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View Full Version : Quanto guadagna un impiegato in banca?


sdfsdfsdfsddsfsdf
16-01-2004, 20:55
Come per il thread sui professori universitari... hobisogno di sapere mediamente quanto può guadagnare un impiegato in una banca... sempre ai vari livelli... dal cassiere, al funzionario, al quadro... fino al direttore...
Qui avrei anche bisogno di sapere se è una cifra che varia (e circa di quanto) in base al titolo di studio e alla sede della banca.
Grazie ;)

bluelake
16-01-2004, 20:57
Io nel 1991 (impiegato straordinario di 3° livello) prendevo 1.980.000 lire al mese :)

sdfsdfsdfsddsfsdf
16-01-2004, 21:21
Originariamente inviato da bluelake
Io nel 1991 (impiegato straordinario di 3° livello) prendevo 1.980.000 lire al mese :)
cosa intendi per straordinario? terzo livello? era come adesso che il primo è il più altro e così via o era un'altra scala? tradotto in euro del 2004 quanto sarebbe... in più di 10 anni immagini siano cambiati gli stipendi...

smeg47
17-01-2004, 10:39
Originariamente inviato da bluelake
Io nel 1991 (impiegato straordinario di 3° livello) prendevo 1.980.000 lire al mese :)

azz...mi pare un ottimo stipendio!!!

bluelake
17-01-2004, 10:41
Originariamente inviato da PabbeloHW
cosa intendi per straordinario? terzo livello? era come adesso che il primo è il più altro e così via o era un'altra scala? tradotto in euro del 2004 quanto sarebbe... in più di 10 anni immagini siano cambiati gli stipendi...
sorry, ho cannato data... intendevo 2001... ;) Impiegato straordinario di 3° livello significa impiegato assunto a tempo determinato ed è il livello piü basso... non so quanto sia l'equivalente in euro, non ci ho piü lavorato in banca ;)

smeg47
17-01-2004, 10:42
Originariamente inviato da bluelake
sorry, ho cannato data... intendevo 2001... ;) Impiegato straordinario di 3° livello significa impiegato assunto a tempo determinato ed è il livello piü basso... non so quanto sia l'equivalente in euro, non ci ho piü lavorato in banca ;)


comunque, in ogni caso non è malaccio....

ora non vorrei dire castronerie, ma mi pare che i bancari abbiano + di 14 mensilità

Vanelder
17-01-2004, 11:06
Originariamente inviato da smeg47
comunque, in ogni caso non è malaccio....

ora non vorrei dire castronerie, ma mi pare che i bancari abbiano + di 14 mensilità

Ne hanno 14 :) , ho un amico bancario che sostiene di averne 15, però se vai a vedere il cedolino scopri che la 15° mensilità in realtà è un "premio di produzione", ma ovviamente non è corretto computarlo all'interno della RAL, non ha alcun senso, se no io di mensilità ne avrei 16 :muro: :cry:
In generale è ancora un ottimo contratto ma non è più, IMHO, il miglior CCNL italiano.

smeg47
17-01-2004, 11:09
Originariamente inviato da Vanelder
Ne hanno 14 :) , ho un amico bancario che sostiene di averne 15, però se vai a vedere il cedolino scopri che la 15° mensilità in realtà è un "premio di produzione", ma ovviamente non è corretto computarlo all'interno della RAL, non ha alcun senso, se no io di mensilità ne avrei 16 :muro: :cry:
In generale è ancora un ottimo contratto ma non è più, IMHO, il miglior CCNL italiano.


come 16??
:muro:

hophip
17-01-2004, 11:11
Qual'è il miglior ccnl ?

Vanelder
17-01-2004, 11:12
Originariamente inviato da smeg47
come 16??
:muro:

Non ti preoccupare :D , NON ne ho 16, naturalmente. Dicevo solo che se la logica è quella del mio amico, ovverosia conteggiare come mensilità quello che in realtà è un elemento variabile (cosa senza senso, ovviamente!) allora diventa sostenibile, nel mio caso, parlare di 16 mensilità (nel mio caso tratatsi di incentivi sul risultato, ecc). Ovviamente NON è logico fare così!

Vanelder
17-01-2004, 11:13
Originariamente inviato da PabbeloHW
Come per il thread sui professori universitari... hobisogno di sapere mediamente quanto può guadagnare un impiegato in una banca... sempre ai vari livelli... dal cassiere, al funzionario, al quadro... fino al direttore...
Qui avrei anche bisogno di sapere se è una cifra che varia (e circa di quanto) in base al titolo di studio e alla sede della banca.
Grazie ;)

Cmq da un'occhiata qui:

http://www.cnel.it/archivio/contratti_lavoro/nazionali/tipo.asp?sett=J&per=N

Vanelder
17-01-2004, 11:15
Originariamente inviato da hophip
Qual'è il miglior ccnl ?

A parer mio personale quello Chimico-Farmaceutico. Non tanto (o non solo ) per i livelli retributivi ma per gli altri cazzilli. :)

recoil
17-01-2004, 11:15
mio padre ha lavorato in banca da sempre e mi dice che ultimante sono finiti i bei tempi d'oro

adesso le assunzioni sono tutte a tempo determinato e anche se gli stipendi sono abbastanza buoni ti devi fare un mazzo così, altrimenti col piffero che ti rinnovano il contratto.

il problema tuttavia è la scarsa professionalità secondo me. quando vai in banca te ne rendi conto, continuando a cambiare gente si ritrovano con ragazzi privi di esperienza che fanno fatica a fare delle operazioni abbasanza elementari.
del resto pare che abbiano convenienza a fare così, meno costi e possibilità di liberarsi "facilmente" del dipendente

max1123
17-01-2004, 11:19
Originariamente inviato da Vanelder
A parer mio personale quello Chimico-Farmaceutico. Non tanto (o non solo ) per i livelli retributivi ma per gli altri cazzilli. :)

Guarda, non solo tuo personale! :muro:

In questi giorni sono coinvolto in giochilli di potere che vorrebbero portarmi in Italia... con quello che prende un quadro (ma anche un dirigente agli inizi, va... facciamola meno amara) secondo il CCNL Metalmeccanici è meglio che inizi a guardarmi seriamente intorno (e rimanere all'estero, of course).

Ciao Van! :)

Vanelder
17-01-2004, 11:19
Originariamente inviato da recoil
mio padre ha lavorato in banca da sempre e mi dice che ultimante sono finiti i bei tempi d'oro

adesso le assunzioni sono tutte a tempo determinato e anche se gli stipendi sono abbastanza buoni ti devi fare un mazzo così, altrimenti col piffero che ti rinnovano il contratto.

il problema tuttavia è la scarsa professionalità secondo me. quando vai in banca te ne rendi conto, continuando a cambiare gente si ritrovano con ragazzi privi di esperienza che fanno fatica a fare delle operazioni abbasanza elementari.
del resto pare che abbiano convenienza a fare così, meno costi e possibilità di liberarsi "facilmente" del dipendente

Sono d'accordo con te, però quei tempi d'oro erano insostenibili :) , rimane cmq un signor contratto. Circa le assunsioni TD è la norma in tantissime aziende, purtroppo spesso sei costretto a lasciare a casa persone dopo due anni perchè non hai assolutamente la testa. E' triste, ed è una situazione molto, molto problematica. :(

Vanelder
17-01-2004, 11:22
Originariamente inviato da max1123
Guarda, non solo tuo personale! :muro:

In questi giorni sono coinvolto in giochilli di potere che vorrebbero portarmi in Italia... con quello che prende un quadro (ma anche un dirigente agli inizi, va... facciamola meno amara) secondo il CCNL Metalmeccanici è meglio che inizi a guardarmi seriamente intorno (e rimanere all'estero, of course).

Ciao Van! :)

Ciao Max :) , il mio sottratore di reddito preferito :D :sofico: Probabilmente con un mese del tuo stipendio attuale mi faccio il bagno nuovo :muro: , però se devio tornare da noi torna alle tue condizioni ! :) Ti sei già rivolto a qualche head hunter?

max1123
17-01-2004, 11:30
Originariamente inviato da Vanelder
Ciao Max :) , il mio sottratore di reddito preferito :D :sofico: Probabilmente con un mese del tuo stipendio attuale mi faccio il bagno nuovo :muro: , però se devio tornare da noi torna alle tue condizioni ! :) Ti sei già rivolto a qualche head hunter?

No perché credo nella mia azienda e mi ha dato tanto, e non mi sento di abbandonarla proprio adesso che la crisi è alta (secondo il giochillo di potere, dovrei lasciare la mia attuale poltroncina in IVECO per andare in Fiat Auto o in Alfa). Il problema è che dove mi trovo attualmente è un paradiso (e giuro, non solo per i guadagni alti), io sono molto soddisfatto e idem i vertici, che stanno facendo letteralmente carte false per trattenermi.
Solo che il prezzo da pagare quando si fa un programma tipo il mio è molto elevato (a fronte dei vantaggi da esso derivanti): il Gruppo investe molto su di te, e si aspetta che la tua figura sia impiegata al meglio, soprattutto in periodi critici.
Il problema è che anche IVECO fa parte del gruppo, quindi non vedo perché interrompere la (a detta di tutti) fruttuosa collaborazione! :muro: E non è un problema di costi (ovvio che in Italia costerei almeno la metà), visto che dovrebbero prenderne inevitabilmente un altro che si occupi di quello che faccio io adesso.

Mah!

In ogni caso, se hai delle dritte circa eventuali head hunters... non esitare. A questo punto posso occuparmi veramente di tutto. ;)

Vanelder
17-01-2004, 11:35
Originariamente inviato da max1123
No perché credo nella mia azienda e mi ha dato tanto, e non mi sento di abbandonarla proprio adesso che la crisi è alta (secondo il giochillo di potere, dovrei lasciare la mia attuale poltroncina in IVECO per andare in Fiat Auto o in Alfa). Il problema è che dove mi trovo attualmente è un paradiso (e giuro, non solo per i guadagni alti), io sono molto soddisfatto e idem i vertici, che stanno facendo letteralmente carte false per trattenermi.
Solo che il prezzo da pagare quando si fa un programma tipo il mio è molto elevato (a fronte dei vantaggi da esso derivanti): il Gruppo investe molto su di te, e si aspetta che la tua figura sia impiegata al meglio, soprattutto in periodi critici.
Il problema è che anche IVECO fa parte del gruppo, quindi non vedo perché interrompere la (a detta di tutti) fruttuosa collaborazione! :muro: E non è un problema di costi (ovvio che in Italia costerei almeno la metà), visto che dovrebbero prenderne inevitabilmente un altro che si occupi di quello che faccio io adesso.

Mah!

In ogni caso, se hai delle dritte circa eventuali head hunters... non esitare. A questo punto posso occuparmi veramente di tutto. ;)

Sorry, mi sono accorto di essere stato veramente a metà tra indelicatezza e "ficcanasaggine". Non posso che scusarmi.
:( Tempo fa, ma ti parlo dell'anno scorso, parlavo con il resp. della selezione in Ferrari (tipo molto in gamba, per quello che ho capito, un filo boriosetto ma x il resto a posto) e mi ero fatto un'idea un po' diversa di certi equilibri...

PS
E' bello sentire qualcuno parlare così della sua azienda, la lealtà e la classe, evidentemente, non sono in vendita la mercato del pesce. Chapeau Max ! :ave: :mano:

max1123
17-01-2004, 11:37
Originariamente inviato da Vanelder
Sorry, mi sono accorto di essere stato veramente a metà tra indelicatezza e "ficcanasaggine". Non posso che scusarmi.
:( Tempo fa, ma ti parlo dell'anno scorso, parlavo con il resp. della selezione in Ferrari (tipo molto in gamba, per quello che ho capito, un filo boriosetto ma x il resto a posto) e mi ero fatto un'idea un po' diversa di certi equilibri...

Tipo? Dimmi tutto che mi interessa, oltretutto credo proprio di avere un'idea di chi sia il tipetto in questione... (ha per caso un cognome... religioso? ;) :D)

Vanelder
17-01-2004, 11:38
Originariamente inviato da max1123
Tipo? Dimmi tutto che mi interessa, oltretutto credo proprio di avere un'idea di chi sia il tipetto in questione...

PVT in arrivo :)

max1123
17-01-2004, 11:39
Originariamente inviato da Vanelder
PVT in arrivo :)

CRA-zie! :)

bluelake
17-01-2004, 11:41
A mio avviso il problema che c'è adesso nel lavorare in banca (salvo forse i Crediti Cooperativi) è che le banche danno ad ogni filiale un "budget" da raggiungere in capo all'anno, e quindi ad ogni dipendente in base all'area di lavoro affidatagli. Questo comporta che tutto ciö che non fa budget o sfora il budget viene spesso rifiutato dalle banche o tirato per le lunghe... esempio, se una filiale deve fare in capo a un anno 100 milioni di mutui, chi arriva prima che il budget sia raggiunto bene, chi arriva dopo il mutuo non lo prende; idem per gli investimenti in azioni o titoli, spesso viene fatto di tutto per rifilare agli utenti obbligazioni, fondi eccetera solo per arrivare a raggiungere il budget. Se il budget viene raggiunto, al banca da alla filiale e ai dipendenti dei discreti compensi, altrimenti se non lo raggiunge il direttore si becca dei megacazziatoni che vengono poi ovviamente rigirati sui dipendenti...
Anche per questo a fine gennaio chiuderö il conto che ho dal 1999 con la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia per trasferirmi sul Credito Cooperativo della Valdinievole...

Vanelder
17-01-2004, 11:49
Originariamente inviato da bluelake
A mio avviso il problema che c'è adesso nel lavorare in banca (salvo forse i Crediti Cooperativi) è che le banche danno ad ogni filiale un "budget" da raggiungere in capo all'anno, e quindi ad ogni dipendente in base all'area di lavoro affidatagli. Questo comporta che tutto ciö che non fa budget o sfora il budget viene spesso rifiutato dalle banche o tirato per le lunghe... esempio, se una filiale deve fare in capo a un anno 100 milioni di mutui, chi arriva prima che il budget sia raggiunto bene, chi arriva dopo il mutuo non lo prende; idem per gli investimenti in azioni o titoli, spesso viene fatto di tutto per rifilare agli utenti obbligazioni, fondi eccetera solo per arrivare a raggiungere il budget. Se il budget viene raggiunto, al banca da alla filiale e ai dipendenti dei discreti compensi, altrimenti se non lo raggiunge il direttore si becca dei megacazziatoni che vengono poi ovviamente rigirati sui dipendenti...
Anche per questo a fine gennaio chiuderö il conto che ho dal 1999 con la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia per trasferirmi sul Credito Cooperativo della Valdinievole...

Boh, mi sembra una logica che è sempre esistita
:) Però è anche vero che io vedo il problema più dalla prospettiva gestionale e mneno da quella economica.

smeg47
17-01-2004, 12:11
Fuori i nomi...maledetti!!!!!

:D

Vanelder
17-01-2004, 12:22
Originariamente inviato da smeg47
Fuori i nomi...maledetti!!!!!

:D

Nomi? Quali nomi? :D :fiufiu: E cmq tu che sei ingegnere guadagnerai sempre più di un poveraccio come il sottoscritto, che ti lamenti? :D

Scherzo, ovviamente, è dura per tutti! :)

smeg47
17-01-2004, 12:26
Originariamente inviato da Vanelder
Nomi? Quali nomi? :D :fiufiu: E cmq tu che sei ingegnere guadagnerai sempre più di un poveraccio come il sottoscritto, che ti lamenti? :D

Scherzo, ovviamente, è dura per tutti! :)


guarda...ti dico la verità....io non mi lamento....ma certo non guadagno tanto....penso come te...eurino più eurino meno.

Il problema è che dove sto ora gli stipendi salgono pochin pochino

Vanelder
17-01-2004, 12:30
Originariamente inviato da smeg47
guarda...ti dico la verità....io non mi lamento....ma certo non guadagno tanto....penso come te...eurino più eurino meno.

