Luigi C.
28-09-2005, 15:13
Carissimi amici del forum,
penso che quanto verrò a raccontarvi non vi dirà nulla di nuovo, ma mi farebbe comunque piacere condividere con voi questa mia esperienza negativa, ed avere magari anche un'opinione da parte di chi è incappato come me nella medesima sventura...
Nel Luglio 2005 ho comprato presso lo shop online della T.G.O. Srl (www.tgo.it) un HDD Maxtor DiamondMax 10 200GB SATA; l'unità è stata acquistata in versione bulk, al dettaglio ed in forma di componente sciolta, come chiaramente comprovato dalla fattura d'acquisto allegata. Stanti tali caratteristiche, ovvero quelle di "Bare Drive, Drives not purchased in Retail Box, Drives not sold to OEMs", il mio acquisto dovrebbe godere di 3 anni di garanzia costruttore [Maxtor.com - Warranty Periods http://www.maxtor.com/portal/site/Maxtor/menuitem.a14629af82eff9461400585760b46068/?channelpath=/en_us/Support/Warranty%20Services/Warranty%20Periods]
A distanza di meno di un mese dall'installazione l'HDD ha cominciato a mostrare problemi, così dopo un po' mi sono deciso a chiederne la sostituzione creando un RMA direttamente sul sito Maxtor: con mia sorpresa, scopro che il periodo di garanzia della mia unità scadrà fra circa 10 mesi. Scrivo al supporto EuroRMA di MAxtor per avere lumi sulla cosa e mi viene risposto che il mio HDD è stato venduto come drive OEM (con 1 solo anno di garanzia), e che in sostanza avrei dovuto restituirlo al rivenditore ed ottenere in sostituzione un drive "normale" (dotato di 3 anni di garanzia).
Seguendo il suggerimento del supporto Maxtor cerco ripetutamente di contattare via telefono la T.G.O., ma a qualsiasi ora e in qualunque giorno della settimana tanto il numero verde presente sul sito che il numero nero presente in fattura risultano perennemente occupati. Decido quindi di avanzare la mia richiesta di sostituzione via email ma, salvo l'unica risposta in cui mi si dice che la mia missiva sarebbe stata inoltrata alla direzione, ad oggi non ho ricevuto alcun tipo di riscontro, e questo nonostante una mia ulteriore email di sollecito.
Onestamente non so se Maxtor imponga condizioni contrattuali che vincolino il rivenditore a non distribuire prodotti OEM in canali e forme diverse da quelle inizialmente previste, ma è indiscutibile che se la T.G.O. Srl vende al dettaglio prodotti Maxtor, salvo indicazione diversa del rivenditore questi devono essere conformi a quanto dichiara il costruttore anche in termini di garanzia applicata. Appunto, salvo indicazione diversa: non avrei avanzato alcuna rivendicazione se la T.G.O. avesse indicato nella scheda prodotto che l'articolo proposto è destinato al mercato OEM, e che in quanto tale è caratterizzato da una garanzia costruttore ridotta.
E' possibile che la T.G.O. mi abbia fornito un drive OEM solo per mero errore, e comunque dubito fermamente che la T.G.O. abbia deciso di fare concorrenza sleale vendendo prodotti non destinati al dettaglio per poter praticare prezzi inferiori, però è innegabile che 'mutismo' ed irreperibilità di certo non contribuiscono a confermare quelle caratteristiche di trasparenza e cura del cliente che la T.G.O. si sforza di esprimere soltanto a parole, sulle pagine del proprio sito web.
Dato che stiamo parlando di un potenziale reso per vizio di conformità, vorrei fare una breve considerazione sulle politiche di recesso applicate dalla T.G.O. Srl. Sul loro sito si legge che il tempo massimo per denunciare un vizio di conformità è di 10 giorni data fattura, e che le spese di trasporto sono a carico del cliente. Stando invece al DLGS 24/2002 art. 1519-sexies, il consumatore avrebbe ben 2 mesi di tempo dalla scoperta del difetto per effettuare rivalsa, senza contare che tale limite è nullo se il difetto viene occultato dal venditore - caso in questione; inoltre secondo l'art. 1519-quater le spese di spedizione non possono essere accollate al cliente, ma sono a carico del venditore. Difficile quindi non definire capestro le clausole imposte da T.G.O., secondo le quali nelle mie condizioni non potrei neppure effettuare il reso del bene per vizio di conformità, quando invece la legislazione attuale me ne darebbe pieno diritto.
La conclusione a cui sono giunto è che, salvo adire a vie legali (opzione che non ho ancora escluso), per l'illusione di poter risparmiare appena un paio di Euro dovrò tenermi un prodotto monco di 2 anni di garanzia ed una buona dose di malumore in più.
