View Full Version : Prostitute romene aggrediscono le concorrenti nigeriane per scacciarle
RISSA A MALAGROTTA: 8 ARRESTI
Bastoni e spray urticante per contendersi clienti
Prostitute romene aggrediscono le concorrenti nigeriane per rubare loro la “piazza”. Una rischia di annegare
di GIULIO MANCINI
Armate di bastoni e di spray urticante per cacciare via le ”concorrenti”. Appena maggiorenni eppure già libere dalla ”protezione”, le ragazze romene hanno aggredito le nigeriane per rubare loro la ”piazza”.
E’ successo a Malagrotta, alle porte della città verso il mare di Fiumicino. E solo l’intervento dei carabinieri ha impedito che la guerra per il marciapiedi si trasformasse in un bagno di sangue. I militari ne hanno arrestate otto, sei romene ed il resto nigeriane, tra i 18 e i 24 anni d’età, tutte accusate di rissa aggravata. Prive di permesso di soggiorno, dopo aver scontato la pena saranno accompagnate alla frontiera per l’espulsione.
L’aggressione è avvenuta nel pomeriggio di sabato, una delle giornate più ”tranquille” per una strada, quella di via di Malagrotta, ad alto traffico ”commerciale” per quel genere di servizio. Tutti i giorni, infatti, la zona è transitata da mezzi pesanti che fanno la spola con le cave, con la discarica e con la raffineria. Una clientela nutrita e ben incline al ”passatempo”, evidentemente, a giudicare dall’affollamento di straniere, quasi esclusivamente nordafricane, sul bordo stradale.
L’allarme alla stazione dei carabinieri di Ponte Galeria è arrivato poco dopo le ore 14,30. «Correte in via di Malagrotta: decine di prostitute si stanno affrontando a colpi di bastone» segnalava una voce maschile. Poco dopo sul posto arrivavano sette pattuglie, alcune anche dalla non vicina compagnia Cassia. E i militari avevano la conferma della segnalazione. Ragazze giovanissime bianche si stavano azzuffando con alcune donne di colore, tutte in abiti succinti, urlando e con grande animosità. Le europee colpivano con bastoni e spranghe di ferro, le africane si difendevano sparando negli occhi delle avversarie gli spray urticanti al peperoncino.
Alla vista delle auto delle forze dell’ordine, diverse delle contendenti sono riuscite ad allontanarsi e a far perdere le loro tracce. Otto di loro, inseguite, sono state invece acciuffate. Per una ventiquattrenne nigeriana si è temuto addirittura il peggio: scivolata in un canale di bonifica, ha iniziato ad annaspare nell’acqua melmosa e inquinata. Un militare si è calato nel fosso ed è riuscito a trarre in salvo la straniera; nell’operazione, però, l’uomo ha ingerito alcune boccate di quel liquido maleodorante. Al pronto soccorso dell’Aurelia Hospital i medici gli hanno praticato una lavanda gastrica escludendo il rischio di un’intossicazione acuta. La prognosi di guarigione si è attestata sui 5 giorni.
Anche un altro militare e le due nigeriane hanno riportato contusioni e sono stati costretti a fare ricorso alle cure dei sanitari: la prognosi non supera i 7 giorni. Le romene arrestate non hanno voluto declinare le loro generalità e anzi hanno sostenuto di essere minorenni, contando sulla non imputabilità. Gli accertamenti radiografici, però, hanno fissato la loro età tra i 18 e i 20 anni. L’arresto è scattato anche per loro con l’accusa di rissa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. (Il Messaggero.it)
E' la prova che le donne italiane sono violente :D
Non l'ho capita; qui si parlava di prostitute romene (non romane) e nigeriane, cosa c'entrano le italiane ? :confused:
Non l'ho capita; qui si parlava di prostitute romene (non romane) e nigeriane, cosa c'entrano le italiane ? :confused:
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, cavolo, ho letto male, è vero!
"Fiumicino" e "Rom*ne" mi hanno tratto in inganno! Pardon.
Ma non si dovrebbe dire rUmEne?
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, cavolo, ho letto male, è vero!
"Fiumicino" e "Rom*ne" mi hanno tratto in inganno! Pardon.
Ma non si dovrebbe dire rUmEne?
Ti risulta che la Romania si chiami RuManiA :read:
IpseDixit
12-09-2005, 21:43
Che squallore :rolleyes:
Ti risulta che la Romania si chiami RuManiA :read:
io prima di fare certe osservazioni aprirei il dizionario per sicurezza ;)(mi riferisco a romeno e rumeno sia chiaro)
te lo anticipo...si può dire in tutti e due i modi...
comunque queste persone vanno cacciate ,vengono qui a prostituirsi e litigano pure? ma che vadano ognuna a casa loro...
lo stato non vuole capire che bisogna essere meno tolleranti con ste cose...
vabbe
ciao
Comunque le romene non sono solo a Roma ma anche nelle altre regioni.......
