View Full Version : [Thread unificati] Renato Soru contro la presenza base USA a La Maddalena
"La base di La Maddalena serve ancora alla Sardegna", 15 maggio 2005
Intervista all'Ambasciatore Mel Sembler
La seguente intervista è apparsa sul quotidiano "L'Unione Sarda" del 15 maggio 2005 (ed è riportata sul sito www.usembassy.it)
Intervista di Paolo Figus
L'ambasciatore: «La presenza navale Nato fondamentale per la sicurezza del Mediterraneo»
"Ora c'è un grosso pericolo, si chiama terrorismo transnazionale"
Ha undici nipoti, e ne va molto fiero: 75 anni, nato nel Missouri, Mel Sembler da quattro anni è ambasciatore degli Stati Uniti in Italia. Nominato da George W. Bush dopo la prima elezione a presidente, col secondo mandato Sembler tra qualche mese lascerà l'Italia e tornerà nel suo Paese. Dice di essere rimasto affascinato dalla Sardegna e, in questa intervista, parla della base di Santo Stefano, dalle origini alla situazione attuale, dalle polemiche sull'inquinamento alle ricadute economiche. È nota, sotto questo punto di vista la posizione della Regione sarda, che ha ufficialmente chiesto il recupero di Santo Stefano e l'abbandono della base da parte degli americani. Posizione ribadita giovedì in un incontro a Roma tra il governatore Soru e l'ambasciatore. Identica la risposta: questa è una questione internazionale che va discussa tra i due Stati sovrani.
Ambasciatore Sembler, il comunismo è morto, il muro di Berlino caduto e anche la guerra fredda è finita da dieci anni: come mai in Sardegna esiste ancora la base di Santo Stefano?
«Prima di tutto è importante ricordare che si tratta di una base di supporto per le operazioni Nato, non solo italiane o americane. La guerra fredda potrà essere anche terminata, ma altre minacce relative alla stabilità della nostra alleanza e alla pace nel mondo, sono emerse in particolare dal terrorismo "transnazionale". La presenza navale della Nato nel bacino del Mediterraneo rimane vitale. L'operazione Nato in Sardegna è parte integrante della lotta al traffico delle armi di distruzione di massa, di persone e sostanze stupefacenti, così come nella guerra contro il terrorismo in supporto alla sicurezza nazionale nell'interesse sia dell'Italia che degli Stati Uniti. Bisogna inoltre considerare che venti anni fa la fine della Guerra Fredda e il sorgere del terrorismo transnazionale era impensabile. La nostra capacità di prevedere il futuro tra venti anni non è migliore di quella che era allora. La presenza navale della Nato nel Mediterraneo resterà molto probabilmente necessaria per affrontare quelle sfide che oggi sono altrettanto imprevedibili».
Quanti americani ci sono ora a La Maddalena?
«Poco meno di 1.500 militari, 100 dipendenti civili americani e circa mille familiari (coniugi e bambini) che sono residenti alla Maddalena. Il totale della "popolazione americana" è di circa 2.600 persone».
Facciamo un passo indietro: quando e perché è nata la base di La Maddalena?
«Un accordo è stato sottoscritto tra il Governo italiano e quello americano nel 1972, stabilendo un punto logistico di nave officina per la marina americana presso la base italiana a Santo Stefano. Non ci sono basi americane in Italia. La Marina Usa, i marinai e le loro famiglie sono ospiti delle basi italiane e delle comunità vicine. Siamo fieri di essere ospiti del Governo italiano a La Maddalena all'interno del nostro accordo Nato. Come abbiamo sempre fatto negli ultimi 33 anni, continueremo ad essere buoni amici e vicini adempiendo agli impegni presi con il Governo e la gente d'Italia, Sardegna e La Maddalena».
Al di là del buon vicinato, questa presenza a cosa serve, qual è la sua utilità, a cosa contribuisce?
«Alla sicurezza e difesa dell'area mediterranea, e a un più esteso impegno della Nato in materia di sicurezza, dal quale traggono vantaggio gli italiani e i sardi in particolare. Per quanto riguarda concretamente la Sardegna, la presenza navale Usa rappresenta per l'isola un impatto economico positivo di 35 milioni di euro all'anno. Il profitto deriva da contratti edili, contratti di servizi, impiego diretto, approvvigionamenti, locazioni, trasporti, acquisti e molto altro ancora. Ci sono 172 italiani che lavorano alla Maddalena direttamente per la Marina Usa. In più ci sono circa 190 italiani che lavorano per altri imprenditori che forniscono servizi legati alla presenza americana. La spendida ospitalità sarda e le bellezze naturali godute dai nostri marinai e dalle loro famiglie diventano anch'esse una efficace pubblicità per la vostra regione».
Quanti sottomarini ci sono a La Maddalena?
«Nessun sottomarino è assegnato permanentemente di stanza alla Maddalena. I sottomarini che sostano a La Maddalena fanno parte di operazioni di spiegamento dagli Stati Uniti della durata di circa sei mesi. Durante questi spiegamenti può essere che un sottomarino sosti a La Maddalena per una settimana o due prima di rientrare in porto negli Usa. Questo permette ai sottomarini l'approvvigionamento di cibo e permette all'equipaggio di apprezzare l'ospitalità dei sardi».
Il Senato italiano ha indagato sull'inquinamento radioattivo causato dai sottomarini nucleari Usa. I risultati?
«Siamo gratificati dal fatto che gli accertamenti del Senato concordino con i nostri: infatti il Senato non ha riscontrato alcuna incidenza nelle acque della Maddalena in seguito alla presenza della flotta Usa. Il nostro monitoraggio ha dimostrato costantemente che non vi è stata alcuna modifica dell'ambiente derivante dalla nostra presenza. I nostri risultati sono condivisi dal Governo Italiano e un confronto con le analisi condotte da esperti italiani dimostra che la presenza attuale di radioattività è la stessa di 35 anni fa prima dell'arrivo degli americani. I marinai americani e le loro famiglie sono parte integrante della comunità, e hanno lo stesso interesse dei cittadini italiani a mantenere buoni rapporti di vicinato e a preservare l'ambiente nel rispetto dell'intera comunità. La Marina Usa osserva gli stessi standard ambientali applicati nei porti americani».
Turismo, parco nazionale: è compatibile la presenza della Marina Usa con queste due componenti così importanti in quella zona?
«Non vedo incompatibilità. Le recenti audizione del Senato hanno confermato che la Marina americana è un buon ospite e un responsabile amministratore delle acque della Maddalena. I marinai e i loro familiari che lavorano a La Maddalena sono anche tra i migliori turisti in Sardegna. Infine, bisogna ricordare che l'area della base italiana a La Maddalena, in cui gli americani sono ospiti, era stata scelta dagli italiani. La Sardegna e tutta la zona intorno a La Maddalena sono posti bellissimi. La presenza americana non toglie nulla alle bellezze naturali e non è di alcun impedimento allo sviluppo turistico».
Ma la presenza militare americana impedisce il rilancio economico della Sardegna?
«No. Questo argomento non regge guardando alla realtà economica. Io provengo dallo stato della Florida che per molti versi è simile alla Sardegna, in modo particolare per le bellezze naturali. In Florida abbiamo basi militari, un poligono militare, e godiamo di una delle economie più solide degli Stati Uniti. Abbiamo una economia che favorisce il turista, l'investitore, le forze armate e l'ambiente. Infatti, gli abitanti della Florida avrebbero molto da obiettare se il governo americano proponesse la chiusura delle installazioni militari nel nostro stato, in quanto la loro chiusura danneggerebbe l'economia della Florida. La Sardegna gode di un fantastico ambiente naturale. I turisti desiderano visitarla. E chi investe vuole costruire strutture che attirino il turista. Ho parlato con alcuni imprenditori che hanno deciso di non investire in Sardegna, ma non dicono che la ragione sia la presenza militare, italiana o americana. Essi dicono molto chiaramente che la ragione sta nel fatto che il sistema legale e burocratico italiano e regionale non dà loro la fiducia di poter guadagnare denaro. Se non date ascolto alle persone che hanno soldi da investire, e non affrontate le questioni legali ed economiche concrete, la Sardegna non potrà godere di una reale crescita economica, indipendentemente dalla presenza militare».
Capitolo ospitalità. Che rapporti ci sono tra la gente del nord Sardegna, e in modo particolare La Maddalena, e gli americani? Esistono contrasti, momenti di frizione oppure ormai si può parlare di integrazione?
«Sento dire solo cose positive dalla Marina Usa, che apprezza molto l'ospitalità a La Maddalena, in Sardegna e in Italia da oltre 30 anni. Una intera generazione di americani e maddalenini hanno beneficiato di tante relazioni personali e professionali che si sono sviluppate tra le nostre comunità. Le famiglie americane e i marinai riferiscono di essere trattati come parte della comunità: i bambini americani e quelli italiani che giocano insieme nelle piazze, le relazioni di buon vicinato, i marinai che stringono amicizia con i residenti. Sentirsi parte della comunità significa anche il desiderio degli americani di contribuire alla "nostra" comunità. La Marina Usa apprezza le opportunità nelle quali è stata coinvolta: in primavera nella pulizia delle spiagge, nel restaurare una chiesa locale, nella visita agli anziani, nella partecipazione a eventi culturali come il carnevale e nell'incoraggiare gli italiani a partecipare agli eventi culturali americani come ad esempio il 4 luglio, il giorno del Ringraziamento e Halloween. Molti americani hanno imparato la lingua italiana e un gran numero si è stabilita nella Sardegna settentrionale definitivamente».
In Iraq purtroppo sta continuando una guerra sanguinosa, anche alcuni militari sardi sono caduti.
«La Sardegna, al di là della sua grande ospitalità, è una buona amica e alleata. Ricordiamo gli eroi, membri della Brigata Sassari e Carabinieri, che hanno perso la loro vita a Nassirya, e altri italiani, militari e civili, che si sono sacrificati nel tentativo di aiutare la popolazione dell'Iraq, dell'Afghanistan e di altri paesi nel mondo. La Brigata Sassari ha una bella e onorabile tradizione. Come nostri alleati condividiamo la fierezza dei sardi di questa Brigata che per oltre 90 anni hanno contribuito alla sicurezza e pace nel mondo. Il sacrificio dei suoi soldati per mantenere la pace in una terra problematica non sarà dimenticato».
