beppegrillo
12-10-2005, 19:26
aghrebino in cella:"Sono kamikaze"
Cosenza:"Volevo esplodere in Italia"
Un immigrato clandestino attualmente detenuto nel carcere di Paola (Cosenza) avrebbe riferito di essere venuto in Italia per farsi esplodere in una grande città. L'uomo, un maghrebino, avrebbe fatto le sue rivelazioni alla Digos di Cosenza che ha avviato le indagini. La vicenda sarà al centro di un vertice tra gli investigatori della Digos e i magistrati del pool antiterrorismo in programma giovedì.
(Afp)
E' stato il "Quotidiano di Calabria" a portare alla luce la storia. L'uomo, proveniente da un paese dell' Africa Nord-Occidentale, una volta in Italia sarebbe stato arrestato per un reato minore ed una volta in carcere avrebbe contattato gli investigatori per riferire quello che sarebbe stato il suo vero obiettivo. Un vero kamikaze pronto a fare strage in una grande città del nostro Paese o un mitomane desideroso di creare un po' di scompiglio e attirare un po' di attenzione? Le indagini sono partite subito, anche se gli ambienti investigativi al momento confermano solo parzialmente e non intendono aggiungere particolari.
A condurre l'inchiesta sono la Procura ordinaria di Catanzaro, la Procura di Paola e la Digos di Cosenza. Gli investigatori di quest'ultima hanno in programma giovedì un vertice con il pool antiterrorismo della Procura di Catanzaro per fare il punto della situazione sui risultati finora raggiunti dalle indagini. "Prendiamo in considerazione qualsiasi spunto investigativo ci sia fornito - ha dichiarato Il responsabile del pool, Savatore Murone, titolare dell'inchiesta - Dalle notizie che ci giungono dai servizi di polizia giudiziaria emerge che la Calabria non è tra i possibili obiettivi. La regione, al riguardo, può essere un territorio di passaggio. In ogni caso, le Digos ed i Ros seguono con attenzione qualsiasi spunto investigativo, ma al momento la situazione, in base alle notizie che ci sono fornite, è sotto controllo". Intanto la vicenda è approdata tra i banchi del Parlamento dove è stata preannunciata un'interrogazione al ministro dell'Interno Pisanu affinché venga fatta luce sulla vicenda.
Cosenza:"Volevo esplodere in Italia"
Un immigrato clandestino attualmente detenuto nel carcere di Paola (Cosenza) avrebbe riferito di essere venuto in Italia per farsi esplodere in una grande città. L'uomo, un maghrebino, avrebbe fatto le sue rivelazioni alla Digos di Cosenza che ha avviato le indagini. La vicenda sarà al centro di un vertice tra gli investigatori della Digos e i magistrati del pool antiterrorismo in programma giovedì.
(Afp)
E' stato il "Quotidiano di Calabria" a portare alla luce la storia. L'uomo, proveniente da un paese dell' Africa Nord-Occidentale, una volta in Italia sarebbe stato arrestato per un reato minore ed una volta in carcere avrebbe contattato gli investigatori per riferire quello che sarebbe stato il suo vero obiettivo. Un vero kamikaze pronto a fare strage in una grande città del nostro Paese o un mitomane desideroso di creare un po' di scompiglio e attirare un po' di attenzione? Le indagini sono partite subito, anche se gli ambienti investigativi al momento confermano solo parzialmente e non intendono aggiungere particolari.
A condurre l'inchiesta sono la Procura ordinaria di Catanzaro, la Procura di Paola e la Digos di Cosenza. Gli investigatori di quest'ultima hanno in programma giovedì un vertice con il pool antiterrorismo della Procura di Catanzaro per fare il punto della situazione sui risultati finora raggiunti dalle indagini. "Prendiamo in considerazione qualsiasi spunto investigativo ci sia fornito - ha dichiarato Il responsabile del pool, Savatore Murone, titolare dell'inchiesta - Dalle notizie che ci giungono dai servizi di polizia giudiziaria emerge che la Calabria non è tra i possibili obiettivi. La regione, al riguardo, può essere un territorio di passaggio. In ogni caso, le Digos ed i Ros seguono con attenzione qualsiasi spunto investigativo, ma al momento la situazione, in base alle notizie che ci sono fornite, è sotto controllo". Intanto la vicenda è approdata tra i banchi del Parlamento dove è stata preannunciata un'interrogazione al ministro dell'Interno Pisanu affinché venga fatta luce sulla vicenda.