View Full Version : Terremoto devastante in Pakistan, India e Afghanistan
Lucio Virzì
08-10-2005, 16:11
Il governo prevede migliaia di vittime.:(
http://www.repubblica.it/popup/servizi/2005/terrepak/1.jpg
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/esteri/terrepakistan/terrepakistan/terrepakistan.html
LuVi
Speriamo che questo terremoto possa riavvicinare tra loro India e Pakistan, e musulmani e indù, i cui rapporti sono perennemente tesi.
Visto l'epicentro prossimo al confine sono probabili seri danni anche in India.
E' più esteso di quello che pensavo :(
Pure l'Afghanistan !
............................
Sisma in Asia: migliaia di morti
Colpiti l’India, il Pakistan settentrionali e l’Afghanistan orientale. Diversi villaggi in Pakistan sono stati «spazzati via», ha detto il ministro dell’interno pachistano. Il terremoto è avvenuto poco prima delle 06:00 italiane e ha avuto una magnitudo superiore i 7,6 gradi Richter
NEW DELHI (India) - Ha fatto diverse migliaia di morti ma la cifra non è ancora definitiva, il violento terremoto che ha colpito stamattina Pakistan, India e Afghanistan, avvertito anche in Bangladesh. Erano circa le 8:50 ad Islamabad (mezz’ora più tardi in India e le 5:50 in Italia) quando un terremoto di magnitudo 7.6 della scala Richter ha scosso i Paesi dela valle dell’Indo.
L’epicentro è stato individuato nella zona contesa del Kashmir, a 80 km a nord est dalla capitale pachistana Islamabad.
La regione interessata dal terremoto che, secondo gli esperti è avvenuto a dieci km di profondità ed è stato seguito da centinaia di scosse di assestamento, alcune molto forti, è montuosa e presenta molti remoti villaggi sparsi nell’area, di difficile raggiungimento. Molti di essi sono stati probabilmente spazzati via anche da frane. Diverse migliaia i feriti, molti in gravi condizioni.
Il terremoto di oggi è considerato il più devastante nell’area in 100 anni.
PAKISTAN
Qui ci sono i danni maggiori e non ancora ufficiali. Secondo gli ultimi dati, hanno perso la vita oltre 1800 persone, ma all’appello mancano diversi villaggi del Punjab e del Kashmir pachistano. Una intera scuola nel distretto di Manshera, nella parte nord occidentale del Pakistan è crollata in seguito al sisma. «400 piccoli hanno perso la vita ha detto il capo della polizia locale, Riffat Pashar 350 erano in una scuola nel distretto di Manshera, altri cinquanta in un’ altra scuola non lontana». Le due scuole non hanno retto alle vibrazioni provocate dal terremoto, le loro fondamenta hanno ceduto e sono crollate. Sono 250 i corpi senza vita dei piccoli tirati fuori dalle macerie, ma ne mancano altri all’appello.
La violenza del sisma di oggi non ha risparmiato nemmeno il palazzo dei vip di Islamabad che è crollato in pochi minuti, provocando nella capitale morte e distruzione. Il complesso residenziale di «Margala Tower» era uno dei più conosciuti tra la gente bene di Islamabad. L’immenso complesso costituito da tre diversi blocchi di palazzi, uno dei quali con due torri di cemento grigio di dieci piani poi crollata, era frequentata da gran parte della gente “bene” della capitale pakistana. Non solo per quanto riguarda gli appartamenti (settantacinque in totale secondo quanto riportato dalla stampa locale) ma anche uffici e negozi. Molti anche gli stranieri che prendevano in affitto, per periodi più o meno lunghi, appartamenti. Anche molti diplomatici risiedevano nel complesso, ritenuto uno dei più esclusivi e sicuri della città. Ancora incerta la sorte di un italiano che, secondo alcune fonti, fino ad alcuni giorni fa si trovava in uno degli appartamenti dello stabile. Tra le vittime accertate, secondo quanto dichiarato da fonti della rappresentanza diplomatica egiziana a Islamabad, vi sarebbe invece un diplomatico egiziano. Non sono al momento accertate altre vittime straniere, mentre sono state recuperate 85 perone vive. Tra i morti accertati del Pakistan, anche 200 soldati di stanza alla frontiera con l’India. Al Pakistan è arrivata la solidarietà e la promessa d’aiuto del mondo intero, tra le quali spicca quella dell’ India che ha promesso denaro e personale.