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Maddalena: dove navigano i sottomarini nucleari
23 NOVEMBRE 2004
Maddalena: dove navigano i sottomarini nucleari"Una storia agghiacciante". Si apre con questa frase pronunciata da Massimo Zucchetti, ingegnere nucleare e docente ordinario di impianti nucleari, il racconto per immagini andato in onda su La 7 che parte da un incidente avvenuto, nelle acque della Maddalena (Sardegna) l'ottobre dello scorso anno. Un incidente quasi del tutto dimenticato e sottovalutato dai media nazionali. Ma tenuto vivo dalle associazioni ambientaliste che stanno portando avanti una battaglia perché cose del genere non succedano più. A raccontare la storia e gli aggiornamenti su questo caso ci ha pensato, quasi del tutto isolato, Armando Sommajulo, giornalista de La 7, che nell'ultima puntata di Effetto Reale, l'approfondimento settimanale del TG ha indagato su quello che sta accadendo nei fondali marini della Sardegna. "La Maddalena: S.O.S Plutonio", questo il titolo del reportage di Sommajulo. Un racconto minuzioso che parte da quel 20 ottobre 2003, quando gli abitanti sono sorpresi nel dormiveglia, alle 23.30 da un boato. Non si trattava di una scossa di terremoto, come si vuol far credere inizialmente, ma da fonti americane si scopre, che un sottomarino americano ha avuto un incidente nei pressi della Maddalena. L'arcipelago della Maddalena, in Sardegna, è sede di un parco marino di incomparabile bellezza, e al suo interno pare che navighino tranquillamente sottomarini militari americani a propulsione nucleare. Grazie anche al lavoro del WWF locale e dell'impegno da parte delle associazioni ambientaliste a sollevare il problema, Effetto Reale ha scoperto che l'anno scorso alcuni sub del Wwf hanno raccolto campioni di alghe che analizzati da un istituto indipendente francese hanno evidenziato la presenza di Plutonio 239. Ma le indagini ufficiali delle autorità italiane smentiscono tutto. Ma Legambiente e l'Università della Tuscia a settembre di quest'anno rilanciano l'allarme sulla presenza di radionuclidi trans-uranici nelle acque di balneazione: tracce di radioattività sono state rilevate nell'arcipelago della Maddalena, intorno alla base navale americana dell'isola di Santo Stefano che ospita i sommergibili atomici. Un' inchiesta vera e propria quella realizzata da Sommajulo che per verificare le notizie date dalle associazioni ambientaliste parte per la Francia, dove incontra l' ingegnere nucleare Bruno Chareyron dell'istituto francese CRIIRAD che ha realizzato le analisi. E qui, lo studioso conferma che nelle acque della Maddalena hanno scoperto esserci valori elevatissimi di Torio 234 e, soprattutto, la presenza di Plutonio 239. Ma l'inchiesta prosegue e vengono intervistati il professor Mauro Cristaldi dell'Università La Sapienza di Roma che alle telecamere de La Sette denuncia persino la contaminazione della catena alimentare. Mentre il professor Massimo Zucchetti parla della pericolosità per l'ambiente dei sottomarini a propulsione nucleare che navigano nel parco della Maddalena. E come tutte le buone inchieste non poteva mancare la voce istituzionale: quella del Ministro Matteoli. Secondo i dati rilevati da Apat, Icram e Arpa i livelli di radioattività nell'arcipelago escluderebbero rischi reali per la popolazione. A riferirlo è stato lo stesso Ministro dell'Ambiente che ha escluso rischi reali per la popolazione ma ha anche annunciato un nuovo monitoraggio più completo e con l'ausilio di Istituti di Ricerca internazionali. E intanto il governatore della Regione, Renato Soru ha fatto visita alla base Usa di La Maddelena e ha ribadito, con una frase già utilizzata in campagna elettorale, la volontà della Giunta Regionale di chiedere la smilitarizzazione dell'area di Santo Stefano.
Giorgia Marzi
(Vita)
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29-4-2005
Soru: "resistenza contro le servitù militari"
“Nei prossimi giorni la Regione effettuerà una resistenza pacifica contro le servitù militari in Sardegna”. Lo ha detto il Presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, che vuole mantenere l’impegno preso in campagna elettorale per ottenere dai militari italiani e americani che controllano una porzione vastissima del territorio e del mare sardo un credibile piano di ritiro. “Noi - ha proseguito Soru - saremo contrari a tutto ciò che riguarda le servitù fino a quando non riconosceranno alla Sardegna il diritto di discutere su questo tema. Non è pensabile che, ad esempio, l’80% delle bombe italiane siano esplose nella nostra isola”.
Fonte: il Manifesto
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5-5-2005
Sardegna: Soru rifiuta indennizzi Usa
Il Presidente della Regione Sardegna Renato Soru si è rifiutato di firmare gli indennizzi ai pescatori di Capo Teulada, costretti a non lavorare per le esercitazioni belliche dei militari Usa. E’ questo il primo concreto atto pacifico del governatore dell’isola contro le basi americane in Sardegna, già annunciata qualche giorno fa. “Sono dieci mesi - ha detto - che su Capo Teulada cerco un confronto con il governo. Non ho mai ricevuto risposta. E ora mi viene presentato un testo in cui si parla solo di soldi, quaranta euro per pescatore il giorno, di fronte all’enormità di un’area sottratta allo sviluppo della nostra terra. Le elemosine non c’interessano”. L’ambasciatore americano Mel Sembler sarà in Sardegna per parlare con Soru nei prossimi giorni per parlare della base a La Maddalena e Soru confermerà “In pace gli americani sono arrivati in Sardegna, in pace se ne devono andare”.
Fonte: il Manifesto
LittleLux
17-09-2005, 11:21
Posizione perfettamente lecita ma a patto che poi, partiti gli americani,l'allegro Soru non pretenda compensi per la perdita economica che subirebbe l'indotto a causa del venir meno dell'introito fornito dal personale della base, occorre prendersi le responsabilità inerenti le proprie decisioni per poter vantare indipendenza nelle stesse decisioni, altrimmenti sarebbe troppo comodo decidere mandando, uso abituale nel bel paese, il conto ad altri.
Ciao
P.S. Vuoi la bicicletta ?, allora devi esser ben cosciente che poi dovrai pedalare senza chiedere a nessuno di farlo in tua vece.
Guarda che non si tratta del volere o meno la bicicletta. Quella base, alla Sardegna, cre solo danno, percui non ci sarebbe nemmeno bisogno di risarcimento, perchè a ben vedere, il risarcimento sarebbe lo stesso smantellamento della base, che restituirebbe un tratto di territorio e di mare stupendo ai legittimi proprietari, ossia gli abitanti della zona, che sicuramente saprebbero usarlo al meglio. ;)
LittleLux
17-09-2005, 11:44
Le ipotesi non sono di mio interesse, lo sono i fatti e questi, considerando i precedenti italici, impongono di esser ben chiari e precisi a scanso di fraintendimenti. Soru può certamente proseguire nella sua battaglia se questa non avrà ricadute su altri e sappia che una volta avuta la bicicletta i Sardi dovranno pedalare senza accampare alcun aiuto.
Ciao.
P.S. Sarebbe ora di finirla con il prendere decisioni che poi finiscono per gravare sulle spalle di altri, se desiderano che la base traslochi, diritto indiscutibile, se ne assumano tutte le, siano esse positive o negative, conseguenze, le quali rappresentano un dovere altrettanto indiscutibile.
E' chi ha detto che non debbano assumersi le proprie responsabilità? E poi, scusa, a chi in realtà è stato tolto, con la costruzione di quella base? A me che vivo a Milano, oppure a te che vivi in Emilia Romagna? Non credo a nessuno dei due, giusto? Inoltre, credi che abbiano potuto esprimere, i sardi, la propria volontà circa la presenza della base in quei luoghi? No. E' stato il governo ad imporla. Quindi le responsabilità, mi pare. essi se lo sono già prese, e per ben 33 anni. Pensa se decidessero di mettere una bella base militare sotto casa tua. Cosa ne penseresti, tanto più se questa presenza ti venisse imposta. Pensare, immedesimandosi anche nell'altro, non è virtù di tutti, vedo.
Ciao
P.S.: vedo che il tuo interesse si estrinseca secondo ciò che tu ritieni più conveniente al supporto delle tue tesi. ;)
Soru è tutta l'estate che rompe con la presenza militare in sardegna, prima ce l'aveva con i poligoni di capo Teulada, poi con Salto di Quirra, poi ancora con Pederasefogu, adesso visto che i casini con il ministero della difesa italiano non gli bastano li cerca anche con il DOD.
Ok che i sardi vedono i militari come gli irakeni vedono gli americani però a tutto c'è un limite.
Senza contare il fatto che le uniche zone che sono rimaste incontaminate in sardegna sono proprio quelle militari.
Amu_rg550
17-09-2005, 13:03
Posizione perfettamente lecita ma a patto che poi, partiti gli americani,l'allegro Soru non pretenda compensi per la perdita economica che subirebbe l'indotto a causa del venir meno dell'introito fornito dal personale della base, occorre prendersi le responsabilità inerenti le proprie decisioni per poter vantare indipendenza nelle stesse decisioni, altrimmenti sarebbe troppo comodo decidere mandando, uso abituale nel bel paese, il conto ad altri.
Ciao
P.S. Vuoi la bicicletta ?, allora devi esser ben cosciente che poi dovrai pedalare senza chiedere a nessuno di farlo in tua vece.
certo proteus, il discorso che fai riguardo l'assunzione di responsabilità è sicuramente corretto e doveroso, la considero pure io una condizione imprescindibile.
ma insiema a questa considerazione, va tracciato un bilancio su ricavi/costi della basi in sardegna: tra quelle usa e nato sono circa 24.000 ettati, contro i 16.000 del resto del continente.
per non parlare dei 3 milioni di ettari di mare.
a metà degli anni 70 fu riconosciuto un lecito rimborso per le zone penalizzate, in tutt'italia: sai in che anno si sono accorti del fatto che la sardegna fosse al primo posto come territorio occupato? nel 2000 mi pare.
sono anni che si lotta in regione per vedere i risarcimenti per i danni alla pesca delle zone di teulada, del poligono nato/usa.
idem capo frasca.
il rapporto costi benefici non è certo paritetico: nella base usa di la maddalana per esempio lavorano circa 200 sardi a vario titolo, tra edilizia, pulizia e manutenzione della base.
ora, questi lavori non generano alcun know-how, se non quello riproducibile in ambienti gestiti dallo stato o da grosse strutture private o altre militari.
il catering ed il giro di denaro dei soldati all'esterno delle basi sono briciole.
una chiusura delle basi non implicherebbe, se non in un primo momento, particolari disagi. dall'altro lato, il territorio che invece potrebbe esser sfruttato a fini turistici è immenso: ora il parco geomarino di santo stefano è il primo econucleare al mondo, dato che annette la base usa.
