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View Full Version : Melilla e l'assalto dei clandestini, tensione tra Spagna e Marocco


Adric
29-09-2005, 16:10
Giovedì 29 Settembre 2005

TENSIONE TRA MADRID E RABAT
Assalto a Melilla, avamposto d’Europa

Mille disperati sahariani danno la scalata al “muro” di reticolati dell’enclave spagnola in Marocco

dal nostro corrispondente

JOSTO MAFFEO

MADRID - Nella loro disperazione, sono pronti a lacerarsi le carni sui fili spinati, a farsi riempire di botte, persino a morire, pur di realizzare il sogno di mettere i piedi nella prospera Europa. O in una delle sue anticamere del Maghreb. Accade a Melilla, l’enclave spagnola sulla costa marocchina a ridosso dell’Algeria. Dura da mesi e nelle ultime ore è scattata la più seria delle emergenze: centinaia di clandestini centroafricani, stipati da mesi tra i boschi marocchini, hanno sferrato l’assalto in due ondate - prima in cinquecento poi altri duecento - alla barriera che Madrid sta rafforzando per elevarla fino a sei metri nel tentativo di isolare Melilla. E’ «il muro dell’apartheid», ha scritto ieri l’altro il Wall Street Journal , la contraddizione di Zapatero che «propone l’Alleanza tra le civilizzazioni mentre costruisce un muro più alto di quello di Berlino».
La situazione è drammatica e le soluzioni tutt’altro che facili. Mentre il governo spagnolo di Zapatero e quello marocchino di Driss Jettu s’incontrano al vertice in Andalusia, in un nuovo idillio ispano-alahuita che ha significato una svolta nelle tradizionali posizioni dei socialisti iberici ma anche relazioni migliorate e diametralmente opposte a quelle dei governi di Aznar, nell’enclave di Melilla, rivendicata dal Marocco ad altri territori sulla costa, il dramma si consuma da mesi e nelle ultime ore assume tinte drammatiche. Dei settecento africani che, con scale rudimentali o scarnificandosi mani e gambe sul filo spinato, hanno dato l’assalto ai reticolati nelle ultime due ondate, oltre trecento hanno raggiunto la meta e molti vagano, feriti e affamati, per le strade di una Melilla dove volontari e servizi pubblici tentano di lenire le ferite fisiche e morali. Quelle fisiche, nello scontro con la Guardia civil, hanno registrato diciotto feriti di una certa entità, da sommare a molti altri negli ultimi mesi e persino a tre morti su cui dev’essere fatta chiarezza.
Mentre Madrid invia nuovi contingenti della Guardia civil a proteggere i dieci chilometri di reticolato perimetrale di Melilla, l’opposizione dei popolari di Mariano Rajoy tuona che tutto è dovuto all’«effetto chiamata» provocato dalle ultime sanatorie del governo, che ha regolarizzato decine di migliaia di posizioni di clandestini «suscitando nuove illusioni». Il governo, che fronteggia come può l’emergenza ma non riesce a corresponsabilizzare l’Unione europea del problema, tenta senza troppo successo di ottenere un maggiore impegno nella vigilanza marocchina. E Melilla, nel frattempo, scoppia di disperazione.

(Il Messaggero.it)

Adric
30-09-2005, 23:43
Venerdì 30 Settembre 2005

Ceuta, clandestini all’assalto

Cinque morti. La Guardia civil: ha sparato la polizia marocchina

dal nostro corrispondente
JOSTO MAFFEO

MADRID - Dopo Melilla, ieri è stata la volta di Ceuta. E con il tragico bilancio di cinque immigrati subsahariani morti. Nei giorni scorsi quando oltre settecento aspiranti all’immigrazione clandestina hanno dato l’assalto alla più orientale delle due principali enclaves spagnole sulla costa marocchina, due ondate umane contro il reticolato perimetrale che il governo Zapatero sta elevando fino a sei metri di altezza attorno alla città di Melilla. Ieri è stata Ceuta, l’enclave sullo Stretto di Gibilterra, a subire l’assalto dei disperati. E cinque degli oltre cinquecento-seicento africani che alle tre di notte nella località di Berrocal si sono lanciati a scalare la recinzione -anche a mani nude- , sono stati fatti segno da proiettili che secondo alcune fonti provenivano non dalla spagnola Guardia civil, ma dal lato oltrefrontiera del Marocco. Gran parte dei disperati sono riusciti a entrare. Sui cinque morti si aprirà un’inchiesta.
E’ emergenza, dunque, nelle due enclaves africane della Spagna. E tutto accade proprio quando la stampa accusa il governo di Rabat di chiudere non uno ma entrambi gli occhi sui flussi di centroafricani che accampano da mesi nelle zone prossime a Ceuta e Melilla, pronti al disperato salto verso territorio europeo. Tutto accade mentre i due governi, quello del socialista spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero e il vicino del marocchino Driss Jettu, celebrano un importante vertice a Siviglia. Dove, alla luce dell’emergenza, hanno avuto luogo richieste spagnole di collaborazione e certamente sono state fatte partire istruzioni verso Rabat per dimostrare che il governo di Sua Maestà Mohamed VI collabora. Stavolta, dopo lunghe ”distrazioni”, lo zelo ha portato a un bilancio di cinque morti fatti segno da proiettili che pare provenissero dal sud. Meno una delle vittime, un giovane rimasto impiccato, infilzato sulle lame che coronano la recinzione spagnola.
Madrid ha messo in campo anche l’esercito. Ha rafforzato i contingenti della Guardia civil, ma la Benemerita non ce la fa a contenere le ondate di gente che non ha nulla da perdere e che rincorre un sogno. Ecco, dunque, che Zapatero ha ordinato al ministro della Difesa, José Bono, di schierare 480 uomini e donne con le stellette lungo il perimetro del confine. Da Bruxelles, la Commissione europea ha invitato alla prudenza, all’impiego oculato dei soldati.
Dopo Melilla, le autorità di Ceuta esigono più attenzione e appoggio all’emergenza da parte del governo di Madrid, che tenta di usare i guanti di velluto nella riscoperta amicizia di Zapatero con il regno di Mohamed VI, un monarca che Ceuta e Melilla le rivendica come proprie.

