View Full Version : Risparmi da 1.000 euro l’anno se si evitano i marchi più noti
Venerdì 26 agosto 2005
Risparmi da 1.000 euro l’anno se si evitano i marchi più noti
di PIERO CACCIARELLI
ROMA - Acquistare in maniera intelligente per combattere il carovita è possibile e i risultati sono concreti. Una famiglia media risparmia fino a 1.000 euro l’anno se sceglie il supermercato più conveniente della propria città. I conti li ha fatti Altroconsumo, con l’annuale indagine sulla grande distribuzione in 38 centri urbani. Gruppi di esperti hanno visitato 536 tra supermercati, ipermercati e hard discount, rilevando oltre 100.000 prezzi di alimentari, già confezionati o freschi, e di prodotti per l’igiene personale e per la casa. Vengono messi a confronto due carrelli della spesa-tipo: uno riempito con gli articoli delle marche più conosciute (quasi sempre di industrie nazionali), l’altro stipato dei pacchetti, scatole, flaconi e bottiglie che costano meno, indipendentemente dalla provenienza. Il primo carrello, in particolare, contiene 125 alimenti confezionati e 56 freschi, smerciati al banco o impacchettati dallo stesso esercizio che li vende; il secondo presenta una composizione simile, con esclusione dei cibi freschi. In quest’ultima categoria, ovviamente, prevale tutto ciò che si trova nei discount.
La differenza la fa il livello di concorrenza tra i venditori e quindi le famiglie sono favorite soprattutto quando supermercati e ipermercati si sfidano a colpi di sconti. E’ del tutto naturale che chi si orienta sui prodotti di costo minimo (in gergo commerciale ”primo prezzo”) ottenga un notevole risparmio: fino al 42% rispetto alle marche più note. Il vantaggio sale addirittura al 50% rivolgendosi ai discount, mentre si limita al 27% con i generi che recano il marchio delle catene di distribuzione (Coop, Conad, Gs, Pam e così via). La tabella mostra come le città più ”risparmiose” siano toscane: Firenze, dove per portarsi a casa il primo carrello si spendono all’anno 4.206 euro, e Pisa dove ce ne vogliono 4.225. Il divario per i fiorentini tra il supermercato più economico e quello più caro è di 997 euro, per i pisani di 1.224. La spesa-tipo sale a 4.605 euro per Roma, che comunque si colloca nella zona alta della classifica. Il poco piacevole primato di costo del carrello va a Reggio Calabria, preceduta da Catanzaro e Messina. Però differenze minime tra il punto vendita al top dei prezzi e il meno costoso si riscontrano anche a Cuneo, Napoli, Salerno, Rimini, Foggia, Campobasso, Aosta e Caserta. Qui, evidentemente, la grande distribuzione latita e la concorrenza si fa sentire poco. Super e ipermercati, invece, abbondano a Bologna, Bari, Verona e Milano.
Secondo Altroconsumo, i cittadini possono avere un ruolo attivo nella lotta all’inflazione, scegliendo con cura i punti vendita a cui fare riferimento. E poiché di consigli pratici c’è sempre bisogno, l’associazione ha programmato per l’8 settembre a Roma, Milano e Napoli una giornata di informazione all’insegna di ”Boicotta il carovita”. Presso gazebo eretti nelle piazze, i consumatori otterranno consulenze per risparmiare su Rc auto, conti correnti bancari, bollette e supermercati, attingendo dalle banche dati di Altroconsumo, normalmente consultabili solo dai soci.
(Il Messaggero)
tdi150cv
27-08-2005, 00:45
tutto vero ...peccato le ultime righe che vorrebbero far intendere quanto ancora una volta parte della causa carovita e inflazione ricade sui cittadini ...
Si insomma un po' come la storia dell'inquinamento causato dalle auto mentre nella realta' dei fatti troviamo aziende che scaricano qualsiasi cosa senza problemi , camion mai revisionati e compagnia bella ...
Diciamo che e' piu' facile bastonare i cittadini facendo finta di responsabilizzarlo no !? Anche perchè se tutti andassero poi a far la spesa dove costa meno si troverebbero supermercati sull'orlo della crisi e si tornerebbe al solito discorso ... governo ladro ...
governo ladro ...
Concordo
sempreio
27-08-2005, 08:46
io a settembre devo pagare l' assicurazione e la compagnia assivurativa che mi fa meno dice che devo pagare 860 euro l' anno :stordita:
comunque ritornando al discorso alimentare, il problema è che molti discount non offrono su alcuni prodotti garanzie alimentari adeguate, faccio un' esempio a casa io tengo sempre una tabella dove sono presenti tutti i coloranti cancerogeni
quelli dubbi e quelli non dannosi ebbene in moltissimi prodotti leggo scritto e400 calcerogeno presente in una grossa varietà di prodotti proprio al lidl :rolleyes: , quindi bisogna stare attenti a ciò che si compra e non guardare solo il prezzo :rolleyes:
sempreio
27-08-2005, 09:04
madonna sono un pirla io
http://www.attivissimo.net/antibufala/e330/coloranti_cancerogeni.htm
Lucio Virzì
27-08-2005, 09:06
Seguo questa filosofia da tempo, ma su certe cose non riesco ad acquistare no-brand.
LuVi
Swisström
27-08-2005, 10:30
madonna sono un pirla io
http://www.attivissimo.net/antibufala/e330/coloranti_cancerogeni.htm
;) ...
IpseDixit
27-08-2005, 10:38
Il poco piacevole primato di costo del carrello va a Reggio Calabria, preceduta da Catanzaro e Messina. Però differenze minime tra il punto vendita al top dei prezzi e il meno costoso si riscontrano anche a Cuneo, Napoli, Salerno, Rimini, Foggia, Campobasso, Aosta e Caserta. Qui, evidentemente, la grande distribuzione latita e la concorrenza si fa sentire poco. Super e ipermercati, invece, abbondano a Bologna, Bari, Verona e Milano.
La cosa più ovvia del mondo
Concordo
ed io non posso che quotarti...
Ciaozzz
sid_yanar
27-08-2005, 10:59
ed io non posso che quotarti...
Ciaozzz
certamente il governo ha chiuso tutti e due gli occhi di fronte all'aumento dei prezzi ed anzi ha raccontato menzogne per anni, negando con dati ISTAT a dir poco fantasiosi il carovita dilagante. Le possibilità erano due: o continuare a coprire una parte del proprio elettorato ( il popolo delle partite IVA) oppure
tutelare i cittadini indifesi. Sappiamo tutti come è andata a finire ;)
... non appena è cessato l'obbligo del prezzo in lire sul cartellino, negozi che hanno alzato i prezzi ...
OTTIMO !!! vedo che hai centrato il punto !!! ;)
ecco dove il governo potrebbe intervenire: reintrodurre l'OBBLIGO per TUTTI i commercianti di indicare l'equivalenza in lire sul cartellino dei prezzi al consumo !!!
ecco come si tengono SOTTO CONTROLLO i prezzi !!! ;)
sid_yanar
27-08-2005, 11:12
OTTIMO !!! vedo che hai centrato il punto !!! ;)
ecco dove il governo potrebbe intervenire: reintrodurre l'OBBLIGO per TUTTI i commercianti di indicare l'equivalenza in lire sul cartellino dei prezzi al consumo !!!
ecco come si tengono SOTTO CONTROLLO i prezzi !!! ;)
oramai in ogni caso sono raddoppiati, non credo proprio che i commercianti torneranno ai vecchi prezzi non credi?
oramai in ogni caso sono raddoppiati, non credo proprio che i commercianti torneranno ai vecchi prezzi non credi?
;)
infatti... era una cosa che il nostro amato governo AVREBBE DOVUTO mantenere da subito...
tuttavia anche solo reintrodurre l'obbligo ora, aprirebbe gli occhi e farebbe ritrovare la memoria a molti consumatori distratti... i quali lo diverrebbero meno nella ricerca del rivenditore più "onesto"... ;)
io a settembre devo pagare l' assicurazione e la compagnia assivurativa che mi fa meno dice che devo pagare 860 euro l' anno :stordita:
comunque ritornando al discorso alimentare, il problema è che molti discount non offrono su alcuni prodotti garanzie alimentari adeguate, faccio un' esempio a casa io tengo sempre una tabella dove sono presenti tutti i coloranti cancerogeni
quelli dubbi e quelli non dannosi ebbene in moltissimi prodotti leggo scritto e400 calcerogeno presente in una grossa varietà di prodotti proprio al lidl :rolleyes: , quindi bisogna stare attenti a ciò che si compra e non guardare solo il prezzo :rolleyes:
Lo sai solo tu che è cancerogeno? Mi spiego: il fatto che sia cancerogeno è una cosa risaputa (non so nulla del colorante in questione), eppure è consentito il suo utilizzo per i prodotti alimentari?
Che si potesse prolungare tale obbligo è pacifico ma anche il cittadino ha il dovere di controllare ed eventualmente cambiare fornitore dei beni che acquista. Purtroppo in questo paese molti pretendono che il governo intervenga notificando al pizzicagnolo sotto casa che deve mantenere i prezzi ad un dato livello sgridandolo e castigandolo se li alza.
Purtroppo il libero mercato non funziona così ed il dubbio che l'italiano non sia maturo per tale condizione aumenta in modo esponenziale. Se in certi paesi aumenti i prezzi ti trovi il negozio vuoto dall'oggi al domani mentre qui sbuffano ma comprano ugualmente anche se ad un km esiste un negozio che pratica prezzi convenienti pretendendo l'intervento, manco fossimo all'asilo, della maestra che sridi e punisca l'incauto affinche non ci siu debba rompere il cranio pensando ed esercitando il proprio ruolo di cittadini che oltre i diritti presenta anche moltissimi doveri.
Ciao
E' il consumatore italiano che non è pronto per il libero mercato Proteus, o è il sistema italiano, imprenditori e commercianti in primis, che lo rifiuta sdegnatamente, ingiustamente, disonestamente? Perchè sinceramente tra i due non saprei a chi attribuire maggiori colpe...
tdi150cv
27-08-2005, 13:08
;)
infatti... era una cosa che il nostro amato governo AVREBBE DOVUTO mantenere da subito...
tuttavia anche solo reintrodurre l'obbligo ora, aprirebbe gli occhi e farebbe ritrovare la memoria a molti consumatori distratti... i quali lo diverrebbero meno nella ricerca del rivenditore più "onesto"... ;)
BRAVISSIMO ! QUESTO E' IL PUNTO !
Ora pero' ... CHI CI HA PORTATO A SUON DI TASSE SU TASSE IN EUROPA ? :D
BRAVISSIMO ! QUESTO E' IL PUNTO !
Ora pero' ... CHI CI HA PORTATO A SUON DI TASSE SU TASSE IN EUROPA ? :D
Tutte le volte te ne esci con questa cosa.