le servitù militari gestiscono il territorio e tutelano l'ambiente si dice: 'nsomma, adesso a titolo di esempio, gli usa vogliono ampliare la base di parecchi metri cubi di cemento, in pieno parco.
poi parlando di bonifica del territorio, basti pensare alla polemiche sul tratto di mare di la maddalena o di teulada, ove i pescatori asseriscono che le bombe arrivino ben oltre i confini del demanio militare in acqua, e nessuno si interessa di ciò.
per non parlare dei bombardamenti di piccolo paradisi di costa.
parliamo degli attuali indennizzi proposti e rifutati da soru, o dell'amicizia che lega sardegna e basi usa secondo sembler: sono elemosine, così come è stato detto da soru.
adesso che c'è il rischio di un ridimensionamento delle basi, sia a livello nazionale che usa c'è interesse, prima, quando si chiedevano rimborsi, quando a parlare erano solo i rappresentati comunali nisba.
se il malcontento viene dalle zone stesse nelle quali ci sono le basi, ha voglia sembler di parlare di amicizia: che lo vada a dire a la maddalena, o a teulada..
posso capire che le forze armate nato necessitino di zone per i poligoni, e che la sardegna possa offrirne in percentuali maggiori di altri posti.
ma anche le popolazioni circostanti hanno dei diritti e delle necessità, finora inascoltate se non adesso che la situazione si muove.
posso capire che gli usa paghino allo stato belle cifre per le basi.
ma a parte il fatto che in base allo statuto sardo tutti soldi inutilizzati derivati dall'affitto del territorio dovrebbero tornare in sardegna e così non è, francamente non vi è più la necessità di una presenza così invasiva ed inutile.
un ridimensionamento del territorio ed una rinegoziazione degli accordi è quantomeno d'uopo.
Senza contare il fatto che le uniche zone che sono rimaste incontaminate in sardegna sono proprio quelle militari.
:uh:
domanda: sei mai stato in sardegna?
:uh:
domanda: sei mai stato in sardegna?
si
jumpermax
17-09-2005, 14:07
si
hem.. immagino fosse una domanda retorica per invitarti a spiegare meglio la tua posizione... posso sbagliare magari... :D
roadrunner
17-09-2005, 14:12
Posizione perfettamente lecita ma a patto che poi, partiti gli americani,l'allegro Soru non pretenda compensi per la perdita economica che subirebbe l'indotto a causa del venir meno dell'introito fornito dal personale della base, occorre prendersi le responsabilità inerenti le proprie decisioni per poter vantare indipendenza nelle stesse decisioni, altrimmenti sarebbe troppo comodo decidere mandando, uso abituale nel bel paese, il conto ad altri.
Ciao
P.S. Vuoi la bicicletta ?, allora devi esser ben cosciente che poi dovrai pedalare senza chiedere a nessuno di farlo in tua vece.
Ma perchè, c'è indotto?
Prova a venire a La Maddalena e ti accorgrai che gli Americani vivono in totale autoproduzione.....e intendo totale totale!!!!
Anche alcuni amici ForzaItalioti di maddalena e Palau vogliono liberarsi della base......magari per liberare potenzialità turistiche dell'arcipeago.
Senza contare il fatto che le uniche zone che sono rimaste incontaminate in sardegna sono proprio quelle militari.
A me risulta che le zone dedicate alle esercitazioni militari siano piene di uranio impoverito, stile Kosovo.
LittleLux
17-09-2005, 14:26
Soru è tutta l'estate che rompe con la presenza militare in sardegna, prima ce l'aveva con i poligoni di capo Teulada, poi con Salto di Quirra, poi ancora con Pederasefogu, adesso visto che i casini con il ministero della difesa italiano non gli bastano li cerca anche con il DOD.
Ok che i sardi vedono i militari come gli irakeni vedono gli americani però a tutto c'è un limite.
Senza contare il fatto che le uniche zone che sono rimaste incontaminate in sardegna sono proprio quelle militari.
pour parlè
Phantom II
17-09-2005, 18:55
A me risulta che le zone dedicate alle esercitazioni militari siano piene di uranio impoverito, stile Kosovo.
Anche se non ci fosse uranio impoverito, per il semplice fatto che in quei poligoni si utilizza munizionamento operativo mi sembra molto difficile che tali zone siano le più incontaminate della regione.
Tornando al discorso base, la sua presenza non aveva ragion d'essere in un luogo simile quando venne costruita, ora che le minacce con cui venne giustificata sono cessate da 15 anni ne ha ancora meno, per cui prima la smantellano meglio è.
Lucio Virzì
17-09-2005, 19:29
Guarda che non si tratta del volere o meno la bicicletta. Quella base, alla Sardegna, cre solo danno, percui non ci sarebbe nemmeno bisogno di risarcimento, perchè a ben vedere, il risarcimento sarebbe lo stesso smantellamento della base, che restituirebbe un tratto di territorio e di mare stupendo ai legittimi proprietari, ossia gli abitanti della zona, che sicuramente saprebbero usarlo al meglio. ;)
Quoto.
Ma perchè, c'è indotto?
Prova a venire a La Maddalena e ti accorgrai che gli Americani vivono in totale autoproduzione.....e intendo totale totale!!!!
Anche alcuni amici ForzaItalioti di maddalena e Palau vogliono liberarsi della base......magari per liberare potenzialità turistiche dell'arcipeago.
Ma infatti, per favore... :rolleyes:
Era ora che qualcuno prendesse una posizione precisa e forte sulla questione!
LuVi
skywalker77
17-09-2005, 19:30
Per capire di cosa stiamo parlando.
http://img305.imageshack.us/img305/8789/immagine0707zd1tz.th.jpg
Il problema fondamentale della base in questione è che è stata costituita sulla base di un accordo segreto quando la nostra costituzione specifica in maniera chiara che questo tipo di limitazione del territorio nazionale deve essere autorizzata attrverso un trattato internazionale sottoposta a ratifica da parte del parlamento.
Freeride
17-09-2005, 19:50
Quella che vedo sopra nn è 32x32 vero?
von Clausewitz
18-09-2005, 01:49
Per capire di cosa stiamo parlando.
http://img305.imageshack.us/img305/8789/immagine0707zd1tz.th.jpg
Il problema fondamentale della base in questione è che è stata costituita sulla base di un accordo segreto quando la nostra costituzione specifica in maniera chiara che questo tipo di limitazione del territorio nazionale deve essere autorizzata attrverso un trattato internazionale sottoposta a ratifica da parte del parlamento.
non credo sia così, perchè se così fosse, il problema non sarebbe tanto la base in se, quanto il fatto che i governi degli ultimi 33 anni, una trentina, abbiano derogato se non violato una precisa disposizione costituzione
ora siccome non pesno che una cosa del genere sia possibile, si tratta evidentemente di un trattato sottoscritto, come dice l'ambasciatore Sembler, dalle parti contestualmente e regolarmente e qundi con approvazione parlamentare o come addizionale ad accordi e trattati precedentemente sottoscritti, quindi rientrante tutto nella piena legalità costituzionale
il punto è un altro che non la conformità dell'accordo alla nostra costituzione ;)
von Clausewitz
18-09-2005, 02:09
cmq quando si parla di basi militari, figuriamoci quelle USA, qui da noi è subito il trionfo della demagogia e del provincialismo
qualcuno mi sa spiegare il motivo di ciò, cioè perche solo in Italia è così e invece negli altri paesi è diverso?
perchè noi siamo dei "diversi" rispetto a questa e altre tematiche?
ancora non ho trovato una risposta esauriente a questo interrogativo
cmq vedrò di scrivere qualcosa domani
skywalker77
18-09-2005, 09:09
non credo sia così, perchè se così fosse, il problema non sarebbe tanto la base in se, quanto il fatto che i governi degli ultimi 33 anni, una trentina, abbiano derogato se non violato una precisa disposizione costituzione
ora siccome non pesno che una cosa del genere sia possibile, si tratta evidentemente di un trattato sottoscritto, come dice l'ambasciatore Sembler, dalle parti contestualmente e regolarmente e qundi con approvazione parlamentare o come addizionale ad accordi e trattati precedentemente sottoscritti, quindi rientrante tutto nella piena legalità costituzionale
il punto è un altro che non la conformità dell'accordo alla nostra costituzione ;)
Quello che dice Sambler conta molto poco, quando avremo una base nucleare italiana nel bel mezzo del parco delle Florida keys allora le cose che dice avranno senso. Detto questo vorrei capire, se di provincialismo come tu dici si tratta, quale altro paese oltre la Germania, in Europa, ha accettato e subisce ancora limitazioni così pesanti del proprio diritto territoriale, quale paese accetta che i militari stranieri vadano in giro a commettere reati di ogni sorta sul proprio territorio senza essere perseguiti.
Per la questione dell'accordo segreto, evidentemente nè tu nè Sambler sapete da cosa nasce la leggittimazione della base della Maddalena ecco un link che ve lo spiega. http://italy.indymedia.org/news/2003/11/433929.php
A me risulta che le zone dedicate alle esercitazioni militari siano piene di uranio impoverito, stile Kosovo.
ma assolutamente no, a partire dal fatto che i proiettili in DU in poligono non sono MAI usati, dato che sono assolutamente ingestibili, in poche parole data la loro alta velocità di uscita dalla bocca da fuoco non sai dove vanno a finire, passano anche attraverso le dune o montagne di terra.
Senza contare il fatto che i poligoni sardi non sono frequentati da mezzi che utilizzano proiettili al DU.
skywalker77
18-09-2005, 11:24
ma assolutamente no, a partire dal fatto che i proiettili in DU in poligono non sono MAI usati, dato che sono assolutamente ingestibili, in poche parole data la loro alta velocità di uscita dalla bocca da fuoco non sai dove vanno a finire, passano anche attraverso le dune o montagne di terra.
Senza contare il fatto che i poligoni sardi non sono frequentati da mezzi che utilizzano proiettili al DU.
E invece mi pare che in ambito NATO la sperimentazione sui proiettili in DU sia stata effettuata a capo Teulada, non ho il tempo di postare link adesso ma spero di poterlo fare presto.
skywalker77
18-09-2005, 11:34
Spero, considerando la tossicità del metallo in questione, ti sbagli ma, non so perchè, sono pessimista.
Ciao
Guarda non posso dire niente di certo al momento ma ho visto documenti e qualche servizio televisivo a riguardo, in particolare c'era una causa intentata da un'artigliere che aveva prestato servizio a capo Teulada, l'artigliere aveva cotratto la leucemia, e affermava che nel poligono veniva usato munizionamento DU, del resto sappiamo che tali munizioni sono state sperimentate dall'esercito italiano.
