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View Full Version : Confcommercio sotto inchiesta, Billè si dimette, indagato anche Ricucci


Adric
08-10-2005, 16:03
Sabato 8 Ottobre 2005

PARLA IL PRESIDENTE DI CONFCOMMERCIO
«Diamo fastidio ai poteri forti e mi attaccano»
Billè reagisce alle polemiche sull’acquisto della nuova sede: operazione perfettamente legale

ROMA Billè a tutto campo. Il presidente della Confcommercio se la prende con «alcuni tradizionali poteri forti di questo Paese» e ritiene che la sua associazione «possa cominciare a dar loro troppo fastidio». Attacca, senza nominarla, la Confindustria, sulla vicenda dell’Irap. E saluta con favore la Finanziaria di Tremonti.
Insomma, Billè attacca e ci tiene a fare chiarezza. Infatti la sua gestione è finita sotto i riflettori per l’acquisto della nuova sede della Confcommercio, in via Lima nel cuore dei Parioli a Roma. L’operazione risale a febbraio ma è arrivata sui giornali in questi giorni: l’immobile è stato comprato per 60 milioni, di cui 39 versati al momento della firma del preliminare. Il fatto è che proprietario del palazzo è Stefano Ricucci, presidente della Confimmobiliare (l’associazione di Confcommercio per il settore immobiliare, per l’appunto), e che lui stesso l’aveva comprato nel 2000 da Assitalia per quasi 12 milioni e lo ha poi rivenduto e riacquistato in una serie di passaggi successivi. L’operazione si è prestata ad alcune critiche e c’è chi ha ipotizzato che per le modalità con cui è avvenuta (il pagamento è stato fatto alla società off shore Garlsson), la compravendita possa aver mascherato un finanziamento a Ricucci per la scalata ad Antonveneta e a Rcs.
Critiche che Sergio Billè respinge in toto. Ieri ha spiegato che il fondo al quale ha attinto lascia piena discrezionalità al presidente che non deve presentare alcuna relazione né alla giunta né al consiglio né ad altri organi. Tutto ciò «in base a precise e non equivocabili delibere statutarie della Confederazione». L’obiettivo del fondo è di consolidare il complesso patrimoniale dell’associazione. L’operazione con Ricucci «è stata fatta in modo perfettamente legale e l’acquisto è un’ottima opportunità per la Confcommercio che ha bisogno di spazi per le proprie federazioni e per la stessa Confederazione». Billè ha precisato di aver chiesto una perizia prima di decidere l’acquisto «che è già adesso un buon investimento. Il palazzo è oggetto di ristrutturazione e quando sarà completata ha aggiunto potremo disporre di due piani in più e l’immobile si sarà ulteriormente rivalutato». Quanto alle azioni Rcs sono state acquistate e poi rivendute «con un incremento delle risorse». Billè preannuncia querele ma poi chiude il capitolo e parla di Finanziaria e applaude Tremonti: «Giusto intervenire sulla spesa corrente di tutta l’area delle pubbliche amministrazioni. Giusto anche mettere per il momento da parte il problema dell’Irap per alleggerire il cuneo fiscale che grava sulle imprese».
B.C.
(Il Messaggero.it)

Adric
19-12-2005, 20:50
Indagati anche Sangalli, Poli e Ricucci
Al.An. (19-12-2005)

Si estende l'indagine della Procura di Roma sul caso Billè-Confcommercio: sono indagati per appropriazione indebita, oltre al presidente autosospeso di Confcommercio, Sergio Billè, i vicepresidenti Carlo Sangalli e Ferruccio Dardanello, l'immobiliarista Stefano Ricucci nonché l'amministratore di Confcommercio, Aldo Poli, in relazione alla gestione dei fondi extracontabili e per i gettoni di presenza assegnati agli stessi indagati.
Secondo l'accusa dei pm romani Achille Toro, Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli è di una cifra attorno ai 15 milioni di euro all'anno la somma distratta dai fondi Egap (Ente di gestione della attività promozionali di Confcommercio) e destinata non ad attività istituzionali, ma ad altre iniziative. In questo quadro non può non destare qualche stupore il fatto che sia stata comunque completata da parte di Magiste International, la holding di Stefano Ricucci, la cessione dell'immobile di via Lima a Roma 51 all'Immobiliare Confcommercio. La decisione di completare l'iter di vendita è stata presa - afferma una nota di Magiste - lo scorso 16 dicembre e comporta investimenti per oltre 11 milioni di euro per la ristrutturazione.