INDIA
Secondo i giornali indiani il numero delle vittime indiane del terremoto dovrebbe superare le 300 unità. I danni maggiori sono nello Stato del Jammu e Kashmir e nella zona contesa con il Pakistan. Il distretto di Uri, che si trova sulla linea di controllo (il confine conteso tra India e Pakistan) è il più colpito: qui 21 militari sono morti per il crollo di baracche adibite al personale militare in pattugliamento sul confine. Altri 14 sono dispersi. A Srinagar è crollata una scuola uccidendo due bambini. Nel distretto di Uri, inoltre, interi villaggi, se ne calcolano 52, sono stati rasi completamente al suolo e molte sono le abitazioni danneggiate. Molti villaggi sono irraggiungibili a causa di frane per cui non se ne conosce la sorte. Il Governo centrale di New Delhi ha stanziato 20 milioni di euro per i primi soccorsi.
AFGHANISTAN
Sono finora due le vittime accertate, due bambini morti nel crollo della loro scuola. Ma la regione interessata dal sisma è così remota che i soccorsi non sono riusciti ancora ad arrivare per verificare la situazione.
Nello Del Gatto
(La Gazzetta del Mezzogiorno)
Freeride
08-10-2005, 20:22
Speriamo che questo terremoto possa riavvicinare tra loro India e Pakistan, e musulmani e indù, i cui rapporti sono perennemente tesi.
Naaa, per riavvicinarli minimo ci va un meteorite da 2 km di diametro che cade dove adesso c'è stato l'epicentro!
Lucio Virzì
08-10-2005, 21:35
Pare ci siano almeno 400 bambini morti nel crollo di una scuola :(
Pork ! :eek: :eek: :eek:
questi già vivono da decenni con la guerra in casa ....
son morti di fame ed adesso ............ il terremoto !!
:cry: :cry: :cry: :cry: :cry:
IpseDixit
08-10-2005, 23:41
:(
^TiGeRShArK^
08-10-2005, 23:46
.
Lucio Virzì
09-10-2005, 09:26
Si parla di 30000 morti.
per questi il mondo è già finito. :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:
Luther Blissett
10-10-2005, 13:53
Volevo farvi notare che sono 40 000 Morti. QUARANTAMILA.
40 New Orleans. QUARANTA, non 2, non 3. QUARANTA.
Tanto per rendersi conto che alla fine, questo topic ha 9 reply.
Ma in fondo, mica è america o europa...
Lunedì 10 Ottobre 2005
Pakistan sconvolto, 30 mila i morti
Città rase al suolo, soccorsi bloccati, Musharraf invoca: «Aiutateci»
nostro servizio
ISLAMABAD Una tragedia che non ha fine, nella quale si moltiplicano nelle ore il numero dei morti, che fino a ieri erano 19 mila accertati ma, preannuncia il governo pakistano, saranno realisticamente almeno trentamila. Sabato la scossa devastante, grado 7,6 della scala Richter; ieri, altri 45 scosse d’assestamento (la più forte, alle 10 del mattino, grado 6). Il terremoto che ha colpito la regione del Kashmir, terra contesa e sofferente tra Pakistan (che è il Paese più devastato dal sisma) e India, e gli altopiani di confine dell’Afghanistan, ha i contorni drammatici di una tragedia epocale in una regione lontana da tutto, anche dai possibili soccorsi: sono state colpite decine di villaggi blindati da foreste e montagne quasi inacessibili, con migliaia e migliaia di poveri contadini e pastori di montagna, abbandonati con i loro morti, con le case distrutte a temperature vicine agli zero gradi e che danno fuoco, per riscaldarsi alle ultime travi e pezzi di legno delle loro case che non ci sono più.