Quello che dice Sambler conta molto poco, quando avremo una base nucleare italiana nel bel mezzo del parco delle Florida keys allora le cose che dice avranno senso. Detto questo vorrei capire, se di provincialismo come tu dici si tratta, quale altro paese oltre la Germania, in Europa, ha accettato e subisce ancora limitazioni così pesanti del proprio diritto territoriale
Da quanto il dipartimento della difesa USA ha dichiarato di voler dimezzare entro 7 anni le basi in Germania si è scatenato un tale casino che i tedeschi stanno facendo carte false per far restare gli americani, pena l'impoverimento totale di molte zone, la perdita di lavoro di molti civili e la perdita delle concessioni sulle basi. Una rovina praticamente
quale paese accetta che i militari stranieri vadano in giro a commettere reati di ogni sorta sul proprio territorio senza essere perseguiti.
tutti quelli che hanno firmato gli accordi di Londra, cosa credi che mai nessun militare italiano sia mai stato beccato a commettere qualche crimine mentre era in addestramento in US? Mica lo hanno processato gli americani.
L'anno scorso un militare italiano era accusato dello stupro di usa soldatessa USA, è stato processato in italia e assolto.
Per la questione dell'accordo segreto, evidentemente nè tu nè Sambler sapete da cosa nasce la leggittimazione della base della Maddalena ecco un link che ve lo spiega. http://italy.indymedia.org/news/2003/11/433929.php
voglio qualcosa di più serio che un link da indymedia
E invece mi pare che in ambito NATO la sperimentazione sui proiettili in DU sia stata effettuata a capo Teulada, non ho il tempo di postare link adesso ma spero di poterlo fare presto.
Gli A10 e gli Apache, che utilizzano proiettili in DU sono stanziati in Germania, luogo che abbonda di poligoni, dato che fino all' altro ieri c'erano 3/4 delle forze NATO, trovami una foto di un A10 o un apache in sardegna e ti do un premio
tali munizioni sono state sperimentate dall'esercito italiano.
muahahahaha, questa è bellissima, l'esercito nemmeno disponde di bocche da fuoco che sparano proiettili al DU, come il 30mm dell' Apache o dell' A10
Guarda non posso dire niente di certo al momento ma ho visto documenti e qualche servizio televisivo a riguardo, in particolare c'era una causa intentata da un'artigliere che aveva prestato servizio a capo Teulada, l'artigliere aveva cotratto la leucemia, e affermava che nel poligono veniva usato munizionamento DU, del resto sappiamo che tali munizioni sono state sperimentate dall'esercito italiano.
del resto c'è chi afferma di aver contratto leucemia utilizzando missili anticarro...che niente hanno a che fare con il DU...
skywalker77
18-09-2005, 11:52
Gli A10 e gli Apache, che utilizzano proiettili in DU sono stanziati in Germania, luogo che abbonda di poligoni, dato che fino all' altro ieri c'erano 3/4 delle forze NATO, trovami una foto di un A10 o un apache in sardegna e ti do un premio
Come ti ha detto Protesu un qualsiasi pezzo d'artiglieria può sparare munizionamenti DU, del resto i pezzi di artigleria in dotazione al nostro esercito hanno degli standard NATO da rispettare che sono comuni a tutti i partecipanti al patto atlantico.
Per esempio l'espressione 7.62 NATO ti dice qualcosa?
Suggerirei di sostituire la base USA con una moschea, così miglioreremmo l'integrazione e il terrorismo sarebbe sconfitto. :)
Come ti ha detto Protesu un qualsiasi pezzo d'artiglieria può sparare munizionamenti DU, del resto i pezzi di artigleria in dotazione al nostro esercito hanno degli standard NATO da rispettare che sono comuni a tutti i partecipanti al patto atlantico.
Per esempio l'espressione 7.62 NATO ti dice qualcosa?
scusa ma forse nn hai ancora ben capito il motivo per cui si usa il DU, le artiglierie terrestri non utilizzano DU, infatti stiamo parlando di artiglierie aeronautiche, in italia sono in servizio i calibri 20mm e 27mm Mauser, e proiettili di questo tipo in DU non ci sono, al massimo potrei concederti il 30mm usato dagli MB339, però un 30mm DEFA, quindi anche li niente DU.
P.S. Che un tipo di veicolo da combattimento sia "di stanza" qui o là poco importa, è mobile proprio perchè veicolo e trasferirlo temporaneamente non è cosa difficile, anzi !!.
Non ho detto che non è facile, è semplicemente inutile, inoltre ne Apache ne A10 sono mai stati in sardegna per esercitazioni, in particolare gli A10, quando c'erano, erano basati in inghilterra, con rischieramenti in Germania, non sono mai stati in italia, non ce n'era necessità strategica, al contrario che in germania
skywalker77
18-09-2005, 12:09
scusa ma forse nn hai ancora ben capito il motivo per cui si usa il DU, le artiglierie terrestri non utilizzano DU, infatti stiamo parlando di artiglierie aeronautiche, in italia sono in servizio i calibri 20mm e 27mm Mauser, e proiettili di questo tipo in DU non ci sono, al massimo potrei concederti il 30mm usato dagli MB339, però un 30mm DEFA, quindi anche li niente DU.
Non mi pare che qui si parli di soli munizionamenti aereonautici, ovviamente per pezzi di artiglieria io intendo anche quelli montati su carri, quelli anticarro etc.
http://www.uranioimpoverito.it/utilizzo.htm
skywalker77
18-09-2005, 12:15
Esistono pure i cannoni anticarro terrestri, non solo quelli installati sui veicoli da attacco al suolo. Senza contare che il DU ha grande efficacia anche contro i bunker e mi pare che essi possano essere bersaglio per l'artiglieria campale.
Ciao.
P.S. Rammento che siamo nel puro campo delle ipotesi di fattibilità senza certezza alcuna che sia stato realizzato alcunchè, benchè possibilissimo, di quanto ipotizzato.
Infatti, però se leggi in link, anche i Tomahawk contengono DU e quelli vengono correntementi utilizzati dalla US navy nei poligoni sardi.
ok, davo per scontato che lo sapessi, nessuna unità corazzata statunitense è mai stata di stanza in italia, ma le 2 divisioni corazzate US erano (dico erano perchè ormai ce n'è 1 sola), nessun Abrams è mai stato in sardegna, per il semplice motivo che:
1) il poligono di capo teulada non è sufficente a ospitare azioni a fuoco terrestri di con proiettili perforanti, che siano in DU o in tungsteno (a causa della velocità e della portata del proiettile).
2)muovere una unità corazzata e farla arrivare in un pezzo di terra sardo quando sei nelle pianure tedesche non ha senso
3)nessuna unità corazzata US è mai stata in sardegna in esercitazione
Riguardo i carri italiani, non hanno mai fatto uso di DU, anche perchè i nostri carri sono entrati in linea relativamente tardi, nel 1998, quando ormai le sperimentazioni di DU, anche in teatri operativi, erano finite da un pezzo, senza contare che l'esercito da in appalto sempre alla stessa azienda la produzione di munizioni per carri, munizioni che sono reliazzate con penetratore in tungsteno, anche volendo sperimentarle, non sarebbe stato possibile, per il punto 1 scritto in alto
Infatti, però se leggi in link, anche i Tomahawk contengono DU e quelli vengono correntementi utilizzati dalla US navy nei poligoni sardi.
no, guarda qua l'hai sparata grossa, il tomahawk non è mai stato utilizzato in poligono, non dico in italia, ma nemmeno in europa, i test del tomahawk sono fatti alla Pacific Missile Range Facility, in california.
Ammeno che tu non ti riferisca ai Tomahawk nucleari schierati in sicilia a fine anni '80....ma in sardegna di funghi atomici non ne ho mai visti...
Per Proteus: non esistono proiettili per artiglieria campale in DU, anche perchè non avrebbe senso, il proiettili di artgilieria campale basa il suo effetto sulla frammentazione, non la penetrazione.
roadrunner
18-09-2005, 12:29
Posizione perfettamente lecita ma a patto che poi, partiti gli americani,l'allegro Soru non pretenda compensi per la perdita economica che subirebbe l'indotto a causa del venir meno dell'introito fornito dal personale della base,
Questo l'hai scritto tu??? e io ti ho risposto.
...fai meno il presuntuosetto.... :rolleyes:
Prima fai un giro a La Maddalena, guarda come vivono gli Americani, se e quale ricchezza producono. I sardi, più che i muratori e i giardinieri, per gli americani non fanno.
Questo è il discorso relativo alla ricchezza e all'indotto.
Se poi vogliamo parlare di opportunità politica, strategia, ringraziamento per il 1940/45....è un altro paio di maniche.
von Clausewitz
18-09-2005, 12:48
Quello che dice Sambler conta molto poco, quando avremo una base nucleare italiana nel bel mezzo del parco delle Florida keys allora le cose che dice avranno senso. Detto questo vorrei capire, se di provincialismo come tu dici si tratta, quale altro paese oltre la Germania, in Europa, ha accettato e subisce ancora limitazioni così pesanti del proprio diritto territoriale, quale paese accetta che i militari stranieri vadano in giro a commettere reati di ogni sorta sul proprio territorio senza essere perseguiti.
Per la questione dell'accordo segreto, evidentemente nè tu nè Sambler sapete da cosa nasce la leggittimazione della base della Maddalena ecco un link che ve lo spiega. http://italy.indymedia.org/news/2003/11/433929.php
quello che dice Sembler conta per quello che conta, sicuramente conta di più rispetto a quello che viene scritto qui, rivestendo Sembler la carica di ambasciatore USA e per il fatto mi sembra che dice quello che dice animato da perfetta buona fede (sino a prova contraria)
il fatto che a Santo Stefano atttracchino sommergibili nucleari, non ne fa una base "nucleare", ma pur sempre una (minuscola) base d'appoggio per sommergibili nucleari e il fatto che questi siano a propulsione nucleari non li rende meno adatti a operare in quei luoghi rispetto a sommergibili a propulsione tradizionale, che magari inquinano di più, ma quello è il punto non la supposta conformità o meno alla nostra costituzione di quella base
per le limitazioni di sovranità non ho capito a cosa ti riferisca parlando della germania cmq bisognerebbe tener presente gli accordi di Londra del 1954, quelli istitutivi NATO ecc. e magari un occhio alla sentenza della nostra Corte Costituzionale (la n. 96/1973) che ha riconosciuto come consuetudine internazionale quella secondo cui lo stato di origine conserva la giurisdizione sui reati commessi in tempo di pace dagli appartenenti alle forze armate di stanza nei territori di stati alleati
a meno che tu non voglia dire che noi e la germania siamo paesi a "sovranità limitata" alla stregua della fu dottrina breznev
il link che tu citi, conferma in mezzo a un inestricabile giro di parole, che si trattà proprio di quello che dicevo io, cioè di addizionali a trattati precedentemente sottoscritti, quindi tutto conforme e legale, il fatto che esistano prtocolli "segreti", non conosciuti ne conoscibili se non dalle pesone direttamente competenti e interessate ad esserlo, mi sembra del tutto naturale, trattandosi di basi militari
in ogni caso ti ripeto quello che ho scritto prima, negli ultimi 33 anni si sono succeduti una trentina di governi, compreso uno di centrosinistra (che ho votato n. b.) con all'interno della maggioranza partiti comunisti che non hanno denunciato il trattato istitutivo della bae o la sua supposta non conformità alla nostra costituzione, evidentemente nno c'era il tanto per farlo
un ultima annotazione, Sembler che avrà avuto le sue informazioni, sicuramente la saprà più lunga, di me, di te e del link che hai citato, mi sembrerebbe esagerato pretendere però che dica quel che sa in proposito a un giornalista dell'unione sarda
von Clausewitz
18-09-2005, 12:58
Infatti, però se leggi in link, anche i Tomahawk contengono DU e quelli vengono correntementi utilizzati dalla US navy nei poligoni sardi.
non mi risulta che la US navy abbia mai sparato dei Tomahawk a Teulada
Teulada è un poligono navale e terrestre essenzialmente italiano e NATO, usato spesso dalle marine di altri paesi (marina spagnola, greca, turca ecc. )del mediterraneo insieme a quella italiana per esercitazioni in quell'ambito
il fatto che ogni tanto anche gli USA ci abbiano fatto capolino, non ne fa una base ad esercitazioni USA
ps cmq il link che riporti parla dei Tomahawk III come "candidati" a portare uranio impoverito, senza dare elementi più esaustivi a dimostrare che lo portino effettivamente
Riguardo i tomahawk concordo sull'elevatissima probabilità che non siano stati utilizzati, sono proiettili troppo costosi per utilizzarli in esercitazioni.
Non ho mai affermato che esistano ma che sia possibile costruirli molto facolmente allo scopo di distruggere i bunkers, sarebbero convenienti perchè assai poco costosi in rapporto ad altre tipologie, è innegabile.
Ciao
si ma un cannone d' artiglieria non imprime sufficente energia cinetica al proietto per permettergli di poter distruggere un bunker, senza contare il limitato peso dello stesso ;)
roadrunner
18-09-2005, 14:12
Per poco che sia un indotto esiste ma, come solito, non è questo, portato solo ad esempio, il vero termine del contendere ma la resposabilità che si accomuna al diritto decisionale su chi possa o meno operare nel territorio.
Fingere di non capire con il solo intento di fomentare polemiche inesistenti quano inopportune si commenta da solo.
Le opportunità politiche possono costituire una motivazione ma non è ammissibile che si collochi una base in un territorio senza il consenso di chi ci abita, hai comporeso ora il senso che nulla ha a che vedere con le tue insinuazioni su presumte presumtuosità, perdona il giochetto di parole, da parte mia e che sono attinenti all'argomento quanto i canonici cavoli a merenda ?.
Ciao
Posso chiederti di parlare come mangi???
La tua aulica prosa affatica le mie stanche meningi che, al fine, salvano solo un tuo concetto che ribalto.
"Fingere di non capire con il solo intento di fomentare polemiche inesistenti quano inopportune si commenta da solo."
Ripeto, ho solo risposto a ciò che hai scritto....se poi il tuo fine intelletto porta ad apprezzare un indotto di poche lire......
Il resto, tutto il resto, e men che meno la resposabilità che si accomuna al diritto decisionale su chi possa o meno operare nel territorio, non attiene al topic o, almeno, a ciò che si afferma nel topic.
ciao
roadrunner
18-09-2005, 14:53
Io parlo come mangio, scrivo così perchè così mi impongono il mio grado di istruzione ed il livello culturale accumulato.
Io apprezzo qualunque indotto, per piccolo sia, perchè fornisce a qualcuno occasione di lavoro e sul lavoro non si deve mai sputare, strano che un sinistro sputi sul lavoro affermando che è un'inezia mentre per cho tramite esso vive è importante, che sia la solita coerenza di idee vigente a sx ?.
Strano che l'amico Amu_rg550 che di Sardegna se ne intende, abbia capito benissimo il mio discorso mentre tu proprio no e ricorri, a mezzucci quali arrogarti, manco fossi un moderatore, la facoltà di decidere cosa sia o meno "in topic" per svicolare.
Ciao
P.S. Attento alle topiche piuttosto. :D :D :D
Figurati se mi arrogo facoltà di moderare alcunchè.....io sono un incendiario!
E mi fanno sorridere coloro che si parlano addosso e autocelebrano il loro livello culturale.....della mia storia, esperienze e livello culturale non sai nulla, nè, credo, potresti comprenderlo.
Nè, d'altra parte, ha fondamento il tuo discorso su chi la sardegna la conosce bene. Lavoro ad Olbia, mi sento sardo, nonostante sia cosmopolita ed abbia studiato all'estero......e continuo a non comprenderti. Come tu non comprendi me. Ho solo risposto ad un tuo pensiero sull'indotto.
E, per me, meglio altro che poco indotto.....su certi lavori bisogna sputare, sinistra o non sinistra, se non si vuole vivere per sempre come muratori e giardinieri...di padre in figlio non per scelta (nobile?) ma per obbligo!
Esci dalla tua bieca realtà politica.....esistono sinistri che non sognano piani quinquennali e kolkhoz; tu invece sembri fatto con lo stampo...... ;) di un altro.
roadrunner
18-09-2005, 15:40
Io sono ignifugo, con me becchi male.
Ancora giochetti di parole eh ?. Lo vuoi capire che non puoi giocare con chi è maestro in questo gioco pur non facendone uso ?. Devo rammentarti che ho citato la mia preparazione solo per risposta diretta ad una tua "spiritosaggine" ?. Allora sorridi ancora su quanti "si parlano addosso" incensando la propria cultura ?, se lo fai ancora significa semplicemente che non ti sei reso conto che sorridi di te stesso e se ciò può far parte del mio bagaglio, l'autoironia non è particolarità che mi difetti, dibito possa esserlo del tuo con la medesima intensità
Certo, sei altamente complesso e sei un cittadino del mondo, peccato tu abbia incocciato in qualcuno che ha lavorato in moltissimi paesi ed ha conosciuto, ho accettato lavori all'estero proiprio per soddisfare la curiosità al riguardo, diverse culture al punto che deve nascondere in pubblico la sua diversità perchè non ha quasi più nulla in comune con la società da cui è scaturito e nemmeno con le culture che inquinando la sua lo hanno trasformato.
io ho capito moltissimo di te ma non credo tu abbia potuto altrettanto nei miei confronti, del miuo pensiero francamente continui a dimostrare che non hai compreso molto, ti ripeto che il citare l'indotto è stato fatto al solo scopo di chiarire il resto e non era il centro dell'argomento ma un margine irrilevante al quale ti aggrappi come una cozza allo scoglio.
Già specialmente quando riguarda i mezzi di sostentamento altrui, allora si è facile pontificare, non costa nulla.
Se tu offrissi la possibilità di scegliere la quasi totalità sceglierebbe di vivere a sbafo ovunque, trovami qualcosa di "nobile" in questa attitudine tipicamente umana.
Esci dalla tua visione monocromatica del mondo, non potrai che ricavarne beneficio, di bieco si evince solo il tuo attaccamentoi cozzesco ad un argomento marginale portato a chiarimento di ben più pregnante argomento.
Ciao
Come già scritto in altro topic, mi scuso per aver osato con un pozzo di saggezza come te.
grazie per la luce che hai portato;
d'altra parte già il tuo nick era una spia di ciò che sei.
p.s. a giudicare da tutte le cose che dici dovresti essere prossimo ai 120 anni (hai formato tu il Giolitti no?), hai già contattato The Guinness Books of Records?
riciao, riadddio
roadrunner
18-09-2005, 16:48
Ancora ?, ma sei proprio incorreggibilmente di animo missionario nel cercare di convertire un poveraccio incolto e disinformato quale sono io, dammi retta e lascia perdere, è un'impresa disperata per li tuoi mezzi ma forse i mezzi sono troppi, meglio i quarti o gli ottavi. :D :D :D
Devo ridere ?, sembrerebbero quasi battute sarcastiche ma forse sei troppo acuto per le mie scarne facoltà. :eek: :eek:
certo che la pensione te la godi proprio.....eh? :D
Amu_rg550
18-09-2005, 20:24
l'ho già detto nell'altro 3d ad entrambi e lo riscrivo qui: avete chiaccherato abbastanza per oggi, lasciamo il 3d al suo argomento naturale ;)
andreamarra
18-09-2005, 21:17
Io parlo come mangio, scrivo così perchè così mi impongono il mio grado di istruzione ed il livello culturale accumulato.
lol proteus se parli (scrivi) come mangi, ricordami di non invitarti mai a cena che mi fai uscire pazzo :sofico: :D :)
-kurgan-
19-09-2005, 20:44
tornando in topic.. visto che non ho un'opinione precisa in merito, vorrei capire se ci sono esigenze tattiche (o di altro tipo) per cui questa militarizzazione della sardegna è assolutamente necessaria, anche se i sardi sono contrari alla presenza di queste basi.
nel caso di dubbio sulla volontà degli abitanti (ma da quanto ho capito dovrebbe essere piuttosto chiara), perchè non fare un piccolo referendum?
roadrunner
19-09-2005, 21:04
tornando in topic.. visto che non ho un'opinione precisa in merito, vorrei capire se ci sono esigenze tattiche (o di altro tipo) per cui questa militarizzazione della sardegna è assolutamente necessaria, anche se i sardi sono contrari alla presenza di queste basi.
nel caso di dubbio sulla volontà degli abitanti (ma da quanto ho capito dovrebbe essere piuttosto chiara), perchè non fare un piccolo referendum?
Non è, purtroppo o per fortuna, materia referenda"bile" ;)
Apparte il fatto che i trattati internazionali non sono referendabili, direi che si, ci sono delle esigenze strategiche, da parte US per la maddalena e da parte italiana per i poligoni
L'Ue ferma l'ampliamento della base Usa de La Maddalena
Mercoledì, 26 ottobre
L’Europa intima lo stop ai lavori di ampliamento della base della Us Navy nell’arcipelago della Maddalena. L’altro ieri, infatti, il governo comunitario ha inviato una lettera di “costituzione in mora” all’Italia per la violazione dell’articolo 10 del trattato Ue. E cioé per non aver risposto alle richieste di spiegazioni poste da Bruxelles, dopo le interrogazioni parlamentari della verde Monica Frassoni e gli esposti presentati dagli ecologisti del “Gruppo d’Intervento giuridico” e degli “Amici della Terra”. Un silenzio che equivale a una caduta di stile istituzionale.