Perquisita la casa di Billè a Roma. Intanto, la Guardia di Finanza, su richiesta della Procura di Roma, ha perquisito l'abitazione romana di Billè e la sede di Banca popolare italiana (Bpi) a Milano. Le perquisizioni sono avvenute in relazione alla vendita del palazzo di via Lima destinato a divenire sede di Confcommercio. I militari delle Fiamme Gialle avrebbero prelevato opere d'arte, quadri in particolare, del valore di 2 milioni di euro - che secondo gli inquirenti sarebbero proprietà stornate dal patrimonio dell'associazione dei commercianti - oltre a documenti e a materiale informatico. Gli interventi rientrano in uno dei filoni di inchiesta che hanno preso avvio dalla vicenda Antonveneta. Lo riferiscono fonti vicine al dossier. I magistrati capitolini hanno anche chiesto al giudice per le indagini preliminari il sequestro dell'immobile oggetto della compravendita appena perfezionata. Inoltre i magistrati hanno chiesto il sequestro preventivo di conti correnti e proprietà immobiliari dell'associazione dei commercianti e di alcune proprietà private del presidente Billè. «Il provvedimento del Gip di Roma - ha commentato il numero uno autosospeso di Confcommercio dopo la perquisizione che lo ha riguardato - riguarda esclusivamente l'eventuale sequestro preventivo di alcuni quadri che erano stati acquistati per conto della Confcommercio e che erano presso il mio domicilio a seguito di un regolare contratto di comodato risalente ad un periodo di gran lunga precedente all'indagine in corso».

La vicenda nasce dalle inchieste su un versamento di 39 milioni di euro effettuato da un conto privato di Banca Esperia riferito a Billè. Destinataria la Garlsson di Ricucci, finanziaria delle Isole Vergini britanniche che sarebbe stata utilizzata nelle operazioni finanziarie connesse alle scalate su Antonveneta e Rcs. I soldi servivano all'acquisto dell'immobile di via Lima 51, a Roma, all'angolo con la prestigiosa via Panama, nei pressi di Villa Ada. Sulla vicenda viene rimproverato a Billè, indagato dalla Procura di Roma per la gestione del cosiddetto fondo del presidente, di non avere avuto una condotta trasparente nei confronti dell'associazione nazionale più rappresentativa del mondo del commercio e di avere trattato per un bene valutato in tutto 60 milioni che Ricucci aveva pagato soltanto pochi mesi prima una cifra di molto inferiore, vicina ai 12 milioni.

Sequestrati fondi Esperia e titoli Capitalia di Ricucci. Tra le azioni condotte dalla Guardia di Finanza, oltre alle perquisizioni, anche il sequestro di fondi per circa 30 milioni di euro presso la Banca Esperia a Milano. La somma risulta ripartita in quattro rapporti bancari tra cui un conto intestato al fondodel presidente di Confcommercio e un altro all'Egap. Inoltre sarebbero stati sequestrati a Roma altri quattro conti correnti bancari, su cui non si hanno precisazioni. A quanto si apprende inoltre altri 39 milioni di euro in titoli Capitalia sequestrati dalle Fiamme Gialle presso la sede milanese della Bpi in un conto intestato alla Garlson Real Estate di Stefano Ricucci sono stati pagati a suo tempo in contanti e sarebbero transitati in Svizzera e Lussemburgo prima di tornare in Italia. Banca Esperia precisa di non essere stata oggetto di alcuna perquisizione - come risultava in un primo tempo - «ma solo di aver recepito un procedimento di sequestro preventivo dei conti intestati a Confcommercio» e di non aver mai «intrattenuto rapporti bancari personali con il dottor Billè».
(Il Sole 24 Ore)

Adric
19-12-2005, 20:57
Tremano i salotti romani: Perquisita dalla Finanza l'abitazione di Sergio Billè

Lunedì, 19 dicembre
Redazione
Gli uomini del Nucleo Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno perquisito stamane, su ordine della Procura di Roma, l'abitazione del presidente, ora autosospesosi, di Confcommercio, Sergio Bille'. La GdF ha inoltre perquisito la sede di Banca Esperia, Milano e la sede di Banca Popolare Italiana, sempre nel capoluogo lombardo. A quanto si e' appreso, le perquisizioni delle Fiamme Gialle hanno riguardato anche la compravendita del palazzo di via Lima, a Roma, oggetto di una compravendita tra Stefano Ricucci e lo stesso Bille' che lo acquisto', per 39 milioni di euro, con l'intenzione di farlo diventare la nuova sede di Confcommercio.

