non ci sarebbe il problema di limitare la creativita' in termini di scelte progettuali. Non si puo' avere un os desktop con kde e gnome e altro ancora.
Firedraw
14-10-2005, 12:23
io ho provato ad aggiornare la 9.3, ma mi si bloccava all'update del boot loader, ho dovuto reinstallarla da newbie che sono. Oltre tutto mi è difficile trovare repository per la 10.0, quindi se avete la 9.3 tutta sistemata il mio consiglio è attendere ancora un po'. Inoltre scaricare da bit torrent è poco conveniente, si va a 20-30 k /s. da ftp l'ho scaricata a 480 k/s in 2 ore. Ovviamente nn quello ufficiale suse, ma da un mirror. se andate sulla discussione suse sul forum lo travate il link.
Dimenticavo, cmq la 10 è effetivamente molto più veloce e snella della 9.3, anche se a me funziona tutto benone fin'ora, c'è cmq gente che si lamenta di problemi di stabilità!
A. Springs
14-10-2005, 12:37
Come hai visto anche LucaTortuga nel post dopo il tuo concorda con me...
Quindi un po' + di umiltà ed ascolta il consiglio degli altri... :p
Per favore evita di rispondere ancora a questa discussione, visto che non porti alcun beneficio se non polemica gratuita.
darkbasic ti ringrazio per l'esauriente risposta. Seguirò i consigli una volta terminato il download.
Per favore evita di rispondere ancora a questa discussione, visto che non porti alcun beneficio se non polemica gratuita.
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso... :O
E qui chiudo... :p
DioBrando
14-10-2005, 14:05
Ma qui si parlava del contributo all'usabilita' di una distribuzione linux, ed e' a cio' che facevo riferimento.
beh scusa ma allora avresti potuto e dovuto specificarlo nel tuo primo post...questo per rispetto di tutti i programmatori, sviluppatori e n solo che lavorano seguendo quella filosofia.
Chiaro che non e' solo l'os che deve tendere a questo, ma e' l'os che deve stabilire un aproccio di base comume. Altrimenti tanti software diversi ad elevata "usabilita'" finiscono per diventare "inusabili" se messi assieme.
e se invece hai un ambiente ( SO) usabile ma gli applicativi non lo sn, che risultato ottieni?
Questo e' il caso dei grandi progetti, con grandi sponsor e tanti soldi per tutti. Ma non tutti i progetti os godno di questo privilegio, anzi.
questo n è necessariamente vero...le specifiche così come gli studi di Int-UM sn a disposizione di tutti e molti di questi sn assodati da anni.
E cmq grandi progetti ce ne sn, perchè ci sn sempre + società multimilionarie che investono nell'OS o chiedono il contributo della comunità per migliorare e innovare i propri prodotti.
Sempre a livello teorico pero' queste scelte sono libere e non vincolate da scelte di base. Ma per lo sviluppo di un os e' necessario che vi siano delle precise linee guida da seguire rigorosamente, senza lasciare niente al buon cuore dello sviluppatore di quella particoalre parte dell'os.
Secondo me questo punto rivela come ci sia un alone di pressapochismo sull'Open Source; Open Source non significa anarchia e non significa programmatore o gruppo di programmatori che smanettano nella propria stanzetta cercando di lavorare alla ben'e meglio.
Non funziona così.
Ci sn progetti complessi che seguono rigorosi standard e partono da questi.
Quando una società invece segue i propri "standard" e n vuole abbracciare gli altri, indipendenti e riconosciuti universalmente, si pone lei in condizione di rischiare di produrre un SW poco accessibile.
Quindi n è affatto un discorso teorico, è purtroppo molto vero ed un esempio calzante è il Web.
Sono applicativi che vivono nel loro piccolo mondo. E non possono rapposrtarsi al disegno globale, se questo non c'e'.
Considerato che il Web ( ed Internet) è probabilmente la piattaforma del futuro, mi pare un pò eccessivo definirlo "piccolo".
e poi forse alcuni di questi mondi nemmeno li conosci così bene ;)
Ripeto, è sbagliato guardare la situazione ed il mondo OS il tutto in funzione di linux...ci sn realtà Enterprise in cui i modelli e gli ambienti di progettazione sn molto + specializzati e rigidi, dove si utilizzano un modelli di sviluppo OS, soprattutto in questi ultimi tempi dove sn + frequenti fenomeni di migrazione.
Come os desktop e' un grave difetto. E' per questo che sostengo che non esista ancora una distro linux che sia un vero os desktop.
sì questo è un suo limite probabilmente, se vuole diventare appetibile ai meno smaliziati.
Ma questo non ha nulla che vedere con l'usabilità però...ciascuna soluzione può implementare proprie soluzioni a medesimi problemi.
Semmai è una questione di abitudine per l'utente che si trova spaesato magari tra ambienti diversi...ma ripeto questo non significa che siano poco usabili.
Quindi se era questo il punto della tua critica, che è condivisibile se posto in questi termini, sta qui il "misunderstanding"...
No, questo organismo non farebbe altro che sviluppare un os desktop. Perche' senza queste scelte e' impossibile realizzare un prodotto di questo tipo.
non svilupperebbe niente...darebbe delle indicazioni, delle guidelines, nulla di +.
Chi sviluppa e implementa le soluzioni sn altre persone ed è bene che le figure restino distinte.
Le scelte vanno fatte a monte. Purtroppo la mente unama e' in un certo senso troppo creativa. Se fossimo piu' limitati probabilmente non ci sarebbe il problema di limitare la creativita' in termini di scelte progettuali. Non si puo' avere un os desktop con kde e gnome e altro ancora.
Se la nostra creatività fosse + limitata, l'informatica ( ma tanti altri campi scientifici) n avrebbero raggiunto certi traguardi e progressi; pensare che sarebbe meglio IMHO è proprio un'assurdità...
E' un come il "si stava meglio quando si stava peggio" :) ( anche per fortuna la creatività all'uomo n è mai mancata, indipendentemente dall'era in cui si è trovato)
F1R3BL4D3
14-10-2005, 14:11
Scaricati sia il livecd che la versione in dvd (vi scrivo dal livecd grazie al modem ethernet...).
Che dire per il momento soddisfatto; ho scaricato la versione a 64 bit per vedere come si comporta.
Se qualche giorno formatterò (molto presto) penso di installarla e usarla per produttività/svago (musica/dvd) e internet. Per i giochi uso winXP.....
Buone prove..... ;)
MenageZero
14-10-2005, 17:36
Un organismo che a livello centrale scegliesse un Desktop Environment, un editor di testo, un browser, delle linee guida + rigide potrebbe mettere gli utenti che vogliono delle certezze nelle condizioni di essere + sicuri che il sistema è circa quello e quello resterà nel futuro; d'altra parte limiterebbe la scelta sia loro che di tutti gli altri e rischierebbe di far morire molti progetti anche interessanti spostando le risorse della comunità ( e degli enti privati/pubblici che la supportano) verso pochi lidi ben precisi.
Capisco che uno scenario di questo tipo potrebbe far "temere" per riguardo la famosa (ma anche famigerata per certi aspetti) "libertà di scelta" che a quanto pare deve essere "obbligatoriamente" associata al "concetto" di os gnu/linux o addirittura far gridare al sacrilegio alcuni, ma creare una certa standardizzazione, anche forte, per avere una base comune (magari un sistema base identico per "tutti") che poi le singole distro possono "arricchire" come vogliono ma non modificare e riorganizzare radicalmente se vogliono rimanere nello standard,
forse sarebbe allo stato attuale l'unico modo per avere un saldo punto di partenza per creare un os open vero concorrente di win o osx in grado di conquistarsi un utenza veramente di massa (decine di punti %, non unità !)...
LSB (www.linuxbase.org) può essere ad esmpio una cosa che va in questa direzione, ma al momento non sembra avere effetti "forti" o perlomeno facilmente percepibili come "comodità" per l'utente, uniformità di organizzazione e interoperabilità tra i diversi gnu/linux.
Un'alternativa teoricamente semplice sarebbe che una qualunque distro diventasse lo standard di fatto, usata dalla stragrande maggioranza degli utenti linux, e da lì poi "portarla" ad essere desktop-oriented e user-friendly (se non lo è già) e quindi "lanciarsi" alla conquista del mercato di massa... ma oltre che attualmente mi sembra ancor meno probabile non credo sia tanto auspicabile per diversi motivi, tra cui che a diventare "standard" potrebbe non essere il meglio tecnicamente... un giorno chissà potrebbe saltar fuori la "killer-distro" (magari killer non per meriti tecnici...) e questo sì che potrebbe far rimpiangere la "libertà di scelta" a chi prima "snobbava" l'evetualità di mettresi d'accordo "a tavolino" per fare un po' "d'ordine"...
cmq la eventuale ridondanza di apps end-user e desk. env. è il minimo per non dire "il niente": a seconda della distro, sistemi di inst. apps diversi, tool di config diversi e veramente alla portata di tutti solo in poche, organizzazione dell'albero delle dir e file di config spesso con differenze non trascurabili, procedure di inst drv diverse anche da caso caso, diverso "assortimento" di lib. presenti di default...
e poi focalizzandosi sugli ambienti grafici:
Se si vuole sviluppare una app. per x, (a meno che non prendi come target esclusivamente una specifica versione di una specifica distro) non si sa quale desk. env. trovi nel sistema del potenziale utente, qundi non c'è neanche un dev-toolkit di riferimento è difficile stimare la % di os linux su cui l'app può funzionare così come è una volta che hai fatto le tue scelte( gtk pittosto che qt o motif se devi "accontentare" ambienti in cerca di minimalismo e leggerezza...)
inoltre, sarò sacrilego, ma forse per semplificare la vita all'utente non serve avere sia Gnome sia KDE sia tutti gli altri... se magari negli anni tutti gli sforzi nello sviluppo dei vari desk. env. e magari anche delle versioni open di x11 si fossero incanalati e organizzati un una direzione unica e coerente, forse oggi si avrebbero sistemi open (linux, ma anche *bsd) con un ambiente grafico più all'avanguardia di un osx o un Vista, data anche la "velocità" con cui i progetti open spesso rilasciano nuove versione (anche major release)... questo se vogliamo dare importanza al sistema grafico (se no per le esigenze basilari basta anche un CDE di decenni fa) e come indicano dalle parti di Redmond o Cupertino per un os che vuole avere successo in ambito desktop sembra sia importante...
(non mi riferisco all'estetica ma più che altro alla tecnologia e integrazione dei vari layer sw coinvolti...)
Dalla situazione attuale non sembra che "invadere" il mercato client (home/office) sia un vero obbietivo importante per la "comunità opensource" ma in particolare per chi sviluppa le distro gnu/linux, cosa assolutamente legittima per carità... (ci sono tante distro che nascono "apposta per il desktop", che si dichiarano come il definitivo "linux-facile", ma appunto sono tante, tutte che come punto fondamentale hanno: "1: il desktop linux te lo do io ma a modo mio..." -d'altronde ai programmatori è sempre piaciuto reinvetare la ruota :D- e nessuna con bacino di utenza che possa dire qualcosa a livello globale... )
Ginopilot
14-10-2005, 20:09
e se invece hai un ambiente ( SO) usabile ma gli applicativi non lo sn, che risultato ottieni?