Il presidente pachistano Pervez Musharraf ha lanciato un appello alla comunità internazionale, un’accorata richiesta di aiuto. Un Sos prontamente raccolto dall’India, il Paese colpito anch’esso (anche se in misura molto minore) dalla tragedia, e che è diviso dal Pakistan anche dalla stessa contesa del Kashmir. Il premier indiano Manmohan Singh ha telefonato ieri a Musharraf, una telefonata lunga «sei minuti», come certificano gli osservatori diplomatici, attenti a sottolineare una svolta storica, quella che potrebbe essere chiamata un giorno «la diplomazia del terremoto». E il sottosegretario agli Esteri indiano Shyam Saran ha inaugurato, con le condoglianze al collega pakistano, la ”linea rossa” fra i due Paesi, nata nei mesi scorsi per collaborare sui rischi di incidenti nucleari ma mai, fino ad ora, utilizzata.
In Pakistan il governo sostiene che questo è il disastro più grande della storia del paese. C’è bisogno di tutto: acqua, medicinali, coperte, ospedali da campo, tende. Viene chiesto di mandare «donne medico»: le popolazioni colpite sono mus ulmane, e le donne m edico servono per soccorrere le donne ferite, perché non siano toccate da uomini.
Muzaffarabad, la città più grande del Kashmir pachistano, è stata distrutta; tutti i villaggi della zona sono stati cancellati dal sisma; le macerie dei villaggi hanno interrotto le strade, e bloccato anche un fiume, il Neelum River. La stessa capitale, Islamabad, è stata duramente colpita, palazzi sono andati distrutti in un soffio. Le testimonianze, dal Kashmir, sono agghiaccianti. «Avevamo tre scuole in città - racconta Mohammed Iqbal, un soldato del villaggio di Patangi -, una elementare, una media e una per ragazze e sono crollate tutte. Su 190 bambini ne abbiamo trovati solo 40 vivi. Gli altri sono rimasti intrappolati e probabilmente sono morti. Seppure riuscissimo a superare questa prova, che ne sarà di noi? Una intera generazione è stata spazzata via».
Abdul Rashid, un ufficiale governativo, racconta che a Balkot andavano a scuola i bambini di tutti i villaggi vicini. «Non se ne è salvato nessuno, non trovo neanche i miei figli. Che senso ha - si chiede - essere rimasto in vita?».
Molti soccorritori solo nelle ultime ore sono riusciti ad arrivare sui luoghi più colpiti. «Sono arrivato nei pressi della scuola - racconta Ahmed Balaq, un militare - con i compagni del mio battaglione ed ho avuto paura. Intorno a noi solo distruzione, case crollate, macerie ovunque e genitori che urlavano il nome dei loro figli. È tutto inutile, è finito tutto».
Il Papa Benedetto XVI, al termine della preghiera dell'Angelus, ha espresso il proprio «profondo dolore» per il terremoto e ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire con rapidità e generosità in aiuto delle popolazioni colpite. Il governo italiano ha già dato il via libera per l’invio di due aerei della Protezione civile, che trasportano tende e un posto medico avanzato, una sorta di ospedale da campo perfettamente funzionale. Anche tutta l’Europa, e gli Stati Uniti (con 100 mila dollari di aiuti), sono mobilitati. Sono già partiti tecnici ed esperti dalla Germania, aiuti medici dalla Francia partiranno oggi.
R. Es. (Il Messaggero)
beppegrillo
10-10-2005, 16:40
*
Lunedì 10 Ottobre 2005
I ricercatori Usa: «Questo non è ancora il Big One» Boschi: «Impossibile prevedere quando succederà»
di FABIO MORABITO
ROMA Secondo alcuni esperti dell’Università del Colorado (Roger Bilham e Peter Molnar) il peggio deve ancora venire: il terremoto responsabile della strage in Pakistan non ha scatenato tutta l’energia accumulata nel sottosuolo della zona, ci si aspetta un “Big One”.
