Criceto
26-08-2005, 15:29
Dopo le novità annunciate da Intel, tutte dual-core e tutte a 64bit e con una nuova architettura unificata (portatili, desktop, server), a questo punto è interessante vedere come si comporterà Apple con il passaggio ad Intel.
Che senso avrebbe fare un OS X/Intel a 32bit?
Il passaggio a 64bit lo dovrebbe comunque farlo in tempi brevi e su x86 sarebbe ben più difficile che con i PowerPC. Su x86 se si parte a 64 bit tutto deve essere a 64 bit e i 32bit vanno in emulazione. I driver devono essere scritti a 32 o a 64 bit a seconda dell'OS, ecc. Il motivo per cui XP/64 non decolla (e non decollerà mai).
Un approccio tipo quello di Tiger, un OS misto 32/64bit non sembra possibile.
Inoltre utilizzare i 64bit su Intel comporta dei vantaggi prestazionali, perchè con il passaggio a 64bit hanno corretto un po' di difetti cronici degli x86, come il numero dei registri ridotto.
Infine Apple potrebbe compilare una versione del suo OS per la nuova architettura unificata, che è sempre meglio che farlo per un'architettura "generica".
Insomma Apple avrebbe l'occasione di poter avere un OS tutto a 64 bit, e molto ottimizzato, da subito, senza (ulteriori) transizioni, mentre Microsoft avrà una transizione MOLTO lunga a riguardo per problemi di compatibilità con il parco installato e sarà costretta a fare compromessi con l'ottimizzazione del codice per poter girare su tutte le diverse implementazioni degli x86.
L'ottimizzazione per la nuova architettura, inoltre, renderebbe incompatibili gran parte dei vecchi Pentium e AMD, quindi limitando la possibilità di pirateria (almeno all'inizio).
L'unico problema è che i primi processori di nuova generazione (Menrom, ecc) usciranno NON PRIMA della seconda metà del 2006, qualche mese dopo gli annunciati primi Mac/Intel entro giugno 2006.
Beh, io se fossi in Apple un altro paio di mesi li aspetterei senza problemi...
Che senso avrebbe fare un OS X/Intel a 32bit?
Il passaggio a 64bit lo dovrebbe comunque farlo in tempi brevi e su x86 sarebbe ben più difficile che con i PowerPC. Su x86 se si parte a 64 bit tutto deve essere a 64 bit e i 32bit vanno in emulazione. I driver devono essere scritti a 32 o a 64 bit a seconda dell'OS, ecc. Il motivo per cui XP/64 non decolla (e non decollerà mai).
Un approccio tipo quello di Tiger, un OS misto 32/64bit non sembra possibile.
Inoltre utilizzare i 64bit su Intel comporta dei vantaggi prestazionali, perchè con il passaggio a 64bit hanno corretto un po' di difetti cronici degli x86, come il numero dei registri ridotto.
Infine Apple potrebbe compilare una versione del suo OS per la nuova architettura unificata, che è sempre meglio che farlo per un'architettura "generica".
Insomma Apple avrebbe l'occasione di poter avere un OS tutto a 64 bit, e molto ottimizzato, da subito, senza (ulteriori) transizioni, mentre Microsoft avrà una transizione MOLTO lunga a riguardo per problemi di compatibilità con il parco installato e sarà costretta a fare compromessi con l'ottimizzazione del codice per poter girare su tutte le diverse implementazioni degli x86.
L'ottimizzazione per la nuova architettura, inoltre, renderebbe incompatibili gran parte dei vecchi Pentium e AMD, quindi limitando la possibilità di pirateria (almeno all'inizio).
L'unico problema è che i primi processori di nuova generazione (Menrom, ecc) usciranno NON PRIMA della seconda metà del 2006, qualche mese dopo gli annunciati primi Mac/Intel entro giugno 2006.
Beh, io se fossi in Apple un altro paio di mesi li aspetterei senza problemi...