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View Full Version : Meglio a destra che con l'Unione»


Grande blu
10-09-2005, 11:01
Benedetto Della Vedova e Marco Taradash:Meglio a destra che con l'Unione»

E per fortuna che Pannella aveva detto che se prodi fosse andato al governo lui sarebbe scappato all'estero. Chissà perchè ha cambiato idea?
Dove è andata a finire la politica liberista radicale? dove sono finiti tutti gli elogi radicali Pannelliani alla politica americana.

Non parliamo poi di Capezzone più che radicale sembra un convinto riformista di sinistra, che come segretario sta portando il partito sempre più a sinistra, che tutti i giorni infarcisce i suoi discorsi quasi esclusivamente con violenti attacchi alla chiesa.

Acceso battibecco tra capezzone questa mattina in diretta trasmesso da radio radicale sabato 10/09/05 alle ore 11,55
Se ho capito bene Della Vedova ha dichiarato che comunque continuerà il suo lavoro con il partito radicale transnazionale, questo significherebbe che non si riconosce nella linea dei radicali Italiani.

Grande blu
10-09-2005, 11:11
Verso il Comitato nazionale di Radicali Italiani. Intervista a Benedetto Della Vedova | Home Page
08.09.05
«Meglio a destra che con l'Unione»da Cronache de L'Indipendente del 8 settembre 2005, pag. 1
Radicali. Benedetto Della Vedova risponde a Daniele Capezzone.
di Riccardo Paradisi
Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani, lo ha ripetuto ieri in un intervista rilasciata all'Avanti: la collocazione dei radicali ormai è nel centrosinistra e "il patto di consultazione" con lo Sdi è fondamentale per costruire nel Paese un'alternativa liberalsocialista che abbia nella triade Blair, Zapatero, Loris Fortuna i suoi punti di riferimento. E chi nella direzione del partito, Benedetto della Vedova in testa, guarda ancora al centrodestra?

Per Capezzone recita solo un mantra: «Sinceramente non ho ancora capito» dice infatti il segretario dei Radicali italiani «quali sarebbero le ragioni di merito che secondo Della Vedova dovrebbero portarci a stare col centrodestra». Interpellato dall'Indipendente Benedetto Della Vedova queste ragioni ha cercato di spiegarle, «evitando la tentazione», ci tiene a specificare, «di rispondere a una domanda con un'altra domanda: infatti ci si potrebbe chiedere quali sono le ragioni di merito per cui si debba scegliere il cartello elettorale di centrosinistra. Ma se impostassimo così il discorso, va da sé, la discussione sarebbe sterile».

E allora quali sono queste ragioni? Per Benedetto Della Vedova «La connotazione della politica radicale, le tesi e i contenuti dell'ultimo decennio sono autoesplicativi di queste ragioni. Certo, con il centrodestra», specifica l'esponente radicale, «ci sono state profonde dissonanze durante la campagna referendaria, ma è anche vero che nel centrodestra si sono avute significative ed eccellenti eccezioni. Poi lo si voglia o no è in quell'area che soluzioni politiche come le liberalizzazioni e l'economia di mercato non sono avvertite come bestemmie. In materia di politica internazionale poi è nel centrodestra», continua Della Vedova « che si è fatta una scelta chiara per il fronte angloamericano». Insomma, secondo Della Vedova ragioni di merito per andare col centrodestra o almeno per non finire nel centrosinistra ci sono. Il problema, secondo l'esponente radicale, è la discussione che non c'è stata. «Premesso che nessuno dei due attuali leader della coalizione ha una politica liberale, liberista e libertaria, è chiaro che una volta deciso di giocare sul tavolo del bipolarismo si tratta di individuare la prospettiva più promettente o meno incapacitante».