Tutte le volte ti si fa notare che senza l'euro il costo del denaro sarebbe alle stelle, l'inflazione sarebbe piu' alta, che senza l'euro gli interessi sul debito pubblico sarebbero molto piu' alti e che di conseguenza lo stesso debito sarebbe qualche punto percentuale piu' su..
e tutte le volte ignori la risposta, salvo poi proporre la stessa menata nella discussione seguente.
tdi150cv
27-08-2005, 16:08
Tutte le volte te ne esci con questa cosa.
Tutte le volte ti si fa notare che senza l'euro il costo del denaro sarebbe alle stelle, l'inflazione sarebbe piu' alta, che senza l'euro gli interessi sul debito pubblico sarebbero molto piu' alti e che di conseguenza lo stesso debito sarebbe qualche punto percentuale piu' su..
e tutte le volte ignori la risposta, salvo poi proporre la stessa menata nella discussione seguente.
sbagliato ... io non ho mai detto che senza euro si starebbe meglio ... cerco solo di chiedere nell'immediato di 5 anni fa chi doveva spianare la strada sui dovuti controlli ... e nessuno mai riesce a darmi una risposta ... insomma io vorrei che mi venisse chiarito questo dubbio e continuero' a fare la domanda ...
Swisström
27-08-2005, 16:16
Lo sai solo tu che è cancerogeno? Mi spiego: il fatto che sia cancerogeno è una cosa risaputa (non so nulla del colorante in questione), eppure è consentito il suo utilizzo per i prodotti alimentari?
leggi il post dopo e il link con la spiegazione di paolo attivissimo
sbagliato ... io non ho mai detto che senza euro si starebbe meglio ...
No, hai sbagliato semmai tu a scrivere: la tua domanda era un'altra rispetto a quella che fai qui sotto.
E siccome la mia memoria, siappur non di molto, e' migliore di quella di un pesce rosso ricordo anche fior di tuoi post al suono di "della ferrari se poi non posso mantenerla non me ne faccio nulla"
cerco solo di chiedere nell'immediato di 5 anni fa chi doveva spianare la strada sui dovuti controlli ... e nessuno mai riesce a darmi una risposta ... insomma io vorrei che mi venisse chiarito questo dubbio e continuero' a fare la domanda ...
Per quel che riguarda i controlli: se e' vero che il centrosx non ha fatto molto limitandosi al doppio prezzo e' altrettanto vero che il centrodx non ha fatto proprio nulla. E risparmiami il "non avevano tempo". Per fare i loro porci comodi hanno fatto davvero molto in fretta.
Per la cronaca, sii coerente ed ora dicci tu cosa avresti fatto per controllare i prezzi. Visto che stai criticando, e che recentemente hai beccato un utente che critica senza soluzione, suppongo che ora avrai pronta la soluzione che si sarebbe dovuta applicare.
tdi150cv
27-08-2005, 17:27
No, hai sbagliato semmai tu a scrivere: la tua domanda era un'altra rispetto a quella che fai qui sotto.
E siccome la mia memoria, siappur non di molto, e' migliore di quella di un pesce rosso ricordo anche fior di tuoi post al suono di "della ferrari se poi non posso mantenerla non me ne faccio nulla"
Per quel che riguarda i controlli: se e' vero che il centrosx non ha fatto molto limitandosi al doppio prezzo e' altrettanto vero che il centrodx non ha fatto proprio nulla. E risparmiami il "non avevano tempo". Per fare i loro porci comodi hanno fatto davvero molto in fretta.
Per la cronaca, sii coerente ed ora dicci tu cosa avresti fatto per controllare i prezzi. Visto che stai criticando, e che recentemente hai beccato un utente che critica senza soluzione, suppongo che ora avrai pronta la soluzione che si sarebbe dovuta applicare.
il concetto di Ferrari e' ancora piu' che valido ... se non sai portare avanti un impegno lasci perdere ... cosi' e' come la vedo io ...
Per il discorso coerenza ... mi spiace ma non mi pare mai di essermi riempito la bocca dicendo che ho la soluzione in tasca ... ripeto ancora sono qui a chiedermi chi veramente doveva impegnarsi , ed evidentemente non l'ha fatto , per poter far funzionare al meglio una macchina uscita dalla fabbrica senza il motore ...
il concetto di Ferrari e' ancora piu' che valido ... se non sai portare avanti un impegno lasci perdere ... cosi' e' come la vedo io ...
L'impegno di un politico puo' durare quanto dura la sua legislatura.
Direi che questo e' cosi' lapalissiano dall'essere stupito nel doverlo ricordare.
Quando l'euro e' entrato in vigore non c'era Prodi al governo, quindi se e' vero che lui ha fatto poco (oddio.. direi che anche solo per entrare nell'euro ha avuto le mani abbastanza piene) che c'e' stato dopo ha fatto anche meno: zero, per la precisione.
Per il discorso coerenza ... mi spiace ma non mi pare mai di essermi riempito la bocca dicendo che ho la soluzione in tasca ...
No, no: sei incoerente perche' prima becchi Littlelux che critica un operazione del governo (il condono) senza portare una soluzione alternativa. Ed ora fai lo stesso.
ripeto ancora sono qui a chiedermi chi veramente doveva impegnarsi , ed evidentemente non l'ha fatto , per poter far funzionare al meglio una macchina uscita dalla fabbrica senza il motore ...
L'ho detto nel post cui rispondevi, e l'ho detto anche qui sopra.
Se la risposta non ti piace non e' certo colpa mia.
Ah, per inciso il controllo dei prezzi e' forse l'unica cosa di cui non incolpo Berlusconi, visto che non vedo come si potesse fare granche' oltre all'esporre la doppia prezzatura. Ma se si dice che "prodi non ha fatto un cazzo" si abbia almeno la correttezza di dire "e berlusconi ancora meno".
leggi il post dopo e il link con la spiegazione di paolo attivissimo
Non l'avevo visto, grazie. Volevo ben dire...
Che si potesse prolungare tale obbligo è pacifico ma anche il cittadino ha il dovere di controllare ed eventualmente cambiare fornitore dei beni che acquista. Purtroppo in questo paese molti pretendono che il governo intervenga notificando al pizzicagnolo sotto casa che deve mantenere i prezzi ad un dato livello sgridandolo e castigandolo se li alza.
Ciao
non prendenterla sempre con l'italiano medio suvvia, il governo ha fatto quello che si dice in gergo tecnico una cazzata colossale, seguita dopo un paio d'anni dall'eroica dichiarazione d'intenti sul frenare questi prezzi, quando son scappati i buoi da un bel pò... insomma all'esterno hanno preso misure assai migliori mi sembra, e colpa del popolino? no la colpa del popolino è aver mandato su silvio umberto& soci
tdi150cv
27-08-2005, 22:37
L'impegno di un politico puo' durare quanto dura la sua legislatura.
Direi che questo e' cosi' lapalissiano dall'essere stupito nel doverlo ricordare.
Quando l'euro e' entrato in vigore non c'era Prodi al governo, quindi se e' vero che lui ha fatto poco (oddio.. direi che anche solo per entrare nell'euro ha avuto le mani abbastanza piene) che c'e' stato dopo ha fatto anche meno: zero, per la precisione.
No, no: sei incoerente perche' prima becchi Littlelux che critica un operazione del governo (il condono) senza portare una soluzione alternativa. Ed ora fai lo stesso.
L'ho detto nel post cui rispondevi, e l'ho detto anche qui sopra.
Se la risposta non ti piace non e' certo colpa mia.
Ah, per inciso il controllo dei prezzi e' forse l'unica cosa di cui non incolpo Berlusconi, visto che non vedo come si potesse fare granche' oltre all'esporre la doppia prezzatura. Ma se si dice che "prodi non ha fatto un cazzo" si abbia almeno la correttezza di dire "e berlusconi ancora meno".
vedi io non ho mai detto che hanno fatto una idiozia e che ci sarebbero state delle soluzioni ... no no ... ho detto che hanno fatto una idiozia per come si sono mossi senza dire che io avrei fatto diversamente ... nel caso di littlelux fu lui a dire che nel merito del problema di cui si cercava di discutere c'erano altre soluzioni. Ti ripeto ... non mi iriempio la bocca parlando di ipotetiche soluzioni come se fosse semplice ...
Poi voglio dire se tu sei convinto che il lavoro fatto per l'entrata in Europa e' un lavoro fatto bene ok ... io invece ti dico che per come la vedo io ci trovo una marea di tasse pagate e un passo molto piu' lungo della gamba ... o forse non e' cosi' !? Per variare l'esempio un buon ingegnere che deve effettuare degli scavi ci pensa prima a quello che trovera' nel sottosuolo ... fara' quindi delle analisi preventive ...
Ecco diciamo che ai tempi non ci si preoccupo' di null'altro che dei soldi necessari da scucire agli itaGLIani ... o forse , ancora , non e' cosi' !?
Magari non fosse cosi' ... sarebbe n'altra ItaGLIa ... forse la vera Italia ...
Poi voglio dire per il controllo dei prezzi mi pare si potesse utilizzare la GDF no !? O forse era troppo impegnata a tartassare commercialisti e industriali ?
Io la questione la vedo così:
- Il governo ha chiaramente avvantaggiato i commercianti (nel senso generico del termine). Doveva ordinare il blocco dei prezzi finchè la gente non si abituava all'euro, ovvero almeno 1 anno. Quando si cambia moneta secondo me è l'unica soluzione per non rimanere imbrogliati.
Non do però neanche la colpa alle aziende o ai commercianti. Se uno vede che il consumatore 50 euro li vede come 50 mila lire, è ovvio che il mio prodotto lo vendo a 50 euro invece che 25. L'avrei fatto anch'io al posto loro. Se invece qualcuno li obbligava a bloccare il prezzo a 25 euro per un anno e la gente si abituava a quel prezzo, le cose sarebbero andate diversamente.
- Ora quello che si può fare è rimettere il doppio prezzo, con il prezzo in lire scritto il doppio più in grande di quello in euro (non con scritte quasi illeggibili come hanno sempre fatto). Anche se credo che conti a poco. Oppure un altra soluzione è forzare l'aumenti degli stipendi della stessa percentuale di rincaro che c'è stato (non come i rialzi fasulli dell'istat che vengono calcolati in modo evidentemente non rispecchiante la realtà).
- Sarebbe stato bello se l'euro avesse avuto un valore di 500 lire.
Per quanto riguarda i discount, io ogni tanto ci vado, ma non è che mi lamento più di tanto del caro vita, alla fine vivo bene lo stesso, mi fa solo inca@#are che della gente c'abbia guadagnato ingiustamente e per di più con il benestare del governo!