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«Sono le piccole romene il fenomeno del momento»
L’associazione “On tthe road” ne ha salvate molte: «Le scoviamo dagli annunci sui giornali o con le unità di strada»
PESCARA - Viaggia dall’Est seguendo le rotte dalla Romania il flusso migratorio di ragazzine destinate a finire sulla strada. La promessa di una vita migliore è la molla che dà la spinta a queste donne giovanissime eppure già disperate. «L’illusione dura il tempo del viaggio, la trappola è già scattata quando in Italia scoprono d’essere proprio loro la merce più richiesta e più preziosa nella tratta per lo sfruttamento sessuale». Parola di Marco Bufo, coordinatore generale dell’associazione onlus ”On the road”, con sede a Martinsicuro (Teramo), da 15 anni in prima linea per dare assistenza alle giovani vittime della prostituzione. «In Abruzzo, Marche e Molise interveniamo con nostre unità sulle strade e, seguendo gli annunci sui giornali, negli appartamenti dove le bambine-prostitute sono ”recluse” e sfruttate. A livello nazionale siamo collegati a una rete di associazioni». Sono le baby-romene il fenomeno del momento, un’emergenza che le forze di polizia stanno monitorando. L’approvazione del regolamento della legge 228/2003 è per Bufo una bella notizia: «La legge era già buona, questo regolamento la rende più efficace perchè fornisce a noi operatori uno strumento in più per avvicinare le ragazze. Vincere la loro diffidenza è il passo più difficile - dice Bufo - ma superato quell’ostacolo, ci si affidano con tutta la loro disperazione. Diamo loro alloggio, cure e assistenza psicologica in collaborazione con gli enti locali. Una volta uscite dall’incubo, seguendo un percorso di recupero, trovano la forza di denunciare i loro aguzzini». In preoccupante aumento anche la prostituzione minorile maschile che coinvolge ragazzini dai 13 ai 17 anni. «Dicono di essere liberi ma dietro dev’esserci un’organizzazione» conclude Bufo. ”On the road” è attiva anche contro sfruttamenti in ambito lavorativo: «Il mercato delle badanti sfocia spesso nella servitù domestica».
P.V.
(Il Messaggero.it)
Stormblast
12-09-2005, 23:54
imho se proprio vogliono litigare possono farlo.
però solamente in tanga e topless dentro una vasca di fango. il tutto ripreso da lucignolo.
3mentina
13-09-2005, 08:34
Anche una strada della mia provincia sta cambiando colore: da nero a bianco.
La polizia ed i vigili, nel frattempo, invece di combattere la prostituzione, si nascondono con il telelaser a rompere le balle alla gente che lavora!
Heinlein
13-09-2005, 08:55
...La promessa di una vita migliore è la molla che dà la spinta
...L’illusione dura il tempo del viaggio
...scoprono d’essere proprio loro la merce più richiesta
Ma quelli che dicono queste cose, magari una volta nella vita perchè non vanno in uno di questi Paesi, a vedere per curiosità come vanno realmente le cose? Chissà come mai quelli che ci sono stati, come me, non hanno nessuna pietà per queste persone.
Northern Antarctica
13-09-2005, 09:01
Ma quelli che dicono queste cose, magari una volta nella vita perchè non vanno in uno di questi Paesi, a vedere per curiosità come vanno realmente le cose? Chissà come mai quelli che ci sono stati, come me, non hanno nessuna pietà per queste persone.
Beh, in Romania sono stati fatti grandi passi avanti, ma ultimamente in Nigeria... una volta dovevo andare per lavoro a Warri (poi non se ne è fatto più niente), ed, a parte le cose che mi hanno raccontato, ricordo che come primi preparativi al viaggio mi rigirarono una mail di due pagine dove l'argomento era più o meno "come fare a non essere rapinato/sequestrato quando il taxi con la scorta ti viene a prendere in albergo" :eek:
Heinlein
13-09-2005, 09:14
Beh, in Romania sono stati fatti grandi passi avanti, ma ultimamente in Nigeria... una volta dovevo andare per lavoro a Warri (poi non se ne è fatto più niente), ed, a parte le cose che mi hanno raccontato, ricordo che come primi preparativi al viaggio mi rigirarono una mail di due pagine dove l'argomento era più o meno "come fare a non essere rapinato/sequestrato quando il taxi con la scorta ti viene a prendere in albergo" :eek:
Un mio amico racconta che a Mosca talvolta gli è capitato di doversi barricare in camera... non per i ladri, ma per le puttane che non ti danno tregua. E si trattava di hotel di categoria - e prezzo - occidentale...
A me personalmente, è capitato che in piena stagione turistica, sul Balaton, non si poteva uscire la sera a passeggio... toccava letteralmente scappare. Se ti beccavano, ti si avvinghiavano in due o tre e ti frugavano dappertutto per borseggiarti. Io avevo mangiato la foglia, e uscivo coi soldi nel calzino... quanto lavoro inutile, povere disgraziate! :D
n. 220 del 16-09-2005 pagina 3
An: «Per la Notte bianca cartelli anti-prostituzione»
- di Redazione -
Notte bianca alternativa per Alleanza nazionale. Mentre la città festeggerà la terza edizione dell'evento divisa tra circa 350 eventi, il principale partito d'opposizione in Campidoglio ne approfitterà per tenere alta l'attenzione su uno dei problemi più gravi che affligono la Capitale, quello della prostituzione. L'iniziativa, dal titolo «Quelli che la notte la passano in bianco tutto l'anno», vedrà esponenti e militanti di An posizionare cartelli provocatori nelle zone più degradate della città. «Saranno di due tipi - spiega il consigliere capitolino Luca Malcotti - uno con la scritta “Rallentamenti”, in riferimento ai numerosi incidenti stradali provocati dalle lucciole, e l'altro con “Attenzione schiavitù”. Speriamo che di questo dramma si accorga, tra un concerto di Elton John e una maratona notturna,
anche il sindaco Veltroni. Con i 560mila euro stanziati per la Notte bianca si potrebbero tenere in strada per tutta la notte due auto della polizia municipale per l'intero anno.
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Cartelli antiprostituzione ? :eek:
Pioveva :muro: sennò prendevo la mia Fuji A-345 :D
cmq meglio le ro/umene che le nigeriane :D :Prrr:
sempreio
18-09-2005, 12:28
se andate nel terraglio di treviso vedete di quelle ragazzini :( , madonna che socetà di merda :rolleyes: , fortunatamente con questa destra il fenomeno si è ridotto parecchio
Razzista, la gnocca, chiara o scura, sempre gnocca è. :D :D :D :D
Ciao
quoto e sottoscrivo
anzi preferisco leggermente la scura
"peccato"(meno male) che mi manchi il coraggio di andare con una prostituta..mi farebbe troppo schifo.. :Puke:
la concorrenza dovrebbe essere sempre a favore dell'utente finale :oink:
Lucio Virzì
19-09-2005, 07:04
n. 220 del 16-09-2005 pagina 3
An: «Per la Notte bianca cartelli anti-prostituzione»
- di Redazione -
Notte bianca alternativa per Alleanza nazionale. Mentre la città festeggerà la terza edizione dell'evento divisa tra circa 350 eventi, il principale partito d'opposizione in Campidoglio ne approfitterà per tenere alta l'attenzione su uno dei problemi più gravi che affligono la Capitale, quello della prostituzione. L'iniziativa, dal titolo «Quelli che la notte la passano in bianco tutto l'anno», vedrà esponenti e militanti di An posizionare cartelli provocatori nelle zone più degradate della città. «Saranno di due tipi - spiega il consigliere capitolino Luca Malcotti - uno con la scritta “Rallentamenti”, in riferimento ai numerosi incidenti stradali provocati dalle lucciole, e l'altro con “Attenzione schiavitù”. Speriamo che di questo dramma si accorga, tra un concerto di Elton John e una maratona notturna,
anche il sindaco Veltroni. Con i 560mila euro stanziati per la Notte bianca si potrebbero tenere in strada per tutta la notte due auto della polizia municipale per l'intero anno.
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Cartelli antiprostituzione ? :eek:
Pioveva :muro: sennò prendevo la mia Fuji A-345 :D
Demagoghi.
Poi sono i primi ad andarci.
"Quelli che la notte non si può girare piu', quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv". F.H.E.Mc
LuVi
se andate nel terraglio di treviso vedete di quelle ragazzini :( , madonna che socetà di merda :rolleyes: , fortunatamente con questa destra il fenomeno si è ridotto parecchio
a Firenze la situazione sta peggiorando invece, é pieno dappertutto! E confermo che la maggioranza sono dei paesi dell'est
Demagoghi.
Poi sono i primi ad andarci.
"Quelli che la notte non si può girare piu', quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv". F.H.E.Mc
LuVi
Mica hanno detto una cosa falsa, anzi!
Se passi in Viale P.Togliatti la sera vedi le prostitute che, nonostante il trucco, sono delle bambine.
Piuttosto che alla notte bianca preferirei vedere i miei soldi spesi in pattuglie di ronda contro la prostituzione.
Il fenomeno non sparirebbe ma verrebbe sicuramente mitigato.
Stavolta ci stà un plauso ad An :)
Lucio Virzì
19-09-2005, 09:57
Mica hanno detto una cosa falsa, anzi!
Se passi in Viale P.Togliatti la sera vedi le prostitute che, nonostante il trucco, sono delle bambine.
Piuttosto che alla notte bianca preferirei vedere i miei soldi spesi in pattuglie di ronda contro la prostituzione.
Il fenomeno non sparirebbe ma verrebbe sicuramente mitigato.
Stavolta ci stà un plauso ad An :)
Già peccato che proprio questo governo sia stato messo sotto accusa per la riduzione di spesa della PS con conseguente deficit di carburante che ha costretto per mesi le volanti nei piazzali.
LuVi
Quindi?
Non sò della riduzione di spesa della PS e quindi prendo per buono ciò che dici ma da quel che ho letto i deputati comunali di An non hanno mica contestato lo stato, bensi la spesa del comune per la "notte bianca" quando quegli stessi soldi potevano essere indirizzati su iniziative di ben altro spessore come quella citata.
Non sono d'accordo con la riduzione del budget delle FO ma ciò non cambia di una virgola la bella iniziativa di AN (che riguardava il bilancio comunale e non statale).