Per Della Vedova è nel centrodestra che i radicali possono intercettare le istanze di coloro «che non voteranno il centrosinistra di Prodi, di Cossutta, di Bertinotti, di Pecoraro Scanio, di Di Pietro. E poi Prodi sarà zapaterista magari sull'Iraq, non sui diritti civili. In questo campo le riforme si faranno se nel centrodestra le Prestigiacomo, i Fini e i Bondi garantiranno una sponda sui Pacs. Allo stesso modo sul lato economico i Ds, paralizzati da intrecci di potere, impediranno politiche neotatcheriane di liberalizzazioni e aperture al mercato. Lo dico avendo un giudizio molto critico su ciò che il centrodestra ha accumulato in termini di ritardi politici in questa legislatura. Resta però il fatto che sulle politiche economico-sociali trovo meno remore nel centrodestra a parlare di mercato in ambiti come la sanità e la scuola. Si tratta di opzioni». Ma forse l'Unione è la sponda che in prospettiva può garantire alla politica radicale strumenti istituzionali.

Il problema per Della Vedova sono però le prospettive politiche: «Io penso che sul fronte del centrodestra ci sia una disponibilità di fondo verso i radicali e una volontà che fu ribadita da Berlusconi stesso. Certo, il premier della maggioranza non fu in grado di riparare questa ipotesi dall'ostilità della Lega o dell'Udc. Ma Prodi fece peggio: fu tetragono nell'impedire l'ingresso della lista Luca Coscioni nel cartello delle Regionali».

E del resto Marco Pannella, pontefice massimo dei radicali italiani, su Prodi fu molto più tranchant di Della Vedova. A Radio radicale appena lo scorso aprile dichiarava: «Se oggi "questo" centrosinistra prodiano dovesse (ora o fra un anno) andare al potere, io me ne andrei dal nostro Paese in modo doloroso e dolorante, ma anche come espressione di lotta e di speranza, come era espressione anche di speranza il gesto di coloro che andavano in esilio agli albori del nazismo e del fascismo».


Posted by Benedetto Della Vedova at 08.09.05 09:54

jumpermax
10-09-2005, 11:11
Benedetto Della Vedova e Marco Taradash:Meglio a destra che con l'Unione»

E per fortuna che Pannella aveva detto che se prodi fosse andato al governo lui sarebbe scappato all'estero. Chissà perchè ha cambiato idea?
Dove è andata a finire la politica liberista radicale? dove sono finiti tutti gli elogi radicali Pannelliani alla politica americana.

Non parliamo poi di Capezzone più che radicale sembra un convinto riformista di sinistra, che come segretario sta portando il partito sempre più a sinistra, che tutti i giorni infarcisce i suoi discorsi quasi esclusivamente con violenti attacchi alla chiesa.

Acceso battibecco tra capezzone questa mattina in diretta trasmesso da radio radicale sabato 10/09/05 alle ore 11,55
Se ho capito bene Della Vedova ha dichiarato che comunque continuerà il suo lavoro con il partito radicale transnazionale, questo significherebbe che non si riconosce nella linea dei radicali Italiani.

non arriviamo al 2% e riusciamo pure a fare una scissione... l'estinzione è prossima... :help:

Grande blu
10-09-2005, 11:23
Ho sentito il battibecco tra Capezzone e Della Vedova (iniziato da Capezzone)
e i toni della discussione erano molto accesi. Credo proprio che Della Vedova se ne vada dai radicali, e fa bene. una grossa responsabilità ce l'ha Pannella il quale ha riconosciuto in Capezzone il suo successore e quindi il leader dei radicali.

tatrat4d
10-09-2005, 11:24
su Pannella credo che ogni commento sia superfluo, a partire dalla sua frase su Prodi... Già per Capezzone mi dispiace di più, ma è evidentemente succube del Vate.
Per il resto, a dx di Della Vedova non se ne faranno molto, sarà al massimo uno delle civette per prendere qualche quarto di voto, ma personalmente lo trovo un ottimo "acquisto".

Grande blu
10-09-2005, 11:39
su Pannella credo che ogni commento sia superfluo, a partire dalla sua frase su Prodi... Già per Capezzone mi dispiace di più, ma è evidentemente succube del Vate.
Per il resto, a dx di Della Vedova non se ne faranno poco, sarà al massimo uno delle civette per prendere qualche quarto di voto, ma personalmente lo trovo un ottimo "acquisto".

