View Full Version : Alitalia, a rischio 300 hostess e 1000 impiegati
La scure di Cimoli su personale di terra, assistenti di volo e piloti. Obiettivo recuperare 100 milioni
A rischio 300 hostess e 1.000 impiegati
Contro i tagli Alitalia i sindacati pronti a trattare il blocco di scatti e quattordicesime
di LUCIANO COSTANTINI
ROMA La ”voce” di bilancio che tanto fa paura al sindacato compare alla pagina 5 del consuntivo semestrale 2005. Si dice che Alitalia intende perseguire «gli obiettivi del piano» anche attraverso una «riduzione del costo del lavoro». Obiettivo recuperare 100 milioni. Un passaggio inserito tra parentesi, magari per non calamitare l’attenzione, ma che nasconde il taglio di 1.500 dipendenti i quali dovrebbero andare ad aggiungersi ai 3.700 già mandati a casa con l’accordo sindacati-azienda dello scorso novembre. Nel quartier generale della Magliana confermano (e non da ieri) che i vertici sindacali sono stati avvertiti da settimane sulla necessità di un nuovo colpo di scure, ma che l’avvertimento è stato rispedito al mittente con un significativo per quanto ultimativo ”noi abbiamo già dato”. Anche se le confederazioni stanno realizzando di proporre misure alternative che andrebbero dal congelamento delle quattordicesime e degli scatti di anzianità al blocco del recupero dell’inflazione.
Purtroppo il caro-petrolio ha fatto saltare tutti i preventivi di bilancio e il top manager, Giancarlo Cimoli, ha la necessità di procedere a ulteriori risparmi per venire incontro anche alle esigenze dei due istituti di credito (Banca Intesa e Deutsche Bank) che dovrebbero garantire la ricapitalizzazione della compagnia. L’azienda ha quantificato in 1.500 le unità da tagliare agli organici. Quando? Probabilmente a partire dal prossimo anno. Dove? I settori sotto osservazione sono i tre che compongono lo schema aziendale, nessuno godrà di privilegi particolari. I numeri sono top secret, però dovrebbero essere circa 1.000 tra il personale di terra, 300 tra gli assistenti di volo, 150 tra piloti e tecnici di bordo. Alitalia naturalmente non conferma, anzi smentirà. Ma i numeri quelli dovrebbero essere, con l’ovvio beneficio di arrotondamenti. Non scatterà alcun licenziamento (del resto non ce n’è stato neppure uno in passato), ma l’aviolinea ricorrerà ancora una volta a possibili prepensionamenti, a contratti di solidarietà e alla cassa integrazione. Proprio sulla Cig, nei giorni scorsi, i sindacati hanno firmato l’accordo che per renderla operativa, sottolineando come l’atto fosse ritenuto la naturale conclusione di una vertenza. Insomma, per ribadire: non chiedeteci altri sacrifici.
Invece, probabilmente altri sacrifici saranno necessari perchè il caro-petrolio sta facendo lievitare le spese e i cosiddetti ”requisiti di sistema” che il governo si accinge a varare potrebbero risultare insufficienti a frenare l’impatto del ”mostro nero”. Il Consiglio dei ministri proprio ieri si è impegnato a presentare al più presto, forse la prossima settimana, un decreto che dovrebbe riversare sul settore del trasporto aereo tra i 300 e i 500 milioni. Un centinaio dovrebbero finire nelle casse di Alitalia sotto forma tagli all’Iva per i biglietti, riduzione delle imposte sul carburante e di sorvolo, royalties sugli scali, etc. Tutte voci che vanno, appunto, sotto, quella più complessiva di ”requisiti di sistema”. «Aspettiamo fatti concreti», manda a dire il leader della Fit/Cisl, Claudio Claudiani. Il varo del decreto rappresenta il primo, necessario passo verso il decollo del piano di risanamento aziendale. Perchè i sindacati non accetteranno di discutere altri tagli al personale prima di aver constato un effettivo intervento dello Stato; il nuovo piano industriale non potrà diventare operativo senza l’avallo dei sindacati; le banche non accetteranno di mettere un euro sulla ricapitalizzazione prima che al piano siano allegati numeri significativi e concreti; la Ue riaprirà il dossier Alitalia se entro la fine dell’anno la compagnia non sarà ricapitalizzata e privatizzata.
(Il Messaggero.it)
tdi150cv
19-09-2005, 23:48
a quando i prossimi scioperi ? :muro:
Martedì 27 Settembre 2005
Alitalia sceglie caciotte francesi, Alemanno critica la nostra compagnia.
ROMA - Caciotte francesi sui tavoli della sala vip Alitalia dell'aeroporto Jfk di New York. Una notizia che ha lasciato il ministro Gianni Alemanno «notevolmente sorpreso», dal momento che la compagnia di bandiera dovrebbe essere «un'azienda chiave» nel favorire «la penetrazione di prodotti 'made in Italy' nel mondo».
(Il Messaggero.it)
Purtroppo siamo alle solite, le grandi aziende italiane sopravvivono perchè sono sovvenzionate dallo stato (con soldi nostri) se fossero lasciate al mercato e alla libera concorrenza come dovrebbe essere, si avrebbero aziende con manager SERI che si preoccuperebbero di far andar bene l'azienda e non di chiedere l'ennesimo finanziamento perchè vanno male.
~ZeRO sTrEsS~
27-09-2005, 15:30
a quando i prossimi scioperi ? :muro:
siinfatti oltre la concorrenza delle low cost poi ci si mettono a fare gli scioperi. vabbe non parliamo delle caciotte francesi... con tutto il ben di dio che abbiamo in italia...
Red_Star
27-09-2005, 18:18
sinceramente non vedo l'ora che venga dichiarata la bancarotta e venga venduta a qualche azienda straniera, se in italia non sanno gestire le aziende meglio che le gestisca qualcun altro.
Alitalia
Moffa: sindacati discriminati
Sale il pressing su Cimoli
ROMA - «Cimoli dia un segnale: non possono esserci discriminazioni sindacali. Non si comprendono i motivi per cui esclude dal tavolo alcune componenti». A riaprire il capitolo sulle tensioni tra alcune sigle autonome e il top manager Alitalia (inaugurato, come si ricorderà, da aspri rimbrotti all’azienda del ministro Maroni) è il sottosegretario ai Trasporti Silvano Moffa, dopo un incontro con il viceministro Martinat, l'onorevole Andrea Ronchi (An) e i rappresentanti delle sigle che si sentono emarginate.
Al termine della riunione, informati i ministri Lunardi e Tremonti, Moffa ha deciso di convocare Cimoli per chiarimenti. «Mi pare - ha detto - di cogliere una rivendicazione assolutamente fondata. L'auspicio è che Cimoli voglia ricondurre a climi più sereni il rapporto sindacale». In discussione per Moffa, come già per Maroni, è «il principio di rappresentatività. Non si comprende perché escluda componenti come Avia, Unione piloti e Unione tecnici di linea».
A sua volta Ronchi sottolinea il rischio, per un’azienda in fase così delicata, d’innescare «con sigle rappresentative, che hanno già firmato importanti accordi», conflittualità che potrebbero sfociare in nuovi rischi per l’attività.
L’incontro con Cimoli è atteso a giorni. Ma al di là dello stesso nodo sindacale, la convocazione pare il segno di un clima ben più gelido e dell’avvio di una sorta di pressing sul top manager. Al quale si contesterebbero oltre mille voli sospesi da giugno, i loro effetti sui conti e il peso reale della ricapitalizzazione da 400 milioni: i 100 milioni attesi dall’intervento sui requisiti di sistema ne costerebbero infatti al governo 500, la cifra totale da stanziare per permettere alla compagnia di disporre della fetta per lei vitale .
An. Pa.
(Il Messaggero.it)
no si dovrebbe dire ma il giorno in cui sbatteranno fuori a pedate le hostess mi bevo una magnum di champagne :stordita:
andreamarra
28-09-2005, 15:34
"Solidarietà" vedo che non è un termine molto in voga ultimamente.
"Solidarietà" vedo che non è un termine molto in voga ultimamente.
non coi privilegiati
andreamarra
28-09-2005, 15:38
ma che privilegi hanno le hostess o gli impiegati?
bartolino3200
28-09-2005, 17:48
ma che privilegi hanno le hostess o gli impiegati?
Avere un posto all' Alitalia è come averlo nelle Poste Italiane: raccomandati.
Se per te questo non è un privilegio...
Anni fa avevo intenzione di partecipare alle selezioni, ma molti me lo sconsigliarono.
Conosco gente che ci lavora e che me lo ha confermato definitivamente, ci vuole la raccomandazione...se prima c' era la DC adesso ci pensano i vari Prodi o Follini di turno...
Questi per te non sono privilegi.
Poi la tua sign, fossi in te mi leggerei un po' di storia prima di postare una sign del genere.
Indro Montanelli prima leccava il sedere di Mussolini, poi una volta caduto il regime ovviamente lo criticò. Beh dove tira il vento là gira la bandiera...
Tornando in 3d come ogni azienda, anche l' Alitalia, visto il personale in esubero assunto per forza sotto pressioni politiche, può arrivare sull' orlo del fallimento. Ovviamente bisogna potare i rami secchi e raccomandati.
bartolino3200
28-09-2005, 18:03
sinceramente non vedo l'ora che venga dichiarata la bancarotta e venga venduta a qualche azienda straniera, se in italia non sanno gestire le aziende meglio che le gestisca qualcun altro.
Quotato in pieno.
Non capisco poi perchè nessuno si lamenti di quante piccole aziende, da nord a sud, stiano chiudendo battenti mentre la comunita europea, anzi EuroPera, perde tempo e denaro a fare leggi sulla lughezza delle banane.
Intanto la Cina ci invade sempre più e migliaia di lavoratori "veri", che non si possono dare per malati quando vogliono e che vivono a stretto contatto con i propri datori di lavoro come in famiglia, vanno a spasso.
Quelli chi li tutela poi? Nessuno, mica ce li ha messi un politico a lavorare in azienda. Poi vai a vedere ormai hanno sui 50 anni e chi si li prende più a lavorare?
andreamarra
28-09-2005, 18:03
Avere un posto all' Alitalia è come averlo nelle Poste Italiane: raccomandati.
Se per te questo non è un privilegio...
Anni fa avevo intenzione di partecipare alle selezioni, ma molti me lo sconsigliarono.
Conosco gente che ci lavora e che me lo ha confermato definitivamente, ci vuole la raccomandazione...se prima c' era la DC adesso ci pensano i vari Prodi o Follini di turno...
Questi per te non sono privilegi.
Poi la tua sign, fossi in te mi leggerei un po' di storia prima di postare una sign del genere.
Indro Montanelli prima leccava il sedere di Mussolini, poi una volta caduto il regime ovviamente lo criticò. Beh dove tira il vento là gira la bandiera...
Tornando in 3d come ogni azienda, anche l' Alitalia, visto il personale in esubero assunto per forza sotto pressioni politiche, può arrivare sull' orlo del fallimento. Ovviamente bisogna potare i rami secchi e raccomandati.
Avevo posto una domanda. Perchè sono raccomandati? Ho detto per caso che non lo sono? Ho fatto una domanda, mi hai risposto, mi fido sulla fiducia. Ho detto che non hanno privilegi? Non mi pare.
Non capisco il discorso sulla mia sign. Questa è una frase fatta da un uomo, una frase parecchio lungimirante per me. Montanelli storicamente era di destra, destra liberale (questa sconosciuta), e queste cose le diceva di Berlusconi ben prima della sua futura dipartita dalla scena politica del paese.
Le dice quando sale al governo. Se è un voltagabbana, allora doveva salire sul carro dei vincitori -cioè Berlusconi- ma non lo fece.
Io la storia l'ho studiata. Spero che la storia di questo governo venga tramandata ai posteri per evitare in futuro vergogne su vergogne.
bartolino3200
28-09-2005, 18:11
...
Io la storia l'ho studiata. Spero che la storia di questo governo venga tramandata ai posteri per evitare in futuro vergogne su vergogne.
OK capito.
Per quanto riguarda la parte del tuo discorso quotata, di Berlusconi me ne importa poco e nulla.
Io esprimevo un dubbio su Montanelli che certo non è uno stinco di santo nè una persona migliore di Berlusconi per poterlo giudicare.
Ma in fondo chi può davvero giudicare, lasciamolo a chi di dovere ossia lassù qualcuno ci guarda ;) e un giorno giudicherà.
-kurgan-
28-09-2005, 18:48
A
Indro Montanelli prima leccava il sedere di Mussolini, poi una volta caduto il regime ovviamente lo criticò.
veramente dovresti studiarla tu la storia, Montanelli -è vero- fu filo-fascista, ma poi criticò il regime e per questo fu incarcerato. Non ha incominciato a criticarlo *dopo* la sua caduta.
il suo essere filo-fascista poi era dovuto solo al fatto che era monarchico, e monarchico è restato fino alla sua morte.
Purtroppo siamo alle solite, le grandi aziende italiane sopravvivono perchè sono sovvenzionate dallo stato (con soldi nostri) se fossero lasciate al mercato e alla libera concorrenza come dovrebbe essere, si avrebbero aziende con manager SERI che si preoccuperebbero di far andar bene l'azienda e non di chiedere l'ennesimo finanziamento perchè vanno male.
Dici? Secondo me se fossero lasciate al libero mercato sarebbero già tutte fallite...
mi piacerebbe sapere che senso ha ogni anno spendere miliardi per salvare una compagnia quando tutti poi quando devono viaggiare usano le low-cost......
se la mia attività domattina chiude e io sono a spasso non gliene sbatte il cazzo a nessuno...
Dici? Secondo me se fossero lasciate al libero mercato sarebbero già tutte fallite...
e sarebbe giusto così
tdi150cv
28-09-2005, 20:51
"Solidarietà" vedo che non è un termine molto in voga ultimamente.
in itaGLIA forse non in Italia !
andreamarra
29-09-2005, 03:03
in itaGLIA forse non in Italia !
ho già chiarito l'espressione in questione, non sapevo bene come funzionavano le assunzioni ad alitalia.
speriamo diventi società privata a questo punto.
ho già chiarito l'espressione in questione, non sapevo bene come funzionavano le assunzioni ad alitalia.
speriamo diventi società privata a questo punto.
ma al di là delle assunzioni le hostess alitalia sono anche pagate più delle colleghe di altre compagnie e sono in numero maggiore. poi provi a parlare di tagli e se ne saltano fuori mandando in tv una cerebrolesa che pensa bene di lamentarsi perchè fa una trasvolata fino tokio con solo 8 ore di riposo....
brava bene, lamentati alla faccia di chi lavora 8 ore in catena di montaggio, e per stare in piedi a dare pizzette e coca cola...in miniera!!!!!!
queste sono situazioni di privilegio della vecchia italia che si scaricano sui soldi della collettività e devono sparire
mi spiace per gli impiegati (ammesso e concesso che non ci sia marcio pure lì) ma per le hostess proprio per un cazzo.