Lucio Virzì
19-09-2005, 11:18
Pura, demagogica e populista campagna elettorale.
Proposta lodevole invece.
Una notte bianca in meno e qualche pattuglia di VU in più nella notte per allontanare le ragazzine dal marciapiede è, imho, giusta.
Poi ognuno la vede a modo suo :)
non è che riducendo l'attività che valorizzano delle città sia una buona idea, sicuramente visti i negozzi pub ecc ecc aperti ci sarà stato un bel giro di soldi e guadagni per tutti, quindi anche eventuali fondi in + per la polizia
non è che riducendo l'attività che valorizzano delle città sia una buona idea, sicuramente visti i negozzi pub ecc ecc aperti ci sarà stato un bel giro di soldi e guadagni per tutti, quindi anche eventuali fondi in + per la polizia
Per gli esercenti, non per il comune ;)
Da quello che ha detto il TG regionale la stima dei maggiori introiti degli esercenti è stata di circa 30ml di € (lorde credo) mentre il comune ha dovuto sborsare una cifra piuttosto alta (non ricordo bene ma credo 5.800.000) per l'organizzazione.
Intendiamoci: non sono contrario a priori ad iniziative come la notte bianca che consentono ai privati di aumentare il proprio giro d'affari (anche se a moti cittadini creano disagio e credo che questo andrebbe conteggiato) ma credo che di fronte a necessità più importanti i fondi dovrebbero essere destinati a queste ultime.
Lucio Virzì
19-09-2005, 12:49
In piazzetta c'era un bel thread in cui si chiedeva se si andava a puttane.
Non mi sembra ci siano (tanti) cinquantenni morti di figa in questo forum, eppure le risposte positive non sono state poche.
"Stanziare fondi per ronde contro la prostituzione" non serve a una ceppa.
LuVi
Per gli esercenti, non per il comune ;)
Da quello che ha detto il TG regionale la stima dei maggiori introiti degli esercenti è stata di circa 30ml di € (lorde credo) mentre il comune ha dovuto sborsare una cifra piuttosto alta (non ricordo bene ma credo 5.800.000) per l'organizzazione.
Intendiamoci: non sono contrario a priori ad iniziative come la notte bianca che consentono ai privati di aumentare il proprio giro d'affari (anche se a moti cittadini creano disagio e credo che questo andrebbe conteggiato) ma credo che di fronte a necessità più importanti i fondi dovrebbero essere destinati a queste ultime.
si ma la polizia è statale, a meno di non mandarci i vigili :sofico:, cmq quest'anno c'è stato pure brutto tempo, credo comunque che di sprechi in Italia ce ne siano talmente tanti che le iniziative riuscite possono essere lasciate stare
si ma la polizia è statale, a meno di non mandarci i vigili :sofico:, cmq quest'anno c'è stato pure brutto tempo, credo comunque che di sprechi in Italia ce ne siano talmente tanti che le iniziative riuscite possono essere lasciate stare
Infatti di vigili si parlava.
In altre parti non saprei ma in quelle zone (viale Togliatti) ci passo ogni tanto e quando ci sono i vigili i clienti non si fermano e le ragazze scappano nell'ombra dietro alla strada illuminata (ci sono dei giardini pubblici).
Ogni tanto ci mettono anche un posto di blocco dei vigili, però non stanno mai fino a tardi, presumo per il costo degli straordinari.
Concordo sugli sprechi enormi che ci sono in Italia
In piazzetta c'era un bel thread in cui si chiedeva se si andava a puttane.
Non mi sembra ci siano (tanti) cinquantenni morti di figa in questo forum, eppure le risposte positive non sono state poche.
"Stanziare fondi per ronde contro la prostituzione" non serve a una ceppa.
LuVi
Le ronde non fanno avvicinare i clienti ed allontanano le ragazze.
Se il personale fosse sufficente sarebbero ancor più efficaci i posti di blocco nei punti "strategici" (tanto li conoscono anche i bambini).
Come detto non credo che il fenomeno sparirebbe (è utopistico) ma si ridimensionerebbe molto.
Quando c'è la Punto dei vigili ferma a controllare auto, moto e scooter con il lampeggiante acceso (quindi ben visibile anche da lontano *) non c'è la fila "da contrattazione" nella prima corsia.
*
Per chi non è di Roma: V.le Togliatti è un lungo viale quasi rettilineo a 3 corsie in cui la notte c'è un cospicuo numero di prostitute in bella vista sotto i lampioni
Lunedì 19 Settembre 2005
Controlli effettuati dalla Polizia
Tra le zone perlustrate piazza dei Navigatori e l’Ardeatino
Nuovo blitz anti-prostituzione della polizia l’altra notte. Una vera retata tra viale Marconi, la cristoforo colombo e piazza dei Navigatori. L’operazione rientra nell’ambito dei controlli contro la prostituzione. Sono trentaquattro le ragazze fermate (tutte straniere), e la maggior parte sono dei paesi dell’Est. Tredici sono state arrestate per inosservanza della legge bossi-fini, ed in particolare per non avere ottemperato al decreto di espulsione emesso dal Questore.
Nonostante i ripetuti controlli delle forze dell’ordine, piazza dei Navigatori continua ad essere una delle zone della città, più affollate da trans e prostitute.
