PDA

View Full Version : "Fazio vattene!"


Liberoweb
29-08-2005, 17:00
Leggete QUI (http://www.beppegrillo.it/fazio_vattene.php)

Io non parteciperò versando denaro ma solo aprendo questa discussione in questo forum.

Voi, cosa ne pensate?

Onisem
29-08-2005, 17:21
Leggete QUI (http://www.beppegrillo.it/fazio_vattene.php)

Io non parteciperò versando denaro ma solo aprendo questa discussione in questo forum.

Voi, cosa ne pensate?
Certo che dover ricorrere a questi mezzi... Che tristezza, la credibilità di questo paese è ormai pari a quella di una repubblichetta dittatoriale centro-africana.

Grande blu
29-08-2005, 17:25
Leggete QUI (http://www.beppegrillo.it/fazio_vattene.php)

Io non parteciperò versando denaro ma solo aprendo questa discussione in questo forum.

Voi, cosa ne pensate?

Penso che il sig Grillo può permettersi di pagare questa pubblicità con i suoi soldi se proprio ci tiene.

LittleLux
29-08-2005, 17:39
Che tra Fazio e Beppegrillo preferisco 100.000 volte quest'ultimo. Almeno fa ridere e non fa danni al paese, a differenza dei "santerellini" alla Fazio.

P.S.: ah, ovviamente Grillo fa bene a gridare "Fazio vattene". Quello che dovrebbe dar da pensare è che ci sia bisogno di un comico che lo dica.

momo-racing
29-08-2005, 17:40
certo che se una cosa del genere succede in giappone le persone coinvolte si presentano in televisione e chiedono scusa alla nazione, se succede in america le persone coinvolte finiscono dritte dritte in galera. se succede in italia finisce che fazio fra qualche mese ce lo troviamo candidato per le prossime elezioni.

per il fatto di grillo, penso che possa finanziare tale iniziativa con i biglietti dei propri spettacoli che non sono certo economici per un "one man show". anche perchè sarebbe interessante vedere se, nell'interesse della trasparenza, fra qualche settimana pubblicherà l'elenco dei versamenti raccolti su tale conto, si sa mai che raccoglie più di 15 mila euro e considera il resto mancia.

LittleLux
29-08-2005, 17:41
certo che se una cosa del genere succede in giappone le persone coinvolte si presentano in televisione e chiedono scusa alla nazione, se succede in america le persone coinvolte finiscono dritte dritte in galera. se succede in italia finisce che fazio fra qualche mese ce lo troviamo candidato per le prossime elezioni.

Sta sicuro...magari nelle fila della Lega...il romano Fazio.:asd:

nucleolo
30-08-2005, 23:15
Bè il fatto che faccia delle sottoscrizioni libere è per dare una "soddisfazione" a chi ha partecipato, per far sì che sia il grido degli italiani, se pagasse interamente lui sembrerebbe una cosa che pensa lui e perderebbe gran parte del suo significato... comunque l'italia continua a collezionare figure assurde... :rolleyes:

Login
31-08-2005, 13:21
Leggete QUI (http://www.beppegrillo.it/fazio_vattene.php)

Io non parteciperò versando denaro ma solo aprendo questa discussione in questo forum.

Voi, cosa ne pensate?

In italia le cose migliorano un pò solamente nel periodo pre-elettorale, motivo per cui ci dovrebbero essere le elezioni ogni due mesi.
Condivido con chi sostiene che faremo la fine dell'ex-jugoslavia.

nucleolo
31-08-2005, 13:40
Oggi dicevano che anche dalla destra si alzano le prime voci per allontanarlo...si vabbè ormai la figura dei cioccolatai l'abbiamo fatta... :muro:

wicked
31-08-2005, 21:45
Domani su Repubblica apparirà il testo pagato dai sostenitori del blog di Beppe Grillo per chiedere di spedire a casa l'amico Fazio (notizia presa dal blog).
Speriamo che esca davvero e che qualcuno, ma ne dubito, ne parli anche attraverso altri media.

Per quanto riguarda i commenti sulle 'figure' dell'Italia a livello internazionale posso confermare che è tutto vero. Vivo da parecchi anni in Uk e posso confermare che siamo fonte di barzellette da prima pagina e veniamo ridicolizzati in continuazione (spesso sui telegiornali in prima serata) tanto che ormai ci si stupisce se ne viene fatta una delle buone...

Login
01-09-2005, 07:02
Domani su Repubblica apparirà il testo pagato dai sostenitori del blog di Beppe Grillo per chiedere di spedire a casa l'amico Fazio (notizia presa dal blog).
Speriamo che esca davvero e che qualcuno, ma ne dubito, ne parli anche attraverso altri media.

Ho guardato la rassegna stampa di raiuno prima di partire, se è stato pubblicato si sono ben guardati dal commentarlo.

Per quanto riguarda i commenti sulle 'figure' dell'Italia a livello internazionale posso confermare che è tutto vero. Vivo da parecchi anni in Uk e posso confermare che siamo fonte di barzellette da prima pagina e veniamo ridicolizzati in continuazione (spesso sui telegiornali in prima serata) tanto che ormai ci si stupisce se ne viene fatta una delle buone...

Mi stupirei del contrario.

Ciao

nucleolo
01-09-2005, 10:32
Raga nessuno ha comprato Repubblica? Il testo è a pagina 18, preso pari pari alla pagina del blog dedicata a Fazio. Ben fatto Grillo, ma credo che oggi ben pochi Tg ne parleranno... :mbe:

FastFreddy
01-09-2005, 11:07
Condivido con chi sostiene che faremo la fine dell'ex-jugoslavia.

Verremo bombardati dalla NATO?

Haden80
01-09-2005, 12:38
non so se posso pubblicarla
lo faccio..male che vada editate...


http://img149.imageshack.us/img149/6441/grillofazio4dz.jpg

fabio80
01-09-2005, 13:50
ma quella della legge di berlusconi che vieta le itercettazioni sarebbe una banfata o no? :confused:

aquilante
01-09-2005, 14:06
ma quella della legge di berlusconi che vieta le itercettazioni sarebbe una banfata o no? :confused:


Purtroppo è vera.

fabio80
01-09-2005, 16:28
Purtroppo è vera.


specificatamente intercettazioni per evitare episodi alla fazio nel futuro o l'ha detto in altri momenti? è importante, perchè se stanno così le cose alle prossime elezioni riempio la scheda di insulti

votare a sx mi farebbe stare col mal di stomaco per i prossimi 10 anni, ma votare chi promuove e spiana la via a certi modi di fare lesivi per tutta la popolazione è parimenti insopportabile... :mbe:

già il decretino sulle assicurazioni non l'ho digerito...

prio
01-09-2005, 16:33
specificatamente intercettazioni per evitare episodi alla fazio nel futuro o l'ha detto in altri momenti?

"Ho ultimato il ddl che presentero' al primo Consiglio dei ministri, per il divieto di intercettazioni telefoniche, salvo che per le indagini di mafia e di terrorismo"

http://www.rai.it/news/articolornews24/0,9219,4174374,00.html

aquilante
01-09-2005, 16:53
specificatamente intercettazioni per evitare episodi alla fazio nel futuro o l'ha detto in altri momenti? è importante, perchè se stanno così le cose alle prossime elezioni riempio la scheda di insulti

votare a sx mi farebbe stare col mal di stomaco per i prossimi 10 anni, ma votare chi promuove e spiana la via a certi modi di fare lesivi per tutta la popolazione è parimenti insopportabile... :mbe:

già il decretino sulle assicurazioni non l'ho digerito...

Immagino quindi tu non abbia digerito nemmeno le modifiche al ccodice della strada e la confisca dei mezzi a due ruote, giusto?
Sono tutti simboli di come la politica si sia allontanata anni luce dalle esigenze del popolo e dal volere dei cittadini che rappresenta.

Interrogato nei giorni successivi alle intercewttazioni in merito alla posizione del governatore della banca d'Italia, il presidente del consiglio ha risposto che trova assurdo che si pubblichi il contenuto delle intercettazioni dribblando il contenuto della domanda.
Ha poi proseguito dicendo che avrebbe scritto di suo pugno una proposta di legge nella quale si vietavano in toto le intercettazioni telefoniche per reati di tipo economico, stabilendo anche la pena per i magistrati che le autorizzassero.

Cosa prevede questo decreto per le intercettazioni?
- vietarle per reati di usura e corruzione (se il tetto per le intercettazioni sarà fissato per reati superiori ai sei anni di pena)
- inasprire le pene per chi diffonde le intercettazioni: i magistrati responsabili della loro diffusione potrebbero rischiare da due a sei anni, in pratica più di chi commette il reato.

Per intenderci se il decreto fosse stato in vigore non ci sarebbero state le intercettazioni a Fazio.

(copia-incolla dal Blog di grillo)

Per la cronaca, le intercettazioni in Italia ammontano a circa lo 0,0067% del totale delle conversazioni telefoniche (farò sapere la fonte che ora non ho, si tratta di dati letti su un periodico che non ho sotto mano); inoltre è allo studio una proposta di legge (sulla scia del Patriot ACT degli USA) per il quale verrà tracciato e cconservaato il traffico telefonico, email, sms ddi ogni cittadino in virtù delle future norme anti terrorismo.

La domanda è, in qesto ultimo caso non è valido il discorso del "grande fratello" cui si riferiva il presidente del consiglio? Cosa recitano gli articoli 13,14 e 15 della Costituzione Italiana? E se le informazioni su di noi venissero vendute ad una Assicurazione (non sarebbe una novità), chi ci farebbe più, ad esempio, una polizza sullaa nostraa vita dopo che ha saputo dal nostro DNA di che male moriremo?

Ok, sono OT, comunque la proposta di legge è esattamente riferita a quello che intendi tu.

Ciao

fabio80
01-09-2005, 20:13
non è possibile...

lo stato italiano mi sta sempre più sulle balle, doverne tollerare la presenza, sia tramite tasse, sia tramite il vigile di turno che spacca le balle, sia tramite qualsiasi altra cosa vogliate, non lo reggo più....

è sempre il solito immutabile sistema politico della vecchia guardia, non è cambiato nulla, nulla, niente

se almeno sta accozzaglia di fantocci affondasse per i conti loro me ne fregherei ma si portano via i miei soldi e influenzano con le loro decisioni la mia vita

inizio ad avere profnda stima e invidia per chi vive sopra le regole, forse sono gli unici che han capito veramente come vanno le cose qua da noi....

ebbasta cazzo, basta :( :( :(

generals
06-09-2005, 13:33
non avevo visto la discussione attuale e ne avevo aperta una nuova, ora inserisco il mio post:

Fazio non molla: che perdita di credibilità per le nostre istituzioni!!

