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View Full Version : caro-comunioni, molti costretti a rinunciare, monito dei vescovi sui prezzi


Adric
08-10-2005, 14:45
Sabato 8 Ottobre 2005

Monito dei vescovi sui costi per pranzi e vestiti

«No al caro-comunioni»

CITTA’ DEL VATICANO Una denuncia della «commercializzazione» legata alle prime comunioni è venuta ieri dal Sinodo mondiale dei vescovi sull’Eucaristia. Si tratta delle spese giudicate inutili in regali e banchetti che seguono il rito della prima comunione dei bambini. Per quanto osteggiate dalla Chiesa, tali consuetudini sono dure a morire. A volte, specie in America Latina, costringono le famiglie povere a rinunciare alla prima comunione dei loro bambini per non essere costretti a fare il ricevimento. In Italia le prime comunioni sono poco meno di mezzo milione l’anno.

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Caro-cerimonie, molti rinunciano

CITTA’ DEL VATICANO - Far fare ai figli la prima comunione costa troppo e a volte, in America Latina ma non solo lì, alcune famiglie vi rinunciano perché non ne hanno la possibilità economica. Il problema è approdato al Sinodo sull’Eucaristia su sollecitazione di uno degli interventi della discussione libera pomeridiana che metteva in contrasto «il valore dell’Eucaristia e il sentimento dell’iniziazione cristiana» con l’attuale tendenza alla «commercializzazione». «In Sudamerica - ha detto un vescovo - la gente, anche se povera, spende molto per ricevimenti e banchetti. E quando non c’è la possibilità di spendere rifiuta di far fare la prima comunione».
In realtà, vanno distinti i due piani o i due momenti. Almeno per quanto riguarda l’Italia, le parrocchie sono attestate sul minimo costo e l’assoluto egalitarismo dei bambini dinanzi al sacramento. Ricchi e poveri indossano tutti lo stesso vestito bianco: da ”monachine” per le bambine e una sorta di saio o camice bianco per i maschietti. La cerimonia religiosa non costa. Di solito, vien data una busta per un’offerta libera per le spese della parrocchia. Altre volte si aggiunge un modesto ”affitto” del vestitino bianco. C’è qualche parroco che lo fa apposta ad indicare la data della cerimonia il più tardi possibile perché non ci si prepari per il contorno della festa.
Che di solito avviene ed assomiglia ad un evento-nozze. Con tanto di abitino bianco da sposa per le bambine, indossato fuori della chiesa. C’è chi fa stampare i biglietti di invito e compra le bomboniere. Il pranzo ha di solito dai 30 ai 50-60 invitati. Con il flusso dei regali più o meno utili per il bambino che abbinerà nel ricordo la sua prima comunione a questa super-befana. Secondo statistiche, le prime comunioni in Italia sono poco meno di mezzo milione l’anno e le cresime altrettante. Si può immaginare il discreto mercato che ne segue. Da anni la Chiesa italiana invita alla semplicità nel vestire e nel festeggiare. Ma le abitudini (e relativi confronti tra le famiglie) sono dure a morire, perché la prima comunione resta ancora, in gran parte d’Italia, uno dei momenti-simbolo della vita, anche per quanti hanno una pratica religiosa molto aleatoria.
O. Pet.

(Il Messaggero)

Onisem
08-10-2005, 20:22
Non che me ne intenda molto, ma credo che se uno rinuncia alla prima comunione perchè non può permettersi un lauto banchetto, forse ha male interpretato lo spirito della cosa. Ma del resto mi convinco sempre di più che in questo paese vi sia una forte componente religiosa "d'immagine".

Freeride
08-10-2005, 20:29
IMHO grande ca22ata!
Scusate ma voi (cristiani cattolici) la comunione come la avete fatta?
Lista comunione (o nozze!), affitto limousine, servizio fotografico, banchetto con 200 invitati, cena con gli amici più intimi (stimati 100), discoteca affittata la sera ...?
...io ero vestito da pirla, pranzo dai nonni e mi hanno regalato una calcolatrice e una penna da 2 soldi! :D

Freeride
08-10-2005, 20:31
Non che me ne intenda molto, ma credo che se uno rinuncia alla prima comunione perchè non può permettersi un lauto banchetto, forse ha male interpretato lo spirito della cosa. Ma del resto mi convinco sempre di più che in questo paese vi sia una forte componente religiosa "d'immagine".
"questo paese"? Però l'articolo fa un netto riferimento al mondo dell'america latina, forse altre usanze.

Onisem
08-10-2005, 20:36
"questo paese"? Però l'articolo fa un netto riferimento al mondo dell'america latina, forse altre usanze.
Dice "specie in America Latina", non solo quindi. E' vero che in America Latina fanno grandi feste e ricevimenti per simili avvenimenti, ma credo che siano per lo più cose organizzate "in casa".