Quattro tra le ragazze fermate sono state portate pressso un centro di accoglienza perché sono minorenni, altre cinque ragazze dovranno lasciare il paese.
L’altra notte, quando gli agenti del commissariato Colombo e del Reparto mobile hanno fermato le ragazze, qualcuna ha deciso di collaborare. Irina, 26 anni, ha raccontato la sua storia, che è arrivata a Roma clandestinamente dall’Ucraina. Non nasconde che ha anche pensato di sposare un italiano per avere i documenti a posto, «una mia amica che era arrivata qui prima di me», racconta Irina (il nome è di fantasia), «mi aveva detto che era possibile trovare qualcuno che, se ben pagato, avrebbe fatto in modo da farmi sposare. Mi aveva detto che ci sono persone organizzate proprio per fare questo». Irina nel suo paese ha lasciato anche un bambino, suo figlio che ha 2 anni e che vive con la nonna.
«Sono andata via dalla mia casa perché ho bisogno di soldi, voglio che a mio figlio non manchi nulla, è per lui che ho sopportato tutto questo».
«Tutto questo», come dice Irina, sono le violenze subite dai suoi sfruttatori.
Eva (anche questo è un nome di fantasia), di anni ne ha 17, è finita con le altre tre minorenni nel centro di accoglienza ed ha paura. Anche di tornare a casa. Anna è scappata dalla Romania perché il patrigno la violentava, e la madre non ha mai avuto il coraggio di difenderla. Il patrigno di Anna è un uomo violento e alcolizzato, e per lei, riuscire a venire in Italia, era sembrata la salvezza.
(Il Messaggero)
a Firenze la situazione sta peggiorando invece, é pieno dappertutto! E confermo che la maggioranza sono dei paesi dell'est
E non solo a Firenze in Toscana.....
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Domenica 25 Settembre 2005
Baby-prostitute per i festini vip
La denuncia dei vicini: in quelle ville ragazzine con uomini più anziani
AREZZO Giovani, belle e clandestine ma soprattutto portate in Italia per intrattenere uomini facoltosi in festini a luci rosse organizzati in ville ed appartamenti di Arezzo. Così un'operazione congiunta di polizia e carabinieri, coordinata dalla procura della città toscana e denominata “Marco Polo”, ha permesso di scoprire un sexy-giro messo in piedi tra la Romania e la Toscana e per il quale sono state arrestate cinque persone.
Tra queste figurano due cittadini stranieri oltre a un poliziotto che adesso si trova agli arresti domiciliari e che da mesi era esonerato dal servizio per malattia. Punto di riferimento dell'organizzazione era un circolo privato dove avvenivano i primi approcci con le ragazze. Gli arrestati, accusati di sfruttamento della prostituzione, sono una donna rumena di 30 anni, che si occupava del reclutamento e della selezione delle ragazze nel paese d'origine, il fratello di 25 anni, barista nel night-club privato posto sotto sequestro in via Tiziano ad Arezzo, il presidente dell'associazione che era un salernitano di 50 anni e un aretino di 45 anni, il quale faceva da prestanome per affittare le case dove si tenevano gli incontri.
Le indagini erano partite per individuare le presenze di immigrati irregolari nell'Aretino ma ben presto hanno evidenziato un sospetto movimento di ragazze, tutte clandestine, alcune minorenni, ingaggiate per abbordare i clienti in un circolo ricreativo e combinare successivamente incontri particolari in case affittate apposta. Le ragazze, sempre scelte per la loro avvenenza, soggiornavano a rotazione ad Arezzo per alcune settimane (un mese-un mese e mezzo) e permettevano di far cumulare affari illeciti per alcuni milioni di euro all'anno. Il giro d’affari era coperto dalla presunta attività ricreativa del circolo che ufficialmente aveva finalità ludico-ricreative ma che, in pratica, funzionava come un vero e proprio night. Gli investigatori hanno contate una ventina di ragazze dall'inizio dell'anno. Per ogni incontro i clienti spendevano in media 300 euro: la metà andavano alle ragazze, la metà agli organizzatori del traffico. Gli incontri si svolgevano in abitazioni situate nel quartiere Giotto, la zona-bene della città. Proprio gli abitanti del quartiere sono stati i primi ad accorgersi degli eccessivi andirivieni da alcune villette e condomini di ragazze in abiti succinti e di uomini troppo più anziani di loro in loro compagnia.
(Il Messaggero.it)
Agriturismo con l'optional hard core
Mercoledì 28 Settembre 2005
di LUCA LIPPERA e GIOVANNI SALSANO
Il via-vai da Roma e da Pomezia era continuo. La voce, d’altronde, si era sparsa: il posto è carino, l’atmosfera tranquilla, le ragazze bellissime. E così “Campagna Amica”, un agriturismo tra Ardea e Pomezia, a pochissimi chilometri dall’Eur, era diventato uno dei posti più trafficati della estrema periferia sud. Prostitute bulgare, ucraine, romene. Tutte bellissime.. Centocinquanta euro a prestazione. Mattina, pomeriggio, sera. Lontani dalla strada e da occhi indiscreti.
