Adric
19-09-2005, 20:43
Il monitoraggio dell’Agenzia del Comune: nel 2004 gli ausiliari trovati al lavoro 9 volte su 100. Quest’anno solo 5 su 100
Più strisce blu, meno controlli: e arriva l’abusivo
Aumentano i posti a pagamento ma i “vigilini” sono sempre gli stessi. Posteggiatori scatenati
di DAVIDE DESARIO
Le strisce blu dilagano in tutta la città. Ma gli ausiliari della Sta che dovrebbero controllare la regolarità dei ticket ed evitare la doppia fila che massacra la viabilità romana sono praticamente sempre gli stessi. Negli ultimi cinque anni la sosta a pagamento è passata da circa 50.000 posti agli attuali 76.000 mentre i “vigilini” da 257 a 260. In pratica se nel 2001 ogni ausiliario del traffico doveva controllare 195 posti, ora deve verificarne 292. Ad approfittare di questo sovraccarico di lavoro sono soprattutto i parcheggiatori abusivi che, posizionati nei punti nevralgici della città davanti ad attrattori di macchine come ospedali, stadi, cinema e uffici pubblici, fanno affari d’oro gestendo, di fatto, le doppie file davanti alle strisce blu totalmente indisturbati.
La percezione è lampante: qualche anno fa bastava lasciare cinque minuti la macchina sulle strisce blu senza pagare e si aveva la certezza di trovare la multa sul parabrezza. Adesso non è più così. Le multe vengono fatte, è vero, ma chi vuol fare il furbo ha molte più possibilità di cavarsela. La conferma arriva dai monitoraggi effettuati dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici del Comune di Roma: nella rilevazione effettuata nel primo trimestre del 2004 i suoi ispettori trovarono ausiliari nei pressi delle strisce blu 9 volte su 100; nel primo trimestre del 2005 si è scesi a 5 su 100.
Ma il mancato incasso tra parcometri e multe è solo un aspetto del problema (aumentando i posti a pagamento, i ricavi della Sta sono comunque cresciuti del 29% in tre anni). Strisce blu non custodite, infatti, significano anche aumento dei parcheggiatori abusivi.
Mai come in questo ultimo periodo hanno conquistato strade e piazze della Capitale. Sono apparsi soprattutto davanti ad ospedali, edifici pubblici, ristoranti e cinema e puntualmente gestiscono la sosta in doppia fila davanti alle strisce blu (a volte anche comprese le strisce blu obbligando gli automobilisti ad una doppia tariffa: parcometro e abusivo). Ma oltre all’irregolarità la presenza degli abusivi causa macroscopici problemi alla viabilità: corse bus intrappolate dalle doppie file, traffico rallentato, sosta selvaggia ad incroci e in aree riservate ai disabili.
I conti sono presto fatti: dei 260 ausiliari, una trentina è dislocato nei parcheggi di scambio, un’altra settantina da aprile a giugno (e ad ottobre ricominceranno) hanno lavorato al piano di fluidificazione del traffico in collaborazione con la polizia municipale. Così a tenere sotto controllo i 76.000 posti delle strisce blu ci sono appena 170 ausiliari ovvero uno ogni 475 posti.
«Il problema c’è e lo conosciamo bene - ammette Fulvio Vento che da aprile ha sostituito Chicco Testa alla presidenza della Sta - Ma in questo momento le assunzioni e i cambiamenti di organico sono sospesi in vista della imminente fusione tra Atac e Sta. Stiamo studiando come organizzare al meglio il personale delle due aziende». E aggiunge: «Certo, la lotta ai parcheggiatori abusivi va combattuta tutti insieme. Gli ausiliari da soli non possono fare miracoli».
..........................