Il problema è che dove sto ora gli stipendi salgono pochin pochino

Sono d'accordo. L'aumento di stipendio da contratto è ridicolo, un po' ovunque. La tranche di quest'anno non arriverà a 700 € annui lordi, nel mio caso. La voro da tre anni e ho avuto l'aumento di merito ogni anno, ed è una fortuna, perchè come si vede dalla cifra che ho fatto sopra con quello da contratto ci fai veramente poco, per non dire nulla. :muro:

smeg47
17-01-2004, 12:33
Originariamente inviato da Vanelder
Sono d'accordo. L'aumento di stipendio da contratto è ridicolo, un po' ovunque. La tranche di quest'anno non arriverà a 700 € annui lordi, nel mio caso. La voro da tre anni e ho avuto l'aumento di merito ogni anno, ed è una fortuna, perchè come si vede dalla cifra che ho fatto sopra con quello da contratto ci fai veramente poco, per non dire nulla. :muro:


bhe...pure io....mi pare 56 euro lordi al mese quest'anno....

....vabbe....adesso vado a rapinare max....:sofico:

Vanelder
17-01-2004, 12:37
Originariamente inviato da smeg47
bhe...pure io....mi pare 56 euro lordi al mese quest'anno....

....vabbe....adesso vado a rapinare max....:sofico:

Uhm, noto un parallelismo di cifre ahinoi rabbrividente :cry: :cry:
Cmq se tu lo tieni fermo io posso sfilargli la carta di credito ! :D

smeg47
17-01-2004, 12:39
Originariamente inviato da Vanelder
Uhm, noto un parallelismo di cifre ahinoi rabbrividente :cry: :cry:
Cmq se tu lo tieni fermo io posso sfilargli la carta di credito ! :D


meglio sfilare il contante

Vanelder
17-01-2004, 12:42
Originariamente inviato da smeg47
meglio sfilare il contante

Facciamo così: sfiliamo tutto il portafogli e anche le chiavi dell'auto, almeno andiamo sul sicuro! :D

smeg47
17-01-2004, 12:45
Originariamente inviato da Vanelder
Facciamo così: sfiliamo tutto il portafogli e anche le chiavi dell'auto, almeno andiamo sul sicuro! :D

ok ok...


:D



ma in sostanza...quanto prende un bancario??

Vanelder
17-01-2004, 12:53
Originariamente inviato da smeg47
ok ok...


:D



ma in sostanza...quanto prende un bancario??

Il dato che ho io è troppo spannometrico, sul CCNL dovrebbe esserci scritto ma ovviamente sono i minimi e, specie per le aziende creditizie (mi piaccio quando parlo il burocratese :D ) incide parecchio il pacchetto non monetario. Credo che lo stipendio entry level sia intorno ai 950/1000 €, però magari mi sbaglio di molto, il mio amico lavora già da qualche anno

marco24
17-01-2004, 12:55
Voltete dire che sto pestando una merda ad abbandonare un lavoro come commerciale in una azienda di consulenza informatica con contratto di co.co.co da 1000 € al mese per andare a lavorare in banca con contratto di dipendente a tempo determinato dove pagano decisamente di più? :confused:

smeg47
17-01-2004, 12:57
Originariamente inviato da marco24
Voltete dire che sto pestando una merda ad abbandonare un lavoro come commerciale in una azienda di consulenza informatica con contratto di co.co.co da 1000 € al mese per andare a lavorare in banca con contratto di dipendente a tempo determinato dove pagano decisamente di più? :confused:


Corri :D

Vanelder
17-01-2004, 13:00
Originariamente inviato da marco24
Voltete dire che sto pestando una merda ad abbandonare un lavoro come commerciale in una azienda di consulenza informatica con contratto di co.co.co da 1000 € al mese per andare a lavorare in banca con contratto di dipendente a tempo determinato dove pagano decisamente di più? :confused:

Per l'amor del cielo, magari mi sbaglio io alla grande e si scopre che un neolaureato appena assunto in banca guadagna 1.300 € al mese, ma non c'è un bancario qui dentro, così ci togliamo il dubbio?

Vanelder
17-01-2004, 13:02
E cmq tra la ex-cococo e un contratto TD se non c'è un abisso come retribuzione prendo il secondo tutta la vita ! :)

Nelson Muntz
17-01-2004, 13:03
Ai Monte Paschi la paga di un neo-assunto è sui 1200/1250€ circa...

smeg47
17-01-2004, 13:04
Originariamente inviato da Nelson Muntz
Ai Monte Paschi la paga di un neo-assunto è sui 1200/1250€ circa...


porca pu#@#@#@a....dovevo fare economia...lo sapevo!!!

:D

Vanelder
17-01-2004, 13:05
Originariamente inviato da Nelson Muntz
Ai Monte Paschi la paga di un neo-assunto è sui 1200/1250€ circa...

Porca pupazza :eek: :eek: , sei sicuro?

Vanelder
17-01-2004, 13:06
Originariamente inviato da smeg47
porca pu#@#@#@a....dovevo fare economia...lo sapevo!!!

:D

Siamo in due, però Io non sarei mai riuscito a finirla :muro: :D

max1123
17-01-2004, 13:06
Originariamente inviato da Vanelder
Facciamo così: sfiliamo tutto il portafogli e anche le chiavi dell'auto, almeno andiamo sul sicuro! :D

Tanto se resto qui fra poco la cambio... mi fareste un favore (prenderei i soldi dell'assicurazione contro i furti... è difficile dare indietro una fiat qui! :muro: ).

Per la carta di credito... facciamo così... vi do quella aziendale e non se ne parla più (anche perché in quelle private c'è la foto stampata sul retro... dovreste raparvi a zero per rendervi credibili :ciapet: ). :D

Vanelder
17-01-2004, 13:07
Sento un sentimento strano nascere dentro di me....particolare, amarognolo, retrogusto particolare. Ho capito, è invidia ! :D

smeg47
17-01-2004, 13:08
Originariamente inviato da Vanelder
Sento un sentimento strano nascere dentro di me....particolare, amarognolo, retrogusto particolare. Ho capito, è invidia ! :D


A Vane.....che ci vuoi fa....succede...a quanto hanno dato da neoassunto???

Vanelder
17-01-2004, 13:08
Originariamente inviato da max1123
Tanto se resto qui fra poco la cambio... mi fareste un favore (prenderei i soldi dell'assicurazione contro i furti... è difficile dare indietro una fiat qui! :muro: ).

Per la carta di credito... facciamo così... vi do quella aziendale e non se ne parla più (anche perché in quelle provate c'è la foto stampata sul retro... dovreste raparvi a zero per rendervi credibili :ciapet: ). :D

La mia aziendale la posso regalare, tanto è dal MIO conto che pesca :D

Vanelder
17-01-2004, 13:09
Originariamente inviato da smeg47
A Vane.....che ci vuoi fa....succede...a quanto hanno dato da neoassunto???

Ho cominicato facendo il finto stagista, contratto interinale 1.500 lire, poi un anno TD a poco di più....

smeg47
17-01-2004, 13:11
Originariamente inviato da Vanelder
Ho cominicato facendo il finto stagista, contratto interinale 1.500 lire, poi un anno TD a poco di più....

Bhe...dai...c'è chi è messo peggio :rolleyes:

Vanelder
17-01-2004, 13:15
Non mi lamentavo al tempo (farlo ora sarebbe immorale), assolutamente :) Mi sono laureato il 21 aprile, il 10 di maggio ero già assunto già lavoravo. Per me significò molto a livello anche umano, devo tutto alla mia azienda :)

marco24
17-01-2004, 13:16
In effetti la paga si aggira sui 1200€ al mese... anche se loro mi hanno parlato di retribuzione annua... in realtà i vantaggi mi dicevano che stavano sulle minori spese che i dipendenti delle banche sostengono!
Speriamo... incrocio le dita... inizio il 2 febbraio e non ho ancora detto nulla al mio capo attuale!!! :mc:

smeg47
17-01-2004, 13:16
Originariamente inviato da Vanelder
Non mi lamentavo al tempo (farlo ora sarebbe immorale), assolutamente :) Mi sono laureato il 21 aprile, il 10 di maggio ero già assunto già lavoravo. Per me significò molto a livello anche umano, devo tutto alla mia azienda :)

Io invece ho cazzeggiato un po :D

(vabbe...ho detto non ad un paio di proposte davvero al limite del ridicolo)

smeg47
17-01-2004, 13:17
Originariamente inviato da marco24
In effetti la paga si aggira sui 1200€ al mese... anche se loro mi hanno parlato di retribuzione annua... in realtà i vantaggi mi dicevano che stavano sulle minori spese che i dipendenti delle banche sostengono!
Speriamo... incrocio le dita... inizio il 2 febbraio e non ho ancora detto nulla al mio capo attuale!!! :mc:


Quanto è il lordo annuale??

marco24
17-01-2004, 13:19
Al penultimo colloquio mi avevano parlato di netto... e comunque di 33/34 milini (scusate di LIRE) netti all'anno compresa 13 e 14esima.
Al secondo anno iniziano le partecipazioni agli utili che non so quanto sia... ma immagino 1000/1500 € in più all'anno.

Vanelder
17-01-2004, 13:19
Originariamente inviato da smeg47
Quanto è il lordo annuale??

Direi che può essere intorno ai 21.600/22.000

smeg47
17-01-2004, 13:35
Originariamente inviato da Vanelder
Direi che può essere intorno ai 21.600/22.000

penso qualche cosina di +

Vanelder
17-01-2004, 13:41
Originariamente inviato da smeg47
penso qualche cosina di +

A livello molto rozzo le trattenute per un lavoratore dipendente variano tra il 33 ed il 35 %, ovviamente non parlo del costo azienda. Se prendi come base 1200€ netti (e cmq trovo scorretto che gli abbiano parlato di cifre nette) vuol dire che la sua RML dovrebbe aggirarsi sui 1620 €, che molti plicato per 14 mensilità da una RAL di 22680€. :)

sdfsdfsdfsddsfsdf
17-01-2004, 13:42
Scusate una domanda...
Io sto facendo proprio economia...
Secondo voi quali sarebbero dei buoni impieghi da cercare a laurea ottenuta? Considerando retribuzione, stabilità del posto, ecc.

Vanelder
17-01-2004, 13:47
Originariamente inviato da PabbeloHW
Scusate una domanda...
Io sto facendo proprio economia...
Secondo voi quali sarebbero dei buoni impieghi da cercare a laurea ottenuta? Considerando retribuzione, stabilità del posto, ecc.

E' molto difficile dare una risposta così su due piedi: quali sono le tue aspettative, che lavoro cerchi? che inclinazioni hai?

sdfsdfsdfsddsfsdf
17-01-2004, 13:59
Originariamente inviato da Vanelder
E' molto difficile dare una risposta così su due piedi: quali sono le tue aspettative, che lavoro cerchi? che inclinazioni hai?
Aspettative: lavoro d'ufficio... non servono cose come cellulare dell'azienda e menate varie, basta che sia un posto sicuro e ben retribuito... non mi importa sgobbare... e ho una predilezione per le responsabilità (es: quest'estate avevo trovato come lavoretto l'impiegato in uo studio ottico... all'inizio ero una sorta di commesso... poi mi hanno chiesto se volevo restare che mi mandavano in ufficio a occuparmi di cose più delicate)... in sostanza mi piace avere grosse responsabilità... la cosa mi stimola...
Inclinazioni: particolare predisposizione verso tutto ciò che ha un che di economico, finanziario, contabile... Buone capacità organizzative e gestionali...
Così sembrerebbe che la banca sarebbe il luogo ideale... ma non so quali altre possibilità avrei...

ikkoku
17-01-2004, 14:03
Per fugare tutti i dubbi vi dico quanto prendo io che in banca ci lavoro.

E' da un anno e mezzo che ci lavoro e prendo 1340/1380 € al mese.
Primo lavoro da me svolto, assunto da neo-diplomato. Entrando da laureato la paga è la medesima ma forse hai uno/due scatti d'anzianità.
Cmq l'utilità della banca come datore di lavoro sta nel:
condizioni c/c, linee di credito, investimenti, orario.

Ah, dimenticavo, lo stipendio sopra citato non comprende eventuali straordinari.

Spero di avervi chiarito qualche dubbio.

Commento: non è male come lavoro, a patto di considerare il primo periodo a tempo determinato dove non percepisci premi che altri hanno.

wmaverick
17-01-2004, 14:06
Originariamente inviato da bluelake
Io nel 1991 (impiegato straordinario di 3° livello) prendevo 1.980.000 lire al mese :)

Invece mio nonno nel 1896 guadagnava 100 lire al mese e si poteva permettere un viaggio tutti i mesi in panfillo per gli Stati Uniti..
Come quella vecchia canzone..
:D :D :D

smeg47
17-01-2004, 17:18
Originariamente inviato da ikkoku
Per fugare tutti i dubbi vi dico quanto prendo io che in banca ci lavoro.

E' da un anno e mezzo che ci lavoro e prendo 1340/1380 € al mese.
Primo lavoro da me svolto, assunto da neo-diplomato. Entrando da laureato la paga è la medesima ma forse hai uno/due scatti d'anzianità.
Cmq l'utilità della banca come datore di lavoro sta nel:
condizioni c/c, linee di credito, investimenti, orario.

Ah, dimenticavo, lo stipendio sopra citato non comprende eventuali straordinari.

Spero di avervi chiarito qualche dubbio.

Commento: non è male come lavoro, a patto di considerare il primo periodo a tempo determinato dove non percepisci premi che altri hanno.

direi che i bancari sono messi bene....

Zebiwe
17-01-2004, 18:51
Io adesso sto facendo economia..a novembre dovrei avere in mano la laurea di primo livello..e poi altri due anni per la specialistica...poi vorrei andare a lavorare in un'azienda piuttosto che in banca..dite che è una cazzata [a livello retributivo] oppure i guadagni all'inizio sono più o meno gli stessi (poi ovviamente sta alle capacità del singolo...) ? :confused: :confused:

giruz
17-01-2004, 19:46
Originariamente inviato da Zebiwe
Io adesso sto facendo economia..a novembre dovrei avere in mano la laurea di primo livello..e poi altri due anni per la specialistica...poi vorrei andare a lavorare in un'azienda piuttosto che in banca..dite che è una cazzata [a livello retributivo] oppure i guadagni all'inizio sono più o meno gli stessi (poi ovviamente sta alle capacità del singolo...) ? :confused: :confused:


We collega :)

Io sono a -3 dalla laurea di primo livello. Ora sono stagista e a quanto sento lo stipendio medio di chi si e' laureato prima di me varia tra i 400-800€ al mese in genere tutti quelli che conosco lavorano come co.co.co / contratto occasionale.

L'unica speranza per guadagnare qualcosa in piu' e finire in aziende di una certa dimensione...non tanto per lo stipendio ma per i rimborsi spese/servizi aggiuntivi (tipo pullman che porta al lavoro pagato dall'azienda / mensa / facilitazioni varie)

bye

giruz

Zebiwe
17-01-2004, 20:18
Ciao! Io sono a -8..lo stage lo faccio d'estate e a novembre dovrei discutere la "tesi"..poi però pensavo di fare anche i due anni...
Azzo 400 euro? Mi sembrano un po' pochino..detto chiaro e pulito: l'estate scorsa ho lavorato come operaio facendo i turni e mi son portato a casa 1000 euro al mese... Un mio amico che non ha fatto l'uni lavora e si porta a casa 1500 euro al mese (500 fuori busta..).
Studiare 18 anni per prendere 400 euro mi farebbe girare le balle parecchio (speravo almeno in un migliaio...) :cry: :cry: :cry:

abxide
17-01-2004, 20:23
Originariamente inviato da Zebiwe
Ciao! Io sono a -8..lo stage lo faccio d'estate e a novembre dovrei discutere la "tesi"..poi però pensavo di fare anche i due anni...
Azzo 400 euro? Mi sembrano un po' pochino..detto chiaro e pulito: l'estate scorsa ho lavorato come operaio facendo i turni e mi son portato a casa 1000 euro al mese... Un mio amico che non ha fatto l'uni lavora e si porta a casa 1500 euro al mese (500 fuori busta..).
Studiare 18 anni per prendere 400 euro mi farebbe girare le balle parecchio (speravo almeno in un migliaio...) :cry: :cry: :cry:
In italia stiamo cadendo proprio in basso per quanto riguarda gli stipendi, per non parlare di questi contratti del c...0.co.co....

giruz
17-01-2004, 21:53
Originariamente inviato da Zebiwe
Ciao! Io sono a -8..lo stage lo faccio d'estate e a novembre dovrei discutere la "tesi"..poi però pensavo di fare anche i due anni...
Azzo 400 euro? Mi sembrano un po' pochino..detto chiaro e pulito: l'estate scorsa ho lavorato come operaio facendo i turni e mi son portato a casa 1000 euro al mese... Un mio amico che non ha fatto l'uni lavora e si porta a casa 1500 euro al mese (500 fuori busta..).
Studiare 18 anni per prendere 400 euro mi farebbe girare le balle parecchio (speravo almeno in un migliaio...) :cry: :cry: :cry:


Idem per me...

operaio a 1200€ (turnista 4+2) oppure 1000€ al mese come casellante partime con 12gg di lav al mese...

i miei amici che fanno gli operai hanno contratti da 1-3 anni (quelli messi peggio) mentre quelli messi meglio sono a tempo determinato...

io invece ora che sono quasi laureato mi porto il lavoro a casa e non ho nulla come rimborso spese...
certo che se le prospettive sono co.co.co fino a 30anni la vedo nera...

giruz

Digitos
17-01-2004, 22:28
Mi zio è impiegato di Banca.