Freeride
29-09-2005, 13:57
Possiamo indire uno sciopero contro i prepensionamenti e i trattamenti di favore? :D
ma che privilegi hanno le hostess o gli impiegati?
Contro i tagli Alitalia i sindacati pronti a trattare il blocco di scatti e quattordicesime
Non hanno nessun privilegio, continua pure a dormire.
Dici? Secondo me se fossero lasciate al libero mercato sarebbero già tutte fallite...
Allora dobbiamo accollarci ilsostentamento di tutte le aziende i cui dirigenti sono incapaci di gestirle e le conducono al fallimento?
Se è così da domani mi metto a fare l'imprenditore alle spalle tue e di tutta la comunità (a parte che per le grandi aziende in ItaGlia è già così :muro: ).
andreamarra
29-09-2005, 14:20
Non hanno nessun privilegio, continua pure a dormire.
ma parli con me :confused: ?
Se parli con me, questione già chiarita da un giorno. Ho fatto una domanda semplice, mi è stato risposto, stop.
Non mi sembra un atteggiamento corretto il fatto di sfottere e invitarmi al sonno se pongo legittimamente una domanda.
manco avessi scritto "sentiamo sapientoni... e che privilegi avrebbero questi qua :rolleyes: ?".
andreamarra
29-09-2005, 14:21
ma che devo fare? Devo editare una domanda semplice per evitare che mi si quoti ad ogni ingresso di nuovo utente che non capisce che quella era una domanda? :confused:
ma che devo fare? Devo editare una domanda semplice per evitare che mi si quoti ad ogni ingresso di nuovo utente che non capisce che quella era una domanda? :confused:Potresti provare a non intervenire con uscite tipo "solidarieta' in Italia e' un termine che non esiste".
Abbi pazienza, ma se i tuoi post in questa sezione sono al 95% monodirezionali, il rischio e' che siano interpretati come monodirezionali al 100%.
Si criticano Alitalia e sindacato Alitalia e tu dici che la solidarieta' non esiste.
Permettimi di raccontarti, non spiegarti, la solidarieta'.
Tanti anni fa i signori dipendenti Alitalia facevano quelli che chiamavano scioperi aquila selvaggia. Consistevano essenzialmente nel marcare visita per cancellare il volo e creare disagio. Colpivano gli aeroporti a turno. Un giorno bloccavano Milano, l'altro giorno Torino, ecc.
Volevano un aumento del 22-23% sullo stipendio. Tutto il personale viaggiante.
La Stampa pubblico' un'intervista di un pilota.
La frase che piu' mi colpi' era "voi non capite. E' dura arrivare alla fine del mese con solo 5 milioni di stipendio".
Aveva pienamente ragione, perche' all'epoca io al mese prendevo circa 1.2 milioni (unmilioneduecentomila), per cui non capivo proprio come si potesse arrivare alla fine del mese con 5.
L'aumento che lui chiedeva era quasi pari al mio stipendio di un mese.
Ora, non mi permetto di fare i confronti tra il tipo di lavoro e responsabilita' che ha lui e quelli che ho io, o tra le ore che fa lui e quelle che faccio io.
Ma, vaffan...., non lamentarti.
Guarda caso, i piloti e assistenti di volo di Alitalia scelsero di andare a spiegare ai passeggeri in mancata o ritardata partenza a Malpensa, all'epoca piu' che altro vacanzieri di lusso, le ragioni del loro sciopero.
A Torino o a Milano Linate, dove durante la settimana c'era solo traffico di gente che viaggiava per lavoro, si tennero ben lontani dalle sale d'imbarco, perche' li avrebbero linciati. Quello che loro chiedevano come aumento corrispondeva piu' o meno allo stipendio medio di un impiegato e allo stipendio lordo di un operaio. Sarebbe stato complicato spiegare le loro ragioni a queste persone.
Immaginati la situazione.
"Sai, prendo 4 o 5 volte quello che prendi tu, ma e' dura arrivare a fine mese, quindi ti faccio stare qui in sala di imbarco senza sapere se e quando partirai, perche' voglio un aumento pari al tuo stipendio".
Solidarieta'?
Certo.
Se li licenzieranno tutti diro' loro che mi dispiace.
Sara' una menzogna.
E’ tempo di atterrare (da Il foglio)
Perché non ha più senso sostenere artificialmente l’Alitalia in eterno rosso.
Per l’Alitalia appare suonata l’ora della privatizzazione. La società vorrebbe altri 100 milioni di euro dal Tesoro, per fronteggiare una parte delle perdite, che si aggirerebbero quest’anno sui 400 milioni di euro, 800 miliardi di vecchie lire, una cifra con cui si potrebbe ridurre di un importo non trascurabile l’Irap sui costi del lavoro dell’industria manifatturiera. L’amministratore delegato, Giancarlo Cimoli, vanta a proprio favore una drastica riduzione delle perdite del primo semestre da circa 620 a 122 milioni. Ma la perdita precedente non è un buon parametro di riferimento, data la sua enormità: circa 50 mila euro per addetto, per 22 mila addetti, tale per cui la chiusura della compagnia avrebbe consentito di dare un sussidio di 100 milioni di vecchie lire a ogni dipendente, mandandolo in pensione o, ancor meglio, di dargli 50 milioni di pensione dimezzando le perdite.
In realtà, l’Alitalia è ancora una compagnia con un eccesso di personale di almeno duemila addetti, pari al 10 per cento, e un eccesso di retribuzioni di un altro 20 per cento, rispetto agli standard internazionali delle compagnie strutturate (per non parlare delle “low cost”). E d’altra parte le sue tariffe esorbitanti, particolarmente sulle linee dove essa è in condizioni di (quasi) monopolio, riducono considerevolmente il volume dei passeggeri dei suoi voli e la possibilità di attivare nuovi voli competitivi. Con il conseguente aggravio dei costi di struttura.
E’ difficile stabilire se un manager con minore sensibilità politica di Giancarlo Cimoli – che polemizza con il governo e osteggia i sindacati autonomi per poter essere gradito alla Ggil e alla Cisl – potrebbe fare di più, magari sfruttando una specifica competenza tecnologica che Cimoli non si è (ancora) potuto dare. Ma non è chiaro perché l’Italia debba avere una compagnia aerea di bandiera che fa pagare ai suoi cittadini tariffe particolarmente elevate, genera rilevanti perdite per il Tesoro e comporta un contenzioso pesante sugli aiuti di Stato con l’Unione europea e con le altre compagnie aeree. Non è detto che non ci siano imprese strategiche. Ma non si capisce a quale interesse pubblico possa obbedire una nuova sovvenzione all’Alitalia.
subvertigo
02-10-2005, 01:41
io spero vivamente che alitalia fallisca e che tutti i suoi slot vengano presi da ryanair!
non se ne può veramente più dei suoi debiti da ripianare.... e poi scioperano pure!!!
scusate il discorso semplicistico che ho fatto... ma la sostanza è quella.
esubero di personale, stipendi superiori rispetto alla concorrenza, tratte esclusive su territorio italiano con prezzi elevati, debiti scaricati sulla collettività. alitalia deve sparire dalla faccia della terra. è ora di gettare il tailleur verde alle ortiche. addio senza rimpianto
roadrunner
03-10-2005, 07:54
Complimenti!!!
Tra Fabio80 e Bartolino 3200 avete scritto una marea di luoghi comuni etc. (splendida la frase "volevo fare domanda ma mi hanno detto che ci vuole la raccomandazione!!!!" Un classico del luogo comune!)
Primo, fai il navigante e poi vedrai se sono privilegiati!
Secondo, ci sono molti raccomandati?? Vero, ma le cose non cambiamo alla Fiat di Melfi, o al Computer Discount di Canicattì.....
Terzo, a breve vi posto il Report sull'incidente della Helios.....viva le LOW COST!!! (vi anticipo che il cpt era della ex DDR e il copilota un giovane cipriota.......non si capivano in Inglese :muro: )
Quarto, smettetela con questo complesso del cazzo piccolo......per cui se l'erba del vicino è più verde gliela voglio bruciare!!! Alitalia ha problemi, la maggior parte dei quali causati da politici (di Sx e di DX). Non è giusto che questi problemi vengano risolti mettendo le mani in tasca ai naviganti.
Quinto, ma OT, su Montanelli non sparatele grosse, e lo dice uno di sx che ai tempi della sua gambizzazione per mano delle BR(ma ero giovane e stupido!) ne godette assai.
Freeride
03-10-2005, 08:51
Quarto, smettetela con questo complesso del cazzo piccolo......per cui se l'erba del vicino è più verde gliela voglio bruciare!!! Alitalia ha problemi, la maggior parte dei quali causati da politici (di Sx e di DX). Non è giusto che questi problemi vengano risolti mettendo le mani in tasca ai naviganti.
Se queste sono le premesse sono orgogliosissimo di avere il ca22o piccolo!
Non è giusto nemmeno che le mani le mettano in tasca a me...
Complimenti!!!
Tra Fabio80 e Bartolino 3200 avete scritto una marea di luoghi comuni etc. (splendida la frase "volevo fare domanda ma mi hanno detto che ci vuole la raccomandazione!!!!" Un classico del luogo comune!)
Primo, fai il navigante e poi vedrai se sono privilegiati!
Secondo, ci sono molti raccomandati?? Vero, ma le cose non cambiamo alla Fiat di Melfi, o al Computer Discount di Canicattì.....
Terzo, a breve vi posto il Report sull'incidente della Helios.....viva le LOW COST!!! (vi anticipo che il cpt era della ex DDR e il copilota un giovane cipriota.......non si capivano in Inglese :muro: )
Quarto, smettetela con questo complesso del cazzo piccolo......per cui se l'erba del vicino è più verde gliela voglio bruciare!!! Alitalia ha problemi, la maggior parte dei quali causati da politici (di Sx e di DX). Non è giusto che questi problemi vengano risolti mettendo le mani in tasca ai naviganti.
Quinto, ma OT, su Montanelli non sparatele grosse, e lo dice uno di sx che ai tempi della sua gambizzazione per mano delle BR(ma ero giovane e stupido!) ne godette assai.
frega un cazzo di quel che pensi te, alitalia deve chiudere. punto.
frega un cazzo di quel che pensi te, alitalia deve chiudere. punto.Non potrei correggere nemmeno la virgola.
roadrunner
03-10-2005, 13:33
anche a me fraga un cazzo di quel che pensate voi, per la legge del contrappasso......
Alitalia resterà aperta e voi rosicherete.
Che cazzo di mentalità che avete......(oltretutto txfw, stai prendendo i brevetti in texas no? Qualcosa del volo dovresti saperla.....)
Alitalia resterà aperta e voi rosicherete.
contaci, proprio... fortuna che c'è l'europa che vi impedisce di avere altri fondi a pioggia. il tempo delle vacche grasse è finito, finalmente.
roadrunner
03-10-2005, 13:47
contaci, proprio... fortuna che c'è l'europa che vi impedisce di avere altri fondi a pioggia. il tempo delle vacche grasse è finito, finalmente.
Mi sà che vivi nel paese delle meraviglie.......finiscila di parlare per luoghi comuni!
Dai, cosa ne sai delle direttive comunitarie? Se vuoi ti elenco 12 metodi per avere fondi a pioggia in barba alle leggi comunitarie.
Ma cosa sai di ciò che avviene al tavolo sindacale alitalia con il beneplacito della Ue?
Torna a leggere Topolino e il libro dei luoghi comuni.....
ps. siamo ad Ottobre e non ci sono più le mezze stagioni.
roadrunner
03-10-2005, 13:49
Non è giusto nemmeno che le mani le mettano in tasca a me...
Verissimo......ma poichè il crollo dell'alitalia avrebbe un impatto sociale a catena devastante, è giusto che si esporino tutte le vie per salvarla.
eppoi, credi che Silvione abbasserebbe le tasse il giorno dopo il crac dell'alitalia?
Che cazzo di mentalità che avete......(oltretutto txfw, stai prendendo i brevetti in texas no? Qualcosa del volo dovresti saperla.....)Quali brevetti, e cosa c'entra?
Io lavoro per l'industria aeronautica e un mercato fatto di aziende sane e non di baracconi puo' solo fare bene.
Sono personalmente (perche' viaggio) cliente di diverse compagnie aeree.
Il mio primo volo e' stato un Milano-Napoli (non esisteva ancora il Torino-Napoli) con ATI. Poi sono tornato a Torino via Roma con Alitalia.
Due settimane dopo ero su un volo Lufthansa Torino-Francoforte-Dusseldorf.
La mia impressione immediata e' stata "ah, ma allora si possono trattare i passeggeri con gentilezza".
Tra l'altro nel volo Napoli-Roma-Torino a Roma si sono incasinati coi bagagli.
"Ci scusi signore" all'ufficio bagagli smarriti dell'aeroporto di Torino alle 23.30 (un'ora e mezza di ritardo sul volo)? No, certo.
"Ao', checce vole a capi' che stemo incasinati? Torni a prendese i suoi bagagli domani, checce sara' de cosi' importante".
Perche' sai, fino a poco tempo fa il personale di Alitalia aveva tutto lo stesso accento. Poi e' diventato limitato al personale viaggiante per un altro lungo periodo.
Una persona che conosco, che lavorava in uno scalo, voleva passare a viaggiare. Gli hanno detto che doveva avere la residenza a Roma. Potrebbe avere senso, perche' l'idea e' che se abiti vicino all'aeroporto di armamento della compagnia, se manca personale puoi essere richiamato in tempi brevi.
Non si capisce bene l'applicabilita' ad una compagnia con partenze da tutto il territorio italiano, ma anche altre compagnie hanno regole simili.
