Adric
05-10-2005, 13:26
Mercoledì 5 Ottobre 2005
Preparato dal Comune, verrà distribuito a tutte le famiglie romane e in tutti i Comuni del Lazio
Sicurezza, vademecum antiterrorismo
Pronto l’opuscolo per la prevenzione e la salvaguardia in caso di attentato
Dodici sezioni per ventidue pagine. E’ il vademecum “Prepariamoci all’emergenza”, realizzato sulla falsa riga di quello distribuito dall’amministrazione londinese dal Comune di Roma per preparare la cittadinanza alle emergenze. Tra due settimane sarà spedito a tutte le famiglie romane ma arriverà anche negli altri comuni della regione. Il Comune ha previsto anche versioni in greco, romeno, polacco, arabo, inglese e francese.
L’idea del sindaco Veltroni è stata concretizzata dall’ufficio della protezione Civile del Comune di Roma in collaborazione con quello dell’ufficio territoriale di governo.
Pagina dopo pagina (alcune sono state studiate per essere ritagliate e attaccate al muro) vengono affrontate le emergenze specifiche: gli incendi, le esplosioni, gli incidenti chimici, biologici o radiologici e i black-out. Sempre sinteticamente vengono fornite le nozioni base di pronto soccorso da attuare in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
Viene affrontato anche il tema del rapporto e della collaborazione con le squadre di soccorso e con le forze dell’ordine.
Il vademecum sarà distribuito anche nelle stazioni della metropolitana e in altri luoghi ad alta frequentazione.
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Mercoledì 5 Ottobre 2005
In anteprima le istruzioni messe a punto dal Comune: ventidue pagine dodici capitoli
Prevenzione e soccorso: così si vince il terrorismo
Pronto il vademecum per tutte le famiglie romane
di DAVIDE DESARIO
Cosa fare se esplode una bomba? Come comportarsi in caso di incidenti chimici, biologici o radiologici? E se c’è un black-out?
A queste domande e, a tante altre, prova a dare una risposta o dei consigli il vademecum che il Comune di Roma ha realizzato per preparare la cittadinanza alle emergenze. Nei prossimi giorni andrà in stampa. Tra due settimane sarà spedito a tutte le famiglie romane. E non solo: la Provincia si farà carico della distribuzione del libricino negli altri 120 Comuni e la Regione si occuperà del resto del Lazio perché certo non ci si può dimenticare dei tanti pendolari che ogni giorno raggiungono la Capitale e ne condividono i rischi. Il Comune ha previsto anche versioni in greco, romeno, polacco, arabo, inglese e francese.
Dodici sezioni per ventidue pagine dalla grafica chiara. E’ il vademecum “Prepariamoci all’emergenza”, realizzato sulla falsa riga di quello distribuito dall’amministrazione londinese. L’idea è del sindaco Veltroni: all’indomani degli attentati del 7 luglio a Londra dove tutto il mondo ha apprezzato la capacità di reazione, l’organizzazione e l’ordine di tutti i londinesi.
Il delicato compito di realizzare il vademecum è stato affidato a Patrizia Cologi, responsabile della protezione Civile del Comune di Roma. Il suo staff, in collaborazione con quello dell’ufficio territoriale di governo, ha lavorato a lungo in questi due mesi per cercare di utilizzare un linguaggio semplice ma al tempo stesso preciso e non allarmante. Le parole “terrorismo” e “attentato” vengono appena accennate. Al loro posto si preferisce utilizzare “incidente” o “esplosione”.
Pagina dopo pagina (alcune sono state studiate per essere ritagliate e attaccate al muro) vengono affrontate le emergenze specifiche. Gli incendi, le esplosioni, gli incidenti chimici, biologici o radiologici e i black-out. Vengono analizzate le diverse situazioni in base al luogo dove ci si trova (casa, scuola o ufficio).
Le parole d’ordine sono «entrate all’interno, state all’interno, sintonizzatevi». Ovvero non uscite, non affollate le strade e le piazze, e rimanete ad ascoltare radio o televisioni dove, in caso di emergenza, verranno interrotti tutti i programmi e trasmesse informazioni e avvisi alla popolazione.
Sempre sinteticamente vengono fornite le nozioni base di pronto soccorso da attuare in attesa dell’arrivo dell’ambulanza: come comportarsi in caso una persona svenga, abbia una ferita dalla quale perde molto sangue, abbia delle ustioni oppure delle fratture.