E al Policlinico si paga anche due volte
Gli ospedali sono presidiati dai parcheggiatori irregolari: è come una tassa sul parcometro
di LUCA BRUGNARA
L'abusivo non si ferma. Non si arrende nemmeno davanti agli ospedali dove, prossimamente, la sosta a pagamento sarà regolata da una tariffa ridotta. Tariffa che per ora, di fatto può risultare addirittura doppia: l'automobilista, una volta trovato un posto, oltre al parcometro deve spesso pagare una sorta di ”tassa” al parcheggiatore abusivo. Magari a scapito del parcometro, e a rischio-multa. Ma l’abusivo è inesorabile e ignorarlo è quasi impossibile. Se poi il posto c’è soltanto in doppia fila, bisogna mettere in conto due o tre euro di ”balzello”, se tutto va bene.
La situazione intorno all'Umberto I è esemplificativa: in viale del Policlinico, quattro posteggiatori improvvisati applicano una tariffa unitaria: 2 euro e sosta illimitata. E pagato il balzello si può parcheggiare ovunque, persino sul marciapiede. Ma la richiesta è rivolta anche a chi lascia l'auto nelle strisce blu (regolarmente in vigore dalle 8 alle 19) quando l'unico compito del posteggiatore sarebbe quello di indicare al visitatore il posto libero. «Un'ora di sosta - sottolinea Emanuele Rendo, in visita a un amico ricoverato - viene a costare 3 euro. In ogni caso, è preferibile pagare, se non altro per evitare eventuali sgradite sorprese al ritorno».
Sono in pochi ad andare via senza lasciare una moneta agli abusivi a cui non sfugge nulla ma, paradossalmente, proprio la loro presenza aiuta a ridurre il caos: esauriti i posti tariffati, i posteggiatori propongono agli automobilisti di lasciare la vettura in seconda fila, affidando a loro le chiavi. Qualche volta gli ausiliari della Sta passano per verificare il pagamento del parcometro ma, al loro arrivo, i posteggiatori si allontanano, svaniscono, per ricomparire quando il campo è libero.
Lo scenario si ripete, con piccole differenze, vicino all'ospedale pediatrico Bambino Gesù. Passeggiata del Gianicolo è interamente tariffata, ma quattro solerti posteggiatori abusivi indicano in continuazione i posti auto disponibili. La tariffa è di 2 euro e, a giudicare dalla quasi totale assenza dai cruscotti dei tagliandi regolari, sembra che i visitatori si limitino a pagare solo l'abusivo. «Parcheggio qui da alcuni giorni - sostiene Renato Tarelli, in visita a un nipote - pago solo l'abusivo e, finora, non ho mai trovato multe». In molti preferiscono questa soluzione al parking Gianicolo (tariffe più alte delle strisce blu ma almeno la sicurezza che non scade l’orario) e così le auto si snodano per l'intera rampa, curve comprese, restringendo la carreggiata.
Se i visitatori diretti al San Giovanni Calibita dell'Isola Tiberina, quasi obbligatoriamente, tentano di trovare un posto su lungotevere (senza posteggiatori abusivi), impresa quasi impossibile, via Amba Aradam con le sue strisce blu è la meta prescelta per parcheggiare da chi è diretto al San Giovanni Addolorata. Gli abusivi non mancano nemmeno in questa strada, ma si presentano saltuariamente e in pochi, appena una o due unità. «Spuntano solo nei momenti più caotici - spiega Maddalena Cortini, infermiera - e chiedono una somma a piacere». Come se non bastasse, a rendere più caotico il traffico contribuiscono le auto in perenne sosta vietata sulla corsia preferenziale.
A poca distanza, davanti all'ospedale militare del Celio, gli abusivi in realtà controllano soltanto la parte centrale della piazza. Mentre la sosta ai lati, tariffata, è esclusa dalle loro competenze.
Nuovo ospedale, infine, e altri abusivi, anche se soltanto in certi orari. E' quanto avviene su circonvallazione Gianicolense, nei pressi del San Camillo. La sosta, per lunghi tratti della strada, è vietata ma, di fatto, le auto sono sempre parcheggiate a spina. Un ”sistema” ingombrante ma caldeggiato dagli stessi abusivi, presenti anche nel piccolo parcheggio, che sarebbe gratuito, di via Majorana. La tariffa richiesta? Manco a dirlo: 2 euro.
