View Full Version : Ma una banca....
Henry Wotton
18-09-2005, 16:12
può rifiutarsi di mandare un assegno in protesta ? :muro:
qualora esistanoi termini di legge per il protesto
è OBBLIGATA a farlo!
Henry Wotton
18-09-2005, 16:18
qualora esistanoi termini di legge per il protesto
è OBBLIGATA a farlo!
Il caso è il seguente: ho ricevuto un assegno che si è rivelasto essere scoperto. La mia banca e la banca di chi mi ha rilasciato questo assegno sono differenti. La banca del tizio si rifiuta di mandare l'assegno in protesta poichè facendolo avrebbe delle complicazioni con il proprio cliente. Questo tipo ha attualmente aperti dei finanziamenti/prestiti presso tale banca e loro stanno cercando di parargli il culo in tutti i modi.
può rifiutarsi di mandare un assegno in protesta ? :muro:
No... ci sono dei termini temporali (che ora non ricordo, non essendo cassiere)... ma in mancanza di provvista, alla scadenza dei termini, l'assegno deve essere protestato...
Henry Wotton
18-09-2005, 16:19
No... ci sono dei termini temporali (che ora non ricordo, non essendo cassiere)... ma in mancanza di provvista, alla scadenza dei termini, l'assegno deve essere protestato...
Inizialmente avevano detto due mesi. Attualmente sono già passati più di due mesi.
Il caso è il seguente: ho ricevuto un assegno che si è rivelasto essere scoperto. La mia banca e la banca di chi mi ha rilasciato questo assegno sono differenti. La banca del tizio si rifiuta di mandare l'assegno in protesta poichè facendolo avrebbe delle complicazioni con il proprio cliente. Questo tipo ha attualmente aperti dei finanziamenti/prestiti presso tale banca e loro stanno cercando di parargli il culo in tutti i modi.
La banca del tizio sta sbagliando (e sono diplomatico)... minacia di rivolgerti alla finanza e/o banca d'italia o ancora meglio all'ombudsman bancario... vedrai che cambiano idea! :D
Inizialmente avevano detto due mesi. Attualmente sono già passati più di due mesi.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
2 mesiiiiii?!?!?!?!?!?
O sono ignorante io (può essere) ma mi pare che il max concesso al cliente per rientare dallo scoperto sia 2 giorni! :eek:
Henry Wotton
18-09-2005, 16:23
La banca del tizio sta sbagliando (e sono diplomatico)... minacia di rivolgerti alla finanza e/o banca d'italia o ancora meglio all'ombudsman bancario... vedrai che cambiano idea! :D
Ormai con la finanza ho il telefono diretto :D Lo farò presente al direttore della mia banca visto che sta facendo il filo ai miei nonni per farsi depositare conti e fondi vari presso la sua filiale. Ormai è di casa :D
Henry Wotton
18-09-2005, 16:27
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
2 mesiiiiii?!?!?!?!?!?
O sono ignorante io (può essere) ma mi pare che il max concesso al cliente per rientare dallo scoperto sia 2 giorni! :eek:
Domani faccio una telefonata incazzosa alla BPN :D
La GdF rispetto alle banche è totalmente inerte, non toccherà mai un istituto di credito. Paradossalmente credo che sarebbe più efficace una sceneggiata ad un orario con gli sportelli ben affollati.
senti ,,, io ci lavoravo allo sportello di banca....
TRE GIORNI !!!! dopodichè chiunque doveva metterlo al protesto e non l'ha fatto è perseguibile legalmente .
Vompreso il segretario comunale. Dì solo questo al direttore della banca sua e tua e al segretario comunale del comune di residenza del debitore dicendogli che fra due giorni vai dai carabinierie desponi denuncia!
Azzo, non ci credo che dopo due mesi non hai fatto denunce..... ma che azzo t'han detto i finanzieri ??
Sono allibito!! L'italia non è mica il Bangladesh !
Tempo 24 ore e c'hai i soldi.
Il segretario comunale è un pubblico ufficiale ... se ha per le mani un assegno al protesto DEVE "smaltire la pratica" in due giorni !!! son cazzi amarissimi se ci marcia.
Idem con i direttori di banca coinvolti (leggermente meno perchè non son pubblici ufficiali).