(Il Messaggero.it)

Luther Blissett
30-09-2005, 23:52
Ecco, l'avevo detto che vogliono invaderci!!!!!

tdi150cv
01-10-2005, 00:56
e che vuoi che sia tanto da la li mandano via e ci siamo noi cari itaGLIani che porgendo allegramente l'altra guancia li accogliamo e li sistemiamo per benino ... :cry:

tdi150cv
01-10-2005, 00:57
che poi pensavo ... ma i gay si e gli immigrati cosi' bisognosi no !? :confused:

gpc
01-10-2005, 08:55
Ora vediamo il buon Zappy come si destreggia... anche se il fatto che abbiano alzato i muri e inviato più guardie credo che possa dare qualche dispiacere agli emulatori nostrani che volevano togliere i CPT...

Adric
01-10-2005, 22:39
Censura di guerra a sinistra: oscurata la strage di Zapatero

(da Libero)
di MATTIAS MAINIERO

C' è chi i giornali li legge per informarsi, chi per mestiere e chi magari per hobby. E anche chi, come il sottoscritto, oltre a tutto il resto per capire (e spiegare) come ragiona la sinistra italiana. Ad ognuno la sua croce. La nostra non manca mai di sorprese spiacevoli, altrimenti non sarebbe una croce. Tema: Josè Luis Rodriguez Zapatero, capo del governo spagnolo, e i clandestini. Sapete che Zapatero è di sinistra e conoscete anche la storia: il compagno Josè, buono e caro, pacifista, amico dei gay e pronto ad ogni solidarietà, ha inviato l'esercito a Ceuta e Melilla per tentare di bloccare l'assalto dei clandestini africani alle enclave spagnole sulla costa marocchina. Cinquecento uomini a sostegno della Guardia Civil, con il Marocco che a sua volta ha annunciato l'invio nelle zone calde di altri 1.600 poliziotti e soldati. È una notizia? Qualcosa di più: duemila e passa uomini armati di tutto punto contro un esercito di disperati è una notizia di guerra. Se poi in ciò che rimane del Marocco spagnolo, tra soldati, lacrimogeni, proiettili di gomma e pure pallottole vere, muoiono in cinque e se fra questi cinque c'è anche un neonato, con un centinaio di feriti e i sopravvissuti che parlano di una vera battaglia, la notizia diventa il bollettino di una disfatta.

Non vorremmo esagerare, ma è roba da prima pagina. Almeno noi la pensiamo così. Noi. Veniamo alla stampa di sinistra. Liberazione, quotidiano del Partito della Rifondazione comunista, in prima pagina ha tante cose di sinistra e neppure una riga sulla sinistra spagnola che va alla guerra. Non consultate l'interno: lo abbiamo fatto noi per voi. A pagina 2 ci sono ben dieci righe per raccontare la strage. E in nessuna delle dieci righe compare la parola Zapatero o esercito o soldati o armi o lacrimogeni. Non c'è neanche la parola clandestini. È capitato, secondo Liberazione, che «circa seicento migranti hanno cercato di superare» il confine e «nella calca sono morti in cinque».

Chiediamo scusa per l'ironia che non si addice alla tragedia: sembra la calca di uno stadio. Chissà a quale concerto rock, secondo Liberazione, volevano assistere i migranti non invitati che a furia di insistere e spingere si sono fatti male da soli. Brava, Liberazione, non vi pare? Zapatero sta sbagliando. Ergo, sorvoliamo, minimizziamo, autocensuriamoci. Si mette la museruola, Liberazione: zitti e Madrid. E l'Unità non è da meno. In prima pagina spicca un titolo da tragedia: «Alt a chi violenta la democrazia» Il violentatore, nonchè forse pedofilo, è il centrodestra. Niente su chi ha violentato e ucciso le speranze dei clandestini e pure i clandestini in carne (poca) e ossa. Zapatero non si tocca, in prima e neppure all'interno, tant'è vero che a pagina 15 c'è un lungo articolo. Articolo? Esercizio di puro equilibrismo politico.

Pensate che a mandare i soldati non è stato il premier di sinistra. È stata Madrid. Zapatero compare, per ben tre volte. La prima per spiegare che la destra spagnola lo accusa di essere troppo buono, la seconda per dire che la destra, sempre lei, lo critica perchè non vuole usare la mano pesante, la terza per raccontare frottole: il premier è bravo, organizza vertici e studia il problema. Lo studia tanto bene che lo ha messo nel mirino dei soldati: colpito, e affondati in cinque, neonato compreso. Se non fosse stato per Liberazione (onore agli irriducibili che parlano di barbarie e danno al capo del governo spagnolo ciò che gli appartiene), il caro compagno Zapatero ieri l'avrebbe fatta franca. Ma è inutile stupirsi: la sinistra italiana è una specialista in schifezze mantenute più o meno segrete. Loro possono. Loro sparano, affondano, minacciano, imboccano la strada della tolleranza zero verso i clandestini. E non ne parlano, a meno che, ovviamente, non ci sia da criticare il centrodestra che vorrebbe più serietà e rigore.