Bene, questa persona ha preso la residenza a Roma, ma si vede che continuava ad avere l'accento sbagliato. Come contentino l'hanno mandato allo scalo Alitalia al Charles DeGaulle, ma niente voli.
ma finiscila te co sti luoghi comuni! :mad:
quando si toccano certi argomenti e posizioni sono sempre luoghi comuni :mad:
la realtà è là fuori, con un'azienda marcia fino al midollo, strasatura di personale sovrabbondante e strapagato, che mina la concorrenza sulle tratte nazionali e scarica il debito sulla collettività tutta :mad:
e come risposta solo scioperi scioperi e scioperi e mi vieni a dire che sono luoghi comuni? :mad:
ne ho piene le palle di ste porcate da prima repubblica, se un settore non è redditizio per lo stato che venga privatizzato o chiuso!!!! non se ne può più di vedere l'italia che va in vacca e dell'impossibilità di cambiare visto che i signorini privilegiati appena vai a stanarli saltano su tutte le furie
a me quella tale della trasvolata a tokyo sta tuttra sullo stomaco!
la gente dovrebbe per ritorsione non prendere più un volo alitalia, quello sì sarebbe un bell'atto di intelligenza contro questa pagliacciata
venire a difendere alitalia, ma per piacere. avesse berlusconi il coraggio di imitare la svizzera e fare l'imprenditore una volta tanto.....
roadrunner
03-10-2005, 14:00
Quali brevetti, e cosa c'entra?
Io lavoro per l'industria aeronautica e un mercato fatto di aziende sane e non di baracconi puo' solo fare bene.
Sono personalmente (perche' viaggio) cliente di diverse compagnie aeree.
Il mio primo volo e' stato un Milano-Napoli (non esisteva ancora il Torino-Napoli) con ATI. Poi sono tornato a Torino via Roma con Alitalia.
Due settimane dopo ero su un volo Lufthansa Torino-Francoforte-Dusseldorf.
La mia impressione immediata e' stata "ah, ma allora si possono trattare i passeggeri con gentilezza".
Tra l'altro nel volo Napoli-Roma-Torino a Roma si sono incasinati coi bagagli.
"Ci scusi signore" all'ufficio bagagli smarriti dell'aeroporto di Torino alle 23.30 (un'ora e mezza di ritardo sul volo)? No, certo.
"Ao', checce vole a capi' che stemo incasinati? Torni a prendese i suoi bagagli domani, checce sara' de cosi' importante".
Perche' sai, fino a poco tempo fa il personale di Alitalia aveva tutto lo stesso accento. Poi e' diventato limitato al personale viaggiante per un altro lungo periodo.
Una persona che conosco, che lavorava in uno scalo, voleva passare a viaggiare. Gli hanno detto che doveva avere la residenza a Roma. Potrebbe avere senso, perche' l'idea e' che se abiti vicino all'aeroporto di armamento della compagnia, se manca personale puoi essere richiamato in tempi brevi.
Non si capisce bene l'applicabilita' ad una compagnia con partenze da tutto il territorio italiano, ma anche altre compagnie hanno regole simili.
Bene, questa persona ha preso la residenza a Roma, ma si vede che continuava ad avere l'accento sbagliato. Come contentino l'hanno mandato allo scalo Alitalia al Charles DeGaulle, ma niente voli.
scusa, avevo capito che stavi prendendo i brevetti in texas....non so perchè!
Una buona parte dei punti tuoi sono fondati, ma non puoi generalizzare......
è inutile, chi vola anche 30 volte all'anno, ha una percezione minima dell'ambiente.
ed è sbagliata allo stesso modo di chi invece si lamenta di British Airways o simili.....
Mi ricordo che all'atto della prima apertura europea nel '92, una persona mi venne a dire...."AHHHHH finalmente, cos' verranno gli svizzeri che sono tutta un'altra cosa."
La Swissair è stata la prima a fallire.......
roadrunner
03-10-2005, 14:04
ma finiscila te co sti luoghi comuni! :mad:
quando si toccano certi argomenti e posizioni sono sempre luoghi comuni :mad:
la realtà è là fuori, con un'azienda marcia fino al midollo, strasatura di personale sovrabbondante e strapagato, che mina la concorrenza sulle tratte nazionali e scarica il debito sulla collettività tutta :mad:
e come risposta solo scioperi scioperi e scioperi e mi vieni a dire che sono luoghi comuni? :mad:
ne ho piene le palle di ste porcate da prima repubblica, se un settore non è redditizio per lo stato che venga privatizzato o chiuso!!!! non se ne può più di vedere l'italia che va in vacca e dell'impossibilità di cambiare visto che i signorini privilegiati appena vai a stanarli saltano su tutte le furie
a me quella tale della trasvolata a tokyo sta tuttra sullo stomaco!
la gente dovrebbe per ritorsione non prendere più un volo alitalia, quello sì sarebbe un bell'atto di intelligenza contro questa pagliacciata
venire a difendere alitalia, ma per piacere. avesse berlusconi il coraggio di imitare la svizzera e fare l'imprenditore una volta tanto.....
ok...chiusa
sei troppo GRETTO per sostenere una discussione......una discussione è fatta di confronti non di diktat dettati da complessi generati dal sentito dire dall'amico di mio cugino....
saluti.
ps. poi magari sostieni che i musulmani sono integralisti eh?
von Clausewitz
03-10-2005, 14:06
Verissimo......ma poichè il crollo dell'alitalia avrebbe un impatto sociale a catena devastante, è giusto che si esporino tutte le vie per salvarla.
eppoi, credi che Silvione abbasserebbe le tasse il giorno dopo il crac dell'alitalia?
ehi casteddaio, non ho capito bene cosa stai difendendo
la gestione di una compagnia come alitalia è antieconomica, sino a poco tempo fa riusciva a perdere anche sui voli con passeggeri al completo!!
la gestione cimoli ha ridotto le perdite, ma non annullate, se continua così è gioco forza che fallisca, il tesoro non potra ripianare le sue perdite in eterno
certo i suoi biglietti come anche quelli di altre compagnie italiane non sono proprio a buon mercato rispetto alle tariffe in voga in altri paesi, questo grazie alla scarsa concorrenza e al monopolio sulle rotte domestiche
e suo il personale, da quello di terra ai piloti negli anni passati ha goduto di trattamenti privilegiati sconosciuti presso altre compagnie, infatti hanno dovuto accettare, giocoforza, un aumento di ore lavorative a parità di stipendio, perchè col piffero che li altre compagnie le avrebbero pagati così
si arrivano a paradossi per cui, per via del diritto di reciprocità, della sua mancanza, alitalia chiede di alzare le tariffe alla british airways sulla tratta roma-new-york, che costava un terzo in meno rispetto alla tariffa alitalia
e intanto pantalone paga............
ok...chiusa
sei troppo GRETTO per sostenere una discussione......una discussione è fatta di confronti non di diktat dettati da complessi generati dal sentito dire dall'amico di mio cugino....
saluti.
ps. poi magari sostieni che i musulmani sono integralisti eh?
LOL, detto da uno che parla di complessi del pene :D :D :D
vai vai, senza rimpianto, va in pace
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
ehi casteddaio, non ho capito bene cosa stai difendendo
la gestione di una compagnia come alitalia è antieconomica, sino a poco tempo fa riusciva a perdere anche sui voli con passeggeri al completo!!
la gestione cimoli ha ridotto le perdite, ma non annullate, se continua così è gioco forza che fallisca, il tesoro non potra ripianare le sue perdite in eterno
certo i suoi biglietti come anche quelli di altre compagnie italiane non sono proprio a buon mercato rispetto alle tariffe in voga in altri paesi, questo grazie alla scarsa concorrenza e al monopolio sulle rotte domestiche
e suo il personale, da quello di terra ai piloti negli anni passati ha goduto di trattamenti privilegiati sconosciuti presso altre compagnie, infatti hanno dovuto accettare, giocoforza, un aumento di ore lavorative a parità di stipendio, perchè col piffero che li altre compagnie le avrebbero pagati così
si arrivano a paradossi per cui, per via del diritto di reciprocità, della sua mancanza, alitalia chiede di alzare le tariffe alla british airways sulla tratta roma-new-york, che costava un terzo in meno rispetto alla tariffa alitalia
e intanto pantalone paga............
anche te leggi topolino o ti informi dal cuggggino, vero?
von Clausewitz
03-10-2005, 14:09
La Swissair è stata la prima a fallire.......
appunto la Swissair è fallita, altre compagnie aeree che magari erano meno disastrate di alitalia sono fallite
invece alitalia non può fallire, non si capisce per quale ragione, anche se per mantenerla bisogna profondere centinaia di milioni di euro all'anno
von Clausewitz
03-10-2005, 14:16
anche te leggi topolino o ti informi dal cuggggino, vero?
adesso il corriere della sera si chiama così? :D
però una chicca te la posso dare pesonalmente, ebbene c'era un aereomobile tratta cagliari-venezia, sul quale vi erano di concerto due compagnie a noleggiarlo evidentemente
ebbene sullo stesso aereomobile una compagnia faceva un prezzo, l'altra una quindicina di euro in più
inutile dire quale compagnia faceva il sovraprezzo
cioè se tu il biglietto lo facevi per una compagnia il prezzo era x, per l'altra invece era x+15, però l'aereo era lo stesso
capirei uno-due euro in più, ma 15 per salire sullo stessoa aereo!!!!!!!!
che presa per i fondelli
Una buona parte dei punti tuoi sono fondati, ma non puoi generalizzare......
è inutile, chi vola anche 30 volte all'anno, ha una percezione minima dell'ambiente.
ed è sbagliata allo stesso modo di chi invece si lamenta di British Airways o simili.....
Guarda, accetto l'accusa di generalizzare, perche' sicuramente e' facile caderci.
Faro' cosi': non generalizzero'.
Per lavoro ho fatto centinaia di voli. Ne ho fatti anche diversi per turismo, senza arrivare alle centinaia.
Ho volato con diverse compagnie, non credo di riuscire a fare un elenco completo. Ne riporto alcune, cercando almeno di coprire un'area vasta.
Aer Lingus
Air Dolomiti
Air France (e qualche sussidiaria)
Alitalia
American Airlines
American Eagle
ATI
British Airways
British Midland
CAAC
Catay Pacific
KLM
Lufthansa
Lufthansa Cityline
Luxair
Ryanair
Sabena (poi SN)
Suissair (poi Suiss)
Turbo Union
United Airlines
Yemenia
Ora, per parlare di quelle che potrebbero sembrare speciali, Ryanair non ha servizio a bordo, ma ho sempre trovato personale cortese e disponibile.
CAAC non aveva (adesso e' stata unita ad altre in China Airways) praticamente servizio, ma essendo l'unico non cinese a bordo mi hanno fatto sedere davanti e un'assistente di volo mi ha ripetuto in Inglese, solo per me, tutto quello che veniva detto in cinese.
Yemenia mi ha offerto un buon servizio e, prima dello scalo tecnico a Jedda, mi e' stato spiegato cosa NON avrei dovuto fare quando la sicurezza saudita sarebbe salita a ispezionare l'aeroplano.
Se devo fare una classifica, la mia preferita in assoluto e' Catay, seguita da British. Le altre (europee e americane) seguono, ma non a distanza eccessiva.
Ora, se devo fare le somme, ricordo di essere stato trattato meno bene del normale una volta su un volo Lufthansa. Si vede che l'assistente di volo aveva qualche problema.
E' una cosa cosi' insolita che me ne ricordo.
Su Alitalia/ATI (ai tempi in cui esisteva ATI) sono stato trattato veramente da cliente e non da fastidio necessario una volta. Ho trovato un'assistente veramente cortese.
E' una cosa cosi' insolita che me ne ricordo.
Non sono MAI stato trattato da cliente a terra.
Mettila come vuoi, dai la colpa a chi vuoi, ma se il management ha incasinato i prezzi, quando viaggi per lavoro nessuno fa mai questione di prezzi, perche' c'e' sempre qualcun altro che paga, sicche' se Alitalia, coi biglietti piu' cari, offrisse un servizio migliore, sceglierei Alitalia ogni volta che non pago io.
Invece scelgo altri per non essere considerato come il carico del carro bestiame. E questa sensazione in tanti anni non mi e' stata comunicata dal management.
però una chicca te la posso dare pesonalmente, ebbene c'era un aereomobile tratta cagliari-venezia, sul quale vi erano di concerto due compagnie a noleggiarlo evidentemente
ebbene sullo stesso aereomobile una compagnia faceva un prezzo, l'altra una quindicina di euro in più
inutile dire quale compagnia faceva il sovraprezzo
cioè se tu il biglietto lo facevi per una compagnia il prezzo era x, per l'altra invece era x+15, però l'aereo era lo stesso
capirei uno-due euro in più, ma 15 per salire sullo stessoa aereo!!!!!!!!
che presa per i fondelliFai pure i nomi.
In generale dalla Sardegna i voli sono in code-sharing Alitalia/Meridiana.
Per viaggiare sullo stesso aeroplano alla stessa ora, insomma, sullo stesso volo, il biglietto Meridiana Cagliari-Torino un po' di tempo fa costava circa meta' di quello Alitalia. Non so come sia adesso (forse hanno tolto il Cagliari-Torino).
Una volta ho fatto Torino-Londra con Azzurra Air (dimenticata nell'elenco precedente). Volo code-sharing Azzurra/Alitalia.
Si pagava in lire. Andata ritorno con Azzurra 440.000. Andata ritorno con Alitalia 1.700.000.
Mi era stato dato il biglietto Alitalia nonostante le mie insistenze. La persona seduta di fianco a me in volo aveva il biglietto emesso da Azzurra. Posso assicurare che ha avuto lo stesso pranzo.
roadrunner
03-10-2005, 15:02
ehi casteddaio, non ho capito bene cosa stai difendendo
la gestione di una compagnia come alitalia è antieconomica, sino a poco tempo fa riusciva a perdere anche sui voli con passeggeri al completo!!
la gestione cimoli ha ridotto le perdite, ma non annullate, se continua così è gioco forza che fallisca, il tesoro non potra ripianare le sue perdite in eterno
certo i suoi biglietti come anche quelli di altre compagnie italiane non sono proprio a buon mercato rispetto alle tariffe in voga in altri paesi, questo grazie alla scarsa concorrenza e al monopolio sulle rotte domestiche
e suo il personale, da quello di terra ai piloti negli anni passati ha goduto di trattamenti privilegiati sconosciuti presso altre compagnie, infatti hanno dovuto accettare, giocoforza, un aumento di ore lavorative a parità di stipendio, perchè col piffero che li altre compagnie le avrebbero pagati così
si arrivano a paradossi per cui, per via del diritto di reciprocità, della sua mancanza, alitalia chiede di alzare le tariffe alla british airways sulla tratta roma-new-york, che costava un terzo in meno rispetto alla tariffa alitalia
e intanto pantalone paga............