Dipende dalla cause. Puo' essere colpa degli sviluppatori dei programmi come dell'os.
questo n è necessariamente vero...le specifiche così come gli studi di Int-UM sn a disposizione di tutti e molti di questi sn assodati da anni.
E cmq grandi progetti ce ne sn, perchè ci sn sempre + società multimilionarie che investono nell'OS o chiedono il contributo della comunità per migliorare e innovare i propri prodotti.
Il fatto che esistano gli strumenti non vuol dire che li si applichi.
Secondo me questo punto rivela come ci sia un alone di pressapochismo sull'Open Source; Open Source non significa anarchia e non significa programmatore o gruppo di programmatori che smanettano nella propria stanzetta cercando di lavorare alla ben'e meglio.
Non funziona così.
Ci sn progetti complessi che seguono rigorosi standard e partono da questi.
Questo non basta per fare un os desktop. Bisogna avere delle direttive comuni a tutti i progetti che riguardano lo sviluppo dell'os.
Quando una società invece segue i propri "standard" e n vuole abbracciare gli altri, indipendenti e riconosciuti universalmente, si pone lei in condizione di rischiare di produrre un SW poco accessibile.
Non e' detto. Se lo sviluppo e' coerente potrebbe invece tirare fuori un ottimo prodotto che supera alcune certezze consolidate.
Considerato che il Web ( ed Internet) è probabilmente la piattaforma del futuro, mi pare un pò eccessivo definirlo "piccolo".
Il web non e' un os, almeno non ancora. E visto il suo modello di sviluppo non potra' mai essere un os desktop.
e poi forse alcuni di questi mondi nemmeno li conosci così bene ;)
Questo e' certo.
Ripeto, è sbagliato guardare la situazione ed il mondo OS il tutto in funzione di linux...ci sn realtà Enterprise in cui i modelli e gli ambienti di progettazione sn molto + specializzati e rigidi, dove si utilizzano un modelli di sviluppo OS, soprattutto in questi ultimi tempi dove sn + frequenti fenomeni di migrazione.
Ma qui si parla di os os (sistemi operativi opensource)
sì questo è un suo limite probabilmente, se vuole diventare appetibile ai meno smaliziati.
Ma questo non ha nulla che vedere con l'usabilità però...ciascuna soluzione può implementare proprie soluzioni a medesimi problemi.
Semmai è una questione di abitudine per l'utente che si trova spaesato magari tra ambienti diversi...ma ripeto questo non significa che siano poco usabili.
Quindi se era questo il punto della tua critica, che è condivisibile se posto in questi termini, sta qui il "misunderstanding"...
Ha a che vedere eccome con l'usabilita'. E neanche di ambienti diversi. E' un problema piu' specifico di coerenza dell'interfaccia, di procedure di utilizzo, di interfacciabilita' con l'utente. E' cosa ben diversa una distro linux, anche la piu' "facile", da un windows xp o da un osx tiger.
non svilupperebbe niente...darebbe delle indicazioni, delle guidelines, nulla di +.
Chi sviluppa e implementa le soluzioni sn altre persone ed è bene che le figure restino distinte.
Parlo di sviluppo in termini di progettazione. E' chiaro che poi il braccio ce lo deve mettere qualcun'altro. Ma il come, il progetto e' necessario e deve abbracciare l'os desktop nella sua interezza, non limitandosi ad alcuni aspetti.
Se la nostra creatività fosse + limitata, l'informatica ( ma tanti altri campi scientifici) n avrebbero raggiunto certi traguardi e progressi; pensare che sarebbe meglio IMHO è proprio un'assurdità...
E' un come il "si stava meglio quando si stava peggio" :) ( anche per fortuna la creatività all'uomo n è mai mancata, indipendentemente dall'era in cui si è trovato)
Chiaramente il mio era un paradosso, ma credo faccia comprendere abbastanza bene quale sia il problema delle distribuzioni linux di oggi.
DioBrando
14-10-2005, 23:05
Dipende dalla cause. Puo' essere colpa degli sviluppatori dei programmi come dell'os.
io n ti ho chiesto le cause, ti ho chiesto che cosa ottieni...
Il fatto che esistano gli strumenti non vuol dire che li si applichi.
ovvio che no, ma questo problema è comune a qls realtà n solo l'Open Source, altrimenti se n fosse così avremmo un bel pò di persone in meno che chiedono anche solo come funziona il menu di un programma :)
Questo non basta per fare un os desktop. Bisogna avere delle direttive comuni a tutti i progetti che riguardano lo sviluppo dell'os.
Non basta ma è il vero punto di partenza per rispettare i fondamenti che stanno alla base di un concetto che è poi uno degli scopi in questo caso come l'usabilità
Non e' detto. Se lo sviluppo e' coerente potrebbe invece tirare fuori un ottimo prodotto che supera alcune certezze consolidate.
le certezze le forniscono gli enti che sn preposti a deciderlo e sn stati creati apposta per quello.
Quello che si può fare è prendere in considerazione gli sviluppi a cui i privati giungono, ma poi chi decide dev'essere sempre solo uno.
Se così n fosse e le imprese scavalcassero organismi come l'ISO e l'IEEE cosa succederebbe?
Il caos.
Il web non e' un os, almeno non ancora. E visto il suo modello di sviluppo non potra' mai essere un os desktop.
sta diventando molto di +...i servizi che hai la possibilità di usufruire e la possibilità di rimanere online saranno sempre + decisivi in futuro, vedi importanza dell'E-Commerce, dell'E-Government ecc. ecc.
Liquidare applicativi che consentono l'interfacciamento e la fruizione di quei servizi come poco importanti è riduttivo...e già molti di questi applicativi si propongono come pienamente aderenti a certi standard, anzi hanno da insegnare a tanti altri campi in cui il SW viene utilizzato.
Ma qui si parla di os os (sistemi operativi opensource)
ok, quindi la tua riflessione iniziale riguarda n il mondo open source, ma "solo" i sistemi operativi open source ( quindi n solo Linux evidentemente)
Ha a che vedere eccome con l'usabilita'. E neanche di ambienti diversi. E' un problema piu' specifico di coerenza dell'interfaccia, di procedure di utilizzo, di interfacciabilita' con l'utente. E' cosa ben diversa una distro linux, anche la piu' "facile", da un windows xp o da un osx tiger.
Allora secondo il tuo ragionamento, se io lavoro 10 anni con Windows e poi passo a Mac (o anche solo cambio la versione di Win che nel frattempo è radicalmente cambiata), dato che l'interfaccia non è coerente con la stessa di prima, le procedure sn diverse, i comandi sn diversi, l'uso della tastiera e delle scorciatoie per es. è diverso, il sistema non è usabile.
Parlo di sviluppo in termini di progettazione. E' chiaro che poi il braccio ce lo deve mettere qualcun'altro. Ma il come, il progetto e' necessario e deve abbracciare l'os desktop nella sua interezza, non limitandosi ad alcuni aspetti.
ma questo lo puoi fare quando la realtà in cui lavori è aziendale ed è una ben definita.
Quando invece non vi è una struttura piramidale, non è così semplice...
Chi stabilisce cosa? E lo fà in base a quale diritto?
Chiaramente il mio era un paradosso, ma credo faccia comprendere abbastanza bene quale sia il problema delle distribuzioni linux di oggi.
il problema è che ognuno ha il proprio approccio, non necessariamente sbagliato e quindi n si consente all'utente di abituarlo ad un "linux".
D'altra parte è normale: è disponibile, ognuno può prenderlo e modificarlo a proprio piacimento ed ogni società che lo distribuisce ha il diritto di fare le proprie scelte.
Ma questo è appunto un problema che sarà di difficile soluzione proprio per la natura di linux.
DioBrando
14-10-2005, 23:37
Capisco che uno scenario di questo tipo potrebbe far "temere" per riguardo la famosa (ma anche famigerata per certi aspetti) "libertà di scelta" che a quanto pare deve essere "obbligatoriamente" associata al "concetto" di os gnu/linux o addirittura far gridare al sacrilegio alcuni, ma creare una certa standardizzazione, anche forte, per avere una base comune (magari un sistema base identico per "tutti") che poi le singole distro possono "arricchire" come vogliono ma non modificare e riorganizzare radicalmente se vogliono rimanere nello standard,
d'altra parte quel concetto che è poi una filosofia spesso di vita non solo di sviluppo del SW ( perchè poi si accompagna alla necessitù di divulgazione e condivisione del sapere e dell'informazione) non può essere "a metà"; un gg lo è un gg no, un gg su un applicativo ed un altro gg su un altro...
Le mediazioni o le versioni "diluite" sn sempre un pò pericolose in questo senso; se inizio un processo di questo tipo cosa mi impedisce in un futuro di farlo diventare sempre + forte col risultato di eliminare del tutto la pluralità di offerta?
Cioè io da n sviluppatore e da uno che non è dentro certe problematiche mi rendo conto che al posto loro non è così facile.
Mi viene un pò da sorridere quando si legge a volte "ma cosa ci vuole a fare un unico standard e far sì che sia solo quello"...basterebbe leggere le varie documentazioni e sessioni per far sì che ad es un protocollo diventi effettivamente "standard".
Ci vogliono anni e anni e n è detto che si arrivi ad un risultato.
forse sarebbe allo stato attuale l'unico modo per avere un saldo punto di partenza per creare un os open vero concorrente di win o osx in grado di conquistarsi un utenza veramente di massa (decine di punti %, non unità !)...
LSB (www.linuxbase.org) può essere ad esmpio una cosa che va in questa direzione, ma al momento non sembra avere effetti "forti" o perlomeno facilmente percepibili come "comodità" per l'utente, uniformità di organizzazione e interoperabilità tra i diversi gnu/linux.
anche su questo sn abb scettico...vi ricordate tutti cosa si proponeva TurboLinux anche con alleanze roboanti?
Un'alternativa teoricamente semplice sarebbe che una qualunque distro diventasse lo standard di fatto, usata dalla stragrande maggioranza degli utenti linux, e da lì poi "portarla" ad essere desktop-oriented e user-friendly (se non lo è già) e quindi "lanciarsi" alla conquista del mercato di massa... ma oltre che attualmente mi sembra ancor meno probabile non credo sia tanto auspicabile per diversi motivi, tra cui che a diventare "standard" potrebbe non essere il meglio tecnicamente... un giorno chissà potrebbe saltar fuori la "killer-distro" (magari killer non per meriti tecnici...) e questo sì che potrebbe far rimpiangere la "libertà di scelta" a chi prima "snobbava" l'evetualità di mettresi d'accordo "a tavolino" per fare un po' "d'ordine"...
questa è forse + probabile...ancor + probabile se una delle società che distribuiscono linux riuscisse ad imporsi per un qlc motivo, chessò magari una killer application da lei prodotta ed utilizzata su linux.
cmq la eventuale ridondanza di apps end-user e desk. env. è il minimo per non dire "il niente": a seconda della distro, sistemi di inst. apps diversi, tool di config diversi e veramente alla portata di tutti solo in poche, organizzazione dell'albero delle dir e file di config spesso con differenze non trascurabili, procedure di inst drv diverse anche da caso caso, diverso "assortimento" di lib. presenti di default...
e poi focalizzandosi sugli ambienti grafici:
Se si vuole sviluppare una app. per x, (a meno che non prendi come target esclusivamente una specifica versione di una specifica distro) non si sa quale desk. env. trovi nel sistema del potenziale utente, qundi non c'è neanche un dev-toolkit di riferimento è difficile stimare la % di os linux su cui l'app può funzionare così come è una volta che hai fatto le tue scelte( gtk pittosto che qt o motif se devi "accontentare" ambienti in cerca di minimalismo e leggerezza...)
inoltre, sarò sacrilego, ma forse per semplificare la vita all'utente non serve avere sia Gnome sia KDE sia tutti gli altri... se magari negli anni tutti gli sforzi nello sviluppo dei vari desk. env. e magari anche delle versioni open di x11 si fossero incanalati e organizzati un una direzione unica e coerente, forse oggi si avrebbero sistemi open (linux, ma anche *bsd) con un ambiente grafico più all'avanguardia di un osx o un Vista, data anche la "velocità" con cui i progetti open spesso rilasciano nuove versione (anche major release)... questo se vogliamo dare importanza al sistema grafico (se no per le esigenze basilari basta anche un CDE di decenni fa) e come indicano dalle parti di Redmond o Cupertino per un os che vuole avere successo in ambito desktop sembra sia importante...