«Se le persone sono preparate e conoscono alcune nozioni di primo soccorso - spiega il direttore dell’Ares lazio 118 - possono essere di grande aiuto fino all’arrivo dei soccorsi. Si possono salvare delle vite».
Viene affrontato anche il tema del rapporto e della collaborazione con le squadre di soccorso: «Ricordate: non rientrate mai nella vostra casa fino a quando i vigili del fuoco non l’abbiano resa sicura». Oppure: «In alcune situazioni può accadere che i servizi di emergenza vi chiedano di abbandonare la vostra casa. In questo caso uscite dall’edificio il più rapidamente possibile, cercando comunque di mantenere la calma e di agire in modo ordinato».
Importante anche il rapporto di fiducia e collaborazione con le forze dell’ordine: «Abbiamo bisogno del vostro aiuto per ridurre il pericolo del terrorismo - scrive il questore di Roma Marcello Fulvi - molti attacchi terroristici sono stati sventati grazie all’attenta osservazione e all’ascolto del pubblico». Si può fare qualcosa, insomma, anche fornendo informazioni su inquilini, somme di denaro, strumentazioni sospette.
Contestualmente alla spedizione a casa, il vademecum sarà distribuito anche nelle stazioni della metropolitana e in altri luoghi ad alta frequentazione. In ogni momento una copia potrà essere “scaricata” dal sito del Comune (www.comune.roma.it).
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Marrazzo: «Finanzieremo le copie da distribuire in tutto il Lazio»
«Stanzieremo dei fondi per stampare altre copie dell’utilissimo vademecum realizzato dal Campidoglio e le distribuiremo in tutti gli altri comuni del Lazio al di fuori della provincia di Roma». Sono le parole del presidente della Regione, Piero Marrazzo, all’indomani della triplice esercitazione antiterrorismo svoltasi nella Capitale.
«E' un dovere delle istituzioni affrontare il tema della capacità di resistere a un grande evento come un attentato terroristico o una calamità naturale - dice il governatore che non a caso ha conservato la delega alla Protezione civile - La mia idea è quella di dotare il territorio di una struttura di “resilienza” (come l’ha chiamata lo stesso primo ministro inglese Tony Blair dopo le bombe del 7 luglio ndr) in grado di assistere, senza sovrapporsi alle altre istituzioni, la popolazione in caso di emergenze straordinarie parlando ai cittadini per spiegare cosa è successo e cosa bisogna fare. E il vademecum del Comune che intendiamo adottare va proprio in questa direzione».
D.Des.
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IL VADEMECUM
INDICAZIONI GENERALI
Per agire prontamente in caso d'emergenza, cercate di memorizzare queste semplici indicazioni:
ENTRATE ALL'INTERNO - RIMANETE ALL'INTERNO - SINTONIZZATEVI
(GO IN - STAY IN - TUNE IN)
Questi avvisi sono universalmente utilizzati e riconosciuti e rappresentano il più semplice e immediato avvertimento da dare alla popolazione in caso d'emergenza.
AFFRONTARE EMERGENZE SPECIFICHE
Esplosioni
Se scatta un allarme bomba nel vostro luogo di lavoro, seguite le indicazioni dell'addetto alla sicurezza.
Se una bomba esplode nell'edificio in cui vi trovate, cercate la più vicina via di uscita.
Se restate intrappolati nei detriti:
- rimanete vicino al muro e battete sulle condutture, in modo che i soccorritori possano sentirvi
- non utilizzate fiammiferi o accendini, perché potrebbe esserci una fuga di gas
Se l'esplosione avviene all'esterno dell'edificio in cui siete, rimanete all'interno (lontani da finestre, ascensori o porte esterne) nel caso che una seconda bomba esploda nelle stessa area
Incidenti chimici, biologi o radiologici
In questi casi si raccomanda di:
- allontanarsi dalla fonte del pericolo
- aspettare comunque che arrivino i servizi di emergenza, per essere esaminati e, se necessario, decontaminati. Altrimenti si corre il rischio di contaminare altre persone.
COSA FARE SE VI TROVATE IN CASA
In alcune situazioni i servizi d'emergenza potrebbero chiedervi di abbandonare la casa. Uscire il più rapidamente possibile, cercando di mantenere la calma e di agire in modo ordinato. Se ne avete il tempo ricordate di staccare la corrente elettrica, chiudere il gas e l'acqua, chiudere porte e finestre.