Ciao casteddaio.....
guarda che sò benissimo di cosa si parla, anche perchè sono rappresentante FiltCGIL ed il problema lo vivo quotidianamente.
L'ho scritto altre volte ma mi ripeto volentieri....il problema alitalia NON sono i naviganti, bensì la pletora di persone che lavorano negli uffici e che furono assunte da Craxi e Sbardella nei dorati anni 80 (che diedero i natali a fabio80!) in cambio di voti. Punto.
Quindi i naviganti chiedono che non gli si metta le mani in tasca se l'alitalia è in passivo e scioperano per questo.
Ancora, la scelta politica di aprire Malpensa 2000 è stata disastrosa, a riprova dell'inadeguatezza dei nostri politici, tanto da generare tonnellate di perdita per la gestione di 2 hubs quando c'è a malapena spazio per uno solo. E si chiede ai naviganti di mollare tutto, case, scuole dei figli etc, per trasferirsi a Gallarate???
Il piano di Cimoli prevede una best company con le attività di volo (che sono redditizie) e una bad company con tutte le altre attività che sono invece in perdita.
Quì però nasce un problema morale......puoi picchiare metaforicamente, menare, attaccare il personale di terra (tutti quelli delle palazzine!!) per il solo fatto che 25 anni fà sono stati assunti clientelarmente? è morale farlo oggi?
In alitalia ci sono migliaia di persone che non fanno un tubo perchè non hanno un tubo da fare, o perchè non gliene importa nulla, ma è colpa loro o è colpa di chi li ha assunti senza una seria ed adeguata selezione?
Tutto il resto sono parole livorose di ignoranti nel senso letterale e nel senso metaforico del termine.
ciao
Tutto il resto sono parole livorose di ignoranti nel senso letterale e nel senso metaforico del termine.
ciao
adesso hai spaccato i maroni, segnalato
roadrunner
03-10-2005, 15:05
LOL, detto da uno che parla di complessi del pene :D :D :D
vai vai, senza rimpianto, va in pace
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
il tuo avatar ti rappresenta bene....... :rolleyes:
anche te leggi topolino o ti informi dal cuggggino, vero?
No, faccio il delegato sindacale e prima di aprire la bocca (se è la bocca!) e darle fiato, cerco di informarmi bene, ascoltando, soprattutto, il punto di vista e le necessità della controparte.
Nel tuo caso, oltre a non esistere punto di vista, non esiste nemmeno pensiero formato, ma solo luoghi comuni sentiti in mezzo agli ultras da stadio.....
Freeride
03-10-2005, 15:06
Quì però nasce un problema morale......puoi picchiare metaforicamente, menare, attaccare il personale di terra (tutti quelli delle palazzine!!) per il solo fatto che 25 anni fà sono stati assunti clientelarmente? è morale farlo oggi?
In alitalia ci sono migliaia di persone che non fanno un tubo perchè non hanno un tubo da fare, o perchè non gliene importa nulla, ma è colpa loro o è colpa di chi li ha assunti senza una seria ed adeguata selezione?
Problema morale? PROBLEMA MORALE? :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
...e poi qualcuno si offende se i sindacati hanno l'appellativo di "la rovina d'italia"!
roadrunner
03-10-2005, 15:06
adesso hai spaccato i maroni, segnalato
spione..... :Prrr:
p.s. mi prendo volentieri eventuali giorni di sospensione.......sei il livello più basso nel forum, e ti garantisco che discussioni, e pure pesanti, ne ho avute anche con altri.
spione..... :Prrr:
p.s. mi prendo volentieri eventuali giorni di sospensione.......sei il livello più basso nel forum, e ti garantisco che discussioni, e pure pesanti, ne ho avute anche con altri.
ma continua pure che delle tue considerazioi non me ne faccio proprio nulla.
roadrunner
03-10-2005, 15:10
adesso il corriere della sera si chiama così? :D
però una chicca te la posso dare pesonalmente, ebbene c'era un aereomobile tratta cagliari-venezia, sul quale vi erano di concerto due compagnie a noleggiarlo evidentemente
ebbene sullo stesso aereomobile una compagnia faceva un prezzo, l'altra una quindicina di euro in più
inutile dire quale compagnia faceva il sovraprezzo
cioè se tu il biglietto lo facevi per una compagnia il prezzo era x, per l'altra invece era x+15, però l'aereo era lo stesso
capirei uno-due euro in più, ma 15 per salire sullo stessoa aereo!!!!!!!!
che presa per i fondelli
Il cag-vce è effettuato in code sharing da Alitalia e AlpiEagles con aerei Alpi eagles......il costo del biglietto è inferiore con alpieagles perchè non ha la stessa forza di vendita di alitalia, nè la stessa forza del programma millemiglia.
E bada che non stò giustificando la cosa, ma solo chiarendola a beneficio di tutti.....
roadrunner
03-10-2005, 15:15
Guarda, accetto l'accusa di generalizzare, perche' sicuramente e' facile caderci.
Faro' cosi': non generalizzero'.
Per lavoro ho fatto centinaia di voli. Ne ho fatti anche diversi per turismo, senza arrivare alle centinaia.
Ho volato con diverse compagnie, non credo di riuscire a fare un elenco completo. Ne riporto alcune, cercando almeno di coprire un'area vasta.
Aer Lingus
Air Dolomiti
Air France (e qualche sussidiaria)
Alitalia
American Airlines
American Eagle
ATI
British Airways
British Midland
CAAC
Catay Pacific
KLM
Lufthansa
Lufthansa Cityline
Luxair
Ryanair
Sabena (poi SN)
Suissair (poi Suiss)
Turbo Union
United Airlines
Yemenia
Ora, per parlare di quelle che potrebbero sembrare speciali, Ryanair non ha servizio a bordo, ma ho sempre trovato personale cortese e disponibile.
CAAC non aveva (adesso e' stata unita ad altre in China Airways) praticamente servizio, ma essendo l'unico non cinese a bordo mi hanno fatto sedere davanti e un'assistente di volo mi ha ripetuto in Inglese, solo per me, tutto quello che veniva detto in cinese.
Yemenia mi ha offerto un buon servizio e, prima dello scalo tecnico a Jedda, mi e' stato spiegato cosa NON avrei dovuto fare quando la sicurezza saudita sarebbe salita a ispezionare l'aeroplano.
Se devo fare una classifica, la mia preferita in assoluto e' Catay, seguita da British. Le altre (europee e americane) seguono, ma non a distanza eccessiva.
Ora, se devo fare le somme, ricordo di essere stato trattato meno bene del normale una volta su un volo Lufthansa. Si vede che l'assistente di volo aveva qualche problema.
E' una cosa cosi' insolita che me ne ricordo.
Su Alitalia/ATI (ai tempi in cui esisteva ATI) sono stato trattato veramente da cliente e non da fastidio necessario una volta. Ho trovato un'assistente veramente cortese.
E' una cosa cosi' insolita che me ne ricordo.
Non sono MAI stato trattato da cliente a terra.
Mettila come vuoi, dai la colpa a chi vuoi, ma se il management ha incasinato i prezzi, quando viaggi per lavoro nessuno fa mai questione di prezzi, perche' c'e' sempre qualcun altro che paga, sicche' se Alitalia, coi biglietti piu' cari, offrisse un servizio migliore, sceglierei Alitalia ogni volta che non pago io.
Invece scelgo altri per non essere considerato come il carico del carro bestiame. E questa sensazione in tanti anni non mi e' stata comunicata dal management.
Ne prendo atto e ti rispetto....
Io non lavoro per Alitalia....questo per chiarirlo a tutti
Voli ne ho fatti, ahimè, migliaia con decine di compagnie....e ho sempre trovato Alitalia senza infamia e sanza lode......al pari di tante altre compagnie europee.....
Le migliori per me sono quelle del sud-est asiatico o la Emirates.
Ma c'è una ragione....le compagnie del sudest asiatico cercano di tenere a bordo il personale per il minor tempo possibile della carriera lavorativa, e lo incentivano ad andarsene o a passare a terra, in modo da avere personale sempre giovane e motivato.
E comunque, come già scritto, i problemi dell'Alitalia non tragono origine dai naviganti.....
roadrunner
03-10-2005, 15:16
Fai pure i nomi.
In generale dalla Sardegna i voli sono in code-sharing Alitalia/Meridiana.
Per viaggiare sullo stesso aeroplano alla stessa ora, insomma, sullo stesso volo, il biglietto Meridiana Cagliari-Torino un po' di tempo fa costava circa meta' di quello Alitalia. Non so come sia adesso (forse hanno tolto il Cagliari-Torino).
Una volta ho fatto Torino-Londra con Azzurra Air (dimenticata nell'elenco precedente). Volo code-sharing Azzurra/Alitalia.
Si pagava in lire. Andata ritorno con Azzurra 440.000. Andata ritorno con Alitalia 1.700.000.
Mi era stato dato il biglietto Alitalia nonostante le mie insistenze. La persona seduta di fianco a me in volo aveva il biglietto emesso da Azzurra. Posso assicurare che ha avuto lo stesso pranzo.
Quì ho già risposto prima...vale lo stesso del cag-vce. Non lo giustifico, ma c'è una ragione.
p.s. I voli in code share Az/IG sono sempre stati pochi.....
roadrunner
03-10-2005, 15:19
ma continua pure che delle tue considerazioi non me ne faccio proprio nulla.
certo, vivi chiuso in te stesso.....ripeto, il tuo avatar lo testimonia.
tatrat4d
03-10-2005, 15:22
chiudo un attimo in attesa dei provvedimenti.
Amu_rg550
03-10-2005, 15:24
roadrunner, fabio80,
sono 5 giorni per entrambi. siete andati decisamente oltre i limiti di una discussione civile, il rispetto verso l'interlocutore dev'essere sempre alla base del dialogo qui sul forum.
riapro, ma o toni soft o si richiude al volo.
Concordo sui toni soft.
Ho qualche risposta da dare agli ultimi post di Roadrunner, ma trovo sbagliato dare risposte a un utente sospeso che non puo' contobattere. Dunque tengo in sospeso anche le risposte, a parte due, abbastanza innocue.
1. Meridiana o Alpi Eagles non cambia il significato, ma grazie della precisazione.
2. Il Torino-Cagliari-Palermo era AZ/IG su macchine AZ.
majin mixxi
05-10-2005, 19:47
ma il code sharing come funziona esattamente? :confused:
ma il code sharing come funziona esattamente? :confused:Credo che la compagnia che vende il biglietto paghi il passaggio (probabilmente al costo) alla compagnia che mette l'aeroplano. Suppongo che in effetti non lo facciano volo per volo, ma a consuntivo (tu devi 1000 passaggi a me, io ne devo 967 a te, te ne pago 33).
Il vantaggio per le compagnie e' che possono offrirti un biglietto per piu' destinazioni. Per esempio a dicembre ho volato da Dallas a New York a Bruxelles a Torino con un biglietto American Airlines. L'ultima tratta era operata da SN, ma il volo aveva anche sigla AA (in effetti credo avesse quattro sigle).
Lo svantaggio per i passeggeri e' che in questo modo non sanno a priori con che compagnia viaggiano.
Nel viaggio precedente avevo uno scalo su Parigi. Il volo Parigi Torino era Alitalia in code sharing su aereo Air France. All'aeroporto ho scoperto che era operato da una sussidiaria di Air France.
Il punto e' che se arrivo all'aeroporto con un biglietto American Airlines e scopro che il volo lo fa SN mi puo' anche stare bene. Se scopro che lo fa una compagnia rumena mi sta meno bene, perche' ho pagato per volare con una compagnia di cui mi fido e non con una di cui non mi fido.
Per questo e' importante vedere con quali compagnie quelle con cui voli hanno accordi di code sharing. Anche su questo argomento Alitalia ha alcuni punti a mio giudizio piuttosto scuri, tra cui China Airlines, Croatia Airlines, Malev e Tarom.
Le cose sono migliorate dopo il 1989, ma Tarom ha ancora molta strada da fare per convincermi a comprare un suo biglietto. Per questo comprerei, spendendo di piu', un biglietto Alitalia. Se poi mi trovassi su un aereo Tarom mi girerebbero.
Quindi per non sbagliare comprerei un biglietto Lufthansa, che e' in Star Alliance, dove compagnie cosi' non ne trovi, e farei scalo a Monaco o Francoforte. In Star Alliance di nome povero di storia c'e' LOT, ma loro sono gia' riusciti a convincermi, Tarom no.
Entrambe le compagnie si sono tolte dai piedi tutti gli aerei russi e hanno una flotta Boeing/ATR, ma mentre la compagnia polacca mi da' fiducia, quella rumena non me ne da'. Senza cercare motivazioni logiche, questa e' la mia impressione. Per una impressione, soprattutto se riguarda un volo, si compra un biglietto piuttosto che un altro.
In questo chiaramente do' la colpa al management Alitalia, non a impiegati o personale viaggiante, per aver fatto accordi di code sharing con compagnie che non ritengo all'altezza, cosa che aiuta la fuga dei passeggeri.
Tieni presente che il code sharing va in due direzioni. Un volo Milano Roma magari ha un code sharing Tarom, per cui un giorno che alitalia ha problemi di gestione delle sue macchine potresti prendere un volo Milano Roma e scoprire che e' un 737 di Tarom mantenuto, controllato e certificato in Romania. E non potresti protestare perche' e' in code sharing.
A quel punto piuttosto, anche a parita' di prezzo, ma costa meno, prendi un biglietto AirOne. Se ha problemi di macchine e sostituiscono un aeroplano con uno della compagnia col code sharing voli Lufthansa. Sai che problema.
I cambi di aereo capitano.
Come esempio, ho fatto piu' volte il volo Bruxelles Dublino, code sharing tra l'allora Sabena e Air Lingus. Stesso volo, stessa ora, ho volato sia con Sabena che con Air Lingus.
skywalker77
05-10-2005, 21:03
Credo che la compagnia che vende il biglietto paghi il passaggio (probabilmente al costo) alla compagnia che mette l'aeroplano. Suppongo che in effetti non lo facciano volo per volo, ma a consuntivo (tu devi 1000 passaggi a me, io ne devo 967 a te, te ne pago 33).