(non mi riferisco all'estetica ma più che altro alla tecnologia e integrazione dei vari layer sw coinvolti...)
anche se con i se e con i ma n andiamo molto lontano :p, è possibile.
E sposo un pdv che è saltato fuori parlando di questo con cdimauro e cioè che è un peccato vedere buttate tutte queste risorse ( intese come teste soprattutto).
Perchè la comunità Open Source è numericamente enorme e tra tutti ci sn persone sicuramente che "ne sanno" e che danno gg per gg il loro contributo.
Mancando però un organismo che fà delle scelte e sacrifica consapevolmente dei progetti in favore di altri, n può che esserci frammentazione.
Ma anche pensare che si possa creare un'organizzazione del genere IMHO metterebbe a rischio proprio la filosofia GNU.
Per quello dico che è un problema di difficile soluzione...
E a me dispiace che Linux n possa diventare competitivo da questo pdv, perchè per amore della concorrenza ( e non dei monopoli, veri o di fatto che siano), mi piacerebbe ci fosse un ri-equilibrio delle forze in campo, perchè potrebbe probabilmente portare ad un'evoluzione degli strumenti informatici + rapida di quanto n si stia facendo adesso.
Penso che sia anche il vostro pensiero...:)
Dalla situazione attuale non sembra che "invadere" il mercato client (home/office) sia un vero obbietivo importante per la "comunità opensource" ma in particolare per chi sviluppa le distro gnu/linux, cosa assolutamente legittima per carità... (ci sono tante distro che nascono "apposta per il desktop", che si dichiarano come il definitivo "linux-facile", ma appunto sono tante, tutte che come punto fondamentale hanno: "1: il desktop linux te lo do io ma a modo mio..." -d'altronde ai programmatori è sempre piaciuto reinvetare la ruota :D- e nessuna con bacino di utenza che possa dire qualcosa a livello globale... )
non è solo una questione di interesse ma anche di storia.
MacOSX è il prodotto ( anche se con una storia un pò travagliata :D) di una SW House: Apple
Windows è il prodotto di una SW House: MS
Linux nasce a livello accademico e trova il suo successo in ambiti che n sn quelli consumer, degli utenti desktop siano essi ragazzini, casalinghe, PA, siano essi privati, liberi professionisti ecc.
A partire dai poli universitari trova il suo impiego nel settore business/enterprise dove viene apprezzato per la sua flessibilità oltre che alta customizzazione, robustezza, sicurezza (:D) ecc.
E' difficile quindi pensare che linux diventi di punto in bianco quello che n è mai stato e quello che non è nato per diventare...
MenageZero
15-10-2005, 01:36
d'altra parte quel concetto che è poi una filosofia spesso di vita non solo di sviluppo del SW ( perchè poi si accompagna alla necessitù di divulgazione e condivisione del sapere e dell'informazione) non può essere "a metà"; un gg lo è un gg no, un gg su un applicativo ed un altro gg su un altro...
Probabilmente il mio problema principale su questo argomento è che, pur usando da qualche anno e sviluppando qualcosa per (niente di che) linux e bsd, sono totalmente digiuno di filosofia compresa quella relativa a gnu o al mondo open source in generale (anche se poi azzarderei che non si tratta di un movimento culturale armonico, compatto e coerente, questo ad esempio facendo una estrapolazione "concreto"->"astratto" ad esempio quando leggi di pesanti critiche degli sviluppatori openbsd al codice di linux, il kernel intendo, e al suo modello di sviluppo...).
Nelle mie considerazioni facevo (e probabilmente sarà ancora così nel breve per quanto appena detto) riferimento alle problematiche di sviluppo sw e soprattutto, per quel che rigurada la ad ora solo potenziale concorrenza a win e osx, di usabilità in particolare per la figura di utente magari totalmente inesperto che vuole impigare il suo tempo solo per gli scopi finali per cui considera il il pc ed il sw solo uno strumento, non oggetti di interesse, in nessun modo, e vuole perdere tempo ad "informatizzarsi" il meno possibile; figura che costitituisce oggi una gradissima parte dell'utenza (solo potenziale per os non ms o apple ad ora).
Le mediazioni o le versioni "diluite" sn sempre un pò pericolose in questo senso; se inizio un processo di questo tipo cosa mi impedisce in un futuro di farlo diventare sempre + forte col risultato di eliminare del tutto la pluralità di offerta?
Ma io non volevo attacare la pluralità di offerta e non vedo la minaccia a questa anche se quelli che sviluppano le distro in buona parte (possibilmente maggioritaria) si accordassero per una forma standard di s.o. gnu/linux come "core" condiviso, sul quale ognuno aggiunge (però si dovrebbe rimanere nel cocetto si sovrainsieme stretto se no salta tutto il discorso..) quello che vuole per dare tutta la scelta che vuole dare all'utenza...
Potrebbe rimanere anche la possibilità di personalizzare fino all'osso la distro, magari con un bell'avviso che "intaccando" il core comune vai fuori da tale standard e ad esempio app pensate per quello ti potrebbero non funzionare...
Ci potrebbero ancora essere distro che fanno tutto "a modo loro" che avrebbero la loro utenza di nicchia (certo ammesso che le "standard" abbiano un buon successo di pubblico se no niente complessivamente sarebbe diverso da ora)
Voglio dire, non è che pensavo di "forzare" degli standard ad esempio attraversoo la licenza d'uso del kernel(linux), anche se in pratica non sarebbe male come mezzo "forte" né forse di per se un'abiezione morale... :D
ma se una certa filosofia è vitale, è condizione necessaria per l'esistenza di tutto il resto senza "pragmatismo" che tenga, che così sia, voglio dire è giusto lasciar stare le licenze per questo tipo di cose :)
Mi viene un pò da sorridere quando si legge a volte "ma cosa ci vuole a fare un unico standard e far sì che sia solo quello"...basterebbe leggere le varie documentazioni e sessioni per far sì che ad es un protocollo diventi effettivamente "standard".
Ci vogliono anni e anni e n è detto che si arrivi ad un risultato.
verissimo, mai pensato ad un processo semplicissimo e questione di "un'attimo"; però c'è anche da dire che un accordo tra "produttori" di os che in pratica sono varianti dello stesso su come fare certe cose e quali mettere non è forse in sé complicato e importante come, che so, definire i protocolli di rete destinati ad essere standard universale...
anche su questo sn abb scettico...vi ricordate tutti cosa si proponeva TurboLinux anche con alleanze roboanti?
Sì il consorzio "united linux" ma lì almeno nell'ottica di dare utenza di massa a linux si partiva col piede sbagliato: l'iniziativa era solo per prodotti "enterprise", erano solo quattro, sebbene importanti, società, mi pare turbolinux, suse, conectiva(che abbiamo visto che fine ha fatto) e poi non ricordo; mancavano alcune "major" tipo redhat e mandrake...
E poi non è che "united linux" fosse un intero sistema funzionante, mi pare si parlava di fissare un kernel comune e yast come tool di config per tutti e quattro...
Ad esempio LSB propone per alcuni aspetti vincoli più deboli(ad esempio non dice quale specifico sw mettere) ma per altri anche più forti (ad esempio organizzazione dei pacchetti ma potrei sbagliare...)
Tra L'altro tra le features indicate sul sito di novell per suse 10 c'è, anche se non in evidenza, quella di essere il primo sistema conforme ad lsb3.0...
Non più di pochi mesi fa mandriva sul sito aveva annunciato l'iniziativa "linux core" (o nome simile) che vantava già i importanti adesioni tra cui novell e si dichiarava come iniziativa aperta per un sempre maggior numero di membri... poi tutto mi pare sia "sparito" (ma può essere che ne ho solo perso le tracce io).. boh...
Quindi una certa necessità di organizzazione comune nonostante tutto "serpeggia" in giro... forse non è solo speculazione...
questa è forse + probabile...ancor + probabile se una delle società che distribuiscono linux riuscisse ad imporsi per un qlc motivo, chessò magari una killer application da lei prodotta ed utilizzata su linux.
Non so però quanto auspicabile per la comunità open source se mai ci sarà vera aspirazione ad avere un os open come protagonista nel mercato home/office:
immagina se ad esempio un colosso come ibm, che già distribuisce delle redhat o suse (non ricordo) modificate con alcuni suoi server, vuole rientrare in questo mercato con un suo os e magari espandersi in quello server con un os venduto anche senza hw... magari decide che gli conviene partire da linux ed altri componenti open... realizza una os unix-like ma veramente adatto al desktop ed una ottima controparte server, con il sw importante che lo distingue dalle distro ovviamente closed, insomma un osx(magari tecnicamente ancora migliore) per x86 da distribuire sia retail che oem come win che ha successo effettivo garzie anche al nome stimato, a pubblicità globale e magari può anche eseguire apps win in modo trasparente...
Quando più lo trova il "varco" una distro gnu\linux per avere utenza di massa ?
anche se con i se e con i ma n andiamo molto lontano :p, è possibile.
E sposo un pdv che è saltato fuori parlando di questo con cdimauro e cioè che è un peccato vedere buttate tutte queste risorse ( intese come teste soprattutto).
Perchè la comunità Open Source è numericamente enorme e tra tutti ci sn persone sicuramente che "ne sanno" e che danno gg per gg il loro contributo.
Mancando però un organismo che fà delle scelte e sacrifica consapevolmente dei progetti in favore di altri, n può che esserci frammentazione.
metto anche la mia firma in calce a questo pdv :mano:
Ma anche pensare che si possa creare un'organizzazione del genere IMHO metterebbe a rischio proprio la filosofia GNU.
vedi sopra... :boh: :p
E a me dispiace che Linux n possa diventare competitivo da questo pdv, perchè per amore della concorrenza ( e non dei monopoli, veri o di fatto che siano), mi piacerebbe ci fosse un ri-equilibrio delle forze in campo, perchè potrebbe probabilmente portare ad un'evoluzione degli strumenti informatici + rapida di quanto n si stia facendo adesso.
Penso che sia anche il vostro pensiero...:)
non è solo una questione di interesse ma anche di storia.
