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View Full Version : donne: una su tre nel mondo subisce violenze (ONU)


Adric
13-10-2005, 02:55
12 ottobre 2005

Una donna su tre nel mondo subisce violenze

Un rapporto del Fondo delle Nazioni unite per la popolazione

NEW YORK - Nel mondo una donna su tre è stata picchiata, costretta ad avere rapporti sessuali o abusata, in genere da un membro della famiglia o da un conoscente. Lo denuncia il rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2005 messo a punto dall'Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione). La violenza contro donne e ragazze (sono 1,7 miliardi le donne tra i 15 e i 49 anni nel mondo) è «un'epidemia mondiale, silenziosa e di dimensioni allarmanti. La discriminazione contro donne e ragazze sottrae allo sviluppo di intere nazioni il pieno contributo delle capacità individuali di oltre metà della popolazione».


VIOLENZA UBIQUITARIA - La violenza sulle donne «continua incontrastata» sia nelle nazioni ricche che in quelle più povere, dice il rapporto. Gli autori delle violenze restano spesso impuniti, lasciando alle donne prive di qualsiasi possibilità di risarcimento tenendo conto inoltre che circa i due terzi degli oltre 800 milioni di adulti analfabeti sono donne. Dei 137 milioni di giovani tra i 15 e i 24 anni analfabeti, il 63% sono donne.

IN POLITICA - In media nel mondo le donne detengono solo il 16% dei seggi parlamentari (in Italia molto meno). Alcuni Paesi in via di sviluppo hanno però fatto passi avanti in questo campo: il Ruanda, per esempio, ha la più alta percentuale di deputate al mondo (49%) superando la Svezia (45%). L'Unfpa afferma che molti Paesi non hanno mantenuto l'impegno di eliminare le leggi discriminatorie contro le donne entro il 2005 come richiesto dalla Conferenza di Pechino del 1995. Per promuovere l'uguaglianza di genere e ridurre la povertà, secondo l'Unfpa è necessario coinvolgere attivamente gli uomini e ragazzi.

LA SALUTE FEMMINILE - Mezzo milione di donne muore ogni anno per cause legate alla gravidanza e al parto. Per ogni donna che muore per questi motivi, però, altre 20 soffrono di invalidità o malattie, per una cifra che va dagli 8 ai 20 milioni ogni anno. Si contano 76 milioni di gravidanze indesiderate ogni anno nei soli Paesi in via di sviluppo. Ogni anno circa 14 milioni di adolescenti fra 15 e 19 anni diventano madri. L'Unfpa stima che nei prossimi dieci anni circa 100 milioni di adolescenti saranno costrette a sposarsi prima dei 18 anni. Circa la metà delle persone sieropositive sono donne. Una donna su due ha accesso alla contraccezione (in Africa una su cinque). Il 99% delle morti delle madri avviene nei Paesi in via di sviluppo. Nell'Africa sub-sahariana meno del 40% delle donne partorisce con assistenza specializzata. Dei 130 milioni di bambini che nascono ogni anno, 4 milioni muoiono nel primo mese di vita. Il 99% delle morti neonatali avvengono nei Paesi a reddito basso o medio e quasi la metà avvengono a casa.
(Corriere della Sera)

LightIntoDarkness
13-10-2005, 11:01
Sarò demagogico, ma un dato come questo dovrebbe essere visto come uno "STOP" grande come una casa, per dirsi "così non va, dobbiamo cambiare".
Le nazioni che hanno grosso potere economico hanno anche grosse responsabilità (senza contare l'opulenza e lo sfruttamento negli equilibri mondiali).

Invece, anche questa notizia passerà inosservata, così come il thread parallelo sul rapporto ONU (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1037322)... qui sul forum come nell'importanza data nell'informazione e nell'opinione pubblica.

Esempio banale-populista-ingrato-inutile-provocante-polemico:
saremmo disposti a impegnarci chessò nel cambiare il nostro modo di acquistare-magari introducendo parametri etici e rinunciando al superfulo-per cambiare questi parametri così disastrosi?