Scusami Korn ma se l'italia è quel paese, Meglio villaggio ndr, che tutti possiamo constatare i suoi cittadini mica saranno scevri da responsabilità per caso ?. Se così pensi spiegami chi ha scelto i politici e gli amministratori poi rifletti su chi e cosa abbia portato il "villaggio" italia alle attuali condizioni e poi torna a dirmi di non prendermela con l'italiano medio se puoi.
e per queste responsabilità il popolino non si meritava le misure sul controllo dei prezzi come hanno fatto all'estero? non penso proprio
Ciao
P.S. Casomai tu non ne fossi al corrente lo stesso "popolino" aveva, come tu dici, mandato su Prodi, bel personaggio vero ?, la cui storia affonda le sue radici negli ultimi anni 70 in cui fu ministro di governi tra i quali Andreotti ed ancor prima Craxi preceduto da 40 anni di inciucio spartitorio dc-pci e tutto ciò sempre tramite i soliti voti e la "benedizione" deli soliti italiani medi.
già l'italia, mi sembra si crescesse di più con l'inciucio pci-dc che ora, craxi lasciamolo perdere, visti i suoi delfini ora al governo
vedi io non ho mai detto che hanno fatto una idiozia e che ci sarebbero state delle soluzioni ... no no ... ho detto che hanno fatto una idiozia per come si sono mossi senza dire che io avrei fatto diversamente ... nel caso di littlelux fu lui a dire che nel merito del problema di cui si cercava di discutere c'erano altre soluzioni. Ti ripeto ... non mi iriempio la bocca parlando di ipotetiche soluzioni come se fosse semplice ...
Tu questo hai detto a Littlelux:
"gia hai proprio ragione ... peccato che senza condono non vedresti nemmeno un centesimo rientrare ...
Che fai ? Controlli ? Come li fai i controlli ? Possibile farli ?
Dici che e' il governo che deve attivarsi ?
Vedi che tutto questo magna magna esiste dal tempo di ben altri governi ...
vuoi commentare negativamente ? spiega anche cosa faresti ... :rolleyes:"
e' il tuo post, riportato paro paro. Quindi non la cacciare. O spieghi cosa avresti fatto o non ti comporti coerentemente, non te la puoi cavare con un "ah, ma io non ho dato soluzioni".
Poi voglio dire se tu sei convinto che il lavoro fatto per l'entrata in Europa e' un lavoro fatto bene ok ... io invece ti dico che per come la vedo io ci trovo una marea di tasse pagate e un passo molto piu' lungo della gamba ... o forse non e' cosi' !? Per variare l'esempio un buon ingegnere che deve effettuare degli scavi ci pensa prima a quello che trovera' nel sottosuolo ... fara' quindi delle analisi preventive ...
Ti sfugge il fatto che la "marea di tasse pagate" non e' mica servita per pagare un biglietto di ingresso a perdere.
Fermo restando che questa marea di tasse non era poi neanche cosi' tanto marea. E comunque sempre meno di quanto ne scucia ore tra tassazione diretta ed indiretta.
Ecco diciamo che ai tempi non ci si preoccupo' di null'altro che dei soldi necessari da scucire agli itaGLIani ... o forse , ancora , non e' cosi' !?
No. Non e' cosi'. Il fine era "risanare" (diciamo portare a livelli accettabili) i bilanci statali. E, in parte, e' stato chiesto ai cittadini di contribuire.
Magari non fosse cosi' ... sarebbe n'altra ItaGLIa ... forse la vera Italia ...
Poi voglio dire per il controllo dei prezzi mi pare si potesse utilizzare la GDF no !? O forse era troppo impegnata a tartassare commercialisti e industriali ?
E cosa avrebbe dovuto fare la GdF assodato che il blocco dei prezzi non si poteva fare? Alla faccia di "non mi iriempio la bocca parlando di ipotetiche soluzioni come se fosse semplice ... ".
Oh, senza contare che quando e' entrato in corso l'euro la GdF non era certo agli ordini di Prodi.
tdi150cv
28-08-2005, 12:29
Tu questo hai detto a Littlelux:
"gia hai proprio ragione ... peccato che senza condono non vedresti nemmeno un centesimo rientrare ...
Che fai ? Controlli ? Come li fai i controlli ? Possibile farli ?
Dici che e' il governo che deve attivarsi ?
Vedi che tutto questo magna magna esiste dal tempo di ben altri governi ...
vuoi commentare negativamente ? spiega anche cosa faresti ... :rolleyes:"
e' il tuo post, riportato paro paro. Quindi non la cacciare. O spieghi cosa avresti fatto o non ti comporti coerentemente, non te la puoi cavare con un "ah, ma io non ho dato soluzioni".
Ti sfugge il fatto che la "marea di tasse pagate" non e' mica servita per pagare un biglietto di ingresso a perdere.
Fermo restando che questa marea di tasse non era poi neanche cosi' tanto marea. E comunque sempre meno di quanto ne scucia ore tra tassazione diretta ed indiretta.
No. Non e' cosi'. Il fine era "risanare" (diciamo portare a livelli accettabili) i bilanci statali. E, in parte, e' stato chiesto ai cittadini di contribuire.
E cosa avrebbe dovuto fare la GdF assodato che il blocco dei prezzi non si poteva fare? Alla faccia di "non mi iriempio la bocca parlando di ipotetiche soluzioni come se fosse semplice ... ".
Oh, senza contare che quando e' entrato in corso l'euro la GdF non era certo agli ordini di Prodi.
ti ripeto ... leggi bene e scoprirai quanto qualcuno sosteneva di avere soluzioni pronte ... stop ... se non sai leggere non so che dire ...
Per il risanare ... ma perchè devo contribuire io quando c'è un magna magna da anni e anni ? Mettici il magna magna , aggiungi gli sprechi e noi dobbiamo contribuire ? Azz ... che genialata. Una cosa del tipo domani vado a comprarmi la macchinona nuova poi al primo tagliando se non ho soldi vado a chiederli al papa' ? Grade ... direi una idea strepitosa ... nulla da dire ...
Infine la guardia di finanza era un esempio ... ripeto fior fior di economisti sapevano e avevano messo in guardia la gente del pericolo BEN PRIMA CHE CAMBIASSE IL GOVERNO ... a quel punto non poteva essere istituita una sorta di gdf o giu di li , leggi ad hoc e quant'altro atte al controllo dei furbastri ? No ... perche ? Sai a volte il futuro te lo crei nel presente ...
Com'è che da altre parti questo fenomeno e' stato contenuto ?
Te lo dico io ? Be per come la vedo io solamente perchè tutto il negativo sarebbe ricaduto su forza Italia che si sapeva perfettamente sarebbe andata al governo ...
p.s. evito di parlare del magna magna di Prodi e dei suoi compari ovviamente. E' quello il risanamento che c'era da sistemare ?
Te lo dico io ? Be per come la vedo io solamente perchè tutto il negativo sarebbe ricaduto su forza Italia che si sapeva perfettamente sarebbe andata al governo ...
Mi spieghi allora perchè solo fino a poco tempo fa il pdc insisteva nell'affermare che l'inflazione era ai livelli rilevati dall'ISTAT e che l'aumento dei prezzi era solo una percezione dei consumatori acuita dalla differenza tra il cambio reale lira/euro (1936,27) e quella calcolata dai consumatori (2000).
Poi ha cambiato rotta e ha cominciato ad attribuire tutte le colpe all'euro, all'europa, ai comunisti ecc ecc smentendo così anche le sue precedenti affermazioni
ti ripeto ... leggi bene e scoprirai quanto qualcuno sosteneva di avere soluzioni pronte ... stop ... se non sai leggere non so che dire ...
No, no. So leggere.
"vuoi commentare negativamente ? spiega anche cosa faresti ... :rolleyes: "
L'hai scritto tu. E proprio perche' non aveva dato spiegazione. Tu stai commentando negativamente e non stai dando soluzioni. Quindi ti rimando alle _tue_ parole.
Per il risanare ... ma perchè devo contribuire io quando c'è un magna magna da anni e anni ? Mettici il magna magna , aggiungi gli sprechi e noi dobbiamo contribuire ? Azz ... che genialata. Una cosa del tipo domani vado a comprarmi la macchinona nuova poi al primo tagliando se non ho soldi vado a chiederli al papa' ? Grade ... direi una idea strepitosa ... nulla da dire ...
Certo che dobbiamo contribuire. Che il magna magna ci sia stato non e' in discussione, che lo stato sia composto dai cittadini, _tutti_ i cittadini, e' altrettanto non in discussione. Che se lo stato stesse bene ne guadagneremmo tutti spero che sia chiaro. E senza l'euro lo stato starebbe peggio e noi cittadini staremmo peggio.
Infine la guardia di finanza era un esempio ...
Ah, quindi non era una soluzione. Del resto tu non ti riempi la bocca di soluzioni improponibile, erano solo parole tirate a caso.
Ma ripeto la domanda: agli ordini di chi era la GdF quando l'euro e' entrato in corso?
ripeto fior fior di economisti sapevano e avevano messo in guardia la gente del pericolo BEN PRIMA CHE CAMBIASSE IL GOVERNO ... a quel punto non poteva essere istituita una sorta di gdf o giu di li , leggi ad hoc e quant'altro atte al controllo dei furbastri ? No ... perche ? Sai a volte il futuro te lo crei nel presente ...
Com'è che da altre parti questo fenomeno e' stato contenuto ?
Te lo dico io ? Be per come la vedo io solamente perchè tutto il negativo sarebbe ricaduto su forza Italia che si sapeva perfettamente sarebbe andata al governo ...
Si, come no. Sicuro. Infatti Prodi, il giorno stesso che si e' insediato, sapeva che avrebbe perso le successive elezioni contro una coalizone che ancora non esisteva e quindi ha fatto vaccate _apposta_. Ma per piacere..
p.s. evito di parlare del magna magna di Prodi e dei suoi compari ovviamente. E' quello il risanamento che c'era da sistemare ?
Quello di tutti. O per te la merda lasciataci a tavola da Craxi e' buona perche' era amico del tuo idolo?
sid_yanar
28-08-2005, 12:43
non prendenterla sempre con l'italiano medio suvvia, il governo ha fatto quello che si dice in gergo tecnico una cazzata colossale, seguita dopo un paio d'anni dall'eroica dichiarazione d'intenti sul frenare questi prezzi, quando son scappati i buoi da un bel pò... insomma all'esterno hanno preso misure assai migliori mi sembra, e colpa del popolino? no la colpa del popolino è aver mandato su silvio umberto& soci
quoto al 100%, chiaro semplice ed efficace. Tuttavia per molti è impossibile ammeterlo.
tdi150cv
28-08-2005, 15:24
Ah, quindi non era una soluzione. Del resto tu non ti riempi la bocca di soluzioni improponibile, erano solo parole tirate a caso.
Ma ripeto la domanda: agli ordini di chi era la GdF quando l'euro e' entrato in corso?