Una cosa volevo dire:


Non avete idea di quante agevolazioni hanno gli impiegati di Banca.;)

smeg47
18-01-2004, 11:16
Originariamente inviato da Digitos
Mi zio è impiegato di Banca.

Una cosa volevo dire:


Non avete idea di quante agevolazioni hanno gli impiegati di Banca.;)

sono tutto orecchie
:D

max1123
18-01-2004, 11:19
Originariamente inviato da smeg47
sono tutto orecchie
:D

Idem!

:D

smeg47
18-01-2004, 11:20
Originariamente inviato da max1123
Idem!

:D


Mavaff.... :sofico: ...pussa via......non ti basta mai è!!!!!!!! :D

Vanelder
18-01-2004, 11:26
Originariamente inviato da smeg47
Mavaff.... :sofico: ...pussa via......non ti basta mai è!!!!!!!! :D

Mi associo, piove sempre sul bagnato ! :D

smeg47
18-01-2004, 11:27
Originariamente inviato da Vanelder
Mi associo, piove sempre sul bagnato ! :D
parafrasando il titolo di un celebre film....speriamo che piovano pietre!!
:D

max1123
18-01-2004, 11:29
Originariamente inviato da smeg47
Mavaff.... ...pussa via......non ti basta mai è!!!!!!!!

Originariamente inviato da Vanelder
Mi associo, piove sempre sul bagnato ! :D

:cry:

Ma che colpa ne ho io?

:cry:

:angel:

Vanelder
18-01-2004, 11:38
Originariamente inviato da max1123

Ma che colpa ne ho io?



Da quale preferisci che cominci? :D :D

Esproprio proletario!!!! :sofico:

smeg47
18-01-2004, 11:40
Originariamente inviato da max1123
:cry:

Ma che colpa ne ho io?

:cry:

:angel:

'Tacci tua....adesso attraverso il confine e vengo a spiegarti quali sono le tue colpe !!
:D

Vanelder
18-01-2004, 11:42
Originariamente inviato da MrBaba75
Azzo! Avrai sui 20 anni e prendi tutti quei soldi! Io sono laureato, ho molti anni più di te e guadagno neppure la metà di quello che prendi te. Magari se mi assumessero in banca. E' vero: gli informatici non guadagnano nulla. Meglio andare a pulire le strade..
:rolleyes:



Aspetta un attimo. Dubito che abbia sui 20 anni, sarà laureato. :)
Inoltre prendiamo le cifre un un minimo di beneficio di inventario, non si è mai precisi al centesimo e spesso le persone fanno un po' di confusione tra minimo, minimo integrato (leggasi superminimo e quindi scarsa attinenza con la retribuzione base). nessuno regala nulla a nessuno e cmq non è vero che gli informatici guadagnano poco, non sempre quantomeno. Diciamo che un informatico non laureato ha più facilità ad entrare nel mondo del lavoro rispetto ad un non non informatico non laureato. :):)

Chiedo scusa, ho riletto solo ora e ho visto il diploma.

Ecco, allora diciamo che sono fortemente perlplesso: non intendo naturalmente discutere ciò che ha detto, però questi numeri contrastano con tutti i dati che ho.

Vanelder
18-01-2004, 11:43
Originariamente inviato da smeg47
'Tacci tua....adesso attraverso il confine e vengo a spiegarti quali sono le tue colpe !!
:D

Facciamo una macchina sola, prendiamo la mia che è diesel, spartiamo il gasolio, ci facciamo offrire la cena e...e giù mazzate! :D
Max, ti vogliamo bene! :D :vicini:

max1123
18-01-2004, 11:45
Originariamente inviato da Vanelder
Facciamo una macchina sola, prendiamo la mia che è diesel, spartiamo il gasolio, ci facciamo offrire la cena e...e giù mazzate! :D
Max, ti vogliamo bene! :D :vicini:

A parte le mazzate, siete ben graditi! :)

Vanelder
18-01-2004, 11:48
Originariamente inviato da PabbeloHW
Aspettative: lavoro d'ufficio... non servono cose come cellulare dell'azienda e menate varie, basta che sia un posto sicuro e ben retribuito... non mi importa sgobbare... e ho una predilezione per le responsabilità (es: quest'estate avevo trovato come lavoretto l'impiegato in uo studio ottico... all'inizio ero una sorta di commesso... poi mi hanno chiesto se volevo restare che mi mandavano in ufficio a occuparmi di cose più delicate)... in sostanza mi piace avere grosse responsabilità... la cosa mi stimola...
Inclinazioni: particolare predisposizione verso tutto ciò che ha un che di economico, finanziario, contabile... Buone capacità organizzative e gestionali...
Così sembrerebbe che la banca sarebbe il luogo ideale... ma non so quali altre possibilità avrei...

Diciamo che la banca, con tutti i suoi numerosissimi vantaggi, non offre grandissime possibilità di carriera, difficile dare un consiglio così ma fossi in te penserei a laurearmi il più in fretta possibile e poi sfoglierei qualcosa tipo il Career book. A livello del tutto personale ho sempre voluto la carriera in azienda e ho avuto, fin'ora, fortuna. Quindi ovviamente ti consiglierei in questo senso (magari nell'ambito del controllo di gestione) cmq anche il settore creditizio è un'ottima prospettiva. Ora come ora però, fossi in te, penserei sopratutto a finire. :)

Vanelder
18-01-2004, 11:49
Originariamente inviato da max1123
A parte le mazzate, siete ben graditi! :)

Occhio che dopo avere chiuso con la fidanzata ho i week end liberi :D

max1123
18-01-2004, 11:50
Originariamente inviato da Vanelder
Occhio che dopo avere chiuso con la fidanzata ho i week end liberi :D

Anche tu! :eek:
Anch'io, da pochissimo...

Vanelder
18-01-2004, 11:51
Originariamente inviato da max1123
Anche tu! :eek:
Anch'io, da pochissimo...

'azz, mi spiace Max :(

max1123
18-01-2004, 11:53
Originariamente inviato da Vanelder
'azz, mi spiace Max :(

C'est la vie.
Tanto più che la decisione è stata mia. Certo, l'idea di ricominciare tutto non è il massimo, ma direi che c'è di peggio nella vita. :)

Vanelder
18-01-2004, 11:55
Originariamente inviato da max1123
C'est la vie.
Tanto più che la decisione è stata mia. Certo, l'idea di ricominciare tutto non è il massimo, ma direi che c'è di peggio nella vita. :)

Idemcon patate per il sottoscritto. :O

max1123
18-01-2004, 11:59
Originariamente inviato da Vanelder
Idemcon patate per il sottoscritto. :O

Allora forza e coraggio! :)

Vanelder
18-01-2004, 12:05
Sempre ! Tanto + che i rapporti sono cmq buoni.
Sotto ora, vediamo di capire questi mostruosi stipendi bancari! :eek: :p

sdfsdfsdfsddsfsdf
18-01-2004, 12:13
Originariamente inviato da Vanelder
Diciamo che la banca, con tutti i suoi numerosissimi vantaggi, non offre grandissime possibilità di carriera, difficile dare un consiglio così ma fossi in te penserei a laurearmi il più in fretta possibile e poi sfoglierei qualcosa tipo il Career book. A livello del tutto personale ho sempre voluto la carriera in azienda e ho avuto, fin'ora, fortuna. Quindi ovviamente ti consiglierei in questo senso (magari nell'ambito del controllo di gestione) cmq anche il settore creditizio è un'ottima prospettiva. Ora come ora però, fossi in te, penserei sopratutto a finire. :)
sfido io...
soprattutto per il fatto che ho appena iniziato...
cmq... ogni consiglio è ben accetto...
e quindi: secondo te cambia tanto tra laurea triennale e specialistica?

sdfsdfsdfsddsfsdf
18-01-2004, 12:15
mettendo sulla bilancia il lavoro in una banca e quello in un'azienda... quali sono i fattori che li distinguono maggiormente... pro e contro raffrontandoli...

Vanelder
18-01-2004, 12:23
Originariamente inviato da PabbeloHW
sfido io...
soprattutto per il fatto che ho appena iniziato...
cmq... ogni consiglio è ben accetto...
e quindi: secondo te cambia tanto tra laurea triennale e specialistica?

E' un tipo di riforma, quello delle lauree brevi che ha cercato di dare una soluzione sbagliata ad un problema reale, quello del tempo eccessivo che, in Italia, intercorre tra l'iscirzione all'uni e l'ingresso del mercato nel lavoro. Il problema è reale ma in molti casi abbreviare la durata del corso di studi ha significato dequalificare i corsi. A livello di mondo del lavoro, IMHO è ancora tropo presto per vedere delle diversità nelle scelte delle aziende.

Zebiwe
18-01-2004, 14:08
Per me, oggi come oggi, la laurea di primo livello non vale niente.. Per avere un minimo di possibilità di ritrovarsi con una retribuzione decente bisogna finire anche gli ultimi due anni.. Se no rischi di farti sorpassare da gente che ha studiato solo 2 anni più di te..

Io più che sul controllo di gestione avrei intenzione di buttarmi sull'area finanziaria.. Tonna è stato arrestato..un posto si è liberato quindi ;)

Zane
18-01-2004, 14:51
mmmm... raga mi hanno preso in banca e inizio il 2/2 e mi hanno detto che il contratto è un CFL a 12000 netti x 13 mensilità...però prima di trovare questo posto facevo stage "a perdere", in giro c'è poco...prendete quello che passa il convento, io ho avuto abb fortuna, ma ho amici/amiche che con votoni (107 o 110) non trovano!

Saluti

Dott. Zane

Zebiwe
18-01-2004, 15:19
Originariamente inviato da Zane
mmmm... raga mi hanno preso in banca e inizio il 2/2 e mi hanno detto che il contratto è un CFL a 12000 netti x 13 mensilità...però prima di trovare questo posto facevo stage "a perdere", in giro c'è poco...prendete quello che passa il convento, io ho avuto abb fortuna, ma ho amici/amiche che con votoni (107 o 110) non trovano!

Saluti

Dott. Zane
Innanzitutto complimenti..12000 euro netti x 13 mensilità fanno circa 300 milioni di lire all'anno..:eek:

Anche io prima di finire ho intenzione di fare un po' di stage in giro..certo è che però dopo scendere sotto i mille al mese (netti) mi farebbe :incazzed: ...

Zane
18-01-2004, 21:37
Originariamente inviato da Zebiwe
Innanzitutto complimenti..12000 euro netti x 13 mensilità fanno circa 300 milioni di lire all'anno..:eek:

Anche io prima di finire ho intenzione di fare un po' di stage in giro..certo è che però dopo scendere sotto i mille al mese (netti) mi farebbe :incazzed: ...

Ops! c'è uno zero in più! :eek: sono 1200... :D

Comunque resta il fatto che in questo momento c'è poco in giro... cerca di rimanere studente il più possibile!!!! ;)

ikkoku
19-01-2004, 18:00
Originariamente inviato da Vanelder
Aspetta un attimo. Dubito che abbia sui 20 anni, sarà laureato. :)
Inoltre prendiamo le cifre un un minimo di beneficio di inventario, non si è mai precisi al centesimo e spesso le persone fanno un po' di confusione tra minimo, minimo integrato (leggasi superminimo e quindi scarsa attinenza con la retribuzione base). nessuno regala nulla a nessuno e cmq non è vero che gli informatici guadagnano poco, non sempre quantomeno. Diciamo che un informatico non laureato ha più facilità ad entrare nel mondo del lavoro rispetto ad un non non informatico non laureato. :):)

Chiedo scusa, ho riletto solo ora e ho visto il diploma.

Ecco, allora diciamo che sono fortemente perlplesso: non intendo naturalmente discutere ciò che ha detto, però questi numeri contrastano con tutti i dati che ho.

No, ho 21 anni e lavoro in banca da 18 mesi.
Sinceramente come primo lavoro prendo nettamente più di tanti amici della mia età però bisogna vedere poi come andranno le cose.
Il gap stipendiale tra banca ed altri lavori è alto agli inizi per poi stringersi con il passare degli anni.
La buona cosa sono gli orari. Alle 16.45 hai finito; oltre sono straordinari altrimenti sei libero di andartene.

sdfsdfsdfsddsfsdf
12-04-2004, 17:24
Mi ero dimenticato che c'erano due thread con lo stesso titolo...
Quindi, mi autoquoto dall'altro thread:


Riporto UP la discussione solo perché io un lavoro in banca lo sto cercando disperatamente...
Anzi, a dire la verità comincio domani...
Certo che non socosa darei per trovarlo... Banche, istituti dicredito in generale, casse rurali... o alla peggio pubblica amministrazione...

AuronVeg
12-04-2004, 19:26
Io ho lavorato in banca prima di perdere il posto per sta cazzo di naia( Bastardi mi vendicherò stato di merda) e prendevo dai 1400 fino ai 1680(mi è successo un mese) euro piu o meno ... ero assunto come interinale e ci ho lavorato per 7 mesi nei quali mi hann rinnovato tre volte il contratto...
prima un mese, poi tre poi ancora tre e poi mi avevano proposto un rinnovo di altri 3...
Ps non ero allo sportello, ma ero al centro elaborzione dati e facevo modulistica, html, e robe con acrobat e quarkxpress e filemaker...

sdfsdfsdfsddsfsdf
12-04-2004, 20:41
Originariamente inviato da AuronVeg
Io ho lavorato in banca prima di perdere il posto per sta cazzo di naia( Bastardi mi vendicherò stato di merda) e prendevo dai 1400 fino ai 1680(mi è successo un mese) euro piu o meno ... ero assunto come interinale e ci ho lavorato per 7 mesi nei quali mi hann rinnovato tre volte il contratto...
prima un mese, poi tre poi ancora tre e poi mi avevano proposto un rinnovo di altri 3...
Ps non ero allo sportello, ma ero al centro elaborzione dati e facevo modulistica, html, e robe con acrobat e quarkxpress e filemaker...
Non male come retribuzione...
Cmq di fatto lavoravi al computer da quello che ho capito... Non era un lavoro prettamente bancario... Cioè... Non ti occupavi di din din... :D

Nerosto
27-07-2005, 10:19
Interessante questa discussione...cmq chi volesse guadagnare tanto dovrebbe mettersi a studiare medicina...ho sentito che neolaureati(che riescano a trovare un posto in ospedale) "prendono" più o meno 2300-2400 Euro! E' pure vero che le responsabilità sono tante,ma sarà più stressante di un lavoro in banca? :stordita:

Vanelder
27-07-2005, 10:34
Interessante questa discussione...cmq chi volesse guadagnare tanto dovrebbe mettersi a studiare medicina...ho sentito che neolaureati(che riescano a trovare un posto in ospedale) "prendono" più o meno 2300-2400 Euro! E' pure vero che le responsabilità sono tante,ma sarà più stressante di un lavoro in banca? :stordita:

Wow, archeologia pura ! ;)

In ogni modo quelle cifre, nette, un neolaureato non le prende da nessuna parte :)
Ribadisco quanto detto tante volte, quando si parla di soldi, su retribuzioni di lavoratori dipendenti, secondo me non si ha il contatto con la realtà, in senso buono. Quasi 5 milioni di vecchie lire? nette? per un neo? Pls...la realtà del paese è bene diversa :)

Ciao

Nerosto
27-07-2005, 10:50
Wow, archeologia pura ! ;)

In ogni modo quelle cifre, nette, un neolaureato non le prende da nessuna parte :)
Ribadisco quanto detto tante volte, quando si parla di soldi, su retribuzioni di lavoratori dipendenti, secondo me non si ha il contatto con la realtà, in senso buono. Quasi 5 milioni di vecchie lire? nette? per un neo? Pls...la realtà del paese è bene diversa :)