MacOSX è il prodotto ( anche se con una storia un pò travagliata :D) di una SW House: Apple
Windows è il prodotto di una SW House: MS
Linux nasce a livello accademico e trova il suo successo in ambiti che n sn quelli consumer, degli utenti desktop siano essi ragazzini, casalinghe, PA, siano essi privati, liberi professionisti ecc.
A partire dai poli universitari trova il suo impiego nel settore business/enterprise dove viene apprezzato per la sua flessibilità oltre che alta customizzazione, robustezza, sicurezza (:D) ecc.
E' difficile quindi pensare che linux diventi di punto in bianco quello che n è mai stato e quello che non è nato per diventare...
Ora qui vado nel puro "tiro ad indovinare", ma credo che in origine linux non sia nato certo pensando di essere o diventare un giorno "friendly" per un certo tipo di utenza, ma nemmeno con l'intenzione e l'organizzazione progettuale di diventare un kernel per prodotti di successo in ambito enterprise...
Ciò ch è stato può essere o diventare dipende dalle direzioni di sviluppo scelte nel corso degli anni (per il nostro discorso cmq contano più le scelte sul "contorno" di linux...).
Ad esempio una delle principali novità del kernel 2.6 consiteva in uno scheduler che fornisce intervalli di time sharing più brevi per i thread concorrenti in modo da aumentare la reattività nell'uso interattivo del sistema, in particolare in ambito multuimediale anche se questo porta maggiore overhead per il context-switch, cosa potenzialmente svantaggiosa in ambito server con molte richieste simultanee da processare...
Certo, se non c'è interesse vero o se si ritiene che ci siano delle caratteristiche intrinseche (ed inaggirabili) dei sistemi gnu/linux che precludono il mercato desktop home/office cade tutto il discorso, non c'è niente da dire... ma di linux "facile" "per tutti" se ne sente spesso parlare, anche dai produttori di distro ed escono spesso prodotti che si "autocelebrano" in questo senso,(per non parlare delle riviste cartacee..) quindi anche se secondo me al momento non ci sono veri grandi sforzi in tal senso, forse c'è l'interesse di fondo e un po' da qui nascono le mie "critiche", idee e perplessità.
Per sintetizzare il mio pensiero (anche se, va bè, non è che racchiude proprio tutto quello che ho detto o che penso)uso una frase dell'utente Jappilas da un'altro thread che mi è piaciuta molto, spero mi perdoni se lo cito senza permesso:
"...per me i programmi, come le macchine e in quanto "macchine" che compiono lavoro, anche se virtuale, sono "prodotti" e come tali vanno presi, con i loro meriti e le loro defaillances, ma senza implicazioni esterne..."
ciao :)
Ginopilot
15-10-2005, 15:32
io n ti ho chiesto le cause, ti ho chiesto che cosa ottieni...
Non puoi saperlo. Ottieni immediatamente un applicativo poco usabile, ma questo potrebbe o non potrebbe volre dire che anche l'os sia fatto male.
ovvio che no, ma questo problema è comune a qls realtà n solo l'Open Source, altrimenti se n fosse così avremmo un bel pò di persone in meno che chiedono anche solo come funziona il menu di un programma :)
Certo, ma il modello os applicato alla sviluppo di distribuzioni linux e' molto piu' soggetto a questi problemi, perche' la direzione generale non ha sufficiente potere.
Non basta ma è il vero punto di partenza per rispettare i fondamenti che stanno alla base di un concetto che è poi uno degli scopi in questo caso come l'usabilità
Certo, ma e' cmq un problema da risolvere. Il punto di partenza c'e', ma non mi pare sia stato sufficiente fino ad ora.
le certezze le forniscono gli enti che sn preposti a deciderlo e sn stati creati apposta per quello.
Di quali enti parli? Io mi riferisco agli approcci utilizzati. Per esempio l'approccio di osx e' diverso da quello di win. Ma sono due ottimi os desktop.
Quello che si può fare è prendere in considerazione gli sviluppi a cui i privati giungono, ma poi chi decide dev'essere sempre solo uno.
Se così n fosse e le imprese scavalcassero organismi come l'ISO e l'IEEE cosa succederebbe?
Il caos.
Io parlavo di una cosa diversa. Concordo pienamente con quanto dici. Credo che allos tato attuale questa sia la situazione in cue versano le distro linux. Perche' le decisioni non sono abbastanza forti.
sta diventando molto di +...i servizi che hai la possibilità di usufruire e la possibilità di rimanere online saranno sempre + decisivi in futuro, vedi importanza dell'E-Commerce, dell'E-Government ecc. ecc.
Questo non vuol dire che il web possa diventare un os desktop. Anzi, la situzione caotica si avvicina piu' ad una distro linux che ad un os desktop.
Liquidare applicativi che consentono l'interfacciamento e la fruizione di quei servizi come poco importanti è riduttivo...e già molti di questi applicativi si propongono come pienamente aderenti a certi standard, anzi hanno da insegnare a tanti altri campi in cui il SW viene utilizzato.
E chi ha mai detto questo? :)
Ho paura che tu abbia preso il mio intervento come un attacco alla filosofia os e magari gnu in generale. Ti sbagli, io sono un sostenitore di questo approccio, solo che ritengo non vada bene per tutto, almeno per come e' la situazione oggi. Un modello os si addice poco allo sviluppo di un os desktop. Non perche' non possa essere realizzato un os di questo tipo completamente os, ma perche' per farlo occorrerebbe che qualcuno prendesse in mano le redini di tutto e dettasse rigorose indicazioni per il progetto. Ed oggi non e' cosi'.
ok, quindi la tua riflessione iniziale riguarda n il mondo open source, ma "solo" i sistemi operativi open source ( quindi n solo Linux evidentemente)
Esatto, ed in particolare gli os desktop os. Che, a mio modo di vedere, oggi non esistono ancora.
Allora secondo il tuo ragionamento, se io lavoro 10 anni con Windows e poi passo a Mac (o anche solo cambio la versione di Win che nel frattempo è radicalmente cambiata), dato che l'interfaccia non è coerente con la stessa di prima, le procedure sn diverse, i comandi sn diversi, l'uso della tastiera e delle scorciatoie per es. è diverso, il sistema non è usabile.
No, mi riferisco a concetti legati allao stesso os, non in termini comparativi. Un os desktop se e' tale, lo e' intrinsecamente.
ma questo lo puoi fare quando la realtà in cui lavori è aziendale ed è una ben definita.
Quando invece non vi è una struttura piramidale, non è così semplice...
Chi stabilisce cosa? E lo fà in base a quale diritto?
Questa credo sia la causa degli scarsi risultati raggiunti delle distro linux fino ad ora.
il problema è che ognuno ha il proprio approccio, non necessariamente sbagliato e quindi n si consente all'utente di abituarlo ad un "linux".
No, non ci siamo. Non e' un problema di approccio, ma di mancanza di approccio. Le distro linux non hanno un approccio ben definito, perche' si appoggiano a software sviluppato liberamente da altri senza la possibilita' di dettare regole. E' la mancanza di queste regole che provoca la mancanza di un approccio. L'approccio di base e' quello unix, ma e' lo strato base, quello che in un os desktop conta marginalmente.
D'altra parte è normale: è disponibile, ognuno può prenderlo e modificarlo a proprio piacimento ed ogni società che lo distribuisce ha il diritto di fare le proprie scelte.
Esatto, ma le scelte sono limitare dalle proprie capacita' e risorse. E' chiaro che una suse non puo' mettersi a riscrivere tutto il software che constituisce la sua distro per renderlo omogeneo e aderente al proprio approccio. Si puo' limitare a scrivere qualche tool, a modificare qualcosa qua e la. Ma non puo' fare quello che puo' permettersi una microsoft o una apple.
Ma questo è appunto un problema che sarà di difficile soluzione proprio per la natura di linux.
Esatto.
DioBrando
16-10-2005, 15:23
Non puoi saperlo. Ottieni immediatamente un applicativo poco usabile, ma questo potrebbe o non potrebbe volre dire che anche l'os sia fatto male.
Il risultato è quello che conta: il sistema operativo sarebbe appunto non usabile.
Fine :)
Questo a voler dire che non c'è un sistema usabile se n lo sn le applicazioni che girano all'interno di un ambiente e l'ambiente stesso cioè il sistema operativo.
Certo, ma il modello os applicato alla sviluppo di distribuzioni linux e' molto piu' soggetto a questi problemi, perche' la direzione generale non ha sufficiente potere.
senz'altro anche perchè una direzione generale a mio modo di vedere non esiste; questo però n significa che altri sistemi siano usabili e linux no...ci sn delle sfumature ma anche problematiche comune a cui ognuno cerca di dare una propria risposta
Certo, ma e' cmq un problema da risolvere. Il punto di partenza c'e', ma non mi pare sia stato sufficiente fino ad ora.
guardando lo sviluppo delle distribuzioni da diciamo 3-4 anni a questa parte IMHO è stato fatto molto.
Meno di quanto ci si aspetti probabilmente, anche per il discorso che poneva ManageZero e cioè che spesso ci sia autocelebrazione da questo pdv e soprattutto è stato fatto molto ma ognuno verso una propria direzione ( Redhat, +ttosto che SuSe o Mandriva o Debian-Ubuntu ecc...)
Di quali enti parli? Io mi riferisco agli approcci utilizzati. Per esempio l'approccio di osx e' diverso da quello di win. Ma sono due ottimi os desktop.
Gli enti come IEEE, ISO, WAI ecc...
è chiaro che poi gli approcci sn diversi...come ho scritto qlc post fà: soluzioni diverse a medesimi problemi.
Il paradigma WIMP è esemplificativo; se tu vai a vedere le guidelines rispetto ai problemi di accessibilità ed usabilità delle varie SW House che sviluppano sistemi operativi ( Apple, MS, IBM...) ti accorgeresti che ognuno dà una propria risposta e rielabora concetti precedenti.
Se la sola diversità bastasse a dare il giudizio di n accessibile allora praticamente tutto non lo sarebbe, anzi...invece di essere un qlc di oggettivo varierebbe da persona a persona da esperienza ad esperienza.
Questo non vuol dire che il web possa diventare un os desktop. Anzi, la situzione caotica si avvicina piu' ad una distro linux che ad un os desktop.
Può diventare una piattaforma, forse quella del futuro soprattutto perchè molti servizi di cui siamo abituati ad usufruire fisicamente, forse tra qlc anno sarà norma farlo via rete.
Ma dubito possa essere racchiuso in un concetto di sistema operativo per come lo conosciamo noi oggi.
Io parlavo di una cosa diversa. Concordo pienamente con quanto dici. Credo che allos tato attuale questa sia la situazione in cue versano le distro linux. Perche' le decisioni non sono abbastanza forti.
E chi ha mai detto questo? :)
Ho paura che tu abbia preso il mio intervento come un attacco alla filosofia os e magari gnu in generale. Ti sbagli, io sono un sostenitore di questo approccio, solo che ritengo non vada bene per tutto, almeno per come e' la situazione oggi. Un modello os si addice poco allo sviluppo di un os desktop. Non perche' non possa essere realizzato un os di questo tipo completamente os, ma perche' per farlo occorrerebbe che qualcuno prendesse in mano le redini di tutto e dettasse rigorose indicazioni per il progetto. Ed oggi non e' cosi'.