Ma è mai possibile che all'estero dobbiamo fare queste figure? link.
La credibilità delle nostre principali istituzioni, economiche e non, ormai è al limite. Ma si può essere così attaccati alla poltrona? al di là del merito della questione io se fossi sfiduciato politicamente e moralmente come è accaduto a Fazio per il momento mi dimetterei, e che cavolo un pò di dignità. Capisco che per ottenere un incarico di quel tipo (per giunta a vita ) ce ne sono volute di raccomandazioni, lecchaggi, massoneria e...chi più ne ha più ne metta) però rassegnati!! sei stato sgamato.
Cosa ne pensate della vicenda, e in generale della condotta delle altre istituzioni italiane prive ormai di credibilità (includo l'Istat, e le varie agenzie delle comunicaioni, concorrenza e mercato , ecc.) ?

nucleolo
06-09-2005, 13:40
Per chi non segue spesso il blog di Grillo, ora vuole ripetere la cosa con i parlamentari condannati in via definitiva, pubblicandone l'elenco. Forza Beppe! Assurdo comunque arrivare a pagare per diffondere notizie di tale importanza. :rolleyes: Ci credo che Grillo ce l'abbia tanto coi giornalisti, tutti schiavi del padrone... :mbe:

cprintf
06-09-2005, 15:42
Speriamo che non vogliano fare uno scambio politico...dimissioni in cambio del Quirinale...

:tie:

generals
06-09-2005, 15:47
Speriamo che non vogliano fare uno scambio politico...dimissioni in cambio del Quirinale...

:tie:

non è improbabile se consideriamo il caso storace che dopo la sconfitta elettorale lo hanno piazzato al ministero della salute (certo un contentino ci vuole,tutti i politicanti devono pur "mangiare" qualchecosa :cool: )

Kratos
06-09-2005, 18:59
inizio ad avere profnda stima e invidia per chi vive sopra le regole, forse sono gli unici che han capito veramente come vanno le cose qua da noi....



Guarda che è proprio questa categoria di persone il CANCRO del nostro paese...cancro che genera di continuo nuove metastasi, come hai testè dimostrato.

StarBlazers
06-09-2005, 19:53
cmq, non afferro una cosa (in effetti non ho seguito molto la faccenda) :
Se la sua imparzialita' e provata e va contro leggi specifiche, perche bisogna aspettare che ponga le dimissioni? non e' compito dei magistrati porre fine a questo spettacolo indegno?
bah , qualcuno potrebbe spiegarmi meglio ,in onesta' non capisco.....................


:doh:

StarBlazers
06-09-2005, 20:37
Il problema pare consistere proprio nel fatto che avrebbe agito in sintonia con le leggi e le regole vigenti. Se le regole non vanno bene è giusto cambiarle ma non è ammissibile, o stesso che ho sempre visto Fazio come il fumo negli occhi esiterei a chiederne le dimissioni anche se mai le desse non potrei che esserne soddisfatto. Non mi renderebbe soddisfatto se il sospetto fortissimo che nutro, cioè se la pubblicazione delle intercettazioni fosse stata, come tutto lascia pensare, un atto calcolato per impedire un certo evento, fosse reale la mia insofferenza oper Fazio sarebbe superata dall'insofferenza verso chi, ovviamente complice uno schieramento politico trasversale, ha imbastito il tutto. Se il governatore mi è fortemente inviso non posso tollerare che sia tolto di mezzo tramite atti di una scorrettezza evidente e per di più in palese violazione del segreto istruttorio.

Ciao


beh', da quello che mi sembra di capire, da cio che dici , Fazio non ha commesso nessun illecito semplicemente ha sfruttato le leggi vigenti per favorire (cosi si suppone) certe societa' e certi soggetti , il tutto in contrasto col suo ruolo di imparzialita', tuttavia se il ruolo di imparzialita' e' un elemento specifico della carica che occupa (cosa che credo sia) possibile che non vi sia nessun vigile che accertata la non imparzialita di Fazio ponga termine al suo mandato?
Questa cosa mi lascia perplesso.............

Cfranco
06-09-2005, 22:09
beh', da quello che mi sembra di capire, da cio che dici , Fazio non ha commesso nessun illecito semplicemente ha sfruttato le leggi vigenti per favorire (cosi si suppone) certe societa' e certi soggetti , il tutto in contrasto col suo ruolo di imparzialita', tuttavia se il ruolo di imparzialita' e' un elemento specifico della carica che occupa (cosa che credo sia) possibile che non vi sia nessun vigile che accertata la non imparzialita di Fazio ponga termine al suo mandato?
Questa cosa mi lascia perplesso.............
Facciamo un esempio , prendiamo un arbitro imparziale a caso ... Moreno nella partita Corea-Italia , tecnicamente non ha compiuto alcun illecito , in quanto per la sua funzione é dotato di un' ampia discrezionalità nel decidere in merito alle sue competenze , Fazio ha lo stesso tipo di discrezionalità che può usare per decidere nei casi specifici .
L' imparzialità dovrebbe essere garantita dal suo ruolo , e la mancanza di vigili é ( o meglio dovrebbe essere ) proprio una di quelle cose che lo rendono imparziale non dovendo rispondere a nessuno delle sue scelte , il problema é che in realtà il signor Fazio ha dei vigili occulti :
"Principali azionisti della Banca d'Italia
Gruppo Intesa (26,81%)
Gruppo San Paolo IMI (17,44%)
Gruppo Capitalia (11,15%)
Gruppo Unicredito Italiano (10,97%)
Gruppo Assicurazioni Generali (6,33%)
INPS (5%)
..."
Come si vede la Banca d' Italia é in mano a precisi gruppi che ovviamente hanno tutto l' interesse a dirigere le scelte in maniera favorevole ad alcuni e contro altri , in particolare la Banca d' Italia si é impegnata spasmodicamente a impedire l' accesso a qualsiasi banca estera , il perché lo faccia diventa assolutamente chiaro quando si guarda chi sono i principali azionisti , che ovviamente non amano affatto la concorrenza delle altre banche europee , e se vedi quante spese ti fanno pagare le banche nel resto d' Europa rispetto a qui capisci subito del perché la concorrenza faccia paura .

StarBlazers
06-09-2005, 23:06
Facciamo un esempio , prendiamo un arbitro imparziale a caso ... Moreno nella partita Corea-Italia , tecnicamente non ha compiuto alcun illecito , in quanto per la sua funzione é dotato di un' ampia discrezionalità nel decidere in merito alle sue competenze , Fazio ha lo stesso tipo di discrezionalità che può usare per decidere nei casi specifici .
L' imparzialità dovrebbe essere garantita dal suo ruolo , e la mancanza di vigili é ( o meglio dovrebbe essere ) proprio una di quelle cose che lo rendono imparziale non dovendo rispondere a nessuno delle sue scelte , il problema é che in realtà il signor Fazio ha dei vigili occulti :
"Principali azionisti della Banca d'Italia
Gruppo Intesa (26,81%)
Gruppo San Paolo IMI (17,44%)
Gruppo Capitalia (11,15%)
Gruppo Unicredito Italiano (10,97%)
Gruppo Assicurazioni Generali (6,33%)
INPS (5%)
..."
Come si vede la Banca d' Italia é in mano a precisi gruppi che ovviamente hanno tutto l' interesse a dirigere le scelte in maniera favorevole ad alcuni e contro altri , in particolare la Banca d' Italia si é impegnata spasmodicamente a impedire l' accesso a qualsiasi banca estera , il perché lo faccia diventa assolutamente chiaro quando si guarda chi sono i principali azionisti , che ovviamente non amano affatto la concorrenza delle altre banche europee , e se vedi quante spese ti fanno pagare le banche nel resto d' Europa rispetto a qui capisci subito del perché la concorrenza faccia paura .



grazie del chiarimento :)

3mentina
07-09-2005, 12:09
E non ti pare quantomeno curioso che nessuno abbia mai puntualizzato, nascondendoli anzi, i passati favoritismi a certi settori agganciati politicamente i quali che tramite questi favoritismi hanno accentrato a Roma tutto il potere bancario ?. Solo ora che starebbe avallando la nascita di un polo bancario situato al nord escono vengono considerati favoritismi e mancanza di imparzialità ?, Ummmmmmm. IMHO il fine è quello di fermare la realizzazione di questo progetto che sottrarrebbe una rilevante fetta di potere ai banchieri di Roma che sono culo e camicia con i partiti tradizionali e pasrticolarmente con quelli di sx.

Ciao.

P.S. Basarsi sulle apparenze è proprio ciò che vorrebbero i burattinai nascosti perchè tramite questo agire continuerebbero ad essere liberi di fare quanto più loro piace e conviene. Se invece i cittadini iniziassero a domandarsi il perchè certe cose accadono in un certo momento e non in un'altro, analizzando tramite il solito vecchio ma sempre valido Cui Prodest faticherebbero molto di più a farsi i cavoli loro quasi sempre a nostro danno e gabbo.

Quoto in pieno!

Mi piacerebbe vedere Fazio vuotare il sacco e raccontare tanti begli aneddoti.

Ma non credo proprio che lo farà.

LittleLux
07-09-2005, 12:36
non è possibile...

lo stato italiano mi sta sempre più sulle balle, doverne tollerare la presenza, sia tramite tasse, sia tramite il vigile di turno che spacca le balle, sia tramite qualsiasi altra cosa vogliate, non lo reggo più....

è sempre il solito immutabile sistema politico della vecchia guardia, non è cambiato nulla, nulla, niente

se almeno sta accozzaglia di fantocci affondasse per i conti loro me ne fregherei ma si portano via i miei soldi e influenzano con le loro decisioni la mia vita

inizio ad avere profnda stima e invidia per chi vive sopra le regole, forse sono gli unici che han capito veramente come vanno le cose qua da noi....

ebbasta cazzo, basta :( :( :(


Hai capito tutto, te.

Son proprio quelli che delle regole se ne impippano, son tanti, sai, il male principe dell'Italia...pensaci.

fabio80
07-09-2005, 13:36
Hai capito tutto, te.

Son proprio quelli che delle regole se ne impippano, son tanti, sai, il male principe dell'Italia...pensaci.


ha senso lottare contro i mulini a vento?

parax
07-09-2005, 15:08
Anche Fini ha da poco detto, "Per Fazio dimettersi è dovere istituzionale".
Ma è mai possibile che in Italia le dimissioni non le danno neanche quando fanno le peggiori cose? Ma la morale sappiamo cos'è in Italia?
IMHO solo un blitz la Delta Force può riuscire a buttarlo fuori da palazzo Koch, anzi chiamiamo i Russi così tirano giù direttamente il palazzo. :p

LittleLux
07-09-2005, 15:12
ha senso lottare contro i mulini a vento?

Non è una lotta contro i mulini a vento. E comunque è una lotta che vale la pena di combattere. Assolutamente.

Frank1962
08-09-2005, 00:54
ma giuridicamente parlando ......c'è qualcuno tra governo, magistratura, parlamento, inps, aci, boyscout ecc.. che può mandare via stò fazio dalla sua poltrona!?

tatrat4d
08-09-2005, 14:04
http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/economia/banche15/noecofin/noecofin.html

ROMA - Il Governatore della Banca d'Italia Antonio
Fazio non andrà all'Ecofin di Manchester. Lo ha reso noto la stessa Bankitalia. Al suo posto andrà il vicedirettore generale Pierluigi Ciocca. Fazio ha deciso in tal senso, spiega ancora una nota di via Nazionale, in modo che "vengano prevenuti i rischi che riverberi di questioni interne abbiano minimamente a manifestarsi in una riunione europea, nella quale la delegazione rappresenta l'Italia".