Vi dice nulla il Canale di Otranto? E il 28 marzo 1997, un venerdì santo? Breve riassunto: una nave albanese carica di fuggiaschi (migranti, scriverebbe Liberazione) sfidò il mare grosso e puntò verso la Puglia. A metà strada fu speronata da una corvetta della Marina militare italiana. Governava il centrosinistra che aveva deciso la linea dura e durissima. La carretta del mare colò a picco. Incastrati nella nave si adagiarono sul fondale decine e decine di naufraghi. Il bilancio ufficiale parlò di 84 vittime, quello ufficioso andò molto al di là. Si fece pure un processo, conclusosi con la condanna del comandante italiano e di quello della nave albanese. Nessuno, a sinistra, parlò di brutalità, Amnesty International non fu scomodata, Rifondaroli e Verdi non si incatenarono per protesta ad alcun gommone.

La sinistra fa e non dice. Marzo dell'anno 2000, coste brindisine. Il resoconto è del Manifesto (di nuovo onore agli irriducibili), possiamo fidarci: «Fuoco dei carabinieri contro alcuni albanesi colpevoli di scappare di fronte alle consuete retate antimmigrazione a cui assistiamo da anni». Uno fu colpito alla spalla, un altro al femore. Erano disarmati. Governava sempre il centrosinistra, che aveva sempre deciso il pugno di ferro. Pochi mesi dopo, costa del Salento: il gommone entra in collisione con un'imbarcazione della polizia, morti e dispersi. E potremmo continuare, ma è perfettamente inutile, ormai l'abbiamo capito tutti: la sinistra ha il lasciapassare e in Italia ci sono schifezze e schifezze. Quelle dei compagni sono meno schifezze delle altre, e sono tutte a fin di bene.

Leggiamo assieme l'Unità di ieri: si parla delle misure di contenimento, di Zapatero e dell'esercito (quello inviato da Madrid, per carità il Premier non c'entra). Distillato del pensiero politicamente scorretto: «Il rafforzamento dei controlli ha permesso di ridurre da 55mila a 12mila gli assalti al muro di Melilla» (in realtà il numero dovrebbe essere quello degli assaltatori, non degli assalti, ma sorvoliamo). Ottimo risultato. Ragion per cui «il governo di Madrid (mai Zapatero, ndr), ha ordinato di raddoppiare l'altezza della recinzione di filo spinato che circonda Melilla». Muri, filo spinato, lacrimogeni, proiettili di gomma e veri. E poi gridano al razzismo, alla brutalità, alla mancanza di solidarietà se in Italia un clandestino viene dolcemente accompagnato in prigione perchè accusato di aver partecipato ad una tentata strage in Inghilterra. Bambi (al secoloHamdi Adus Issac alias Oman Hussain), docet. Bambi è il kamikaze di Londra, clandestino e presunto terrorista.

gpc
01-10-2005, 23:28
Come mai la sinistra forumistica tace?

Luther Blissett
01-10-2005, 23:44
Non sono parte della sinistra forumistica, ma non vedo il problema. Cosa doveva fare Zapatero? Lasciarli entrare? Se è proibito oltrepassare la frontiera, e questi hanno messo le scale e sono passati, come dovevano reagire? E' come se io scavalco il muro di una caserma e poi mi lamento se mi sparano.

gpc
02-10-2005, 08:59
Non sono parte della sinistra forumistica, ma non vedo il problema. Cosa doveva fare Zapatero? Lasciarli entrare? Se è proibito oltrepassare la frontiera, e questi hanno messo le scale e sono passati, come dovevano reagire? E' come se io scavalco il muro di una caserma e poi mi lamento se mi sparano.

Però è esattamente quello che sostiene la sinistra italiana... per cui mi chiedevo come la prendeva questa reazione di Zapatero.

gourmet
02-10-2005, 09:20
Io sono combattuto :stordita:

Sono per la legalità, ma d'altronde quelli devono essere veramente dei poveracci disperati..

gpc
02-10-2005, 09:23
Io sono combattuto :stordita:

Sono per la legalità, ma d'altronde quelli devono essere veramente dei poveracci disperati..

Beh, se sei per la legalità non capisco perchè tu debba essere combattuto: hanno il modo di entrare legalmente e di rifarsi una vita. Anche perchè, entrando così illegalmente, poi da poveracci disperati in africa diventano poveracci disperati in europa...

gourmet
02-10-2005, 10:43
Beh, se sei per la legalità non capisco perchè tu debba essere combattuto: hanno il modo di entrare legalmente e di rifarsi una vita. Anche perchè, entrando così illegalmente, poi da poveracci disperati in africa diventano poveracci disperati in europa...

Se scelgono di rischiare la vita, evidentemente le nostre norme sull'immigrazione non gli permettono di entrare legalmente.

gpc
02-10-2005, 10:45
Se scelgono di rischiare la vita, evidentemente le nostre norme sull'immigrazione non gli permettono di entrare legalmente.

Forse che l'europa non è il paese di bengodi e le norme sono necessarie per la tutela di tutti, compresi quelli che vogliono immigrare? Forse che loro non ne sono a conoscenza delle norme? Forse che c'è chi ci lucra sopra e li porta alle frontiere?
Se sei per la legalità, le norme sono queste e danno tranquillamente la possibilità di entrare legalmente.

andreamarra
02-10-2005, 11:45
Come mai la sinistra forumistica tace?

forse perchè i sinistri sono in giro il sabato sera a spolpare bambine in discoteca :D??