Grazie a tutti per l'attenzione,
Luigi
penso che quanto verrò a raccontarvi non vi dirà nulla di nuovo, ma mi farebbe comunque piacere condividere con voi questa mia esperienza negativa, ed avere magari anche un'opinione da parte di chi è incappato come me nella medesima sventura...
Nel Luglio 2005 ho comprato presso lo shop online della T.G.O. Srl (www.tgo.it) un HDD Maxtor DiamondMax 10 200GB SATA; l'unità è stata acquistata in versione bulk, al dettaglio ed in forma di componente sciolta, come chiaramente comprovato dalla fattura d'acquisto allegata. Stanti tali caratteristiche, ovvero quelle di "Bare Drive, Drives not purchased in Retail Box, Drives not sold to OEMs", il mio acquisto dovrebbe godere di 3 anni di garanzia costruttore [Maxtor.com - Warranty Periods http://www.maxtor.com/portal/site/Maxtor/menuitem.a14629af82eff9461400585760b46068/?channelpath=/en_us/Support/Warranty%20Services/Warranty%20Periods]
A distanza di meno di un mese dall'installazione l'HDD ha cominciato a mostrare problemi, così dopo un po' mi sono deciso a chiederne la sostituzione creando un RMA direttamente sul sito Maxtor: con mia sorpresa, scopro che il periodo di garanzia della mia unità scadrà fra circa 10 mesi. Scrivo al supporto EuroRMA di MAxtor per avere lumi sulla cosa e mi viene risposto che il mio HDD è stato venduto come drive OEM (con 1 solo anno di garanzia), e che in sostanza avrei dovuto restituirlo al rivenditore ed ottenere in sostituzione un drive "normale" (dotato di 3 anni di garanzia).
Seguendo il suggerimento del supporto Maxtor cerco ripetutamente di contattare via telefono la T.G.O., ma a qualsiasi ora e in qualunque giorno della settimana tanto il numero verde presente sul sito che il numero nero presente in fattura risultano perennemente occupati. Decido quindi di avanzare la mia richiesta di sostituzione via email ma, salvo l'unica risposta in cui mi si dice che la mia missiva sarebbe stata inoltrata alla direzione, ad oggi non ho ricevuto alcun tipo di riscontro, e questo nonostante una mia ulteriore email di sollecito.
Onestamente non so se Maxtor imponga condizioni contrattuali che vincolino il rivenditore a non distribuire prodotti OEM in canali e forme diverse da quelle inizialmente previste, ma è indiscutibile che se la T.G.O. Srl vende al dettaglio prodotti Maxtor, salvo indicazione diversa del rivenditore questi devono essere conformi a quanto dichiara il costruttore anche in termini di garanzia applicata. Appunto, salvo indicazione diversa: non avrei avanzato alcuna rivendicazione se la T.G.O. avesse indicato nella scheda prodotto che l'articolo proposto è destinato al mercato OEM, e che in quanto tale è caratterizzato da una garanzia costruttore ridotta.
E' possibile che la T.G.O. mi abbia fornito un drive OEM solo per mero errore, e comunque dubito fermamente che la T.G.O. abbia deciso di fare concorrenza sleale vendendo prodotti non destinati al dettaglio per poter praticare prezzi inferiori, però è innegabile che 'mutismo' ed irreperibilità di certo non contribuiscono a confermare quelle caratteristiche di trasparenza e cura del cliente che la T.G.O. si sforza di esprimere soltanto a parole, sulle pagine del proprio sito web.
Dato che stiamo parlando di un potenziale reso per vizio di conformità, vorrei fare una breve considerazione sulle politiche di recesso applicate dalla T.G.O. Srl. Sul loro sito si legge che il tempo massimo per denunciare un vizio di conformità è di 10 giorni data fattura, e che le spese di trasporto sono a carico del cliente. Stando invece al DLGS 24/2002 art. 1519-sexies, il consumatore avrebbe ben 2 mesi di tempo dalla scoperta del difetto per effettuare rivalsa, senza contare che tale limite è nullo se il difetto viene occultato dal venditore - caso in questione; inoltre secondo l'art. 1519-quater le spese di spedizione non possono essere accollate al cliente, ma sono a carico del venditore. Difficile quindi non definire capestro le clausole imposte da T.G.O., secondo le quali nelle mie condizioni non potrei neppure effettuare il reso del bene per vizio di conformità, quando invece la legislazione attuale me ne darebbe pieno diritto.
La conclusione a cui sono giunto è che, salvo adire a vie legali (opzione che non ho ancora escluso), per l'illusione di poter risparmiare appena un paio di Euro dovrò tenermi un prodotto monco di 2 anni di garanzia ed una buona dose di malumore in più.
Grazie a tutti per l'attenzione,
Luigi