Lo stesso comunicato sottolinea l'impegno del Governatore "nell'assolvimento dei suoi compiti istituzionali e nella preparazione delle periodiche riunioni presso la Bri che si terranno domenica e lunedì e della successiva riunione del consiglio direttivo della Bce".

La presenza del Governatore era stata inizialmente confermata nonostante la difficile 'coabitazione' con il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco, che ha chiesto da tempo le dimissioni di Fazio e ha annunciato anche "passi formali" qualora queste non arrivino.

L'Ecofin si terrà domani e sabato prossimo a Manchester. Il "caso Fazio" non è all'ordine del giorno ufficialmente, ma secondo ambienti vicini al ministro delle Finanze olandese, Gerrit Zalm, "i ministri parleranno di questo problema, Zalm dà il suo pieno supporto alle posizioni e alle iniziative del collega italiano, Domenico Siniscalco".

(8 settembre 2005)

un passo avanti...

von Clausewitz
09-09-2005, 00:25
E non ti pare quantomeno curioso che nessuno abbia mai puntualizzato, nascondendoli anzi, i passati favoritismi a certi settori agganciati politicamente i quali che tramite questi favoritismi hanno accentrato a Roma tutto il potere bancario ?. Solo ora che starebbe avallando la nascita di un polo bancario situato al nord escono vengono considerati favoritismi e mancanza di imparzialità ?, Ummmmmmm. IMHO il fine è quello di fermare la realizzazione di questo progetto che sottrarrebbe una rilevante fetta di potere ai banchieri di Roma che sono culo e camicia con i partiti tradizionali e pasrticolarmente con quelli di sx.

Ciao.

P.S. Basarsi sulle apparenze è proprio ciò che vorrebbero i burattinai nascosti perchè tramite questo agire continuerebbero ad essere liberi di fare quanto più loro piace e conviene. Se invece i cittadini iniziassero a domandarsi il perchè certe cose accadono in un certo momento e non in un'altro, analizzando tramite il solito vecchio ma sempre valido Cui Prodest faticherebbero molto di più a farsi i cavoli loro quasi sempre a nostro danno e gabbo.

che al nord non ci sono banche?
forse dovresti cominciare a chiederti perchè la lega continua a difendere l'indifendibile fazio
forse la lega deve di più a lui e fiorani che non il fatto che quei personaggi hanno semplicemente parato il culo, dalle conseguenze penali e civili che sarebbero inevitabilmente piovute sulla dirigenza leghista, dal fallimento certo della credieuronord
la storia della banca padana sono solo chiacchericci di mezza estate tanto per non dire al "popolo" la storia di cui sopra e non potendo spiegare sempre al tanto vagheggiato "popolo" il perchè la lega nell'espace d'un matin si sia trasformata da un partito antifazista in un partito fazista
e poi non ho capito la lega avendo fallitto in parlamento, avendo fallitto presso la pubblica opinione (quanti voti avrà adesso, il 2% o l'1%?) vuol continuare a fare politica una volta, fra circa 6 mesi, che verrà mandata a casa, insieme a quegli altri geni della cdl, dal consiglio d'amministrazione della fantomatica banca padana?
povera lega sono finiti i bei tempi antichi :fagiano:

von Clausewitz
09-09-2005, 00:40
beh', da quello che mi sembra di capire, da cio che dici , Fazio non ha commesso nessun illecito semplicemente ha sfruttato le leggi vigenti per favorire (cosi si suppone) certe societa' e certi soggetti , il tutto in contrasto col suo ruolo di imparzialita', tuttavia se il ruolo di imparzialita' e' un elemento specifico della carica che occupa (cosa che credo sia) possibile che non vi sia nessun vigile che accertata la non imparzialita di Fazio ponga termine al suo mandato?
Questa cosa mi lascia perplesso.............

per l'episodio ancora s'indaga, si vedrà in futuro se emergerà qualcosa a carico del governatore
cmq il suo modo di dirigere ha aperto da tempo un vulnus all'interno della banca d'italia stessa e il suo rapporto familistico col fiorani di turno è la punta dell'iceberg

http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/economia/banche15/falbiale/falbiale.html

Parla il leader del sindacato che rappresenta la maggioranza
dei dipendenti di Bankitalia. Domani incontrerà Alemanno
La Falbi: "Su Fazio il governo
assuma le proprie responsabilità"
"Si chieda al Parlamento una mozione bipartisan. Solo così
il Governatore finalmente deciderà di dimettersi"
di ROSARIA AMATO


ROMA - "Il governo deve smetterla di tergiversare sulla questione Bankitalia, e deve assumersi le sue responsabilità. Deve andare al Parlamento e presentare una mozione bipartisan, con la quale si chiedano le dimissioni di Fazio. Una soluzione indicata dallo stesso governatore, nella sua relazione al Cicr". A puntare il dito contro il governo, prima ancora che contro Fazio, è il segretario generale della Falbi, il principale sindacato dei dipendenti della Banca d'Italia, Luigi Leone.

Leone incontrerà domani a Palazzo Chigi il ministro dell'Agricoltura, Gianni Alemanno, che lo ha convocato in risposta alla lettera inviata dallo stesso sindacalista a tutti i ministri del governo per esprimere "dubbi, perplessità e preoccupazione" per la riforma dell'istituto centrale varata dal consiglio dei ministri. "Se vuole il governo la riforma la può fare e bene", ha detto Leone. Naturalmente per la Falbi e per gli altri sei sindacati di Bankitalia la premessa di tutto sono le dimissioni di Fazio.

Loro le hanno chieste ben prima delle forze politiche che adesso stanno facendo pressione sul governatore. Quando il 31 maggio esponenti politici e di governo, industriali e banchieri ascoltavano con la consueta grande attenzione le Considerazioni finali di Fazio, i sindacati puntavano già il dito contro "il governatore delegittimato". A giugno già un primo sciopero, adesso per settembre se ne preannuncia un secondo, si deciderà il 14. I giornali economici parlano ormai da mesi di una sorta di "rivolta interna". A non poterne più di Fazio sono stati per prima i dipendenti e i loro rappresentanti sindacali, insofferenti verso colui che definivano, prima che lo facesse il Financial Times, un "grande frenatore della concorrenza", un monarca assoluto.

Adesso non si rivolgono più a Fazio, si rivolgono al governo. Ricordando che è stato lo stesso governatore a indicare la strada attraverso la quale si può arrivare alle sue dimissioni: "Nell'incontro di agosto con il Cicr (Comitato interministeriale del credito e del risparmio, ndr.) il governatore ha detto - ricorda Leone - che è molto rispettoso delle decisioni del Parlamento. Una mozione parlamentare bipartisan sarebbe per lui l'unico modo di non perdere la faccia. Del resto, non andando a Manchester, sicuramente ha fatto il primo passo verso le dimissioni".

Ma se neanche una mozione parlamentare fosse sufficiente a far decidere Fazio per le dimissioni? Leone non ha dubbi: è ancora una volta il governo che deve agire. "La soluzione è nella riforma, in particolare nel mandato a termine. Fissarlo, come fa l'attuale proposta di legge messa a punto dal consiglio dei ministri, dal prossimo governatore in poi è un errore madornale. Significa dare un mandato a vita all'attuale governatore. Non si viola nessuna autonomia, c'è la benedizione della Banca Centrale Europea, che nel 2004 definì il mandato a tempo indeterminato "un'anomalia tutta italiana che va superata", e suggerì l'introduzione immediata del mandato a termine, preceduta solo da un breve periodo di transizione. Se il governo non agisce, non è certo per rispetto dell'autonomia di Bankitalia - conclude Leone - è perchè non ha un candidato per sostituirlo".

Del resto il mandato a termine non è il solo aspetto della riforma che i sindacati vogliono discutere con il governo e del quale parleranno domani con Alemanno. "Chiediamo una maggiore collegialità, una maggiore democrazia all'interno della Banca - spiega Leone - un superamento effettivo del governo monocratico che ha caratterizzato la gestione Fazio. Contestiamo inoltre l'attribuzione della maggioranza delle quote di partecipazione al Tesoro: in questo caso sì che verrebbero lese l'autonomia e l'indipendenza di Bankitalia".

(8 settembre 2005)

-kurgan-
09-09-2005, 09:23
Letta interpella il governatore sull'ipotesi di una nota di sfiducia
Replica del capo di Bankitalia: non vado via coi cannoni puntati
Fazio: "Potrei lasciare
dopo la riforma"
L'Unione: la risoluzione congiunta va legata al nuovo assetto
di CLAUDIO TITO


ROMA - "Coinvolgiamo anche l'opposizione. Non possiamo trasformare il caso Fazio solo in una guerra tra il governo e la Banca d'Italia". Nel tentativo di superare l'impasse, Silvio Berlusconi da ieri prova a giocare l'ultima carta che gli permetta di silurare Palazzo Koch senza mettere la faccia sull'operazione: la via bipartisan alle dimissioni del Governatore. Che per il momento immagina un addio a Palazzo Koch in un solo caso: dopo la riforma dell'Istituto e "se cambieranno gli attuali azionisti". Ossia se le banche private scompariranno davvero dall'azionariato di Via Nazionale.

L'idea di Palazzo Chigi e del ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, dunque, è quella di presentare una risoluzione parlamentare insieme all'opposizione. Che, nei primi contatti ufficiosi, non ha affatto chiuso la porta. Il progetto era stato già messo in campo dal gruppo di Forza Italia alla Camera mercoledì scorso, proprio su mandato del Tesoro. Guido Crosetto, potente coordinatore regionale del Piemonte, aveva depositato una mozione che contemplava di fatto l'allontanamento di Fazio.

Ieri il discorso è stato ripescato e sviluppato nell'incontro tra il premier, Siniscalco e Gianni Letta. Modificando, però, lo strumento: una risoluzione anziché la mozione, controindicata perché impegna direttamente l'esecutivo. "E' l'unico strumento repubblicano e istituzionale per prendere le decisioni che bisogna prendere", ha osservato il titolare del Tesoro. Nel vertice a tre la considerazione prevalente è che in questa fase un attacco del governo rischia di essere "implosivo" mentre il Parlamento è "sovrano" in ogni circostanza e su ogni materia.

Soprattutto, il presidente del consiglio sta tentando l'ultimo escamotage prima di intervenire in prima persona. A Letta quindi il compito di consultare i leader del centrosinistra. In primo luogo il segretario dei Ds, Piero Fassino. Dall'Unione è già arrivato un primo sì, ma ad una condizione: la risoluzione va incardinata nella riforma di Bankitalia. Richiesta accolta, anche perché il dibattito sul ddl risparmio è già stato fissato per la prossima settimana, il 14 settembre mentre il capo del governo sarà impegnato a New York con l'Assemblea generale dell'Onu.

E' stata persino messa a punto una prima bozza della risoluzione che parte dal "ringraziamento" per il lavoro e l'impegno profuso dal Governatore in questi anni ma si conclude osservando che alla luce degli ultimi avvenimenti e "per salvaguardare la credibilità delle Istituzioni", Fazio "ha il dovere istituzionale di dimettersi".