Ziosilvio
08-10-2005, 20:44
credo che se uno rinuncia alla prima comunione perchè non può permettersi un lauto banchetto, forse ha male interpretato lo spirito della cosa.
Credi bene.

bluelake
08-10-2005, 21:14
Non che me ne intenda molto, ma credo che se uno rinuncia alla prima comunione perchè non può permettersi un lauto banchetto, forse ha male interpretato lo spirito della cosa. Ma del resto mi convinco sempre di più che in questo paese vi sia una forte componente religiosa "d'immagine".
nella parrocchia in cui abito io, fare la Comunione costa da sempre un centinaio di euro (prima erano 100.000 lire)... 60 per il vestitino uguale per tutti i bimbi, 30 euro di contributo per le spese che la parrocchia sostiene e 10 euro per il cero che i bambini tengono in mano (e che viene poi ridato alla chiesa alla fine della messa). Il tutto ovviamente obbligatorio eh, chi non paga non fa la comunione.

skywalker77
09-10-2005, 00:30
nella parrocchia in cui abito io, fare la Comunione costa da sempre un centinaio di euro (prima erano 100.000 lire)... 60 per il vestitino uguale per tutti i bimbi, 30 euro di contributo per le spese che la parrocchia sostiene e 10 euro per il cero che i bambini tengono in mano (e che viene poi ridato alla chiesa alla fine della messa). Il tutto ovviamente obbligatorio eh, chi non paga non fa la comunione.


Praticamente è il racket del sacramento, alla faccia dell'etica cattolica!


Per il resto davvero non vedo il problema se è limitato a sciocchezze come il banchetto etc. etc., ma cribbio 100€ per una prima comunione soo una rapina senza pistola, e non oso immagginare con i matrimoni, cresime e battesimi cosa chiedono.

Scoperchiatore
09-10-2005, 08:59
Praticamente è il racket del sacramento, alla faccia dell'etica cattolica!


Ma veramente è poco...

Se ti vai ad informare nelle chiese storiche di Roma (non parlo solo del Gianicolo, della Minerva, de Pantheon, e di queste tanto conosciute, ma anche di chiesette centrali e poco famose, come San Marco o San Francesco a Ripa) per le comunioni possono anche spararti 300-400 euro, i matrimoni arrivano a 1000 al Gianicolo.

Ma lo fanno anche per funerali, cresime, battesimi. Dev'essere molto triste pagare per avere una cerimonia di commemorazione di una persona che ti manca.

zerothehero
09-10-2005, 09:31
cambiando religione :sofico: anche in India hanno il problema delle cerimonie religiose particolarmente onerose..

Cmq io la comunione l'ho fatta praticamente a costo zero...sono andato con i jeans senza vestiti strani e poi abbiamo mangiato in trattoria (20-30 euro)...il prete/parroco non ha chiesto niente.
Se poi le persone per problemi di status sociale si indebitano per delle scemenze è solo un loro problema. :stordita:
La chiesa qui c'entra molto poco imho.

Scoperchiatore
09-10-2005, 09:35
cambiando religione :sofico: anche in India hanno il problema delle cerimonie religiose particolarmente onerose..

Cmq io la comunione l'ho fatta praticamente a costo zero...sono andato con i jeans senza vestiti strani e poi abbiamo mangiato in trattoria (20-30 euro)...il prete/parroco non ha chiesto niente.
Se poi le persone per problemi di status sociale si indebitano per delle scemenze è solo un loro problema. :stordita:

Dipende dal posto. A me sembra ingiusto che se mi voglio sposare/cresimare/comunicizzare al Gianicolo devo spendere tutti quei soldi mentre in qualche chiesetta alla periferia di Roma, no.

zerothehero
09-10-2005, 09:42
Dipende dal posto. A me sembra ingiusto che se mi voglio sposare/cresimare/comunicizzare al Gianicolo devo spendere tutti quei soldi mentre in qualche chiesetta alla periferia di Roma, no.


Io lascerei alla coscienza delle persone l'offerta..cmq i costi ci sono e se uno è cattolico dovrebbe contribuire ai costi della comunità ecclesiale.
Mettere delle tariffe fisse mi pare un gesto di sfiducia nei confronti delle persone (voi fedeli siete pezzenti quindi vi metto delle tariffe fisse), meglio la libera offerta.
Cmq nella fattispecie non mi pare questo il caso del sudamerica..i costi diventano proibitivi perchè le persone per problemi di status sociale organizzano banchetti per il parentame, dal momento che se non lo facessero diciamo che verrebbero squalificate socialmente.