IpseDixit
02-10-2005, 12:24
Ecco, l'avevo detto che vogliono invaderci!!!!!
Quasi... è ovvio che la latitanza delle autorità marocchine, evidente si aspettano qualche €€€ per fare la loro parte, vedi gli accordi tra Italia e Libia.

fabio80
02-10-2005, 12:25
Non sono parte della sinistra forumistica, ma non vedo il problema. Cosa doveva fare Zapatero? Lasciarli entrare?


esatto, è di sinistra no?

fabio80
02-10-2005, 12:26
Quasi... è ovvio che la latitanza delle autorità marocchine, evidente si aspettano qualche €€€ per fare la loro parte, vedi gli accordi tra Italia e Libia.


beh certo siamo dei gran furboni noialtri, arrivare pure a pagare per questo... ma baff :muro:

IpseDixit
02-10-2005, 12:36
beh certo siamo dei gran furboni noialtri, arrivare pure a pagare per questo... ma baff :muro:

Cambia poco o spendi in Cpt e per rispedirli a casa o paghi dazio al mittente

fabio80
02-10-2005, 12:37
Cambia poco o spendi in Cpt e per rispedirli a casa o paghi dazio al mittente


c'è una terza alternativa

IpseDixit
02-10-2005, 12:41
c'è una terza alternativa
:confused:

fabio80
02-10-2005, 12:42
:confused:

il trebbiatore spagnolo insegna

gpc
02-10-2005, 13:03
c'è una terza alternativa

Chiudere i CPT, eliminare le frontiere e portarli tutti a casa tua :asd:

gpc
02-10-2005, 13:05
forse perchè i sinistri sono in giro il sabato sera a spolpare bambine in discoteca :D??

Potrei diventare anche io sinistro allora :asd: :sofico:

maxsona
02-10-2005, 13:22
Come mai la sinistra forumistica tace?
Perchè la Sinistra Spagnola va contro la politica "cala braghe" di quella ItaGliana :asd: ...

maxsona
02-10-2005, 13:23
Chiudere i CPT, eliminare le frontiere e portarli tutti a casa tua :asd:
Razzista e fascista !! :O :D

gpc
02-10-2005, 13:27
Ma avete notato come la sinistra sbraiti tanto poi, appena prende il potere, dopo aver trangugiato una buona razione di realtà e di concretezza, diventi un po' meno "intraprendete"?

gpc
02-10-2005, 13:28
Razzista e fascista !! :O :D

No, quello è Fabio80 se non li vuole tutti a casa sua :sofico:

fabio80
02-10-2005, 13:31
Ma avete notato come la sinistra sbraiti tanto poi, appena prende il potere, dopo aver trangugiato una buona razione di realtà e di concretezza, diventi un po' meno "intraprendete"?


vuoi dire che se sale la sx qua da noi c'è da ben sperare per il meno peggio?

maxsona
02-10-2005, 13:33
No, quello è Fabio80 se non li vuole tutti a casa sua :sofico:
Propongo di dargli le seconde case :asd:

Luther Blissett
02-10-2005, 13:36
Ma, secondo me è una questione di "modo".
Ovvero: quando arriva una barca di clandestini, in italia, si raccolgono e si rispediscono in patria, no? Con tutte le falle del sistema, cioè quelli che fuggono, quelli che pagano per scappare... ma di norma accade così.
Qui invece la situazione è diversa, c'è una forzatura di una "recinzione" con divieto di valico, usando scale e violenza.

gpc
02-10-2005, 13:36
vuoi dire che se sale la sx qua da noi c'è da ben sperare per il meno peggio?

Almeno a livello locale è stato così: tante chiacchere ma niente arrosto. Se la sinistra s'è rivoltata perfino contro Cofferati che s'è visto costretto a sgombrare dei centri sociali (bestemmia!)... o anche Vendola che blatera tanto ma poi non può fare molto.
Non so a livello nazionale come sarebbe la coalizione Prodinotti, perchè sarebbero tutti proni a fare quello che vuole Bertinotti (forse solo la parte più centrale si ribellerebbe) pur di non far cadere il governo (ricorda che l'obiettivo non è governare bene ma battere Berlusconi, eh) e quindi qualche disastrino probabilmente lo si riuscirebbe a fare...

gpc
02-10-2005, 13:37
Ma, secondo me è una questione di "modo".
Ovvero: quando arriva una barca di clandestini, in italia, si raccolgono e si rispediscono in patria, no? Con tutte le falle del sistema, cioè quelli che fuggono, quelli che pagano per scappare... ma di norma accade così.
Qui invece la situazione è diversa, c'è una forzatura di una "recinzione" con divieto di valico, usando scale e violenza.

Perchè, il barcone che varca una frontiera non forza un confine? O che tenta di speronare una motovedetta non usa la violenza?

fabio80
02-10-2005, 13:39
Non so a livello nazionale come sarebbe la coalizione Prodinotti, perchè sarebbero tutti proni a fare quello che vuole Bertinotti (forse solo la parte più centrale si ribellerebbe) pur di non far cadere il governo (ricorda che l'obiettivo non è governare bene ma battere Berlusconi, eh) e quindi qualche disastrino probabilmente lo si riuscirebbe a fare...


quel che temo è appunto faustino che tenga le briglie del paese non avendone i titoli...

FastFreddy
02-10-2005, 13:40
Il problema è che l'ubriacatura ideologica è arrivata al punto che se una cosa la fa la destra è ignobile, se la stessa identica cosa la fa la sinistra allora è giusta....

gpc
02-10-2005, 13:41
quel che temo è appunto faustino che tenga le briglie del paese non avendone i titoli...