Magari col protesto a questo chiudononi finanziamenti e va fallito e i soldi non li vedi più, ma mandi al giudice un po'
di LADRI .... perchè intendiamoci ... sti favori i segretari comunali e i direttori di banca se li fanno li fanno sapendo cheè un illecito e.... nonli fanno "a gratis".
Da una vita gli assegni non vengono più protestati dai soliti pubblici ufficiali ma direttamenmte dai funzionari della Stanza di Compensazione.
Quando una banca ha interesse a proteggere il cliente fa rispedire l'assegno con l'indicazione "fuori termine per il protesto" e ce l'hai nel culo!
Henry Wotton
19-09-2005, 12:31
Da una vita gli assegni non vengono più protestati dai soliti pubblici ufficiali ma direttamenmte dai funzionari della Stanza di Compensazione.
Quando una banca ha interesse a proteggere il cliente fa rispedire l'assegno con l'indicazione "fuori termine per il protesto" e ce l'hai nel culo!
In effetti la banca lo ha rispedito.
orestino74
19-09-2005, 12:51
Vola dai carabinieri e spiega tutto perbene...non aspettare ancora....
Ma scusa, l' assegno lo hai portato all' incasso alla tua banca o no?
Henry Wotton
19-09-2005, 12:56
Vola dai carabinieri e spiega tutto perbene...non aspettare ancora....
Ma scusa, l' assegno lo hai portato all' incasso alla tua banca o no?
Sì, l'ho consegnato alla mia banca.
orestino74
19-09-2005, 13:05
Sì, l'ho consegnato alla mia banca.
Ci devono pensare loro a queste questioni....incavolati col tuo Direttore....
Il protesto di un assegno non viene "deciso" in base ai personali convincimenti di un direttore, ma è regolato da norme chiare e dettagliate.
E, comunque, è il pubblico ufficiale (e non la banca) che restituisce l'assegno all'istituto di credito dichiarandolo "improtestabile perchè fuori termini".
Anche i termini della protestabilità sono definiti dalla legge e non facilmente aggirabili visto che i titoli viaggiano preceduti da comunicazioni telematiche.
In ultimo, ma non meno importante, il protesto è il minore dei mali. Il vero guaio è l'eventuale iscrizione all'archivio CAI presso la Banca d'Italia.
Infatti, se il titolo (protestato o meno non ha importanza) non viene pagato nei 60 giorni, il traente viene iscritto a detto archivio con conseguente revoca nel sistema (cioè in tutte le banche) della traenza di assegni per 6 mesi.
In definitiva, se è vero che quel cliente è così importante per quella banca, non potrà fare a meno di pagarti nei 60 giorni dalla data di scadenza dei termini di protesto.
orestino74
19-09-2005, 15:00
Il protesto di un assegno non viene "deciso" in base ai personali convincimenti di un direttore, ma è regolato da norme chiare e dettagliate.
E, comunque, è il pubblico ufficiale (e non la banca) che restituisce l'assegno all'istituto di credito dichiarandolo "improtestabile perchè fuori termini".
Anche i termini della protestabilità sono definiti dalla legge e non facilmente aggirabili visto che i titoli viaggiano preceduti da comunicazioni telematiche.
In ultimo, ma non meno importante, il protesto è il minore dei mali. Il vero guaio è l'eventuale iscrizione all'archivio CAI presso la Banca d'Italia.
Infatti, se il titolo (protestato o meno non ha importanza) non viene pagato nei 60 giorni, il traente viene iscritto a detto archivio con conseguente revoca nel sistema (cioè in tutte le banche) della traenza di assegni per 6 mesi.
In definitiva, se è vero che quel cliente è così importante per quella banca, non potrà fare a meno di pagarti nei 60 giorni dalla data di scadenza dei termini di protesto.
Si, ma lui non ha detto chi e come ha deciso di non mandare in protesto l' assegno e se lo stesso è tornato indietro "fuori termine protesto"...
Quello che volevo dire è che, secondo me, la sua banca non dovrebbe liquidarlo con "mi dispiace, si rifiutano", ma potrebbero aiutarlo a risolvere la questione senza che lui debba scrivere in un forum di tecnologia per avere risposta, no? :D
... Quello che volevo dire è che, secondo me, la sua banca non dovrebbe liquidarlo con "mi dispiace, si rifiutano", ma potrebbero aiutarlo a risolvere la questione senza che lui debba scrivere in un forum di tecnologia per avere risposta, no? :D
Ho letto solo ora la replica.