(Il Messaggero)
Più strisce blu, meno controlli: e arriva l’abusivo
Aumentano i posti a pagamento ma i “vigilini” sono sempre gli stessi. Posteggiatori scatenati
di DAVIDE DESARIO
Le strisce blu dilagano in tutta la città. Ma gli ausiliari della Sta che dovrebbero controllare la regolarità dei ticket ed evitare la doppia fila che massacra la viabilità romana sono praticamente sempre gli stessi. Negli ultimi cinque anni la sosta a pagamento è passata da circa 50.000 posti agli attuali 76.000 mentre i “vigilini” da 257 a 260. In pratica se nel 2001 ogni ausiliario del traffico doveva controllare 195 posti, ora deve verificarne 292. Ad approfittare di questo sovraccarico di lavoro sono soprattutto i parcheggiatori abusivi che, posizionati nei punti nevralgici della città davanti ad attrattori di macchine come ospedali, stadi, cinema e uffici pubblici, fanno affari d’oro gestendo, di fatto, le doppie file davanti alle strisce blu totalmente indisturbati.
La percezione è lampante: qualche anno fa bastava lasciare cinque minuti la macchina sulle strisce blu senza pagare e si aveva la certezza di trovare la multa sul parabrezza. Adesso non è più così. Le multe vengono fatte, è vero, ma chi vuol fare il furbo ha molte più possibilità di cavarsela. La conferma arriva dai monitoraggi effettuati dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici del Comune di Roma: nella rilevazione effettuata nel primo trimestre del 2004 i suoi ispettori trovarono ausiliari nei pressi delle strisce blu 9 volte su 100; nel primo trimestre del 2005 si è scesi a 5 su 100.
Ma il mancato incasso tra parcometri e multe è solo un aspetto del problema (aumentando i posti a pagamento, i ricavi della Sta sono comunque cresciuti del 29% in tre anni). Strisce blu non custodite, infatti, significano anche aumento dei parcheggiatori abusivi.
Mai come in questo ultimo periodo hanno conquistato strade e piazze della Capitale. Sono apparsi soprattutto davanti ad ospedali, edifici pubblici, ristoranti e cinema e puntualmente gestiscono la sosta in doppia fila davanti alle strisce blu (a volte anche comprese le strisce blu obbligando gli automobilisti ad una doppia tariffa: parcometro e abusivo). Ma oltre all’irregolarità la presenza degli abusivi causa macroscopici problemi alla viabilità: corse bus intrappolate dalle doppie file, traffico rallentato, sosta selvaggia ad incroci e in aree riservate ai disabili.
I conti sono presto fatti: dei 260 ausiliari, una trentina è dislocato nei parcheggi di scambio, un’altra settantina da aprile a giugno (e ad ottobre ricominceranno) hanno lavorato al piano di fluidificazione del traffico in collaborazione con la polizia municipale. Così a tenere sotto controllo i 76.000 posti delle strisce blu ci sono appena 170 ausiliari ovvero uno ogni 475 posti.
«Il problema c’è e lo conosciamo bene - ammette Fulvio Vento che da aprile ha sostituito Chicco Testa alla presidenza della Sta - Ma in questo momento le assunzioni e i cambiamenti di organico sono sospesi in vista della imminente fusione tra Atac e Sta. Stiamo studiando come organizzare al meglio il personale delle due aziende». E aggiunge: «Certo, la lotta ai parcheggiatori abusivi va combattuta tutti insieme. Gli ausiliari da soli non possono fare miracoli».