Esatto, ed in particolare gli os desktop os. Che, a mio modo di vedere, oggi non esistono ancora.
No, mi riferisco a concetti legati allao stesso os, non in termini comparativi. Un os desktop se e' tale, lo e' intrinsecamente.
raggruppo per evitare poi di ripetermi :)
Io ho capito che la tua critica è rivolta al sistema operativo in sè ma d'altra parte le distribuzioni linux contengono anche molte applicazioni nel bundle, di + probabilmente di quante ne diano sia Windows che MacOSX.
Quindi se la tua critica investe solo l'ambiente in toto, può non coinvolgere le applicazioni che ci girano sopra "di default"?
E ancora...è vero che un OS è usabile indipendentemente dal fatto che si passi da l'uno o dall'altro e ci si debba riabituare.
Ma è anche vero che se io mi trovo davanti a 100 distribuzioni e tra queste vi siano, faccio un esempio, 5 modi diversi di accedere ad un sito web ( con altrettanti programmi), 10 disposizioni differenti dei programmi già installati ecc. un utente che n sia almeno poco poco infarinato, quando si tratta di scegliere in base a cosa decide?
E se decide di cambiare perchè quella distro n lo soddisfa e passando ad un'altra si trova davanti ad un ambiente parecchio stravolto rispetto al precedente, dove magari quelle poche cose che sà n riesce a farle funzionare, n si sentirà scoraggiato dal continuare nella sua esperienza linux?
Secondo me sì.
Ed è per questo che batto sul tasto dell'abitudine e sul problema della frammentazione e sn in disaccordo su quanto dici a proposito dell'usabilità nei sistemi open source.
Un SO Open Source non è necessariamente poco usabile (lo è di meno rispetto agli altri), è che ce ne sn talmente tanti con ognuno una propria filosofia che è difficile se n impossibile dare _certezze_ all'utente comune.
Ma una SuSe sn anni che sviluppa ed evolve il proprio sistema operativo nella direzione dell'usabilità ( ed io che la uso dalla 7 ammetto che molto è stato fatto). Il problema è che oltre alla SuSe ce ne sn altre 200 e quindi quello che vale per la SuSe magari può n valere per Slackware, Debian ecc. ecc.
Ma per dare quelle certezze e far sì che almeno le grosse distribuzioni diano tutte quante un progetto di base e ben definito in qlc modo significherebbe limitare l'autonomia decisionale di tutte.
E' un pò come il discorso della sovranità all'interno di uno stato federale: per avere regole comuni a cui attenersi e creare un ente sovrastatale è necessario che ogni stato ( che andrà a comporre la federazione) accetti di perdere parte della propria sovranità in favore di un bene comune.
In sè non ci sarebbe niente di male, il problema è che nel nostro caso questa scelta ho l'impressione si possa scontrare senza possibilità di risoluzione, con la filosofia che sta a alla base dell'Open Source ( e delle licenze che stanno sotto il suo ombrello)
Non sò se ora il mio pdv è + chiaro..:)
Questa credo sia la causa degli scarsi risultati raggiunti delle distro linux fino ad ora.
cmq guardando i risultati in termini di share sul mercato, eguagliare la % ( anzi averla superata) di MacOSX nonostante le 2000 distribuzioni, nonostante le risorse finanziarie n siano le stesse di una Apple, n mi pare un cattivo risultato.
Manca probabilmente quel quid, quel miglioramento che possa far spiccare il salto di qualità e competere direttamente con Windows e la MS + in generale.
No, non ci siamo. Non e' un problema di approccio, ma di mancanza di approccio. Le distro linux non hanno un approccio ben definito, perche' si appoggiano a software sviluppato liberamente da altri senza la possibilita' di dettare regole. E' la mancanza di queste regole che provoca la mancanza di un approccio. L'approccio di base e' quello unix, ma e' lo strato base, quello che in un os desktop conta marginalmente.
secondo me ce l'hanno perchè nel momento in cui io SuSe decido cosa mettere e cosa NON mettere nella mia distribuzione adotto una filosofia di sviluppo, giusta o sbagliata che sia.
Esatto, ma le scelte sono limitare dalle proprie capacita' e risorse. E' chiaro che una suse non puo' mettersi a riscrivere tutto il software che constituisce la sua distro per renderlo omogeneo e aderente al proprio approccio. Si puo' limitare a scrivere qualche tool, a modificare qualcosa qua e la. Ma non puo' fare quello che puo' permettersi una microsoft o una apple.
Non può permetterselo ma soprattutto n avrebbe senso.
perchè riscrivere le applicazioni che funzionano già bene così come sn?
L'Open source ti consente proprio di prendere codice che già c'è e riadattarlo, ma non riscriverlo da 0...sarebbe una pazzia...
Ginopilot
16-10-2005, 16:06
Il risultato è quello che conta: il sistema operativo sarebbe appunto non usabile.
Fine :)
No. Sono gli applicativi che non lo so. Se poi l'os non mette a disposizione gli strumenti per realizzare degli applicativi usabili, diventa esso stesso non usabile.
Questo a voler dire che non c'è un sistema usabile se n lo sn le applicazioni che girano all'interno di un ambiente e l'ambiente stesso cioè il sistema operativo.
Questo non e' assolutamente vero. Fanno parte dell'os applicazioni di base come il file manager, il browser internet e altra roba che rende l'os perfettamente usabile anche se non lo sono le applicaiozni aggiuntive.
senz'altro anche perchè una direzione generale a mio modo di vedere non esiste; questo però n significa che altri sistemi siano usabili e linux no...ci sn delle sfumature ma anche problematiche comune a cui ognuno cerca di dare una propria risposta
Il problema e' proprio che non esiste questa supervisione generale. E questo credo sia proprio la causa della scarsa usabilita delle distro linux, in termini di os desktop, al di la della bonta' o meno degli applicativi.
guardando lo sviluppo delle distribuzioni da diciamo 3-4 anni a questa parte IMHO è stato fatto molto.
Meno di quanto ci si aspetti probabilmente, anche per il discorso che poneva ManageZero e cioè che spesso ci sia autocelebrazione da questo pdv e soprattutto è stato fatto molto ma ognuno verso una propria direzione ( Redhat, +ttosto che SuSe o Mandriva o Debian-Ubuntu ecc...)
Concordo perfettamente. Purtroppo pero' non insisterei troppo sulla diversa direzione presa. Alla fin fine queste distro sono molto simili tra loro. Soprattutto nella customizzazione delle applicazioni. C'e' molta piu' differenza tra una distro darwin e osx che tra una distro linux e un'altra. Ed e' quello imho il problema fondamentale.
è chiaro che poi gli approcci sn diversi...come ho scritto qlc post fà: soluzioni diverse a medesimi problemi.
Il paradigma WIMP è esemplificativo; se tu vai a vedere le guidelines rispetto ai problemi di accessibilità ed usabilità delle varie SW House che sviluppano sistemi operativi ( Apple, MS, IBM...) ti accorgeresti che ognuno dà una propria risposta e rielabora concetti precedenti.
Se la sola diversità bastasse a dare il giudizio di n accessibile allora praticamente tutto non lo sarebbe, anzi...invece di essere un qlc di oggettivo varierebbe da persona a persona da esperienza ad esperienza.
Il problema e' che mentre ms e apple fanno due os diversi, la diversita nelle distro linux sta nei singoli soft che poi utilizzano tutti. Diversi approcci all'interno della stessa distro. E' questo che crea quell'ambiente caotico tipico di una distro linux. E' per questo che non mi sento di chiamare nessuna distro linux un os desktop.
Può diventare una piattaforma, forse quella del futuro soprattutto perchè molti servizi di cui siamo abituati ad usufruire fisicamente, forse tra qlc anno sarà norma farlo via rete.
Ma dubito possa essere racchiuso in un concetto di sistema operativo per come lo conosciamo noi oggi.
Concordo.
raggruppo per evitare poi di ripetermi :)
Io ho capito che la tua critica è rivolta al sistema operativo in sè ma d'altra parte le distribuzioni linux contengono anche molte applicazioni nel bundle, di + probabilmente di quante ne diano sia Windows che MacOSX.
Quindi se la tua critica investe solo l'ambiente in toto, può non coinvolgere le applicazioni che ci girano sopra "di default"?
Quando una "produtore" decide di integrare software nel proprio os, dovrebbe preoccuparsi di sceglierlo in modo da garantire la continuita' della propria idea di usabilita'. Ma oggi non e' cosi'. E questo e' solo ed unicamente colpa di chi fa le distribuzioni. Posso capire che le risorse siano limitate e non consentano di sviluppare un osx, ma questo non giustifica i risultati.
E ancora...è vero che un OS è usabile indipendentemente dal fatto che si passi da l'uno o dall'altro e ci si debba riabituare.
Ma è anche vero che se io mi trovo davanti a 100 distribuzioni e tra queste vi siano, faccio un esempio, 5 modi diversi di accedere ad un sito web ( con altrettanti programmi), 10 disposizioni differenti dei programmi già installati ecc. un utente che n sia almeno poco poco infarinato, quando si tratta di scegliere in base a cosa decide?
In base alla propria idea, alla propria filosofia, al proprio progetto. Del resto non servono 10 browser internet per navigare.
E se decide di cambiare perchè quella distro n lo soddisfa e passando ad un'altra si trova davanti ad un ambiente parecchio stravolto rispetto al precedente, dove magari quelle poche cose che sà n riesce a farle funzionare, n si sentirà scoraggiato dal continuare nella sua esperienza linux?
Secondo me sì.
Bisogna superare il concetto di distro linux. Bisogna cominciare a pensare in termini di sistema operativo desktop con kernel linux. E liberarsi dagli stretti vincoli che legano alle varie comunita' linux. Linux e' solo un kernel, una piccolissima parte di un os desktop. Se si vuole davvero tirare su un os desktop basato su linux occorre fare scelte coragione, che magari non piaceranno alle comunita' linux attuali. Ma non vi e' altra via per mettere su un prodotto concorrenziale.
Ed è per questo che batto sul tasto dell'abitudine e sul problema della frammentazione e sn in disaccordo su quanto dici a proposito dell'usabilità nei sistemi open source.
Un SO Open Source non è necessariamente poco usabile (lo è di meno rispetto agli altri), è che ce ne sn talmente tanti con ognuno una propria filosofia che è difficile se n impossibile dare _certezze_ all'utente comune.
Ma una SuSe sn anni che sviluppa ed evolve il proprio sistema operativo nella direzione dell'usabilità ( ed io che la uso dalla 7 ammetto che molto è stato fatto). Il problema è che oltre alla SuSe ce ne sn altre 200 e quindi quello che vale per la SuSe magari può n valere per Slackware, Debian ecc. ecc.
Quelloc he fanno le distro non basta. Sono scelte conservative. Non si puo' continuare a volere la botte piena e la moglie ubriaca. Bisogna scegliere. E scegliere significa anche escludere qualcosa.
Ma per dare quelle certezze e far sì che almeno le grosse distribuzioni diano tutte quante un progetto di base e ben definito in qlc modo significherebbe limitare l'autonomia decisionale di tutte.
E' un pò come il discorso della sovranità all'interno di uno stato federale: per avere regole comuni a cui attenersi e creare un ente sovrastatale è necessario che ogni stato ( che andrà a comporre la federazione) accetti di perdere parte della propria sovranità in favore di un bene comune.
