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View Full Version : Fassino archivia la questione morale e benedice il PNF


FabioGreggio
27-09-2005, 14:43
http://www.ilriformista.it/imagesfe/fassino-re1228_img.jpg

di:
Fabrizio Cianci
Portavoce dei Radicali di sinistra



Quanti speravano che una vittoria dell'Unione alle prossime legislative potesse voler dire un netto cambio di rotta dal malcostume del berlusconismo dovranno ricredersi.

E' sotto gli occhi di tutti l'indecente infornata di opportunisti, ieri servi del Principe di Arcore e oggi tramutatisi in passionari della causa "riformista".
E' quel vecchio male, storicizzato come "trasformismo", che da sempre impedisce ogni vero ricambio e alternativa.
La nascita del PNF, Partito Neo Furbista, che unisce i "socialisti" di De Michelis, quelli un po' più coerenti dello SDI e i pannelliani dei "Radicali" italiani, ieri berlusconiani e liberisti, oggi craxiani, è il segno più evidente di questo continuismo con la Prima Repubblica che preoccupa e crea smarrimento.

Tutti insieme, nel solco del PSI di Craxi, il padre del Concordato, e che nei disegni neocentristi di Prodi e Fassino dovrebbe allocare il "voto laico".
A tempo debito occorrerà ricordare come questi partiti abbiano sostenuto il finanziamento pubblico di scuole cattoliche, parrocchie e oratori.
Ma la novità politica è la benedizione del PNF, con la quale Fassino ha definitivamente archiviato quella "questione morale" che valeva per Berlusconi (e come non dargli torto) ma che -evidentemente- non vale per gli scarti del berlusconismo, che, anzi vengono accolti con tutti gli onori.
Se c'è qualcosa che non ammette due pesi e due misure è la coerenza.
Da Fassino ci saremmo aspettati la serietà di un leader, non la rinegoziazione della storia della sinistra italiana, la negazione di Tangentopoli, l'offerta -vergognosa- di "cammino comune" con chi ha manifestato per la guerra in Iraq e in sostegno di Bush, con chi ha assassinato i diritti dei lavoratori, condannato milioni di giovani a un precariato feudale, attaccando l'articolo 18, i sindacati, la dignità del lavoro.

Chissà se la base diessina si riconoscerà in questa marcia trionfante verso Hammamet....continua

Ma, si sa, la sinistra italiana, quel poco che ne rimane, è abituata a ingoiare bocconi amari e sentirsi furba dietro calcoli machiavellici che puntualmente si rivelano fallaci.

Così come convince davvero poco l'interesse di Fassino verso i laici dopo la difesa dell'On. Ruini investito dalle contestazioni a Siena, contestazioni proprie, per chi dismette la veste pastorale e assume quella di leader politico, per giunta senza mandato popolare.

I Ds hanno preferito i De Michelis e i Pannella a personalità decisamente più degne come un Occhetto, un Chiesa, un Veltri, emarginati, così come appare emarginata la serietà e la dignità della politica, in un momento in cui l'Italia affonda, sfigurata e svergognata, proprio per i guasti di una classe politica prepotente, occupata solo a garantirsi i privilegi e l'impunità di casta.

Ci auguriamo che gli elettori di sinistra non scoprano il trucco: al primo cambio del vento i voltagabbana saranno pronti a riallocarsi altrove, gli elettori non è detto invece che tornino.