Fil9998
09-10-2005, 10:00
bhè se quello che hanno appreso da una religione è che si deve usare per sfoggiare uno status sociale...... :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:


ho seri dubbi sulla loro religiosità ..... :muro: :muro: :muro: :muro:

[A+R]MaVro
09-10-2005, 10:10
Cmq nella fattispecie non mi pare questo il caso del sudamerica..i costi diventano proibitivi perchè le persone per problemi di status sociale organizzano banchetti per il parentame, dal momento che se non lo facessero diciamo che verrebbero squalificate socialmente.

Io direi piuttosto che credono di venire squalificate socialmente; mi rifiuto di pensare che le persone possano venire giudicate dalla festa della prima comunione o da quanto è sontuoso un banchetto di nozze o se vogliamo estendere dall'auto, dalla casa e così via. Il problema è tutto loro che necessitano di una "legittimazione" sociale delle loro azioni.

P.S. Io quando ho fatto la prima comunione (più di 15 anni fa) ho fatto una cena a casa mia con zii, nonni e cugini (20 persone in tutto) e ricevuto come regalo un orologio da 2 soldi e una catenina d'argento. Mi devo considerare uno squalificato sociale? :D

zerothehero
09-10-2005, 10:28
MaVro']Io direi piuttosto che credono di venire squalificate socialmente; mi rifiuto di pensare che le persone possano venire giudicate dalla festa della prima comunione o da quanto è sontuoso un banchetto di nozze o se vogliamo estendere dall'auto, dalla casa e così via. Il problema è tutto loro che necessitano di una "legittimazione" sociale delle loro azioni.

P.S. Io quando ho fatto la prima comunione (più di 15 anni fa) ho fatto una cena a casa mia con zii, nonni e cugini (20 persone in tutto) e ricevuto come regalo un orologio da 2 soldi e una catenina d'argento. Mi devo considerare uno squalificato sociale? :D


C'è un problema di status sociale nelle cerimonie religiose...in alcuni contesti sociali/territoriale è più sentito in altri meno...tu ti puoi rifiutare (lo faccio anch'io) ma è una realtà.
Quando mi ritrovo in in Terronia con i miei parenti :sofico: guai se ad una cresima/battesimo non inviti almeno 30-40 persone....verresti etichettato come un pezzente.
Non è un fenomeno moderno...per dire nella Grecia del 4 sec. a.c. ai funerali la gente pagava delle donne come comparse per strapparsi i capelli e piangere, in India questa pratica è ancora oggi molto, ma molto diffusa. Se ad una cerimonia religiosa come il funerale si presentano in quattro gatti hai presente il disonore per un indiano che "ci tiene" a queste cose? :D
Nelle grandi città il fenomeno è meno sentito perchè il contesto della famiglia "allargata" al parentame è meno sentita...e infatti io alle comunioni me ne sono fregato del vestito (che fa un pò gay :Prrr: ) bianco e dell'altro ciarpame cerimonioso..sono andato in jeans ed è finita lì.

Freeride
09-10-2005, 10:35
Quando mi ritrovo in in Terronia con i miei parenti :sofico: guai se ad una cresima/battesimo non inviti almeno 30-40 persone....verresti etichettato come un pezzente.
Non è un fenomeno moderno...per dire nella Grecia del 4 sec. a.c. ai funerali la gente pagava delle donne come comparse per strapparsi i capelli e piangere, in India questa pratica è ancora oggi molto, ma molto diffusa.
Ci sono ancora i "Badalamenti"? :D

IpseDixit
09-10-2005, 12:32
nella parrocchia in cui abito io, fare la Comunione costa da sempre un centinaio di euro (prima erano 100.000 lire)... 60 per il vestitino uguale per tutti i bimbi, 30 euro di contributo per le spese che la parrocchia sostiene e 10 euro per il cero che i bambini tengono in mano (e che viene poi ridato alla chiesa alla fine della messa). Il tutto ovviamente obbligatorio eh, chi non paga non fa la comunione.
100 euro cacciati via

teogros
09-10-2005, 12:51
Non che me ne intenda molto, ma credo che se uno rinuncia alla prima comunione perchè non può permettersi un lauto banchetto, forse ha male interpretato lo spirito della cosa. Ma del resto mi convinco sempre di più che in questo paese vi sia una forte componente religiosa "d'immagine".

Purtroppo è così!

recoil
09-10-2005, 15:02
questi sono i problemi di chi vive male avvenimenti religiosi come la comunione o il battesimo.
magari sono le stesse persone che si indebitano per andare in vacanza altrimenti si sentono inferiori a chi può andare e ha l'abbronzatura

se non hai i soldi non fai il banchetto, mi sembra una cosa estremamente semplice.