Perche' tutte le distro uguali? Meglio invece distro fortemente differenziate. Meglio se completamente diverse. Che seguono uno sviluppo davvero autonomo, senza farsi condizionare dalle scelte di altri. Occorre costruire a tavolino un progetto e portarlo avanti fino in fondo. Guardando si a cio' che fanno gli altri, ma agendo sempre secondo il proprio design.
In sè non ci sarebbe niente di male, il problema è che nel nostro caso questa scelta ho l'impressione si possa scontrare senza possibilità di risoluzione, con la filosofia che sta a alla base dell'Open Source ( e delle licenze che stanno sotto il suo ombrello)
Non sò se ora il mio pdv è + chiaro..:)
Questo e' chiaro e credo sia inevitabile se linux vuole uscire dal guscio.
cmq guardando i risultati in termini di share sul mercato, eguagliare la % ( anzi averla superata) di MacOSX nonostante le 2000 distribuzioni, nonostante le risorse finanziarie n siano le stesse di una Apple, n mi pare un cattivo risultato.
Invece imho e' un pessio risultato. Osx necesita di macchine dedicate per funzionare. Le varie distro linux complessivamente possono essere installate quasi su tutto l'hw mai prodotto, compreso macchine apple. Lo share, considerato il bacino di utenza e' molto modesto.
Manca probabilmente quel quid, quel miglioramento che possa far spiccare il salto di qualità e competere direttamente con Windows e la MS + in generale.
Purtroppo pero' per fare quel piccolo passo occorrono enormi risorse.
secondo me ce l'hanno perchè nel momento in cui io SuSe decido cosa mettere e cosa NON mettere nella mia distribuzione adotto una filosofia di sviluppo, giusta o sbagliata che sia.
NOn basta scegliere cosa mettere e cosa no. Bisogna anche metterci mano e profondamente. Non si puo' lasciare un kde in quello stato senza customizzarlo profondamente. Come anche tanta altra roba che viene solo adattata per poter funzionare. Bosognerebbe mettere mano praticamente a tutto. Ha fatto bene apple a prendere solo un kernel os. Tutto il resto lo porta avanti da sola come un grande progetto unico. Solo cosi' si puo' controllare il risultato ed evitare di spendere ancora piu' risorse per rimaneggiare quello delgi altri.
Non può permetterselo ma soprattutto n avrebbe senso.
perchè riscrivere le applicazioni che funzionano già bene così come sn?
L'Open source ti consente proprio di prendere codice che già c'è e riadattarlo, ma non riscriverlo da 0...sarebbe una pazzia...
[/QUOTE]
Ok, anche apple ha riciclato molto codice os nel suo os, non solo nel kernel. Pero' ci ha messo le mani in modo pesante, riscrivendo parecchia roba per adattarla alle proprie esigenze.
Ed e' qui il limite evidente delle distro. Come ho gia' detto prima, posso capire i motivi di quest asituzaione, ma non posso giustificarla. Per avere un vero os desktop non si puo' procedere in questo modo.
DioBrando
16-10-2005, 16:16
Probabilmente il mio problema principale su questo argomento è che, pur usando da qualche anno e sviluppando qualcosa per (niente di che) linux e bsd, sono totalmente digiuno di filosofia compresa quella relativa a gnu o al mondo open source in generale (anche se poi azzarderei che non si tratta di un movimento culturale armonico, compatto e coerente, questo ad esempio facendo una estrapolazione "concreto"->"astratto" ad esempio quando leggi di pesanti critiche degli sviluppatori openbsd al codice di linux, il kernel intendo, e al suo modello di sviluppo...).
Nelle mie considerazioni facevo (e probabilmente sarà ancora così nel breve per quanto appena detto) riferimento alle problematiche di sviluppo sw e soprattutto, per quel che rigurada la ad ora solo potenziale concorrenza a win e osx, di usabilità in particolare per la figura di utente magari totalmente inesperto che vuole impigare il suo tempo solo per gli scopi finali per cui considera il il pc ed il sw solo uno strumento, non oggetti di interesse, in nessun modo, e vuole perdere tempo ad "informatizzarsi" il meno possibile; figura che costitituisce oggi una gradissima parte dell'utenza (solo potenziale per os non ms o apple ad ora).
Sicuramente n è armonico e l'episodio a cui fai riferimento me lo ricordo 8 almeno l'ultimo) :D
DeRaadt accusò Linux di avere praticamente uno spaghetti-kernel ( in realtà ci andò un pelo + pesante ma tralasciamo :p), al contrario di BSD e del suo OpenBSD...è anche vero però che dare e aggiornare continuamente il supporto alle tecnologie che si presentano e che cambiano il concetto stesso di PC, di connettività ecc. senza sporcare il codice o appesantirlo è difficile...d'altra parte basta guardare il supporto HW per Linux e quello per OBSD, mi pare n ci sia paragone come è palese che l'obiettivo di utenti a cui si rivolgono è differente.
E nonostante tutto quello che si possa dire linux è impiegato in settori tanti quanti ( almeno ma anche di +) lo sn quelli di Windows, dai desktop ai server, dalle applicazioni embedded ai dispositivi portatili, dalla telefonia ai mediacenter ecc.
Manca però come dicevo prima forse quel qlc che lo faccia decollare e diventi appetibile agli occhi di chi come dici giustamente tu non ha tempo da perdere e vuole una macchina che funzioni subito ed a qualunque situazione sia sottoposta.
Il che agli occhi di uno sviluppatore non può che essere un vantaggio, sia perchè sà che quello che fà và bene per qualsiasi ambiente ( linux), sia perchè può sperare in un successo maggiore.
Ho inteso male il tuo pdv?
Ma io non volevo attacare la pluralità di offerta e non vedo la minaccia a questa anche se quelli che sviluppano le distro in buona parte (possibilmente maggioritaria) si accordassero per una forma standard di s.o. gnu/linux come "core" condiviso, sul quale ognuno aggiunge (però si dovrebbe rimanere nel cocetto si sovrainsieme stretto se no salta tutto il discorso..) quello che vuole per dare tutta la scelta che vuole dare all'utenza...
Potrebbe rimanere anche la possibilità di personalizzare fino all'osso la distro, magari con un bell'avviso che "intaccando" il core comune vai fuori da tale standard e ad esempio app pensate per quello ti potrebbero non funzionare...
Ci potrebbero ancora essere distro che fanno tutto "a modo loro" che avrebbero la loro utenza di nicchia (certo ammesso che le "standard" abbiano un buon successo di pubblico se no niente complessivamente sarebbe diverso da ora)
Voglio dire, non è che pensavo di "forzare" degli standard ad esempio attraversoo la licenza d'uso del kernel(linux), anche se in pratica non sarebbe male come mezzo "forte" né forse di per se un'abiezione morale... :D
ma se una certa filosofia è vitale, è condizione necessaria per l'esistenza di tutto il resto senza "pragmatismo" che tenga, che così sia, voglio dire è giusto lasciar stare le licenze per questo tipo di cose :)
Nono n volevo dire che la tua posizione + contro la pluralità tipica dell'OSS :D
scusa se mi sn espresso male :)
Intendevo dire che certe scelte potrebbero metterla a rischio se ci si lasciasse prendere la mano.
E d'altra parte penso ai fondatori del movimento GNU mi riesce difficile pensare che molte teste tra le + importanti non si opporrebbero con tutte le loro forze alla costituzione di un'organizzazione che detta linee comuni per tutte le distribuzioni linux, ad es. Stallman
verissimo, mai pensato ad un processo semplicissimo e questione di "un'attimo"; però c'è anche da dire che un accordo tra "produttori" di os che in pratica sono varianti dello stesso su come fare certe cose e quali mettere non è forse in sé complicato e importante come, che so, definire i protocolli di rete destinati ad essere standard universale...
in effetti no ma è anche vero che le parti in campo n sn poi facilmente rappresentabili.
Mi spiego meglio: ok abbiamo le distribuzioni commercializzate dai grossi nomi RedHat, Novell, Mandriva...ma quelle che invece vengono mantenute ed aggiornate da fondazioni o da gruppi di utenti che non hanno solide basi commerciali come i precedenti? ( gentoo, Debian, Slackware, Sorcerer...)
E tutti gli sviluppatori indipendenti?
Come facciamo a farli radunare senza correre il rischio cmq di lasciar fuori da così importanti decisioni, una cospicua fetta della comunità OS?
Un'idea potrebbe essere quella di creare un organismo non-profit che si occupi della costituzione di una distribuzione linux con regole ben precise e che faccia delle scelte anche in merito agli applicativi da usare e non usare.
Oppure che detti delle linee guida che per coloro che le seguiranno comporterà non lo sò, dei vantaggi di qlc tipo ( aiuti finanziari, un bollino che faciliterà l'utente alle prime armi nella scelta di una distro), cose di questo tipo.
Poi però resterà sempre la disparità tra chi è dentro e chi resta fuori, chi ha + privilegi e chi meno...e questo in una struttura organizzativa come quelle dell'OS che dà regole in senso trasversale, paritario è difficile da accettare.
IMHO naturalmente
Sì il consorzio "united linux" ma lì almeno nell'ottica di dare utenza di massa a linux si partiva col piede sbagliato: l'iniziativa era solo per prodotti "enterprise", erano solo quattro, sebbene importanti, società, mi pare turbolinux, suse, conectiva(che abbiamo visto che fine ha fatto) e poi non ricordo; mancavano alcune "major" tipo redhat e mandrake...
E poi non è che "united linux" fosse un intero sistema funzionante, mi pare si parlava di fissare un kernel comune e yast come tool di config per tutti e quattro...
Ad esempio LSB propone per alcuni aspetti vincoli più deboli(ad esempio non dice quale specifico sw mettere) ma per altri anche più forti (ad esempio organizzazione dei pacchetti ma potrei sbagliare...)
Tra L'altro tra le features indicate sul sito di novell per suse 10 c'è, anche se non in evidenza, quella di essere il primo sistema conforme ad lsb3.0...
Non più di pochi mesi fa mandriva sul sito aveva annunciato l'iniziativa "linux core" (o nome simile) che vantava già i importanti adesioni tra cui novell e si dichiarava come iniziativa aperta per un sempre maggior numero di membri... poi tutto mi pare sia "sparito" (ma può essere che ne ho solo perso le tracce io).. boh...
Quindi una certa necessità di organizzazione comune nonostante tutto "serpeggia" in giro... forse non è solo speculazione...
In realtà sn attivi proprio sul settore enterprise, ma giusto quello ( e alla fine tutti sn andati per la propria strada) e cmq in quella circostanza si è persa una grossa occasione IMHO di nobilitare linux e farlo conoscere al mondo per quel che poteva diventare: un'alternativa agli altri SO anche per persone che n sn avvezzi all'informatica ma devono ( magari a malincuore per loro) averci a che fare.
Non so però quanto auspicabile per la comunità open source se mai ci sarà vera aspirazione ad avere un os open come protagonista nel mercato home/office:
immagina se ad esempio un colosso come ibm, che già distribuisce delle redhat o suse (non ricordo) modificate con alcuni suoi server, vuole rientrare in questo mercato con un suo os e magari espandersi in quello server con un os venduto anche senza hw... magari decide che gli conviene partire da linux ed altri componenti open... realizza una os unix-like ma veramente adatto al desktop ed una ottima controparte server, con il sw importante che lo distingue dalle distro ovviamente closed, insomma un osx(magari tecnicamente ancora migliore) per x86 da distribuire sia retail che oem come win che ha successo effettivo garzie anche al nome stimato, a pubblicità globale e magari può anche eseguire apps win in modo trasparente...