C’è davvero il rischio di una tragedia più grande?
La domanda è per Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
«Sì, e potrebbe avvenire in una zona limitrofa. Ma questa è solo una speculazione di studiosi seri, e basata su considerazioni fisiche molto serie, ma che non sono dimostrabili. Quando ci fu l’ultimo grande terremoto in Turchia, lo stesso gruppo di studiosi disse che ci sarebbe stato un terremoto che avrebbe distrutto completamente Istanbul. Per fortuna ancora non si è verificato. Calcoli e considerazioni di questo tipo sono fatti su basi complessive: in queste zone, si nota, ci sono energie così forti che possono provocare una tragedia anche più grave. Ma possono passare anche dieci o vent’anni, che poi per i tempi geologici sono niente, o anche più anni ancora. Il terremoto è un fatto rapidissimo, che però è il frutto di un processo magari lungo uno o due millenni. Si sa dove potrà succedere, ma mai quando».
Quando saremo in grado di prevedere anche il momento?
«Non lo so, non credo che però riguardi le nostre generazioni. C’è una difficoltà nello studio ed è che il sisma è inaccessibile all’esperienza diretta: tutto avviene a 30 o 40 km di profondità dalla crosta, dove non riusciamo ad arrivare con i nostri strumenti».
E pensare a un mondo senza terremoti?
«L’attività sismica è tipica del nostro pianeta. Non possiamo immaginare la terra senza catene montuose, e senza terremoti».
In altri Paesi, un terremoto così non avrebbe fatto altrettante vittime.
«Un terremoto di queste dimensioni creerebbe problemi ovunque, anche in Giappone e California. Ma tanti morti sono dovuti alla bassa qualità delle costruzioni: altrove i palazzi non sarebbero crollati come in Pakistan, schiacciando tutte le persone che c’erano dentro».
(Il Messaggero)
Il terremoto in Pakistan
Martedì 11 Ottobre 2005
La tragedia del Kashmir.
I soccorsi sono difficili da organizzare, le strade sono quasi tutte inaccessibili
Pakistan, uccisa una generazione
Quindicimila vittime del terremoto sono bambini, sepolti nelle scuole
nostro servizio
ISLAMABAD Trentamila i morti certi, si teme che alla fine possano essere anche quarantamila. La stima del numero delle vittime in Pakistan, il Paese più colpito, e in India per il terremoto che ha devastato il Kashmir sabato scorso, è agghiacciante, ed è destinato ad aumentare, ogni ora che passa rivela centinaia di corpi semisepolti dalle macerie. Ora si temono epidemie, si organizzano funerali collettivi, i soccorsi trovano mille difficoltà: strade bloccate dalle macerie, ponti crollati, sentieri cancellati dalle frane che sono precipitate per centinaia di metri. E sconvolge anche che di queste trentamila vittime, da più fonti si racconta che una metà potrebbero essere bambini. La stessa Unicef denuncia, tramite i suoi funzionari in Pakistan: «Metà dei morti sono bambini e adolescenti». La scossa più forte, quella devastante, 7,6 gradi della scala Richter, sabato mattina ha distrutto le scuole dei villaggi, delle città, di ogni paese del Kashmir. Scuole piene di bambini. Una tragedia come ha vissuto l’Italia giusto tre anni fa, con il terremoto a San Giuliano di Puglia, in Molise, e i bambini uccisi nella scuola che è crollata. Una tragedia come quella, ma moltiplicata per centinaia di volte.
Si continua a scavare, naturalmente, perché si spera sempre. E di fronte a una contabilità di migliaia e migliaia di morti, è solo una piccola gioia quella di trovare ancora superstiti: due bambini, ieri, un bimbo e una bimba, sono stati riportati alla luce del sole, dalla tomba di macerie che stava per ucciderli. Nella notte, anche una mamma e una bambina, di nazionalità irachena, sono state estratte vive da una massa di cemento distrutto, quello che restava di un edificio di Islamabad, capitale del Pakistan. Erano rimaste sepolte per sessanta ore sotto le macerie. Non si hanno invece ancora notizie di Alberto Bonanni, l’italiano dato per disperso.