Il vantaggio per le compagnie e' che possono offrirti un biglietto per piu' destinazioni. Per esempio a dicembre ho volato da Dallas a New York a Bruxelles a Torino con un biglietto American Airlines. L'ultima tratta era operata da SN, ma il volo aveva anche sigla AA (in effetti credo avesse quattro sigle).
Lo svantaggio per i passeggeri e' che in questo modo non sanno a priori con che compagnia viaggiano.
Nel viaggio precedente avevo uno scalo su Parigi. Il volo Parigi Torino era Alitalia in code sharing su aereo Air France. All'aeroporto ho scoperto che era operato da una sussidiaria di Air France.
Il punto e' che se arrivo all'aeroporto con un biglietto American Airlines e scopro che il volo lo fa SN mi puo' anche stare bene. Se scopro che lo fa una compagnia rumena mi sta meno bene, perche' ho pagato per volare con una compagnia di cui mi fido e non con una di cui non mi fido.
Per questo e' importante vedere con quali compagnie quelle con cui voli hanno accordi di code sharing. Anche su questo argomento Alitalia ha alcuni punti a mio giudizio piuttosto scuri, tra cui China Airlines, Croatia Airlines, Malev e Tarom.
Le cose sono migliorate dopo il 1989, ma Tarom ha ancora molta strada da fare per convincermi a comprare un suo biglietto. Per questo comprerei, spendendo di piu', un biglietto Alitalia. Se poi mi trovassi su un aereo Tarom mi girerebbero.
Quindi per non sbagliare comprerei un biglietto Lufthansa, che e' in Star Alliance, dove compagnie cosi' non ne trovi, e farei scalo a Monaco o Francoforte. In Star Alliance di nome povero di storia c'e' LOT, ma loro sono gia' riusciti a convincermi, Tarom no.
Entrambe le compagnie si sono tolte dai piedi tutti gli aerei russi e hanno una flotta Boeing/ATR, ma mentre la compagnia polacca mi da' fiducia, quella rumena non me ne da'. Senza cercare motivazioni logiche, questa e' la mia impressione. Per una impressione, soprattutto se riguarda un volo, si compra un biglietto piuttosto che un altro.
In questo chiaramente do' la colpa al management Alitalia, non a impiegati o personale viaggiante, per aver fatto accordi di code sharing con compagnie che non ritengo all'altezza, cosa che aiuta la fuga dei passeggeri.
Tieni presente che il code sharing va in due direzioni. Un volo Milano Roma magari ha un code sharing Tarom, per cui un giorno che alitalia ha problemi di gestione delle sue macchine potresti prendere un volo Milano Roma e scoprire che e' un 737 di Tarom mantenuto, controllato e certificato in Romania. E non potresti protestare perche' e' in code sharing.
A quel punto piuttosto, anche a parita' di prezzo, ma costa meno, prendi un biglietto AirOne. Se ha problemi di macchine e sostituiscono un aeroplano con uno della compagnia col code sharing voli Lufthansa. Sai che problema.
I cambi di aereo capitano.
Come esempio, ho fatto piu' volte il volo Bruxelles Dublino, code sharing tra l'allora Sabena e Air Lingus. Stesso volo, stessa ora, ho volato sia con Sabena che con Air Lingus.
Informazioni molto interessanti, posso chiederti se conosci e che giudizi ti sei fatto su Helvetic, Meridiana e Swiss?
grazie anticipate
majin mixxi
05-10-2005, 21:32
CUT
veramente molto interessante,mi hai imparato cose che proprio non sapevo,grazie mille :D
Mercoledì 5 Ottobre 2005
La compagnia convoca le organizzazioni, il Tesoro le banche. Il valzer dei nomi sul possibile cambio al vertice
«Alitalia, no a nuovi sacrifici» I sindacati avvertono Cimoli. Oggi il varo dei “requisiti di sistema”
di LUCIANO COSTANTINI
ROMA Difficile immaginare il futuro di Alitalia. Anche quello prossimo. Francamente non è possibile andare oltre i due o tre giorni, come per le previsioni del tempo. Quasi certamente oggi il governo varerà i ”requisiti di sistema”, leggi soldi, per il trasporto aereo; ma quanti di questi soldi finiranno davvero nelle casse quasi vuote della compagnia: 30, 50, 80 milioni? Perchè anche ieri il vice ministro delle Infrastrutture, Mario Tassone, non è riuscito a chiarire l’entità del pacchetto. Non è sufficiente dire: 100, 120, 160 milioni; è la percentuale della ripartizione che conta. L’ultimissima versione parla di 200 milioni complessivi di cui 80 per l’aviolinea a partire dal prossimo anno.
Ieri pomeriggio Tassone ha incontrato i rappresentanti di Enav, Enac, aeroporti che dovrebbero alimentare il fondo a favore del trasporto aereo tagliando le tariffe (atterraggi, sorvoli, Iva, etc.). L’azienda ha convocato per oggi i sindacati per discutere di «implementazione del piano industriale», i sindacati andranno, ovvio, ma non accetteranno alcun confronto sul costo del lavoro. Avvertimento netto: abbiamo già dato, altri sacrifici non potrebbero essere sopportati. «E poi - aggiungono - i 400 milioni, per il caro carburante, che adesso Cimoli vorrebbe dal personale potrebbero essere gonfiati». Anche le sigle dei piloti, Anpac e Up, su questo punto specifico, sono state chiare: no a nuovi tagli. Oggi i rappresentanti delle due banche indicate per la ricapitalizzazione incontreranno i vertici del Tesoro, ma Intesa si è già sfilata (vuole prima un piano industriale serio) e, quindi, per ora resta in pista soltanto Deutsche Bank i cui uomini hanno avuto ieri un rendez vous con i vertici della compagnia. L’istituto tedesco avrebbe confermato la volontà di impegnarsi nella ricapitalizzazione che dovrebbe raggiungere il controvalore massimo di 1.200 milioni (metà garantiti dal Tesoro). Deutsche è pronta a rendersi disponibile sino ad una cifra di 300 milioni, esattamente la metà della parte spettante alle banche.
Intanto Giancarlo Cimoli continua a camminare sul cornicione pure se ostenta tranquillità. A difenderlo il ministro Maroni («Ha commesso errori, ma sarebbe un disastro sostituirlo in questo momento») e l’Anpac. Le quotazioni del top manager sembrano in leggera risalita. Il tam tam comunque continua a riproporre i nomi di Gaetano Galia, esperto del settore, e regista della privatizzazione di Aeroporti di Roma e quelli degli ex Cempella e Sebastiani. Tutti e tre candidati all’incarico di amministratore delegato mentre la presidenza potrebbe andare ad un esperto di finanzia che avrebbe il ruolo di garante presso le banche: il commissario Parmalat, Enrico Bondi, resterebbe la prima scelta. Non si sbilancia Tremonti: «Un cambio al vertice? L’ho letto sui giornali».
(Il Messaggero)
Informazioni molto interessanti, posso chiederti se conosci e che giudizi ti sei fatto su Helvetic, Meridiana e Swiss?
grazie anticipateNon conosco Helvetic (e' la prima volta che sento il nome). Non avrei nessuna remora a volare con Meridiana. Swiss e' la ex Suissair, nessun problema.
Per l'ultimo post di Adric...... come non essere d'accordo? Basta tagli. Tutti a casa o altrove a lavorare sul serio, cosi' almeno nel trasporto aereo entriamo in Europa e la prossima finanziaria, qualunque governo la debba fare, potra' essere 200 milioni di euro piu' leggera.
Da mezzogiorno alle 16 fermi a terra hostess e steward
Differita la protesta degli assistenti al volo iscritti al Sult
Alitalia, quattro ore di sciopero
La compagnia cancella 138 voli
Code a Fiumicino
ROMA - E' terminato alle 16 lo sciopero delle hostess e degli steward dell'Alitalia fermi da mezzogiorno per una protesta proclamata dai sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil. Soppressi 138 voli nazionali e internazionali in partenza o in arrivo agli scali di Fiumicino, Milano Linate e Malpensa. All'aeroporto di Roma si registrano tuttora lunghe file di passeggeri in coda davanti alle biglietterie dell'Alitalia, in particolare nel terminal delle partenze internazionali. In fila i viaggiatori, tra cui anche tanti turisti stranieri, attendono il loro turno per sapere quali saranno i primi voli utili con i quali potranno ripartire. Molti di loro hanno appreso solo all'ultimo momento di essere incappati nello sciopero degli assistenti di volo e sono rimasti bloccati a Fiumicino per ore. La situazione dei voli nello scalo romano è destinata a tornare verso la normalità solo nelle prossime ore.
Differito invece ad altra data, lo sciopero di 48 ore, inizialmente programmato per domani e dopodomani, sempre degli assistenti al volo ma aderenti dal Sult, SinCobas e Cnl.
Per avere informazioni sul traffico aereo, la compagnia di bandiera invita i passeggeri a contattare il call center al numero verde 800650055 oppure suggerisce di visitare il sito internet www.alitalia.it.
(8 ottobre 2005)
(La Repubblica)
Per avere informazioni sul traffico aereo, la compagnia di bandiera invita i passeggeri a contattare il call center al numero verde 800650055 oppure suggerisce di visitare il sito internet www.alitalia.it.Inviterei i passeggeri a visitare il sito di AirOne per i voli nazionali e altri siti per gli internazionali, oltre a chiedere il rimborso del biglietto e i danni a Alitalia. Pensi poi lei a rifarsi con chi di dovere.
roadrunner
11-10-2005, 14:40
Da mezzogiorno alle 16 fermi a terra hostess e steward
Differita la protesta degli assistenti al volo iscritti al Sult
Alitalia, quattro ore di sciopero
La compagnia cancella 138 voli
Code a Fiumicino
ROMA - E' terminato alle 16 lo sciopero delle hostess e degli steward dell'Alitalia fermi da mezzogiorno per una protesta proclamata dai sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil. Soppressi 138 voli nazionali e internazionali in partenza o in arrivo agli scali di Fiumicino, Milano Linate e Malpensa. All'aeroporto di Roma si registrano tuttora lunghe file di passeggeri in coda davanti alle biglietterie dell'Alitalia, in particolare nel terminal delle partenze internazionali. In fila i viaggiatori, tra cui anche tanti turisti stranieri, attendono il loro turno per sapere quali saranno i primi voli utili con i quali potranno ripartire. Molti di loro hanno appreso solo all'ultimo momento di essere incappati nello sciopero degli assistenti di volo e sono rimasti bloccati a Fiumicino per ore. La situazione dei voli nello scalo romano è destinata a tornare verso la normalità solo nelle prossime ore.
Differito invece ad altra data, lo sciopero di 48 ore, inizialmente programmato per domani e dopodomani, sempre degli assistenti al volo ma aderenti dal Sult, SinCobas e Cnl.
Per avere informazioni sul traffico aereo, la compagnia di bandiera invita i passeggeri a contattare il call center al numero verde 800650055 oppure suggerisce di visitare il sito internet www.alitalia.it.
(8 ottobre 2005)
(La Repubblica)
Lo sciopero, favorevoli o contrari, è riuscito!
Lo sciopero, favorevoli o contrari, è riuscito!
Spero che con questo sciopero si risolvano tutti i problemi di Alitalia :rolleyes:
Lo sciopero, favorevoli o contrari, è riuscito!Ovvero si e' creato danno ai passeggeri, italiani e stranieri, che non c'entrano niente.
Qualcosa di cui andare fieri.
roadrunner
12-10-2005, 15:35
Ovvero si e' creato danno ai passeggeri, italiani e stranieri, che non c'entrano niente.
Qualcosa di cui andare fieri.
Invece è meglio mettere le mani in tasca alle migliaia di dipendenti che non hanno colpa del clientelismo del passato? o della scelta di un ad incapace ma con tessera di partito (l'ad precedente a Cimoli!!!) che dopo 30 giorni ha preso un paio di miliardi di liquidazione??
Lo sciopero, inteso come strumento, non serve a fare danno a qualcuno, ma a portare allo scoperto e a sottolineare dei problemi. Io quando sento che una categoria sciopera, PRIMA mi informo sui motivi e le ragioni, POI parlo e commento. Altrimenti facciamo tutti, egoisticamente, gli struzzi.
Invece è meglio mettere le mani in tasca alle migliaia di dipendenti che non hanno colpa del clientelismo del passato?Assolutamente si'. E' meglio mettere le mani in tasca a migliaia di fannulloni che hanno approfittato di clientele e raccomandazioni per farsi assumere. E dicano grazie che non devono rimborsare quanto gia' incassato, con gli interessi. E non parliamo di stipendi da fame.
La frase "se sono stati assunti per clientele e raccomandazioni perche' funzionava cosi', adesso dovrebbero essere licenziati?" o qualcosa di simile qualche post piu' in su non ha senso. Si', dovrebbero essere licenziati.
Approfitto anche per dire che intavolare una discussione con toni accesi (nel caso specifico con un utente che e' stato sospeso assieme a te) e solo molto piu' avanti "rivelare" che mestiere fai, specificamente il sindacalista, quindi parte in causa, e' molto scorretto. O si mettono subito le carte in tavola, quando ci sono carte da mettere in tavola, o si mantiene il silenzio e non si interviene.
o della scelta di un ad incapace ma con tessera di partito (l'ad precedente a Cimoli!!!) che dopo 30 giorni ha preso un paio di miliardi di liquidazione??Direi che incapaci con tessere e raccomandazioni Alitalia ne ha molti, a tutti i livelli. Non voglio togliere niente a quello che hai detto, ma non e' che ci sia solo lui. Una percentuale importante di quelli che difendi e' li' per lo stesso motivo o per motivi analoghi.Lo sciopero, inteso come strumento, non serve a fare danno a qualcuno, ma a portare allo scoperto e a sottolineare dei problemi.Lo sciopero, inteso come lo intendono e lo hanno inteso da sempre i dipendenti Alitalia, crea non poco danno a non poche persone, queste si', che non c'entrano niente. In effetti parliamo di persone che nonostante la scortesia del personale, la poverta' del servizio offerto, l'assenza assoluta di garanzie, continuano a comprare i biglietti di Alitalia che, a parte il grasso versamento annuale da parte dei contribuenti tramite il tesoro, servono a pagare loro gli stipendi. Tutte queste persone sono i Clienti, con la lettera maiuscola usata a proposito e non a sproposito come sembra riesca bene ai sindacati e ai sindacalisti.Io quando sento che una categoria sciopera, PRIMA mi informo sui motivi e le ragioni, POI parlo e commento. Altrimenti facciamo tutti, egoisticamente, gli struzzi.Io, quando sento che una categoria sciopera, mi sento liberissimo di dire e pensare quello che voglio, con come unico limite lo stesso rispetto che quella categoria ha per gli altri e per me.