Il giro, ben avviato e molto redditizio, è stato scoperto dai carabinieri della stazione di Ardea, guidati da Antonio Landi. Gli uomini dell’Arma, dopo un'irruzione nell'agriturismo, un casale al chilometro 23 della via Ardeatina, hanno arrestato cinque persone. Si tratta di tre cittadini bulgari, di una donna polacca e del gestore della struttura, un italiano residente nella zona dei Castelli romani. Per tutti le accuse sono di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso. Fermate ed identificate anche dieci prostitute, di nazionalità bulgara e polacca. Per alcune, clandestine, sono state avviate le pratiche per l'espulsione.
«Probabilmente dicono gli investigatori abbiamo scoperto solo la punta dell’iceberg. Sono stati notati movimenti “sospetti” anche intorno ad altri casali nella campagna immediatamente a ridosso di Roma. Gli accertamenti sono in corso». Le ragazze, sostituite settimanalmente dai loro sfruttatori, adescavano i clienti in strada, nella zona industriale di Santa Palomba, quindi proponevano la prestazione "in camera", nel vicino agriturismo. Un componente della banda portava la ragazza a “Campagna Amica”, il cliente la seguiva dopo poco. Nell'agriturismo, grazie alla complicità del gestore, l'organizzazione aveva a disposizione sette camere, ricavate in altrettanti bungalow, abbastanza isolati e lontani dall'ingresso principale. Una volta terminato il rapporto, le ragazze versavano parte dei centocinquanta euro ai tre bulgari, rimasti all'esterno in attesa del pagamento.
Dopo un mese di appostamenti, l'irruzione che ha portato alla cattura di tutti i componenti della banda, H. E. di 32 anni, S. M. di 27 e M. O. di 28, cittadini bulgari e Z. M. di 23 anni, di origine polacca, anche lei prostituta, ma con un ruolo attivo nell'organizzazione. Arrestato anche il gestore dell'agriturismo D.C. A., di 36 anni di Castel Gandolfo. Nel corso del blitz sono state sequestrate numerose confezioni di preservativi e sono stati portati via i filmati delle telecamere a circuito chiuso con gli spostamenti delle ragazze con i clienti. Gli arrestati sono stati portati in carcere a Velletri e nella sezione femminile del carcere romano di Rebibbia.
«Questo di Ardea non è un caso isolato, il profitto delle bande cresce a dismisura»
«Ormai la strada, sempre di più, è soltanto una vetrina. Le prostitute, sia che lavorino in proprio, sia che vengano controllate da un’organizzazione, cercano di usarla solo per farsi conoscere. Poi si costruisce un rapporto, poi si offre la prestazione in qualche luogo al chiuso. Costa di più, è vero. Ma il cliente, spesso, finisce per accettare. E i profitti delle bande crescono a dismisura».
Quello di “Campagna Amica”, secondo uno degli ufficiali dei carabinieri che seguito gli accertamenti sull’agriturismo tra Ardea e Pomezia, «non è affatto un caso isolato». «Le indagini per noi diventano ancora più difficili spiega Che intorno a un agriturismo ci sia un certo “traffico” di persone può essere un fatto normale. Peraltro, se una prostituta “in proprio” e un cliente decidessero di prendere una stanza in affitto da qualche parte non potremmo contestare alcun reato. Quindi dobbiamo dimostrare che il gestore della struttura era a conoscenza del traffico, che il traffico era organizzato da qualcuno e che questo qualcuno ne aveva un beneficio economico. Ecco perché le cose sono molto complicate».
Ai Castelli negli scorsi anni sono state individuate diverse ville usate per incontri a luci rosse o scambi di coppie. «Ma non sempre aggiungono i carabinieri è stato possibile intervenire. Se alcune coppie decidono, liberamente, di scambiarsi i partner, la legge non c’entra assolutamente nulla. È lo sfruttamento sistematico della prostituzione mediante organizzazioni criminali che cambia lo scenario».
(Il Messaggero.it)
Giovedì 6 Ottobre 2005
San Giovanni: l’indagine è nata quando una delle giovani e un cliente si sono innamorati e lei ha raccontato tutto alla polizia
Spogliarelli e sevizie per cento ragazze romene
Comprate da una gang di albanesi e costrette a prostituirsi dopo lo spettacolo in un night
di MARCO DE RISI e LUCA LIPPERA
Gli spogliarelli e le luci del night erano soltanto una copertura. Una banda di albanesi, in realtà, ha usato per mesi un locale notturno di San Giovanni per piazzare ai clienti almeno un centinaio di prostitute arrivate dalla Romania. La polizia, che ha scoperto il giro, arrestando quattro persone, ritiene che i titolari del “club” non si rendessero conto fino in fondo di cosa stava accadendo e che la maggior parte delle ragazze fossero ridotte praticamente in schiavitù. Picchiate, ricattate e costrette a vendersi dai loro aguzzini.