Ma i tanti corpi che si scoprono, tra mattoni sbriciolati e polvere, sono quasi tutti senza vita. E’ una generazione cancellata, dicono ora in Pakistan: quindicimila, forse ventimila bambini morti. E’ un futuro, in quelle regioni, senza bambini.
«Ci sono ancora cadaveri per le strade e dentro gli edifici semidistrutti, ma nessuno è riuscito a portarli via perché Muzaffarabad e i dintorni sono estremamente difficili da raggiungere» ha detto all'agenzia Misna Abdul Ssakoor Mehrvi, presidente dell'organizzazione non governativa “Al-Mustafa welfare Society”, che si trova nei pressi di Muzaffarabad, capitale del Kashmir pachistano. «Cercheremo di raccogliere i cadaveri abbandonati e organizzeremo una cerimonia di sepoltura collettiva, nel rispetto della legge coranica» aggiunge Ssakoor Mehrvi.
«La strada verso Muzaffarabad è stata riaperta - continua - ma molte altre sono tuttora bloccate a causa del terremoto e alcuni villaggi, totalmente distrutti, non sono raggiungibili nemmeno a piedi». Mehrvi ha pagato un duro prezzo in questa tragedia: «Mia moglie e i miei figli sono dispersi», spiega, ricordando che servono al più presto cibo, acqua, medicine e tende per i numerosi profughi.
E sono in viaggio i primi aiuti per le regioni colpite, e tra i primi ci sono gli italiani. Il mondo sta rispondendo all'appello del Pakistan, che ha chiesto accoratamente urgenti soccorsi. Finora il più generoso è stato il Kuwait, che ha annunciato aiuti per 83 milioni di euro. Per la prima volta Islamabad ha accettato l'aiuto offerto dallo storico rivale, l'India. L’Occidente si è mosso, gli Stati Uniti hanno stanziato 50 milioni di dollari e mandato anche otto elicotteri (servono: non c’è altro modo, verso certi villaggi arrampicati sulle montagne, per portare i soccorsi), ma sembra esserci meno slancio, e commozione, di quanto avesse suscitato la tragedia dello tsunami. Allora furono colpiti i santuari del turismo occidentale, dalla Thailandia alle Maldive, e forse per questo sembrava un dolore più coinvolgente per la coscienza di massa di questa catastrofe in un mondo quasi inaccessibile, incastonato nelle montagne che, sostengono i servizi segreti americani, sono le stesse che nasconderebbero ancora l’inafferrabile Osama bin Laden. E non mancano anche le polemiche: in India, soprattutto, si registrano voci di superstiti che dicono di essere dimenticati dal governo (nel Kashmir indiano i morti sarebbero circa un migliaio, ma ci sono anche molti dispersi): dimenticati perché minoranza religiosa nel loro Paese, in quanto mulsulmani.
R. Es.
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Rischio epidemie
I senza tetto sono 2,5 milioni
ISLAMABAD Ora la grandine, una grandine devastante, infuria sui villaggi già distrutti dal terremoto. Ai quasi quarantamila morti tra Pakistan e India, dopo il sisma di sabato, si aggiunge il dramma di due milioni e mezzo di senzatetto, e di decine di migliaia di feriti, anche gravi. Feriti che non si sa dove ricoverare, sono andati distrutti anche gli ospedali: mille di queste sono finiti in macerie, è la strabiliante cifra diffusa dall’Onu. E c’è, inevitabile, anche il rischio di epidemie: le acque sono infette, ci sono troppi corpi da seppellire e altri ancora devono essere portati alla luce, schiacciati dalle macerie di palazzi che si sono accartocciati su sé stessi in un soffio. Corpi da portare alla luce, ma anche vivi da salvare ancora.