I mezzi pubblici che scioperano (e' successo anni fa) in un periodo di ben due settimane di sciopero totale dei trasportatori di benzina, non hanno diritto a nessun rispetto. Stanno mettendo il piede in testa alla persona che annaspa per stare a galla. Se devono comunicare un messaggio lo possono comunicare in qualunque momento. "Quel" momento era voler fare danno.
Nel caso specifico di Alitalia, mantenuta da me come cliente e come contribuente, mi sento ancora piu' libero. Anzi, non ho solo la liberta', ma anche il diritto di dire e pensare quello che voglio. Se il limite che non devo valicare e' quello imposto dallo stesso rispetto che loro hanno per gli altri, allora non c'e' limite.
E l'evidenza dei fatti da' ragione a me e non a te.
roadrunner
14-10-2005, 20:12
E' inutile.....partiamo da visioni del mondo TOTALMENTE differenti.....
Io ritengo semplicemente che lo sciopero sia un regolare diritto dei lavoratori, che purtroppo, in questo periodo storico, non se la passano bene nei rapporti con le aziende, sempre più impegnate a scaricare su di loro incapacità dirigenziali e gestionali generate da un sistema italia volto a premiare il peggior raccomandato o tesserato di partito piuttosto che le capacità delle persone.
Un esempio per tutto e tutti, la scelta di investire su Malpensa 2000......credo che nessun lavoratore debba pagare per scelte del genere.
p.s. Lavoro nel settore Aeronautico, non per Alitalia. Che mi occupo di sindacato nel settore trasporti l'ho detto molto tempo fà, parlando di Low Cost.......non credo di dover ripetere tutto ogni volta.
Io ritengo semplicemente che lo sciopero sia un regolare diritto dei lavoratoriNon vorrei fare confusione.
Lo sciopero E' un diritto dei lavoratori. Diritto che mi sento di definire sacrosanto e da difendere.
Cosi' come il sindacato ha storicamente meriti enormi, innegabili e per i quali bisogna essere grati.
Pero':
1. ci sono categorie indifendibili, e Alitalia tutta, dal management ai dipendenti, ne fa parte. Siamo seri, il "peggio comunista", espressione che prego voler interpretare in maniera non violenta, perche' nessuna violenza e' intesa, non credo provi simpatia per queste categorie. Si sono visti scioperi locali o nazionali di solidarieta' verso gruppi di persone a rischio lavoro. Non ricordo di aver mai visto organizzare queste cose a favore di Alitalia.
2. lavoratori dipendenti e sindacato dovrebbero sapere quando si sta esercitando un sacrosanto diritto e quando invece ci si sta battendo qualcosa di pesante, molto piu' di una bottiglia vuota, sugli zebedei.
roadrunner
15-10-2005, 17:59
mi dispiace, ma credo che tu non sia abbastanza addentro alle questioni Alitalia.
Un lavoratore, può incavolarsi e scioperare se gli vogliono tagliare la busta paga solo per mantenere in piedi quel accrocchio inutile di Malpensa 2000????
Io dioco SI'
e ancora di più quando a malpensa ce lo vogliono trasferire dopo che vive a roma (e vale per qualunque città!) da 30 anni.
Malpensa2000 và chiusa perchè è solo politica.....non economia!
mi dispiace, ma credo che tu non sia abbastanza addentro alle questioni Alitalia.
Un lavoratore, può incavolarsi e scioperare se gli vogliono tagliare la busta paga solo per mantenere in piedi quel accrocchio inutile di Malpensa 2000????
Io dioco SI'
e ancora di più quando a malpensa ce lo vogliono trasferire dopo che vive a roma (e vale per qualunque città!) da 30 anni.
Malpensa2000 và chiusa perchè è solo politica.....non economia!
E con cosa andrebbe avanti Milano, con Linate da cui non possono atterrare e decollare nemmeno 747, 777 e figuriamoci un A-380?
Freeride
15-10-2005, 18:25
e ancora di più quando a malpensa ce lo vogliono trasferire dopo che vive a roma (e vale per qualunque città!) da 30 anni.
...ma non eri favorevole all'immigrazione!? :D
mi dispiace, ma credo che tu non sia abbastanza addentro alle questioni Alitalia.E magari me ne vanto.
Non mi sono mai dovuto vergognare dello stipendio a fine mese.Un lavoratore, può incavolarsi e scioperare se gli vogliono tagliare la busta paga solo per mantenere in piedi quel accrocchio inutile di Malpensa 2000????
Io dioco SI'Ecco, questa e' proprio la cosa che i paraocchi ti impediscono di vedere.
Si', il lavoratore ha il diritto di incavolarsi e scioperare, anche se lo stipendio che vogliono tagliargli e' il doppio del mio e per 14 mensilita'.
Io ho il diritto di non provare simpatia e di pensare quello che voglio di lui, del suo sciopero e dell'azienda per cui lavora e comprare da altri, augurando all'azienda di fallire e al lavoratore che mi ha causato danno perche' LUI era incazzato di trovarsi su una strada e dover trovare un lavoro per il quale, finalmente, dovra' meritare lo stipendio, magari equo.e ancora di più quando a malpensa ce lo vogliono trasferire dopo che vive a roma (e vale per qualunque città!) da 30 anni.No. Per questo non ha nessun diritto. Qualunque azienda trasferisce l'attivita' e i dipendenti quando vuole. C'e' scritto nel contratto, soprattutto se l'azienda ha piu' sedi, assieme alle compensazioni che deve riconoscere ai dipendenti.
Fino a quando rispetta le compensazioni l'azienda ti dice dove ti trasferisci. Se non ti piace dai le dimissioni.
Se l'azienda per cui normalmente lavoro in Italia decide di trasferirmi da Torino a Nola mi comunica in che data devo presentarmi a Nola e mi dice che tipo di assistenza mi da' per il trasloco, non mi chiede se sono contento.
Inoltre sarebbe il caso di tirare la testa fuori da sotto la terra e rendersi conto, nel caso specifico, che la gente che si sposta in aereo in Italia lo fa piu' per lavoro e affari che per turismo. E' un fatto che il lavoro e gli affari siano piu' concentrati attorno a Malpensa che attorno a Fiumicino, quindi a Malpensa deve esserci un aeroporto internazionale/intercontinentale. Ed e' un fatto che pensare di fare hub a Roma e' ridicolo. Chiunque debba partire dal nord Italia per andare all'estero o parte da Malpensa o fa scalo in un aeroporto serio europeo, non va a sud a Roma per poi ripartire verso nord per l'Europa o per le rotte atlantiche. Il volo e' piu' lungo e Alitalia costa piu' cara. Meglio uno scalo a Francoforte, Monaco, Londra, Parigi, Bruxelles, Amsterdam o che altro ti viene in mente. E lo fa anche chi deve andare a est o chi parte da aeroporti a sud di Roma, per questione di prezzi e perche' almeno non ti perdono i bagagli a Roma.
E' ora di capire che l'aeroporto barzelletta tra i due hub italiani non e' Malpensa.
Malpensa2000 và chiusa perchè è solo politica.....non economia!Magari Fiumicino e' solo politica, non economia. Prova a fare mente locale.
malpensa sarà anche una cagata(io non ho avuto problemi comunque), ma non si può pretendere che la gente dal nord italia scenda giù fino a roma...
comunque con alitalia non ci viaggio da anni, solo low cost o altre offerte di svariate compagnie...
è evidente che chi ha il posto di lavoro non lo vuole perdere,ma purtroppo la storia dei posti di lavoro in eccesso è vera...
Tra le tante cose dell'italia che non vanno, questi forzati statalismi mi hanno sempre fatto stare antipatica alitalia e fiat...
I soldi anni fa potevano essere investiti probabilmente meglio che non in sta baracca in fallimento da 30 anni, ma oramai è tardi per piangerci sopra...
Domenica 16 Ottobre 2005
Per l’amministratore delegato è «un’operazione marginale: le banche ci seguono, l’azienda non fallirà»
Cimoli: non svendiamo l’Alitalia
Ma sugli aerei in pegno Maroni è « preoccupato» e vuole un incontro
dal nostro inviato
CLAUDIO GUASCO
BAVENO (VERBANIA) Dopo l’aumento di capitale l’Alitalia «tornerà a volare alto», assicura Giancarlo Cimoli. Ma con quell’ipoteca sulla flotta non si rischia di svendere l’azienda? «Macché svendere. E’ un’operazione normale, attuata da tutte le compagnie del mondo. E’ come se il proprietario di una villetta, per ottenere un prestito dalla banca, desse in pegno la casa».
Niente per cui allarmarsi, spiega il presidente e amministratore delegato dell’Alitalia. Il meccanismo è semplice: gli aerei verranno dati in garanzia - a Pk AirFinance, oppure a una società di leasing - a fronte di un finanziamento di 485 milioni di euro, «cifra più o meno equivalente al prestito ponte da 400 milioni ottenuto due anni fa dalla Ue e che dobbiamo rimborsare a fine 2005». I proventi della ricapitalizzazione, invece, saranno destinati al versante industriale, ai servizi e alle rotte. «E’ un’operazione molto importante per il futuro del gruppo, per i dipendenti e gli azionisti - sottolinea Cimoli - Lavoriamo giorno e notte per non far fallire la società e ce la faremo». A ventiquattr’ore dal varo del nuovo piano industriale al 2008, il presidente è ottimista. Deve convincere Deutsche Bank e Intesa, il cui ruolo è fondamentale nella ricapitalizzazione da 1,2 miliardi per effetto della quale il socio pubblico scenderà dal 62 al 50%, che nel 2006 il bilancio della compagnia tornerà in utile. «Le banche ci seguono», dice. «C’è tecnologia e voglia di fare, saremo di nuovo i portabandiera dello stile italiano nel mondo». I problemi però non finiscono qui. Cimoli sbarca sulle rive del lago Maggiore per discutere di privatizzazioni e di Stato azionista, e proprio dal governo viene richiamato all’ordine sulla questione dell’ipoteca. Per il numero uno della compagnia si tratta di «una parte molto marginale del piano», secondo il ministro del Welfare Roberto Maroni «somiglia più a un intervento straordinario, di cui non si era parlato». In settimana «chiederò a Cimoli di venire spiegarmi la novità: sono preoccupato, si era discusso di tredicesime e quattordicesime, ora voglio capire la natura di questa misura, se incide o meno sul reddito dei lavoratori o sulle prospettive dell’azienda». Mantenere la spesa corrente per le retribuzioni e impegnare gli aeromobili, con il rischio di cessione di beni strumentali e dunque con un intervento sul patrimonio dell'azienda invece che sulla spesa corrente - aggiunge - è «un cambio significativo di impostazione della copertura economica che il management è libero di fare, ma per evitare problemi credo sia utile avere uno scambio di informazioni».
Maroni è seccato e non lo nasconde. Ricorda che «il governo ha dato molto anche quando non era il caso di farlo», che «siamo stati accusati di aver sostenuto una società che forse senza il nostro aiuto non sarebbe rimasta in piedi». Morale: «Forse se Cimoli mi avesse informato con una telefonata di questa storia dell’ipoteca, non sarebbe stato male». Il presidente, per ora, non replica. Preferisce soffermarsi sugli aspetti industriali del piano, sul petrolio a 60 dollari al barile che permette una gestione dell’azienda «su livelli molto elevati di sicurezza» e sulle operazioni di ricopertura sul greggio che «danno maggiore stabilità». E al governo chiede collaborazione. «Due hub in Italia sono troppi, un handicap. Le poche risorse pubbliche devono essere distribuite in modo selettivo: per la terza pista di Malpensa, in infrastrutture per gli aeroporti. La concorrenza è feroce e noi offriamo servizi scadenti. Non siamo all’altezza di Amsterdam e Parigi». E per il segretario della Cisl Savino Pezzotta, con gli aerei in pegno rischiamo di giocarci definitivamente la credibilità internazionale. «Ipotecare gli aerei per far funzionare l'azienda non è una bella immagine che diamo all'estero».
(Il Messaggero)
roadrunner
17-10-2005, 11:40
E con cosa andrebbe avanti Milano, con Linate da cui non possono atterrare e decollare nemmeno 747, 777 e figuriamoci un A-380?
Cerca di capire il senso del discorso.....
Io chiuderei linate (lo farei tipo city airport di Londra.....) e trasferirei il traffico su Mxp......ma l'unico hub in Italia deve essere FCO, perchè MXP non ha motivo di fare l'Hub, ma solo l'aeroporto di milano!
roadrunner
17-10-2005, 11:41
...ma non eri favorevole all'immigrazione!? :D
:D :D :D
roadrunner
17-10-2005, 11:45
Quando viaggiavo ho più volte assistito al loro privilegio di comportarsi da maleducate nei confronti dei passeggeri senza subire alcun provvedimento.
Ciao.
Non credo che alle poste, all'inps, da Carrefour, alla Rai, a Mediaset, dal pizzicagnolo, alle giostre etc non ci siano mai stati episodi simili.......
in questo, tutto il mondo è paese.
Cerca di capire il senso del discorso.....
Io chiuderei linate (lo farei tipo city airport di Londra.....) e trasferirei il traffico su Mxp......ma l'unico hub in Italia deve essere FCO, perchè MXP non ha motivo di fare l'Hub, ma solo l'aeroporto di milano!
Beh, questa è una considerazione interessante, in effetti non sono convinto della necessità nonchè convenienza di piazzare tutti quei voli AZ su MXP.
roadrunner
17-10-2005, 11:47
@twfx......rispondo poi....con calma. oggi ho 1000 cose da fare, ma stasera argomenterò...
...
Il meccanismo è semplice: gli aerei verranno dati in garanzia - a Pk AirFinance, oppure a una società di leasing - a fronte di un finanziamento di 485 milioni di euro, «cifra più o meno equivalente al prestito ponte da 400 milioni ottenuto due anni fa dalla Ue e che dobbiamo rimborsare a fine 2005».Ho capito bene? Fanno un'ipoteca sugli aerei per ottenere un prestito che useranno per ripagare il prestito precedente?