Un copione che tuttavia racconta solo una parte della realtà cittadina. La Roma notturna è sempre più piena, specie nella semi-periferia, di locali dove centinaia di giovani slave si esibiscono in spettacoli a luci rosse. Brave, belle, aggressive, per nulla sprovvedute. Spesso i night e i programmi delle serate vengono pubblicizzati dalle tv locali. «I titolari dei club fa notare un ispettore di commissariato non sono tenuti a chiedersi cosa fanno le ragazze dopo il lavoro. Ma è evidente che si tratta di professioniste e che lo spogliarello, il drink al bancone, l’ammiccamento durante lo show servono solo a conoscere clienti ai quali poi vengono offerte prestazioni sessuali. La riduzione in schiavitù a volte non c’entra proprio nulla».
Nel caso di San Giovanni, secondo gli agenti del commissariato Castro Pretorio, che hanno portato a termine l’operazione, le cose andavano in modo completamente diverso. Tre albanesi e una romena di soli diciott’anni, indicata come la «vera belva» del gruppo, sono stati arrestati per sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona e favoreggiamento della immigrazione clandestina. I quattro, stando alle testimonianze raccolte dagli investigatori, nel giro di un anno sono riusciti a far arrivare oltre cento ragazze dalla Romania con la promessa di farle lavorare come badanti. Le giovani venivano portate in una villetta di via Oricola, alla Riserva Nuova, nella parte extra-urbana della Prenestina, e seviziate.
Adriana, la diciottenne romena, era, secondo la polizia, «la più feroce nel controllarle». Dopo una cura a base di botte e minacce, le spogliarelliste venivano portate nel night di San Giovanni. La polizia non ha reso noto il nome del locale. Fatto sta che il grosso delle ragazze, dopo lo spettacolo, si appartava con gli spettatori. Alcune in una stanzetta separata all’interno del locale (tariffa 150 euro), altre negli alberghi della zona (fino a 1.000 euro per tutta la notte». I profitti della banda sono stati stimati in «diverse centinaia di migliaia di euro».
Gli agenti di Castro Pretorio, diretti da Domenico Condello, non escludono che le giovani fossero al centro di una sorta di “tratta”. Una banda di romeni, dopo averle accompagnate in pullman in Italia attraverso l’Ungheria e l’Austria, le avrebbe vendute agli albanesi, ricavandone a sua volta un utile, subito dopo il confine italiano. La villetta di via Oricola, nell’estrema periferia est, veniva usata anche per gli incontri con una parte dei clienti. All’interno sono stati trovati un tariffario, diverse confezioni di preservativi e materiale hard.
Le indagini denominate “Operazione Pretty Woman” sono scattate circa quattro mesi fa. Quando una delle ragazze e uno dei clienti si sono innamorati. La giovane ha rivelato i metodi, le basi della banda e il nome del night-club dove cominciavano gli incontri. Le persone arrestate sono, appunto, quattro: i cugini Emilion e Adrian Kapllani di 26 e 23 anni, Hani Methani., di 25, e la “terribile” romena, Adriana Gudo, appena diciottenne. Sono stati fermati anche due italiani che fornivano i documenti falsi. Accertamenti sono in corso sui gestori di altri night-club e di alcuni alberghi.
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Gianina: «Uomini come orchi e lei, Adriana, era la belva del gruppo»
«Quegli uomini si comportano come orchi. Mi picchiano ogni giorno e mi stuprano per obbligarmi a prostituirmi in locali notturni. Lì vengo abbordata eppoi il cliente mi porta in alberghi di lusso. Mi paga anche 2000 euro per una notte di sesso»
Questo uno stralcio del verbale che Gianina, 20 anni, romena, ha fatto riempire ai poliziotti del commissariato ”Castro Pretorio”.
L’ex lucciola ha riempito pagine e pagine d’informative facendo nome e cognomi di clienti, spesso professionisti e qualcuno con il vizio della cocaina, ma soprattutto ha descritto in modo dettagliato i suoi sfruttatori.
«Ero venuta a Roma - racconta Gianina con le lacrime agli occhi e con il corpo pieno di lividi - convinta che avrei fatto la badante. Invece, sono stata presa in consegna dagli albanesi che mi hanno comprato dal gruppo di romeni che mi aveva portato in Italia come clandestina». La ragazza, corpo esile, capelli lunghi neri, racconta della prima volta che fu costretta a fare lo spogliarello in un locale del centro. «Prima - prosegue Gianina - quei maledetti mi sequestrarono il passaporto. Mi stuprarono. Non potevo rifiutarmi di esibirmi. Poi, sono passata ad avere rapporti occasionali».
Gianina si è innamorata di un cliente, un operatore della Roma di notte, al quale ha rivelato l’abisso in cui era finita. L’uomo l’ha convinta a mettere nero su bianco al commissariato vicino via Veneto. La ragazza ha rischiato moltissimo. Se gli albanesi si fossero resi conto che lei si era rivolta alla polizia, l’avrebbero fatta sparire.
«Fra loro - dice Gianina riferendosi al gruppo - c’è una ragazza albanese di 18 anni che è cattivissima, una belva. E’ lei che mi accompagnava ad esibirmi e così non potevo fuggire».