Quando più lo trova il "varco" una distro gnu\linux per avere utenza di massa ?
questo è un aspetto che ammetto di n aver troppo considerato.
D'altra parte se l'Open Source vuole sfidare il SW proprietario sempre di + sul suo terreno ( e parlo quindi del segmento business, dell'assistenza, dei contratti di fornitura che valgono milioni di dollari) c'è bisogno che le grosse multinazionali del SW e dell'HW si interessino alla questione e finanzino progetti Open Source o anche solo chiedano la collaborazione della comunità, che ribadisco è un valore aggiunto da non lasciare al proprio destino.
metto anche la mia firma in calce a questo pdv :mano:
;)
Ora qui vado nel puro "tiro ad indovinare", ma credo che in origine linux non sia nato certo pensando di essere o diventare un giorno "friendly" per un certo tipo di utenza, ma nemmeno con l'intenzione e l'organizzazione progettuale di diventare un kernel per prodotti di successo in ambito enterprise...
Ciò ch è stato può essere o diventare dipende dalle direzioni di sviluppo scelte nel corso degli anni (per il nostro discorso cmq contano più le scelte sul "contorno" di linux...).
Ad esempio una delle principali novità del kernel 2.6 consiteva in uno scheduler che fornisce intervalli di time sharing più brevi per i thread concorrenti in modo da aumentare la reattività nell'uso interattivo del sistema, in particolare in ambito multuimediale anche se questo porta maggiore overhead per il context-switch, cosa potenzialmente svantaggiosa in ambito server con molte richieste simultanee da processare...
Certo, se non c'è interesse vero o se si ritiene che ci siano delle caratteristiche intrinseche (ed inaggirabili) dei sistemi gnu/linux che precludono il mercato desktop home/office cade tutto il discorso, non c'è niente da dire... ma di linux "facile" "per tutti" se ne sente spesso parlare, anche dai produttori di distro ed escono spesso prodotti che si "autocelebrano" in questo senso,(per non parlare delle riviste cartacee..) quindi anche se secondo me al momento non ci sono veri grandi sforzi in tal senso, forse c'è l'interesse di fondo e un po' da qui nascono le mie "critiche", idee e perplessità.
Per sintetizzare il mio pensiero (anche se, va bè, non è che racchiude proprio tutto quello che ho detto o che penso)uso una frase dell'utente Jappilas da un'altro thread che mi è piaciuta molto, spero mi perdoni se lo cito senza permesso:
"...per me i programmi, come le macchine e in quanto "macchine" che compiono lavoro, anche se virtuale, sono "prodotti" e come tali vanno presi, con i loro meriti e le loro defaillances, ma senza implicazioni esterne..."
ciao :)
No decisamente non nacque per quel motivo, anzi il motivo fu molto + futile considerando la disputa tra Linus e Tanenbaum :D
Il discorso della facilità di utilizzo anche per utenti "dummies" in realtà da molti non è così sentito proprio perchè linux è stato sviluppato ed ha avuto il suo successo in ambienti fondamentalmente geek, dove veniva apprezzato per la sua flessibilità, la sua struttura modulare e per il fatto appunto che poteva essere adattato alle proprie esigenze; ma chiaramente tutte queste doti n potevano che essere sfruttate da persone tecnicamente molto preparate, non certo dal tipico utente home computer.
E queste dinamiche certo non aiutano il passaggio che auspicano in molti, ovvero verso un Linux + "unico" nel senso di identificabile con un qlc di + preciso e - variegato e sviluppato poi effettivamente in questo senso.
In generale però, per metterla appunto sul puro pragmatismo, il computer è uno strumento che deve piegarsi alla volontà dell'utente per eseguire le operazioni che gli sn richieste: + l'ambiente in cui l'utente si trova ad operare è facile da usare e + immediati e semplici saranno anche le operazioni (oppure nello stesso intervallo di tempo potrà farne di +, perchè n dovrà perdere tempo a settare il pc in un certo modo).
Questo è un requisito che un sistema operativo in generale dovrebbe avere, soprattutto se vuole avere commercialmente molto successo,
indipendentemente dalle mani dell'acquirente in cui finirà.
P.S.: il confronto è interessante per me, ma dato che siamo sempre solo noi 3 a confrontarci cosa ne dite se creiamo un thread ex novo e trasferiamo la discussione lì? :D
La sezione Linux&co. andrebbe bene anche se sarebbe interessante sapere il parere di chi per es. linux non l'ha mai nemmeno provato però vorrebbe e magari si sente frenato in qlc modo a farlo ( quindi boh la scelta potrebbe essere anche un'altra...magari i mod possono consigliare in proposito).
E il titolo potrebbe essere messo in forma di domanda, ad es. "Di cosa ha bisogno linux perchè diventi user-friendly come gli altri SO?" oppure
"Che cosa manca a linux...?" ecc.
Proponete pure :)
MenageZero
16-10-2005, 22:30
Sicuramente n è armonico e l'episodio a cui fai riferimento me lo ricordo 8 almeno l'ultimo) :D
DeRaadt accusò Linux di avere praticamente uno spaghetti-kernel ( in realtà ci andò un pelo + pesante ma tralasciamo :p), al contrario di BSD e del suo OpenBSD...è anche vero però che dare e aggiornare continuamente il supporto alle tecnologie che si presentano e che cambiano il concetto stesso di PC, di connettività ecc. senza sporcare il codice o appesantirlo è difficile...d'altra parte basta guardare il supporto HW per Linux e quello per OBSD, mi pare n ci sia paragone come è palese che l'obiettivo di utenti a cui si rivolgono è differente.
perfettamente d'accordo, non volevo entrare nel merito di "chi scrive il kernel "migliore" ed è pacifico che molti gnu/linux sono molto più avanti dei *bsd nell'usabilità per "dummies", nel supporto hw nuovo ed in genere nell'implementare la "cool feature of the moment"...
cmq secondo me se tra gli sviluppartori di sistemi gnu/linux se cè qualcuno veramente interessato al mercato desktop, forse devono comiciare a "guardarsi" da concorrenza "interna" sul fronte *bsd: ad esempio è di questi giorni la 1.0rc di DesktopBSD, primo rilascio dopo un anno di sviluppo e stando ai dev, trattasi, udite udite, non di un fork ma solo di una versione customizzata di freebsd (non so se 5 o 6, cmq dicono di adottare come politica l'ultima tecnologia dipsonibile, ma essendo la 6 non ancora final, non saprei) che ne mantiene anche tutte le funzionalità e potenzialità "avanzate"; ne ho letto anche una recensione molto positiva; (fonte distrowatch.com); non per dire che come supporto hw o altro siano già a livello delle più automatizzate distro, però...
... se decidessero di fare fronte comune su qualcosa, dalle parti dei *bsd sarebbero molti meno a doversi accordare... ed hanno già un layer per l'esecuzione dei binari linux oltre che i per i diversi *bsd ed alcuni unix proprietari (mi pare solaris e non rocordo chi altro)...
E d'altra parte penso ai fondatori del movimento GNU mi riesce difficile pensare che molte teste tra le + importanti non si opporrebbero con tutte le loro forze alla costituzione di un'organizzazione che detta linee comuni per tutte le distribuzioni linux, ad es. Stallman
Si ma tutto funzionerebbe comunque, dagli elettroni che continurebbero a "girare" fin su ai click dell'utente... :D
Più che altro servirebbe un certo livello di accordo e convergenza tra chi "confeziona" le distro, inizialmente anche mantenedo i "componenti" che ci sono ora, anche se continuassero ad essere sviluppati singolarmente sulla linea "ognuno per sé, GPL per tutti"; in un primo tempo si potrebbe agire su "come" e quali mettere insieme e nello sviluppare tool di cfg, di inst., formati di package (anche per drv) comuni (che offrano magari uso ed intefaccia sia semplice sia "avanzato", sia linea di comando, sia gui, per poter "tornare buoni" per qualunque utente e situazione)... poi magari se magari cresce allarga considerevolmente l'utenza e se "l'appetito vien mangiando"... magari anche qualcuno "in alto" si ricrede su qualcosa... magari tanti dev seguono come seguono(perché condividono suppongo, mica per insinuare altro, per carità) ora... e si può passare ad una convergenza ed integrazione più profonda anche nello sviluppo sw delle parti (su alcune cose ben definite, mica serve che l'intera produzione open source mondiale sia per principio "costretta" negli stessi schemi e direttive di un ente "centrale" eventualmente malvisto... )
in effetti no ma è anche vero che le parti in campo n sn poi facilmente rappresentabili.
Mi spiego meglio: ok abbiamo le distribuzioni commercializzate dai grossi nomi RedHat, Novell, Mandriva...ma quelle che invece vengono mantenute ed aggiornate da fondazioni o da gruppi di utenti che non hanno solide basi commerciali come i precedenti? ( gentoo, Debian, Slackware, Sorcerer...)
E tutti gli sviluppatori indipendenti?
Come facciamo a farli radunare senza correre il rischio cmq di lasciar fuori da così importanti decisioni, una cospicua fetta della comunità OS?
Un'idea potrebbe essere quella di creare un organismo non-profit che si occupi della costituzione di una distribuzione linux con regole ben precise e che faccia delle scelte anche in merito agli applicativi da usare e non usare.
Oppure che detti delle linee guida che per coloro che le seguiranno comporterà non lo sò, dei vantaggi di qlc tipo ( aiuti finanziari, un bollino che faciliterà l'utente alle prime armi nella scelta di una distro), cose di questo tipo.
Poi però resterà sempre la disparità tra chi è dentro e chi resta fuori, chi ha + privilegi e chi meno...e questo in una struttura organizzativa come quelle dell'OS che dà regole in senso trasversale, paritario è difficile da accettare.
IMHO naturalmente
si ci sarebbe un probelma di rappresentatività più difficile da risolvere che in altri contesti, ma, almeno inizialmente, visto quante e quanto variegate sono le distro, basterebbe anche solo una buona %, dell'ordine delle decine di punti %, anche fosse minoritaria(inclusi però i "big"), per iniziare a fare qualcosa (se gli altri si limitano a rimanere così come sono se invece dovesse iniziare una "guerra" tra "non-standard" di diverse alleanze... :muro: ), o al meno quelli con, quale che sia il motivo, più peso, con potenzialità di avere effetto trainante...
"Un'idea potrebbe essere quella di creare un organismo...":
eh sì sarebbe una ottima idea, secondo me; il problema di "disparità", boh, non lo vedo tanto tale, ognuno farebbe le sue scelte, come in tutto del resto, e se non si ha il bollino o uno degli altri "vantaggi" è prima di tutto perché così si è scelto...