Ciao
E' quello che ho sentito...e se pure fossero lorde :muro:

Vanelder
27-07-2005, 10:55
E' quello che ho sentito...e se pure fossero lorde :muro:

Piano con la testa, ti fai male ! :D

Dai, scherzi a parte, non prendertela, netti sono semplicemente irreali.
Sul lordo è solamente....praticamente impossibile (mi salvo una piccola percentuale di possibilità solo perchè attualmente ho solo i dati dell' Indagine Retributiva Generale 2004 ma messi in un modo un po' rozzo) :)

golftdi
27-07-2005, 11:32
Ciao raga mi inserisco nella discussione visto che tra poco penso di andare a lavorare al Monte dei Paschi.
Ho vinto il concorso e mi devono far sapere la destinazione.
Contratto a tempo indeterminato e dovrei iniziare alla cassa.
poi visto che sono laureato e a novembre faccio l'esame per promotore spero mi facciano fare altro...
cmq quanto prenderò di stipendio?
grazie

Vanelder
27-07-2005, 12:33
cmq quanto prenderò di stipendio?
grazie

Premesso che ovviamente superminimo e eltre agevolazioni dipendono non solo da banca a banca ma addirittura da persona a persona, qui http://www.cnel.it/archivio/contratti_lavoro/BDCL.asp prova a vedere se trovi i livelli minimi per i contratti delle aziende di credito, e almeno puoi farti un'idea, certamente molto molto spannometrica :)

Nerosto
29-07-2005, 08:26
Mi sto chiedendo come alcuni istituti bancari assumano diplomati quando tutti chiedono almeno la laurea anche per scrivere una lettera :ciapet:

Perchè c'è gente che con una laurea ancora nn la sa scrivere una lettera...e non si fa per dire! :read:
Per fortuna che c'è ancora chi preferisce e assume i "diplomati capaci" al posto di certi vitelloni laureati che non sanno nemmeno come ci sono arrivati a discutere la tesi... :banned:

Vanelder
29-07-2005, 08:31
Perchè c'è gente che con una laurea ancora nn la sa scrivere una lettera...e non si fa per dire! :read:
Per fortuna che c'è ancora chi preferisce e assume i "diplomati capaci" al posto di certi vitelloni laureati che non sanno nemmeno come ci sono arrivati a discutere la tesi... :banned:

Beh, che la laurea non sia sinonimo di intelligenza non c'è alcun dubbio :)
Però non spingerei nemmeno il ragionamento sul piano opposto, non è che il non averla sia una patente di buon senso ;) il discorso è un altro, giusto o sbagliato, oggi la laurea, specie se breve, è sempre più il requisito "minimo" :)

Nerosto
29-07-2005, 08:36
Beh, che la laurea non sia sinonimo di intelligenza non c'è alcun dubbio :)
Però non spingerei nemmeno il ragionamento sul piano opposto, non è che il non averla sia una patente di buon senso ;) il discorso è un altro, giusto o sbagliato, oggi la laurea, specie se breve, è sempre più il requisito "minimo" :)

Si,si, ci mancherebbe...era solo per dire che comunque non c'è nulla di male se viene assunto ancora qualcuno che non ha preso la laurea,ma che magari è in gamba...

Vanelder
29-07-2005, 08:43
Si,si, ci mancherebbe...era solo per dire che comunque non c'è nulla di male se viene assunto ancora qualcuno che non ha preso la laurea,ma che magari è in gamba...

Certo, assolutamente :) posso dirti però che in 4 anni di azienda non ho mai assunto alcuno, eccezion fatta per ruoli di support staff, che non fosse laureato, non per scelta mia ma per precisa policy aziendale (che, mi ripeto, può anche essere miope, in alcuni casi :) ) .
In altre parole, quello che tu dici è assolutamente giusto in teoria e su un piano etico ma ormai sempre meno applicato su un piano pratico :)

Nerosto
29-07-2005, 09:05
Hai ragione...ma purtroppo chi,evidentemente,non ha esperienza come me, vede le cose sempre come alla fine non sono! :mbe: (scusa la struttura)
E' interessante imparare da chi sa come stanno le cose concretamente! Grazie! :rolleyes:

Vanelder
29-07-2005, 09:11
Hai ragione...ma purtroppo chi,evidentemente,non ha esperienza come me, vede le cose sempre come alla fine non sono! :mbe: (scusa la struttura)
E' interessante imparare da chi sa come stanno le cose concretamente! Grazie! :rolleyes:

Non ho capito se sei sarcastico o meno :D cmq andiamo verso un mondo nemmeno di laureati ma di masterizzati, alemno per le posizioni più alte :)

Nerosto
29-07-2005, 09:18
Non ho capito se sei sarcastico o meno :D cmq andiamo verso un mondo nemmeno di laureati ma di masterizzati, alemno per le posizioni più alte :)
Ma no giuro,non è sarcasmo!!! Dicevo davvero...io sono studente all'Univ e spesso mi rendo conto di essere un sognatore,poi mi scontro con la realtà e BUMMM :doh:
Prima o poi pagherò questo aspetto del mio carattere(ora parlo a prescindere dal discorso sui laureati o meno...)!Diciamo che è uno sfogo.
Ahhh,ma che intendi x masterizzati?

Vanelder
29-07-2005, 09:20
Ma no giuro,non è sarcasmo!!! Dicevo davvero...io sono studente all'Univ e spesso mi rendo conto di essere un sognatore,poi mi scontro con la realtà e BUMMM :doh:
Prima o poi pagherò questo aspetto del mio carattere(ora parlo a prescindere dal discorso sui laureati o meno...)!Diciamo che è uno sfogo.
Ahhh,ma che intendi x masterizzati?

Sorry, ho usato un espressione gergale. Intendo le persone che hanno, oltre alla laurea, un master (tipo l' MBA, per intenderci...)

Nerosto
29-07-2005, 09:23
[QUOTE=Vanelder]Sorry, ho usato un espressione gergale. Intendo le persone che hanno, oltre alla laurea, un master (tipo l' MBA, per intenderci...)
:confused: :confused: :confused: Mi tocchera anche fare il master...ok! :cool:

Cfranco
29-07-2005, 11:04
Sono finiti gli anni delle vacche grasse in banca , chi ha avuto la botta di cu#@ di farsi assumere fino a 3-4 anni fa prende stipendi molto buoni , adesso invece si tira cinghia , i benefit sono ancora molti ( in primis é un posto a prova di bomba e si lavora poco ) ma la paga é ormai allineata a quella delle altre aziende .
Resta la cattiva abitudine , ormai cronica , di assumere in gran parte raccomandati e parenti vari , per cui se non si rientra nella categoria la porta é dannatamente stretta .

Vanelder
29-07-2005, 11:10
[QUOTE=Vanelder]Sorry, ho usato un espressione gergale. Intendo le persone che hanno, oltre alla laurea, un master (tipo l' MBA, per intenderci...)
:confused: :confused: :confused: Mi tocchera anche fare il master...ok! :cool:

Master Business Administration (alla Bocconi, per esempio, eccellente università, anche se un tantino sopravvalutata e, sopratutto, con il difetto di produrre montati in quantità industriale...)
Cmq si vive bene anche senza master o con un master un po' diverso. Poi dipende che si vuole fare nella vita, la multinazionale non è certo l'unica buona realtà lavorativa del globo :)

Espinado
29-07-2005, 11:27
in realtà dovresti fare la grande distinzione tra master post e pre experience, i primi sono veramente "qualcosa in più" gli altri non direi.

Vanelder
29-07-2005, 11:36
in realtà dovresti fare la grande distinzione tra master post e pre experience, i primi sono veramente "qualcosa in più" gli altri non direi.

Non volevo complicare troppo le cose :) cmq hai ragione :) anche se conosco persone che hanno fatto l'MBA dopo un'espeienza lavorativa solo teorica e ...sono stati cmq baciati dagli dei ;)

Espinado
29-07-2005, 12:19
e vabbé ma siamo in italia, mi spieghi a cosa serve un mba se non hai esperienza lavorativa? Ok per il titolo ma certa roba ha solo senso se ti sei già confrontato con la realtà lavorativa.

Vanelder
29-07-2005, 12:27
e vabbé ma siamo in italia, mi spieghi a cosa serve un mba se non hai esperienza lavorativa? Ok per il titolo ma certa roba ha solo senso se ti sei già confrontato con la realtà lavorativa.

Credimi, putroppo non è così :( teoricamente per poter fare l'MBA bisogna avere davvero lavorato ma....va beh, lasciamo perdere che è un terreno minato e molto pericoloso per me.... ;)

Nerosto
29-07-2005, 14:12
Scusate signori fatemi capire...io sono molto meno esperto!Che differenza c'è tra master pre e post?

Nerosto
29-07-2005, 14:14
Ah volevo chiedere un'altra cosa(a proposito di Bocconi...):conta davvero il nome dell'Univ dalla quale esci? O è un luogo comune?Esiste o no ancora la meritocrazia!? :mbe:

Vanelder
29-07-2005, 14:15
Scusate signori fatemi capire...io sono molto meno esperto!Che differenza c'è tra master pre e post?

In estrema sintesi il primo non presuppone l'esperienza lavorativa, il secondo si. Il secondo è, effettivamente, più qualificante ed è visto meglio dalle aziende anche perchè, in alcuni casi, implica riunciare x un anno al lavoro e quindi mettersi molto in gioco. ;)

Vanelder
29-07-2005, 14:23
Ah volevo chiedere un'altra cosa(a proposito di Bocconi...):conta davvero il nome dell'Univ dalla quale esci? O è un luogo comune?Esiste o no ancora la meritocrazia!? :mbe:

Conta anche se meno di una volta. Della Bocconi non si può che parlare bene sotto molti punti di vista, però è un dato di fatto che sforna troppi montati (oltrechè tantissimi ottimi elementi, beninteso...compreso...un valido moderatore :D ) e questo pesa eccome in un'azienza....

Fradetti
29-07-2005, 14:26
Resta la cattiva abitudine , ormai cronica , di assumere in gran parte raccomandati e parenti vari , per cui se non si rientra nella categoria la porta é dannatamente stretta .

Un mio compagno di classe..... uscito con il mio stesso voto dallo scientifico ha la banca già pronto ad assumerlo (padre direttore di filiale) ed è indeciso se fare o non fare l'uni :mad: :mad: :mad:

Io non ci andrei comunque, però la cosa mi sta sulle balle

Nerosto
29-07-2005, 18:40
Conta anche se meno di una volta. Della Bocconi non si può che parlare bene sotto molti punti di vista, però è un dato di fatto che sforna troppi montati (oltrechè tantissimi ottimi elementi, beninteso...compreso...un valido moderatore :D ) e questo pesa eccome in un'azienza....
Vanelder,mi sembra di capire che tu fai o hai fatto assunzioni per la tua azienda: come vedresti un neolaureato,per esempio, dell'Università di Lecce(Facoltà di Economia,Corso in Management Aziendale). Voglio dire che peso gli daresti rispetto ad un Bocconiano?

Vanelder
29-07-2005, 19:11
Vanelder,mi sembra di capire che tu fai o hai fatto assunzioni per la tua azienda: come vedresti un neolaureato,per esempio, dell'Università di Lecce(Facoltà di Economia,Corso in Management Aziendale). Voglio dire che peso gli daresti rispetto ad un Bocconiano?

Mi sono occupato di selezione, all'inizio. Ora il mio ramo è compensation e gestione, tra le mie responsabilità c'è l'analisi dei livelli retributivi del mercato, anche se più sul particolare comparto nel quale la mia azienda opera piuttosto che su quello generale. Tra le altre cose elaboro le proposte economiche. Ciò premesso (per farti capire che io non valuto più le persone, quello è compito dei colleghi della selezione) il vento amico mio tira nettamente dalla parte del bocconiano perchè, è onesto riconoscerlo, la preparazione che la bocconi da è eccellente, almeno ad Ec. Aziendale (altri indirizzi meno) molto più vendibile di una università non solo del sud ma anche di molte del nord. Diciamo che il bocconiano parte con un piede migliore nella considerazione di molte aziende.
Poi, ovviamente, si parla sempre in generale :)

Nerosto
29-07-2005, 19:31
Mi sono occupato di selezione, all'inizio. Ora il mio ramo è compensation e gestione, tra le mie responsabilità c'è l'analisi dei livelli retributivi del mercato, anche se più sul particolare comparto nel quale la mia azienda opera piuttosto che su quello generale. Tra le altre cose elaboro le proposte economiche. Ciò premesso (per farti capire che io non valuto più le persone, quello è compito dei colleghi della selezione) il vento amico mio tira nettamente dalla parte del bocconiano perchè, è onesto riconoscerlo, la preparazione che la bocconi da è eccellente, almeno ad Ec. Aziendale (altri indirizzi meno) molto più vendibile di una università non solo del sud ma anche di molte del nord. Diciamo che il bocconiano parte con un piede migliore nella considerazione di molte aziende.
Poi, ovviamente, si parla sempre in generale :)
Beh,mi duole ammetterlo...ma è così,cioè come immaginavo,come evidentemente è la realtà!Cmq un appello a tutti i selezionatori d'Italia :help: : Date una buona chance anche a chi esce dalle facoltà "minori",quelle del sud...anche noi potremmo cavarcela! :)

Drauger
31-07-2005, 10:11
Sono finiti gli anni delle vacche grasse in banca , chi ha avuto la botta di cu#@ di farsi assumere fino a 3-4 anni fa prende stipendi molto buoni , adesso invece si tira cinghia , i benefit sono ancora molti ( in primis é un posto a prova di bomba e si lavora poco ) ma la paga é ormai allineata a quella delle altre aziende .
Resta la cattiva abitudine , ormai cronica , di assumere in gran parte raccomandati e parenti vari , per cui se non si rientra nella categoria la porta é dannatamente stretta .
scusa, sulla base di cosa sostieni che in banca si lavora poco!?

forse perché una volta ci sei entrato e hai letto sulla porta l'orario si apertura dello sportello!?
o forse perché qcn ha detto (giustamente) che l'orario "da contratto" è (mediamente in italia, in alto adige ad esempio è un po' diverso) 8.15-13.25 / 14.25-16.45!?

Hai idea di quante volte sono rimasto dentro fin le 7 di sera o anche più!? dimenticandomi il mito che chi lavora in banca alle 17 è già a casa!!!

ma per piacere! :nono:

Vanelder
31-07-2005, 10:22
scusa, sulla base di cosa sostieni che in banca si lavora poco!?

forse perché una volta ci sei entrato e hai letto sulla porta l'orario si apertura dello sportello!?
o forse perché qcn ha detto (giustamente) che l'orario "da contratto" è (mediamente in italia, in alto adige ad esempio è un po' diverso) 8.15-13.25 / 14.25-16.45!?

Hai idea di quante volte sono rimasto dentro fin le 7 di sera o anche più!? dimenticandomi il mito che chi lavora in banca alle 17 è già a casa!!!

ma per piacere! :nono:

Beh, certamente non è giusto giudicare l'orario dei bancari semplicemente guardando gli orari di sportello, ovviamente il back office va avanti molto più a lungo e presumo sia anche altrettanto impegnativo :) detto questo, permettimi solo una piccolissima notazione : tu dici "fino alle 7 di sera o anche di più" beh, ad es per me spesso questa è la norma, ahimè, mentre, stando almeno a quanto mi dice qualche amico e compagno di università che in banca ci lavora, certi orari nelle agenzie di credito costituiscono un'eccezione, tutto qui, senza polemica :) tra l'atro non è "quanto" si lavora ma "come" si lavora: 8 ore stressanti possono essere molto peggio di 12 in tutto relax, indipendetemente dal settore :)

Drauger
31-07-2005, 11:45
Beh, certamente non è giusto giudicare l'orario dei bancari semplicemente guardando gli orari di sportello, ovviamente il back office va avanti molto più a lungo e presumo sia anche altrettanto impegnativo :) detto questo, permettimi solo una piccolissima notazione : tu dici "fino alle 7 di sera o anche di più" beh, ad es per me spesso questa è la norma, ahimè, mentre, stando almeno a quanto mi dice qualche amico e compagno di università che in banca ci lavora, certi orari nelle agenzie di credito costituiscono un'eccezione, tutto qui, senza polemica :) tra l'atro non è "quanto" si lavora ma "come" si lavora: 8 ore stressanti possono essere molto peggio di 12 in tutto relax, indipendetemente dal settore :)
fondamentalmente non posso che quotarti... ;)

e ti posso assicurare che il lavoro in filiale non è certo rilassante, tutt'altro...

ma non posso tollerare che se ne viene fuori con espressioni come "si lavora poco"! cosa intende? l'orario? o che i bancari non fanno niente? mi fan girare le *** queste cose...

Vanelder
31-07-2005, 11:53
e ti posso assicurare che il lavoro in filiale non è certo rilassante, tutt'altro...

ma non posso tollerare che se ne viene fuori con espressioni come "si lavora poco"! cosa intende? l'orario? o che i bancari non fanno niente? mi fan girare le *** queste cose...

Maneggiare soldi o esserne responsabile non può essere certamente rilassante se si arrivano ad erogare "indennità di cassa" apposta o se molti bancari stipulano assicurazioni contro "imprevisti" che hanno a che fare proprio con questo quindi mi guardo bene dall'affermare che si lavori poco in banca, anche perchè è sempre antipatico fare affermazioni del genere che suscitano reazioni, giustamente piaccate. L'avessero detto a me mi sarei arrabbiato anche di più :) però è anche possibile che si sia spiegato male e che intendesse altro :)

Cfranco
31-07-2005, 16:26
scusa, sulla base di cosa sostieni che in banca si lavora poco!?


forse perché una volta ci sei entrato e hai letto sulla porta l'orario si apertura dello sportello!?
o forse perché qcn ha detto (giustamente) che l'orario "da contratto" è (mediamente in italia, in alto adige ad esempio è un po' diverso) 8.15-13.25 / 14.25-16.45!?
O forse perché in Banca ci lavoro ? ;)
Hai idea di quante volte sono rimasto dentro fin le 7 di sera o anche più!? dimenticandomi il mito che chi lavora in banca alle 17 è già a casa!!!

ma per piacere! :nono:
Intanto quantità di lavoro e orario non sono proporzionali , ci si può grattare le p@##e per 10 ore al giorno e segnarne 2 e mezza come straordinari , poi statisticamente vedo che per uno che lavora ce ne sono almeno 5 che non fanno una cippa , quindi mediamente si lavora poco , se tu sei quello che tira su la statistica ... sappi che nessuno ti darà mai una promozione per questo .

Vanelder
31-07-2005, 16:32
;)

sappi che nessuno ti darà mai una promozione per questo .

ma scusa non avete avanzamenti di carierra basati sulle performance? Niente MBO? Niente valutazioni? :confused: :confused:

Cfranco
31-07-2005, 19:32
ma scusa non avete avanzamenti di carierra basati sulle performance? Niente MBO? Niente valutazioni? :confused: :confused:

1 - Non sono un bancario , ma un consulente esterno ( cioé quello che fa effettivamente il lavoro ) .
2 - ma ... :rotfl: ma tu credi che in una azienda medio-grande ci sia qualcuno che guarda quanto lavori ? quelli che lavorano di più in genere sono penalizzati nella carriera , perché quando lavori immancabilmente vai a rompere le scatole ai grossi sederi piazzati sulle poltronissime , chiedendo loro di fare quel piccolissimo sforzo :nonsifa: , per far carriera quei sederi li devi baciare e basta , nell' ufficio dove lavoro ci sono una ventina di bancari , il premio produzione lo hanno preso tutti , anche quello che passa tutto il giorno a navigare nei siti porno , tutti tranne uno ... quello che tira avanti la baracca :banned:

Vanelder
31-07-2005, 20:01
1 - Non sono un bancario , ma un consulente esterno ( cioé quello che fa effettivamente il lavoro ) .
2 - ma ... :rotfl: ma tu credi che in una azienda medio-grande ci sia qualcuno che guarda quanto lavori ? quelli che lavorano di più in genere sono penalizzati nella carriera , perché quando lavori immancabilmente vai a rompere le scatole ai grossi sederi piazzati sulle poltronissime , chiedendo loro di fare quel piccolissimo sforzo :nonsifa: , per far carriera quei sederi li devi baciare e basta , nell' ufficio dove lavoro ci sono una ventina di bancari , il premio produzione lo hanno preso tutti , anche quello che passa tutto il giorno a navigare nei siti porno , tutti tranne uno ... quello che tira avanti la baracca :banned:

Dai, non fare del qualunquismo... ;) ci sono aziende e aziende come ci sono persone e persone. Posso garantirti che in quasi tutte le multinazionali di buon livello se non lavori nella migliore delle ipotesi la carriera è freezata, se non peggio...

Cfranco
31-07-2005, 22:09
Dai, non fare del qualunquismo... ;) ci sono aziende e aziende come ci sono persone e persone. Posso garantirti che in quasi tutte le multinazionali di buon livello se non lavori nella migliore delle ipotesi la carriera è freezata, se non peggio...
Hai mai letto Dilbert ?
Quella é la verità disegnata , anzi , a volte la realtà é persino peggiore :stordita:

Se la tua definizione di "lavoro" é fare politica tentando di fregare i colleghi rifilando loro le rogne tenendoti i meriti e adulando il capo come un cagnolino scodinzolante , allora hai ragione .

Vanelder
01-08-2005, 02:06
Hai mai letto Dilbert ?
Quella é la verità disegnata , anzi , a volte la realtà é persino peggiore :stordita:

Se la tua definizione di "lavoro" é fare politica tentando di fregare i colleghi rifilando loro le rogne tenendoti i meriti e adulando il capo come un cagnolino scodinzolante , allora hai ragione .

La mia definzione di lavoro non è rilevante, comunque non penso sia particolarmenre diversa dalla tua. Però trovo, e ho sempre trovato, tra l'irritante ed il patetico il dire che chi fa carriera lo fa xchè lecca il culo e scarica le rogne, come se l'Italia fosse, anche in questo, il regno solitario della diversità, ovviamente più nera. La realtà è che, a fronte dell'indubbia esistenza di fenomeni come quelli che tu descrivi, esistono tante, tantissime realtà dove la comptetizione è esasperata, dove si viene valutati con strumenti che almeno cercano di essere oggettivi, realtà dove la carriera che si può fare e i benefici economici che si possono raggiungere sono legati non solo alla disponibilità al sacrificio ma anche al talento individuale, aspetto questo che i paladini dell'egualitarismo a tutti i costi e i sacerdoti del minimo sindacale vedono come il fumo negli occhi.
Poi se fa più comodo mantenere una visione tra il provinciale e il vittimistico dicendo che tutto va male, che il mondo del lavoro è crudele e cinico perchè vanno sempre e solo avanti i furbi ed i leccaculo (non dico certo che questo non accade mai, naturalmente, ma solo che, oggettivamente, accade meno rispetto al passato, proprio per l'affermarsi anche da noi di sistemi di valutazione della prestazione, MBO ecc ) allora fate pure ma non rendete un buon servizio nè alla verità nè al nostro bistrattatissimo (troppe volte a prescindere) Paese. :rolleyes:

Cfranco
01-08-2005, 08:04
Guarda che il discorso é generale , mica solo in Italia funziona così , Scott Adams ( il disegnatore di Dilbert ) é americano e i mali delle grosse aziende , sono generalizzati .
Francamente di ambienti dove si viene valutati secondo la bravura piuttosto che secondo le simpatie / il modo di vestire / quanto si é bravi a parlare / i parenti , non ne ho mai visti , di sicuro non ne esistono nel campo dell' IT e di sicuro non ce ne sono in ambiente bancario .

Vanelder
01-08-2005, 08:08
Guarda che il discorso é generale , mica solo in Italia funziona così , Scott Adams ( il disegnatore di Dilbert ) é americano e i mali delle grosse aziende , sono generalizzati .
Francamente di ambienti dove si viene valutati secondo la bravura piuttosto che secondo le simpatie / il modo di vestire / quanto si é bravi a parlare / i parenti , non ne ho mai visti , di sicuro non ne esistono nel campo dell' IT e di sicuro non ce ne sono in ambiente bancario .

I mali ma anche i beni, solo che se si vogliono vedere solo i secondi...

E poi scusa, fammi capire perchè metti insieme l'essere valutati secondo la bravura e la simpatia , il modo di vestire ecc che con la bravura non c'entrano alcunchè? :confused:

Nerosto
01-08-2005, 08:29
La mia definzione di lavoro non è rilevante, comunque non penso sia particolarmenre diversa dalla tua. Però trovo, e ho sempre trovato, tra l'irritante ed il patetico il dire che chi fa carriera lo fa xchè lecca il culo e scarica le rogne, come se l'Italia fosse, anche in questo, il regno solitario della diversità, ovviamente più nera. La realtà è che, a fronte dell'indubbia esistenza di fenomeni come quelli che tu descrivi, esistono tante, tantissime realtà dove la comptetizione è esasperata, dove si viene valutati con strumenti che almeno cercano di essere oggettivi, realtà dove la carriera che si può fare e i benefici economici che si possono raggiungere sono legati non solo alla disponibilità al sacrificio ma anche al talento individuale, aspetto questo che i paladini dell'egualitarismo a tutti i costi e i sacerdoti del minimo sindacale vedono come il fumo negli occhi.
Poi se fa più comodo mantenere una visione tra il provinciale e il vittimistico dicendo che tutto va male, che il mondo del lavoro è crudele e cinico perchè vanno sempre e solo avanti i furbi ed i leccaculo (non dico certo che questo non accade mai, naturalmente, ma solo che, oggettivamente, accade meno rispetto al passato, proprio per l'affermarsi anche da noi di sistemi di valutazione della prestazione, MBO ecc ) allora fate pure ma non rendete un buon servizio nè alla verità nè al nostro bistrattatissimo (troppe volte a prescindere) Paese. :rolleyes:
Scusa,ma non eri tu che tra un bocconiano ed un altro qualsiasi neolaureato prefereriresti il primo? :rolleyes: Sicuramente non conosci le capacità degli studenti delle altre Università,perchè non puoi sapere come effettivamente si studi in tutte le Univ d'Italia...eppure per te questo è relativo xchè "Bocconi" è "migliore"!E' così è vero che si entra in banca spesso per raccomandazione;si fa carriera prima se lo stesso Santo in paradiso ti sta sempre dietro:anche quando non lavori come il collega che meriterebbe di più;così è vero che nelle università i Prof. ci lasciano intere generazioni di figli e nipoti ed i nostri ricercatori più bravi stanno in America o Australia...Insomma la meritocrazia,come già avevo scritto, non è più una regola,ma forse non lo è mai stata!E ci sono le eccezioni è vero,ma eccezioni...

Vanelder
01-08-2005, 08:31
Scusa,ma non eri tu che tra un bocconiano ed un altro qualsiasi neolaureato prefereriresti il primo? :rolleyes: Sicuramente non conosci le capacità degli studenti delle altre Università,perchè non puoi sapere come effettivamente si studi in tutte le Univ d'Italia...eppure per te questo è relativo xchè "Bocconi" è "migliore"!E' così è vero che si entra in banca spesso per raccomandazione;si fa carriera prima se lo stesso Santo in paradiso ti sta sempre dietro:anche quando non lavori come il collega che meriterebbe di più;così è vero che nelle università i Prof. ci lasciano intere generazioni di figli e nipoti ed i nostri ricercatori più bravi stanno in America o Australia...Insomma la meritocrazia,come già avevo scritto, non è più una regola,ma forse non lo è mai stata!E ci sono le eccezioni è vero,ma eccezioni...

Ma hai letto quello che ho scritto io o hai letto quello che hai voluto capire tu? :rolleyes:

Vanelder
01-08-2005, 08:45
Tutto avrei pensato in vita mia ma non di fare quello che difende i bocconiani... :muro: Io ho scritto che "nella considerazione di molte aziende il bocconiano..." parte avvantaggiato. Ho forse scritto che "ritengo i bocconiani migliori di altri" ? No, e allora per favore leggiamo meglio... :rolleyes: Io non ho fatto la Bocconi, non mi ritengo inferiore a chi l'ha fatta ma questo non mi impedisce di riconoscere in quell'Isitituto un centro di eccellenza...certo che l'obiettivitità non la si compra un tot al kg...
Non so come si studi in tutte le università d'Italia? Ma certo che no, ovviamente, anche se per mestiere ne devo avere un'idea un pelino più precisa della tua...e se la Bocconi ha un nome che moltre altre università non hanno il motivo non è certo politico a meno di non voler fare, al solito, vittimismo di bassa lega. Ovviamente ha le sue pecche, eccome, prima fra tutte una autoreferienzialità spaventosa e la convinzione che instilla nei suoi allievi di essere "il meglio, la creme della creme" e altre scemenze simili, e infatti ogni tanto è divertente legnare qualche bocconiano pallone gonfiato, ce ne sono in quantità industriale...

Nerosto
01-08-2005, 08:56
Ma hai letto quello che ho scritto io o hai letto quello che hai voluto capire tu? :rolleyes:
Ho colto il concetto di competizione...obiettivi raggiungibili attraverso il sacrificio ed il talento individuale...sistemi di valutazioni delle prestazioni che oggi rispetto al passato esistono e funzionano! Credo che sia un pò troppo. Non fa bene il disfattismo a tutti i costi e su questo sono d'accordo,ma non credo che le cose stiano proprio come tu le abbia illustrate(andranno così nella tua azienda e sicuramente da quello che scrivi sei una persona che si sforza affinchè certe realtà cambino...ti si può augurare solo bene!).E' vero che forse qualcosa si sta muovendo e si sta cercando di invertire le tendenze;ma succede perchè abbiamo preso coscienza di ciò che obbiettivamente non funziona e dobbiamo continuare a non chiudere gli occhi!

Vanelder
01-08-2005, 09:02
Ho colto il concetto di competizione...obiettivi raggiungibili attraverso il sacrificio ed il talento individuale...sistemi di valutazioni delle prestazioni che oggi rispetto al passato esistono e funzionano! Credo che sia un pò troppo. Non fa bene il disfattismo a tutti i costi e su questo sono d'accordo,ma non credo che le cose stiano proprio come tu le abbia illustrate(andranno così nella tua azienda e sicuramente da quello che scrivi sei una persona che si sforza affinchè certe realtà cambino...ti si può augurare solo bene!).E' vero che forse qualcosa si sta muovendo e si sta cercando di invertire le tendenze;ma succede perchè abbiamo preso coscienza di ciò che obbiettivamente non funziona e dobbiamo continuare a non chiudere gli occhi!

Ci risiamo :( non ho scritto che le cose stiano così ovunque, non ho le fette di salame sugli occhi primo perchè il salame mi piace e non vorrei sprecarlo così :D secondo perchè tra le mie responsabilità c'è il benchmark costante con quello che il mercato offre e con ciò che le altre aziende fanno, in ambito HR.
So perfettamente che ci sono distorsioni, problemi, ingiustizie e casini vari, magari più difficilmente sopportabili in realtà più piccole dove il rapporto con il "padrone" si fa sentire maggiormente. Quello che ho indicato è una linea di tendenza al miglioramento, la notazione che molto è stato fatto e che il disfattismo crea solo scuse e alle scuse, al dire "quello è arrivato + avanti di me xchè conosce tizio, conosce caio ecc" ci si abitua fin da piccoli, con tantissimi genitori che proteggono in maniera sconsiderata i propri figli creandogli scuse o dandogli la possibilità di usarle.

Nerosto
01-08-2005, 09:06
Tutto avrei pensato in vita mia ma non di fare quello che difende i bocconiani... :muro: Io ho scritto che "nella considerazione di molte aziende il bocconiano..." parte avvantaggiato. Ho forse scritto che "ritengo i bocconiani migliori di altri" ? No, e allora per favore leggiamo meglio... :rolleyes: Io non ho fatto la Bocconi, non mi ritengo inferiore a chi l'ha fatta ma questo non mi impedisce di riconoscere in quell'Isitituto un centro di eccellenza...certo che l'obiettivitità non la si compra un tot al kg...
Non so come si studi in tutte le università d'Italia? Ma certo che no, ovviamente, anche se per mestiere ne devo avere un'idea un pelino più precisa della tua...e se la Bocconi ha un nome che moltre altre università non hanno il motivo non è certo politico a meno di non voler fare, al solito, vittimismo di bassa lega. Ovviamente ha le sue pecche, eccome, prima fra tutte una autoreferienzialità spaventosa e la convinzione che instilla nei suoi allievi di essere "il meglio, la creme della creme" e altre scemenze simili, e infatti ogni tanto è divertente legnare qualche bocconiano pallone gonfiato, ce ne sono in quantità industriale...
Ok,scusa se ti ho offeso,non era affatto mia intenzione!E sicuramente tu hai molta più esperienza di me,non mi paragono minimamente...ma era il concetto di "partire avvantaggiati" che già non mi sta bene...questa è una realtà che non dipende da te per cui è ovvio che non potrei mai prendermela con te!
Perdonami se sono stato irrispettoso,ma certe discussioni mi prendono il fegato... :(

Nerosto
01-08-2005, 09:09
Ci risiamo :( non ho scritto che le cose stiano così ovunque, non ho le fette di salame sugli occhi primo perchè il salame mi piace e non vorrei sprecarlo così :D secondo perchè tra le mie responsabilità c'è il benchmark costante con quello che il mercato offre e con ciò che le altre aziende fanno, in ambito HR.
So perfettamente che ci sono distorsioni, problemi, ingiustizie e casini vari, magari più difficilmente sopportabili in realtà più piccole dove il rapporto con il "padrone" si fa sentire maggiormente. Quello che ho indicato è una linea di tendenza al miglioramento, la notazione che molto è stato fatto e che il disfattismo crea solo scuse e alle scuse, al dire "quello è arrivato + avanti di me xchè conosce tizio, conosce caio ecc" ci si abitua fin da piccoli, con tantissimi genitori che proteggono in maniera sconsiderata i propri figli creandogli scuse o dandogli la possibilità di usarle.
:ave: Concordo,l'ho detto che il disfattismo a tutti i costi non mi piace affato.Starò più attento la prox volta...

Vanelder
01-08-2005, 09:12
Ok,scusa se ti ho offeso,non era affatto mia intenzione!E sicuramente tu hai molta più esperienza di me,non mi paragono minimamente...ma era il concetto di "partire avvantaggiati" che già non mi sta bene...questa è una realtà che non dipende da te per cui è ovvio che non potrei mai prendermela con te!
Perdonami se sono stato irrispettoso,ma certe discussioni mi prendono il fegato... :(

1) Non mi hai offeso minimamente :) è solo che è frustrante quando ti fanno dire cose che non hai detto ma capisco la buona fede :)
2) Circa l'esperienza...qualcuno ha scritto: "non è altro che il nome che gli uomini danno ai loro errori" ho solo picchiato la faccia contro certe realtà prima di te, per motivi credo esclusivamente anagrafici :)
3) Comprendo che possa essere fastidioso (enorme eufemismo) il discorso del "partire svantaggiati" ma tu mi avevi chiesto un parere per quello che so e io ti ho dato appunto un parere per quello che mi pare sia la realtà dal mio punto di osservazione, volevo essere onesto non gradevole da leggere
4) Credo profondamente nel talento e nel lavoro, se si è bravi ci se la fa, quasi sempre, anche contro tutti e tutto...non posso che auguratelo, davvero di cuore :)

Nerosto
01-08-2005, 09:15
1) Non mi hai offeso minimamente :) è solo che è frustrante quando ti fanno dire cose che non hai detto ma capisco la buona fede :)
2) Circa l'esperienza...qualcuno ha scritto: "non è altro che il nome che gli uomini danno ai loro errori" ho solo picchiato la faccia contro certe realtà prima di te, per motivi credo esclusivamente anagrafici :)
3) Comprendo che possa essere fastidioso (enorme eufemismo) il discorso del "partire svantaggiati" ma tu mi avevi chiesto un parere per quello che so e io ti ho dato appunto un parere per quello che mi pare sia la realtà dal mio punto di osservazione, volevo essere onesto non gradevole da leggere
4) Credo profondamente nel talento e nel lavoro, se si è bravi ci se la fa, quasi sempre, anche contro tutti e tutto...non posso che auguratelo, davvero di cuore :)
Grazie

Vanelder
01-08-2005, 09:18
Grazie

:mano:

Cfranco
01-08-2005, 11:41
I mali ma anche i beni, solo che se si vogliono vedere solo i secondi...

E poi scusa, fammi capire perchè metti insieme l'essere valutati secondo la bravura e la simpatia , il modo di vestire ecc che con la bravura non c'entrano alcunchè? :confused:
Un attimo , perché forse qualcosa nel mio discorso non si é capito .
La valutazione secondo la bravura di una persona é totalmente estranea al settore IT , e la motivazione é semplice , chi decide le promozioni non sa nulla e nulla comprende riguardo al campo tecnologico , i "capi" sono al 99% gente che non ha alcuna esperienza lavorativa nell' IT , e quindi tende a favorire quelli vestiti meglio , quelli che la sanno raccontare giusta , quelli più simpatici ...
Un caso emblematico é quello del lavoratore che si é fatto per due mesi un mazzo tanto ( tipo 14-16 ore di lavoro al giorno , restando a dormire in azienda spesso e volentieri ) solo per essere richiamato poi perché "si presenta al lavoro vestito male e spesso si toglie le scarpe in ufficio" .
Un capo totalmente a digiuno di conoscenza assume sempre quello che "sa tutto" , ha sempre la risposta pronta ed é inevitabilmente un sì convinto .

Vanelder
01-08-2005, 13:05
Un attimo , perché forse qualcosa nel mio discorso non si é capito .
La valutazione secondo la bravura di una persona é totalmente estranea al settore IT , e la motivazione é semplice , chi decide le promozioni non sa nulla e nulla comprende riguardo al campo tecnologico , i "capi" sono al 99% gente che non ha alcuna esperienza lavorativa nell' IT , e quindi tende a favorire quelli vestiti meglio , quelli che la sanno raccontare giusta , quelli più simpatici ...
Un caso emblematico é quello del lavoratore che si é fatto per due mesi un mazzo tanto ( tipo 14-16 ore di lavoro al giorno , restando a dormire in azienda spesso e volentieri ) solo per essere richiamato poi perché "si presenta al lavoro vestito male e spesso si toglie le scarpe in ufficio" .
Un capo totalmente a digiuno di conoscenza assume sempre quello che "sa tutto" , ha sempre la risposta pronta ed é inevitabilmente un sì convinto .

Mah, posso parlare di IT solo per quello che concerne la nostra divisione IM (i sistemi informativi) non per altre esperienze ma mi sembrerebbe logico che nel vostro settore, se possibile ancora + che in altri, le competenze dovrebbero essere tutto...detto questo però e detto che è senz'altro sbagliato giudicare una persona solo per l'aspetto è anche vero che un minimo di decenza e rispetto per la forma io lo pretendo. Si tratta di equilibrio.

alam
03-10-2006, 10:19
Sono finiti gli anni delle vacche grasse in banca

UP :D


ci sono news? com'e' la situazione attuale?

ma soprattutto ....
qli sono le caratteristiche *richieste* per un impiego bancario ?

VaiLuca
03-10-2006, 11:36
Lavoro in una corporate bank (assunto da un anno).
Gestiamo flussi finanziari di milioni euro.
Pagamenti per milioni di euro.
Affidiamo le imprese per milioni di euro.
Lavoro dalle 8.30 alle 19.30 con un'ora di pausa pranzo.
Sono laureato.
Se succede qualcosa rischio di rimetterci il posto e di essere chiamato a rispondere.
Prendo lo stipendio di un impiegato. E sono pure fuori sede, ma non ho una lira di rimborso.

Onde per cui finitela con questa storia.. Sono le banche che guadagnano (giustamente spesso, meno giustamente altre volte).
Noi dipendenti ce la passiamo come tutti gli altri dipendenti italiani.

Saluti.

VaiLuca
03-10-2006, 11:38
P.S. Forse i livelli retributivi degli impiegati base (vedi anche i cassieri con le varie indennità) sono ancora un pò elevati..
Ma paradossalmente più si sale meno proporzionalmente si guadagna rispetto agli altri tipi di lavoro.

killerone
03-10-2006, 12:51
P.S. Forse i livelli retributivi degli impiegati base (vedi anche i cassieri con le varie indennità) sono ancora un pò elevati..
Ma paradossalmente più si sale meno proporzionalmente si guadagna rispetto agli altri tipi di lavoro.


Credo sia un'analisi stringata ma corretta. C'e' anche da dire che, solitamente e soprattutto per banche retail, gli orari lavorativi non sono neacnhe lontanamente paragonabili a quelle di grandi societa'.

smeg47
03-10-2006, 12:55
Lavoro in una corporate bank (assunto da un anno).
Gestiamo flussi finanziari di milioni euro.
Pagamenti per milioni di euro.
Affidiamo le imprese per milioni di euro.
Lavoro dalle 8.30 alle 19.30 con un'ora di pausa pranzo.
Sono laureato.
Se succede qualcosa rischio di rimetterci il posto e di essere chiamato a rispondere.
Prendo lo stipendio di un impiegato. E sono pure fuori sede, ma non ho una lira di rimborso.

Onde per cui finitela con questa storia.. Sono le banche che guadagnano (giustamente spesso, meno giustamente altre volte).
Noi dipendenti ce la passiamo come tutti gli altri dipendenti italiani.

Saluti.

:eek:

esattamente come me......e non lavoro in banca!!!!

coldd
03-10-2006, 13:31
Lavoro in una corporate bank (assunto da un anno).
Gestiamo flussi finanziari di milioni euro.
Pagamenti per milioni di euro.
Affidiamo le imprese per milioni di euro.
Lavoro dalle 8.30 alle 19.30 con un'ora di pausa pranzo.
Sono laureato.
Se succede qualcosa rischio di rimetterci il posto e di essere chiamato a rispondere.
Prendo lo stipendio di un impiegato. E sono pure fuori sede, ma non ho una lira di rimborso.

Onde per cui finitela con questa storia.. Sono le banche che guadagnano (giustamente spesso, meno giustamente altre volte).
Noi dipendenti ce la passiamo come tutti gli altri dipendenti italiani.

Saluti.
in cosa sei laureato che non ricordo?

attualmente sto valutando se proseguire gli studi su "statistica per la finanza" o "per l'assicurazione" , con il primo sai dirmi (dalla tua esperienza) come potrei essere messo per un lavoro in banca?

Espinado
03-10-2006, 14:24
in cosa sei laureato che non ricordo?

attualmente sto valutando se proseguire gli studi su "statistica per la finanza" o "per l'assicurazione" , con il primo sai dirmi (dalla tua esperienza) come potrei essere messo per un lavoro in banca?

ho il sospetto che avessi gia' aperto un thread a proposito. E il risultato era stato il consiglio di metterti il cuore in pace e scegliere quello che piu' ti interessava, tanto l'unica cosa che conta e' il fatto che e' una laurea in statistica.

coldd
03-10-2006, 17:11
ho il sospetto che avessi gia' aperto un thread a proposito. E il risultato era stato il consiglio di metterti il cuore in pace e scegliere quello che piu' ti interessava, tanto l'unica cosa che conta e' il fatto che e' una laurea in statistica.

eh si :nonio: :fagiano:

è che mi sono informato meglio sugli esami diversi, ci sono dei pacchi assurdi (probabilità progredito e matematica statistica progredito) che potrebbero far la differenza tra laurearsi in tempo o in ritardo
assicurativo dicono che trovi lavoro ancora prima di laurearti, da quello che ho visto xo il mondo finanziario mi piace molto
mi pare di ricordare che VaiLuca non aveva risposto nel tread ed era per sentire qlk altra opinione, ovviamente non voglio far sembrare la cosa piu importante di quella che è in realtà, xo è una piccola cosa che potrebbe influrie sul mio futuro lavorativo (ecco, sto gia esagerando, adesso smetto :D )


ciao!

VaiLuca
03-10-2006, 18:46
Statistica per la finanza...
1) Ti apre le porte delle banche d'investimento.. Ossia le fabbriche di prodotto.
Quindi significa lavorare nelle grandi città europee (in Italia forse a Milano) ed è un lavoro massacrante (ore ed ore al terminale dietro grafici,curve ecc), ma molto gratificamente anche dal punto di vista economico (soprattutto all'estero).
Però devi eccellere dal punto di vista accademico ed entri in competizione con ingegneri e matematici puri che spesso hanno la precedenza in questo tipo di lavoro.
A te ti può essere molto d'aiuto una spiccata propensione per la finanza, se c'è.
2) Statistica per l'assicurazione.. Forse è un settore un pochino meno inflazionato, ma il livello complessivo non credo sia pagaronabile. Ora mai la statistica applicata all'assicurazione (ramo d'anni) è una scienza pressochè esatta e consolidata.

Saluti

andrea 250
03-10-2006, 19:11
Statistica per la finanza...
1) Ti apre le porte delle banche d'investimento.. Ossia le fabbriche di prodotto.
Quindi significa lavorare nelle grandi città europee (in Italia forse a Milano) ed è un lavoro massacrante (ore ed ore al terminale dietro grafici,curve ecc), ma molto gratificamente anche dal punto di vista economico (soprattutto all'estero).
Però devi eccellere dal punto di vista accademico ed entri in competizione con ingegneri e matematici puri che spesso hanno la precedenza in questo tipo di lavoro.
A te ti può essere molto d'aiuto una spiccata propensione per la finanza, se c'è.
2) Statistica per l'assicurazione.. Forse è un settore un pochino meno inflazionato, ma il livello complessivo non credo sia pagaronabile. Ora mai la statistica applicata all'assicurazione (ramo d'anni) è una scienza pressochè esatta e consolidata.

Saluti

Tu cosa fai di preciso?

Segui le pratiche di fido?

Sehelaquiel
03-10-2006, 20:10
Statistica per la finanza...
1) Ti apre le porte delle banche d'investimento.. Ossia le fabbriche di prodotto.
Quindi significa lavorare nelle grandi città europee (in Italia forse a Milano) ed è un lavoro massacrante (ore ed ore al terminale dietro grafici,curve ecc), ma molto gratificamente anche dal punto di vista economico (soprattutto all'estero).
Però devi eccellere dal punto di vista accademico ed entri in competizione con ingegneri e matematici puri che spesso hanno la precedenza in questo tipo di lavoro.
A te ti può essere molto d'aiuto una spiccata propensione per la finanza, se c'è.

Molto vero il fatto che e' massacrante come lavoro. Ma dobbiamo approfondire, certe divisioni pagano moltissimo, e non sono difficili, sono solamente massacranti. E ci sono altre divisioni che pagano sempre tantissimo, sono piu' difficili ed intensive, ma richiedono meno ore lavorative.

Quelle piu' pagate (all' inizio) sono solitamente gli IBD (in cui fa parte la tradizionale divisione M&A, ovvero mergers and acquisition, cioe' la divisione che si occupa di controllare ed aiutare con le fusioni, anche finanziandole, delle aziende grosse e cosi' via' - spesso sentirete di "banchieri d'affari" di banche tipo la Goldman Sachs, questi sono i pezzi grossi della M&A) e la divisione markets (di cui fanno parte spesso i flow traders, venditori, strutturatori e ricercatori). Il problema, per la divisione M&A, e cosa non da poco, e' che le ore sono terribili (spesso si lavora 90 ore come media, con punte da 110 nei periodi piu' caldi), ed il lavoro, per di piu', diciamo, e' poco interessante, almeno all' inizio. Cose del tipo stare a fare modelli e copiare ed incollare cifre e paragrafi per ore di seguito su excel, anche nella notte, cagarsi nei pantaloni osservando l'md (managing director) esaminare attentamente, per errori e parole che stonano, il tuo prodotto finale pieno di modelli e parole superflue (il famoso "pitchbook" - il libro che descrive la situazione delle aziende interessate, i vantaggi di una fusione, perche' scegliere proprio la banca d'investimento in questione, ed ecc), ed ancora peggio essere in molti casi sgridato dall' associate (una specie di fratello maggiore che si becchera' le lamentele e critiche dei VP e MD e che lavorera sempre con te, essendo un grado piu' in alto di te, l'analyst, ovvero il neolaureato) per degli errori fatti per stanchezza.

In molti casi si dovra' dormire (per 2 ore, certe volte 0 per 2 giorni di fila) persino in ufficio, questo nei periodi caldi (dove ci sono molte fusioni in vista).

Descrivere questi "analysts" come poveracci mi pare anche poco. Credo sia superfluo dire che non mi passa neanche per l'anticamera del cervello fare questo lavoro.

Il vantaggio, e diciamolo, l'unico nei 5 anni di m*rda cercando di non diventare pazzo avendo quasi 0 vita sociale (da analyst si lavorera' tutti i weekends, da associate, che si diventa dopo 2 o tre anni da analyst, si lavorera' per tutti i sabati e certe domeniche, da vice president, dopo 3 anni da associate, si lavorera uno o 2 weekends al mese), e' la paga. A Londra spesso ci sono picchi da 140k euro lordi (incluso tutto, quindi anche bonus) per il primo anno di lavoro, direttamente fuori dalla universita'. La paga sale progressivamente, in 5 anni prendere 500k+/- euro e' possibile (a patto di lavorare in una bulge bracket, ovvero una banca d'investimento "prestigiosa").

Per questo tipo di lavoro, avere una laurea quantitativa e' preferibile, ma molti vengono ammessi anche con delle lauree con zero matematica (storia, arte, lingue).

La competizione, a meno che non si frequenti una universita' di ottima reputazione (= prestigiosa), e' quasi assurda (questo sempre per le bulge brackets, per le banche piu' comuni non saprei).

Lauree molto specializzate non offrono grandi vantaggi, ed anzi, potrebbero essere svantaggiate rispetto ad una laurea tipo economia (con una buona base nella matematica), scienze rigorose, ed ecc.

Ci sono molte altre divisioni (molto diverse) con paghe simili, anche se in generale, il M&A, almeno nei primi anni, offre la retribuzione piu' alta (tranne che per il prop desk, ovvero squadre composte da traders molto in gamba che fanno trading usando i soldi della banca per creare profitti puri - rischio esistente e moderato per profitti in molti casi esagerati).

E' utile ricordare che questi banchieri del M&A sono e restano semplicemente venditori di servizi. Venditori, e niente altro.

Leggete questo forum per delle storie/incubi di analysts ed associates:
http://www.ibankingoasis.com/forum/1

Per chi e' interessato, quel forum e' un ottima risorsa per imparare di piu' sul mestiere, e l'industria in generale.

VaiLuca
04-10-2006, 08:30
:D Tu cosa fai di preciso?

Di tutto.. Sono al primo anno e praticamente mi tocca fare un pò di tutto (anche il postino).
Però lavorando fino a tardi ho la possibilità di fare anche cosette interessanti (analisi di bilancio, qlc pratica di fido, consulenza estero, gestione fin.ti esteri, gestione scadenzario pagamenti ed altro). La cosa più interessante è che sto a contatto con professionisti di livello che mi permettono di imparare molto velocemente.
Spero di passare alla consulenza, al commerciale, prima possibile.

Saluti.

Emanuele86
04-10-2006, 09:50
per "lavorare" in banca ci vuole la laurea? :fagiano:

VaiLuca
04-10-2006, 10:44
Si ci vorrebbe.

screttiu
04-10-2006, 11:00
per "lavorare" in banca ci vuole la laurea? :fagiano:


ma quando mai?

ho piu amici ragionieri che laureati che ci lavorano.
Sono frottole.Se poi uno vuol diventare direttore nel tempo be allora si ci vuole
Ma per entrare in banca va bene anche il diploma.

Emanuele86
04-10-2006, 11:13
ma quando mai?

ho piu amici ragionieri che laureati che ci lavorano.
Sono frottole.Se poi uno vuol diventare direttore nel tempo be allora si ci vuole
Ma per entrare in banca va bene anche il diploma.
Io ho il diploma di perito in informatica, che cosa devo mandare ci sono domande particolari o basta il curriculum? Grazie

andrea 250
04-10-2006, 20:10
:D Tu cosa fai di preciso?

Di tutto.. Sono al primo anno e praticamente mi tocca fare un pò di tutto (anche il postino).
Però lavorando fino a tardi ho la possibilità di fare anche cosette interessanti (analisi di bilancio, qlc pratica di fido, consulenza estero, gestione fin.ti esteri, gestione scadenzario pagamenti ed altro). La cosa più interessante è che sto a contatto con professionisti di livello che mi permettono di imparare molto velocemente.
Spero di passare alla consulenza, al commerciale, prima possibile.

Saluti.


per che banca?

avalon1860
04-10-2006, 23:24
Leggete questo forum per delle storie/incubi di analysts ed associates:
http://www.ibankingoasis.com/forum/1

:eek: :eek: :eek: interessante, ho letto cose anche al limite del comico

Mi80
05-10-2006, 19:41
Molto vero il fatto che e' massacrante come lavoro. Ma dobbiamo approfondire, certe divisioni pagano moltissimo, e non sono difficili, sono solamente massacranti. E ci sono altre divisioni che pagano sempre tantissimo, sono piu' difficili ed intensive, ma richiedono meno ore lavorative.

Quelle piu' pagate (all' inizio) sono solitamente gli IBD (in cui fa parte la tradizionale divisione M&A, ovvero mergers and acquisition, cioe' la divisione che si occupa di controllare ed aiutare con le fusioni, anche finanziandole, delle aziende grosse e cosi' via' - spesso sentirete di "banchieri d'affari" di banche tipo la Goldman Sachs, questi sono i pezzi grossi della M&A) e la divisione markets (di cui fanno parte spesso i flow traders, venditori, strutturatori e ricercatori). Il problema, per la divisione M&A, e cosa non da poco, e' che le ore sono terribili (spesso si lavora 90 ore come media, con punte da 110 nei periodi piu' caldi), ed il lavoro, per di piu', diciamo, e' poco interessante, almeno all' inizio. Cose del tipo stare a fare modelli e copiare ed incollare cifre e paragrafi per ore di seguito su excel, anche nella notte, cagarsi nei pantaloni osservando l'md (managing director) esaminare attentamente, per errori e parole che stonano, il tuo prodotto finale pieno di modelli e parole superflue (il famoso "pitchbook" - il libro che descrive la situazione delle aziende interessate, i vantaggi di una fusione, perche' scegliere proprio la banca d'investimento in questione, ed ecc), ed ancora peggio essere in molti casi sgridato dall' associate (una specie di fratello maggiore che si becchera' le lamentele e critiche dei VP e MD e che lavorera sempre con te, essendo un grado piu' in alto di te, l'analyst, ovvero il neolaureato) per degli errori fatti per stanchezza.

In molti casi si dovra' dormire (per 2 ore, certe volte 0 per 2 giorni di fila) persino in ufficio, questo nei periodi caldi (dove ci sono molte fusioni in vista).

Descrivere questi "analysts" come poveracci mi pare anche poco. Credo sia superfluo dire che non mi passa neanche per l'anticamera del cervello fare questo lavoro.

Il vantaggio, e diciamolo, l'unico nei 5 anni di m*rda cercando di non diventare pazzo avendo quasi 0 vita sociale (da analyst si lavorera' tutti i weekends, da associate, che si diventa dopo 2 o tre anni da analyst, si lavorera' per tutti i sabati e certe domeniche, da vice president, dopo 3 anni da associate, si lavorera uno o 2 weekends al mese), e' la paga. A Londra spesso ci sono picchi da 140k euro lordi (incluso tutto, quindi anche bonus) per il primo anno di lavoro, direttamente fuori dalla universita'. La paga sale progressivamente, in 5 anni prendere 500k+/- euro e' possibile (a patto di lavorare in una bulge bracket, ovvero una banca d'investimento "prestigiosa").

Per questo tipo di lavoro, avere una laurea quantitativa e' preferibile, ma molti vengono ammessi anche con delle lauree con zero matematica (storia, arte, lingue).

La competizione, a meno che non si frequenti una universita' di ottima reputazione (= prestigiosa), e' quasi assurda (questo sempre per le bulge brackets, per le banche piu' comuni non saprei).

Lauree molto specializzate non offrono grandi vantaggi, ed anzi, potrebbero essere svantaggiate rispetto ad una laurea tipo economia (con una buona base nella matematica), scienze rigorose, ed ecc.

Ci sono molte altre divisioni (molto diverse) con paghe simili, anche se in generale, il M&A, almeno nei primi anni, offre la retribuzione piu' alta (tranne che per il prop desk, ovvero squadre composte da traders molto in gamba che fanno trading usando i soldi della banca per creare profitti puri - rischio esistente e moderato per profitti in molti casi esagerati).

E' utile ricordare che questi banchieri del M&A sono e restano semplicemente venditori di servizi. Venditori, e niente altro.

Leggete questo forum per delle storie/incubi di analysts ed associates:
http://www.ibankingoasis.com/forum/1

Per chi e' interessato, quel forum e' un ottima risorsa per imparare di piu' sul mestiere, e l'industria in generale.



Sempre un piacere leggerti Sehelaquiel, se non mi sbaglio ci siamo "incontrati" l'anno scorso su un thread simile a questo, ricordi? :D


http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1183034&page=5

avalon1860
05-10-2006, 23:20
ma sei miotto di bodyweb :eek: :D ?

fabio80
06-10-2006, 00:12
Molto vero il fatto che e' massacrante come lavoro. Ma dobbiamo approfondire, certe divisioni pagano moltissimo, e non sono difficili, sono solamente massacranti. E ci sono altre divisioni che pagano sempre tantissimo, sono piu' difficili ed intensive, ma richiedono meno ore lavorative.

Quelle piu' pagate (all' inizio) sono solitamente gli IBD (in cui fa parte la tradizionale divisione M&A, ovvero mergers and acquisition, cioe' la divisione che si occupa di controllare ed aiutare con le fusioni, anche finanziandole, delle aziende grosse e cosi' via' - spesso sentirete di "banchieri d'affari" di banche tipo la Goldman Sachs, questi sono i pezzi grossi della M&A) e la divisione markets (di cui fanno parte spesso i flow traders, venditori, strutturatori e ricercatori). Il problema, per la divisione M&A, e cosa non da poco, e' che le ore sono terribili (spesso si lavora 90 ore come media, con punte da 110 nei periodi piu' caldi), ed il lavoro, per di piu', diciamo, e' poco interessante, almeno all' inizio. Cose del tipo stare a fare modelli e copiare ed incollare cifre e paragrafi per ore di seguito su excel, anche nella notte, cagarsi nei pantaloni osservando l'md (managing director) esaminare attentamente, per errori e parole che stonano, il tuo prodotto finale pieno di modelli e parole superflue (il famoso "pitchbook" - il libro che descrive la situazione delle aziende interessate, i vantaggi di una fusione, perche' scegliere proprio la banca d'investimento in questione, ed ecc), ed ancora peggio essere in molti casi sgridato dall' associate (una specie di fratello maggiore che si becchera' le lamentele e critiche dei VP e MD e che lavorera sempre con te, essendo un grado piu' in alto di te, l'analyst, ovvero il neolaureato) per degli errori fatti per stanchezza.

In molti casi si dovra' dormire (per 2 ore, certe volte 0 per 2 giorni di fila) persino in ufficio, questo nei periodi caldi (dove ci sono molte fusioni in vista).

Descrivere questi "analysts" come poveracci mi pare anche poco. Credo sia superfluo dire che non mi passa neanche per l'anticamera del cervello fare questo lavoro.

Il vantaggio, e diciamolo, l'unico nei 5 anni di m*rda cercando di non diventare pazzo avendo quasi 0 vita sociale (da analyst si lavorera' tutti i weekends, da associate, che si diventa dopo 2 o tre anni da analyst, si lavorera' per tutti i sabati e certe domeniche, da vice president, dopo 3 anni da associate, si lavorera uno o 2 weekends al mese), e' la paga. A Londra spesso ci sono picchi da 140k euro lordi (incluso tutto, quindi anche bonus) per il primo anno di lavoro, direttamente fuori dalla universita'. La paga sale progressivamente, in 5 anni prendere 500k+/- euro e' possibile (a patto di lavorare in una bulge bracket, ovvero una banca d'investimento "prestigiosa").

Per questo tipo di lavoro, avere una laurea quantitativa e' preferibile, ma molti vengono ammessi anche con delle lauree con zero matematica (storia, arte, lingue).

La competizione, a meno che non si frequenti una universita' di ottima reputazione (= prestigiosa), e' quasi assurda (questo sempre per le bulge brackets, per le banche piu' comuni non saprei).

Lauree molto specializzate non offrono grandi vantaggi, ed anzi, potrebbero essere svantaggiate rispetto ad una laurea tipo economia (con una buona base nella matematica), scienze rigorose, ed ecc.

Ci sono molte altre divisioni (molto diverse) con paghe simili, anche se in generale, il M&A, almeno nei primi anni, offre la retribuzione piu' alta (tranne che per il prop desk, ovvero squadre composte da traders molto in gamba che fanno trading usando i soldi della banca per creare profitti puri - rischio esistente e moderato per profitti in molti casi esagerati).

E' utile ricordare che questi banchieri del M&A sono e restano semplicemente venditori di servizi. Venditori, e niente altro.

Leggete questo forum per delle storie/incubi di analysts ed associates:
http://www.ibankingoasis.com/forum/1

Per chi e' interessato, quel forum e' un ottima risorsa per imparare di piu' sul mestiere, e l'industria in generale.



ca$$o, peggio di accenture :D

fabio80
06-10-2006, 10:05
Non so cosa preferirei: vivere nella "povertà" ma avere una vita sociale oppure prendere 500.000 euro all' anno lordi con 0 vita sociale e al limite del collasso :eek:


sopravvivere 5 anni, arrivare a prendere i 500.000 e poi rifarsi con gli interessi sulla vita sociale? :stordita:

smeg47
06-10-2006, 10:29
sopravvivere 5 anni, arrivare a prendere i 500.000 e poi rifarsi con gli interessi sulla vita sociale? :stordita:

5 anni non è esattamente un breve periodo....

secondo me, per sopravvivere 5 anni, devi avere una convinzione tale che alla fine vai avanti per sempre a fare quella vita (+o-)

fabio80
06-10-2006, 10:35
5 anni non è esattamente un breve periodo....

secondo me, per sopravvivere 5 anni, devi avere una convinzione tale che alla fine vai avanti per sempre a fare quella vita (+o-)


come prendere una seconda laurea :D

a parte che in quel caso o ti piace il lavoro o non vai da nessuna parte

quel che mi fa rosicare è che nel settore finance ci sono stipendi da capogiro... e a parte sto caso estremo, non mi pare che altre figure professionali si sbattano poi di meno, per la miseria

sarei dovuto nascere con la passione per la finanza, non per le macchine utensili e il mondo industriale :rolleyes:

Mi80
07-10-2006, 13:11
ma sei miotto di bodyweb :eek: :D ?




sfgt :boh:

avalon1860
07-10-2006, 14:46
sfgt :boh:
ahah frc
[/off topic]

Sehelaquiel
10-10-2006, 18:58
Sempre un piacere leggerti Sehelaquiel, se non mi sbaglio ci siamo "incontrati" l'anno scorso su un thread simile a questo, ricordi? :D


http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1183034&page=5

si si mi ricordo :D che hai deciso di fare alla fine?

Mi80
22-10-2006, 21:15
si si mi ricordo :D che hai deciso di fare alla fine?


Sono all'inizio del secondo anno di economia, sono in pari con gli esami e vedo un po come continuare :D

seb87
19-11-2006, 17:49
Un mio compagno di classe..... uscito con il mio stesso voto dallo scientifico ha la banca già pronto ad assumerlo (padre direttore di filiale) ed è indeciso se fare o non fare l'uni :mad: :mad: :mad:

Io non ci andrei comunque, però la cosa mi sta sulle balle

io nn lo farei mai ...anche mi padre è direttore di banca ma nn ci penserei nemmeno ad entrarci solo per raccomandazione.. :)

A.L.M.
19-11-2006, 18:52
Molto vero il fatto che e' massacrante come lavoro. Ma dobbiamo approfondire, certe divisioni pagano moltissimo, e non sono difficili, sono solamente massacranti. E ci sono altre divisioni che pagano sempre tantissimo, sono piu' difficili ed intensive, ma richiedono meno ore lavorative.