(Il Messaggero)
Non l'ho capita; qui si parlava di prostitute romene (non romane) e nigeriane, cosa c'entrano le italiane ? :confused:
a furia di guardare film di Lino Benfi ci si confonde!
cmq si sa benissimo dove sono le prostitute, quindi non vogliono andare a fare i controlli, se volessero le pescherebbero tutte in una notte
il perché ancora non mi è chiaro. troppo sbattimento? volontà di lasciare le cose come stanno?
bah
Sabato 8 Ottobre 2005
“liberata” dai Carabinieri
Ventenne ridotta in schiavitù e rivenduta per 2.000 euro
Trattata come una schiava, prelevata alla stazione ferroviaria appena entrata nel nostro Paese, picchiata, segregata, costretta a prostituirsi ed infine venduta per 2.000 euro ad altre due persone pronte a sfruttarla.
E’ l'incubo vissuto da una cittadina rumena di appena 20 anni, arrivata in Italia circa 6 mesi per trovare lavoro. Appena giunta nella Capitale, la ragazza è stata sequestrata da due connazionali e fatta oggetto di una vera e propria compravendita per 2.000 euro a un’altra coppia di cittadini albanesi che l'hanno percossa, privata del passaporto e costretta a prostituirsi. I due che, l'accompagnavano tutte le sere sulla via Casilina, pretendevano dalla cittadina dell’Est l’intero ricavato dalle sue prestazioni sessuali.
La ragazza ha resistito due mesi alla nuova coppia di aguzzini, fino all’ennesimo episodio di violenza quando, dopo essere stata picchiata di nuovo,in lacrime ha telefonato al 112 raccontando tutto quello che era accaduto e che stava subendo.
Alla richiesta di aiuto, i carabinieri del Nucleo Radiomobile d'accordo con la lucciola, hanno predisposto un servizio mirato per bloccare i due aguzzini albanesi che, tutte le sere dopo aver accompagnato la donna la controllavano a debita distanza a bordo della loro autovettura.
In breve tempo alcune gazzelle dei Carabinieri l'hanno circondati bloccandoli da ogni possibile tentativo di fuga. I militari inoltre, tramite i due fermati, sono risaliti agli altri due rumeni, un uomo ed una donna che vivevano in un albergo della periferia romana. Per i quattro cittadini dell'Est è scattato il fermo di indiziato di delitto con le pesanti accuse di riduzione e mantenimento in schiavitù, induzione e sfruttamento alla prostituzione nonché tratta di persone.
(Il Messaggero.it)
La giovane è stata costretta a salire in un'auto, dove è stata stuprata e derubata, ma è riuscita a fuggire. I responsabili sono stati arrestati
Prostituta diciassettenne sequestrata e violentata da tre uomini a Roma
ROMA - Una prostituta romena di 17 anni è stata sequestrata, rapinata e violentata nella notte di Natale da tre cittadini dello Sri-Lanka. I tre uomini sono stati successivamente arrestati e accusati di sequestro di persona, violenza sessuale, e rapina. La ragazza è stata medicata al pronto soccorso per una contusione alla testa. Uno dei tre arrestati è senza permesso di soggiorno.
E' successo a Roma, nel quartiere Eur. I tre uomini hanno sequestrato la ragazza e l'hanno portata ad Acilia, una zona molto periferica della capitale, per far partecipare alla violenza anche alcuni loro amici.
La giovane però è riuscita a scendere dall'auto dove i tre, (tutti di 28 anni) la tenevano prigioniera, ed a chiedere aiuto ad alcuni passanti che hanno telefonato al 113.
Sono così arrivati gli agenti del commissariato di Ostia, che hanno controllato la zona, ed hanno trovato, in una villa all'Infernetto, in cui uno dei violentatori aveva prestato servizio, un telefono cellulare con annotato, nella rubrica, l'indirizzo di un appartamento all'Eur, dove hanno trovato i tre violentatori e li hanno bloccati.
Nella loro auto i poliziotti hanno trovato anche i soldi, gli oggetti personali, ed un cellulare rapinato alla ragazza violentata.
(26 dicembre 2005)
(La Repubblica)
Red_Star
26-12-2005, 23:32
Mi sa di una bella multa dell'Autorithy....concorrenza sleale :D :asd:
Io sono afflitto da un dubbio amletico...
ma una puttana romena che picchia una puttana nigeriana è razzista?
Se si andrebbe messa in galera secondo la legge Mancino.
O vale solo per altri razzismi?Chi li decide?
loreluca
28-12-2005, 12:25
Io sono afflitto da un dubbio amletico...
ma una puttana romena che picchia una puttana nigeriana è razzista?
Se si andrebbe messa in galera secondo la legge Mancino.
O vale solo per altri razzismi?Chi li decide?
Teoricamente è razzismo sì... ma il razzismo è secondo me un concetto soggettivo.
Ma l'Italia sta diventando sempre più un paese di bigotti bacchettoni? Non capisco perché prendersela con chi va a prostitute; piuttosto me la prenderei con chi non le regolarizza, così pagarebbero le tasse e non peserebbero più sulle nostre tasche. Alla fine è un lavoro come un altro che c'è sempre stato e sempre ci sarà... Oltretutto si guadagnerebbe in igiene e sparirebbe un bel po' di malavita legata alla prostituzione.
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