Per quanto riguarda i $, credo che contributi "seri" ogni "entità" o società dovrebbe cercarseli da sé né più né meno di ora, cioè non credo che anche ci fosse un comitato o addirittura un "prodotto" comune le distro aderenti si ritroverebbe addosso una pioggia d'oro (da dove? sempre loro sarebbero a "smacchinare" sulle loro cose...) causando (come?) l'impossibilità economica agli altri di andare avanti per la loro strada (che cmq alla peggio starebbero come ora, se no se il "comitato" fosse fonte di ricchezza, per una potenziale fetta della torta basterebbe aderire...)
e poi dai, sarà che sono ignorante in filosofia come detto, ma se ci devono essere pincipi di "egualitarismo" (per lo sviluppo sw ! fosse l'"open source" qualcosa che riguarda ad es la fame nel mondo capirei di più...) che poi rischia di frenare tante altre cose... questo mi ricorda qualcosa, la cui implementazione almeno, non è mai riuscita troppo bene... :D
In realtà sn attivi proprio sul settore enterprise, ma giusto quello ( e alla fine tutti sn andati per la propria strada) e cmq in quella circostanza si è persa una grossa occasione IMHO di nobilitare linux e farlo conoscere al mondo per quel che poteva diventare: un'alternativa agli altri SO anche per persone che n sn avvezzi all'informatica ma devono ( magari a malincuore per loro) averci a che fare.
non sapevo che "united linux" fosse ancora attivo nel settore enterprise, cmq anch'io pensavo ad una grossa occasione persa.
questo è un aspetto che ammetto di n aver troppo considerato.
D'altra parte se l'Open Source vuole sfidare il SW proprietario sempre di + sul suo terreno ( e parlo quindi del segmento business, dell'assistenza, dei contratti di fornitura che valgono milioni di dollari) c'è bisogno che le grosse multinazionali del SW e dell'HW si interessino alla questione e finanzino progetti Open Source o anche solo chiedano la collaborazione della comunità, che ribadisco è un valore aggiunto da non lasciare al proprio destino.
beh per sfidare sw prorietario in particolare su quegli aspetti di larga scala non ci si possono certo aspettare finaziamenti o collaborazioni dalla concorrenza (a meno di diventarne parte tramite acquisizione, vedi suse): se parliamo di mercato di massa client, una ipotetica futura distro linux reale concorrente di win o osx il "botto" e la conquista del suo spazio significativo di mercato lo dovrebbe fare con le sue forze, solo dopo potrebbe sperare di fare i $ veri come realtà mondiale... se nel mondo gnu/linux "aspettano" che arrivi da qualche parte (con accordi o collaborazioni o qunt'altro che siano...) una disponibilità economica in grado di anche solo ridurre significativamente il divario con ms o apple, per sentirsi "in grado" di "combattere" veramente nel mercato desktop....secondo me possono pure "aspettare" ma... :rolleyes:
(ci sarebbe novell -anche se forse non paragonabile a ms o apple come "dimensione"-, tramite suse, come "pesce grosso" della situazione ma dubito che suse, cmq ottima distro nel panorama attuale, stia godendo di investimenti adatti per far nascere un vero concorrente di win od osx... e novell al momento rimane il pesce grosso del suo piccolo stagno... :D )
Tra l'altro divenire una vera realtà globale in termini di mercato è forse l'unico modo per avere su gnu/linux un supporto drv generalizzato dalla case hw (che a sua volta è un fattore che ti favorisce con l'utenza, lo so è un pò un loop, però partendo dalla realtà attuale direi che i produttori hw non daranno un suppoto come a win finché linux non costituirà una fetta interessante, ma linux teoricamente può fracela a fare "il primo passo", visto che negli anni la qustione drv è stata ben "tamponata" fornendo cmq un riconoscimento hw e plug'n'play non certo pessimo...)
No decisamente non nacque per quel motivo, anzi il motivo fu molto + futile considerando la disputa tra Linus e Tanenbaum :D
Il discorso della facilità di utilizzo anche per utenti "dummies" in realtà da molti non è così sentito proprio perchè linux è stato sviluppato ed ha avuto il suo successo in ambienti fondamentalmente geek, dove veniva apprezzato per la sua flessibilità, la sua struttura modulare e per il fatto appunto che poteva essere adattato alle proprie esigenze; ma chiaramente tutte queste doti n potevano che essere sfruttate da persone tecnicamente molto preparate, non certo dal tipico utente home computer.
E queste dinamiche certo non aiutano il passaggio che auspicano in molti, ovvero verso un Linux + "unico" nel senso di identificabile con un qlc di + preciso e - variegato e sviluppato poi effettivamente in questo senso.
La massima "smanettabilità" la puoi sempre lasciare per chi sa e vuole fare...
E poi una cosa del genere potrebbe essere necessaria e vantaggiosa per la diffusione di massa nell'ambito client general-purpose per un certo tipo di utenti, ma potrebbe anche essere positiva per altri ambiti o cmq non essere un danno.
In generale però, per metterla appunto sul puro pragmatismo, il computer è uno strumento che deve piegarsi alla volontà dell'utente per eseguire le operazioni che gli sn richieste: + l'ambiente in cui l'utente si trova ad operare è facile da usare e + immediati e semplici saranno anche le operazioni (oppure nello stesso intervallo di tempo potrà farne di +, perchè n dovrà perdere tempo a settare il pc in un certo modo).
Questo è un requisito che un sistema operativo in generale dovrebbe avere, soprattutto se vuole avere commercialmente molto successo,
indipendentemente dalle mani dell'acquirente in cui finirà.
Eh, quello che dico anche io... :mano:
P.S.: il confronto è interessante per me, ma dato che siamo sempre solo noi 3 a confrontarci cosa ne dite se creiamo un thread ex novo e trasferiamo la discussione lì? :D
La sezione Linux&co. andrebbe bene anche se sarebbe interessante sapere il parere di chi per es. linux non l'ha mai nemmeno provato però vorrebbe e magari si sente frenato in qlc modo a farlo ( quindi boh la scelta potrebbe essere anche un'altra...magari i mod possono consigliare in proposito).
E il titolo potrebbe essere messo in forma di domanda, ad es. "Di cosa ha bisogno linux perchè diventi user-friendly come gli altri SO?" oppure
"Che cosa manca a linux...?" ecc.
Proponete pure :)
Per me va benissimo l'idea del nuovo thread, d'accordissimo anche per il tipo di titolo, solo userei al posto di "altri OS" "Windows e Mac OSX" e invece di "user-friendly", che spesso è associato erroneamente solo a quanto è "amichevole" la gui, (e con un kde o gnome non è questo che manca a linux) direi qualcosa tipo "vero concorrente nel mercato desktop home/small office"
(o cmq dove non ci sono sistemisti e l'utente deve fare tutto da solo e vuole informatizzarsi il meno possibile per intenderci, qualche espresione che renda questo insomma);
Per il posto non saprei, piacerebbe anche a me coinvolgere potenzialmente tutti i punti di vista, non solo utenti "molto affezzionati" al pinguino...
ciao :)
MenageZero
17-10-2005, 02:18
No decisamente non nacque per quel motivo, anzi il motivo fu molto + futile considerando la disputa tra Linus e Tanenbaum :D
Ti riferisci all' "eterna lotta" tra bene e mal... ehm... microkernel vs kernel monolitico ? :D
Sinceramente non sono molto aggiornato sugli "sviluppi" più recenti, ma a quanto ne sapevo ancora nessuno dei due modelli aveva ottenuto consenso generallizzato nel mondo IT come migliore a priori...
Forse è un caso ma alcuni kernel, ciascuno dei quali pensato per per profili di utilizzo anche molto diversi tra loro (es sia client che server), che hanno avuto un "discreto" ( :D ) successo, come NT(e discendenti), darwin(osx) e linux, usano di fatto un approccio misto (i *bsd come architttura generale sono sicuramente simili a linux dato che sono sempre unix-like, ma non mi sovviene se sono modulari, per cui non so se includerli nei "misti")...
Che ci avesse preso il tizio che ha inventato la massima "la verità sta nel mezzo" (o qualcosa di simile) ?... magari era un filosofo... :p
eoropall
17-10-2005, 06:51
P.S.: il confronto è interessante per me, ma dato che siamo sempre solo noi 3 a confrontarci cosa ne dite se creiamo un thread ex novo e trasferiamo la discussione lì? :D
La sezione Linux&co. andrebbe bene anche se sarebbe interessante sapere il parere di chi per es. linux non l'ha mai nemmeno provato però vorrebbe e magari si sente frenato in qlc modo a farlo ( quindi boh la scelta potrebbe essere anche un'altra...magari i mod possono consigliare in proposito).
E il titolo potrebbe essere messo in forma di domanda, ad es. "Di cosa ha bisogno linux perchè diventi user-friendly come gli altri SO?" oppure
"Che cosa manca a linux...?" ecc.
Proponete pure :)
Discussione molto interessante da leggere :cool:
Secondo me però le news sono più visibili rispetto alla sezione Linux visto che da molti è vista ancora come una nicchia per quanto ormai non sia più così da un pezzo..
A Linux sostanzialmente manca una sola cosa per affermarsi sulle masse: un'interfaccia grafica sullo stile di Aqua (MacOSX) che renda tutto elementare (facile appunto come bere un bicchiere d'acqua :D ), dove es. i programmi si installano e disinstallano per trascinamento (si "cestinano" letteralmente).. Se si portasse una logica del genere sui pc, anche in versione "light" rispetto al MacOSX originale ci troveremmo di fronte a uno straordinario successo..
MenageZero
17-10-2005, 11:52
A Linux sostanzialmente manca una sola cosa per affermarsi sulle masse: un'interfaccia grafica sullo stile di Aqua (MacOSX) che renda tutto elementare (facile appunto come bere un bicchiere d'acqua :D ), dove es. i programmi si installano e disinstallano per trascinamento (si "cestinano" letteralmente).. Se si portasse una logica del genere sui pc, anche in versione "light" rispetto al MacOSX originale ci troveremmo di fronte a uno straordinario successo..
D'accordo con te sull successone che potrebbe avere una "Open Aqua" su linux... ma non è tutta GUI quel che "luccica":
per fare cose come quelle che dicevi(e magari sarebbe comodo anche per i drv), ci vogliono un sistema di installazione e formato pacchetti appositamente progettatti, organizzazione delle dir&files perfettamente prevedibile su ogni sys. linux... e poi, per un clone di aqua e perché sia molto sfruttato dalle app., servirebbe un core grafico con nuove caratteristiche (analoghe a quelle offerte da quartz e i vari moduli "core-qualcosa" su osx, no?)che dovrebbe sostituire x o porsi come layer intermedio tra esso ed i desk. env., ci vorrebbe anche 1 toolkit di riferimento(liberie in primis, magari "dev-friendly") per lo sviluppo di apps che sfruttino questo nuovo ambiente... e tutte queste cose sarebbe meglio secondo me ci fossero con uniformità se non in tutte in una buona parte delle distro (a meno di ritenere che l'unico o uno tra i pochi con "openAqua" sicuramente "esploda" conquistando le masse da solo...)
Insomma per un linux veramente "acquoso" ( :D ) ci sarebbe da cambiare parecchio a livello di organizazione e componenti in un os gnu/linux, non "solo" da scrivere un nuovo desk. env. mantenendo il resto invariato...
MenageZero
19-10-2005, 16:31
forse un posto adatto per l'eventuale nuovo thread di cui sopra potrebbe essere la sottosezione "linux per newbies"
http://www.hwupgrade.it/forum/forumdisplay.php?f=113
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