Si continua a scavare. E ieri mattina sono stati salvati a Balakot altri cinque bambini, tutti insieme, facevano parte della stessa scuola demolita dal sisma. In un primo momento, era stata diffusa una speranza in più: era stato detto che in quella scuola in briciole c’erano trenta, o addirittura quaranta bambini, ancora vivi, e che aspettavano solo di essere liberati dalle macerie. Ma non è stato così: i soccorritori francesi, che sono intervenuti, ne sono riusciti a salvare appunto cinque. Mancano ancora notizie, una conferma, una speranza, per Alberto Bonanni, l’italiano dato per disperso.
Nell’emergenza continua tocca alle Nazioni Unite lanciare un appello accorato: servono subito 235 milioni di euro. Subito, per i soccorsi di primissima necessità. L’India ha inviato al più colpito Pakistan 25 tonnellate di aiuti, in particolare tende e medicinali. Ma anche l’India piange oltre mille morti, migliaia di dispersi e di feriti, e la polemica interna dei musulmani della regione colpita, il Kashmir, che si sentono minoranza abbandonata dal governo.
(Il Messaggero)
momo-racing
13-10-2005, 00:58
tra tsunami, uragani e terremoti, sono sicuro che qualcuno sarà presto pronto a profetizzare un ormai prossimo giorno del giudizio.
cavoli, si fa una fatica incredibile a provare a immaginare cosa vogliano dire 40 mila vite spazzate via nel tempo di un battito di ciglia.
quarantamila.
Si parla di 30000 morti.
se si "parlasse" sarebbe già una bella cosa...
40000 morti e pochi accenni sui giornali, sembra non sia successo niente
tra l'altro se non sbaglio, è arrivato un uragano nelle zone del venezuela, ha causato una frana e 1400 vittime. perchè una vittima è più importante di un altra? :muro:
Jamal Crawford
13-10-2005, 12:50
se si "parlasse" sarebbe già una bella cosa...
40000 morti e pochi accenni sui giornali, sembra non sia successo niente
tra l'altro se non sbaglio, è arrivato un uragano nelle zone del venezuela, ha causato una frana e 1400 vittime. perchè una vittima è più importante di un altra? :muro:
Pochi accenni sui giornali????????
Ogni giorno si parla giustamente del terremoto in Pakistan, e ogni giorno si legge giustamente del terremoto in Pakistan, in quanto ogni giorno giustamente viene trovato qualcuno ancora vivo. Giustamente, mi consenta
40.000
:eek: :eek: :eek:
e noi dopo anni ancora a farci 2 OO con qualche migliaio di morti ... se sono occidentali ... :muro:
:cry: :cry: :cry: :cry:
per carità.... il dolore è dolore.... ma almeno il senso delle proporzioni ...
Topomoto
13-10-2005, 14:06
40.000
:eek: :eek: :eek:
e noi dopo anni ancora a farci 2 OO con qualche migliaio di morti ... se sono occidentali ... :muro:
:cry: :cry: :cry: :cry:
per carità.... il dolore è dolore.... ma almeno il senso delle proporzioni ...