A quanto si e' appreso, la Gdf avrebbe sequestrato anche i mobili di casa Bille' perche' sospettati di essere al centro di operazioni poco chiare.

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Confcommercio: Dopo Billè indagato anche Ricucci

Lunedì, 19 dicembre
Appunti
Sono almeno sette le persone iscritte sul registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla Confcommercio. Oltre a quello di Sergio Billè figurano anche i nomi di Carlo Sangalli, Ferruccio Dardanelli e Aldo Poli, oltre all'immobiliarista Stefano Ricucci. Per tutti la Procura di Roma contesta il reato di appropriazione indebita aggravata.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti le persone interne alla Confcommercio si sono rese responsabili della "leggera" gestione dei fondi a loro affidati oltre che dell'abuso dei gettoni di presenza delle riunioni. Nella casa romana di Sergio Billè, secondo quanto si è appreso, gli uomini della Guardia di Finanza hanno posto sotto sequestro opere d'arte per 2 milioni di euro.

In base a quanto ritengono gli inquirenti sono proprietà "stornate" dal patrimonio di Confcommercio. "La Confcommercio è parte offesa" ripete un'autorevole fonte giudiziaria di piazzale Clodio. E proprio in favore dell'associazione sono stati posti sotto sequestro i 39 milioni di euro anticipati da Billè, attraverso il "fondo del presidente" per acquisire l'immobile di via Lima.

"Quell'affare era fittizio" continua l'investigatore. Quei fondi sono stati "ritrovati" dagli uomini della Guardia di finanza in titoli e azioni "diffusi" in diverse banche dai soggetti iscritti sul registro degli indagati. In base a quanto ricostruito il "malaffare" in Confcommercio andava avanti da tempo, anche se non da molto. Ogni anno vengono accantonati - spiega un inquirente - 20 milioni di euro, di questi i tre quarti venivano distratti per utilizzi diversi rispetto a quelli previsti dalla norma interna alla Confcommercio.

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Stefano Ricucci e Sergio Billè, compagni di merende e di affari

Lunedì, 19 dicembre

Redazione
Sono oltre 75 i milioni di euro posti sotto sequestro dalla Guardia di finanza su disposizione del giudice delle indagini preliminari Orlando Villoni dopo la richiesta della Procura di Roma, in merito all'inchiesta sulla Confcommercio. Oltre infatti ai 39 milioni di euro di Stefano Ricucci, in azioni e titoli Capitalia presso la Banca popolare italiana, ci sono anche 36,2 milioni di euro in conti correnti riferibili tra gli altri a Sergio Billé.

Oltre a tutto questo ci sono poi le numerosissime opere d'arte riscontrate nelle abitazioni visitate nella giornata di oggi dalle Fiamme gialle la cui catalogazione proseguirà fina a tarda sera e forse si concluderà domani mattina. Nel frattempo si è avuta conferma che sono circa 15 le persone accusate di concorso in appropriazione indebita aggravata.

Sotto la lente degli investigatori, diretti dai Pm Rodolfo Sabelli e Giuseppe Cascini e dal procurato aggiunto Achille Toro ci sono gli ultimi cinque anni di bilanci della Confcommercio. Gli acquisti effettuati, i "gettoni di presenza" che venivano conferiti ai facenti parte il vertice dell'associazione. Secondo quanto ricostruito da chi indaga per poter spendere "con mano libera" si facevano finire i fondi nell'Egap.

(canisciolti.info)

Adric
21-12-2005, 18:01
Billè: Ho sbagliato a fidarmi di Ricucci

Mercoledì, 21 dicembre

La Confcommercio cerca una soluzione condivisa per superare la bufera sollevata dal caso-Fiorani. All'Assemblea, in corso nella sede nazionale di piazza Belli, non è presente il presidente della confederazione dei commercianti,Billè, che si è autosospeso.