Si, come no. Sicuro. Infatti Prodi, il giorno stesso che si e' insediato, sapeva che avrebbe perso le successive elezioni contro una coalizone che ancora non esisteva e quindi ha fatto vaccate _apposta_. Ma per piacere..
Quello di tutti. O per te la merda lasciataci a tavola da Craxi e' buona perche' era amico del tuo idolo?
Ok lasciamo stare la prima parte se non vuoi capire o non mi riesci a capire te lo spieghero' in altra sede anche se dubito possa servire ...
Quindi andiamo avanti ... GDF ... soluzione ipotetica non a caso ... sai la differenza ? Se non la sai anche questo in altra sede ... del resto ho parlato di leggi ad HOC che tu hai ignorato ...Per il resto come nell'aria si sente profumo di sconfitta di FI alle prossime elezioni allora era la stessa cosa ... si sapeva come tutti gli economisti sapevano cosa sarebbe successo al passaggio dell'euro ... o vogliamo negarlo ? No perchè e' come dire che il cielo e' fuxia ...
Ok lasciamo stare la prima parte se non vuoi capire o non mi riesci a capire te lo spieghero' in altra sede anche se dubito possa servire ...
No, hai ragione. Non serve a niente. Quello che hai scritto e' li, e niente di quello che puoi dire puo' cambiarlo.
Quindi andiamo avanti ... GDF ... soluzione ipotetica non a caso ... sai la differenza ? Se non la sai anche questo in altra sede ...
Ah, si. Suppongo che la sede si sempre quella "da nessuna parte". E l'ora sia "mai". Soluzione ipotetica? tutte quello che possiamo scrivere qui su un forum e' ipotetico, evidentemente. O forse volevi dire "soluzione sparata a caso"?
del resto ho parlato di leggi ad HOC che tu hai ignorato ...
E quali sarebbero queste leggi? Davvero. Perche' queste leggi io non riesco ad immaginarle, ed anche se ne sento parlare non conosco quali siano state applicate all'estero.
E comunque: queste leggi non poteva promulgarle il governo Berlusconi?
Per il resto come nell'aria si sente profumo di sconfitta di FI alle prossime elezioni allora era la stessa cosa ...
No. Ora siamo a fine legislatura. Prodi ha lavorato all'euro all'inizio della legislatura precedente. Si, quando per Bossi Berlusconi era un mafioso. Quando fino con Bossi non sarebbe andato neanche a bere un caffe.
Un po' dura ci fosse gia aria di sconfitta.
si sapeva come tutti gli economisti sapevano cosa sarebbe successo al passaggio dell'euro ... o vogliamo negarlo ? No perchè e' come dire che il cielo e' fuxia ...
Quindi cosa avrebbero dovuto fare? Cosa suggerivano questi eminenti economisti? E perche' non e' stato fatto nulla dal governo successivo? Cosa ha fatto il Berlusconi II nei primi mesi di governo, visto che della questione non si e' minimamente occupato? Gli econimisti li avranno sentiti anche loro, perche' non hanno predisposto un sistema per limitare i danni? In fondo si sapeva che chi avesse vinto le elezioni si sarebbe dovuto occupare del problema, visto che la data in cui l'euro sarebbe entrato in vigore si sapeva gia.
E perche' questa cosa - che non abbiano fatto nulla - non ti turba minimamente?
tdi150cv
28-08-2005, 15:43
E perche' questa cosa - che non abbiano fatto nulla - non ti turba minimamente?
semplice perchè mentre Silvio badando ai suoi interessi ha reso vita piu' facile anche a me e a moltissimi veri Italiani , il buon Prrrodi non ha fatto altro che fare il contrario ... ma si sa gli itaGLIani erano evidentemente contenti cosi' ...
semplice perchè mentre Silvio badando ai suoi interessi ha reso vita piu' facile anche a me e a moltissimi veri Italiani , il buon Prrrodi non ha fatto altro che fare il contrario ... ma si sa gli itaGLIani erano evidentemente contenti cosi' ...
Allora se la vita ti e' piu' facile da quando c'e' il Silvio (e quindi da prima che ci fosse l'euro) di che cosa ti lamenti? Se la vita ti e' piu' facile e' evidente che per te il problema euro non e' un problema. Quindi di che cosa stai discutendo? Del nulla?
Ah, te l'ho gia detto e te lo richiedo: puoi evitare di considerare chiunque non la pensi come te una specie di sottomarca di Italiano?
Inizia ad essere offensiva come cosa.
Che sia convinto, forse neanche a torto, che il Silvio sommato alla non presenza dell'euro potesse rendergliela ancor più facile ?.
No.
"sbagliato ... io non ho mai detto che senza euro si starebbe meglio ...", parole sue.
Il resto, perdonami se l'ho tagliato. Che Prodi non mi garbi l'ho gia detto qualche migliaio di volte.
semplice perchè mentre Silvio badando ai suoi interessi ha reso vita piu' facile anche a me e a moltissimi veri Italiani , il buon Prrrodi non ha fatto altro che fare il contrario ... ma si sa gli itaGLIani erano evidentemente contenti cosi' ...
Questa me la spieghi: se a me non ha reso la vita migliore non sono un vero italiano? Se intendi dire che non sono un "furbacchione", non evado le tasse, rilascio e richiedo le fatture, non guardo "Affari tuoi" e non seguo molto il calcio, non posseggo un Rolex taroccato, ho un'istruzione credo decente, odio il populismo e sono un tipo pragmatico; in quel caso hai ragione, non sono un vero italiano.
tdi150cv
28-08-2005, 16:46
Questa me la spieghi: se a me non ha reso la vita migliore non sono un vero italiano? Se intendi dire che non sono un "furbacchione", non evado le tasse, rilascio e richiedo le fatture, non guardo "Affari tuoi" e non seguo molto il calcio, non posseggo un Rolex taroccato, ho un'istruzione credo decente, odio il populismo e sono un tipo pragmatico; in quel caso hai ragione, non sono un vero italiano.
guarda le tasse ahime' tocca pagarle tutte pure a me , non faccio le fatture sono un piccolo dipendente , affari tuoi non so che cosa sia , il calcio lo odio dal profondo del cuore , non ho orologio e tante altre cose quindi ... tranquillo non sentirti tirato in causa ... :D
Beh io lo dovevo puntualizzare e riguardo il taglio non occorre alcuna scusa in quanto non è diretto a falsare il significato del post originale ma una pura e semplice risposta al passaggio citato e ciò lo rende perfettamente lecito se non auspicabile per contenere l'ingombro di spaszio nel forum.
Ciao
P.S. Difficile dire come sarebbero andate le cose senza l'euro ma la possibilità che ci saremmo trovati, a parte i costi dei carburanti e dell'energia più elevati, meglio non è da scartare, anzi io la ritengo assai probabile ed i motivi li conosci bene perchè li ho più volte esternati sul forum. Certo che un euro applicato come si sarebbe dovuto sarebbe stata una scelta ancor migliore ma purtroppo sappiamo come sono andate le cose e se tornare indietro sarebbe controproducente perchè troppo costoso nascondersi i difetti dell'euro può essere tremendamente negativo in quanto ci impedirebbe di correggerli.
Cosa penso avrebbe potuto portare lo stare fuori dall'area euro l'ho postato in questo stesso thread. Che qualcosa non sia andato bene e' ovvio, cosa si sarebbe potuto fare per evitarlo non lo so. Sono pero' convinto che non entrare per noi sarebbe stata una scelta pessima: oltre al maggior costo di carburante ed energia (che non e' che siano cotiche, cmq), e senza considerare vantaggi prettamente economici tipo il risparmio che si ha con una moneta stabile sugli interessi del debito pubblico (anche qui: mica cotiche) avremmo pagato in piu' tutto quello che viene dall'estero. E non mi risulta che in Italia si sia poi cosi' pieni di materie prime. Gia la nostra esportazione ha preso brutte sberle, se anche vendissimo a prezzi piu' alti saremmo a pezzi. E non varrebbe neanche la svalutazione competitiva, proprio perche' svalutando la moneta pagheremmo troppo quello che importiamo, cioe' praticamente tutto. Per come la vedo io una bella spirale senza fondo..
guarda le tasse ahime' tocca pagarle tutte pure a me , non faccio le fatture sono un piccolo dipendente , affari tuoi non so che cosa sia , il calcio lo odio dal profondo del cuore , non ho orologio e tante altre cose quindi ... tranquillo non sentirti tirato in causa ... :D
Mi sento tirato in causa perchè a me la vita non l'ha migliorata, evidentemente. Ma suppongo che per te sia inconcepibile che "Silvio" non abbia reso gioconda la vita di ognuno.
Sono tutte argomentazioni speciose e non dimostrabili mentre molte contrarie lo sono eccome. Il sistema italia ha molto sofferto la stabilità dell'euro in quanto si è trovato a confronto con aree di maggiore efficienza che inoltre fruiscono di tassazioni più favorevoli e di costi energetici assai più contenuti. Il risultato è stata una generale perdita di competitività del sistema che ha assestato un colpo grave alla nostra capacità di esportare ed in queste condizioni non saprei se sia meno dannoso pagare interessi elevati sul debito pubblico, in fondo i bot sono per grande maggioranza detenuti da cittadini e banche italiani, oppure perdere quote di mercato enormi, si vocifera del 20-30 %, che manderanno in rovina l'intero paese perchè il debito si sposterà verso l'estero riducendoci a zona depressa europea. A tutto ciò non è estraneo il carico di coloro, in italia sono legioni, che godono di rendite parassitarie svolgendo compiti duplicati inutili quando non dannosi virtualmente intoccabili.
Ciao
P.S. Ti ribadisco un quesito: come mai io avevo previsto gia da quando non era moneta corrente gli effetti che stiamo ora riscontrando ?. Tieni presente che non posseggo doti divinatorie ma mi baso su semplicissime regole economiche accessibili a tutti e su analoghi eventi accaduti in passato e non accetto dogmi di fede ne tesi illogiche sostenute in nome e per conto di ideologie.
Speciose (? :eek: ) e non dimostrabili? Il costo del denaro piu' basso e' dimostrabile eccome. Il risparmio sul debito pubblico pure. Che poi non sia importante risparmiare sul debito pubblico, e' - ed eufemizzo alla grande - opinabile. Se per te non e' dimostrabile che avremmo pagato in piu' quanto importiamo.. beh, per dimostrare il contrario devi dimostrare che la lira avrebbe retto il colpo. Auguri.
tdi150cv
28-08-2005, 19:02
P.S. Ti ribadisco un quesito: come mai io avevo previsto gia da quando non era moneta corrente gli effetti che stiamo ora riscontrando ?. Tieni presente che non posseggo doti divinatorie ma mi baso su semplicissime regole economiche accessibili a tutti e su analoghi eventi accaduti in passato e non accetto dogmi di fede ne tesi illogiche sostenute in nome e per conto di ideologie.
tranquillo tanto non ti risponde nessuno ... io e' na vita che lo chiedo ...
