Kars
04-10-2005, 13:54
Lacrime e sangue chiede la Finanziara del 2006 alla politica. Chiede di risparmiare anche sulle auto blu ma la Regione non sembra intenzionata a diminuire il suo parco macchine. «Quello che chiede la Finanziaria è difficile da applicare - sostiene Massimo Pineschi, presidente del consiglio regionale -: non si può risparmiare di più perché abbiamo raschiato il barile. Se qualcuno non vuole far più funzionare le istituzioni lo dicesse chiaramente».
Settanta consiglieri regionali (cinque assessori esterni) e settantasei auto blu. La gran parte sono luccicanti e sportive Alfa Romeo ma nell’autoparco regionale sono comparse anche Jaguar e Mercedes in sostituzione delle auto mandate in officina per la manutenzione. Sui risparmi e una certa sobrietà nella gestione dei soldi pubblici, alla Regione si discute parecchio e Alessio D’Amato torna all’attacco sulle auto blu. Il capogruppo dei Comunisti italiani ha scritto a Pineschi, per sapere “vita, morte e miracoli” delle macchine di servizio. «Intanto - dice D’Amato - sarebbe bene che qualche amministratore si desse una regolata perché è uno schiaffo alla miseria farsi scorrazzare su auto di super lusso che certamente non rientrano in quei canoni di sobrietà che si è imposta questa maggioranza. Poi voglio sapere con esattezza chi usa le auto e per quali servizi, quanti chilometri percorrono e quanto costano di benzina». Pineschi ha già assicurato il suo intervento promettendo risposte dettagliate su ogni quesito. «D’Amato sfonda una porta aperta - spiega Pineschi - quando si parla di iniziative che mirano al contenimento della spesa della cosa pubblica».
Da metà maggio, quando si è insediato il consiglio regionale, sono stati spesi circa 37mila euro di carburante, 20mila euro per la manutenzione e tremila per i lavaggi (circa 80 euro al mese per ogni vettura). Per l’assicurazione e la tassa di proprietà (solo per le auto del consiglio regionale) la spesa annuale è di poco superiore ai 95mila euro.
La giunta regionale ha 36 auto blu: due per ogni assessore e quattro a disposizione dei funzionari più importanti come il segretario generale o il capo di gabinetto. Il consiglio regionale gestisce invece 40 auto: 37 sono a disposizione del consiglio vero e proprio (sei per l’ufficio di presidenza e le altre per i sedici presidenti di commissioni e funzionari) mentre altre tre sono affidate al difensore civico, il garante dei detenuti e il segretario generale. Solo per un paragone, alla Pisana ci sono più auto di servizio di quelle di Senato e Camera dei Deputati messi insieme. «Ma queste auto le ho trovate, non ne abbiamo aggiunto nemmeno una», afferma Pineschi. In giunta più o meno il numero delle auto è come quella della precedente maggioranza, in consiglio c’è invece un aumento determinato soprattutto dall’incremento di commissioni. E per fortuna, con la revisione del regolamento, sono state tolte le auto ai capigruppo consiliari. Per il presidente della giunta e del consiglio regionale ci sono delle Lancia Thesis, per tutti gli altri Alfa Romeo o Lancia Libra.
«Non ho comprato nemmeno un’auto in più - aggiunge Pineschi - e il parco auto e l’affidamento è lo stesso della passata amministrazione. C’è da mettere a punto ancora qualcosa nell’uso delle macchine da parte dei presidenti di commissioni ai quali è concessa l’auto blu solo nei giorni di commissione o per motivi istituzionali. Stiamo studiando un sistema di prenotazione delle auto per verificare se con una buona organizzazione ci può permettere di eliminare qualche auto di servizio».
Messaggero.
Settanta consiglieri regionali (cinque assessori esterni) e settantasei auto blu. La gran parte sono luccicanti e sportive Alfa Romeo ma nell’autoparco regionale sono comparse anche Jaguar e Mercedes in sostituzione delle auto mandate in officina per la manutenzione. Sui risparmi e una certa sobrietà nella gestione dei soldi pubblici, alla Regione si discute parecchio e Alessio D’Amato torna all’attacco sulle auto blu. Il capogruppo dei Comunisti italiani ha scritto a Pineschi, per sapere “vita, morte e miracoli” delle macchine di servizio. «Intanto - dice D’Amato - sarebbe bene che qualche amministratore si desse una regolata perché è uno schiaffo alla miseria farsi scorrazzare su auto di super lusso che certamente non rientrano in quei canoni di sobrietà che si è imposta questa maggioranza. Poi voglio sapere con esattezza chi usa le auto e per quali servizi, quanti chilometri percorrono e quanto costano di benzina». Pineschi ha già assicurato il suo intervento promettendo risposte dettagliate su ogni quesito. «D’Amato sfonda una porta aperta - spiega Pineschi - quando si parla di iniziative che mirano al contenimento della spesa della cosa pubblica».
Da metà maggio, quando si è insediato il consiglio regionale, sono stati spesi circa 37mila euro di carburante, 20mila euro per la manutenzione e tremila per i lavaggi (circa 80 euro al mese per ogni vettura). Per l’assicurazione e la tassa di proprietà (solo per le auto del consiglio regionale) la spesa annuale è di poco superiore ai 95mila euro.
La giunta regionale ha 36 auto blu: due per ogni assessore e quattro a disposizione dei funzionari più importanti come il segretario generale o il capo di gabinetto. Il consiglio regionale gestisce invece 40 auto: 37 sono a disposizione del consiglio vero e proprio (sei per l’ufficio di presidenza e le altre per i sedici presidenti di commissioni e funzionari) mentre altre tre sono affidate al difensore civico, il garante dei detenuti e il segretario generale. Solo per un paragone, alla Pisana ci sono più auto di servizio di quelle di Senato e Camera dei Deputati messi insieme. «Ma queste auto le ho trovate, non ne abbiamo aggiunto nemmeno una», afferma Pineschi. In giunta più o meno il numero delle auto è come quella della precedente maggioranza, in consiglio c’è invece un aumento determinato soprattutto dall’incremento di commissioni. E per fortuna, con la revisione del regolamento, sono state tolte le auto ai capigruppo consiliari. Per il presidente della giunta e del consiglio regionale ci sono delle Lancia Thesis, per tutti gli altri Alfa Romeo o Lancia Libra.
«Non ho comprato nemmeno un’auto in più - aggiunge Pineschi - e il parco auto e l’affidamento è lo stesso della passata amministrazione. C’è da mettere a punto ancora qualcosa nell’uso delle macchine da parte dei presidenti di commissioni ai quali è concessa l’auto blu solo nei giorni di commissione o per motivi istituzionali. Stiamo studiando un sistema di prenotazione delle auto per verificare se con una buona organizzazione ci può permettere di eliminare qualche auto di servizio».
Messaggero.