COSA FARE SI VI TROVATE FUORI CASA
Scuola
Se vostro figlio si trova a scuola, nel momento in cui scatta un'emergenza, la vostra reazione, probabilmente, sarà quella di andare immediatamente a prenderlo. Tuttavia questo comportamento potrebbe generare ulteriori rischi, sia per voi che per i vostri figli. E' consigliabile, quindi, sintonizzarsi sulle stazioni radio, per ricevere notizie ed aggiornamenti sulle modalità stabilite dal Comune per andare a riprendere i bambini a scuola.
Ricordate che:
- tutte le scuole hanno piani per affrontare diverse emergenze
- gli insegnanti e il personale non docente fanno tutto ciò che è in loro potere per proteggere i bambini, dei quali sono responsabili
- è stato avviato dal Ministero dell'Interno in collaborazione con Pubblica Istruzione e Protezione Civile il progetto "Scuola Sicura", al fine d'inserire nella scuola dell'obbligo l'insegnamento delle norme di sicurezza in caso d'emergenza
COLLABORARE ALLA PREVENZIONE DI UN ATTO TERRORISTICO
Tutte le informazioni ricevute sono controllate e verificate prima che venga intrapresa una qualsiasi azione di polizia. In caso di situazioni sospette non esitate a contattare le forze dell'ordine. Se ritenete che il rischio sia imminente, chiamate il 112 o il 113
Possibili segnali di attività terroristica
Ricordate! I terroristi hanno bisogno di:
- un posto dove vivere (avete dei sospetti sui vostri inquilini o ospiti?)
- pianificare le loro azioni (avete visto qualcuno controllare con eccessiva attenzione le misure di sicurezza in qualche luogo?)
- denaro (falsi conti bancari o carte di credito, vendita di beni per grosse quantità di contanti)
- equipaggiamento (se siete un negoziante, avete sospetti su qualche cosa che è stato acquistato da voi?)
Fate attenzione
Le esplosioni provocate dai terroristi avvengono per lo più sui mezzi di trasporto, o in luoghi pubblici, dove si radunano più persone. In ogni circostanza:
siate vigili, prestate attenzione a comportamenti, veicoli o pacchi sospetti, non esitate a chiamare la polizia
Queste indicazioni sono solo una parte del testo integrale contenuto nella bozza del vademecum .
(Il Messaggero)
Preparato dal Comune, verrà distribuito a tutte le famiglie romane e in tutti i Comuni del Lazio
Sicurezza, vademecum antiterrorismo
Pronto l’opuscolo per la prevenzione e la salvaguardia in caso di attentato
Dodici sezioni per ventidue pagine. E’ il vademecum “Prepariamoci all’emergenza”, realizzato sulla falsa riga di quello distribuito dall’amministrazione londinese dal Comune di Roma per preparare la cittadinanza alle emergenze. Tra due settimane sarà spedito a tutte le famiglie romane ma arriverà anche negli altri comuni della regione. Il Comune ha previsto anche versioni in greco, romeno, polacco, arabo, inglese e francese.
L’idea del sindaco Veltroni è stata concretizzata dall’ufficio della protezione Civile del Comune di Roma in collaborazione con quello dell’ufficio territoriale di governo.
Pagina dopo pagina (alcune sono state studiate per essere ritagliate e attaccate al muro) vengono affrontate le emergenze specifiche: gli incendi, le esplosioni, gli incidenti chimici, biologici o radiologici e i black-out. Sempre sinteticamente vengono fornite le nozioni base di pronto soccorso da attuare in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
Viene affrontato anche il tema del rapporto e della collaborazione con le squadre di soccorso e con le forze dell’ordine.
Il vademecum sarà distribuito anche nelle stazioni della metropolitana e in altri luoghi ad alta frequentazione.
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Mercoledì 5 Ottobre 2005
In anteprima le istruzioni messe a punto dal Comune: ventidue pagine dodici capitoli
Prevenzione e soccorso: così si vince il terrorismo
Pronto il vademecum per tutte le famiglie romane
di DAVIDE DESARIO
Cosa fare se esplode una bomba? Come comportarsi in caso di incidenti chimici, biologici o radiologici? E se c’è un black-out?
A queste domande e, a tante altre, prova a dare una risposta o dei consigli il vademecum che il Comune di Roma ha realizzato per preparare la cittadinanza alle emergenze. Nei prossimi giorni andrà in stampa. Tra due settimane sarà spedito a tutte le famiglie romane. E non solo: la Provincia si farà carico della distribuzione del libricino negli altri 120 Comuni e la Regione si occuperà del resto del Lazio perché certo non ci si può dimenticare dei tanti pendolari che ogni giorno raggiungono la Capitale e ne condividono i rischi. Il Comune ha previsto anche versioni in greco, romeno, polacco, arabo, inglese e francese.