Cosa accadrà adesso? Il governo italiano dovrebbe bloccare i lavori in corso a Santo Stefano e procedere a quella valutazione di incidenza ambientale che avrebbe dovuto invece precedere l’attuazione del progetto della Marina americana. Nella lettera spedita da Bruxelles si legge: «L’intervento è suscettibile di avere un impatto ambientale significativo sulla zona di conservazione dell’arcipelago della Maddalena, che l’Italia ha proposto come sito da includere nella rete Natura 2000 di siti di conservazione istituita dalla direttiva Habitat». Una posizione che era stata già espressa addirittura il dieci dicembre 2003 dall’ex commissario all’Ambiente Wallström nella risposta alla prima interrogazione della Frassoni.
Linea ribadita recentemente anche dall’attuale commissario, il greco Dimas, il quale, rispondendo agli ecologisti, aveva scritto che «i lavori sarebbero dovuti essere preceduti perlomeno dalla vincolante procedura di valutazione di incidenza ambientale. Da Roma, silenzio. In buona sostanza, ora si è arrivati a questo punto: dalla fase preliminare di accertamento, si è passati alla messa in mora per l’Italia, secondo l’articolo 226 del trattato Ue. Implicita la richiesta di blocco dei lavori. E’ importante precisare che l’offensiva di Bruxelles si riferisce al primo progetto presentato dalla Sesta Flotta. Siamo quindi ancora a quell’intervento definito di «ristrutturazione per migliorare le condizioni di vita del personale» (volumetria dichiarata: 52 mila metri cubi e un investimento da 37 milioni di dollari, cioé poco più di 71 miliardi di vecchie lirette). Non quindi il devastante progetto che gli americani avevano tenuto segreto, ma che, nelle scorse settimane, è finito nelle mani del presidente della giunta regionale Renato Soru.
Per capire meglio di cosa si sta parlando, basti pensare che a Santo Stefano si passerebbe da una superfice coperta di circa tremila metri quadri ad addirittura 38 mila metri quadrati. L’«espansione» dell’area a stelle e strisce dovrebbe avvenire soprattutto nell’area Nato e in quella italiana. Dall’attuale ettaro e mezzo, la Us Navy alla fine arriverebbe a occupare circa dodici ettari. Dopo avere saputo della lettera di Bruxelles, gli ecologisti sardi hanno ribadito la loro linea: «E’ semplicemente scandaloso che una base militare non in disponibilità delle forze armate nazionali né rientrante nel dispositivo di difesa della Nato e, per giunta, situata in un parco nazionale venga ampliata senza che nemmeno si conoscano pubblicamente i termini della sua legittima installazione, risalente a un accordo del 1972, mai ratificato dal Parlamento. Non può non colpire il silenzio colpevole del nostro governo.
Sordo agli allarmi e ai timori di un incidente nucleare, ma anche al fatto che si sta costruendo un “ecomostro” con le stellette in un parco. E poi c’è un altro silenzio assordante: quello che ha seguito la denuncia di Soru sulle reali intenzioni della marina Usa nella Sardegna nord orientale. Dal comando della Sesta Flotta e dal ministro della Difesa Antonio Martino, neppure una parola. Intanto, ieri il sindaco della Maddalena, Angelo Comiti, con una lettera inviata a Romano Prodi ha chiesto che il problema della base Usa di Santo Stefano venga inserito nel programma dell’Unione.
«Nella stesura del suo programma per le prossime elezioni politiche, mi auguro che possa essere evidenziato il problema della Maddalena. Come Lei sa - ha scritto Comiti a Prodi - l’Arcipelago della Maddalena ospita da circa 33 anni un punto di approdo per sottomarini a propulsione nucleare sull’isola di Santo Stefano. Tale servitù è stata imposta ai sardi e alla collettività nazionale sulla base di un accordo segreto bilaterale fra i governi dei due Paesi senza nessuna ratifica parlamentare». «L’inopportunità di tale presenza, oltre a essere sancita dagli enormi mutamenti dello scenario internazionale intervenuti con la caduta del muro di Berlino, è evidenziata dall’istituzione da circa 10 anni del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena».
di Piero Mannironi
La Nuova Sardegna
20 Ottobre 2005
fonte e altri link sull'argomento:
www.canisciolti.info/modules.php?name=News&file=article&sid=2892
von Clausewitz
31-10-2005, 00:51
...............
Maurizio, non so se ti è sfuggita un paio di sabati fa una trasmissone su raitre, pomeridiana, avente per oggetto fra le altre cose proprio la questione delle basi militari in sa Sardinia
ebbene intervistati due sindaci direttamente interessati al problema, Teulada e Perdasdefogu così risposero:
uno il sindaco di Teulada argomentò che dalla base-poligono, il suo paese aveva benefici quantificabili in circa 800 persone di cui 200 residenti con relativa occupazione e indotto, che le esercitazioni ivi effettuate erano sempre rigorosamente soggette a standard rigorosi e precisi tali da escludere qualsiasi discorso relativo ad armi proibite et similari e che il presidente Soru prima di qualunque discorso di dismissioni di basi, aveva un preciso dovere di consultare la sua comunità cosa ne pensava
l'altro, il sindaco di Perdasdefogu parlò invece di come la sua zona, definita testualmente "petraia", era insufficiente anche solo per una agricoltura e un allevamento di sussistenza e di come era è sarà sempre benvenuta la presenza della base, nella quale si sperimentavano nuove tecnologie con ricadute anche civili, di come la base aveva sottratto a un isolamento atavico il suo paese e infine respingendo ogni discorso allarmistico su armi nocive, tutti i prametri sanitari della popolazione erano perfettamente normali (sono sicuro che se le avesse potuto definire in modo papale papale queste voci allarmistiche, le avrebbe definite callonarasa :D )
prima di continuare ogni discorso dimmi cosa ne pensi di quello che hanno detto questi due sindaci, che evidentemente riflettono un punto di vista maggioritario nelle realtà che governano
Amu_rg550
01-11-2005, 00:03
.
Fabio, sono un pò incasinato, rispondo volentieri a breve, quanto trovo un istante libero ;) (oddio istante, qualcosa di più mi sa :D)
von Clausewitz
01-11-2005, 00:23
Fabio, sono un pò incasinato, rispondo volentieri a breve, quanto trovo un istante libero ;) (oddio istante, qualcosa di più mi sa :D)
ok fai con comodo, prendi tutto il tempo che ti serve ;)
solo che volevo sapere prima di tutto se avevi visto la trasmissione, italiambiente o qualcosa del genere che di solito non guardo, ma sulla quale mi sono soffermato perchè appunto parlava di basi militari in sardegna
a suo modo era illuminante, giacchè faceva cadere come se niente fosse gran parte di quanto è stato scritto in questa discussione, che strano, non accade mai :fagiano: :sofico:
LittleLux
22-11-2005, 21:25
Questa la notizia, fresca fresca: http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/cronaca/maddalena/maddalena/maddalena.html
Notizia che fa il paio con quella sul ritiro italiano dall'Iraq entro il 2006. Ho un piccolo sospetto: che sia iniziata la campagna elettorale?:asd:
FastFreddy
22-11-2005, 21:28
Dubito che agli usa interessi qualcosa della nostra campagna elettorale, se se ne vanno vuol dire che i sommergibili non hanno più motivo per stare li...
beh........che ci siano o meno cosa cambia?
non mi sembra un argomentone da campagna elettorale... :boh:
chiedo ai colleghi di unirlo col thread precedente sullo stesso argomento:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1017106
dantes76
22-11-2005, 21:35
beh........che ci siano o meno cosa cambia?
non mi sembra un argomentone da campagna elettorale... :boh:
lo diventera', lo diventera'. sotto elezioni ogni buco e' una caverna :O
LittleLux
22-11-2005, 23:20
Ad Eriol e Fast: illusi! Forse agli americani non potrà fregà de meno delle nostre beghe politiche (forse), ma al governo ed alle forze politiche della maggioranza si. Vedrete che questa cosa entrerà con forza nella campagna elettorale.
Servirà spazio per il Todaro e lo Sciré :asd:
FastFreddy
22-11-2005, 23:57
Ad Eriol e Fast: illusi! Forse agli americani non potrà fregà de meno delle nostre beghe politiche (forse), ma al governo ed alle forze politiche della maggioranza si. Vedrete che questa cosa entrerà con forza nella campagna elettorale.
Quello che volevo dire io e che si vede che gli americani hanno già intenzione per conto loro di levare le tende a prescindere dal governo italiano...
Evidentemente però i politici italiani hanno tutto l'interesse a farlo apprire come una loro conquista...
Lucio Virzì
22-11-2005, 23:58
A quando la smentita? :confused:
Non è ancora stata pubblicata? :confused:
LuVi
LittleLux
23-11-2005, 00:03
Quello che volevo dire io e che si vede che gli americani hanno già intenzione per conto loro di levare le tende a prescindere dal governo italiano...
Evidentemente però i politici italiani hanno tutto l'interesse a farlo apprire come una loro conquista...
Però, sai, quello che dici suona sinistramente stonato. E se agli americani invece interessava, come evidentemente ha interessato loro per moltissimo tempo, mantenere i loro sottomarini alla Maddalena, lo avrebbero fatto a prescindere dalla volontà del nostro governo? Quindi, significa che lo hanno fatto?
FastFreddy
23-11-2005, 00:07
Stanno li da 30 anni, e nessuno in Italia mi pare che abbia mai apertamente proposto la questione...
Strategicamente parlando le basi di sommergibili ormai sono più utili se spostate a oriente...
FastFreddy
23-11-2005, 00:12
"La decisione è stata concordata tra Roma e il Pentagono" suona più o meno come:
Usa: "Noi ce ne andiamo!"
Ministro difesa it: "Ah, ok..."
:p
Ministro difesa it: "Ah, ok..."
si deve dimettere! è uno scandalo! intollerabile!
:mc:
Martino: "tutta la riconoscenza italiana agli Stati Uniti per l'importante presidio di sicurezza che la Base ha rappresentato per oltre un trentennio e per il grande contributo che la sua presenza ha fornito allo stesso sviluppo ed alla crescita economico-sociale dell'area".
:confused:
Senza dubbio l'amministrazione del ministero della difesa in questa legislatura è stata uno schifo, hanno fatto fatica ad avviare programmi che non sono nemmeno un quarto di quelli avviati dal governo precedente facendoci fare anche un paio di figure di merda con gli altri paesi comunitari.
