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View Full Version : vuoi un Van Gogh ? bastano 150 dollari


Adric
10-10-2005, 17:54
Lunedì 10 Ottobre 2005

Vuoi un Van Gogh? Bastano 150 dollari

dal nostro corrispondente

ANNA GUAITA

NEW YORK - Quello che ha la mano più ferma e sicura traccia il disegno, quello che conosce meglio la tavolozza mette il colore. E così nasce un Van Gogh. Un “falso d’autore”, che finirà appeso negli appartamenti al mare degli americani, negli alberghi, nei ristoranti. Ecco l’ultima pensata dei cinesi: invadere l’Occidente con copie della sua stessa arte. Migliaia di giovani artisti cinesi fanno la fila per entrare nelle fabbriche che riproducono le tele più famose della storia. Alcuni di loro hanno raggiunto la fama, per la precisione del loro segno, per l’incredibile produttività, per la stessa passione che mettono nell’impresa di copiare con assoluta fedeltà l’opera di un altro. Tempo fa il New York Times descrisse con malcelata ammirazione l’exploit di Zhang Libing, un ventiseienne che ha dato vita a 20 mila copie dei capolavori di Van Gogh: senza la minima esitazione Libing aveva ammesso di aver copiato tutte le opere o da fotografie, o da libri di storia dell’arte o addirittura da riproduzioni viste in Internet.Libing ha imparato questo mestiere “andando a bottega” da un artista già affermato, come facevano nella Firenze del Rinascimento i giovani che andavano a bottega dai vari Andrea del Verrocchio. Ma la Cina del capitalismo di Stato non è la Firenze di Lorenzo il Magnifico: da queste botteghe non escono dei Leonardo, ma solo dei bravi copisti. Tanto bravi, che le esportazioni di “falsi d’autore” firmati da Libing o dai suoi colleghi sono triplicate. Negli Stati Uniti, le navi scaricano decine di “containers” pieni di Picasso, Van Gogh, Degas, Gauguin, Klimt. Ogni quadro è costato all’importatore meno di 30 dollari, ma verrà venduto a più di 150. Dopotutto, spiegano i commercianti, non è un manifesto: è un quadro vero, una vera tela a olio.
L’industria del falso d’autore è organizzata in Cina alla maniera della catena di montaggio inventata da Ford agli albori della produzione automobilistica: ogni fabbrica ha un certo numero di “maestri disegnatori” e di “maestri del colore”, oltre a varie centinaia di “ritoccatori”, che hanno il compito di studiare ogni tela e accertarsi che non ci siano sbavature o errori. Questi ”maestri” guadagnano circa 200 dollari al mese, e ricevono vitto e alloggio e gli strumenti del mestiere. E per quanto l’impiego non appaia dei più invidiabili - ore e ore seduti in una scomoda stanzetta a riprodurre la stessa opera d’arte per giorni, settimane, mesi - sono migliaia i giovani che aspirano a conquistarlo. Tant’è che le iscrizioni alle facoltà di arte sono così aumentate che il governo cinese ha pensato bene di alzare la retta, portandola allo stesso livello delle materie scientifiche. E pensare che solo una trentina d’anni fa, nel pieno della rivoluzione culturale, l’arte era considerata un vizio borghese da estirpare.
La bravura dei “maestri copiatori” viene tuttavia messa a dura prova quando invece che copiare un quadro già esistente viene loro chiesto di fate un ritratto. Molte famiglie americane amano farsi fare il ritratto, e ora che c’è Internet possono inviare una fotografia ai pittori cinesi e ordinare loro il quadro da appendere sul caminetto: un ritratto con cinque persone, della misura di 50 cm. per 60 costa meno di 500 dollari, un prezzo assolutamente concorrenziale. Tuttavia, almeno un dieci per cento di questi ritratti viene rispedito al mittente “per correzioni”. Pare che l’occhio artistico dei cinesi non sia ancora in grado di riprodurre appieno le fattezze occidentali. Ma non disperiamo, anzi disperiamo: impareranno presto.

(Il Messaggero.it)

FuGu
10-10-2005, 18:11
ah beh, sono falsi legalizzati, pensavo fosse una truffa...

cmq lol, i cinesi fanno gli occhi a mandorla? :D