Dodici sezioni per ventidue pagine dalla grafica chiara. E’ il vademecum “Prepariamoci all’emergenza”, realizzato sulla falsa riga di quello distribuito dall’amministrazione londinese. L’idea è del sindaco Veltroni: all’indomani degli attentati del 7 luglio a Londra dove tutto il mondo ha apprezzato la capacità di reazione, l’organizzazione e l’ordine di tutti i londinesi.
Il delicato compito di realizzare il vademecum è stato affidato a Patrizia Cologi, responsabile della protezione Civile del Comune di Roma. Il suo staff, in collaborazione con quello dell’ufficio territoriale di governo, ha lavorato a lungo in questi due mesi per cercare di utilizzare un linguaggio semplice ma al tempo stesso preciso e non allarmante. Le parole “terrorismo” e “attentato” vengono appena accennate. Al loro posto si preferisce utilizzare “incidente” o “esplosione”.
Pagina dopo pagina (alcune sono state studiate per essere ritagliate e attaccate al muro) vengono affrontate le emergenze specifiche. Gli incendi, le esplosioni, gli incidenti chimici, biologici o radiologici e i black-out. Vengono analizzate le diverse situazioni in base al luogo dove ci si trova (casa, scuola o ufficio).
Le parole d’ordine sono «entrate all’interno, state all’interno, sintonizzatevi». Ovvero non uscite, non affollate le strade e le piazze, e rimanete ad ascoltare radio o televisioni dove, in caso di emergenza, verranno interrotti tutti i programmi e trasmesse informazioni e avvisi alla popolazione.
Sempre sinteticamente vengono fornite le nozioni base di pronto soccorso da attuare in attesa dell’arrivo dell’ambulanza: come comportarsi in caso una persona svenga, abbia una ferita dalla quale perde molto sangue, abbia delle ustioni oppure delle fratture.
«Se le persone sono preparate e conoscono alcune nozioni di primo soccorso - spiega il direttore dell’Ares lazio 118 - possono essere di grande aiuto fino all’arrivo dei soccorsi. Si possono salvare delle vite».
Viene affrontato anche il tema del rapporto e della collaborazione con le squadre di soccorso: «Ricordate: non rientrate mai nella vostra casa fino a quando i vigili del fuoco non l’abbiano resa sicura». Oppure: «In alcune situazioni può accadere che i servizi di emergenza vi chiedano di abbandonare la vostra casa. In questo caso uscite dall’edificio il più rapidamente possibile, cercando comunque di mantenere la calma e di agire in modo ordinato».
Importante anche il rapporto di fiducia e collaborazione con le forze dell’ordine: «Abbiamo bisogno del vostro aiuto per ridurre il pericolo del terrorismo - scrive il questore di Roma Marcello Fulvi - molti attacchi terroristici sono stati sventati grazie all’attenta osservazione e all’ascolto del pubblico». Si può fare qualcosa, insomma, anche fornendo informazioni su inquilini, somme di denaro, strumentazioni sospette.
Contestualmente alla spedizione a casa, il vademecum sarà distribuito anche nelle stazioni della metropolitana e in altri luoghi ad alta frequentazione. In ogni momento una copia potrà essere “scaricata” dal sito del Comune (www.comune.roma.it).
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Marrazzo: «Finanzieremo le copie da distribuire in tutto il Lazio»
«Stanzieremo dei fondi per stampare altre copie dell’utilissimo vademecum realizzato dal Campidoglio e le distribuiremo in tutti gli altri comuni del Lazio al di fuori della provincia di Roma». Sono le parole del presidente della Regione, Piero Marrazzo, all’indomani della triplice esercitazione antiterrorismo svoltasi nella Capitale.
«E' un dovere delle istituzioni affrontare il tema della capacità di resistere a un grande evento come un attentato terroristico o una calamità naturale - dice il governatore che non a caso ha conservato la delega alla Protezione civile - La mia idea è quella di dotare il territorio di una struttura di “resilienza” (come l’ha chiamata lo stesso primo ministro inglese Tony Blair dopo le bombe del 7 luglio ndr) in grado di assistere, senza sovrapporsi alle altre istituzioni, la popolazione in caso di emergenze straordinarie parlando ai cittadini per spiegare cosa è successo e cosa bisogna fare. E il vademecum del Comune che intendiamo adottare va proprio in questa direzione».