Freeride
17-10-2005, 13:14
Ho capito bene? Fanno un'ipoteca sugli aerei per ottenere un prestito che useranno per ripagare il prestito precedente?
Anche io ho capito quello hai capito te! ...ma?
Nuovi debiti per ripagare vecchi debiti, brutta situazione ...a quando la canna del gas? :rolleyes:
Anche io ho capito quello hai capito te! ...ma?
Nuovi debiti per ripagare vecchi debiti, brutta situazione ...a quando la canna del gas? :rolleyes:Stai bravo.....
Cosi' forse salvano le quattordicesime mensilita' e i sindacati non si lamentano.
Poi, quando il prestito scadra' e non avranno i soldi per ripagarlo, gli aerei diventeranno di proprieta' della societa' di leasing e...... li prenderanno in leasing. :mc:
Anche io ho capito quello hai capito te! ...ma?
Nuovi debiti per ripagare vecchi debiti, brutta situazione ...a quando la canna del gas? :rolleyes:
L'economia gira così in Italia, "scambi di figurine", dov'è la novità?
Freeride
17-10-2005, 14:08
L'economia gira così in Italia, "scambi di figurine", dov'è la novità?
Niente, stupido io che tutte le volte mi meraviglio come un bambino di 4 anni sotto natale! :D
Allora anche tu l'hai capita così?
Oltre a noi 3 che abbiamo capito c'è una qualche altra fonte un po' + tecnica?
[A+R]MaVro
17-10-2005, 17:25
Cerca di capire il senso del discorso.....
Io chiuderei linate (lo farei tipo city airport di Londra.....) e trasferirei il traffico su Mxp......ma l'unico hub in Italia deve essere FCO, perchè MXP non ha motivo di fare l'Hub, ma solo l'aeroporto di milano!
Linate è già un city airport. Scusa ma chiudendo o limitando Malpensa il nord Italia rimarrebbe senza un aeroporto internazionale degno di questo nome, Malpensa non è l'Hub di Milano, è l'hub del nord Italia. Poi scusa ma che senso avrebbe fare andare a Roma i voli diretti verso l'Europa? Se dovessi andare a Francoforte o a Londra con un volo Alitalia che senso avrebbe farlo passare per Roma? Se si vuole un solo Hub, l'Alitalia dovrebbe trasferirsi in toto a MPX ma ci sono troppi interessi politico/clientelari/lavorativi su Fiumicino per permettere una cosa del genere.
Silver_1982
17-10-2005, 19:39
MaVro']Linate è già un city airport. Scusa ma chiudendo o limitando Malpensa il nord Italia rimarrebbe senza un aeroporto internazionale degno di questo nome, Malpensa non è l'Hub di Milano, è l'hub del nord Italia. Poi scusa ma che senso avrebbe fare andare a Roma i voli diretti verso l'Europa? Se dovessi andare a Francoforte o a Londra con un volo Alitalia che senso avrebbe farlo passare per Roma? Se si vuole un solo Hub, l'Alitalia dovrebbe trasferirsi in toto a MPX ma ci sono troppi interessi politico/clientelari/lavorativi su Fiumicino per permettere una cosa del genere.
quoto
Sabato 15 Ottobre 2005
Maroni: «Ipotesi da bloccare, chiamerò Tremonti e Berlusconi».
Approvato il nuovo piano industriale 2005-2008
Alitalia pronta a ipotecare gli aerei
La flotta in garanzia a una banca Usa per un prestito di 485 milioni di dollari
di GUGLIELMO QUAGLIAROTTI
ROMA - L'Alitalia vara un pacchetto di interventi contro il caro-carburanti confermando «gli obiettivi di redditività», ma sull’ipotesi di ipotecare la flotta aerea, è arrivata ieri la scure di Maroni. «Tutto ciò mi lascia sinceramente sconcertato e domani (oggi ndr) - ha dichiarato il ministro del Lavoro - telefonerò al presidente del Consiglio e al ministro dell'Economia per chiedere se sapevano questa cosa e se non si possa intervenire in qualche modo, perchè francamente mi sembra il modo peggiore per affrontare i problemi di Alitalia». Uno degli obiettivi primari della compagnia è legato in realtà al rafforzamento finanziario. Sul tappeto c’è infatti la proposta di un finanziamento di «un importante istituto finanziario americano fino a 485 milioni di dollari, che prevede un’ipoteca sugli areomobili di proprietà di Alitalia. La compagnia guidata da Giancarlo Cimoli, intende fronteggiare i danni provocati dalle impennate del greggio (per il 2006 quantificati in 320 milioni di euro) con un «insieme di azioni addizionali sul network, sui ricavi, sugli approvvigionamenti e sul costo del lavoro». Alitalia conta, in particolare, sui recuperi di efficienze per un valore annuo di 65 milioni di euro, previsti dall'accordo firmato con i sindacati, e sui benefici derivanti dal decreto sui requisiti di sistema che per il 2006 ammonteranno a 85 milioni di euro e a 50 milioni di euro per ciascuno dei successivi anni di piano. «Una società che vende i beni di famiglia - è stato il commento a caldo di Maroni a margine di un convegno della Confartigianato - mi sembra francamente ridotta molto male». E se per la Cisl «l’approvazione del piano può avviare la ripresa», per il Sult «si vuole liquidare Alitalia oppure svenderla a quattro soldi». Per il vettore nazionale l'impianto che sottende l'aggiornamento del piano industriale 2005-2008 consente di aprire il capitolo relativo alla ricapitalizzazione che dovrà essere effettuata, come più volte richiamato dall'Unione europea, entro la fine dell'anno. Dopo il passaggio di ieri, la parola passerà, già nei prossimi giorni, alle banche. Tra le «novità», è previsto l'arrivo di un finanziamento garantito da un'ipoteca sulla proprietà. «In coerenza con le azioni volte al rafforzamento della struttura finanziaria della compagnia - riferisce Alitalia - alla base del piano industriale 2005-2008 è stato illustrato al consiglio di amministrazione una proposta di finanziamento a medio-lungo termine per un ammontare fino ad un massimo di 485 milioni di dollari, assistito da una garanzia ipotecaria su aeromobili di proprietà Alitalia, con un importante istituto finanziario americano. Le principali condizioni dello stesso verranno comunicate al perfezionamento dell'accordo». Il Consiglio di Amministrazione ha, infine, convenuto di anticipare al 7 novembre prossimo la data della riunione consiliare per l'approvazione della relazione trimestrale al 30 settembre 2005. Così come già effettuato lo scorso 14 aprile, la compagnia ha dovuto revisionare al rialzo i propri costi attesi del carburante con incrementi nell'arco di Piano di circa il 40% rispetto al precedente aggiornamento. In particolare, il piano prevede per l'anno 2006 un costo del carburante corrispondente ad un prezzo del petrolio di circa 60 dollari al barile (a fronte di un prezzo ipotizzato nell' aggiornamento di Piano 2005-2008 di 36 dollari al barile). A valle delle nuove ipotesi, il prossimo anno l'aggravio di costi per l'incremento del prezzo del carburante rispetto all'aggiornamento effettuato lo scorso aprile è stato stimato in circa 320 milioni di euro. E per confermare i livelli di redditività fissati dalle precedenti versioni del piano industriale verranno anticipati nel corso del 2005 alcuni interventi di ristrutturazione e progetti di efficientamento. Si tratta soprattutto degli effetti della rinegoziazione delle forniture (procurement) e dell'implementazione di alcune delle misure dirette alla riduzione del costo del lavoro identificate dagli accordi sindacali dell'ottobre 2004. Saranno attivate un insieme di azioni addizionali sul network, sui ricavi, sugli approvvigionamenti e sul costo del lavoro che consentiranno il riequilibrio dell'effetto caro greggio. Secondo alcune fonti, saranno 1.500 gli esodi agevolati con cui Alitalia cercherà di chiudere la partita.
(Il Messaggero)
avevo dimenticato di postare questo precedente articolo
avevo dimenticato di postare questo precedente articoloOk.
Cosa sono gli esodi agevolati?
Quanto costano?
Si vede che, almeno a sentire moltissimi colleghi che come me viaggiavano continuamente ed evitavano alitalia come la peste, l'alitalia è più paese del resto del mondo.
Ciao.Wow.
...nn sono dentro le vicende dell'etere ma nn posso che augurarmi la fine della compagnia di bandiera. Hanno 4000 sigle sindacali e con la scusa di èssere tante a turno mensilmente ci infilano uno sciopero se nn di più. Basta e basta, se davvero nn volgiono perdere il posto che si associno in impresa per la fornitura di prodotti tipici italiani(cibo e vini), alle altre compagnie. Billé io nn lo posso vedere, ma ieri sera a Porta a Porta ha detto l'unica cosa sensata della sua vita(secondo me): l'Italia deve fare un nuovo piano industriale e d'impresa serio, mollando i settori per i quali quello che spende è più di quello che produce, e quelli in cui è impossibile fornire un prodotti economicamente vantaggiosi...e l'Alitalia ne è un chiaro esempio. Quindi meno settori ma più aderenti al nostro potenziale economico.
Sabato 22 Ottobre 2005
Tempi rapidi per l’ipoteca della flotta, ma solo due terzi degli aerei potranno essere “piazzati”
Partner arabi per l’Alitalia
Possibili alleanze con Saudi e Palestinian Airlines per il lungo raggio
di LUCIANO COSTANTINI
ROMA Un alleato certo anche se non particolarmente amato, Air France; un alleato probabile, Lufthansa; un alleato possibile, anzi due, Saudi Arabian Airlines e Palestinian Airlines. I futuri partner di Alitalia potrebbero essere proprio gli arabi della compagnia palestinese e quelli dell’Arabia Saudita. Le trattative procedono da tempo anche se a fari spenti perchè il negoziato è delicato e perchè in medio Oriente vogliono prima verificare l’esito della ”road map” della nostra aviolinea, attesa da importanti, anzi cruciali appuntamenti: la ricapitalizzazione e la privatizzazione, passaggi inderogabili fissati dall’Unione Europea in cambio del via libera al prestito-ponte di 400 milioni.
I due vettori arabi hanno la necessità di pianificare collegamenti più ramificati con l’Europa, e, in generale, con il resto del mondo e puntano proprio su una partnership con l’Alitalia per realizzare il loro progetto. Anche perchè soprattutto l’aviolinea palestinese è scarsamente dotata in qualità e quantità della flotta: solo tre aerei, due Fokker 50 e un Boeing 727. La nostra compagnia, da parte sua, deve dare maggior respiro alla propria attività se vuole davvero puntare ad uno sviluppo strutturale e i cieli del medio Oriente possono diventare un’insperata opportunità.
Il negoziato si muove su un doppio binario: il Tesoro sta trattando direttamente con la Saudi, mentre interlocutore italiano della Palestinian è Pierluigi Borghini, responsabile Industria di Forza Italia. Lo stesso Borghini conferma i contatti «avviati da tempo». Ma avverte: «Nessun accordo sarà possibile se il management della nostra compagnia non riuscirà prima a varare un piano industriale serio che miri al rilancio e non soltanto al salvataggio. Gli arabi vogliono che Cimoli investa, mentre nel bilancio è previsto solo l’acquisto di 7 aerei a lungo raggio. Troppo poco».
Il top manager, Giancarlo Cimoli, però, in questo momento, ha l’esigenza soprattutto di far quadrare i conti. Ha smentito il taglio di 1.200 dipendenti, precisando che invece l’azienda procederà ad una riduzione equivalente dei costi, cioè 65 milioni. Gli strumenti dovrebbero essere la cassa integrazione, il maggiore efficientamento, eventuali prepensionamenti.
Al quartier generale della Magliana guardano al caro petrolio che sale e riscontrano che i conti tornano sempre meno. Così hanno pensato di ipotecare anche la flotta che farebbe affluire nella casse 485 milioni di dollari. Denaro che arriverebbe solo a seguito della capitalizzazione, probabilmente a partire dal prossimo mese di gennaio. E servirebbe per sostenere la fase due, quella del rilancio. Cimoli ha incassato il «sì» del ministro Maroni, ma non ancora quello del Tesoro, azionista di maggioranza. Oltre tutto non potrà ipotecare (c’è l’interesse di un istituto di credito statunitense) che due terzi degli aerei. Attualmente in ”organico” ci sono 184 aeromobili, 28 utilizzati per il lungo raggio e 156 per il medio e breve raggio. Dal punto di vista della titolarità giuridica sono di proprietà del gruppo 129 jet, pari al 68% del totale, mentre 44 sono stati acquistati tramite contratti di locazione, 4 in noleggio e 13 in locazione con opzione di riscatto.
Intanto però i gestori aeroportuali hanno presentato un esposto-denuncia alle autorità competenti contro il decreto taglia-spese, meglio conosciuto come decreto sui ”requisiti di sistema” a favore delle compagnie aeree che, tra l’altro, dovrebbe portare in Alitalia circa 70 milioni. Secondo Assaeroporti, il decreto «abroga di fatto e ingiustificatamente» la riforma del Codice della Navigazione. Sul tema è intervenuto anche il presidente della Save (scalo di Venezia), Enrico Marchi: «Credo che sapremo mettere insieme un grande sistema aeroportuale anche se l’Alitalia è una palla al piede. Inutile spremere aeroporti, Enavc e Enac per dare ossigeno a un malato terminale».
Interessante articolo.
Le trattative procedono da tempo anche se a fari spenti perchè il negoziato è delicato e perchè in medio Oriente vogliono prima verificare l’esito della ”road map” della nostra aviolineaNo, dico, ho letto bene? Non solo Alitalia vuole fare l'accordo commerciale con Palestinian Airlines, ma questi signori nessuno vogliono prima vedere come va il piano finanziario della compagnia italiana.
Direi che adesso Alitalia puo' a tutti gli effetti considerarsi una compagnia di prestigio.
Detto su un piano polemico/scherzoso (ma nemmeno troppo), meno male che non si parla di un accordo con El Al, compagnia decisamente piu' solida, se no avremmo davanti mesi di scioperi generali nazionali. Generali, non del trasporto aereo.Ha smentito il taglio di 1.200 dipendenti, precisando che invece l’azienda procederà ad una riduzione equivalente dei costi, cioè 65 milioni. Gli strumenti dovrebbero essere la cassa integrazione, il maggiore efficientamento, eventuali prepensionamenti.Cassa integrazione = risanamento Alitalia a carico dei contribuenti.