Mah non sono sicuro che gli americani se ne volessero andare.. se fino a poco tempo fa volevano ampliare la base..
Evidentemente però i politici italiani hanno tutto l'interesse a farlo apprire come una loro conquista...
quello che volevo dire io è invece: "perchè?" :confused:
perchè dovrebbe essere una conquista levare i sottomarini da lì?
forse per non piegarsi ai "padroni americani"???
davvero la questione mi sfugge....
LittleLux
23-11-2005, 09:30
quello che volevo dire io è invece: "perchè?" :confused:
perchè dovrebbe essere una conquista levare i sottomarini da lì?
forse per non piegarsi ai "padroni americani"???
davvero la questione mi sfugge....
Perchè la gente, specie di quelle parti, quei sottomarini gli ha visti sempre come un pericolo ed una rottura di scatole. Sono sempre stati ostili. Mi pare ovvio che ora Martino, visto che oramai siamo in campagna elettorale, voglia spacciare la cosa come una grande conquista del governo in carica, così da recuperare, questa è la speranza, qualche voto.;)
Perchè la gente, specie di quelle parti, quei sottomarini gli ha visti sempre come un pericolo ed una rottura di scatole. Sono sempre stati ostili. Mi pare ovvio che ora Martino, visto che oramai siamo in campagna elettorale, voglia spacciare la cosa come una grande conquista del governo in carica, così da recuperare, questa è la speranza, qualche voto.;)
beh sì...;)
ma credo che ci siano argomenti più importanti su cui puntare in campagna elettorale...se non altro per avvicinare al proprio partito molte più persone.
in ogni caso è proprio vero quello che un utente ha detto in questo thread...
in tempo di campagna elettorale ogni buco è galleria. :D
Silver_1982
23-11-2005, 14:07
Perchè la gente, specie di quelle parti, quei sottomarini gli ha visti sempre come un pericolo ed una rottura di scatole. Sono sempre stati ostili.
Ascolta ho vissuto 19 anni nell'isola e adesso (per cause di forza maggiore)ci trascorro soltanto i periodi di festa e quelli estivi.....e la storia che la gente del posto la vede come un pericolo è una balla bella e buona....come avevo detto precedentemente (non ricordo se in questo 3D), sono menzogne che hanno tirato fuori le amministrazioni di centro-sinistra, che in questo momento governano comune e regione.
Ci sono centinaia di residenti "maddalenini" che lavorano all'NSA (Naval Support Activity) con stipendi + che decorosi, e tante altre famiglie che grazie alle case affittate agli americani, portano avanti le loro famiglie.
Mi pare ovvio che ora Martino, visto che oramai siamo in campagna elettorale, voglia spacciare la cosa come una grande conquista del governo in carica, così da recuperare, questa è la speranza, qualche voto.;)
Veramente la definisce tale soltanto Renato Soru, Gavino Sale (fondatore del movimento Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna),e Angelo Comiti (Sindaco di La Maddalena).
LittleLux
23-11-2005, 14:14
Ascolta ho vissuto 19 anni nell'isola e adesso (per cause di forza maggiore)ci trascorro soltanto i periodi di festa e quelli estivi.....e la storia che la gente del posto la vede come un pericolo è una balla bella e buona....come avevo detto precedentemente (non ricordo se in questo 3D), sono menzogne che hanno tirato fuori le amministrazioni di centro-sinistra, che in questo momento governano comune e regione.
Ci sono centinaia di residenti "maddalenini" che lavorano all'NSA (Naval Support Activity) con stipendi + che decorosi, e tante altre famiglie che grazie alle case affittate agli americani, portano avanti le loro famiglie.
Veramente la definisce tale soltanto Renato Soru, Gavino Sale (fondatore del movimento Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna),e Angelo Comiti (Sindaco di La Maddalena).
Dici? Strano, perchè pur non avendoci vissuto, in Sardegna, ho dei carissimi amici nati la e che ci vivono, gente che quindi conosce molto bene la realtà della propria regione, che dicono l'esatto contrario di quello che vai dicendo. Le menzogne ho la netta impressione che stiano da un'altra parte.
Silver_1982
23-11-2005, 14:27
Dici? Strano, perchè pur non avendoci vissuto, in Sardegna, ho dei carissimi amici nati la e che ci vivono, gente che quindi conosce molto bene la realtà della propria regione, che dicono l'esatto contrario di quello che vai dicendo. Le menzogne ho la netta impressione che stiano da un'altra parte.
..si dico e confermo, io parlo della realtà maddalina, ripeto maddalenina e non per quella di cagliari, oristano , nuoro ecc ecc, che con tutto il rispetto dubito che possano conoscere umori e pareri + di quanto possa fare uno che ci ha vissuto per quasi 20 anni....e che attualmente non è poi così distante visto che cmq nell'isola ci vivono famiglia e amici.
Per quanto riguarda le menzogne è noto da tempo che i sinistrorsi hanno verità e giustizia infusa, dunque su questo potrei darti anche ragione ! ;)
si tutte balle comuniste :D l'eventuale chiusura mandare in fallimento tutta l'area :ciapet: anche quando i vostri ne azzeccano una vi calmate evidentemente vi piace restare nel torto :D
elfoscuro
23-11-2005, 16:00
Intanto non si sa quando vanno via, secondo me i soldi persi dalla assenza dei militari saranno recuperati nello sviluppo turistico in un'area meravigliosa dove una base non ci sta a fare proprio un tubo. Magari sarà la volta buona per non sentirsi estranei in casa propria.
propongo una bella distesa di cemento con villaggi turistici al posto della base navale US...cosi Soru e co. saranno più contenti :rolleyes:
Martino: "tutta la riconoscenza italiana agli Stati Uniti per l'importante presidio di sicurezza che la Base ha rappresentato per oltre un trentennio e per il grande contributo che la sua presenza ha fornito allo stesso sviluppo ed alla crescita economico-sociale dell'area".
:confused:
nel Mediterraneo fino al 1990 scorrazzavano decine di SSN sovietici, tanto che il compito principale della marina militare italiana era proprio di dare la caccia a questi, ovviamente aiutati dai colleghi americani, che avevano nella Maddalena la loro principale base per sommergibili.
Lucio Virzì
23-11-2005, 20:20
IVAN IL MATTO! IVAN IL MATTO! :D
LittleLux
24-11-2005, 01:37
..si dico e confermo, io parlo della realtà maddalina, ripeto maddalenina e non per quella di cagliari, oristano , nuoro ecc ecc, che con tutto il rispetto dubito che possano conoscere umori e pareri + di quanto possa fare uno che ci ha vissuto per quasi 20 anni....e che attualmente non è poi così distante visto che cmq nell'isola ci vivono famiglia e amici.
Per quanto riguarda le menzogne è noto da tempo che i sinistrorsi hanno verità e giustizia infusa, dunque su questo potrei darti anche ragione ! ;)
Tu parli tanto di sinistrorsi, ma come ti/ci/mi spieghi il fatto che a mandare via i sottomarini USA sia un "destrorso"? E allora, ribadisco, ho sempre più la sensazione che le menzogne stiano da un'altra parte rispetto a quella che indichi tu.
LittleLux
24-11-2005, 01:38
propongo una bella distesa di cemento con villaggi turistici al posto della base navale US...cosi Soru e co. saranno più contenti :rolleyes:
Oddio, forse è proprio quello in cui spera anche il berlusca:asd:
La Maddalena, Martino precisa "Via tutta la base Usa"
ROMA - Non saranno solo i sommergibili ad essere trasferiti in un altro Paese, ma l'intera base americana di Santo Stefano. La precisazione arriva dal ministro della Difesa Antonio Martino che, di ritorno dagli Stati Uniti, conferma che "la Marina americana lascerà la base della Maddalena, così come concordato con Donald Rumsfeld" nell'incontro avuto al Pentagono. Ancora da stabilire tempi e modi dell'operazione, mentre per la definizione delle "implicazioni territoriali", Martino ha invitato a Roma, per venerdì mattina, il presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, mentre la prossima settimana è prevista una visita in Sardegna di funzionari dell'ambasciata Usa.
Entusiasmo e preoccupazione. L'annuncio della smobilitazione della base Usa ha suscitato in tutta la Sardegna un entusiasmo diffuso, accompagnato però dagli interrogativi sul futuro di quanti lavorano per gli americani. Una delegazione di lavoratori si è recata negli uffici comunali della Maddalena per chiedere chiarimenti, ricordando che sono a rischio oltre un centinaio di posti di lavoro, mentre l'indotto ne coinvolge altri cento. Dell'argomento si sono occupati anche Soru e il sindaco maddalenino, Angelo Comiti.
I tempi. Il sottosegretario alla Difesa Salvatore Cicu ha incontrato il consigliere politico militare dell'ambasciata Usa a Roma, Lee Rust Brown. Dal colloquio è emerso che si conosceranno "successivamente" tempi e modi del ridislocamento della flotta "in un altro Paese alleato". E un portavoce militare del Pentagono, oltre a confermare che i tempi "devono essere determinati", ha spiegato che la decisione è stata presa dagli Usa "dopo aver determinato che le caratteristiche della base non servono più nell'ottica attuale della strategia attuale, mirata alla lotta al terrorismo".
Le ragioni della decisione. "Così come annunciato dal ministro Martino - ha affermato Cicu al termine del colloquio con il funzionario dell'ambasciata americana - la decisione è maturata dal confronto in atto da tempo con il governo Usa sulle nuove esigenze geo-strategiche di sicurezza nel Mediterraneo, che hanno oggi priorità diverse rispetto a quelle di trent'anni fa, quando si convenne sull'opportunità di dislocare i sommergibili della Marina Americana nella Base della Maddalena. In ragione di queste valutazioni si è deciso di concerto di spostare la flotta dalla Base di Santo Stefano in un altro Paese alleato".
Soddisfazione da Cicu. "E' un passaggio storico di grande importanza per la Sardegna - ha affermato il sottosegretario alla Difesa - a cui va il più alto riconoscimento da parte del governo degli Stati Uniti, per aver offerto in questi anni un rilevante contributo alla sicurezza ed al mantenimento della Pace in Europa nel Mediterraneo". Ma Cicu si preoccupa anche dei riflessi economici negativi che lo smantellamento della base di sicuro produrrà: "La storica decisione deve vedere adesso un impegno rapido, concreto e fattivo delle autorità regionali per la definizione di un piano di sviluppo economico alternativo dell'isola. L'economia maddalenina, infatti, fonda oggi gran parte delle proprie attività proprio sull'indotto legato alla presenza degli americani, quindi la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e delle attività commerciali e produttive interessate deve rappresentare una priorità reale".