Sicuro: gli elettori eleggerebbero un leader pseudo moderato come Prodi e si ritroverebbero a seguire le indicazioni di un comunista come Bertinotti. E' già successo, comunque, anche se con altre dinamiche: chi è che aveva votato D'Alema?

gpc
02-10-2005, 13:42
Il problema è che l'ubriacatura ideologica è arrivata al punto che se una cosa la fa la destra è ignobile, se la stessa identica cosa la fa la sinistra allora è giusta....

Esattamente, e lo scopo della politica di sinistra non è governare il paese in una maniera che ritengono giusta ma battere Berlusconi e mantenersi poi al potere, costi quel che costi.

fabio80
02-10-2005, 13:54
Sicuro: gli elettori eleggerebbero un leader pseudo moderato come Prodi e si ritroverebbero a seguire le indicazioni di un comunista come Bertinotti. E' già successo, comunque, anche se con altre dinamiche: chi è che aveva votato D'Alema?


scoppio di gioia....

CYRANO
02-10-2005, 14:30
Esattamente, e lo scopo della politica di sinistra non è governare il paese in una maniera che ritengono giusta ma battere Berlusconi e mantenersi poi al potere, costi quel che costi.
perche' quella del berlusca qual e' ? rimanere al potere per non finire in galera..ecco che e'..altro che bene del paese...


comunque io condanno zappatero stavolta.



Ciaozzz

gpc
02-10-2005, 14:32
perche' quella del berlusca qual e' ? rimanere al potere per non finire in galera..ecco che e'..altro che bene del paese...


E allora perchè tra i due scegli la sinistra? :p


comunque io condanno zappatero stavolta.


Onesto ;)

andreamarra
02-10-2005, 17:39
comunque io condanno zappatero stavolta.



Ciaozzz

decisamente.

FastFreddy
02-10-2005, 18:00
Il problema è che l'ubriacatura ideologica è arrivata al punto che se una cosa la fa la destra è ignobile, se la stessa identica cosa la fa la sinistra allora è giusta....


E viceversa naturalmente...

Luther Blissett
03-10-2005, 13:03
Non mi importa di giustificare chicchessia, comunque:

"MELILLA - Nuovo assalto di clandestini sub-sahariani alla frontiera che separa l'enclave spagnola di Melilla con il Marocco. Secondo fonti della polizia, circa sette/ottocento persone hanno preso d'assalto le mura fortificate che costituiscono l'ultimo confine meridionale tra l'Europa e l'Africa; e circa 300 di loro sono riusciti a entrare nella città autonoma, nonostante la frontiera nei giorni scorsi fosse stata rinforzata con la presenza di soldati spagnoli mandati dal governo di Madrid.

L'assalto è avvenuto in una zona in cui la recinzione è alta sei metri, intorno alle 5.15 locali (stessa ora italiana). Melilla insieme a Ceuta, l'altra enclave spagnola, rappresentano l'unica frontiera terrestre tra il continente africano e l'unione europea.

La settimana scorsa, il 29, c'era stato un episodio analogo. Nell'assalto, per via della calca, erano morti quattro clandestini, e 45 erano rimasti feriti. Di conseguenza, la Spagna e il Marocco hanno dispiegato rispettivamente 480 militari e 1600 agenti per rafforzare il confine. "


Questa notizia sarà faziosa, i morti saranno dovuti agli spari dei militari, non mi importa: il problema è la modalità dell'avvenimento.

Qui si parla di centinaia di persone che assaltano le mura di una città fortificata, cercando di entrare con tutti i mezzi. E' come se qui qualcuno cercasse di scavalcare le mura di una caserma.
La situazione degli sbarchi in italia è differente, perchè le barche con i clandestini vengono trovate spesso e volentieri in condizioni pietose in mezzo al mare, quindi scortate a riva, identificati e rispediti a casa. Non mi sembrerebbe molto "umanamente" corretto sparargli. Tuttavia a volte quando gli scafisti cercano di sfuggire alle motovedette si sente di conflitti a fuoco, no?

Mi sembra una strumentalizzazione per dire "ah, zapatero malvagio sei di sinistra devi far entrare i clandestini".
Poi non so.

FastFreddy
03-10-2005, 13:05
E' come se a Lampedusa tirassero su un muro, solo che a Lampedusa quel muro non c'è...

Luther Blissett
03-10-2005, 13:06
E' come se a Lampedusa tirassero su un muro, solo che a Lampedusa quel muro non c'è...
Si vabbè, ciao...

FastFreddy
03-10-2005, 13:08
Si vabbè, ciao...

A Lampedusa c'è un muro? Non lo sapevo...


Guarda che non è che i muri vengono su da soli, si vede che qualcuno l'ha costruito...

Luther Blissett
03-10-2005, 13:09
A Lampedusa c'è un muro? Non lo sapevo...


Guarda che non è che i muri vengono su da soli, si vede che qualcuno l'ha costruito...
Si, si, hai ragione tu. Bravo.
Ciao.

CYRANO
03-10-2005, 13:12
ma io mi chiedo una cosa. quell'enclave è situata fra il marocco e lo stretto.
Ora , capisco la disperazione e tutto il resto , ma una volta che sei entrato nella città , che puoi fare? raggiungere la spagna a nuoto? mica possono fare altro...o chiedere asilo politico alla spagna...



Ciaozzz

FastFreddy
03-10-2005, 13:20
Si, si, hai ragione tu. Bravo.
Ciao.