Parole presenti nella sostanza anche nel comunicato che ieri, per tutto il giorno, ha danzato sulle scrivanie di Berlusconi e del sottosegretario alla presidenza del consiglio. Una nota ufficiale che alla fine, lo stesso Cavaliere, ha per ora accantonato nella speranza che il nodo si sciolga in maniera diversa. Oggi, però, lo sottoporrà all'attenzione del consiglio dei ministri proprio per aprire la strada alla risoluzione bipartisan. Ieri ha preferito andare con i piedi piombo per rispondere ai segnali che gli sono pervenuti dal Vaticano e cercare di "ristabilire un rapporto diretto" con il mondo cattolico che conta.

Un comunicato, racconta chi lo ha letto, che difendeva l'Istituzione Banca d'Italia. E "al di là" delle accuse mosse in questi giorni contro l'inquilino di Via Nazionale sottolineava la necessità di tutelare la "credibilità" di un organismo tanto importante chiedendo se alla fine una presa d'atto del Governatore non fosse il modo migliore per garantire "questa credibilità".

Il comunicato scritto da Letta era stato persino sottoposto all'attenzione di Bankitalia. Da cui è arrivata l'ennesima risposta negativa. "Se io me ne vado sotto questa pressione e con i cannoni puntati contro di me - è stato il ragionamento di chi lo ha sentito ieri - creo un precedente. Tutti, a quel punto, potranno alzarsi un giorno e chiedere le dimissioni del Governatore. Una cosa inaccettabile".

E quando gli hanno riferito le voci sulle sue dimissioni, è quasi caduto dal cielo: "Dimissioni? Non so niente delle dimissioni del ministro dell'Economia...". Eppure nelle ultime ore una piccola breccia nel suo "non possumus" si è aperta. "Potrei dimettermi dopo la riforma, soprattutto se cambiano gli azionisti...". Anche perché la presenza della banche private nella proprietà di Palazzo Koch viene considerata un elemento di indipendenza dal governo.

Ma certo il braccio di ferro non è finito. Anche la rinuncia a partecipare all'Ecofin, più che una concessione al fronte "anti-fazista" è stata letta come un messaggio al centrodestra. A Manchester, con Siniscalco, oggi ci sarà il vicedirettore generale, Pierluigi Ciocca, considerato vicino al centrosinistra. Un modo, insomma, per dire che dopo di lui il prossimo Governatore non potrà che essere un uomo gradito all'Unione.

Non solo. Fazio sta maturando la convinzione che la prossima settimana, quando Abn Amro avrà acquisito Antonveneta, l'assedio nei suoi confronti cesserà. A suo giudizio, infatti, gli interessi in gioco - soprattutto da parte alcuni grandi gruppi bancari italiani - ruotano in gran parte su quell'operazione. Nel frattempo Gianni Letta continua a sondare un po' tutti. Compresi i 13 membri del Consiglio Superiore di Bankitalia.

(9 settembre 2005)

http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/economia/banche16/banche16/banche16.html

a mio parere la tanto sbandierata "indipendenza della banca d'italia" che andrebbe per qualche oscuro motivo "salvaguardata" non è altro che una dipendenza verso alcune banche private, per perseguire i loro interessi.
mi chiedo cosa sia meglio, una banca centrale che fa gli interessi dello stato/governo o una banca centrale che fa gli interessi di alcuni privati?
ben venga una nuova normativa che sbatta fuori dal consiglio di amministrazione della banca d'italia i rappresentanti delle banche, forse sarebbe finalmente l'inizio della fine di certi "poteri" occulti in italia, che fanno da sempre quello che vogliono contro gli interessi dei cittadini (che sono rappresentati dal governo).

LittleLux
09-09-2005, 09:46
Sei un tantino noioso Von, fai esercizi di contorsione veramente ammirevoli per portare acqua alle tue tesi, peccato che la sostanza dei fatti, e ciòè il vero potere bancario sia concentrato a Roma e che le banche del nord siano soltanto banche di area ma sottoposte alla potestà del potere centrale.

Evidentemente veder sventolare il verde ti causa, mi ripeto, il medesimo effetto che la rossa muleta del toreador causa al miura nell'arena, datti una calmata altrimenti rischi di fare la stessa fine.

Il fallimento di Credieuronord, se non ne conosci il nome eccotelo, è stato qualcosa do poco chiaro ed uniti alle velleitarie intenzioni leghiste, non sorrette da capacità adeguate, si riscontrano altre strane coincidenze che fanno sospettare che sotto vi sia altro. Certamente non sarebbe andata a gonfie vele ugualmente perchè non vedo tra i leghisti qualcuno in grado di reggere le sorti dio una banca ed avrebbe chiuso ugualmente ma alcune cose portano a pecepire uno strano e sospetto odore uscire dalla vicenda come se qualcuno avesse pianificato di farla scomparire. Lo stessopresidente di Credieuronord ha rilasciato interviste di toni che lasciano perplessi, accusa infatti la banca di irregolarità ed amministrazione carente e se lui era il presidente perchè non lo ha impedito come sarebbe stato suo preciso dovere oppure si è dimesso occupando la posizione fino all'ultimo ?.

In questo strano paese teatro di eventi ancor più strani il fallimento di Credieuronord potrebbe essre perfettamente naturale oppure pilotato per ragioni di opportunità politica sfruttando canali sotterranei, vallo a sapere quale sia la verità. L'unico fatto riscontrabile è che Credieuronord è praticamente fallita e che un certo Fiorani l'ha assorbita facendo un favore alla lega ma sopratutto a se stesso, infatti ha fatto un ottimo affare ramazzando sportelli e clientela e si è guadagnato la gratitudine della lega. Credi forse che i banchieri i quali favoriscono l'uno o l'altro dei partiti politici lo facciano per beneficenza ?, se la pensi così mostri poca attinenza alla pragmaticità ed ancor meno esperienza di vita con la conoscenza che ne consegue.

Ciao


Che al nord non ci sia "potere bancario" mi sembra una tesi indifendibile, francamente parlando.

LittleLux
09-09-2005, 10:15
Subordinato a quello romano certamente se ne trova.

Ciao

Il punto è capire chi è subordinato a chi. E' davvero ingenuo credere che tutte le responsabilità di tutti i mali italiani siano a Roma.

LittleLux
09-09-2005, 10:27
Ed ecco la brillantissima idea che parrebbe essere venuta in mente al nostro brillantissimo governo:


A peso d'oro

STRUMENTI
VERSIONE STAMPABILE
I PIU' LETTI
INVIA QUESTO ARTICOLO
Questa settimana il ministero dell'Economia aveva in programma un'emissione di Btp trentennali. Inaspettatamente l'emissione è stata cancellata cogliendo di sorpresa i mercati e provocando un piccolo salto nel prezzo dei titoli trentennali emessi in passato. La decisione di sospendere l'asta non è stata spiegata ma è probabile che il ministro Siniscalco abbia preferito non affrontare i mercati nel mezzo della tempesta provocata dal caso Fazio. Anche se comprensibile, questa decisione ha convinto gli investitori internazionali che la vicenda Banca d'Italia comincia ad avere effetti concreti sul nostro debito pubblico. Questa convinzione è rafforzata da una lettura più attenta del disegno di legge di riforma della Banca d'Italia approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri.
Come è noto, il disegno di legge prevede che la proprietà della Banca d'Italia sia trasferita dalle banche, che oggi ne posseggono le azioni, allo Stato. Per acquistare queste azioni lo Stato userà il fondo di ammortamento del debito pubblico. Il fondo oggi contiene circa 11 miliardi derivanti dalle privatizzazioni. Il valore delle azioni della Banca d'Italia è difficile da stabilire ma, se si considerano solo le riserve in oro e le proprietà immobiliari sparse in ogni città d'Italia, potrebbe superare i 10 miliardi, esaurendo le disponibilità del fondo di ammortamento. Sarà quindi necessario rivedere il programma di riduzione del debito pubblico che prevedeva l'utilizzo della liquidità del fondo. Anziché ridurre il debito, si fa un regalo alle grandi banche che possiedono la quota maggiore delle azioni di via Nazionale. Un vero regalo perché le banche proprietarie di Banca d'Italia, pur iscrivendo queste azioni nei loro bilanci (a valori diversi a seconda delle banche come ha mostrato Alessandro Penati su Repubblica il 5 settembre) certo non speravano che qualcuno un giorno fosse disposto ad acquistarle a peso d'oro.
A pochi mesi dalle elezioni nessun governo fa regali di questo ammontare: non voglio neppure pensare a che cosa Berlusconi potrebbe chiedere alle banche in cambio dei miliardi che si appresta a regalare loro. Finora il feuilleton di via Nazionale aveva minato la nostra reputazione internazionale ma non aveva avuto riflessi concreti sui mercati. Neppure il severo giudizio estivo di Standard and Poor's («recenti vicende nel mondo bancario rischiano d'intaccare la reputazione della Banca d'Italia») aveva allargato lo spread sui titoli italiani. Oggi, dopo l'asta rimandata e la prospettiva che il fondo di ammortamento venga svuotato, gli umori degli investitori internazionali sono cambiati. Il prezzo che Antonio Fazio ci sta facendo pagare non è più misurato solo nel suo straordinario stipendio (il più alto tra i banchieri centrali di tutto il mondo con la sola eccezione di Hong Kong) ma dall'allargamento dello spread sui titoli del debito pubblico.
Francesco Giavazzi
09 settembre 2005

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/09_Settembre/09/giavazzi.shtml

-kurgan-
09-09-2005, 11:01
Bene, vedo con piacere che coloro i quali si rendono conto della mostruosità della situazione vigente in questo paese e forse è un inizio per risolverla. Infatti mi domando con quale faccia di bronzo si possa imperversare sul conflitto d'interessi del Berluska, pur grave e serio, a fronte di conflitti come quello di bankitalia che non possono venir tacitati con un telecomando ma pesano senza possibilità di sfuggirvi., delle banche ci dobbiamo servire tutti volenti o nolenti, su tutti i cittadini. Se risolviamo questi risolveremo pure quello perchè non vi saranno più scuse da accampare.

Ciao

un problema non esclude l'altro.. risolvere qualcosa non vuol dire chiudere gli occhi sul resto.
è grave per me sia quanto succede per le banche, sia quanto sta facendo il nostro presidente del consiglio.

Il prezzo che Antonio Fazio ci sta facendo pagare non è più misurato solo nel suo straordinario stipendio (il più alto tra i banchieri centrali di tutto il mondo con la sola eccezione di Hong Kong)]

strano che non voglia dimettersi.. :D

fabio80
09-09-2005, 11:07
ma pr schiodare costoro dalla sedia cosa serve, il tritolo? dignità meno di zero.. incredibile :muro:

Cfranco
09-09-2005, 11:08
stracut ...
Come dice la barzelletta ...
"Non fate l'onda, non fate l'onda!!"
non abbiamo neanche i soldi per comprare la Banca d' Italia :doh:

LittleLux
09-09-2005, 11:22
Telefono azzurro. L’altro ieri un gruppo di amici si ritrova al ristorante: Luigi Grillo, Marcello Dell’Utri, Cesare Previti. Si parla del caso del momento. Ad un certo punto Grillo ha la bella idea di fare una telefonata di conforto all’amico Fazio. «Governatore deve resistere - gli dice - tutte le persone perbene sono con te»
La Stampa, 8 settembre

:asd:

LittleLux
09-09-2005, 12:58
Non generalizzare, sai benissimo che politica e finanza sono assai legate tra loro perchè entrambe si sorreggono a vicenda e dove, se non a Roma, esse possono incontrarsi e collaborare ?.