"Ammetto di aver sbagliato -dice Billè in una lettera inviata all'Assemblea ad essermi fidato di Stefano Ricucci". Due sono le ipotesi che circolano: una soluzione a termine con una sorta di triumvirato e la creazione di un Direttorio in vista del nuovo vertice.
(canisciolti.info)

Stefano Ricucci interrogato in procura a Roma
Mercoledì, 21 dicembre

E' arrivato in Procura accompagnato dal suo legale Stefano Ricucci, l'immobiliarista romano indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla scalata al Gruppo Rcs. Secondo quanto si è appreso il manager vuol fare dichiarazioni spontanee in merito alla vicenda dell'acquisto da parte della Confcommercio dell'immobile sito in via Lima per la quale sarebbe iscritto sul registro degli indagati il presidente della Confcommercio Sergio Billè. La deposizione di Ricucci viene raccolta dal pm Giuseppe Cascini.

Da registrare anche la posizione del presidente di Confcommercio. "Ho commesso degli errori, mi sono fidato di Ricucci. Ma se ho sbagliato l'ho fatto in buona fede". E' quanto avrebbe scritto Sergio Bille', nella sua lettera indirizzata all'Assemblea di Confcommercio, in base a quanto riporta Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione.
(canisciolti.info)

Sursit
21-12-2005, 20:45
Spero solo che per una volta vadano a fondo nella faccenda.

majin mixxi
21-12-2005, 20:52
io resto sulla riva ad aspettare che passi Ricucci

Korn
21-12-2005, 22:49
lol ma ricucci è solo uno dei palazzinari di successo, ma si parla solo di lui

Adric
22-12-2005, 07:37
Cinque ore di interrogatorio per Stefano Ricucci

Mercoledì, 21 dicembre

Stefano Ricucci è stato interrogato per più di 5 ore al Palazzo di Giustizia di Roma. L'immobiliarista romano risulta indagato, insieme al presidente della Confcommercio Sergio Billè, per appropriazione indebita nell'ambito dell'inchiesta che ha puntato i riflettori sulla compravendita di un immobile in via Lima, destinato a diventare la nuova sede di Confcommercio.

Lo hanno ascoltato i pubblici ministeri Giuseppe Cascini e Vincenzo Sabelli che insieme con il procuratore aggiunto Achille Toro stanno svolgendo l'inchiesta. Massimo riserbo sull'esito dell'interrogatorio. Al centro della vicenda giudiziaria i ''prelievi'' che Sergio Billè avrebbe fatto dal cosiddetto 'fondo del presidente' dove confluivano le somme accantonate annualmente dalla Confcommercio per sostenere spese di rappresentanza e di necessità straordinarie.

Secondo il calcolo fatto dagli investigatori in questo fondo confluivano non meno di 20 milioni di euro l'anno e il ''saccheggio'' avrebbe comportato un'uscita del 75% delle somme annualmente depositate. Nei giorni scorsi la Procura di Roma aveva disposto sequestri e perquisizioni che hanno portato, tra l'altro, al blocco di azioni per 39 milioni di euro di proprietà di Stefano Ricucci e che rappresentavano l'anticipo datogli da Billè per l'acquisto del palazzo di via Lima.

Ma al centro dell'interrogatorio dell'immobiliarista potrebbero esserci anche altri risvolti riguardanti l'attività svolta da Ricucci a proposito della scalata Rcs e ad altre indagini relative a bilanci gonfiati, false fatturazioni e altro su cui si è soffermata l'attenzione della Procura della Repubblica di Roma. Allontanati dal secondo piano del Palazzo di Giustizia i giornalisti che seguivano l'interrogatorio.

L'ordine di allontanare i giornalisti è stato dato dal pubblico ministero Giuseppe Cascini ai carabinieri. Dopo l'autosospensione, intanto, il presidente dei commercianti Sergio Billè scrive una lettera ai soci, riunitisi oggi in assemblea. ''Nella lettera Billè ha ammesso di essersi fidato di Ricucci e che questo era stato un grande errore'', ha riferito il presidente della Faid-Federdistribuzione, Giovanni Cobolli Gigli. L'assemblea di Confcommercio, intanto, ha preso atto dell'autosospensione del presidente Billè e ha chiesto al vicepresidente vicario Carlo Sangalli di assumere la reggenza della Confederazione.