Il confronto tra punti vendita più o meno cari per lo stesso prodotto o "carrello" mi sembra sacrosanto.
Quello tra prodotti "brand" e "primo prezzo" o "discount" no. Trattasi di prodotti diversi. Poi uno se vuole può pensare che i biscotti primo prezzo siano più buoni degli Abbracci, nessuno ha una verità oggettiva in questo senso, ma non ha senso confrontare il prezzo di "biscotti" prendendo prodotti diversi.
Veramente lo specioso era riferito algli effetti che avrebbero potuto verificarsi con e senza euro. Mi scuso per la cripticità del passaggio ma ho voluto scorciare troppo. Ti invito a non travisare i concetti, il dilemma era se fosse meno dannosa una perdita enorme di mercato nel campo delle esportazioni oppure una maggior spesa per interessi a causa del debito pubblico. Che poi la lira avrebbe subito una svalutazione come da certuni ipotizzato non è dimostrabile, certamente sarebbe stata maggiore di quella, falsa a causa del paniere istat riformato da Prodi, avuta con l'euro ma non catastrofica come ipotizzato dagli eurotalebani. L'euro è difettoso perchè non è nato per i cittadini ma per i banchieri, i quali, guarda caso, sono quelli che più hanno tratto vantaggio dalla sua nascita.
Se aumenta il costo delle materie prime e' pacifico che aumenti il costo del prodotto finale, le esportazioni ne avrebbero risentito comunque.
Che la svalutazione ci sarebbe stata, eccome, e' opinione assai comune e diffusa tra gli economisti di qualunque estrazione politica essi siano, non certo mia che di economia capisco in maniera asintotica allo 0
E la svalutazione del denaro non c'entra molto con l'Istat, che e' un istituto di rilevamento e non lo determina in alcun modo.
Mi dai qualche info in piu' sulla riforma del paniere voluta da Prodi, per cortesia?
P.S. Forse non sei al corrente che persino in Germania strati sempre più vasti della popolazione sentono l'euro come il fumo negli occhi a causa degli aumenti del costo della vita, rimpiangono il marco checchè ne dicano molti eurotalebani, che pure li l'euro ha portato ed anche perchè ora la bundesbank dipende anche da altri di cui non si fidano come, ad esempio, noi italiani. Ripeto che l'euro sarebbe stato un vero toccasana se fosse stato introdotto con modalità differenti attente alle necessità del cittadino e non a quelle dei baroni dell'alta finanza e forse non è troppo tardi per correggere la rotta ma per farlo è necessario spazzare le illusioni e guardare al contesto senza dogmi di fede.
In Germania si lamentano per l'appunto di dover trainare palle al piede come noi, e si lamentano di non poter operare con la loro moneta secondo le necessita' del momento. Ma loro prima potevano farlo proprio perche' avevano una moneta forte supportata da un'economia forte.
In sostanza, ci credo che si lamentino. Al loro posto farei lo stesso.
tranquillo tanto non ti risponde nessuno ... io e' na vita che lo chiedo ...
Quoto te giusto perche' parli di domande senza risposta. A suon di cut sul quote ne hai evitate parecchie, di mie.
Comunque la risposta che do a Proteus e':
visto che gli aumenti sono stati fondamentalmente speculativi, come si sarebbero potuti evitare?
Lo so che e' maleducato rispondere ad una domanda con un'altra domanda.
Ma non sempre tutte le domande hanno una risposta.
Chi ha mai detto cose simili, io forse ?
tu proprio tu ;). Attribuire responsabilità a chi lo merita non mi pare sinonimo di quanto tu hai affermato e ciò rimane una tua velleitaria, io non ho mai affermato che chichessia meriti alcunchè nel bene o nel male, interpretazione.
La crescita di allora la stiamo pagando adesso, oppure ti sfugge il significato della distribuzione di ricchezza inesistente iniziata allora, proseguita toccando il suo apice nel periodo Craxi e che tutt'ora continua, la quale ha generato il debito pubblico che ci soffoca. Il tutto al solo scopo di "accontentare tutti" finendo per scontentare tutti tranne, come d'uso, i politici che si sono tenuti sedie ed emolumenti a prescindere da chi fossero e cosa rappresentassero.
Ciao.
P.S. Non mettere in bocca ad altri pensieri tuoi, io quando voglio dire qualcosa lo dico in chiaro e qualsiasi interpretazione non attinente a quanto scritto è velleitaria.
? sarà che sei criptico ma mi sembra che tu abbia dato colpa al popolino di essersi fatto infinocchiare e addirittura di aver la faccia tosta di protestare, cmq ovviamente silvio ne esce bene perchè è di questo che si sta parlando del cambio dell'euro senza controlli che non avvenuto 35 anni fa. Appuntino tu che sei amante della storia non dare sempre la colpa a dc e pci di tutto il male perchè se l'italia è (era?) una potenza industriale lo deve anche a loro.
majin mixxi
28-08-2005, 19:59
semplice perchè mentre Silvio badando ai suoi interessi ha reso vita piu' facile anche a me e a moltissimi veri Italiani , il buon Prrrodi non ha fatto altro che fare il contrario ... ma si sa gli itaGLIani erano evidentemente contenti cosi' ...
San Vittore è pieno di veri italiani :D
Domenica 28 Agosto 2005
Prezzi, nella Capitale differenze da record
Bar, tintorie, parrucchieri, alimentari: così si può risparmiare confrontando le offerte
di MAURO EVANGELISTI
ROMA - Se nei fondi del caffè si può leggere dove sia più arduo arrivare alla fine del mese, allora il costo della famosa tazzina racconta non solo di una Italia spaccata in due, ma anche di una Capitale, Roma, in cui il consumatore può trovare il prezzo basso, ma anche anche quello molto, molto alto. In cui può pagare il caffè al bar 60 centesimi di euro, molto meno che a Bologna o Milano, ma anche un euro tondo tondo. «Questa è una caratteristica accentuata nella Capitale - analizza Rosario Trefiletti, milanese trapiantato a Roma e presidente di Federconsumatori - La forbice dei prezzi da un quartiere all’altro è molto accentuata. Più ci si avvicina alle zone pregiate del centro o dei quartieri eleganti, più il conto al bar o lo scontrino del negozio diventa elevato. Ma viaggiare sulla mappa dei prezzi in Italia rivela un altro dato interessante: a differenza di altri paesi europei, come Francia e Gran Bretagna, in cui le Capitali - Parigi e Londra - sono di gran lunga le città più care, da noi Roma è molto meno cara in media di Milano, Bologna o Torino. Un caso analogo, forse, alla Spagna». Ma a Roma davvero il consumatore informato è l’unico che sopravvive nella giungla dei prezzi: la tecnica di molti consumatori, ormai, è quella di confrontare quasi scientificamente le offerte dei vari supermarket e poi diversificare l’acquisto dove davvero conviene.
I dati sono riferiti al mese di giugno, sono quelli che l’Istat analizza in base alle rilevazioni dei rispettivi uffici comunali di statistica comunale e sono raccolti nel sito internet dell’Osservatorio di prezzi e tariffe del Ministero per le Attività produttive. Mettendoli insieme, ci si accorge come - quando si parla di prezzi - le Italie sono innumerevoli. «Sessantacinque centesimi di euro solo per un caffè? - chiedeva sbigottita l’altro giorno in un bar del centro di Roma, una turista - Complimenti, da noi, a Ravenna, lo paghi pure 95 centesimi». I dati confermano lo stupore della turista romagnola: il prezzo medio della tazza del caffè a Bologna è il più alto, 0,88 centesimi, e anche a Milano e Torino è oltre quota ottanta. Roma è in linea con Napoli: 0,69 e 0,68. Alla voce servizi emergono differenze anche più sostanziali: il taglio di capelli per uomo a Milano e Bologna costa - in media e con le dovute eccezioni - più che a Roma (in Emilia c’è il prezzo medio più alto, 24,11, il 50 per cento in più della Capitale, una volta e mezzo di Napoli). In lavanderia lavare e stirare un completo da uomo a Roma può costare un minimo di 4,80 euro ma anche un massimo di 23,24 euro (e il record delle lavanderie più care spetta a Milano). C’è poi il nodo classico della pizza: che vede, senza sorprese, Napoli come la città più competitiva (prezzo minimo 4 euro, massimo 7,28) ma Roma comunque conveniente, malgrado lo status di città turistica: la media di 7,72 euro è ben inferiore a quella di 8,43 euro di Milano.
Il discorso diventa più complesso per gli alimentari. L’Osservatorio dei prezzi mette in guardia dai raffronti perentori, perché ogni ufficio statistico comunale prende in considerazione la marca di prodotti più venduti in ogni supermercato, per cui il confronto fra città a volte risulta falsato. Ma gli operatori del settore, comunque, non hanno molti dubbi: «Roma, in quanto a prezzi, resta più vicina al Sud. Al Nord in media sono più alti», dice Livio Poli, responsabile marketing di Ipercoop Tirreno. In effetti, prendendo in considerazione alcune delle voci esaminate - acqua minerale, biscotti, olio, pane e zucchero - in nessun caso la Capitale ha il prezzo più alto. E i picchi, salvo alcune eccezioni, sono quasi tutti posizionati da Firenze in su. Come dire che la tazza del caffè, in fondo, non mente. «Il discorso è più complesso - avverte Poli - quello di Roma è un mercato molto difficile, con una forte competizione, in cui sono presenti tutte le ”insegne” più importanti, che inevitabilmente induce le strutture commerciali a mantenere più bassi i prezzi. Ma è anche una realtà in cui il consumatore è molto concreto, fa pochi acquisti voluttuari, punta più su ciò che serve, in concreto».
(Il Messaggero)
Alessandro Bordin
29-08-2005, 13:18
.
^TiGeRShArK^
29-08-2005, 13:51
semplice perchè mentre Silvio badando ai suoi interessi ha reso vita piu' facile anche a me e a moltissimi veri Italiani , il buon Prrrodi non ha fatto altro che fare il contrario ... ma si sa gli itaGLIani erano evidentemente contenti cosi' ...
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
UHAUHAUHAUAHAUHAUHAUHAUHAUHAUAHAUHAUHAUHAUHAUHAUAHAUHAUHA
UHAUHAUHAUAHAUHAUHAUHAUHAUHAUAHAUHAUHA
quindi tu saresti un VERO italiano!!!!
da cosa deriverebbe il tuo status????
diritto di nascita????
differenze genetiche???