Ciao

Solo a Roma, dici? Ti ricordo, allora, la Milano "da bere" degli anni ottanta, oppure le più recenti cene e colazioni di Arcore...dai, su, dare tutte le colpe dei mali italiani a Roma ladrona, ripeto, è quantomeno ingenuo.

Ciao

P.S.:dove vedi la generalizzazione, scusa?

Correx
09-09-2005, 13:16
ma giuridicamente parlando ......c'è qualcuno tra governo, magistratura, parlamento, inps, aci, boyscout ecc.. che può mandare via stò fazio dalla sua poltrona!?

proprio qualche ora fa Berlusconi da Palazzo Chigi ha ribadito che la Banca d'Italia è un organo indipendente... Casomai la Banca Europea potrebbe in qualche modo <<intervenire>>...

-kurgan-
09-09-2005, 13:23
proprio qualche ora fa Berlusconi da Palazzo Chigi ha ribadito che la Banca d'Italia è un organo indipendente... Casomai la Banca Europea potrebbe in qualche modo <<intervenire>>...

qualche espertone laureato in economia qui (e non con un paio di esami all'attivo in proposito) potrebbe illuminarmi sul motivo per cui la banca d'italia deve farsi i comodi suoi e non essere controllata dal governo dello stato di cui fa parte?

-kurgan-
09-09-2005, 13:45
Perchè lo stato non possiede il becco di un'azione facente parte del capitale di bankitalia la quale, essendo di proprietà di banche ed assicurazioni, è un'azienda privata a tutti gli effetti. Proprio qui risiede il conflitto d'interessi, il controllore che è proprietà dei controllati e Fazio è soltanto un dipendente dei 4 maggiori istituti bancari che controllano la maggioranza assoluta delle azioni.

Ciao.

P.S. Questa è una stortura unica nel novero dei paesi avanzati e, coincidenza ?, essa si situa proprio in italia.

ok, ma perchè?
perchè si parla di questa indipendenza come cosa positiva? io lati positivi, pur sforzandomi, non ne vedo.

Correx
09-09-2005, 14:06
P.S. Questa è una stortura unica nel novero dei paesi avanzati e, coincidenza ?, essa si situa proprio in italia.

No caro Proteus, purtroppo l'Italia non è l'unica...

-kurgan-
09-09-2005, 14:12
Prendi a misura la federal reserve americana, il governatore è indipendente e non soggetto al potere del presidente. In soldoni l'economia la gestisce lui senza interferenze, la sua destituzione sarebbe possibile solo in casi di inabilità conclamata o gravi violazioni, onde evitare le solite manfrine di politici che abuserebbero della possibilità, in palese conflitto d'interessi, per favorire la propria rielezione, gli amici e gli amici degli amici etc etc etc. Secondo il criterio della separazione dei poteri l'indipendenza è corretta ma è la situazione italiana, bankitalia proprietà di privati, ad essere anomala ed ad elidere i lati positivi di questa indipendenza creando nei fatti il peggior conflitto d'interessi immaginabile. A questo andrebbe pure sommato il fatto che nessuna banca centrale ha il governatore "a vita" ma scade mediamente dopo un quinquennio.

Ciao

un governatore "indipendente" (virgolette non a caso) fa gli interessi suoi e dei suoi amici; un governatore parte del governo fa gli interessi (in teoria) delle persone che l'hanno eletto.. almeno una facciata di buon gusto la si può tirar su. Se non altro un governatore parte del governo, se mai dovesse farsi pescare con le mani nella marmellata come è successo a fazio, non sarebbe difficile sostituirlo.
se per gestire le questioni economiche fosse davvero necessaria una persona che non è parte del governo, non avrebbe senso neanche un ministro dell'economia.. per me la cosiddetta indipendenza in materia di economia dello stato non può e non deve esistere in nessun caso.

Korn
09-09-2005, 14:53
Solo il consiglio generale di bankitalia potrebbe con una maggioranza dei 2/3 ma secondo il consigliere anziano pare non esistano le condizioni per riunirlo.

In ogni caso se Fazio non vuole dimettersi non fa altro che scimmiottare i suoi compagni di merende, quelli che prima lo favorivano ed ora lo accoltellano sempre per mera opportunità, politici, io non ho mai visto politici, italioti ndr, dare le dimissioni e mi viene da scompicciarmi quando le chiedono ad altri con la solennità con cui avviene in questi giorni.



Ciaomah di ministri ecc ecc che si dimettone cene sono stati parecchi ora è anche che ultimamente casualmente le richieste di dimissioni vengono sempre rifiutate

-kurgan-
09-09-2005, 18:24
Questo in italia ove la banca centrale è proprietà di privati, le banche ndr, che hanno interesse a che le cose si svolgano in quel modo. In altri paesi le cose vanno diversamente proprio perchè il governatore ha come unico target il controllo della moneta e dell'inflazione ed a null'altro può e deve pensare.

Ciao.

P.S. Come credi sia arrivato al quirinale il suo attuale inquilino che è stato per lunghi anni governatore al soldo dei potentati economici italiani se non come compenso ai suoi servigi ?. La cosa comica è che quando, a suo tempo, Tremonti e la lega avversavano Fazio tutti erano a suo favore ed ora che la lega lo appoggia, sia pur per convenienza politica, tutti gli sono contro, che sia la solita "coincidenza" tipicamente italica ?. Ricordo che solamente alcuni mesi addietro quando attaccavo il governatore, bankitalia e la politica che veniva tenuta causavo un coro di proteste da parte dei soliti mentre ora sono i primi a cantare, strano anche questo non ti pare ?.

per quanto riguarda me, mesi fa non era uscita fuori questa intercettazione su fazio.. quindi non avevo motivo di dubitare di lui.
ora questo siparietto in cui lui ha fatto una figura vergognosa ma, nonostante questo, non c'è modo per farlo dimettere mi ha fatto cambiare idea.

per quanto riguarda la lega, sinceramente non ho la minima idea del perchè abbia deciso di difenderlo, per me è indifendibile. Cmq dubito che la pubblica opinione si basi sulle dichiarazioni della lega.

fourever
10-09-2005, 00:37
Che il governatore debba dimettersi siamo tutti d'accordo, però mettiamoci
nei suoi panni ,da che pulpito gli viene la predica? Se lui deve dimettersi per
aver favorito Fiorani che a sua volta ha favorito la lega (Credieuronord) e
gli amici di Berlusconi (Efibanca e Banca rasini) cosa fanno ancora al loro
posto Tremonti, Siniscalco, letta e Silvio?
_ MInistro dell'economia ha appena nominato derettore generale della Rai
un amico di silvio,padrone dell'azienda concorrente (Meocci) incompatibile
perchè ex membro dell'authority.
-Tremonti che ha varato nel 94 una legge per la defiscalizzazione dei pro-
fitti delle aziende, che consentì a fininvest di spacciare per nuovi investi-
menti di vecchi film, risparmiando 242 miliardi di lire.
Ha varato una dozzina di condoni utilizzati da mediaset per sistemare le
sue pendenze col fisco. ect ect.
- letta ex presidente Fininvest che consacrò il monopolio Fininvest poi andò
al governo.
- Silvio.........
93 formò un partito per evitare la galera e il fallimento delle sue aziende
94 nominò i suoi amici ai vertici rai
2002 fece una legge per depenalizzare i suoi falsi in bilancio
2003 fece una legge per salvare rete4
2003 condono per la villa in sardegna
ect ect
A dimenticavo ora c'è la salvapreviti
Eppure nessuno ha mai chiesto a nessuno di dimettersi e neppure lo hanno
pensato .
E Fazio che è il più scemo???????

majin mixxi
10-09-2005, 18:12
basterebbe un avvisino di garanzia...

LittleLux
11-09-2005, 10:08
Uno solo ?, per far pulizia ne occorrerebbero almeno due tir carichi fino all'orlo. Fazio non è l'unico che dovrebbe sparire dalla vita pubblica, come lui ne esistono legioni e toglierne uno è come pretendere che togliere un bicchier d'acqua dall'oceano abbia effetti visibili sul livello.

Ciao

Già, però se dovessero iniziare a fioccare gli avvisi, sta sicuro che i politici farebbero casino, e la gente, alla fine, avrebbe anche il coraggio di dire che hanno ragione. Del resto è già successo...sta succedendo...strana gente, gli italiani.

checcot
11-09-2005, 10:35
un governatore "indipendente" (virgolette non a caso) fa gli interessi suoi e dei suoi amici; un governatore parte del governo fa gli interessi (in teoria) delle persone che l'hanno eletto.. almeno una facciata di buon gusto la si può tirar su. Se non altro un governatore parte del governo, se mai dovesse farsi pescare con le mani nella marmellata come è successo a fazio, non sarebbe difficile sostituirlo.
se per gestire le questioni economiche fosse davvero necessaria una persona che non è parte del governo, non avrebbe senso neanche un ministro dell'economia.. per me la cosiddetta indipendenza in materia di economia dello stato non può e non deve esistere in nessun caso.

L'indipendenza è necessaria poiche gli obiettivi del governo non sempre coincidono con la cosa migliore da fare. Il compito principale della Banca centrale è gestire la politica monetaria che a sua volta. per dirla in soldoni, determina i tassi d'interesse. Ad esempio, quando l'economia è in crescita la banca centrale potrebbe voler alzare i tassi in modo da contenere l'inflazione ma questo costringe il governo a contenersi con la spesa pubblica oppure ad alzare le tasse: cose che nessun governo fa se non costretto.

A questo compito, che con l'entrata nell' Euro non è più di competenza di Bankitalia, si aggiunge anche quello di vigilanza sul sistema finanziario e di controllo Antitrust (due obiettivi totalmente divergenti). Puoi ben capire a quali pressioni politiche sarebbe soggetto chi ha tutto questo potere e moltiplicale per dieci visto che siamo in Italia. Speriamo che con la riforma non saremo costretti ad assistere a scene disgustose come quelle sul cda della Rai.