Se le cose stanno realmente in questi termini, hai pienamente ragione.
Spiegare in maniera chiara i termini della questione aiuterebbe ad evitare equivoci e migliora il rapporto banca/cliente.
Tuttavia, ti faccio notare che in nessuno degli interventi di Wotton c'è riportata la frase: "mi dispiace, si rifiutano".
A volte, ma non mi riferisco al caso in questione, le incomprensioni dipendono più dalla difficoltà di approcciare una materia sconosciuta che dalla poca chiarezza di chi da spiegazioni.
orestino74
20-09-2005, 13:02
Ho letto solo ora la replica.
Se le cose stanno realmente in questi termini, hai pienamente ragione.
Spiegare in maniera chiara i termini della questione aiuterebbe ad evitare equivoci e migliora il rapporto banca/cliente.
Tuttavia, ti faccio notare che in nessuno degli interventi di Wotton c'è riportata la frase: "mi dispiace, si rifiutano".
A volte, ma non mi riferisco al caso in questione, le incomprensioni dipendono più dalla difficoltà di approcciare una materia sconosciuta che dalla poca chiarezza di chi da spiegazioni.
Si, hai ragione, per questo intanto sarei andato dai carabinieri a raccontare il tutto, così anche il suo direttore avrebbe dovuto fornire spiegazioni più dettagliate in merito....
Si, hai ragione, per questo intanto sarei andato dai carabinieri a raccontare il tutto, così anche il suo direttore avrebbe dovuto fornire spiegazioni più dettagliate in merito....
C'è la diffusa convinzione nel forum che rivolgersi ai Carabinieri sia un modo per risolvere qualsiasi problema.
Ma non è così.
Se non c'è un reato penale da perseguire (e in questa storia certamente non c'è) è del tutto inutile rivolgersi alle forze dell'ordine.
Piuttosto, sarebbe il caso di rivolgersi a un legale (un civilista, naturalmente)per tentare il recupero della somma dal debitore.
In fin dei conti, anche se l'assegno fosse stato protestato, sarebbe stato comunque necessario avviare un'azione legale di recupero, pur se con un titolo già esecutivo.
orestino74
20-09-2005, 16:11
C'è la diffusa convinzione nel forum che rivolgersi ai Carabinieri sia un modo per risolvere qualsiasi problema.
Ma non è così.
Se non c'è un reato penale da perseguire (e in questa storia certamente non c'è) è del tutto inutile rivolgersi alle forze dell'ordine.
Piuttosto, sarebbe il caso di rivolgersi a un legale (un civilista, naturalmente)per tentare il recupero della somma dal debitore.
In fin dei conti, anche se l'assegno fosse stato protestato, sarebbe stato comunque necessario avviare un'azione legale di recupero, pur se con un titolo già esecutivo.
Probabilmente una ipotesi di reato c'è nell' ostruzionismo della banca (l' altra), e comunque la lezione di oggi è:
non accettate assegni da chiunque non conoscete molto, ma molto bene....
Anche se nella mia esperienza, meglio un assegno bucato che ti permette cmq di ottenere un decreto ingiuntivo, che le promesse verbali di pagamento!!
andrea 250
20-09-2005, 17:29
Ti fai dare l'assegno impagato in prima presentazione...vai dal notaio e lo fai protestare.
semplice :cool:
MILANOgirl
20-09-2005, 17:32
Ti fai dare l'assegno impagato in prima presentazione...vai dal notaio e lo fai protestare.
semplice :cool:
il mio amore sa sempre tutto :cool:
senti ,,, io ci lavoravo allo sportello di banca....
TRE GIORNI !!!! dopodichè chiunque doveva metterlo al protesto e non l'ha fatto è perseguibile legalmente .
Vompreso il segretario comunale. Dì solo questo al direttore della banca sua e tua e al segretario comunale del comune di residenza del debitore dicendogli che fra due giorni vai dai carabinierie desponi denuncia!
Azzo, non ci credo che dopo due mesi non hai fatto denunce..... ma che azzo t'han detto i finanzieri ??
Sono allibito!! L'italia non è mica il Bangladesh !
Tempo 24 ore e c'hai i soldi.
Il segretario comunale è un pubblico ufficiale ... se ha per le mani un assegno al protesto DEVE "smaltire la pratica" in due giorni !!! son cazzi amarissimi se ci marcia.
Idem con i direttori di banca coinvolti (leggermente meno perchè non son pubblici ufficiali).