Lo so, mica tutti possono essere intelligenti come me... :D :D :D

IpseDixit
07-10-2005, 13:22
Cinque morti. La Guardia civil: ha sparato la polizia marocchina

Pure ELPais conferma che a sparare è stata la polizia spagnola http://www.elpais.es/articulo/elpporesp/20051007elpepunac_5/Tes

-kurgan-
07-10-2005, 13:51
Però è esattamente quello che sostiene la sinistra italiana... per cui mi chiedevo come la prendeva questa reazione di Zapatero.

non è vero, da quando lo sostiene la sinistra italiana?

gpc
07-10-2005, 13:58
non è vero, da quando lo sostiene la sinistra italiana?

Parte della sinistra forumistica di sicuro, mi ricordo i thread su Zapatero e le sue riforme. Parte della sinistra italiana pure, visto che tanti chiedevano uno Zapatero anche per l'Italia... ma magari ricordo male ;)

easyand
07-10-2005, 14:03
ma come??Zappy non accoglie a braccia aperte i clandestini?anzi gli fa sparare addosso?!
E addirittura viene progettato un inasprimento della legislazione sull' immigrazione in modo da rispedire indietro istantaneamente i clandestini?

no no non si fa...

Saranno contenti quelli del "chiudiamo i CPT e accogliamoli tutti" :rolleyes:

-kurgan-
07-10-2005, 15:11
Parte della sinistra forumistica di sicuro, mi ricordo i thread su Zapatero e le sue riforme. Parte della sinistra italiana pure, visto che tanti chiedevano uno Zapatero anche per l'Italia... ma magari ricordo male ;)

scusami, non è quello che ho capito.. mi sembrava di aver letto tra le righe che la sinistra appoggia l'ingresso indiscriminato di clandestini.
a me pare invece che la situazione immigrazione in italia con il governo di sinistra e quello attuale di destra sia esattamente identica, parole a parte.

zapatero sinceramente non mi sembra male, con i suoi difetti.. ma la politica sull'immigrazione credo abbia poco a che fare con l'apprezzarlo o meno.

-kurgan-
07-10-2005, 15:12
Saranno contenti quelli del "chiudiamo i CPT e accogliamoli tutti" :rolleyes:

tra chiuderli e farne dei lager scorre un mare però ;)

gpc
07-10-2005, 15:17
tra chiuderli e farne dei lager scorre un mare però ;)

Ceratamente, ma, per rispondere anche al tuo post sopra, io avevo capito che la sinistra da una parte era contraria ai CPT in assoluto (es: Vendola) e dall'altra, inserite nelle forze di sinistra, ci sono i movimenti no global che sono proprio contrari alle frontiere, non solo ai CPT...

-kurgan-
07-10-2005, 15:21
Ceratamente, ma, per rispondere anche al tuo post sopra, io avevo capito che la sinistra da una parte era contraria ai CPT in assoluto (es: Vendola) e dall'altra, inserite nelle forze di sinistra, ci sono i movimenti no global che sono proprio contrari alle frontiere, non solo ai CPT...

beh anche io sarei contrario alle frontiere, però in un lontano futuro.. ho un'utopia anarchica per quando l'uomo sarà pronto culturalmente ad applicarla, ma ho abbastanza realismo per capire che "adesso" è irrealizzabile.
vendola lo considero un pirla, spero non si offenda se legge :D
magari lui avrebbe la stessa considerazione di me :p

Adric
20-10-2005, 07:59
Le deportazioni nel deserto scuotono Madrid

da Il Manifesto dell'8 ottobre 2005

9 ottobre 2005
Medici senza frontiere denuncia: centinaia di sub-sahariani sono abbandonati nel Sahara dai gendarmi marocchini. Imbarazzo nel governo Zapatero, che annuncia un nuovo protocollo di collaborazione con Rabat.

Stefano Liberti
Uomini e ragazzi feriti, bambini, donne incinte senza acqua né viveri, lasciati nel mezzo del deserto a pochi passi dal confine con l'Algeria. Non hanno nulla con cui ripararsi dalla rigida notte del Sahara; per la sussistenza possono solo sperare nel buon cuore dei pochi abitanti dei villaggi nei pressi dei quali sono stati lasciati. Sono almeno ottocento, finiti nelle maglie delle retate lanciate dal Marocco nelle ultime due settimane e abbandonati a se stessi in questa distesa monotona di sabbia. La denuncia viene da Médecins sans frontières (Msf), che ha potuto verificare direttamente sul terreno quanto già era trapelato nei giorni scorsi: centinaia di sub-sahariani sono stati trasportati dalla gendarmeria marocchina con pullman e camionette in una zona impervia nel sud-est del paese, dove sono stati semplicemente scaricati.. La svolta nella politica di contrasto dell'immigrazione clandestina da parte del Marocco è ormai ufficiale: i «clandestini» non sono più trasportati alla frontiera di Oujda, da cui potevano - sia pur a costo di lunghi percorsi a piedi - ritornare indietro. Rabat ha scelto una soluzione radicale: lascia i sub-sahariani in posti da cui probabilmente non faranno mai ritorno.

«Sono circondato da circa 40 feriti; la situazione è drammatica», ha detto all'emittente radiofonica spagnola Cadena Ser il delegato di Msf in Marocco, Javier Gabaldón. Il quale ha aggiunto che molti degli immigrati hanno lesioni prodotte dai ripetuti tentativi di saltare i recinti di Ceuta e Melilla, le due enclaves spagnole in terra d'Africa prese d'assalto ultimamente da migliaia di sub-sahariani. «Se non verranno fornite loro cure, moriranno», ha concluso il delegato di Msf.