Adric
21-09-2005, 01:09
Riporto su questo thread, ci sono novità
-------------------------------------------

Antonveneta, decisa iscrizione Fazio nel registro degli indagati

ROMA - E' stata decisa l'iscrizione nel registro degli indagati del governatore di Bankitalia Antonio Fazio nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma sulla scalata ad Antonveneta. La decisione è funzionale alla convocazione dello stesso Fazio da parte dei magistrati romani. La notizia è commentata dai legali del governatore in questi termini: "non ci sorprende, tecnicamente è un atto ineccepibile, in vista dell'audizione di Fazio", ha dichiarato l'avvocato Franco Coppi. "I magistrati romani - ha proseguito Coppi, che ieri aveva avuto un colloquio con il Procuratore Capo Giovanni Ferrari e con l'aggiunto Achille Toro - hanno già indagato il numero due della vigilanza di via Nazionale, non vedo perché non dovrebbero fare lo stesso coinvolgendo anche il numero uno. Certamente la cosa non mi fa piacere, tuttavia posso dire che a me non risulta nulla e che al governatore non è stata data alcuna comunicazione ufficiale".
(Repubblica.it)

Adric
21-09-2005, 22:01
Berlusconi: non sarò certo io ad infierire se fosse inquisito

di ALBERTO GENTILI

ROMA - «Non sarò certo io, dopo tutto ciò che ho passato e pagato in prima persona, a infierire su chi è finito o rischia di finire nel mirino dei giudici. Sarei incoerente...». Da giorni si rincorrono le voci sull’iscrizione nel registro degli indagati di Antonio Fazio nell’ affaire Antonveneta e da giorni, Silvio Berlusconi, risponde così a chi gli chiede cosa farà se quelle voci trovassero conferma.
Il premier riserva al governatore - nonostante le «mille preoccupazioni per una situazione che non fa certo bene al Paese» - una sorta di solidarietà umana. Una specie di...partecipazione. Senza scartare, «date le mie dirette esperienze personali», neppure l’ipotesi della congiura giudiziaria. «Tanto più», osserva un forzista molto vicino a Berlusconi, «che l’eventuale iscrizione nel registro degli indagati sarebbe una tutela, un atto dovuto».
Del destino giudiziario di Fazio, il premier aveva già parlato lunedì 5 settembre, durante una cena nella villa di Arcore insieme a Umberto Bossi, al ministro leghista Bobo Maroni, al vicepremier forzista Giulio Tremonti. In quell’occasione, Berlusconi, volle sapere se un’eventuale ”incidente giudiziario” avrebbe fatto scattare le dimissioni del governatore e la successione in Bankitalia. La risposta era stata negativa. Tremonti, che si era andato a vedere «i precedenti storici», aveva portato ad esempio il caso di Jean Claude Trichet, l’ex governatore della Banca di Francia (ora a capo della Banca centrale europea) che non si era fatto da parte né davanti a un’avviso di garanzia, né quando gli piovve addosso il rinvio a giudizio sull’onda dello scandalo del Crédit Lyonnais. «Per le norme europee», sentenziò quel 5 ottobre ad Arcore il vicepremier, «serve la parola ”guilty”, colpevole. Fino ad allora non c’è nulla da fare». Servirebbe, insomma, una sentenza di un tribunale.
Da quella sera Berlusconi ha cominciato a parlare di «governo disarmato» in ragione delle norme europee che «difendono l’indipendenza e l’autonomia della Banca centrale». Un senso di impotenza lievitato dopo che è andata a vuoto perfino la moral suasion del Quirinale. Poi le voci sull’iscrizione di Fazio nel registro degli indagati. E quel senso di «umana simpatia», mischiato però con la «forte preoccupazione per il disagio del Paese, soprattutto sul piano internazionale».

(Il Messaggero.it)

von Clausewitz
22-09-2005, 00:09
Sei un tantino noioso Von, fai esercizi di contorsione veramente ammirevoli per portare acqua alle tue tesi..........


Proteus, forumisticamente parlando ci conosciamo da tempo, per cui lascia che ti dica che da un pò di tempo ti sei come ripiegato in un leghismo-berlusconismo di ritorno veramente incomprensibile
prima ti sforzavi di essere più obbiettivo, adesso su certi argomenti non senti ragioni ed evidenze che gli altri ti portano
l'obbiettività assoluta non è di nessuno, però come ti ho già detto in altro post, non puoi scrivere sempre tacciando agli altri di guefoghibellinismo, contorsionismi, militanza politica ecc., non perchè l'accusa sia come ti ho detto in se disturbante, quanto perchè è un argomento che ti si può ritorcere tranquillamente contro
fra le altre cose mi puoi rinfacciare che su Fazio che tu in passato attaccavi e io tiepidamente difendevo più come istituzione banca d'Italia che come persona che non conoscevo, avevi ragione tu, Fazio è parte delle problematiche che si sono avute in questi anni come scandali e come problematiche economiche del credito e non solo, e non è questione di sole leggi, regolamenti e controlli da perfezionare
invece seguendo la disciplina del tuo partito, sei passato dall'antifazismo al fazismo e tanto per parlare male di qualcuno lo fai di Ciampi (in modo abbastanza gratuito mi sembra) o di Tronchetti Provera, che se anche fosse come dici tu, non sposta il discorso di Fazio, perchè due torti non fanno una ragione, ma appunto due torti
Ciao

Grande blu
22-09-2005, 10:18
Fazio e i furboni del quartierone Lodovico Festa

Il diritto all'indignazione in Italia è nella disponibilità di pochi, certificati ambienti, e si può esprimere solo verso persone dotate di pedigree. Indignarsi per un banchiere centrale che parla ciociaro, ha una figlia suora ed è un testone che difende la propria onorabilità non è consentito.
Che cosa si può fare allora se qualche ufficio giudiziario per settimane passa indiscrezioni ai giornali sulle sue future mosse come se invece che di un'indagine ci trovassimo di fronte alla telecronaca di una partita?
Che cosa provare se ci s'imbatte in un teorema di questa fatta: Antonio Fazio non è indagato, ma lo interrogheremo la prossima settimana. E in quel momento, a sua tutela, gli spediremo un avviso di garanzia.
Che cosa dire di chi di fronte a questa untuosa procedura, comunicata pezzo per pezzo quotidianamente, titola: «Fazio indagato» (in realtà nelle ridicole spiegazioni è «indagabile» o al massimo «indagando») e arriva a scrivere che finalmente «Fazio sarà chiamato a rispondere». Così sul Corriere della Sera.Mentre altri scrivono che siccome non si è dimesso «tocca ora alla magistratura surrogare i compiti della politica».
Abbiamo premesso che non facendo parte di ambienti certificati alla Francesco Giavazzi e scrivendo di persone come Fazio prive di pedigree, non possiamo indignarci. Ma un senso di sporco per come si dipanano le cose della giustizia e dell'informazione italiane, è consentito?
Ed è lecito spiegare a chi vuole nuove surroghe giudiziarie alla politica e al mercato che non siamo più nel 1992,quando fu possibile decapitare la più parte dell'area moderata della politica italiana con l'uso unilaterale e politicizzato della magistratura? Non esistono le condizioni internazionali: l'Italia non è più in balìa di chi dall'estero voleva risolvere in quel modo le nostre «anomalie». La parte dell'Europa che allora coprì la liquidazione di uomini di governo come Bettino Craxi, Arnaldo Forlani e Giulio Andreotti, è in acque cattive dopo i referendum francese e olandese, e il voto tedesco. Negli Stati Uniti i rapporti con Roma sono ottimiNon vi sono, nonostante qualche disorientamento della società italiana, le basi sociali per riti selvaggi di epurazione. L'esperienza stessa della miseria della stagione di Mani pulite ha vaccinato molti.
Chi, contando sui suoi quarti di nobiltà, cerca d'innescare una nuova stagione giustizialista incontra immediatamente gravi contraddizioni. Quel che sta succedendo alla Fiat ha molti aspetti positivi, lo spirito di rilancio di quella grande impresa è encomiabile e d'appoggiare senza riserve.Ma chi pensava che fosse possibile l'uso di un moralismo unilaterale si trova immediatamente di fronte (dalla Repubblica all'Unità) a un coro di rimproveri per le operazioni disinvolte di Ifil nell'intervenire nel capitale azionario della società torinese.
L'idea di crocifiggere Fazio perché si è fatto vedere insieme con un Chicco Gnutti, condannato in primo grado per insider trading, lanciata dalle colonne di un quotidiano che nomina poi un manager di grandissimo valore e qualità ma che ha patteggiato per insider tradingnon passa in cavalleria come ai bei tempi.
L'Italia ha senza dubbio bisogno di maggiore trasparenza e legalità: in questo quadro è indispensabile cambiare le regole anche di istituzioni come Bankitalia e possono persino essere necessarie le dimissioni di un galantuomo come Fazio (la cui politica di dirigismo bancario non è sempre condivisibile) ma pensare che invece che con la politica, questo si otterrà con le gazzarre mediatico-giudiziarie in gloria dei furboni del quartierone, forse,questa volta,è irrealistico.

IL GIORNALE.IT

Fil9998
22-09-2005, 19:01
non so.... io ho trovato in giro questo e ve lo posto....
suona abbastanza :muro: :confused: :mbe: :muro: :confused: :mbe: :confused: :confused: :eek: :eek: :eek:




Vicenda Banca d’Italia: solo una lotta di potere per il Signoraggio?
di Pierluigi Paoletti www.centrofondi.it

La pietra dello scandalo è stata portata alla luce alla fine del 2003 da un'analisi dell'ufficio studi di Mediobanca sui bilanci delle banche italiane dal quale è emerso che gli azionisti di Bankitalia sono le stesse banche che la BdI deve controllare, la cosa viene riportata solo dal Sole 24 ore e da Famiglia Cristiana.
Da quel momento tutta la parte indipendente della comunità finanziaria poi seguita da moltissime altre persone sensibili al problema, ne parla e solleva il caso Bankitalia alimentato in seguito dagli scandali sul collocamento da parte delle banche delle obbligazioni Argentina, Cirio e Parmalat. La Lega e Tremonti, allora super ministro dell’economia e del Tesoro si schierano apertamente contro Fazio,. Tutto però si ridimensiona con le dimissioni forzate di Tremonti e anche la Lega ritorna sui suoi passi dopo che Bankitalia ha evitato il fallimento alla banca della Lega Credieuronord, facendola acquisire dalla Popolare di Lodi oggi Popolare Italiana di Fiorani.

Fino ad allora Fazio ha sempre agito con la disinvoltura e la spavalderia di chi godeva della copertura politica del governo che l’ha difeso a spada tratta in molte occasioni, a volte anche contro l’evidenza come nel caso Cirio e Parmalat, fino a questa estate quando con le intercettazioni telefoniche che hanno messo in piazza gli intrecci con la cricca di Fiorani & c. si è rotto qualcosa.
Da quel momento tutti i mass media, che fino ad allora avevano scelto la strada dell’omertà, si sono schierati contro Fazio ed anche la copertura politica che lo ha sempre accompagnato, grazie anche alle bordate del ministro Siniscalco, si è notevolmente affievolita facendo stringere sempre più il cerchio attorno al Governatore della Banca d’Italia che non vuole dimettersi.
Il consiglio dei ministri in tutta fretta ha varato le linee guida della riforma di Bankitalia introducendo un mandato a termine per il Governatore e l’intenzione di riportare in mani pubbliche la Banca Centrale e molti giornali hanno riportato anche diversi nomi graditi a Ciampi che potrebbero sostituire Fazio a via Nazionale: Tommaso Padoa Schioppa, Mario Draghi, Mario Monti oltre allo stesso Siniscalco.
L’intera vicenda ha qualcosa di strano: perché questo improvviso accanimento di mass media e politici contro Fazio?
Non credo infatti alla storia della credibilità internazionale dell’Italia sbandierata da tutti. Sotto, secondo me, c’è dell’altro.