Adric
18-10-2005, 01:38
Giovedì 13 Ottobre 2005

Le italiane sono quinte al mondo per longevità

ROMA Cosa dicono i numeri del rapporto dell’agenzia Onu per il nostro Paese? Per longevità le italiane sono al quinto posto nel mondo (83,3 anni) dopo le giapponesi (85,8 anni), quelle di Hong Kong (84,9) le spagnole e svizzere (83,5). Gli uomini italiani si fermano a 77,2 anni. Tra i paesi euroepi ha la maggiore diffusione di Aids (0,7% i maschi, 0,3 le donne) dopo Estonia (1,4/0,7) Spagna (1/0,3) Lettonia (0,8/0,4). Da oggi al 2050 la popolazione italiana calerà di oltre 7 milioni.
Siamo allergici all’uso di metodi moderni di contraccezione. Li usa il 39% contro una media del 54% a livello mondiale. Il reddito lordo pro capite è di 26.760 dollari corrispondente a quello di 24 paesi con minor reddito. Usa e Norvegia sono le più ricche con 37.500 e 37.300 rispettivamente.
(Il Messaggero)

nomeutente
18-10-2005, 16:24
Esempio banale-populista-ingrato-inutile-provocante-polemico:
saremmo disposti a impegnarci chessò nel cambiare il nostro modo di acquistare-magari introducendo parametri etici e rinunciando al superfulo-per cambiare questi parametri così disastrosi?

Se stiamo parlando ad es. di beni prodotti in paesi/aziende dove non vengono rispettati i diritti umani, temo che lo "sciopero del consumo" e i vari boicottaggi, fino ad ora non abbiano avuto un grande successo. Bisognerebbe piuttosto fare una legge che impedisca a monte l'importazione di questi beni, ma sarebbe di fatto una norma protezionista che eliminerebbe dal mercato praticamente tutti i paesi emergenti... creando altri problemi. Certo si potrebbero mazzuolare per bene le varie multinazionali che su queste cose ci sguazzano e nemmeno creano ricchezza nel paese in questione. Resterebbero comunque i "locali" a non rispettare i diritti umani, ma sarebbe già un passo avanti.

Per tutto il resto (gli stupri, ad es.) la soluzione è da cercare altrove e non mi pare così semplice.

songoge
18-10-2005, 16:47
Nei paesi sottosviluppati, parlare di maltrattamento alle donne è restrittivo.
In questi paesi, uomini e donne subiscono maltrattamenti (naturalmente le donne in misura maggiore)
La colpa non è "solo" delle multinazionali, ma "anche" delle multinazionali.
La colpa è "soprattutto" dei governi. Sono loro che incentivano le multinazionali a trasferirsi (es. nessuna tassazione, contratti di lavoro sotto un livello di sussistenza, ecc...)
Se i loro governi lavorassero per il bene del suo popolo, le cose andrebbero leggermente meglio.
Se anche i nostri governi eliminassero il debito nei loro confronti, le cose andrebbero meglio.
Se le nostre aziende (multinazionali in primis) aprissero un mercato libero, senza sfruttamento(di persone e risorse) le cose andrebbero sicuramente meglio!

nomeutente
18-10-2005, 17:12
La colpa è "soprattutto" dei governi. Sono loro che incentivano le multinazionali a trasferirsi (es. nessuna tassazione, contratti di lavoro sotto un livello di sussistenza, ecc...)

C'è anche da dire che i governi di questi paesi sono spesso corrotti fino al midollo (non che i nostri siano tanto meglio).

songoge
18-10-2005, 17:18
C'è anche da dire che i governi di questi paesi sono spesso corrotti fino al midollo (non che i nostri siano tanto meglio).

Appunto.
Le responsabilità non sono di un gruppo, piuttosto che di un'altro. Le responsabilità sono di tutti.
Dai governi, alle aiende, finendo pure a noi che compriamo da loro senza dire o fare nulla, ai diretti interessati che hanno tanto da dire e fare, ma che non fanno.

Con questo però non voglio schierarmi con i NoGlobal o presunti tali, che boigottano un prodotto, puttosto che un'altro.
Non lo ritengo il mezzo più adatto per tale fine.
Come detto le responsabilità non sono solo delle multinazionali se ci troviamo in tale situazione!

GianlucaElferPorsche
19-10-2005, 14:11
Sarò demagogico, ma un dato come questo dovrebbe essere visto come uno "STOP" grande come una casa, per dirsi "così non va, dobbiamo cambiare".
Le nazioni che hanno grosso potere economico hanno anche grosse responsabilità (senza contare l'opulenza e lo sfruttamento negli equilibri mondiali).

Invece, anche questa notizia passerà inosservata, così come il thread parallelo sul rapporto ONU (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1037322)... qui sul forum come nell'importanza data nell'informazione e nell'opinione pubblica.