Ascolto spesso radio radicale e Capezzone l'ho sentito spesso, una volta non era cosi (appena venne eletto a segretario) adesso lo vedo più arrogante nel modo di esporre le sue opinioni. Inoltre si nota sempre di più da quello che dice (attacchi esclusivamente a destra) del il suo spostamento a sinistra.
cmq se dai radicali se ne vanno personaggi come Della Vedova, Taradash e altri, il partito comincerà la sua lenta agonia.

jumpermax
10-09-2005, 11:39
Ho sentito il battibecco tra Capezzone e Della Vedova (iniziato da Capezzone)
e i toni della discussione erano molto accesi. Credo proprio che Della Vedova se ne vada dai radicali, e fa bene. una grossa responsabilità ce l'ha Pannella il quale ha riconosciuto in Capezzone il suo successore e quindi il leader dei radicali.
Trovo completamente privo di senso portare i radicali dentro il centrodestra, quando l'udc e la lega al completo, quasi tutta AN e buona parte di FI non ne vuole nemmeno sentire parlare. Sul liberismo mi sembra che ormai i 2 poli si equivalgano, visto e considerato che AN e UDC a cui aggiungiamo pare anche la Mussolini, sono orientati verso un ferreo statalismo assistenzialisa. Sul versante liberale... a destra non solo non ve n'è più traccia ma ce ne si fa pure un vanto, qualche speranza a sinistra in più c'è. Forse Della Vedova crede che sia ancora il 1994... allora si era un polo liberale. Oggi un'alleanza a destra vorrebbe dire fare la foglia di fico, la spruzzata liberale su una coalizione che di liberali non ne vuole manco sentir parlare...

tatrat4d
10-09-2005, 11:46
Ascolto spesso radio radicale e Capezzone l'ho sentito spesso, una volta non era cosi (appena venne eletto a segretario) adesso lo vedo più arrogante nel modo di esporre le sue opinioni. Inoltre si nota sempre di più da quello che dice (attacchi esclusivamente a destra) del il suo spostamento a sinistra.
cmq se dai radicali se ne vanno personaggi come Della Vedova, Taradash e altri, il partito comincerà la sua lenta agonia.

ma agonia de che? seriamente, parliamo di un partito elettoralmente ed economicamente allo sbando, che viene da una tranvata cosmica al referendum... Sono certamente una delle voci meno indecenti su molte questioni, ma questi ragionano solo per sopravvivenza (e, da questo pdv, è sensato andare a sinistra), anche a costo di dare quelle dimostrazioni di lealtà che giustamente i loro "alleati" pretenderanno. A partire da tasse e politica internazionale, quindi fa benissimo Della Vedova...

LittleLux
10-09-2005, 11:48
Sentire dei presunti liberali e liberisti, almeno così si autodefiniscono (evidentemente possono limitarsi solo alle autodefinizioni), che vogliono allearsi con Berlusconi, il più grande monopolista della storia d'Italia, ogni volta mi causa degli accessi di ilarità.:asd:

Grande blu
10-09-2005, 11:49
Trovo completamente privo di senso portare i radicali dentro il centrodestra, quando l'udc e la lega al completo, quasi tutta AN e buona parte di FI non ne vuole nemmeno sentire parlare. Sul liberismo mi sembra che ormai i 2 poli si equivalgano, visto e considerato che AN e UDC a cui aggiungiamo pare anche la Mussolini, sono orientati verso un ferreo statalismo assistenzialisa. Sul versante liberale... a destra non solo non ve n'è più traccia ma ce ne si fa pure un vanto, qualche speranza a sinistra in più c'è. Forse Della Vedova crede che sia ancora il 1994... allora si era un polo liberale. Oggi un'alleanza a destra vorrebbe dire fare la foglia di fico, la spruzzata liberale su una coalizione che di liberali non ne vuole manco sentir parlare...