Magari col protesto a questo chiudononi finanziamenti e va fallito e i soldi non li vedi più, ma mandi al giudice un po'
di LADRI .... perchè intendiamoci ... sti favori i segretari comunali e i direttori di banca se li fanno li fanno sapendo cheè un illecito e.... nonli fanno "a gratis".
in tre giorni protestano ma per l'iscrizione (che avviene solo se non paghi con le nuove norme) hai tempo 9 mesi.
protestare un assegno non significa assolutamente avere i soldi, significa poter iniziare una pratica legale sulla base del protesto.
la banca solitamente ha delle "scuse" con cui pararsi il fondoschiena, qualsiasi errore di compilazione rende un assegno non valido e quindi non protestabile,
difficilmente un direttore di banca rischierebbe una cosa del genere se non sapesse già di avere le spalle coperte
effettivamente ... se mancano i requisiti essenziali di compilazione,
la protestabilità se ne va prostitute.
:muro: :muro: :muro:
OH, ma .....
NOVITA' ?
Ti fai dare l'assegno impagato in prima presentazione...vai dal notaio e lo fai protestare.
semplice :cool:
Non è così che funziona! :D :D :D
andrea 250
21-09-2005, 09:22
Non è così che funziona! :D :D :D
Lo so...di solito dovrebbe essere la banca che porta il titolo al protesto...ma se non lo fa lei...lo porti tu dal notaio :)
andrea 250
21-09-2005, 09:27
il mio amore sa sempre tutto :cool:
;) tatina
Il caso è il seguente: ho ricevuto un assegno che si è rivelasto essere scoperto. La mia banca e la banca di chi mi ha rilasciato questo assegno sono differenti. La banca del tizio si rifiuta di mandare l'assegno in protesta poichè facendolo avrebbe delle complicazioni con il proprio cliente. Questo tipo ha attualmente aperti dei finanziamenti/prestiti presso tale banca e loro stanno cercando di parargli il culo in tutti i modi.
Non capisco il comportamento della tua banca, la gestione degli assegni è chiara e tracciata, ogni assegno va in protesto alla terza presentazione per ogni presentazione non andata a buon fine c'è sempre la motivazione che in genere è la mancanza di fondi dichiarata dal direttore, tutto questo finisce nello scalare del conto corrente (ci sono accrediti nominali e storni nominali) scritto nero su bianco, la banca dove si versa l'assegno se alla terza presentazione non vi è pagamento è tenuta ad avvertire il cliente ed inoltre si deve procedere con il protesto. Se accade che una banca cerchi di "aiutare il cliente" è il direttore che si assume le responsabilità autorizzando un pagamento senza fondi sul conto non di certo rimanda indietro un assegno col pericolo di un protesto che manderebbe in crisi l'affidabilità del cliente sul mercato.
Lo so...di solito dovrebbe essere la banca che porta il titolo al protesto...ma se non lo fa lei...lo porti tu dal notaio :)
Non insistere, stai sbagliando.
La banca non sceglie affatto se protestare o meno l'assegno: se vi sono i fondi lo paga, se non vi sono lo consegna al notaio.
Sarà poi il notaio ad accertare l'esistenza dei termini per il protesto (verifica della correttezza formale del titolo, termini di presentazione, ecc. ecc.) e a restituire il titolo protestato o meno.
E nessuno, tranne la banca presso la quale è incardinato il rapporto, può consegnare al Pubblico Ufficiale il titolo per il protesto.
Non capisco il comportamento della tua banca, la gestione degli assegni è chiara e tracciata, ogni assegno va in protesto alla terza presentazione per ogni presentazione non andata a buon fine c'è sempre la motivazione che in genere è la mancanza di fondi dichiarata dal direttore, tutto questo finisce nello scalare del conto corrente (ci sono accrediti nominali e storni nominali) scritto nero su bianco, la banca dove si versa l'assegno se alla terza presentazione non vi è pagamento è tenuta ad avvertire il cliente ed inoltre si deve procedere con il protesto. Se accade che una banca cerchi di "aiutare il cliente" è il direttore che si assume le responsabilità autorizzando un pagamento senza fondi sul conto non di certo rimanda indietro un assegno col pericolo di un protesto che manderebbe in crisi l'affidabilità del cliente sul mercato.