Esempio banale-populista-ingrato-inutile-provocante-polemico:
saremmo disposti a impegnarci chessò nel cambiare il nostro modo di acquistare-magari introducendo parametri etici e rinunciando al superfulo-per cambiare questi parametri così disastrosi?

ok la propaganda non fa mai male, ma scusami la notizia non riguardava la condizione della donna nel mondo?

<<Nel mondo una donna su tre è stata picchiata, costretta ad avere rapporti sessuali o abusata, in genere da un membro della famiglia o da un conoscente.>>

eh si, la soluzione per diminuire le violenze sulle donne e' quella di fare i nostri acquisti al mercatino del commercio equo e solidale... :rolleyes:

bah, sara' che non sono abituato a ragionare col paraocchi, ma leggendola la prima cosa che mi è venuta in mente è tutto cio' che molte donne devono subire a causa di molti uomini, in casa, sul lavoro, per strada, e sto parlando anche del nostro bel paesello civile, perché voi potete anche chiudere gli occhi, ma certe cose succedono anche da noi.

Seconda cosa...ci sono il 50% di donne nel nostro paese? Bene, allora esigo il 50% di donne in parlamento.

In ogni caso, non mi dispiacerebbe affatto che i posti di potere nei governi o nelle aziende venissero ricoperti da donne, le quali sono mediamente moralmente migliori di noi cari ominidi.

GianlucaElferPorsche
19-10-2005, 14:15
Nei paesi sottosviluppati, parlare di maltrattamento alle donne è restrittivo.
In questi paesi, uomini e donne subiscono maltrattamenti (naturalmente le donne in misura maggiore)
La colpa non è "solo" delle multinazionali, ma "anche" delle multinazionali.
La colpa è "soprattutto" dei governi. Sono loro che incentivano le multinazionali a trasferirsi (es. nessuna tassazione, contratti di lavoro sotto un livello di sussistenza, ecc...)
Se i loro governi lavorassero per il bene del suo popolo, le cose andrebbero leggermente meglio.
Se anche i nostri governi eliminassero il debito nei loro confronti, le cose andrebbero meglio.
Se le nostre aziende (multinazionali in primis) aprissero un mercato libero, senza sfruttamento(di persone e risorse) le cose andrebbero sicuramente meglio!


ok il problema delle multinazionali che contano + dei governi, ok il problema dei governi corrotti, ok, ok, ok, ma quando non c'erano le multinazionali la condizione della donna era migliore?
se ci fosse un mercato perfetto, libero, senza sfruttamento elimineremmo la violenza sulle donne?

GianlucaElferPorsche
19-10-2005, 14:17
La violenza sulle donne «continua incontrastata» sia nelle nazioni ricche che in quelle più povere, dice il rapporto. Gli autori delle violenze restano spesso impuniti,

questo non vi fa venire in mente nulla? non vi colpisce? non vi lascia una sensazione di sconforto?
ovviamente no, e giu' a buttarla in politica!!!
tristezza :rolleyes:

songoge
19-10-2005, 18:44
ok il problema delle multinazionali che contano + dei governi, ok il problema dei governi corrotti, ok, ok, ok, ma quando non c'erano le multinazionali la condizione della donna era migliore?
se ci fosse un mercato perfetto, libero, senza sfruttamento elimineremmo la violenza sulle donne?

Ovviamente no.
Guarda il nostro paese senza andare troppo lontano per vedere le discriminazioni che subiscono le donne. Le quote rosa al parlamento! Una vergogna tutti, destra sinistra e centro.

Appunto per questo ho impostato il problema da un'altra parte.
Iniziamo con i diritti fondamentali dell'uomo(maschio,femmina) in generale, per poi passare ad altri problemi. Non puoi andare da A a C senza passare da B (Tratto dal film L'uomo senza ombra :D ) a meno che tu sia un genio!

Tutti i governi industrializzati e democratici hanno fatto così, e fin ora è stato l'unico modo. Anche il capitalismo ha dato il suo contributo favorevole. Oggi però questo capitalismo ha subito una distorsione perchè come ho detto si vuol andare da A a C senza passare da B.

songoge
19-10-2005, 18:48
questo non vi fa venire in mente nulla? non vi colpisce? non vi lascia una sensazione di sconforto?
ovviamente no, e giu' a buttarla in politica!!!
tristezza :rolleyes:

Tristezza o no la politica si occupa anche di questo. E' inevitabile.