Intanto, il Garante delle Privacy ha stabilito il parziale accoglimento del reclamo con il quale Stefano Ricucci e Anna Falchi lamentavano l'indebita pubblicazione, nell'agosto scorso, da parte di alcuni quotidiani del testo di intercettazioni telefoniche, nell'ambito del caso Antonveneta, che li riguardavano. Decidendo sull'istanza il Garante, per quanto riguarda le intercettazioni relative all'attività imprenditoriale di Ricucci, sottolinea che nessuna censura può adottarsi in quanto i servizi pubblicati da diversi giornali ''attengono ad una questione che ha avuto notevole rilievo per l'opinione pubblica sul piano anche internazionale'' perciò ''l'interesse pubblico connesso alle vicende per le quali è stato instaurato il procedimento penale ha giustificato la diffusione dei dati personali non essendo risultata illecita l'acquisizione da parte dei giornalisti''.

Diverso invece il discorso relativo alla pubblicazione di conversazioni di natura strettamente privata pubblicate nell'agosto scorso soltanto dal quotidiano 'La Repubblica'. Conversazioni riguardanti la sfera affettiva dell'imprenditore e dell'attrice nonché la possibile vendita all'asta di un cinema a Roma. Questa parte del reclamo è stata ritenuta fondata con il conseguente divieto a 'La Repubblica' dell'ulteriore ''diffusione''.
(canisciolti.info)

Paganetor
22-09-2006, 10:58
piove sul bagnato...

da ansa.it

SERGIO BILLE' AGLI ARRESTI DOMICILIARI
ROMA - L'ex presidente di Confcommercio Sergio Billé è agli arresti domiciliari, con l'accusa di corruzione , nell'ambito di una inchiesta della procura di Roma. L' inchiesta è dei pm Giuseppe Cascini e Giuseppe De Falco e riguarda irregolarità sulla gestione dell'Enasarco, l'ente di previdenza degli agenti e rappresentanti di commercio. Le indagini sono state svolte dalla guardia di finanza. Ai domiciliari sono finite altre due persone: Donato Porreca e Fulvio Gismondi. Gli arresti sono stati eseguiti dal nucleo valutario della guardia di finanza di Roma su un'ordinanza del gip Sante Spinaci. Oltre a Bille' sono ai domiciliari anche il presidente di Enasarco, Donato Porreca e il suo collaboratore Fulvio Gismondi. Tutti e tre devono rispondere del reato di corruzione. Al centro dell'inchiesta una gara, mai portata a termine, per la valorizzazione del patrimonio immobiliare dell'Enasarco, uno dei piu' vasti d'Italia, gara che avrebbe dovuto mettere sul mercato il patrimonio immobiliare stesso. Secondo la procura, si trattava di un affare attorno ai 50 milioni di euro. Bille' e gli altri due indagati, secondo le accuse, avrebbero cercato di pilotare la gara stessa favorendo uno dei concorrenti. L'inchiesta dei pm Cascini e De Falco nasce da una costola dell'indagine su RCS. Nell'ambito di quest'ultima inchiesta Sergio Bille', nei mesi scorsi, fu indagato per il reato di appropriazione indebita e per la compravendita di un palazzo di via Lima, nel quartiere Parioli, a Roma. L'immobile doveva essere venduto da Stefano Ricucci per una somma di 56 milioni di euro. L'indagine mise in luce altre irregolarita' che Bille' avrebbe commesso nella gestione del cosiddetto fondo del presidente di Confcommercio tra cui l'acquisto di diversi quadri di valore tuttora sottosequestro nell'appartamento di Bille', nei pressi dell'Aracoeli a Roma.


RICUCCI INDAGATO PER CORRUZIONE
L'immobiliarista Stefano Ricucci risulta indagato per corruzione nell' ambito dell' inchiesta da cui e' scaturito oggi l'arresto ai domiciliari dell' ex presidente di Confcommercio Sergio Bille', del presidente di Enasarco Donato Porreca e del suo collaboratore Fulvio Gismondi. Secondo quanto si e' appreso, nel corso delle indagini sul filone Rcs, la Guardia di Finanza e la Procura avevano individuato un movimento sui conti correnti dell' immobiliarista di circa tre milioni di euro. Successive indagini hanno poi evidenziato che questa cifra era la dazione di denaro che lo stesso Ricucci, secondo le accuse, avrebbe versato ai vertici di Enasarco e a Bille' per l'aggiudicazione della gara, finalizzata alla gestione del patrimonio immobiliare dell' ente previdenziale. Secondo quanto si e' appreso, l'immobiliarista, in uno dei tanti interrogatori cui e' stato sottoposto prima della scarcerazione, avrebbe poi confermato la ricostruzione degli inquirenti. Nell' inchiesta sarebbe inoltre indagato il figlio di Bille', Andrea.