Mi spieghi meglio questa nuova teoria della "terza presentazione" e dell'essere "tenuta ad avvertire il cliente" da parte della banca?
Mi spieghi meglio questa nuova teoria della "terza presentazione" e dell'essere "tenuta ad avvertire il cliente" da parte della banca?
Capitato a me 2 volte, una volta che si versa l'assegno, la banca presenta lo stesso in stanza di compensazione per il relativo pagamento, se l'assegno non è coperto non viene pagato e quindi viene rigettato dall'altra banca con una motivazione, questo giochetto può avvenire per un massimo di 2 volte perchè alla terza scatta il protesto. Tecnicamente può accadere che passi anche un mese di tempo tra la prima e la terza presentazione. A me un assegno è stato pagato in terza presentazione, notai il misfatto dopo aver fatto un normale estratto conto sicuro che l'assegno era coperto, andai in banca a chiedere spiegazioni e mi dissero che solo se l'assegno era stato rifiutato per alla terza presentazione erano obbligati ad avvertirmi (telefonicamente). un altra volta presso un altra banca l'assegno mi è stato pagato in seconda, almeno in questo ultimo caso mi hanno spedito una lettera avvertendomi che non era stato possibile riscuotere l'assegno in prima presentazione.
ninjathoo
21-09-2005, 15:03
Si, ma lui non ha detto chi e come ha deciso di non mandare in protesto l' assegno e se lo stesso è tornato indietro "fuori termine protesto"...
Quello che volevo dire è che, secondo me, la sua banca non dovrebbe liquidarlo con "mi dispiace, si rifiutano", ma potrebbero aiutarlo a risolvere la questione senza che lui debba scrivere in un forum di tecnologia per avere risposta, no? :DAnche a me è capitato un assegno cabriolet, la mia banca mi ha chiamato e mi ha chiesto se potevo aspettare un po' di gg per metterlo all'incasso in qt il cliente dell'altra banca non aveva momentaneamente fondi. Ho dato l'ok, ho aspettato e mi è stato accreditato. E' strano il comportamento usato dalla banca dell'utente, in qt spesso frà istituti di credito si aiutano a salvare il culo ai clienti se qs non sono dei recidivi comportandosi come, appunto, si sono comportati con me.
:)
ninjathoo
21-09-2005, 15:09
Capitato a me 2 volte, una volta che si versa l'assegno, la banca presenta lo stesso in stanza di compensazione per il relativo pagamento, se l'assegno non è coperto non viene pagato e quindi viene rigettato dall'altra banca con una motivazione, questo giochetto può avvenire per un massimo di 2 volte perchè alla terza scatta il protesto. Tecnicamente può accadere che passi anche un mese di tempo tra la prima e la terza presentazione. A me un assegno è stato pagato in terza presentazione, notai il misfatto dopo aver fatto un normale estratto conto sicuro che l'assegno era coperto, andai in banca a chiedere spiegazioni e mi dissero che solo se l'assegno era stato rifiutato per alla terza presentazione erano obbligati ad avvertirmi (telefonicamente). un altra volta presso un altra banca l'assegno mi è stato pagato in seconda, almeno in questo ultimo caso mi hanno spedito una lettera avvertendomi che non era stato possibile riscuotere l'assegno in prima presentazione.Appunto, è una questione di correttezza della banca, anche a me in prima presentazione non fù pagato per mancanza di data, ma la mia banca me lo comunicò immediatamente con lettera. E cmq, ogni volta che presento un assegno ricevo una lettera che mi spiega tutto. ;)
Proviamo a ricostruire il percorso che fa un assegno che abbiamo ricevuto da un terzo dal momento del versamento sul conto nella nostra banca.
La prima differenza è determinata dall'importo.
Se l'assegno è superiore ai 5.000 euro va direttamente in una delle due stanze di compensazione (Roma o Milano) dove viene consegnato alla banca del traente (quello che ha firmato l'assegno) per essere spedito alla filiale di competenza.
Una volta giunto in filiale, la banca verifica la regolarità formale del titolo (firma, data, coincidenza dell'importo in lettere e in cifre, regolarità delle girate, ecc.) e la capienza del conto.
Se non ci sono fondi o vi sono gravi irregolarità che impediscono il pagamento (firma difforme, alterazione del titolo, ecc.), la banca consegna il titolo al pubblico ufficiale comunicando telematicamente alla banca negoziatrice l'avvio al protesto.
Il notaio, esaminato il titolo, eleva il protesto o lo restituisce improtestato se vi è una delle cause TASSATIVAMENTE indicate dalla legge che rende non protestabile l'assegno.
Per essere chiaro, non è rimesso al libero arbitrio di nessuno "scegliere" se protestare o meno il titolo.
Se, invece, l'assegno è di importo inferiore al limite di 5.000 euro si segue la procedura della check trunkation, cioè dell'invio solo telematico dei dati del titolo alla banca del traente.
In questo caso (E SOLO IN QUESTO CASO), se il titolo non è pagabile per mancanza fondi o altra causa prevista dalla legge, viene inviata la comunicazione di "impagato a prima presentazione" alla banca negoziatrice e, contemporaneamente, inviato l'assegno alla banca del traente.
Se, una volta giunto a destinazione, l'assegno può essere pagato (perchè, ad esempio, sono stati costituiti i fondi) la storia finisce.
Se, invece, non vi sono le condizioni, si avvia la stessa identica procedura che ho illustrato prima: invio al notaio, eventuale protesto, ecc.
Non vi sono seconde o terze presentazioni.
Non vi è obbligo di comunicazione al cliente, ma solo una prassi non vincolante.Anche perchè, con le norme sulla privacy, il cliente non ha alcun obbligo di lasciare i propri recapiti telefonici.
Naturalmente il discorso potrebbe essere approfondito con disquisizioni di natura commerciale, etica e quant'altro inerente la materia (molto poco conosciuta).
Ma non mi pare il caso di affontarle qui.
Appunto, è una questione di correttezza della banca, anche a me in prima presentazione non fù pagato per mancanza di data, ma la mia banca me lo comunicò immediatamente con lettera. E cmq, ogni volta che presento un assegno ricevo una lettera che mi spiega tutto. ;)
in questo caso il piacere lo hanno fatto a te non a lui, mancando la data l'assegno non era protestabile, se tu avessi insistito avresti perso il diritto alla riscossione, aspettando tu hai dato il tempo al debitore di trovare i soldi che (essendo evidentemente una persona onesta) non ha voluto approfittare della situazione (anche perchè avrebbe cmq fatto brutta figura con la banca)
questo lo dico sulla base di quel che ho visto di persona, potrei sbagliare ma non credo
Proviamo a ricostruire il percorso che fa un assegno che abbiamo ricevuto da un terzo dal momento del versamento sul conto nella nostra banca.
La prima differenza è determinata dall'importo.
Se l'assegno è superiore ai 5.000 euro va direttamente in una delle due stanze di compensazione (Roma o Milano) dove viene consegnato alla banca del traente (quello che ha firmato l'assegno) per essere spedito alla filiale di competenza.
Una volta giunto in filiale, la banca verifica la regolarità formale del titolo (firma, data, coincidenza dell'importo in lettere e in cifre, regolarità delle girate, ecc.) e la capienza del conto.
Se non ci sono fondi o vi sono gravi irregolarità che impediscono il pagamento (firma difforme, alterazione del titolo, ecc.), la banca consegna il titolo al pubblico ufficiale comunicando telematicamente alla banca negoziatrice l'avvio al protesto.
Il notaio, esaminato il titolo, eleva il protesto o lo restituisce improtestato se vi è una delle cause TASSATIVAMENTE indicate dalla legge che rende non protestabile l'assegno.
Per essere chiaro, non è rimesso al libero arbitrio di nessuno "scegliere" se protestare o meno il titolo.
Se, invece, l'assegno è di importo inferiore al limite di 5.000 euro si segue la procedura della check trunkation, cioè dell'invio solo telematico dei dati del titolo alla banca del traente.
In questo caso (E SOLO IN QUESTO CASO), se il titolo non è pagabile per mancanza fondi o altra causa prevista dalla legge, viene inviata la comunicazione di "impagato a prima presentazione" alla banca negoziatrice e, contemporaneamente, inviato l'assegno alla banca del traente.
Se, una volta giunto a destinazione, l'assegno può essere pagato (perchè, ad esempio, sono stati costituiti i fondi) la storia finisce.
Se, invece, non vi sono le condizioni, si avvia la stessa identica procedura che ho illustrato prima: invio al notaio, eventuale protesto, ecc.
Non vi sono seconde o terze presentazioni.
Non vi è obbligo di comunicazione al cliente, ma solo una prassi non vincolante.Anche perchè, con le norme sulla privacy, il cliente non ha alcun obbligo di lasciare i propri recapiti telefonici.
Naturalmente il discorso potrebbe essere approfondito con disquisizioni di natura commerciale, etica e quant'altro inerente la materia (molto poco conosciuta).
Ma non mi pare il caso di affontarle qui.
Il fatto accadutomi risale al 2002 non so se adesso è cambiato qualcosa sulla prassi, comunque lo scalare sul mio conto, evidenzia ben 2 presentazioni andate a male e pagamento per la terza, quando ho fatto l'estratto dal bancomat ho letto degli accrediti e degli addebiti e sono subito andato a chiedere spiegazioni allo sportello, mi sono irritato chiedendo di essere informato in questi casi e loro mi hanno detto delle 3 presentazioni e che erano tenuti ad informarmi solo nel caso in cui ci fosse il protesto in atto. Il secondo fatto che ho descritto invece è recente e come ho detto prima la banca mi ha inviato una lettera informandomi della cosa.
Sicuramente non conosco la materia a dovere non lo metto in dubbio, ho solo raccontato come mi sono andate le cose (e per fortuna che mi è andata bene).
Adesso ti pongo una questione che non ho mai ben compreso, mettiamo che non ho un conto corrente se voglio incassare un assegno personalmente dalla banca in cui è stato emesso è vero che la banca puo' rifiutarsi di pagarlo se questo supera una certa cifra oppure ha una girata?
Il fatto accadutomi risale al 2002 non so se adesso è cambiato qualcosa sulla prassi, comunque lo scalare sul mio conto, evidenzia ben 2 presentazioni andate a male e pagamento per la terza, quando ho fatto l'estratto dal bancomat ho letto degli accrediti e degli addebiti e sono subito andato a chiedere spiegazioni allo sportello, mi sono irritato chiedendo di essere informato in questi casi e loro mi hanno detto delle 3 presentazioni e che erano tenuti ad informarmi solo nel caso in cui ci fosse il protesto in atto. Il secondo fatto che ho descritto invece è recente e come ho detto prima la banca mi ha inviato una lettera informandomi della cosa.
Sicuramente non conosco la materia a dovere non lo metto in dubbio, ho solo raccontato come mi sono andate le cose (e per fortuna che mi è andata bene).
Adesso ti pongo una questione che non ho mai ben compreso, mettiamo che non ho un conto corrente se voglio incassare un assegno personalmente dalla banca in cui è stato emesso è vero che la banca puo' rifiutarsi di pagarlo se questo supera una certa cifra oppure ha una girata?
sulle presentazioni confermo, è successo anche a me
per la seconda domanda: un assegno lo puoi incassare direttamente
a. se la tua banca ti accorda questo favore come cliente (pur non essendo la stessa che ha emesso l'assegno
b. nella stessa banca emittente dell'assegno ma diversa agenzia solo in alcuni istituti (ad esempio da noi Unicredit ha un massimale di € 1000, la Banca Popolare non lo fa nemmeno se preghi)
c. nella stessa banca stessa agenzia indicata sull'assegno devono pagartelo qualsiasi sia la cifra, ma possono rifiutarsi in caso di girata (anche in caso sia emesso "a me medesimo" e girato)
sulle presentazioni confermo, è successo anche a me
per la seconda domanda: un assegno lo puoi incassare direttamente
a. se la tua banca ti accorda questo favore come cliente (pur non essendo la stessa che ha emesso l'assegno
b. nella stessa banca emittente dell'assegno ma diversa agenzia solo in alcuni istituti (ad esempio da noi Unicredit ha un massimale di € 1000, la Banca Popolare non lo fa nemmeno se preghi)
c. nella stessa banca stessa agenzia indicata sull'assegno devono pagartelo qualsiasi sia la cifra, ma possono rifiutarsi in caso di girata (anche in caso sia emesso "a me medesimo" e girato)
Mi e' capitato il caso c, praticamente mi sono presentato con un assegno di pochi migliaia di euro emesso al mio nome, quelli della banca hanno fatto un pò di problemi, non volevano pagarmelo alla fine oltre a dare i miei dati personali mi sono fatto presentare da un correntista di quella filiale che conoscevo, come persona "affidabile", capisco per i documenti personali ma cavolo l'assegno è un titolo al portatore e per farmelo pagare ho dovuto cercare una specie di "raccomandazione" . A riguardo delle girate credo che sia ingiusto vietare il pagamento e se una persona non ha il conto corrente come fa?
Il fatto accadutomi risale al 2002 non so se adesso è cambiato qualcosa sulla prassi, comunque lo scalare sul mio conto, evidenzia ben 2 presentazioni andate a male e pagamento per la terza, quando ho fatto l'estratto dal bancomat ho letto degli accrediti e degli addebiti e sono subito andato a chiedere spiegazioni allo sportello, mi sono irritato chiedendo di essere informato in questi casi e loro mi hanno detto delle 3 presentazioni e che erano tenuti ad informarmi solo nel caso in cui ci fosse il protesto in atto. Il secondo fatto che ho descritto invece è recente e come ho detto prima la banca mi ha inviato una lettera informandomi della cosa.
Sicuramente non conosco la materia a dovere non lo metto in dubbio, ho solo raccontato come mi sono andate le cose (e per fortuna che mi è andata bene).
Adesso ti pongo una questione che non ho mai ben compreso, mettiamo che non ho un conto corrente se voglio incassare un assegno personalmente dalla banca in cui è stato emesso è vero che la banca puo' rifiutarsi di pagarlo se questo supera una certa cifra oppure ha una girata?
La normativa in questione non è cambiata dopo il 2002 (tranne l'introduzione dal giugno 2002 dell'archivio CAI che, però, non influisce nel discorso).
Molto probabilmente consultare l'estratto conto ti ha indotto in errore.
Infatti, per interrompere i termini di comunicazione dell'impagato, la banca effettua un addebito e un accredito di una somma pari all'assegno.
Poi, se l'assegno viene pagato, non vi sono altre scritture. Se, invece, c'è il protesto viene effettuato il riaddebito definitivo.
Tutte queste scritture contabili, obbligatorie per rispettare le norme di legge in materia, possono indurre in un errore di interpretazione.
Soprattutto se chiediamo spiegazioni a un impiegato frettoloso e poco disponibile.
Resta il fatto che non esistono "tre presentazioni", ma una sola, seguita dall'esito definitivo con la spedizione materiale del titolo.
Per ciò che riguarda il tuo quesito, devo dirti che l'obbligo di pagare un assegno bancario a un soggetto "non cliente" dello sportello presso il quale è tratto non esiste.
E questo indipendentemente dall'importo del titolo o dal numero di girate.
Naturalmente, nella pratica di tutti i giorni questo succede con accorgimenti, limiti e prassi che variano da istituto a istituto.
Alla base delle differenze di comportamento c'è la necessità di trovare un giusto equilibrio fra la gestione di un rischio (il cambio a persona non conosciuta dalla banca) e la flessibilita di un servizio che si mette a disposizione dei propri clienti (e fra questi servizi c'è anche il pagamento attraverso un assegno di conto corrente).
Ti ripeto: non c'è assolutamente alcun obbligo, ma solo l'applicazione combinata di buon senso, norme interne, equilibrio ed esperienza.
L'unico obbligo esiste se l'assegno è presentato attraverso un intermediario autorizzato, ad esempio un'altra banca.
In questo caso il pagamanto non può essere negato.
ninjathoo
22-09-2005, 02:03
in questo caso il piacere lo hanno fatto a te non a lui, mancando la data l'assegno non era protestabile, se tu avessi insistito avresti perso il diritto alla riscossione, aspettando tu hai dato il tempo al debitore di trovare i soldi che (essendo evidentemente una persona onesta) non ha voluto approfittare della situazione (anche perchè avrebbe cmq fatto brutta figura con la banca)
questo lo dico sulla base di quel che ho visto di persona, potrei sbagliare ma non credoForse non mi sono spiegato, ma erano due casi differenti!
;)
Henry Wotton
07-10-2005, 17:06
Nella giornata di oggi l'assegno è stato "protestato". Ah, tra le altre cose.... il tizio ha un'attività, adesso che gli succederà? :D
ninjathoo
08-10-2005, 01:57
Nella giornata di oggi l'assegno è stato "protestato". Ah, tra le altre cose.... il tizio ha un'attività, adesso che gli succederà? :DDetto con parole povere? Cazzi suoi!!
:D :D :D
Henry Wotton
08-10-2005, 08:21
Detto con parole povere? Cazzi suoi!!
:D :D :D
Eh vabbè, ma sono curioso :D
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