:rolleyes:
Ovviamente tutto quello ke pensi tu sia giusto è vangelo. Se gli altri la pensano diversamente sono tutti idioti imbecilli e minkioni ... anzi no scusa tu li kiami itaGLIani :rolleyes:
kome si diceva TANTI ma TANTI anni fa:
Mt 7,5 Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello.
ehhhh... meno male ke ancora c'è in giro qualke VERO italiano ke ci tiene a galla.....:rolleyes:
Alessandro Bordin
29-08-2005, 14:02
Calma, fra tutti
^TiGeRShArK^
29-08-2005, 14:24
si ok.....
cerco di essere + calmo.....
ma quando leggo certe cose nn so se ridere o piangere onestamente.......
Alessandro Bordin
29-08-2005, 14:31
Tornando in topic, il consiglio è quello di controllare sempre al supermercato cosa viene offerto, e non ramazzare a caso. Porto un esempio.
http://staff.hwupgrade.it/fuffa/pomodori2.jpg
Sembrano prodotti diversi. I pomodori a sinistra erano a 0.69 €, in offerta a 0.55. Quelli di destra invece sono a 0.60 €.
Il bello è che fra tutti nulla cambia. Stesso prodotto, confezionato nello stesso posto, cambia l'etichetta. Ecco la stessa foto (fatta da me), ingrandita.
http://staff.hwupgrade.it/fuffa/pomodori.jpg
Si legge l'indirizzo del luogo di confezionamento.
Attenzione dunque. Molti prodotti sono identici e hanno marchi e prezzi differenti.
Si legge l'indirizzo del luogo di confezionamento.
Sì, questo l'ho notato anche per il latte, molte marche escono dagli stessi stabilimenti.
tdi150cv
29-08-2005, 18:56
Tornando in topic, il consiglio è quello di controllare sempre al supermercato cosa viene offerto, e non ramazzare a caso. Porto un esempio.
http://staff.hwupgrade.it/fuffa/pomodori2.jpg
Sembrano prodotti diversi. I pomodori a sinistra erano a 0.69 €, in offerta a 0.55. Quelli di destra invece sono a 0.60 €.
Il bello è che fra tutti nulla cambia. Stesso prodotto, confezionato nello stesso posto, cambia l'etichetta. Ecco la stessa foto (fatta da me), ingrandita.
http://staff.hwupgrade.it/fuffa/pomodori.jpg
Si legge l'indirizzo del luogo di confezionamento.
Attenzione dunque. Molti prodotti sono identici e hanno marchi e prezzi differenti.
hai ragione ... pero' attenzione ...
I metodi di produzione nonchè gli ingredienti , quindi dosi e modalita d'uso in tutti i prodotti confezionati per conto terzi subiscono notevoli differenze rispetto al prodotto originario. Cosi' puoi trovare si lo stesso prodotto a prezzi diversi e confezionato nello stesso stabilimento ma all'assaggio ti risultera' diverso o comunque non uguale.
L'unica cosa di uguale e' lo stabilimento ma la catena di produzione e' diversa.
p.s. per i saputelli che diranno essere queste idiozie chiarisco in anticipo che lavoro nel settore e ne so qualcosa ... grazie.
hai ragione ... pero' attenzione ...
I metodi di produzione nonchè gli ingredienti , quindi dosi e modalita d'uso in tutti i prodotti confezionati per conto terzi subiscono notevoli differenze rispetto al prodotto originario. Cosi' puoi trovare si lo stesso prodotto a prezzi diversi e confezionato nello stesso stabilimento ma all'assaggio ti risultera' diverso o comunque non uguale.
L'unica cosa di uguale e' lo stabilimento ma la catena di produzione e' diversa.
p.s. per i saputelli che diranno essere queste idiozie chiarisco in anticipo che lavoro nel settore e ne so qualcosa ... grazie.
Cos'è che cambia? Lo chiedo senza intenti polemici.
Sì, questo l'ho notato anche per il latte, molte marche escono dagli stessi stabilimenti.
Proprio perchè si tratta di marche: molte "Centrali del latte" non esistono più come impianti ma sono state acquisite da altre, nel latte ci sono cooperative e imprese che operano con più marchi in genere su mercati diversi a volte sullo stesso mercato.
Per Onisem: dipende dalle aziende e dai prodotti. Che escano dallo stesso stabilimento in effetti vuol dire tutto e vuol dire niente. Quasi tutti i chewin gum in scatola flip top (tipo Vigorsol, Mentadent, etc.) sono marchi Perfetti prodotti nello stabilimento di Lainate, sugli stessi impianti, con le stesse incartatrici, etc: cambiano le ricette.
Molti produttori propongono linee "primo prezzo" vendute con i marchi della GDO per non "svalutare" il marchio del produttore, in alcuni casi il prodotto è esattamente lo stesso ma nella maggior parte dei casi il produttore ha tutto l'interesse a mantenere una differenza di gusto che renda conto del diverso posizionamento: vedi i korn flakes, vi sarà capitato di rilevare la differenza tra i kellogs e quelli della GDO, alcuni prodotti dalla stessa kellogs ma ad esempio con i raccolti acquistati come "second best".
In ultima analisi comunque tutto sta in una valutazione soggettiva del rapporto prezzo-beneficio, se uno ritiene che i kellogs pur più buoni non valgano l'extracosto mangia pure quelli della GDO.
A maggior ragione, se uno trova più buoni quelli della GDO la scelta è ancora più facile. :p
In ogni caso vi invito a considerare che il "brand" non è come spesso banalmente presentato un semplice "inganno", ma una componente essenziale del prodotto che si acquista, in un'economia come la nostra che ha superato lo stadio del soddisfacimento dei bisogni primari e da tempo contiene componenti di psicologia dei bisogni, etc.
In altre parole, non c'è nulla di sbagliato nell'acquistare i kellogs "perchè sono i kellogs", come non c'è nulla di sbagliato nel tifare la juve "in quanto è la juve" o nel pensare che le bionde sono più fighe delle more, o nel gustare di più un piatto di spaghetti se ben presentato e servito su una tovaglia di lino piuttosto che se mal presentato e servito su una cerata, anche se il "cibo" è esattamente lo stesso: il bisogno che soddisfiamo in quel momento non è banalmente quello di "mangiare" ma a volte quello di "gustare un piatto di spaghetti servito in un certo modo".
majin mixxi
29-08-2005, 20:45
In ultima analisi comunque tutto sta in una valutazione soggettiva del rapporto prezzo-beneficio, se uno ritiene che i kellogs pur più buoni non valgano l'extracosto mangia pure quelli della GDO.
A maggior ragione, se uno trova più buoni quelli della GDO la scelta è ancora più facile. :p
In ogni caso vi invito a considerare che il "brand" non è come spesso banalmente presentato un semplice "inganno", ma una componente essenziale del prodotto che si acquista, in un'economia come la nostra che ha superato lo stadio del soddisfacimento dei bisogni primari e da tempo contiene componenti di psicologia dei bisogni, etc.
In altre parole, non c'è nulla di sbagliato nell'acquistare i kellogs "perchè sono i kellogs", come non c'è nulla di sbagliato nel tifare la juve "in quanto è la juve" o nel pensare che le bionde sono più fighe delle more, o nel gustare di più un piatto di spaghetti se ben presentato e servito su una tovaglia di lino piuttosto che se mal presentato e servito su una cerata, anche se il "cibo" è esattamente lo stesso: il bisogno che soddisfiamo in quel momento non è banalmente quello di "mangiare" ma a volte quello di "gustare un piatto di spaghetti servito in un certo modo".
in effetti hai ragione,e proprio sui Kellogs per esempio io non riesco a risparmiare,ho provato a mangiare i corn flakes fatti da altre company ma ho sempre finito con lo buttare la scatola ancora piena e tornare ai kellogs,stesso discorso per la nutella :)
Per Onisem: dipende dalle aziende e dai prodotti. Che escano dallo stesso stabilimento in effetti vuol dire tutto e vuol dire niente. Quasi tutti i chewin gum in scatola flip top (tipo Vigorsol, Mentadent, etc.) sono marchi Perfetti prodotti nello stabilimento di Lainate, sugli stessi impianti, con le stesse incartatrici, etc: cambiano le ricette.
Ok, ma prendiamo il caso dei pomodori per praticità: lo stabilimento è lo stesso, la materia prima è la stessa, stessa varietà di pomodoro acquistata all'origine dalla medesima azienda agricola, cosa cambia? Non credo che i pomodori subiscano lavorazioni qualitativamente tanto differenti, sempre per praticità poniamo il caso che si tratti in tutti i casi di polpa inscatolata. Oppure esistono all'interno del medesimo stabilimento che so, diverse catene di lavorazione con un grado di trattamento igienico differente per ognuna (ipotizzo)? Oppure può essere che in alcuni casi in effetti non cambi assolutamente nulla, se non il marchio e ralativo marketing (che comunque ha dei costi), ed il prezzo?
tdi150cv
29-08-2005, 21:06
Ok, ma prendiamo il caso dei pomodori per praticità: lo stabilimento è lo stesso, la materia prima è la stessa, stessa varietà di pomodoro acquistata all'origine dalla medesima azienda agricola, cosa cambia? Non credo che i pomodori subiscano lavorazioni qualitativamente tanto differenti, sempre per praticità poniamo il caso che si tratti in tutti i casi di polpa inscatolata. Oppure esistono all'interno del medesimo stabilimento che so, diverse catene di lavorazione con un grado di trattamento igienico differente per ognuna (ipotizzo)? Oppure può essere che in alcuni casi in effetti non cambi assolutamente nulla, se non il marchio e ralativo marketing (che comunque ha dei costi), ed il prezzo?
aspetta ... per legge tu sei tenuto a rispettare determinate regole di igiene ... quello che cambia e' proprio la materia prima. Non puoi sapere se il pomodoro e' proveniente dalla stessa coltivazione , anzi se c'è una differenza di prezzo stai sicuro che la differenza c'è. Ecco quindi magari un pomodoro viene fatto crescere piu' lentamente e quindi senza concimi chimici , mentre altri meno in fretta con l'ausilio di tecniche differenti e meno invasive.
Qui sta la differenza.
Tu paghi meno il prodotto ma il gusto e' differente.
tdi150cv
29-08-2005, 21:09
dimenticavo ... non troverai mai due prodotti , almeno nell'ambiente dolciario , uguali ma con marchi diversi. Non avrebbe senso produrre due prodotti che hanno lo steso costo per sapere di guadagnarci meno. Ecco quindi che almeno nei pandori cominci a trovarci uova piu' scadenti , lievitazioni piu' spinte , margarina piuttosto che burro magari , e robe analoghe. Prodotto ovviamente in catene diverse , con prezzi diversi , marchi diversi e l'unica cosa che li accomuna e' lo stesso stabilimento.
Questo per prendersi anche la fetta di mercato dei consumatori piu' impossibilitati a prendere un prodotto di marca piuttosto che senza.
aspetta ... per legge tu sei tenuto a rispettare determinate regole di igiene ... quello che cambia e' proprio la materia prima. Non puoi sapere se il pomodoro e' proveniente dalla stessa coltivazione , anzi se c'è una differenza di prezzo stai sicuro che la differenza c'è.