PER BILLE ' TANGENTE DA RICUCCI DA 50 MILIONI
Al centro dell' inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari l'ex presidente di Confcommercio, Sergio Bille ', ci sarebbe una tangente da 50 milioni di euro che Stefano Ricucci avrebbe dovuto versare per l'aggiudicazione di una gara finalizzata alla gestione del patrimonio immobiliare di Enasarco. Secondo l'inchiesta, Ricucci si era presentato alla gara per l'aggiudicazione di gran parte del patrimonio immobiliare Enasarco, per un valore di 3,2 miliardi di euro, in una cordata con Bpl, Magiste e Deutsche Bank. Gli accordi erano stati presi all' inizio del 2005, quando era stata bandita la gara stessa. Secondo l'inchiesta, questa cordata avrebbe dovuto versare 50 milioni di euro ma le indagini hanno appurato che la cordata Ricucci fece una dazione di denaro di tre milioni di euro come anticipo. La gara venne successivamente bloccata anche per il concomitante sviluppo delle inchieste sui vari filoni bancari che lo scorso anno coinvolsero lo stesso Ricucci e Bille '.

SI INDAGA SU BPI E DEUTSCHE BANK
Accertamenti, da parte del nucleo valutario della Guardia di Finanza, sono in corso anche su Bpi e Deutsche Bank, partner di Magiste nella partecipazione alla gara che avrebbe dovuto gestire il patrimonio immobiliare di Enasarco. In particolare gli inquirenti intendono verificare le ragioni che portarono alla rottura dell'accordo tra i tre soggetti e al rinvio della gara stessa. Oltre a Sergio Bille ', il presidente di Enasarco e il suo collaboratore, agli arresti domiciliari, e oltre al figlio di Bille ', Andrea e a Ricucci stesso, risulta indagato per corruzione anche l'ex braccio destro dell'immobiliarista romano Luigi Gargiulo, gia' coinvolto nell'inchiesta romana sulla scalata a Rcs.





bella merda... :rolleyes:

Onisem
22-09-2006, 11:01
La faccenda è vecchia come il cucco, o sbaglio? Comunque, diamogli qualche mese a svernare in qualche località amena e poi vedrete che torneranno della partita. :rolleyes:

Paganetor
22-09-2006, 11:05
La faccenda è vecchia come il cucco, o sbaglio? Comunque, diamogli qualche mese a svernare in qualche località amena e poi vedrete che torneranno della partita. :rolleyes:


naturale: indulto rulez :D

IpseDixit
22-09-2006, 11:19
50 milioni di euro :mbe:

Paganetor
22-09-2006, 11:21
50 milioni di euro :mbe:


il business complessivo era di 3.2 miliardi di euro, quindi le proporzioni ci stanno :D

Onisem
22-09-2006, 11:29
E noi sgomitiamo per 80-100€ in più al mese...

indelebile
22-09-2006, 11:45
anche se venissero condannati c'è indulto indi per cui non andranno in prigione

Onisem
22-09-2006, 11:53
QUESTO PAESE DEVE PRENDERE FUOCO.

Paganetor
22-09-2006, 12:50
QUESTO PAESE DEVE PRENDERE FUOCO.


:D

lnessuno
22-09-2006, 15:01
naturale: indulto rulez :D



l'unica speranza è che l'indulto sia stato fatto per far posto a quella gente... ma chissà perchè ho poche speranze :p


diciamo che forse, se nel loro pc gli beccano anche qualche canzone pirata o magari anche un paio di divx forse... :p

Adric
22-09-2006, 16:08
Vi è sfuggito questo:
Confcommercio sotto inchiesta, Billè si dimette, indagato anche Ricucci:
www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1034128

in questi casi la cosa migliore è unificare i due thread sullo stesso argomento.

prio
22-09-2006, 16:48
in questi casi la cosa migliore è unificare i due thread sullo stesso argomento.

uniti ;)

DonaldDuck
22-09-2006, 18:43
E noi sgomitiamo per 80-100€ in più al mese...
Cribbio, mi hai ricordato i discorsi che facevo con i miei coordinatori per scucire una miseria di indennità di turno :stordita:

Jaguar64bit
22-09-2006, 21:49
Vedevo che questo Billè quando andava a porta a porta aveva una faccia da zanza mascherato.