Se notate bene tutte le persone citate in neretto protagoniste della vicenda, fanno parte di quella che Marco Saba, ricercatore del Centro Studi Monetari, chiama le Brigate Rothschild, ammesse al Bilderberg group circolo ristrettissimo che decide delle sorti del mondo e sono tutte schierate contro l’attuale Governatore mentre sappiamo che il religiosissimo Fazio è benvoluto dal sen. Giulio Andreotti e dall’Opus Dei.
La richiesta delle dimissioni di Fazio nasconderebbero allora una lotta di potere tra Banchieri e Opus Dei?
E per quali oscuri motivi si contenderebbero la guida della Banca d’Italia?
Probabilmente per controllare i proventi dal signoraggio italiano incamerati dalla Banca d’Italia attraverso la sua partecipazione nella BCE.
In ballo infatti c’è una cifra pari al debito pubblico di cui lo Stato italiano è debitore nei confronti della Banca Centrale (1.439.755 milioni di euro nel 2004).
Lo stato infatti per un oscuro motivo ha rinunciato alla facoltà di emettere il denaro di cui ha bisogno e l’ha ceduta prima alla BdI e oggi alla BCE.
Facendo ciò non si indebita per il solo costo di stampa delle banconote, come sarebbe naturale visto che la valuta non ha alcuna copertura, ma per il loro valore facciale e su quello emette i titoli di stato (BOT BTP CTZ ecc.) i cui proventi vanno interamente alla Banca Centrale per aver stampato le banconote.

E scandalo nello scandalo, nel bilancio della Banca Centrale al passivo non figurano i costi tipografici (carta, inchiostro ecc), ma il valore facciale delle banconote e all’attivo il ricavato della vendita dei titoli di stato con la conseguenza che i bilanci sono sempre vicini al pareggio.
Il fatto che per una convenzione il mercato dia valore a dei semplici pezzi di carta non significa che questi siano ricchezza – quella gliela diamo noi accettandola in cambio del nostro lavoro- in realtà sono sempre e solo pezzi di carta colorata e poiché è solo questo che fornisce la Banca Centrale , in bilancio dovrebbe essere iscritto al passivo solo il costo di produzione di questi biglietti colorati (pochi eurocent a banconota invece che 50-100-500 euro).
Con il quasi pareggio di bilancio, gli utili da spartire tra l’azionariato sono molto esigui e quindi l’operazione del governo di riportare le azioni di Bankitalia in mano pubblica risulta essere solamente un’operazione di facciata, utile solo a togliere ai controllati (le banche) la proprietà del controllore (Bankitalia), mentre rimane tuttora un mistero la strada che prende il denaro derivante dalla vendita dei titoli di stato (Signoraggio).
Speriamo che qualcuno prima o poi faccia luce anche su questo che non è, purtroppo, solo un “giallo” italiano

majin mixxi
22-09-2005, 20:24
Solo una tua impressione causata, forse ma credo che la ragione possa essere anche un'altra, da faciloneria nell'estrarre i concetti, il mio punto di vista non è affatto mutato. Se offro spiegazioni logiche ad un certo agire non significa che io lo condivida ma è una semplice analisi causa/effetto. Se tu non sei in condizioni di afferrare questo concetto non è certo colpa mia e mi pregio di rammentarti la differenza che in lingua italiana assumono spiegare e giustificare, hanno significati assolutamente non attinenti tra loro, o dal condividere.

Ciao.

P.S. Se non vuoi incorrere in questi misunderstanding ti raccomando vivamente di attenerti al significato sintattico delle mie esternazioni senza trarre conclusioni non aderenti al significato come dietrologie varie od interpretazioni troppo, io sono persona dotata di personalità assai complessa sfortunatamente, "libere" valutando secondo come ti comporteresti tu ma tu non sei me, chiaro ?.


http://www.krakatoa.it/faccine/martello.gif

Mordecai
24-09-2005, 13:23
Possibile che sia ancora li???

Ma chi l'ha scelto quest'uomo?

Sta facendo fare all'ITALIA TUTTA, governo, opposizione, una figura ridicola.. e il tutto per preservare la sua presunta 'onorabilità'.... poco importa se intanto chi ci rimette è il paese!

oggi ai telegiornali, Tremonti a Washingston seduto vicino a Fazio, ma in mezzo una terza persona, perchè i due "non si parlano".... un ministro e un governatore della banca centrale....

Adric
25-09-2005, 02:55
Sabato 24 Settembre 2005

Imbarazzo e stupore tra i Sette Grandi I francesi se la prendono con il «caos italiano», i tedeschi ricordano il beau geste di Welteke

dal nostro inviato

WASHINGTON La delegazione francese è stupita di quanto in Italia i politici parlino troppo in pubblico di questa situazione «che dovrebbe invece essere affrontata più riservatamente come tutte le cose serie». «E’ il solito caos italiano», si commenta rigorosamente lontano dai registratori. Al G7 era atteso Siniscalco ed è arrivato invece T remonti. Il governatore Fazio c’è, ma sino all’ultimo nessuno metteva la mano sul fatto che dopo le parole di Berlusconi sarebbe davvero stato presente.
Il presidente della Bce, Jean Claude Trichet è stato sino a qualche mese fa presidente della Banca centrale di Francia. E questo conta nel giudizio che molto riservatamente la delegazione parigina dà di tutta la vicenda. C’è la convinzione, in sintonia con il loro ex governatore, che è meglio che la Bce non si metta in mezzo a suggerire a Fazio di riprendere un aereo per tornare a casa. Più che imbarazzo, nello staff del Cancelliere dello Scacchiere, Gordon Brown, c’è «stupore» per quella che viene definita una «situazione assurda». Ma come, si dice, un governatore viene a sapere in aereo di essere stato sfiduciato dal presidente del Consiglio e «una volta atterrato a Washington non dice niente? Non si difende?». Per i britannici questo silenzio è inconcepibile, e non c’è verso di far loro capire che nel linguaggio degli italiani a volte quello che non è detto ha lo stesso rango di dignità di quello che invece è detto. I tedeschi sono più rigidi. Ricordano che il loro Welteke «si è dimesso per molto meno» da presidente della Bundesbank: per quei 7.661 euro di conto di albergo offertogli dalla Dresder Bank, e per aver dormito una notte su un panfilo della Bmw durante il Grand Prix di Montecarlo.
R. La.

(Il Messaggero.it)

Conan ama Lana
26-09-2005, 09:36
Facciamo le corna


Ho "coperto", come si dice nel gergo giornalistico, la riunione del Fondo Monetario Internazionale a Washington, dove l'ex e insieme neo ministro dell'economia Giulio Tremonti e il "fantasma che cammina", il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, sfiduciato da tutti meno che dal Vaticano e da alcuni pastori delle Prealpi, hanno partecipato senza riviolgersi la parola, come se neppure parlassero la stessa lingua, come se appartenessero a due nazioni, a due pianeti, a due tribù diverse e ostili.

E' dal 1970, quando il direttore della "Stampa" , Alberto Ronchey, ebbe la temerarietà di mandarmi a Bruxelles come corrispondente, che assisto, che "copro", incontri fra ministri, presidenti, diplomatici. Ho visto all'opera tragici politicanti italiani incapaci di parlare l'italiano, lasciamo pedere lingue straniere. Ho visto ministri completamente all'oscuro delle materie trattate. Ho visto ministri scappare via dal garage per evitare di incontrare i giornalisti e i fotografi come attricette sorprese a letto con un uomo diverso dal marito, ho visto ministri abbioccarsi come vecchissimi neonati, ho visto primi ministri avventurarsi in conversazioni in francese o in inglese di fronte a interlocutori che lottavano eroicamente per non scoppiare a ridere.

Valga per tutti quell'euro deputato che al Parlamento di Strasburgo esortò l'Europa a prendersi cura dei propri cittadini "du cul au tombeau", dal sedere alla tomba, confondendo il "berceau", la culla, con una parte oscura del corpo umano, tra gli sghignazzi dei presenti.

Eppure mai, come ieri, ho vissuto l'imbarazzo, la vergogna, di essere rappresentato da un governo che ha messo in scena lo spettacolino grottesco, il "blob" di un vice presidente (Tremonti) che rifiuta addirittura di pronunciare il nome, di riconoscere la presenza nello stesso edificio, di colui che occupa la massima carica istituzionale della finanza pubblica, del custode e guardiano dei nostri borsellini.

Lo stesso Tremonti, quando gli ho chiesto se mai, nella sua formidabile memoria, ricordasse una situazione nella quale un governo non parlasse con sè stesso ha risposto seccamente "No". Mai. Prima o poi, se questa follia senza precedenti continuasse, il mondo obbiettivamente spietato della finanza internazionale ci castigherebbe, frustandoci con quel meccanismo del "rating", del voto ai nostri debiti che si traduce in un aumento immediato del costo del danaro, dunque degli interessi che deve pagare chi ha un mutuo immobiliare a tasso variabile, chi compera a rate, chi usa carte di credito, chi deve finanziare con prestiti la propria attività commerciale o industriale.

Pagheremo caro, pagheremo tutti, l'agonia tragicomica di un governo morto che ancora osa vantarsi di "avere accresciuto il prestigio internazionale" dell'Italia. Se quello che ho visto in queste ore a Washington e ha scosso anche un cinico corazzato da 35 anni di miserandi spettacoli offerti dalla politica italiana sui set internazionali, continuerà, non ci resta che fare quel gesto del Presidente del Consiglio che tanto prestigio portò alla nazione. Le corna.

di V.Zucconi

Adric
27-09-2005, 09:16
Lunedì 26 Settembre 2005
Fmi, Tremonti rimanda Fazio in Italia
Il ministro gli ritira la delega a rappresentare il nostro Paese alla Banca mondiale