La notizia, ampiamente rilanciata da tutti i media spagnoli, ha creato non poco imbarazzo al governo socialista di José Luis Rodriguez Zapatero, che solo l'altroieri aveva annunciato in pompa magna la riattivazione di un accordo bilaterale stretto con il Marocco nel 1992 ma mai attuato, che prevede la riammissione nel regno alauita di tutti i cittadini dei paesi terzi da lì transitati.

Pensata come deterrente per bloccare gli assalti massicci di immigranti alle recinzioni di Ceuta e Melilla e sostanziata dall'effettivo rimpatrio di 73 maliani da Algeciras a Tangeri l'altroieri, la decisione di Madrid rischia di rivelarsi un boomerang. Al suo solo annuncio, diverse organizzazioni per i diritti umani sono insorte. «Il Marocco sta deportando questi immigrati in luoghi dove la loro vita è a serio rischio. Se il governo spagnolo realizzerà i rimpatri di sub-sahariani deve mettere in conto che questo è il trattamento che riceveranno [in Marocco ndr]», ha dichiarato Carlos Ugarte, altro membro di Msf. Una denuncia che fa eco a quella avanzata già l'altroieri dall'Ong «Sos Inmigración», che aveva accusato il governo spagnolo e l'Unione europea di «corresponsabilità in queste violazioni dei diritti umani».

Proprio per far fronte a queste critiche, Madrid ha annunciato un «nuovo protocollo di collaborazione nella lotta contro l'immigrazione illegale», che sarà negoziato a Rabat dal ministro degli esteri Miguel Angel Moratinos lunedì prossimo. Un'espressione apparentemente neutra, dietro alla quale si cela la necessità di cancellare il danno di immagine creato dalla notizia degli immigrati abbandonati nel deserto.

A tale proposito, il governo ha già approvato lo stanziamento di tre milioni di euro da destinare a Ceuta e Melilla per programmi di integrazione sociale e alla fornitura di servizi primari ai «sans papiers». Lo stesso governo, per bocca della vice di Zapatero Maria Teresa Fernandez de la Vega, ha poi fatto sapere che i rimpatri verso il Marocco saranno valutati «caso per caso», imprimendo un sostanziale dietro front alla politica più repressiva annunciata l'altroieri.

Allo stesso tempo, tuttavia, il protocollo annunciato promette un rafforzamento dei dispositivi di indagine congiunta tra Spagna e Marocco e la repressione delle mafie che gestiscono il traffico dei migranti. Ed è proprio sul ruolo delle mafie che si annuncia il prossimo giro di vite di Zapatero.

Non potendo puntare il dito contro le migliaia di disperati che assaltano i recinti di Ceuta e Melilla, Madrid ha cominciato a far circolare la notizia che questi attacchi sarebbero coordinati dalle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico. Un'affermazione non suffragata per il momento da alcun elemento e che lascia comunque piuttosto perplessi: appare difficile immaginare quale vantaggio economico trarrebbero le presunte mafie dell'immigrazione dal passaggio dei sub-sahariani a Ceuta e Melill

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E l'Unione europea resta a guardare

da Il Manifesto 10 ottobre 2005

Frattini invia una missione tecnica a Ceuta e Melilla. Sulle stragi tiepido appello a Spagna e Marocco La stretta unanime Nell'Ue tutti d'accordo sulla chiusura delle frontiere. E intanto il ministro dell'interno francese Sarkozy annuncia una legge ancora più restrittiva sui ricongiungimenti.

Anna Maria Merlo
Parigi - La Commissione di Bruxelles ha inviato ieri mattina una missione «tecnica» a Ceuta e Melilla, con funzionari della nuova Agenzia europea alle frontiere, per cercare di valutare l'ampiezza dell'immigrazione che passa attraverso il Marocco con l'obiettivo di sbarcare in Europa. Secondo il portavoce di Franco Frattini, commissario alla giustizia e alla sicurezza, questi funzionari hanno il compito di «ascoltare le autorità marocchine e spagnole per vedere come li si può aiutare». La missione tornerà lunedì sera a Bruxelles e mercoledì Frattini renderà noti i risultati. Di fronte al disastro di questi giorni e ai morti di giovedì, la Commissione per ora si è limitata a lanciare un appello a Marocco e Spagna, perché abbiano «reazioni proporzionate», pur riconoscendo che «la situazione è estremamente difficile da gestire». Ma Spagna, Italia e Malta - i tre paesi degli sbarchi - chiedono di più a Bruxelles. Il ministro degli esteri spagnolo, Miguel Angel Moratinos, che lunedì sarà in Marocco «per abbordare vari temi di cooperazione», ha affermato che «è urgente che l'Unione europea svolga un ruolo di primo piano in questo campo, sia per ciò che riguarda le politiche di migrazione che per l'elaborazione di un ambizioso piano di cooperazione con l'Africa». Moratinos chiede ai partner di «gestire assieme questo fenomeno, che rischia di travolgerci e di trascinarci in effetti devastanti». Ma sull'immigrazione legale nell'Unione vige ancora la regola dell'unanimità (tutti hanno paura del lassismo del vicino), mentre da aprile scorso c'è il voto a maggioranza qualificata sul controllo alle frontiere esterne, dell'asilo e dell'immigrazione illegale. Un piccolo segnale, comunque, sta per arrivare da Bruxelles su questo fronte: mercoledì la Commissione dovrebbe adottare una comunicazione, su iniziativa del commissario allo sviluppo, il belga Louis Michel, per definire «la strategia per l'Africa» e proporre «un patto euro-africano per accelerare lo sviluppo dell'Africa». Un mini-piano Marshall per cercare di frenare l'immigrazione? L'Unione è schizofrenica su questo fronte. Da un lato gli stati membri insistono sulla «lotta all'immigrazione clandestina», ma dall'altro i rapporti tecnici della Commissione, come il Libro verde sull'immigrazione economica publicato nel gennaio scorso, sottolineano l'evidenza che l'Europa ha bisogno degli immigrati con l'invecchiamento della popolazione (di qui al 2030 andranno in pensione 20 milioni di lavoratori).