Il fatto è che devono collocarsi da qualche parte... e tutto sommato sono d'accordo con Della Vedova quando dice tra i due poli si deve scegliere il meno peggio, e a conti fatti il meno peggio è il centrodestra.

tatrat4d
10-09-2005, 11:50
Trovo completamente privo di senso portare i radicali dentro il centrodestra, quando l'udc e la lega al completo, quasi tutta AN e buona parte di FI non ne vuole nemmeno sentire parlare. Sul liberismo mi sembra che ormai i 2 poli si equivalgano, visto e considerato che AN e UDC a cui aggiungiamo pare anche la Mussolini, sono orientati verso un ferreo statalismo assistenzialisa. Sul versante liberale... a destra non solo non ve n'è più traccia ma ce ne si fa pure un vanto, qualche speranza a sinistra in più c'è. Forse Della Vedova crede che sia ancora il 1994... allora si era un polo liberale. Oggi un'alleanza a destra vorrebbe dire fare la foglia di fico, la spruzzata liberale su una coalizione che di liberali non ne vuole manco sentir parlare...

ogni confronto con il '94 non si pone, sul referendum considero poi inqualificabile quanto fatto da Berlusconi. Però, su tasse ed Iraq, su abolizione della leva vs. servizio civile obbligatorio, posto che si deve prendere il meno peggio, non so che ci facciano a sinistra...
E sui diritti civili non ci si fanno alleanze politiche, non le hanno fatte con l'ulivo prima del referendum, perchè mai ora?

jumpermax
10-09-2005, 12:05
Il fatto è che devono collocarsi da qualche parte... e tutto sommato sono d'accordo con Della Vedova quando dice tra i due poli si deve scegliere il meno peggio, e a conti fatti il meno peggio è il centrodestra.
Questo era un discorso che si poteva fare prima di questi 5 anni di governo. Prima cioè che ci si rimangiasse il liberismo per strada, e si prendesse come fattore di coesione della coalizione un'avversione profonda per i principi della democrazia liberale e di laicità dello stato. Mi rifiuto di definire liberale una coalizione dove più o meno apertamente si sostiene che i mali dell'occidente sono il realtivismo e il rifiuto delle proprie radici "cristiane". Il centrodestra sui temi etici ha sposato in pieno la linea della CEI, senza modificare nemmeno le virgole... i radicali che ci vanno a fare, legna da ardere per roghi? Si è fatta una precisa scelta a destra, bisogna prenderne atto.

Grande blu
10-09-2005, 12:17
Questo era un discorso che si poteva fare prima di questi 5 anni di governo. Prima cioè che ci si rimangiasse il liberismo per strada, e si prendesse come fattore di coesione della coalizione un'avversione profonda per i principi della democrazia liberale e di laicità dello stato. Mi rifiuto di definire liberale una coalizione dove più o meno apertamente si sostiene che i mali dell'occidente sono il realtivismo e il rifiuto delle proprie radici "cristiane". Il centrodestra sui temi etici ha sposato in pieno la linea della CEI, senza modificare nemmeno le virgole... i radicali che ci vanno a fare, legna da ardere per roghi? Si è fatta una precisa scelta a destra, bisogna prenderne atto.

Sono d'accordo, ma non puoi impedire a questi radicali di scegliere dove schierarsi.
E poi non dimentichiamoci che tutta la politica del csx si basa principalmente sull'assistenzialismo statalista, e almeno su questo nella cdl ci si scontra duramente.
Insomma preferisco Della Vedova alla Mussolini.

jumpermax
10-09-2005, 12:37
Sono d'accordo, ma non puoi impedire a questi radicali di scegliere dove schierarsi.
E poi non dimentichiamoci che tutta la politica del csx si basa principalmente sull'assistenzialismo statalista, e almeno su questo nella cdl ci si scontra duramente.
Insomma preferisco Della Vedova alla Mussolini.
Ah no ognuno decide come meglio crede, io però non vedo nessuna possibiltà di aver voce in capitolo nel cdx. Su cosa lo si dovrebbe firmare un programma comune? A sinistra so la politica estera sarà molto più realistica di quanto non lo sia in campagna elettorale... Fassino e D'Alema non sono poi molto distanti dalle posizioni di destra tanto per fare due nomi... ci fosse un Blair certo sarebbe molto meglio. Ti dirò vivo l'avvicinarsi di queste elezioni con un mix di disperazione e sconforto... :help: