Adric
17-09-2005, 20:36
Sabato 17 Settembre 2005
L’opera era stata appena allestita da un artista tedesco. Un passante ha avvertito la polizia ieri notte
Distrutta la “nuvola” al Quirinale
La scultura, nei giardini di fronte al Palazzo, sbriciolata a martellate
di DAVIDE DESARIO e GIUSEPPE MARTINA
Un’altra notte di vandali. Al centro di Roma. Al centro che più centro non si può: nei giardini del Quirinale, a pochi passi dall’ufficio del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, qualcuno ha ridotto in pezzi un’opera d’arte contemporanea in gesso.
Dopo lo sfregio alla fontana della Navicella al Celio, un altro martello ha colpito. Questa volta non è stata distrutta un’opera d’arte storica ma una realizzata soltanto qualche ora prima dall’artista tedesco Manuel Franke per Tra-Monti, una speciale mostra giunta alla quarta edizione patrocinata dal Comune e dalla Provincia e dalla Regione. Una mostra alla quale prendono parte artisti italiani e stranieri che hanno la peculiarità di aprire un dialogo diretto con il luogo in cui operano: un’opera al campo di calcio in via di Colle Oppio e altre a piazza San Martino ai Monti, in via Cavour, via Nazionale e Villa Aldobrandini.
Il quarantunenne artista tedesco è intervenuto al Giardino del Quirinale dove ha realizzato un’opera in gesso bianca e viola: una sorta di grande nuvola estesa all’interno del parco. Ma poche ore dopo averla conclusa, nella notte tra giovedì e venerdì, qualcuno l’ha ridotta in mille pezzi nonostante l’ingresso del giardino si trovi a cinquanta metri dalla garitta che presidia l’ingresso del Quirinale e dalle quattro-cinque volanti della polizia posteggiate in via XX Settembre.
Un’aggressione particolarmente violenta: oltre a spaccare l’opera nel suo complesso i responsabili hanno anche lanciato le lastre di gesso contro la statua posta al centro del giardino e poi contro un albero poco distante.
Ad avvertire la polizia, a tarda notte, è stato un passante che ha chiamato il centralino del 113. Sul posto sono intervenuti in un primo momento gli agenti del commissariato Viminale. Della questione è stata interessata anche la polizia Scientifica della questura: ieri pomeriggio, intorno alle 14,30, gli agenti hanno effettuato rilievi e immagini fotografiche. Nel contempo, dopo aver verificato l’integrità delle altre opere, il responsabile dell’associazione che organizza la mostra ha presentato la denuncia al commissariato Viminale che indaga sull’accaduto. Gli investigatori stanno già studiando il sistema di telecamere che circonda il Quirinale per cercare immagini e fotogrammi utili per le indagini.
Con ogni probabilità, ipotizzano gli inquirenti, per distruggere l’opera d’arte è stato utilizzato un martello o una mazzetta. E quasi certamente non si è trattato di una sola persona ma di almeno due poiché le lastre sollevate e distrutte sono pesanti.
E pensare che proprio oggi, giorno della terza edizione della Notte Bianca, alle 18 era in programma nel Giardino del Quirinale un incontro con gli artisti. Compreso Manuel Franke che ieri pomeriggio è corso a vedere la sua opera distrutta, ha scosso il capo ed è andato via senza rilasciare dichiarazioni.
(Il Messaggero)
L’opera era stata appena allestita da un artista tedesco. Un passante ha avvertito la polizia ieri notte
Distrutta la “nuvola” al Quirinale
La scultura, nei giardini di fronte al Palazzo, sbriciolata a martellate
di DAVIDE DESARIO e GIUSEPPE MARTINA
Un’altra notte di vandali. Al centro di Roma. Al centro che più centro non si può: nei giardini del Quirinale, a pochi passi dall’ufficio del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, qualcuno ha ridotto in pezzi un’opera d’arte contemporanea in gesso.
Dopo lo sfregio alla fontana della Navicella al Celio, un altro martello ha colpito. Questa volta non è stata distrutta un’opera d’arte storica ma una realizzata soltanto qualche ora prima dall’artista tedesco Manuel Franke per Tra-Monti, una speciale mostra giunta alla quarta edizione patrocinata dal Comune e dalla Provincia e dalla Regione. Una mostra alla quale prendono parte artisti italiani e stranieri che hanno la peculiarità di aprire un dialogo diretto con il luogo in cui operano: un’opera al campo di calcio in via di Colle Oppio e altre a piazza San Martino ai Monti, in via Cavour, via Nazionale e Villa Aldobrandini.
Il quarantunenne artista tedesco è intervenuto al Giardino del Quirinale dove ha realizzato un’opera in gesso bianca e viola: una sorta di grande nuvola estesa all’interno del parco. Ma poche ore dopo averla conclusa, nella notte tra giovedì e venerdì, qualcuno l’ha ridotta in mille pezzi nonostante l’ingresso del giardino si trovi a cinquanta metri dalla garitta che presidia l’ingresso del Quirinale e dalle quattro-cinque volanti della polizia posteggiate in via XX Settembre.
Un’aggressione particolarmente violenta: oltre a spaccare l’opera nel suo complesso i responsabili hanno anche lanciato le lastre di gesso contro la statua posta al centro del giardino e poi contro un albero poco distante.
Ad avvertire la polizia, a tarda notte, è stato un passante che ha chiamato il centralino del 113. Sul posto sono intervenuti in un primo momento gli agenti del commissariato Viminale. Della questione è stata interessata anche la polizia Scientifica della questura: ieri pomeriggio, intorno alle 14,30, gli agenti hanno effettuato rilievi e immagini fotografiche. Nel contempo, dopo aver verificato l’integrità delle altre opere, il responsabile dell’associazione che organizza la mostra ha presentato la denuncia al commissariato Viminale che indaga sull’accaduto. Gli investigatori stanno già studiando il sistema di telecamere che circonda il Quirinale per cercare immagini e fotogrammi utili per le indagini.
Con ogni probabilità, ipotizzano gli inquirenti, per distruggere l’opera d’arte è stato utilizzato un martello o una mazzetta. E quasi certamente non si è trattato di una sola persona ma di almeno due poiché le lastre sollevate e distrutte sono pesanti.
E pensare che proprio oggi, giorno della terza edizione della Notte Bianca, alle 18 era in programma nel Giardino del Quirinale un incontro con gli artisti. Compreso Manuel Franke che ieri pomeriggio è corso a vedere la sua opera distrutta, ha scosso il capo ed è andato via senza rilasciare dichiarazioni.
(Il Messaggero)