Ma, per il momento, i politici dalla vista corta pensano solo a chiudere sempre di più le frontiere, alzando barriere fisiche e legislative. E' il caso della Francia, dove con l'avvicinarsi delle presidenziali del 2007, l'aspirante candidato populista, Nicolas Sarkozy, oggi ministro degli interni, cerca di riportare il dibattito sul terreno dell'immigrazione, per accaparrare i voti dell'estrema destra. Già la Francia è retta oggi da una legge restrittiva che lo stesso Sarkozy aveva fatto votare nel 2003. Adesso Sarkozy vuole una nuova legge per la fine anno, per farlo passare nel 2006. Per il momento, i servizi del ministero degli interni analizzano la «fattibilità tecnica e giuridica», in particolare, del sistema delle quote, per «fissare degli obiettivi quantitativi di immigrazione». Ma le quote servono, di solito, per l'immigrazione economica, che in Francia non esiste quasi (6500 permessi nel 2002 su 124mila). Le quote di Sarkozy interesserebbero quindi i ricongiungimenti famigliari, prima ragione di immigrazione in Francia: un assurdo giuridico (il diritto a vivere in famiglia è nella Convenzione dei diriti dell'uomo europea). Non validità dei matrimoni contratti all'estero, abolizione dell'automaticità del diritto di soggiorno per chi sposa un francese, tutto è allo studio, persino delle misure per impedire ai malati di farsi curare in Francia. Oltre ad ulteriori restrizioni al diritto d'asilo. Il ministro François Baroin ha persino proposto che i bambini nati nei dipartimenti d'oltremare da un solo genitore francese non abbiano più la nazionalità.

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Francia e Spagna unite nella lotta: coinvolgere l'Africa

da Il Manifesto del 18 ottobre 2005
19 ottobre 2005

CI. GU.
Piena convergenza su come trattare i problemi dell'immigrazione clandestina tra il premier spagnolo Louis Rodriguez Zapatero e il primo ministro francese Dominique De Villepin, che ieri si sono incotrati a Barcellona. Zapatero e De Villepin, nonostante i diversi colori delle loro coalizioni, hanno annunciato che Spagna e Francia presenteranno «un'iniziativa congiunta per un piano globale sull'immigrazione» al prossimo Consiglio, in programma il 27 ottobre a Hampton Court. Il vertice di Barcellona era stato convocato su tutti altri temi - i trasporti - ma l'incontro è stato dominato dallo scottante problema degli ultimi avvenimenti nelle énclave spagnole in Marocco di Ceuta e Melilla. Zapatero ha deciso la sua linea sul fronte della pressione proveniente dagli stati dell'Africa subsahariana: puntare sulla collaborazione dei governi africani. Ma lo sforzo non può essere sostenuto dalla sola Spagna: «Il problema dell'immigrazione va inquadrato in un contesto euro-africano», ha spiegato Zapatero. Per dirla più esplicitamente, la proposta di Zapatero è di trasformare il «problema immigrazione» in un problema africano. E' ora, è quello che si legge tra le righe dei discorsi spagnoli, che gli stati maghrebini facciano la loro parte. L'Europa può aiutare con soldi e mezzi. Un ragionamento da capo di un ex stato colonialista, che non potrebbe trovare orecchie più attente in Francia.

Risultato: dopo una lunga telefonata tra Zapatero e Chirac, De Villepin ha annunciato che «la Francia appoggia la proposta di Madrid di convocare una conferenza euroafricana sull'immigrazione». Il ruolo della Francia in questo frangente è più che evidente: il peso che può spendere sull'ex colonia algerina. L'Algeria è infatti il vero cruccio della Spagna in questo momento. Molti immigrati entrano illegalmente in Marocco proprio dalla frontiera algerina (anche se non quanti il Marocco tenda a far credere). L'ultima iniziativa del regno - ufficialmente smentita - è stata quella di abbandonare gli immigrati proprio al confine sud, nel Sahara occidentale, conteso dai due stati nordafricani. Il Fronte Polisario ha annunciato di aver raccolto 120 immigrati, ridotti in condizioni pietose, e attacca duramente le violazioni dei diritti umani operate dal Marocco. Ognuno ha la sua carta da giocare in questa partita. Sul tappeto rimagono le urgenze dei cittadini subsahariani e l'autonomia politica degli stati del Maghreb nel contesto africano.

Adric
27-10-2005, 21:53
Strasburgo, 22:21

25 ottobre 2005

73 MIGRANTI ESPULSI DA MELILLA DENUNCIANO MADRID A STRASBURGO
Il Tribunale Europeo per i Diritti Umani ha ricevuto in serata una denuncia contro la Spagna: i querelanti sono 73 migranti subasahariani che furono espulsi dall'enclave spagnola di Melilla il 6 ottobre. Di questo gruppo, 49 sono stati rimpatriati in Mali domenica scorsa (23 ottobre), gli altri 24 sono tuttora detenuti in un campo vicino ad Agadir, nel sud del Marocco, in attesa di rimpatrio. (AGI)