D.Des.
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IL VADEMECUM
INDICAZIONI GENERALI
Per agire prontamente in caso d'emergenza, cercate di memorizzare queste semplici indicazioni:
ENTRATE ALL'INTERNO - RIMANETE ALL'INTERNO - SINTONIZZATEVI
(GO IN - STAY IN - TUNE IN)
Questi avvisi sono universalmente utilizzati e riconosciuti e rappresentano il più semplice e immediato avvertimento da dare alla popolazione in caso d'emergenza.
AFFRONTARE EMERGENZE SPECIFICHE
Esplosioni
Se scatta un allarme bomba nel vostro luogo di lavoro, seguite le indicazioni dell'addetto alla sicurezza.
Se una bomba esplode nell'edificio in cui vi trovate, cercate la più vicina via di uscita.
Se restate intrappolati nei detriti:
- rimanete vicino al muro e battete sulle condutture, in modo che i soccorritori possano sentirvi
- non utilizzate fiammiferi o accendini, perché potrebbe esserci una fuga di gas
Se l'esplosione avviene all'esterno dell'edificio in cui siete, rimanete all'interno (lontani da finestre, ascensori o porte esterne) nel caso che una seconda bomba esploda nelle stessa area
Incidenti chimici, biologi o radiologici
In questi casi si raccomanda di:
- allontanarsi dalla fonte del pericolo
- aspettare comunque che arrivino i servizi di emergenza, per essere esaminati e, se necessario, decontaminati. Altrimenti si corre il rischio di contaminare altre persone.
COSA FARE SE VI TROVATE IN CASA
In alcune situazioni i servizi d'emergenza potrebbero chiedervi di abbandonare la casa. Uscire il più rapidamente possibile, cercando di mantenere la calma e di agire in modo ordinato. Se ne avete il tempo ricordate di staccare la corrente elettrica, chiudere il gas e l'acqua, chiudere porte e finestre.
COSA FARE SI VI TROVATE FUORI CASA
Scuola
Se vostro figlio si trova a scuola, nel momento in cui scatta un'emergenza, la vostra reazione, probabilmente, sarà quella di andare immediatamente a prenderlo. Tuttavia questo comportamento potrebbe generare ulteriori rischi, sia per voi che per i vostri figli. E' consigliabile, quindi, sintonizzarsi sulle stazioni radio, per ricevere notizie ed aggiornamenti sulle modalità stabilite dal Comune per andare a riprendere i bambini a scuola.
Ricordate che:
- tutte le scuole hanno piani per affrontare diverse emergenze
- gli insegnanti e il personale non docente fanno tutto ciò che è in loro potere per proteggere i bambini, dei quali sono responsabili
- è stato avviato dal Ministero dell'Interno in collaborazione con Pubblica Istruzione e Protezione Civile il progetto "Scuola Sicura", al fine d'inserire nella scuola dell'obbligo l'insegnamento delle norme di sicurezza in caso d'emergenza
COLLABORARE ALLA PREVENZIONE DI UN ATTO TERRORISTICO
Tutte le informazioni ricevute sono controllate e verificate prima che venga intrapresa una qualsiasi azione di polizia. In caso di situazioni sospette non esitate a contattare le forze dell'ordine. Se ritenete che il rischio sia imminente, chiamate il 112 o il 113
Possibili segnali di attività terroristica
Ricordate! I terroristi hanno bisogno di:
- un posto dove vivere (avete dei sospetti sui vostri inquilini o ospiti?)
- pianificare le loro azioni (avete visto qualcuno controllare con eccessiva attenzione le misure di sicurezza in qualche luogo?)
- denaro (falsi conti bancari o carte di credito, vendita di beni per grosse quantità di contanti)
- equipaggiamento (se siete un negoziante, avete sospetti su qualche cosa che è stato acquistato da voi?)
Fate attenzione
Le esplosioni provocate dai terroristi avvengono per lo più sui mezzi di trasporto, o in luoghi pubblici, dove si radunano più persone. In ogni circostanza:
siate vigili, prestate attenzione a comportamenti, veicoli o pacchi sospetti, non esitate a chiamare la polizia
Queste indicazioni sono solo una parte del testo integrale contenuto nella bozza del vademecum .
(Il Messaggero)