A cosa ti riferisci? :confused:
Lucio Virzì
15-10-2005, 07:36
Niente... speranza vana.... :rolleyes:
Islamabad, 08:13
TERREMOTO: 38.000 I MORTI IN PAKISTAN
Sono 38mila i morti in Pakistan per il terremoto dell'8 ottobre. Lo ha riferito il ministro dell'Interno di Islamabad. ()
Srinagar (India), 07:37
TERREMOTO: GUERRIGLIERI UCCIDONO 2 SOLDATI INDIANI IN KASHMIR
Non regge la tregua chiesta dai principali gruppi separatisti del Kashmir per favorire i soccorsi dopo il terremoto. A una settimana dal sisma i guerriglieri hanno attaccato una postazione dell'esercito indiano nel distretto meridionale di Kathua e hanno ucciso due soldati e ne hanno feriti altri sei. Ne e' seguita una battaglia con i militari che hanno fatto accorrere rinforzi da tutta l'area. La rivolta armata contro la sovranita' indiana sul Kashmir e' scoppiata nel 1989 e ha gia' fatto piu' di 44mila morti. ()
Amu_rg550
16-10-2005, 17:58
ma è calato il sipario pubblico su questa tragedia? :mbe: :rolleyes:
Lucio Virzì
16-10-2005, 20:39
Riveduto al rialzo il bilancio :(
Dopo otto giorni dal sisma il drammatico conto continua a salire
Il premier del Kashmir teme che la cifra raggiungerà quota 70-80 morti
Pakistan, il bilancio del terremoto
53 mila vittime, 3 milioni i senzatetto
I soccorritori raggiungono sotto le macerie cinque bambini ancora vivi
Partito da Brindisi un secondo aereo italiano carico di aiuti sanitari
Aiuti al Pakistan giungono da tutto il mondo
ISLAMABAD - E' salito a 53 mila vittime l'ultimo bilancio del terremoto che otto giorni fa ha sconvolto il Pakistan. 65mila i feriti, mentre i senzatetto sono circa tre milioni. Il premier del Kashmir pakistano, Sikander Hayat Khan, ha annunciato che il totale delle vittime potrebbe crescere: "In molte città le macerie non sono ancora state rimosse e alla fine il bilancio dei morti potrebbe raggiungere quota 70, 80mila morti. E' la peggior tragedia della nostra storia", ha affermato.
Salvi 5 bambini. Nelle stesse ore, le autorità pakistane hanno annunciato che cinque bambini, fra i due mesi e i nove anni, sono stati estratti ancora vivi dalle macerie sotto le quali sono rimasti imprigionati otto giorni. Il ministro degli interni pachistano, Aftab Ahmad Khan Sherpao ha detto che il ritrovamento è avvenuto nell'area di Balakot, l'area più colpita dal sisma, al confine con la regione del Kashmir. Una delle sopravvissute è una bambina di undici anni, poliomielitica: è stata ritrovata viva grazie alle indicazioni dei suoi fratellini di 7 e 9 anni.
Elicotteri a terra per la pioggia. Intanto le abbondanti piogge hanno costretto a sospendere quasi tutte le missioni degli elicotteri e degli aerei per soccorrere le popolazioni. La decisione è stata presa all'indomani di un incidente in cui un elicottero è precipitato vicino alla città di Bagh, nel Kashmir, uccidendo i sei militari pakistani che si trovavano a bordo. Oggi solo due elicotteri - uno con a bordo genieri tedeschi e che andavano a riparare una strada e l'altro della fondazione Aga Khan - hanno sfidato il maltempo per portare aiuti a Muzaffarabad, la città in cui vivevano metà delle vittime del sisma in Pakistan. I voli sono stati sospesi anche nel Kashmir indiano. Alcuni camion sono però riusciti a portare aiuti via terra.
Secondo volo di aiuti dall'Italia. A fronte di un'ulteriore richiesta delle autorità pakistane, il ministero degli Esteri ha inviato ad Islamabad un secondo volo speciale contenente kit sanitari in grado di fornire assistenza medica a diecimila persone per tre mesi, per un valore complessivo di circa 250 mila Euro. il volo fa seguito ad un precedente invio di aiuti umanitari, per un ammontare di 300 mila Euro, partiti sempre da Brindisi il 12 ottobre scorso.
(16 ottobre 2005)
andreamarra
16-10-2005, 21:01
:(
80.000 !!!
cacchio !!!!
ripeto che se succedevano "solo" 800 morti su qualche costa europea o per qualche terremoto in Europa staremmo già a gridare "alla fine del mondo" e ci martellerebbero la testa di speciali edizioni una sopra l'altra...
ma quelli son pezzenti e pure lontani ...
una tristezza sopra una tragedia!
Jamal Crawford
17-10-2005, 22:24
80.000 !!!
cacchio !!!!
ripeto che se succedevano "solo" 800 morti su qualche costa europea o per qualche terremoto in Europa staremmo già a gridare "alla fine del mondo" e ci martellerebbero la testa di speciali edizioni una sopra l'altra...
ma quelli son pezzenti e pure lontani ...
una tristezza sopra una tragedia!