Certo, non intendevo dire che vengono utilizzate procedure sotto gli standard di legge, ma magari sopra, e questa cosa si riperquote sul prezzo finale.
Per la frase che ho sottolineato: non sono mica tanto convinto, altrimenti la storia dei farmaci con identica molecola e dosaggio, con costi differenti anche del 50% come si giustifica? La differenza di prezzo c'è, la differenza sostanziale no, se non per il colore della confezione.
Ecco quindi magari un pomodoro viene fatto crescere piu' lentamente e quindi senza concimi chimici , mentre altri meno in fretta con l'ausilio di tecniche differenti e meno invasive.
Qui sta la differenza.
Tu paghi meno il prodotto ma il gusto e' differente.
In questo caso è ovvio che ci sia una differenza di prezzo, di fatto è un prodotto differente (non è lo stesso pomodoro).
Ok, ma prendiamo il caso dei pomodori per praticità: lo stabilimento è lo stesso, la materia prima è la stessa, stessa varietà di pomodoro acquistata all'origine dalla medesima azienda agricola, cosa cambia? Non credo che i pomodori subiscano lavorazioni qualitativamente tanto differenti, sempre per praticità poniamo il caso che si tratti in tutti i casi di polpa inscatolata. Oppure esistono all'interno del medesimo stabilimento che so, diverse catene di lavorazione con un grado di trattamento igienico differente per ognuna (ipotizzo)? Oppure può essere che in alcuni casi in effetti non cambi assolutamente nulla, se non il marchio e ralativo marketing (che comunque ha dei costi), ed il prezzo?
Per quanto riguarda i pomodori, non ho conoscenze dirette ma non sono sicuro della tua assunzione che sia la stessa materia prima.
Una centrale del latte che conosco ad esempio imbottiglia in marchi differenti latte diverso, proveniente da aree geografiche diverse. Poi subisce anche trattamenti che lo differenziano, ma la stessa materia prima è diversa.
Anche per i pomodori, penso che le tipologie di pomodori siano decisamente superiori al numero di stabilimenti che li inscatolano, giocoforza quindi (ma ripeto è una mia ipotesi) lo stesso stabilimento inscatolerà vari tipi e qualità di materia prima anche in questo settore.
Un prodotto che so per certo in molti casi è assolutamente lo stesso (ma proprio lo stesso) è la benzina: dato il sistema di trading istantaneo tra le varie compagnie, quotidianamente cisterne chessò dell'Agip fanno rifornimento alla raffineria Tamoil in provincia di Cremona, mentre cisterne Tamoil (o Q8, etc.) fanno rifornimento ad un'altra raffineria Agip e così via. La benzina che arriva ai distributori in provincia di Cremona quindi a prescindere dalla marca del distributore proviene in massima parte dalla raffineria Tamoil.
Fanno eccezione ovviamente le recenti "vpower", "blu diesel" etc che sono prodotti specifici venduti a marchio.
tdi150cv
29-08-2005, 21:26
Certo, non intendevo dire che vengono utilizzate procedure sotto gli standard di legge, ma magari sopra, e questa cosa si riperquote sul prezzo finale.
Per la frase che ho sottolineato: non sono mica tanto convinto, altrimenti la storia dei farmaci con identica molecola e dosaggio, con costi differenti anche del 50% come si giustifica? La differenza di prezzo c'è, la differenza sostanziale no, se non per il colore della confezione.
In questo caso è ovvio che ci sia una differenza di prezzo, di fatto è un prodotto differente (non è lo stesso pomodoro).
altttt ... nella bustina di aulin non ci trovi solo il principio attivo ci trovi anche gli eccipienti , edulcoranti e compagnia bella ... su questo fa la differenza.
Poi per quanto riguarda norme igieniche o compagnia bella direi che esistono le certificazioni di qualita' a garantirle superiori al minimo consentito dalla legge. E se prendi una certificazione sei tenuto a rispettarla in ogni catena. OPvvio che anche le certificazioni concorrono all'aumento del prezzo. Ma e' ovvio che sai di mangiare un prodotto finito e confezionato in catene dove potresti operarci.
altttt ... nella bustina di aulin non ci trovi solo il principio attivo ci trovi anche gli eccipienti , edulcoranti e compagnia bella ... su questo fa la differenza.
Aulin e Nimesulide (principio attivo ma anche nome commerciale del "generico") sono la stessa cosa. Sfido chiunque a dimostrarmi che da un punto di vista terapeutico ci sia una qualche differenza. Ranidil e Zantac (Ranitidina) altri due, e così moltissimi altri. E' una pura illusione che quello "di marca" sia meglio e faccia meglio: sono lo stesso farmaco, venduto a prezzi che differiscono in taluni casi anche del doppio.
tdi150cv
30-08-2005, 16:44
Aulin e Nimesulide (principio attivo ma anche nome commerciale del "generico") sono la stessa cosa. Sfido chiunque a dimostrarmi che da un punto di vista terapeutico ci sia una qualche differenza. Ranidil e Zantac (Ranitidina) altri due, e così moltissimi altri. E' una pura illusione che quello "di marca" sia meglio e faccia meglio: sono lo stesso farmaco, venduto a prezzi che differiscono in taluni casi anche del doppio.
ti ripeto ... la bustina serve per la stessa terapia ma il contenuto ESCLUSO IL PRINCIPIO ATTIVO e' differente. Da qui differenza magari di gusto e anche digeribilita' ...
ti ripeto ... la bustina serve per la stessa terapia ma il contenuto ESCLUSO IL PRINCIPIO ATTIVO e' differente. Da qui differenza magari di gusto e anche digeribilita' ...
Gli eccipienti possono essere differenti, certamente, ma non mi pare che questo giustifichi una differenza di prezzo anche del 50%!
hai ragione ... pero' attenzione ...
I metodi di produzione nonchè gli ingredienti , quindi dosi e modalita d'uso in tutti i prodotti confezionati per conto terzi subiscono notevoli differenze rispetto al prodotto originario. Cosi' puoi trovare si lo stesso prodotto a prezzi diversi e confezionato nello stesso stabilimento ma all'assaggio ti risultera' diverso o comunque non uguale.
L'unica cosa di uguale e' lo stabilimento ma la catena di produzione e' diversa.
p.s. per i saputelli che diranno essere queste idiozie chiarisco in anticipo che lavoro nel settore e ne so qualcosa ... grazie.
Su questo ti do ragione ( strano eh? :D ).
Anzi , potrebbe capitare che una marca più economica , prodotta nello stesso stabilimento di un'altra più costosa , sia basata su " seconde scelte" del prodotto. Questo ovviamente concordato con la marca. Ossia , produttore X vende prodotti di seconda scelta ( ovviamente a normativa di legge ) a prezzo basso quindi il marchio li rivende ad un prezzo più basso rispetto al prodotto di prima scelta.
Spesso sono differenze minime , altre volte più sensibili , dipende.
Ciaozzz
tdi150cv
30-08-2005, 17:42
Gli eccipienti possono essere differenti, certamente, ma non mi pare che questo giustifichi una differenza di prezzo anche del 50%!
be e' ovvio che ci sara' anche una questione di marchio e quindi pubblicita' , ma non e' solo quello ...
tdi150cv
30-08-2005, 17:43
Su questo ti do ragione ( strano eh? :D ).
Ciaozzz
Non e' strano ... e' solo che cominci ad impegnarti ... :D
Semplicissimo, l'euro è stato introdotto senza un'adeguata preparazione. Prima di tutto era necessario armonizzare i sistemi fiscali per equilibrarli in modo da non penalizzare le aziende. In seconda battuta si sarebbe dovuto pensare al costo dell'energia che rappresenta una vera palla al piede per le aziende italiane, correzione delle storture burocratiche, riduzione e messa in efficienza del sovrabbondante personale statale, revisione del sistema pensionistico con attenta e fiscale verifica di chi sia in possesso dei requisiti per ricevere il vitalizio, annullamento immediato delle pensioni baby e dell'assurdo sistema che favorisce i politici e certe categoria di, impiegati di bankitalia ad esempio, burocrati e così elencando potrei esporti tanti altri passi che dovevano essere presi prima dell'entrata nell'euro e che avrebbero ridotto pesantemente il deficit dello stato consentendo di iniziare la riduzione della massa debitoria non in proporzione al pil ma in modo assoluto.
Comprendi ora che il prode Prodi ci ha portati al massacro soltanto per vantare un successo favorendo, con tutta probabilità, i burattinai occulti che lo manovrano ?. Comprendi anche che il Berluska avrebbe percorso, entrambi pensano che tanto paghiamo noi cittadini e non si sbagliano, il medesimo cammino ?. Comprendi alla fine perchè voto, pur essendo tutt'altro che un partito perfetto, lega ?.
Ciao
P.S. Purtroppo quando ipotizzo scenari lo faccio sulla base di dati ben precisi, sperimentati ed affidabili e tutto ciò mi porta a sbagliare, mai completamente però, molto molto raramente e se ciò accade accade per mia colpa dato che mi rendo conto, a consuntivo, di non aver trattato i dati come avrei dovuto.
Ma ancora con il repertorio "è colpa dell'Euro", quindi di Prodi Proteus? Magari c'è anche un lato "B"? Armonizzare il sistema? I rapporti erano ormai fissi da un pezzo, cos'altro serviva per "armonizzare" il cambio? Ah già, forse degli osservatori sull'andamento dei prezzi, tipo quelli predisposti dal "sanguinario" Prodi e prontamente smantellati da Berlusconi in nome dell'anarchia economica e della ditattura dei ladri di bottega e dei furbi e mafiosetti. Poi mi sfugge il passaggio, più che altro la correlazione Euro/dipendenti statali/pensioni/costo energia etc.. L'energia sarebbe stata meno cara in lire? I conti pubblici in qualche modo migliori? :stordita: Prova solo a pensare il valore che avrebbe avuto la Lira in un momento come questo, dopo i vari crack, con la credibilità politica internazionale di questo governo e del nostro sistema economico, dopo lo scandalo Bankitalia in cui è coinvolto l'ora (dopo l'affettuoso favore della Popolare di Lodi) pupillo della Lega Fazio. Ho capito si perchè voti Lega: ti piace la numismatica.