Prepensionamenti = idem.
Efficientamento: che roba e'?
Per quello che riguarda specificamente i prepensionamenti, fa piacere che persone assunte in molti casi per raccomandazione e tessera adesso possano andare in pensione in anticipo.Al quartier generale della Magliana guardano al caro petrolio che sale e riscontrano che i conti tornano sempre meno.Il caro petrolio c'e' per tutte le compagnie e le altre abbassano i prezzi dei biglietti per venderne di piu'.Oltre tutto non potrà ipotecare (c’è l’interesse di un istituto di credito statunitense) che due terzi degli aerei.Cioe' un terzo e' gia' in qualche modo ipotecato?Sul tema è intervenuto anche il presidente della Save (scalo di Venezia), Enrico Marchi: «Credo che sapremo mettere insieme un grande sistema aeroportuale anche se l’Alitalia è una palla al piede. Inutile spremere aeroporti, Enavc e Enac per dare ossigeno a un malato terminale».Come dirlo meglio?
Martedì 25 Ottobre 2005
Alitalia, hostess e steward indiani
I sindacati: «Questo è dumping»
ROMA Saranno cruciali, le prossime due settimane, per il futuro di Alitalia: giovedì prossimo il vertice aziendale incontrerà i sindacati per discutere il nuovo piano industriale e il 7 novembre si riunirà il Cda per decidere quali a quanti saranno i soggetti (le banche) che parteciperanno alla ricapitalizzazione.
Tra le iniziative del management c’è quella di un ritorno alle cosiddette Rel (risorse etnico linguistiche) che prevedono l’utilizzazione di personale di bordo straniero. In particolare, dal primo novembre sui voli con l’estremo oriente saranno impiegati assistenti di volo indiani. Ventuno per l’esattezza che viaggeranno sugli aerei che svolgono servizio tra il nostro Paese e l’India (New Dheli). Hostess e steward indiani che hanno superato gli esami di idoneità nei giorni scorsi e cominceranno a lavorare dal prossimo mese. «Non si tratta di veri e propri assistenti - spiegano in Alitalia - ma più esattamente di ”interpreti” che avranno il compito di assistere passeggeri del loro Paese». Insomma, un’esigenza di tipo linguistico.
Sui jet Alitalia volano già cinesi (13) e giapponesi (44). Hostess steward del Sol Levante sono impiegati dalla nostra compagnia addirittura dal 1971 sui collegamenti con Osaka, mentre è più recente l’impiego dei cinesi con lo scalo di Shangai. In totale gli ”assistenti” stranieri sono circa settanta su un totale di 4.500 attualmente in organico. L’operazione tuttavia viene contestata dai sindacati, secondo i quali «l’assunzione all’estero di personale sottopagato rappresenta un gravissimo tentativo di dumping contro la categoria».
Sul fronte finanziario pare ormai certo che che il 7 novembre il Cda prenderà atto della rinuncia da parte di un partner italiano al ruolo di global coordinator per il quale, nelle scorse settimane, si era fatto ripetutamente il nome di Banca Intesa. A guidare la cordata, invece, dovrebbe essere la sola Deutsche Bank
I fari però in questo momento sono tutti puntati sul vertice di giovedì tra azienda e sindacati. Questi ultimi chiedono un incontro a palazzo Chigi e temono che il top manager, Giancarlo Cimoli, possa proporre un nuovo taglio agli organici di circa 1.200 unità. Alitalia, invece, ha spiegato che i 65 milioni che intende risparmiare arriveranno esclusivamente dal maggiore efficientamento del network e da una ”ottimizzazione” della flessibilità. Il tutto comporterebbe un recupero di risorse di 65 milioni.
Cos.
(Il Messaggero)
Ok Adric...... continuiamo a farci male.
Credo che i numeri (78 su 4500) parlino da soli. Tra l'altro mi sembrerebbe strano se costassero meno, come citato nell'articolo. E' solo un'impressione, perche' non posso saperlo.
Comunque se tutti i problemi del personale Alitalia dipendono da questo, licenziamo subito gli stranieri e il risanamento e' fatto!
Molto interessante la rinuncia alla guida della cordata di banche da parte di un giocatore italiano.
Giovedì 27 Ottobre 2005
Il caso Alitalia domani al Comitato per le privatizzazioni
ROMA Una sessantina di giorni per chiudere l’intera partita. Con le banche, con i sindacati, con Bruxelles: le prime continuano a chiedere garanzie per partecipare alla ricapitalizzazione; i secondi insistono per un piano industriale che non contempli altri tagli agli organici; la terza pretende - dopo aver avallato il prestito-ponte di 400 milioni - che ricapitalizzazione e privatizzazione si concludano entro l’anno.
L’Alitalia sta attraversando, invece, una delicatissima fase di stallo. Almeno così sembra. Perchè Cimoli ha rinviato sine die il vertice fissato per oggi con le organizzazioni sindacali che comunque vogliono prima un passaggio a palazzo Chigi e perchè c’è una parte del sindacato (il Sult) che ha sostanzialmente bloccato la trattativa sugli assistenti di volo per presunte «violazioni contrattuali». Il governo però sembra intenzionato ad accelerare i tempi e per domani ha convocato al ministero dell’Economia il Comitato per le privatizzazioni. La riunione dovrebbe essere interamente dedicata al caso Alitalia e dunque ai tempi e alle modalità di progressivo disimpegno del Tesoro come azionista di maggioranza della compagnia. Il che dovrebbe far pensare che anche l’operazione sull’aumento del capitale dovrebbe andare in porto nei prossimi giorni con Deutsche Bank a fungere da capofila di un consorzio bancario del quale dovrebbe far parte anche Intesa.
Il cda che si riunirà il 7 novembre dovrebbe prendere atto della notifica degli istituti di credito che metteranno i soldi e altresì fissare gli interventi aziendali che dovrebbero portare al recupero di 65 milioni di euro attraverso l’ottimizzazione del network, la revisione dei contratti di acquisto, una maggiore flessibilità del personale. Dal quartier generale della Magliana continuano a inviare messaggi rassicuranti ai sindacati: nessun taglio al personale. Fatto è che gli stessi sindacati stanno ancora aspettando garanzie in tal senso e il Sult accusa i ”confederali” di rappresentare solo una minoranza dei dipendenti della compagnia.
Cos.
(Il Messaggero)
.....sto cominciando a pensare che ipotecare gli aeroplani e poi non restituire i soldi potrebbe non essere una cattiva soluzione.......
io ho capito che alitalia non poteva andare avanti quando ho prenotato il volo da Firenze a Chicago:
Volo A:Firenze-Milano + Volo B:Milano-Chicago
costava meno del solo
Volo B: Milano- Chicago
Preciso che il Volo B era lo stesso identico aereo che ho preso poi partendo da Firenze...
roadrunner
29-10-2005, 16:37
io ho capito che alitalia non poteva andare avanti quando ho prenotato il volo da Firenze a Chicago:
Volo A:Firenze-Milano + Volo B:Milano-Chicago
costava meno del solo
Volo B: Milano- Chicago
Preciso che il Volo B era lo stesso identico aereo che ho preso poi partendo da Firenze...
Impossibile!
Peretola ha una pista corta dove atterrano al max a319 (e pure stretti!)
roadrunner
30-10-2005, 13:54
Non ti viene il sospetto che il collegamento tra Peretola e Malpensa non avvenga tramite il medesimo aereo che poi percorre la tratta fino a Chicago ?. :D
Io partivo spessissimo da Bologna per andare nei più disparati paesi ma quasi sempre su MD80 fino a Fiumicino o ATR47 fino a Malpensa, qui preferivo recarmi in automobile per evitare gli ATR che sembrano biciclette, per poi imbarcarmi su aeromobili (MD11, 747, 767 etc etc) in grado di percorrere la tratta internazionale.
Proteus o hai l'alzheimer o non leggi bene.
Lui scrive che era il medesimo aereo.
ciao presuntuosetto. :Prrr:
Freeride
31-10-2005, 10:30
Wagen, :D vieni a fare chiarezza che non si capisce più nulla e la gente comincia ad insultarsi!
roadrunner
31-10-2005, 11:56
Ma no è chiarissimo ciò che scrive Wagen, almeno per chi ha una certa dimestichezza dettata dall'esperienza nel doversi sorbire voli, collegamenti e coincidenze, e certuni prima di offendere farebbero meglio a riflettere se ciò che hanno dedotto corrisponda al vero oppure abbiano preso un abbaglio. :) :)
Ciao.
P.S. Se riscorri lo scritto di Wagen non dice da nessuna parte che l'aereo è lo stesso ma parla di due, A e B, voli ben distinti ove il volo B è quello che parte da Malpensa per la tratta internazionale mentre il volo A è il volo di collegamento tra l'aeroporto secondario di Peretola e quello internazionale il cui costo Wagen ha notato essere compreso in quello B che ha lo stesso prezzo sia raggiunto tramite il volo di collegamento che con l'imbarco diretto all'aereoporto internazionale.
Primo, guarda che quanto a sorbirsi voli e coincidenze....penso di non avere rivali in questo forum.
Secondo....sono sicurissimo che il tuo cane sia intelligentissimo, vista la presuntuosità del padrone.
Terzo.....nelle prigioni afghane hai dimenticato l'italiano, perchè l'ultima frase di Wagen NON si presta ad interpretazioni......puoi solo supporre (forse giustamente, forse nò) ciò che dici, ma Wagen ha scritto letteralmente altro.
Quarto, stiamo sprecando tempo a discutere di quanto è umida l'acqua....non ho ulteriore tempo da perdere.
Ciao
Amu_rg550
31-10-2005, 12:58
proteus, roadrunner: vi ho già ripreso in passato per le vostre frecciate reciproche.
abbassate ENTRAMBI i toni con i quali vi ponete all'attenzione dell'altro di vostra "spontanea" volontà, o faccio di mia iniziativa, riproponendo la figura del moderatore cattivo?
a me cambia poco, valutate un pò se effettivamente sia per voi proficuo proseguire a punzecchiarvi.
la discussione mi pare interessante, cerchiamo di farla rimanere tale.
Amu_rg550
31-10-2005, 13:24
Forse non avrai "rivali" ma mostri di non averci capito, nei voli di collegamento interaeroportuali ndr, granchè.
:mc: :mc: :mc: :mc:
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Ciao
:muro:
ammonito, avevo appena chiesto di non far degenerare la discussione con le vostre liti.
visto che le mie parole non hanno avuto seguito con le buone, vediamo se riesco a far parlare di alitalia e basta in questo modo.
la discussione mi pare interessante, cerchiamo di farla rimanere tale.
Se io sono presumtuoso e con l'alzheimer porto alla tua attenzione, forse non hai molta conoscenza della lingua italiana e ti cimenti con essa senza le dovute precauzioni.
Da evidenziare che il collega utente Wagen parla di volo "A" che lo porta da Firenze a Milani e di volo B che lo porta da Milano a Chicago come ben appare sotto. Posto che A e B sono due voli differenti, lo capirebbe anche il mio cane, prova un poco a guardarti alo specchio e poi calcola chi soffre di alzheimer precoce oppure di presumtuosità a livelli immisurabili oppure di troppa spocchia per rendersi conto di aver sparato una fesseria e poi aver avuto la faccia tosta di sostenerla in malo modo.
Casomai non avessi notato il confrointo "Preciso che il Volo B era lo stesso identico aereo che ho preso poi partendo da Firenze" è effettuato tra un biglietto per volo unico e un biglietto comprendente un collegamento.
Mi astengo da ogni ulteriore commento sulla tua persona per non scadere al tuo medesimo infimo livello.
Ha ragione Proteus! :D Mi sembrava di essermi spiegato bene :D
L'ultima frase forse poteva trarre in inganno, ma nel complesso del discorso mi sembrava fosse chiara.
Cmq come diceva Proteus prendere un aereo "A" e andare da Firenze a Milano e poi a Milano prendere un aereo "B" per fare Milano-Chicago costava meno del fare il solo volo "B" Milano-Chicago.
Con l'ultima frase volevo chiarire che il volo "B" era lo stesso che ho preso poi partendo da Firenze!
roadrunner
02-11-2005, 09:50
ok....
no problem. ;)
Freeride
02-11-2005, 12:57
Con l'ultima frase volevo chiarire che il volo "B" era lo stesso che ho preso poi partendo da Firenze!
Allora consiglio di sostituire "aereo" con "volo".
roadrunner
02-11-2005, 19:34
Giusto, è più chiaro e corretto.
vedi che non c'era bisogno di litigare...... :D ;)
vedi che non c'era bisogno di litigare...... :D ;)Da quanto tempo siete sposati? ;)
Fratello Cadfael
03-11-2005, 00:14
Mi sembra che si parli di scioperi e situazione generale di Alitalia citando soltanto fonti giornalistiche.
Qui (http://www.beppegrillo.it/immagini/comunicato%20stampa.pdf) c'è la riproduzione di un comunicato dei sindacati che hanno promosso lo sciopero.
Ma possibile che altre compagnie aeree siano in utile e i loro manager guadagnino molto di meno di Cimoli che ipoteca la flotta per pagare i debiti? :confused:
ma che privilegi hanno le hostess o gli impiegati?
Pensa a tutti quelli col contratto di formazione e lavoro che si prendono delle sonore pedate nel culo dopo 1 o 2 anni perchè possono assumere altro personale con sgravi fiscali, o gli ex co.co.co....
Sono la maggioranza ma nessuno ne parla o meglio ne parlano a livello di cifre.
roadrunner
03-11-2005, 07:19
Pensa a tutti quelli col contratto di formazione e lavoro che si prendono delle sonore pedate nel culo dopo 1 o 2 anni perchè possono assumere altro personale con sgravi fiscali, o gli ex co.co.co....
Sono la maggioranza ma nessuno ne parla o meglio ne parlano a livello di cifre.
Quì ti dò ragione......
ma se ne parla poco perchè molti co.co.co non riescono ad avere una adeguata protezione sindacale, poichè la natura del loro lavoro è spesso richiesta in aziende di piccole dimensioni......
Mannaggia, quando penso che il mio migliore amico è co.co.co e alla mia età non si è potuto prendere ancora il mutuo per la casa......... :mad:
Però la tutela sindacale non è un privilegio per nessuno, tantomeno i lavoratori AZ
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