Hanno parlato molto di piu' per un teppista morto a genova qualche annetto fa...
tatrat4d
17-10-2005, 22:42
Hanno parlato molto di piu' per un teppista morto a genova qualche annetto fa...
non c'entra nulla con l'argomento in discussione, per parlare di quei fatti ci sono valanghe di 3D, dove comunque è richiesta una certa apertura alle posizioni degli altri. Qui davvero non c'è bisogno di tirare fuori l'argomento.
Jamal Crawford
18-10-2005, 07:22
non c'entra nulla con l'argomento in discussione, per parlare di quei fatti ci sono valanghe di 3D, dove comunque è richiesta una certa apertura alle posizioni degli altri. Qui davvero non c'è bisogno di tirare fuori l'argomento.
:mc:
tatrat4d
18-10-2005, 07:57
:mc:
se hai qualcosa da obiettare lo fai in pvt, come chiarito più volte.
Jamal Crawford
18-10-2005, 12:20
se hai qualcosa da obiettare lo fai in pvt, come chiarito più volte.
Non ho tempo da perdere a scriverti in pvt, chiudo qui i miei interventi
tatrat4d
18-10-2005, 12:39
Non ho tempo da perdere a scriverti in pvt, chiudo qui i miei interventi
sei sospeso 5gg:
è la seconda volta che ti abbiamo invitato a non perseverare, inoltre il tuo tono polemico è oltremodo fuoriluogo. Per non dire che ad inviare un pvt ci metti ca. lo stesso che a postare.
80.000 !!!
cacchio !!!!
ripeto che se succedevano "solo" 800 morti su qualche costa europea o per qualche terremoto in Europa staremmo già a gridare "alla fine del mondo" e ci martellerebbero la testa di speciali edizioni una sopra l'altra...
ma quelli son pezzenti e pure lontani ...
una tristezza sopra una tragedia!
I morti sono uno spot pubblicitario(senza colore, razza o zona geografica), se però dove muoiono nn c'è mercato la macchina nn parte nemmeno. E' il sistema che molte persone adorano,...fa schifo, è triste, ai minimi livelli morali, umani e civili della storia umana ma a tanti piace perché rende(a loro).
Lucio Virzì
22-10-2005, 12:15
Up.
Lucio Virzì
24-10-2005, 20:53
Forse ho capito perchè non si muove nessuno.... Al Qaeda ha chiesto di aiutare i fratelli musulmani del Pakistan.
LuVi
vabbè .... saranno mica tutti terroristi da quelle parti no .... una scusa come un'altra per fregarsene ! Come dire che che visti dall'estero gli italiani son da lasciare marcire per colpa della malavita organizzata ... :muro: :muro: :muro:
che tristezza di mondo! Penso solo ai soldi che sputtaniamo in pubblicità che tradotti in ospedali e fabbriche di farmaci (si!!! fabbriche di farmaci !! troppo comodo portagli noi le scatolette di farmaci ... se li devono fare in loco loro !! )
comunque ormai la notizia è in secondo piano rispetto ad un uragano che ha fatto 30 morti !! :muro: :muro:
Lucio Virzì
26-10-2005, 07:44
vabbè .... saranno mica tutti terroristi da quelle parti no .... una scusa come un'altra per fregarsene ! Come dire che che visti dall'estero gli italiani son da lasciare marcire per colpa della malavita organizzata ... :muro: :muro: :muro:
che tristezza di mondo! Penso solo ai soldi che sputtaniamo in pubblicità che tradotti in ospedali e fabbriche di farmaci (si!!! fabbriche di farmaci !! troppo comodo portagli noi le scatolette di farmaci ... se li devono fare in loco loro !! )
comunque ormai la notizia è in secondo piano rispetto ad un uragano che ha fatto 30 morti !! :muro: :muro:
Certamente in Pakistan NON sono tutti terroristi, ma se Al Quaeda chiede di aiutare i fratelli Pakistani, secondo te, il resto del mondo si sente spronato a farlo?
LuVi
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