Riguardo la tua sciocca insinuazione sul rapporto lega-Fazio ti devo confessare che sei sulla strada sbagliata nei modi e nei termini. La lega desidera un polo bancario del nord e Fazio pare assecondare questo progetto. Da questo deriva la difesa leghista ad un personaggio che definire discutibile è, anche questo, gentile eufemismo e siccome io valuto non per ideologie ma per pragmatica analisi costi/benefici trovo l'appoggia a Fazio sgradevole ma tollerabile. La popolare di Lodi ha fatto si un favore alla lega ma stando a certe analisi avrebbe anche fatto un ottimo affare inglobando la struttura, sportelli e sedi comprese, di credieuronord. Spesso le cose sono diverse da come ci si aspetta, io pure avevo pensato ad una combine, e sarebbe d'uopo una maggior cautela quando non si hanno informazioni affidabili e le informazioni date da oppositori proprio affidabili, in unì'altro paese il problema non esisterebbe ma ti rammento che siamo in italia, non sono in questo strano paese in quanto sono sempre piegate e strumentalizzate, persino falsificate a volte, a scopi propagandistici.
Invece di utilizzare informazioni di "dubbia" provenienza prova ad esaminare le cose sotto diversi punti di vista, scoprirai che a guardare trami gli occhi dei sinistri nuoce alla chiarezza di vedute come accade, stessa cosa ma speculare, a chi guarda solo tramite gli occhi dei destri.
Ciao.
I miei occhi sinistri e la propaganda Comunista mi fanno semplicemente rilevare che la Lega è passata nel giro di due settimane dal chiedere sbraitando e dimenandosi la testa di Fazio, ad affermare che il comportamento del Governatore di Bankitalia è ineccepibile ( :rotfl: ), tutto questo dopo l'affaire Lodi. Curioso, no? Sarà la propaganda... Oppure il fatto che io non sia dotato della "lucidità" e "chiarezza" di vedute padana. Invece di dipingere sempre gli altri come gente male informata e manipolata dalla propaganda con le fette di prosciutto sugli occhi, cerca piuttosto di prendere atto almeno delle evidenze. Ma ritornando all'altra parte del discorso: non mi hai ancora spiegato, per esempio, in che modo l'energia avrebbe avuto costi inferiori con la Lira.
Martedì 30 Agosto 2005
Prezzi, dai bar ai jeans una corsa senza freni
I listini “impazziti” in 4 anni: +69% il cornetto, +72% i panini, +70% i pantaloni
di PIERO CACCIARELLI
ROMA - Malgrado le contropartite chieste dalla grande distribuzione, è molto probabile, per non dire sicuro, che il governo e le catene di supermercati trovino l’accordo per bloccare anche quest’autunno un sostanzioso pacchetto di generi di largo consumo. Come accaduto nel 2004, il congelamento dovrebbe funzionare fino a dicembre, ma il ministro delle Attività produttive, Scajola, è favorevole a prolungare la scadenza e forse anche qui un’intesa non sarà difficile, visto che già l’anno scorso vari gruppi avevano deciso autonomamente di rinviare la fine del blocco. Qualcuno ha fermato i listini dei propri prodotti più diffusi addirittura fino al prossimo inverno. C’è da chiedersi, comunque, se e quanto queste operazioni aiutino i bilanci familiari. Che diano una boccata d’ossigeno è indubbio, però le associazioni dei consumatori non s’accontentano. I prezzi sono talmente saliti - fanno presente - che arrestarli ha ben poco effetto. Piuttosto, bisognerebbe diminuirli, almeno del 20-30%, per venire davvero incontro alle famiglie. Anche se l’ipotesi di un calo appare del tutto irrealistica, è anche vero che dall’introduzione dell’euro (gennaio 2002), anzi da prima, la spesa quotidiana e i servizi-base, per non parlare delle bollette di luce e gas, hanno subìto rincari così pesanti che il blocco somiglia molto alla proverbiale chiusura della stalla quando i buoi sono scappati.
Un’indagine dell’associazione Adoc ha messo a confronto un paniere di prezzi da gennaio 2001 alla prima metà del 2005. I risultati sono sconcertanti e avvalorano la sensazione che per troppe persone il vivere quotidiano sia diventato un ”lusso”. Nessuna zona del Paese, da Nord a Sud, viene risparmiata dagli aumenti, ma questi sono diseguali e c’è da domandarsi quali giustificazioni abbiano alcune enormi differenze. Per esempio, il biglietto del bus a Roma e Milano è lievitato di circa il 30%, a Palermo del 92,3%. Nella capitale gli affitti (si tratta sempre di cifre medie) segnano un più 93,6%, mentre a Bari stanno ”soltanto” al 78,7%. Gli alimentari hanno guidato la galoppata del carovita: pane più 38,8%, latte 20,4%, uova 56%, pasta 30%, tonno in scatola 28,3%, sale 30,4%. Ma molto peggio è andata con la verdura e la frutta. I carciofi, per esempio, battono ogni primato mostrando un più 206,4%, l’insalata s’impenna del 115,2% e le fragole vanno a più 94%. Meno veloce la bistecca (18,3%), che però già volava a quote assai alte. Di fronte a costi talmente gravosi per mangiare a casa, qualcuno potrebbe pensare che convenga andare al ristorante. Non è così, perché la classica cena fuori è rincarata del 69,4% e pure se ci limitiamo a una capatina in gelateria dovremo rassegnarci a sborsare il 58,4% in più. Perfino il risparmio al bar diventa illusorio: rispetto a quattro anni fa il panino è schizzato su del 72%, il cornetto con il cappuccino del 68,7%, una bottiglietta d’acqua minerale del 96%.
Anche l’abbigliamento ha preso la corsa, con prezzi che in certi casi sono quasi raddoppiati. Se una maglietta polo costa il 39% in più, un paio di pantaloni jeans tocca il 70,4% e le scarpe vanno al 93,6%. Forse non a caso, il settore spettacoli, dove il ”consumo” è maggiormente comprimibile, ha moderato il passo: il biglietto del cinema è salito dell’11,8% e l’abbonamento al teatro del 14,8%. Timori particolarmente forti suscita l’abitazione, perché la formidabile crescita dei prezzi d’acquisto ha trascinato in su gli affitti. Il risultato - commenta l’Adoc - è che a Roma un canone medio equivale facilmente alla metà di uno stipendio, mentre negli anni Novanta l’incidenza era limitata a un quarto. Di fronte a questi incrementi-record, non c’è da meravigliarsi se i consumi, soprattutto degli alimentari, siano in caduta libera. Secondo un rapporto Ismea, dal 2000 al 2004 gli italiani hanno mantenuto quasi stabile la spesa complessiva (più 0,4%), ma sono stati costretti a contrarre gli acquisti del 10%. L’istituto punta il dito contro i ricarichi dal produttore al consumatore, che di norma oscillano dal 300 al 400%, ma in qualche caso toccano punte assurde: 1.000% sulle carote. Ecco perché il calo più marcato ha colpito l’ortofrutta, che accusa un meno 17%.
(Il Messaggero.it)
Mercoledì 31 Agosto 2005
Conviene dal grossista, ma bisogna essere in tanti
ROMA - Per difendersi dal carovita c’è un altro sistema: consorziarsi e acquistare in gruppo. Dove? Dal grossista, ai mercati generali o negli spacci aziendali. E perché no, anche dal contadino. Per quest’ultimo caso sarà molto convincente un esempio: dall’allevatore 30 kg di carne costano solo 6 euro al kg, contro i 20-26 del macellaio. Certo, il contadino non taglierà le fettine a macchina, però ci si può attrezzare.
D’altra parte i “Gas”, i gruppi di acquisto solidale, nati spontaneamente da consumatori stressati dagli aumenti dei prezzi, stanno avendo successo e crescono sulla spinta degli aumenti. Anche questo fenomeno, come quello dell’acquisto negli spacci aziendali, è più diffuso al Nord e in Emilia Romagna.
I Gruppi sono agguerritissimi, pronti a dare l’«assalto» ai mercati all’ingrosso alla ricerca di tutto, comprano ortaggi e frutta a casse, oppure si lanciano sulle maxi-confezioni dei prodotti in scatola. Hanno scoperto che le spese di una famiglia si possono dimezzare, guadagnando anche in termini di qualità. Non solo. Dicono di avere un altro vantaggio: la fatica di fare la spesa viene condivisa e si socializza.
(Il Messaggero.it)
Mercoledì 31 Agosto 2005
L’INTERVISTA
«I veri rincari? Dove non c’è concorrenza»
Bordoni (Centromarca): banche, assicurazioni e trasporti corrono, nei supermarket i prezzi calano
di JACOPO ORSINI
MILANO I prezzi dei prodotti di marca sono già in calo da oltre un anno, un blocco non avrebbe senso. Luigi Bordoni, direttore generale di Centromarca, l’associazione che raggruppa oltre 200 aziende italiane del settore dei beni di largo consumo, è contrario a un nuovo stop ai listini dei supermercati come quello varato l’anno scorso.
Bordoni è vero che l’esecutivo sta pensando a un nuovo blocco?
«Non ci hanno detto niente, ma le indiscrezioni sono fondate. Nel governo c’è la volontà politica di studiare qualcosa».
E voi cosa ne pensate?
«Sarebbe assurdo e privo di senso bloccare qualcosa che è già in calo. Nel giugno scorso i prezzi dei prodotti dell’industria di marca sono scesi dello 0,9%, mentre l’inflazione era all’1,8%. E tenga conto che i nostri sono dati oggettivi, certi, non sono statistiche. I calcoli sono fatti sui passaggi dei prodotti alle casse dei supermercati e rilevati con il codice a barre».
Ma nel 2004 avete detto sì al blocco.
«L’anno scorso, anche se contrarissimi e anche se sapevamo che i nostri prezzi erano in discesa, abbiamo aderito al blocco per cercare di rassicurare e ridare fiducia ai consumatori. Ma avevamo detto che doveva essere straordinario e irripetibile. Il governo non ha fatto niente in settore protetti dove i prezzi corrono più dell’inflazione. E’ incredibile che si ipotizzi un blocco di prezzi che stanno scendendo».
L’Istat ha comunicato un rallentamento al 2% dell’inflazione, ma la percezione diffusa è che gli aumenti siano più alti.
«Sicuramente c’è un problema di inflazione reale e percepita. Siamo continuamente esposti a costi e voci di spesa, molti dei quali in crescita, che finiamo per generalizzare. Noi denunciamo da tempo che i prezzi di servizi come quelli bancari e assicurativi o dei trasporti o dei pubblici esercizi, siano da tempo in tensione. Questo incide moltissimo sul costo della vita e induce poi a generalizzare».
Per voi la colpa dei rincari è solo de gli aumenti dove non c’è concorrenza? «Tutti riconoscono che c’è bisogno di una iniezione di concorrenza in certi settori. Il ministro dell’Economia Siniscalco ci ha detto ripetutamente: dobbiamo intervenire. Ma il governo poi non ha fatto niente».
I consumi intanto restano fermi.
«Luglio è andato malissimo: nella grande distribuzione, a parità di rete, le vendite sono calate del 3,4% circa rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. E agosto è stato un altro dramma. L’estate fredda si riflette negativamente su tutti i consumi. E per le imprese, se c’è una discesa dei prezzi e dei consumi, è drammatico».
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