(23 novembre 2005)
Amu_rg550
24-11-2005, 13:35
ok fai con comodo, prendi tutto il tempo che ti serve ;)
solo che volevo sapere prima di tutto se avevi visto la trasmissione, italiambiente o qualcosa del genere che di solito non guardo, ma sulla quale mi sono soffermato perchè appunto parlava di basi militari in sardegna
a suo modo era illuminante, giacchè faceva cadere come se niente fosse gran parte di quanto è stato scritto in questa discussione, che strano, non accade mai :fagiano: :sofico:
ops, me ne stavo dimenticando fabio, perdonami, l'ho notato unendo i due thread :fagiano:
allora, no, la trasmissione non l'ho vista peccato, mi sarei soffermato volentieri ad ascoltare. quindi mi baso sulle tua affermazioni.
sulle parole del sindaco di teulada:
una cosa mi sento subito di condividerla: ancor prima di prima di intentare alcunchè, sarebbe il caso di coinvolgere in prima linea i territori interessati, senza farne una crociata regionale. anche se va detto che soru è stato eletto anche al grido di yankee go home o quasi, quindi evidentemente un certo seguito regionale in tal senso lo ha.
sui posti di lavoro: faccio l'esempio di villasimius, che d'estate decuplica (se non di peggio) letteralmente la popolazione della zona, causa un vero e proprio esodo di un esercito di vacanzieri.
che la base porti lavoro, è un dato di fatto.
ma come ho detto, nessuno dice che sarebbero lì l'unica fonte di sostentamento.
uno sviluppo del territorio in un ottica turistica delle zone non credo genererebbe un volume di affari inferiore a quello della base nato attuale, anzi: se conosci la zona quanto me, sai bene che le potenzialità sono enormi.
certo, andrebbe valutato l'impatto ambientale, ma questo è un altro discorso e non pregiudica a priori nulla.
con questo non voglio dire che la dismissione dev'esser totale fino all'ultimo metro quadrato occupato dalle basi, ma che non sono a teulada certo il cardine di un'economia altresì morta.
anzi, la base è un freno, vedi i rimborsi ai pescatori che tardano ad arrivare per eccessi di burocrazia: sai bene quanto è fondamentale la pesca nella sardegna sud-occidentale. anche se su questo punto ci sono più responsabilità politiche statali e regionali che delle basi e di chi le occupa.
continuiamo su teulada: il sindaco ha più volte richiamato all'attenzione sul problema della sperimentazione di armi nel poligono, problema che ha portato anche all'attenzione di soru con una serie di documenti, dopo esser stato disatteso dal governo regionale precedente in merito ad ulteriori chiarimenti sulla natura delle stesse.
adesso cerco un link per un riferimento.
altra cosa, l'opinione sulla base.
durante un convegno l'anno scorso, su demanio e servitù, questo è quanto sostiene:
«Il nostro obiettivo - ha spiegato il sindaco di Teulada Salvatore Mocci illustrando alla stampa i dettagli della conferenza - è quello di rimettere in discussione la qualità e la quantità della presenza militare».
http://www.cronacheisolane.it/not_04_532.htm#TEULADA
e mi trova in perfetto accordo. io non sono per una dismissione, ma per una rinegoziazione di accordi basati su diritti e doveri reciproci: se convivenza dev'esser, poichè anche le forze armate (incredibile dictu :eek: :D ) hanno delle necessità di carattere logistico tali da giustificare basi e poligoni di tiro, che sia basata su un rispetto reciproco, con pari diritti e doveri.
la base TUTT'ORA non garantisce quel minimo di sicurezza tale da non far scaturire disagio.
di incidenti che minano la fiducia verso le basi ve ne sono fin troppi, e a sentire le dichiarazioni (proiettili di blindati in aree esterne al poligono, inizio estate 2004) dopo l'ultimo dei sindaci dei paesi limitrofi che come dici sono rappresentativi del loro elettorato, c'è poco da aggiungere:
«Chiediamo che si faccia la massima attenzione affinché questi episodi non abbiano a ripetersi - commenta Salvatore Mocci, sindaco di Teulada - prima di esprimere ulteriori giudizi attendiamo un chiarimento convincente da parte dei militari.
Riteniamo, infine, che in prossimità delle aree turistiche le esercitazioni a fuoco, debbano essere ridotte».
Preoccupato anche il sindaco di Sant?Anna Arresi: «Il ripetersi di situazioni di pericolo per persone e cose non può che provocare sconcerto - afferma Paolo Dessì - la stagione turistica è già iniziata e sono in attività tutte le strutture alberghiere e ricettive. Esigiamo quindi un immediato chiarimento, ma anche che si provveda ad adottare ogni opportuna misura di sicurezza».
suona ciclico.
parlando in generale, sono proprio incidenti simili a minare la fiducia verso le basi, ed a far cavalcare l'onda dell'yankiee go home.
vogliamo chiederci se effettivamente tutta questa voglia di levare basi a destra ed a manca sono solo i soliti segnali di antiamericanismo italico o forse c'è qualcosa di più? a maggior ragione senza quel coinvolgimento della popolazione di cui tu parli.
su santo stefano, sai se nel 72 (mi pare) un accordo sulla base (senza ratifica parlamentare, correggimi pure se sbaglio) si poteva anche inquadrare nel ottica storica in cui si viveva allora, adesso francamente la necessità di un ampliamento in pieno parco geomarino alla luce dell'odierno scenario mi è sempre sembrata senza fondamento.
insomma una revisione dello scenario regionale ed una rinegoziazione tra le parti è imho d'uopo.
cmq data la zona ed il suo valore naturale, meglio la "pietraia" di cui sotto che quel punto lì, son contento che la smantellino.
su perdasdefogu onestamentente prendo atto e basta: la zona non la conosco, da costa rei a tertenia escluse non è di mia competenza.
ma rispondendo a te e pure a silver1982
Ascolta ho vissuto 19 anni nell'isola e adesso (per cause di forza maggiore)ci trascorro soltanto i periodi di festa e quelli estivi.....e la storia che la gente del posto la vede come un pericolo è una balla bella e buona....come avevo detto precedentemente (non ricordo se in questo 3D), sono menzogne che hanno tirato fuori le amministrazioni di centro-sinistra, che in questo momento governano comune e regione.
Ci sono centinaia di residenti "maddalenini" che lavorano all'NSA (Naval Support Activity) con stipendi + che decorosi, e tante altre famiglie che grazie alle case affittate agli americani, portano avanti le loro famiglie.
una base militare non è e non dev'esser considerata come fonte di lavoro in primis, ma neanche per scherzo: casomai quella è una conseguenza.
lo scopo della presenza delle basi nel territorio è ben altro che qualche centinaio di posti di lavoro perchè se valutiamo le basi in quest'ottica allora non esiste paese della sardegna che non necessiti di una base. anzi diciamo che la sardegna dovrebbe esser militarizzata in gran parte....
posso capire i timori verso la possibilità di non vedere attribuite alle zone interessate nuove opportunità di lavoro per rimpiazzare quelle tutt'ora esistenti e quindi auspicare una valutazione ponderata e non affrettata della vicenda, magari scevra da *ismi vari, ma asserire che un territorio non ha alcuno sbocco (ripeto, alcuno) oltre che la base mi pare difficile da comprendere.
anche perchè in tutta la zona orientale di paesi simili che campano senza base ce ne sono a bizzeffe.
adesso comunque sono curioso di vedere come e dove verranno reindirizzati i lavoratori esterni della base che verrà dismessa prima di esprimere ulteriori giudizi.
Silver_1982
24-11-2005, 14:09
Una base militare non è e non dev'esser considerata come fonte di lavoro in primis, ma neanche per scherzo: casomai quella è una conseguenza.
lo scopo della presenza delle basi nel territorio è ben altro che qualche centinaio di posti di lavoro perchè se valutiamo le basi in quest'ottica allora non esiste paese della sardegna che non necessiti di una base. anzi diciamo che la sardegna dovrebbe esser militarizzata in gran parte....
posso capire i timori verso la possibilità di non vedere attribuite alle zone interessate nuove opportunità di lavoro per rimpiazzare quelle tutt'ora esistenti e quindi auspicare una valutazione ponderata e non affrettata della vicenda, magari scevra da *ismi vari, ma asserire che un territorio non ha alcuno sbocco (ripeto, alcuno) oltre che la base mi pare difficile da comprendere.
anche perchè in tutta la zona orientale di paesi simili che campano senza base ce ne sono a bizzeffe.
adesso comunque sono curioso di vedere come e dove verranno reindirizzati i lavoratori esterni della base che verrà dismessa prima di esprimere ulteriori giudizi.
sono d'accordo con te,ma devi considerare che la maddalena è un'isola è non può essere paragonata a porto rotondo,cannigione,arzachena ecc ecc.....perchè in questi ultimi la maggior parte degli abitanti si è fatta ricca grazie alla vendita di terreni per la costa smeralda,o per altre cose simili...nell'isola la storia è un'altra....e trovare altri sbocchi come dici te non è poi così facile.....e per questo che indirettamente (perchè non ho familiari che lavorano per la base),mi spiace che la base venga smantellata, per il resto non me ne viene niente in tasca, dunque non ho certo conflitti d'interesse.
Amu_rg550
24-11-2005, 15:34
sono d'accordo con te,ma devi considerare che la maddalena è un'isola è non può essere paragonata a porto rotondo,cannigione,arzachena ecc ecc.....perchè in questi ultimi la maggior parte degli abitanti si è fatta ricca grazie alla vendita di terreni per la costa smeralda,o per altre cose simili...nell'isola la storia è un'altra....e trovare altri sbocchi come dici te non è poi così facile.....e per questo che indirettamente (perchè non ho familiari che lavorano per la base),mi spiace che la base venga smantellata, per il resto non me ne viene niente in tasca, dunque non ho certo conflitti d'interesse.
quando ho scritto che la frase quotata da te in nero pensavo più a perdasdefogu e ai paesi limitrofi ben più a sud di quelli citati da te che a la maddalena, da qui l'espressione "zona orientale" ;)
per la seconda vediamo come si svilupperà la vicenda, voglio sperare che anche la regione abbia valutato quest'aspetto nelle sue richieste di ritiro.
Silver_1982
24-11-2005, 15:52
quando ho scritto che la frase quotata da te in nero pensavo più a perdasdefogu e ai paesi limitrofi ben più a sud di quelli citati da te che a la maddalena, da qui l'espressione "zona orientale" ;)
per la seconda vediamo come si svilupperà la vicenda, voglio sperare che anche la regione abbia valutato quest'aspetto nelle sue richieste di ritiro.
...si ho fatto una svista io....hai ragione ;)
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