dal nostro inviato

ROSSELLA LAMA

WASHINGTON Non potendo licenziarlo, perché per sua stessa ammissione la legge non lo consente, Giulio Tremonti toglie a Fazio la possibilità di rappresentare l’Italia alla riunione del Comitato per lo Sviluppo della Banca Mondiale. E di notte il governatore lascia Washington, e si fa riportare a Roma da un aereo privato.
E’ l’epilogo clamoroso di due giorni di convivenza da separati in casa. Antonio Fazio e Giulio Tremonti che alloggiano nello stesso albergo, e si sfuggono sulla porta per non salutarsi. Divisi al tavolo del G7 dal direttore generale del tesoro, Vittorio Grilli, invitato a sedersi tra loro. Il tutto tra lo stupore e l’incredulità delle delegazioni di tutto il mondo, arrivati alle riunioni dell’Fmi e della Banca Mondiale per parlare di poveri, di debito da cancellare, e del rischio petrolio.
E’ un atto politico forte quello compiuto da Tremonti, una dichiarazione di sfiducia senza possibilità di appello. Il ministro toglie il terreno sotto i piedi a Fazio, cerca di convincerlo a gettare la spugna, a dare le dimissioni. Quello compiuto da Tremonti è certamente un atto legittimo, perché spetta al ministro del Tesoro designare chi parla al consueto appuntamento della domenica mattina a Washington. Ma è l’interruzione di una consuetudine consolidata. Antonio Fazio ha calcato questa scena per tredici anni consecutivi, da quando è diventato governatore della Banca d’Italia, e nessuno aveva sinora pensato di togliergliela (lo stesso Siniscalco, prima di dimettersi aveva indicato il governatore come rappresentante alla riunione del Comitato per lo sviluppo).
Quando il segretariato della Banca Mondiale ha chiesto a Tremonti chi sarebbe stato a parlare per l’Italia, il ministro ha chiesto se avesse potuto designare una persona diversa dal governatore. Sì, era possibile, così ha messo nero su bianco il nome di Ignazio Angeloni, attuale responsabile del ministero per gli Affari internazionali, ex Bce, ex Banca Italia. Non ci sono conferme sul fatto che si sia consultato in anticipo con il premier Berlusconi, ma è facile pensarlo. Poi il ministro ha preso il volo per l’Italia, glissando con qualcuno sulla portata del suo gesto: «Sono solo cose tecniche». A Washington erano da poco passate le cinque di sabato pomeriggio. Si dice che prima di salire in aereo abbia avuto con Fazio una telefonata burrascosa. Ma fonti del Ministero lo smentiscono seccamente. Nessuna telefonata, nessun colloquio. Il che rende ancora più scioccante la circostanza, perché vuol dire che il governatore ha appreso della sua esclusione dai funzionari della Banca Mondiale. E magari qualche ora dopo.
La sensazione di chi l’ha visto nel pomeriggio è stata infatti che fosse all’oscuro di quello che era accaduto. Comunque, alle 7,30 di sera, al concerto-ricevimento offerto da Unicredit all’ambasciata italiana, il governatore non è andato. Per la Banca d’Italia c’erano invece il vice-direttore generale Pierluigi Ciocca e Ignazio Visco, responsabile per i mercati monetari. Alle 21,15 sono usciti. Nella notte tutta la delegazione di Banca Italia, portavoce compresi, è partita per Roma. In silenzio, senza nessun avviso. Le camere al Four Seasons risultavano ancora occupate, evidentemente il conto è stato pagato ieri mattina.
Quasi certamente il governatore non aveva messo in conto uno sviluppo di questo tipo, tanto è vero che sabato mattina aveva detto ad alcuni giornalisti che stava mettendo a punto l’intervento per il Divelopment commettee. E la sua non è stata l’unica relazione non consegnata dagli italiani. Tremonti, volato a Washington giovedì notte, ad una manciata di ore dal giuramento da ministro, non aveva un suo testo da leggere al summit di venerdì. Non ha voluto fare propria quella di Siniscalco, annunciando che la sua sarebbe arrivata dopo due giorni.

----------------------
La trincea tedesca del governatore

di OSCAR GIANNINO

il nostro Paese ha fatto un altro passo indietro nella scala della credibilità internazionale. Sta diventando la regola di ogni vertice internazionale economico-finanziario, ed è molto grave. Si sono affrontate due opposte coerenze. Il neoministro Giulio Tremonti è stato conseguente alle proprie radicate opinioni, precedenti alla vicenda della doppia opa bancaria, e ai recenti giudizi espressi da Berlusconi sul governatore.
Dall’altra, Fazio resta convinto delle proprie ragioni, che non si abbandona nel disonore un incarico così elevato se non vi sono violazioni contestate, motivate e riconosciute da chi ha titolo per farlo. La scelta di Tremonti delegare la rappresentanza dell’Italia nel Development Commitee della Banca Mondiale a un rappresentante del Tesoro e non al governatore è motivata, si tratta di un meeting ministeriale. Semmai, la sorpresa è stata apprendere che era stato proprio Siniscalco, dimissionario contro Fazio, ad avere delegato quest’ultimo. Tremonti ha dovuto riscrivere la delega. Ma l’ineccepibilità della decisione, che ha portato al rimpatrio prima del tempo del governatore, nulla toglie al fatto che la spirale continua ad avvitarsi, mentre la soluzione non si vede.
La novità è che alla “coscienza” del governatore si è appellato lo stesso quotidiano della Cei, l’ Avvenire . Pur attaccando “le potenti lobbies che per i propri interessi fanno credere che decapitando Bankitalia tutto andrà a posto”, il giornale dei vescovi italiani ha aperto alla necessità di impedire che “via Nazionale diventi come Fort Alamo assediato”. L’intervento lascia capire che il problema se si aprisse una trattativa riservata, senza nuovi colpi scena mediatici sarebbe semmai quello di negoziare un’adeguata successione, che incontrasse il consenso anche di Fazio. E’ di un suggerimento felpato a Berlusconi, in vista dell’intervento che terrà domani alla Camera e al Senato.
Ma sembra difficile che il consiglio della testata cattolica venga raccolto. Tremonti, ieri, escludeva di aver a portata di mano iter procedurali tali da sbloccare la situazione. Il decreto di revoca della nomina di 13 anni fa, di cui diverse testate hanno parlato, è un’ipotesi infondata: cadrebbe sotto la scure del Tar. Le conclusioni alle quali perverrà il 6 ottobre la Bce sulla doppia opa non avranno alcuna incidenza su eventuali dimissioni di Fazio, per quelle l’unica strada da Francoforte è attivare il comitato etico secondo l’articolo 14 del Trattato, cosa che può avvenire solo in caso di gravi violazioni che oggi a Fazio nessuno contesta. A Roma, l’unica via è incardinare le procedure per una riunione straordinaria del Consiglio superiore della Banca: ma Fazio gode del sostegno della maggioranza dei membri. Di fronte alle motivazioni scritte di un’eventuale revoca da parte del Consiglio, Fazio seguendo il Trattato è pronto ad adire la Corte europea di giustizia.
Perché Fazio non molla? Un ragionamento spinge la sua coscienza a resistere. Non si tratta solo di onore. Nella prima parte della legislatura, argomenta Fazio, a scatenarsi contro di lui fu una visione in cui si mischiavano populismi di entrambi i colori: la denuncia della mancata tutela ai risparmiatori sui bond argentini, Cirio e Parmalat, dimenticava che dovere del banchiere centrale secondo il nostro ordinamento è la stabilità del sistema e dunque degli istituti bancari, non di chi compra prodotti finanziari. Allora Fazio vinse, col sostegno del sistema bancario, del mondo industriale ed editoriale. La differenza rispetto ad allora, pensa Fazio, è che oggi proprio i vertici dell’intreccio banco-industriale italiano non si riconosce più nel governatore e ne reclama un altro, più vicino ai propri interessi.
Perché sia chiaro che di questo si tratta, Fazio resiste. Ogni banchiere centrale europeo, ritiene, non può che considerare come un attacco alla propria funzione, che si destituiscano un proprio collega per “fotografare” interessi finanziari ed equilibri politici. Per il governatore non si tratterebbe di cercare impunità. Ma di un vero e proprio conflitto alla Max Weber tra Bildungsbürgertum , l’élite meritocratica che basa la propria autorevolezza sulla preparazione tecnica, e il Besitzbürgertum, le classi proprietarie che vogliono capi espressione dei propri interessi.
E’ una lettura suggestiva. Ma anch’essa dovrebbe spingere a una soluzione ragionevole. Siamo a pochi giorni da una Finanziaria che deve recuperare tra lo 0,8 e l’1,3% del Pil di deficit, con una delle primarie voci d’entrata, l’Irap, illegittima per Bruxelles, con un avanzo primario in caduta, l’industria che stenta e mezzo Paese che teme, a fine mese. Di questo passo, non Fazio solo, tutti noi finiremo per trovare una comune Waterloo.

(Il Messaggero.it)

Adric
03-10-2005, 15:21
Lunedì 3 Ottobre 2005

Fazio potrebbe rifiutare l’interrogatorio

Il suo legale Franco Coppi: «Temo la strumentalizzazione dei verbali»

di VALENTINA ERRANTE
ROMA - Una memoria difensiva per spiegare tutti i passaggi del via libera alla Bpi di Antonio Fiorani. Un documento firmato da Antonio Fazio per chiarire le ragioni delle sue scelte. Non ci dovrebbe essere alcun faccia a faccia tra il Governatore di Bankitalia, indagato per abuso d’ufficio, e i magistrati romani. Almeno per il momento.
Dopo la notifica dell’avviso di garanzia e dell’invito a comparire, consegnati nelle mani dell’avvocato Franco Coppi, difensore di Fazio, il procuratore aggiunto Achille Toro e il sostituto Perla Lori attendono le mosse del Governatore. Ma è molto probabile che il numero uno di Palazzo Koch decida di non presentarsi all’interrogatorio e di inviare in procura una memoria per spiegare perché, dopo il parere negativo degli ispettori di Bankitalia, abbia deciso di affidarsi a una consulenza esterna e autorizzare L’Opa di Bpi su Antonveneta. La linea, annunciata dal professore Coppi, ufficialmente non è stata concordata con il Governatore, ma già nel fine settimana, proprio Fazio avrebbe chiesto all’Ufficio legale e alla Vigilanza di Bankitalia di preparare alcuni documenti relativi alla vicenda Antonveneta. Atti da allegare alla memoria indirizzata ai pm o comunque indispensabili per redigere il documento.
L'avvocato Franco Coppi non ha dubbi: «Sono convinto che sia meglio per il Go vernatore non presentarsi, il rischio è che frammenti delle dichiarazioni ai pm possano essere divulgati in modo distorto e magari strumentalizzati. Sono necessari venti giorni prima che un verbale di interrogatorio venga consegnato a un difensore, intanto sui giornali potrebbe uscire di tutto». L’altra questione riguarda invece la conoscenza delle contestazioni: «Oggi - aggiunge Coppi - leggendo un quotidiano ho scoperto una nuova versione dell'intercettazione telefonica tra Fazio e Fiorani (la conversazione dell'11 luglio in cui Fiorani, informato del via libera all’Opa, dice di voler baciare in fronte il Governatore ndr). Io conoscevo quella riportata nel provvedimento del gip di Milano, ripresa dai giornali. In questa nuova, Fazio mette in contatto Fiorani e De Mattia (funzionario di Bankitalia, ndr) che subordina l'ok all'Opa ad alcune prescrizioni. Condizioni che poi Bpi non sarà in grado di rispettare al punto da obbligare Bankitalia a fare marcia indietro. Molti atti non li conosciamo». Ma Coppi è prudente: «Con il Governatore non abbiamo ancora avuto modo di confrontarci. Dall’altra parte - continua - so bene che, se Fazio decidesse di non presentarsi, il suo atteggiamento potrebbe alimentare ancor di più le polemiche. Da tempo è sotto i riflettori. Bisogna valutare con attenzione come muoversi». L’idea della difesa è quella di attendere la conclusione dell’inchiesta: il deposito degli atti consentirà di conoscere le carte in mano ai magistrati e di sapere esattamente su quali basi venga contestata a Fazio l’ipotesi di abuso d’ufficio. Poi ci saranno venti giorni di tempo: tutti gli indagati, Francesco Frasca, responsabile dell’area Vigilanza di Bankitalia, Gianpiero Fiorani, ex ad di Bpi, Giovanni Benevento, presidente di Bpi, e Antonio Fazio potranno chiedere di essere interrogati. «Dopo il deposito - continua il legale - il Governatore sarà nelle condizioni di rispondere, ma questa è solo un mia idea. La decisione spetta a Fazio, che deve tener conto di tanti elementi. Ha le spalle larghe per resistere agli attacchi».

(Il Messaggero.it)