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E al Policlinico si paga anche due volte
Gli ospedali sono presidiati dai parcheggiatori irregolari: è come una tassa sul parcometro
di LUCA BRUGNARA
L'abusivo non si ferma. Non si arrende nemmeno davanti agli ospedali dove, prossimamente, la sosta a pagamento sarà regolata da una tariffa ridotta. Tariffa che per ora, di fatto può risultare addirittura doppia: l'automobilista, una volta trovato un posto, oltre al parcometro deve spesso pagare una sorta di ”tassa” al parcheggiatore abusivo. Magari a scapito del parcometro, e a rischio-multa. Ma l’abusivo è inesorabile e ignorarlo è quasi impossibile. Se poi il posto c’è soltanto in doppia fila, bisogna mettere in conto due o tre euro di ”balzello”, se tutto va bene.
La situazione intorno all'Umberto I è esemplificativa: in viale del Policlinico, quattro posteggiatori improvvisati applicano una tariffa unitaria: 2 euro e sosta illimitata. E pagato il balzello si può parcheggiare ovunque, persino sul marciapiede. Ma la richiesta è rivolta anche a chi lascia l'auto nelle strisce blu (regolarmente in vigore dalle 8 alle 19) quando l'unico compito del posteggiatore sarebbe quello di indicare al visitatore il posto libero. «Un'ora di sosta - sottolinea Emanuele Rendo, in visita a un amico ricoverato - viene a costare 3 euro. In ogni caso, è preferibile pagare, se non altro per evitare eventuali sgradite sorprese al ritorno».
Sono in pochi ad andare via senza lasciare una moneta agli abusivi a cui non sfugge nulla ma, paradossalmente, proprio la loro presenza aiuta a ridurre il caos: esauriti i posti tariffati, i posteggiatori propongono agli automobilisti di lasciare la vettura in seconda fila, affidando a loro le chiavi. Qualche volta gli ausiliari della Sta passano per verificare il pagamento del parcometro ma, al loro arrivo, i posteggiatori si allontanano, svaniscono, per ricomparire quando il campo è libero.
Lo scenario si ripete, con piccole differenze, vicino all'ospedale pediatrico Bambino Gesù. Passeggiata del Gianicolo è interamente tariffata, ma quattro solerti posteggiatori abusivi indicano in continuazione i posti auto disponibili. La tariffa è di 2 euro e, a giudicare dalla quasi totale assenza dai cruscotti dei tagliandi regolari, sembra che i visitatori si limitino a pagare solo l'abusivo. «Parcheggio qui da alcuni giorni - sostiene Renato Tarelli, in visita a un nipote - pago solo l'abusivo e, finora, non ho mai trovato multe». In molti preferiscono questa soluzione al parking Gianicolo (tariffe più alte delle strisce blu ma almeno la sicurezza che non scade l’orario) e così le auto si snodano per l'intera rampa, curve comprese, restringendo la carreggiata.
Se i visitatori diretti al San Giovanni Calibita dell'Isola Tiberina, quasi obbligatoriamente, tentano di trovare un posto su lungotevere (senza posteggiatori abusivi), impresa quasi impossibile, via Amba Aradam con le sue strisce blu è la meta prescelta per parcheggiare da chi è diretto al San Giovanni Addolorata. Gli abusivi non mancano nemmeno in questa strada, ma si presentano saltuariamente e in pochi, appena una o due unità. «Spuntano solo nei momenti più caotici - spiega Maddalena Cortini, infermiera - e chiedono una somma a piacere». Come se non bastasse, a rendere più caotico il traffico contribuiscono le auto in perenne sosta vietata sulla corsia preferenziale.
A poca distanza, davanti all'ospedale militare del Celio, gli abusivi in realtà controllano soltanto la parte centrale della piazza. Mentre la sosta ai lati, tariffata, è esclusa dalle loro competenze.
Nuovo ospedale, infine, e altri abusivi, anche se soltanto in certi orari. E' quanto avviene su circonvallazione Gianicolense, nei pressi del San Camillo. La sosta, per lunghi tratti della strada, è vietata ma, di fatto, le auto sono sempre parcheggiate a spina. Un ”sistema” ingombrante ma caldeggiato dagli stessi abusivi, presenti anche nel piccolo parcheggio, che sarebbe gratuito, di via Majorana. La tariffa richiesta? Manco a dirlo: 2 euro.
(Il Messaggero)