Quelle piu' pagate (all' inizio) sono solitamente gli IBD (in cui fa parte la tradizionale divisione M&A, ovvero mergers and acquisition, cioe' la divisione che si occupa di controllare ed aiutare con le fusioni, anche finanziandole, delle aziende grosse e cosi' via' - spesso sentirete di "banchieri d'affari" di banche tipo la Goldman Sachs, questi sono i pezzi grossi della M&A) e la divisione markets (di cui fanno parte spesso i flow traders, venditori, strutturatori e ricercatori). Il problema, per la divisione M&A, e cosa non da poco, e' che le ore sono terribili (spesso si lavora 90 ore come media, con punte da 110 nei periodi piu' caldi), ed il lavoro, per di piu', diciamo, e' poco interessante, almeno all' inizio. Cose del tipo stare a fare modelli e copiare ed incollare cifre e paragrafi per ore di seguito su excel, anche nella notte, cagarsi nei pantaloni osservando l'md (managing director) esaminare attentamente, per errori e parole che stonano, il tuo prodotto finale pieno di modelli e parole superflue (il famoso "pitchbook" - il libro che descrive la situazione delle aziende interessate, i vantaggi di una fusione, perche' scegliere proprio la banca d'investimento in questione, ed ecc), ed ancora peggio essere in molti casi sgridato dall' associate (una specie di fratello maggiore che si becchera' le lamentele e critiche dei VP e MD e che lavorera sempre con te, essendo un grado piu' in alto di te, l'analyst, ovvero il neolaureato) per degli errori fatti per stanchezza.

In molti casi si dovra' dormire (per 2 ore, certe volte 0 per 2 giorni di fila) persino in ufficio, questo nei periodi caldi (dove ci sono molte fusioni in vista).

Descrivere questi "analysts" come poveracci mi pare anche poco. Credo sia superfluo dire che non mi passa neanche per l'anticamera del cervello fare questo lavoro.

Il vantaggio, e diciamolo, l'unico nei 5 anni di m*rda cercando di non diventare pazzo avendo quasi 0 vita sociale (da analyst si lavorera' tutti i weekends, da associate, che si diventa dopo 2 o tre anni da analyst, si lavorera' per tutti i sabati e certe domeniche, da vice president, dopo 3 anni da associate, si lavorera uno o 2 weekends al mese), e' la paga. A Londra spesso ci sono picchi da 140k euro lordi (incluso tutto, quindi anche bonus) per il primo anno di lavoro, direttamente fuori dalla universita'. La paga sale progressivamente, in 5 anni prendere 500k+/- euro e' possibile (a patto di lavorare in una bulge bracket, ovvero una banca d'investimento "prestigiosa").

Per questo tipo di lavoro, avere una laurea quantitativa e' preferibile, ma molti vengono ammessi anche con delle lauree con zero matematica (storia, arte, lingue).

La competizione, a meno che non si frequenti una universita' di ottima reputazione (= prestigiosa), e' quasi assurda (questo sempre per le bulge brackets, per le banche piu' comuni non saprei).

Lauree molto specializzate non offrono grandi vantaggi, ed anzi, potrebbero essere svantaggiate rispetto ad una laurea tipo economia (con una buona base nella matematica), scienze rigorose, ed ecc.

Ci sono molte altre divisioni (molto diverse) con paghe simili, anche se in generale, il M&A, almeno nei primi anni, offre la retribuzione piu' alta (tranne che per il prop desk, ovvero squadre composte da traders molto in gamba che fanno trading usando i soldi della banca per creare profitti puri - rischio esistente e moderato per profitti in molti casi esagerati).

E' utile ricordare che questi banchieri del M&A sono e restano semplicemente venditori di servizi. Venditori, e niente altro.

Leggete questo forum per delle storie/incubi di analysts ed associates:
http://www.ibankingoasis.com/forum/1

Per chi e' interessato, quel forum e' un ottima risorsa per imparare di piu' sul mestiere, e l'industria in generale.

Quasi tutto giusto. Ma, da insider, devo fare qualche correzione.
a) L'IBD (Investment Banking Division, la divisione di Inv.Banking "puro") delle varie banche d'affari non è fatta esclusivamente di M&A... In quanto M&A non è l'unico prodotto che le banche hanno da offrire. Ci sono anche l'equity (comunemente chiamata ECM - Equity Capital Markets, alcuni ci aggiungono anche "origination"), il debito (DCM), leveraged finance (si occupano di LBO - Leveraged BuyOut e di High Yield Debt). Poi c'è la sezione di "Industries", ossia il coverage trasversale sui vari settori merceologici, e quindi: istituzioni finanziarie, real estate, consumer, ecc...
La retribuzione non è affatto più alta in M&A, anzi. Dato che metà stipendio dipende dal bonus, che a sua volta dipende dai soldi che hai fatto fare alla banca e dal livello al quale ti hanno rankato (quanto sei bravo secondo gli altri). In M&A si fanno molti soldi con poche transazioni, ma spesso può capitare di fare solo pitch per molti mesi. In più i team sono generalmente più grandi, quindi le fette si restringono.
Uno dei bankers che nel periodo della bolla di internet aveva guadagnato di più era il "mitico" Frank Quattrone, che i soldi (parliamo di centinaia di milioni di $ :eek: ) li aveva fatti con gli IPO, non certo con le fusioni...

Detto questo, il livello di lavoro è più o meno questo (in ordine decrescente di ore lavorate):
M&A
Industries (con a volte consistenti differenze tra i vari gruppi)
Leveraged Finance
ECM e DCM

In ECM e DCM è molto facile non fare i weekends per lunghi periodi anche da first year analyst. Ovviamente dipende pure dalla banca nella quale lavori.
Volendo c'è anche l'attività di Syndication (ossia chi si occupa dell'execution dei vari deals di equity), un tramite tra l'IBD ed i traders/salesforce. Chi lavora in syndicate inizia molto presto al mattino ma finisce abbastanza presto (di solito alle 19-20 hanno finito).

I trader (i sales, i research analyst, chi fa structuring, ecc...), a mio parere, sono tutt'altra cosa rispetto ai banker veri e propri: è semplicemente un mondo diverso. Si lavora abbastanza meno, ma comunque è un lavoro molto tecnico e sotto certi aspetti meno stimolante: un trader rimarrà quasi sempre un trader, nel bene e nel male; diversi banker diventano CFO o CEO di grandi aziende, o si creano delle aziende loro.

b) Tutti vendono qualcosa al giorno d'oggi, a meno che uno non si dedichi alla ricerca su di un eremo sperduto (e anche lì rischi che chi ti sta finanziato ti venga a cercare spingendo perchè ti dedichi a qualcosa di più "commerciale" :D )
Ma pochi lavori ti permettono di imparare su come funziona davvero un'azienda, qual è il suo valore, ecc... Forse solo la consulenza strategica è paragonabile.
Quindi non vedo la cosa come negativa... :)

c) Conosco molti junior bankers e nessuno guadagna le cifre che menzioni. Il massimo che un first year analyst si possa aspettare (qui a Londra) è circa €100,000 annui (lordi e comprensivi del massimo bonus che uno possa ricevere), euro più euro meno. Un second year associate (5 anno di esperienza) secondo me non becca più di €200k-250k.
Quelle cifre le può guadagnare qualche trader negli USA, ma sono casi eccezionali e borderline, non la media. Questo è infatti l'unico upside del fare il trader: si possono guadagnare, se sei bravissimo e vivi negli USA, cifre assurde.

Mi80
20-11-2006, 19:31
Quasi tutto giusto. Ma, da insider, devo fare qualche correzione.
a) L'IBD (Investment Banking Division, la divisione di Inv.Banking "puro") delle varie banche d'affari non è fatta esclusivamente di M&A... In quanto M&A non è l'unico prodotto che le banche hanno da offrire. Ci sono anche l'equity (comunemente chiamata ECM - Equity Capital Markets, alcuni ci aggiungono anche "origination"), il debito (DCM), leveraged finance (si occupano di LBO - Leveraged BuyOut e di High Yield Debt). Poi c'è la sezione di "Industries", ossia il coverage trasversale sui vari settori merceologici, e quindi: istituzioni finanziarie, real estate, consumer, ecc...
La retribuzione non è affatto più alta in M&A, anzi. Dato che metà stipendio dipende dal bonus, che a sua volta dipende dai soldi che hai fatto fare alla banca e dal livello al quale ti hanno rankato (quanto sei bravo secondo gli altri). In M&A si fanno molti soldi con poche transazioni, ma spesso può capitare di fare solo pitch per molti mesi. In più i team sono generalmente più grandi, quindi le fette si restringono.
Uno dei bankers che nel periodo della bolla di internet aveva guadagnato di più era il "mitico" Frank Quattrone, che i soldi (parliamo di centinaia di milioni di $ :eek: ) li aveva fatti con gli IPO, non certo con le fusioni...

Detto questo, il livello di lavoro è più o meno questo (in ordine decrescente di ore lavorate):
M&A
Industries (con a volte consistenti differenze tra i vari gruppi)
Leveraged Finance
ECM e DCM

In ECM e DCM è molto facile non fare i weekends per lunghi periodi anche da first year analyst. Ovviamente dipende pure dalla banca nella quale lavori.
Volendo c'è anche l'attività di Syndication (ossia chi si occupa dell'execution dei vari deals di equity), un tramite tra l'IBD ed i traders/salesforce. Chi lavora in syndicate inizia molto presto al mattino ma finisce abbastanza presto (di solito alle 19-20 hanno finito).

I trader (i sales, i research analyst, chi fa structuring, ecc...), a mio parere, sono tutt'altra cosa rispetto ai banker veri e propri: è semplicemente un mondo diverso. Si lavora abbastanza meno, ma comunque è un lavoro molto tecnico e sotto certi aspetti meno stimolante: un trader rimarrà quasi sempre un trader, nel bene e nel male; diversi banker diventano CFO o CEO di grandi aziende, o si creano delle aziende loro.

b) Tutti vendono qualcosa al giorno d'oggi, a meno che uno non si dedichi alla ricerca su di un eremo sperduto (e anche lì rischi che chi ti sta finanziato ti venga a cercare spingendo perchè ti dedichi a qualcosa di più "commerciale" :D )
Ma pochi lavori ti permettono di imparare su come funziona davvero un'azienda, qual è il suo valore, ecc... Forse solo la consulenza strategica è paragonabile.
Quindi non vedo la cosa come negativa... :)

c) Conosco molti junior bankers e nessuno guadagna le cifre che menzioni. Il massimo che un first year analyst si possa aspettare (qui a Londra) è circa €100,000 annui (lordi e comprensivi del massimo bonus che uno possa ricevere), euro più euro meno. Un second year associate (5 anno di esperienza) secondo me non becca più di €200k-250k.
Quelle cifre le può guadagnare qualche trader negli USA, ma sono casi eccezionali e borderline, non la media. Questo è infatti l'unico upside del fare il trader: si possono guadagnare, se sei bravissimo e vivi negli USA, cifre assurde.


Tu ALM dove lavori?

A.L.M.
20-11-2006, 20:30
Io sto finendo uno stage da Credit Suisse a Londra. Poi vedremo... :stordita:

coldd
20-11-2006, 20:54
titolo di studio?

A.L.M.
20-11-2006, 21:13
Il mio? Laurea di secondo livello in Economia Aziendale a Torino. Niente di fantasmagorico. :)

Sehelaquiel
20-11-2006, 22:10
Quasi tutto giusto. Ma, da insider, devo fare qualche correzione.
a) L'IBD (Investment Banking Division, la divisione di Inv.Banking "puro") delle varie banche d'affari non è fatta esclusivamente di M&A... In quanto M&A non è l'unico prodotto che le banche hanno da offrire. Ci sono anche l'equity (comunemente chiamata ECM - Equity Capital Markets, alcuni ci aggiungono anche "origination"), il debito (DCM), leveraged finance (si occupano di LBO - Leveraged BuyOut e di High Yield Debt). Poi c'è la sezione di "Industries", ossia il coverage trasversale sui vari settori merceologici, e quindi: istituzioni finanziarie, real estate, consumer, ecc...
La retribuzione non è affatto più alta in M&A, anzi. Dato che metà stipendio dipende dal bonus, che a sua volta dipende dai soldi che hai fatto fare alla banca e dal livello al quale ti hanno rankato (quanto sei bravo secondo gli altri). In M&A si fanno molti soldi con poche transazioni, ma spesso può capitare di fare solo pitch per molti mesi. In più i team sono generalmente più grandi, quindi le fette si restringono.
Uno dei bankers che nel periodo della bolla di internet aveva guadagnato di più era il "mitico" Frank Quattrone, che i soldi (parliamo di centinaia di milioni di $ :eek: ) li aveva fatti con gli IPO, non certo con le fusioni...

Detto questo, il livello di lavoro è più o meno questo (in ordine decrescente di ore lavorate):
M&A
Industries (con a volte consistenti differenze tra i vari gruppi)
Leveraged Finance
ECM e DCM

In ECM e DCM è molto facile non fare i weekends per lunghi periodi anche da first year analyst. Ovviamente dipende pure dalla banca nella quale lavori.
Volendo c'è anche l'attività di Syndication (ossia chi si occupa dell'execution dei vari deals di equity), un tramite tra l'IBD ed i traders/salesforce. Chi lavora in syndicate inizia molto presto al mattino ma finisce abbastanza presto (di solito alle 19-20 hanno finito).

I trader (i sales, i research analyst, chi fa structuring, ecc...), a mio parere, sono tutt'altra cosa rispetto ai banker veri e propri: è semplicemente un mondo diverso. Si lavora abbastanza meno, ma comunque è un lavoro molto tecnico e sotto certi aspetti meno stimolante: un trader rimarrà quasi sempre un trader, nel bene e nel male; diversi banker diventano CFO o CEO di grandi aziende, o si creano delle aziende loro.

b) Tutti vendono qualcosa al giorno d'oggi, a meno che uno non si dedichi alla ricerca su di un eremo sperduto (e anche lì rischi che chi ti sta finanziato ti venga a cercare spingendo perchè ti dedichi a qualcosa di più "commerciale" :D )
Ma pochi lavori ti permettono di imparare su come funziona davvero un'azienda, qual è il suo valore, ecc... Forse solo la consulenza strategica è paragonabile.
Quindi non vedo la cosa come negativa... :)

c) Conosco molti junior bankers e nessuno guadagna le cifre che menzioni. Il massimo che un first year analyst si possa aspettare (qui a Londra) è circa €100,000 annui (lordi e comprensivi del massimo bonus che uno possa ricevere), euro più euro meno. Un second year associate (5 anno di esperienza) secondo me non becca più di €200k-250k.
Quelle cifre le può guadagnare qualche trader negli USA, ma sono casi eccezionali e borderline, non la media. Questo è infatti l'unico upside del fare il trader: si possono guadagnare, se sei bravissimo e vivi negli USA, cifre assurde.

Ma allora esistono gli insiders su hwu!! :D

Ho una domanda, se non ti dispiace, che esperienza lavorativa avevi prima che ti prendessero per lo stage a credit suisse? lavori nel ibd, giusto? non eri neolaureato no? che voti hai preso? e' che vorrei sapere la tipologia di italiani che fanno ibanking (sono spesso bocconiani, e quindi e' interessante vedere che sei di TO!)

a) Verissimo, ho menzionato solamente l'm&a dato che e' il piu' facile da capire :D Grazie per aver elencato in ordine di orari le 4 aree principali, pero' mi chiedo se la retribuzione totale di ecm/dcm e' comparabile a quella di m&a?

Dici che generalmente non e' detto che le persone nel m&a guadagnino di piu', almeno nel breve periodo? Dovrebbero venire ricompensati almeno minimamente in qualche modo per le ore terribile a cui sono sottoposte, o sbaglio? Quale gruppo guadagna di piu', allora (escludendo la divisione markets)? Cmq, e' questo lo si deve sottolineare, questo e' un periodo molto caldo per l'm&a, si dice che stanno guadagnando molto piu' del solito, e che stanno assumendo tutti!

Che ne dici del financial sponsors group? mi interessa molto dato che si dice che sono i migliori in cui aver lavorato per entrare nel buy-side (specificamente, private equity). Ancora meglio del m&a, dato che l'fsg lavora direttamente con le private equity. Poi, ho sentito che l'orario non e' terribile quanto l'm&a. Anzi, e' molto buono.

Io sarei interessato in lavori che ti sviluppano di piu' per entrare, potenzialmente, nelle private equity / venture capital, ma che non chiedono la tua anima! Mi interessano molto. Anche se ho paura del futuro, dato che ho letto un articolo da qualche parte che diceva che i private equity sono destinati polarizzarsi in gruppi molto grandi e piccoli, e niente nel mezzo. Il fatto e' che e' difficile prevedere quale sara' la situazione dell' industria nel futuro > 7 anni.

La retribuzione per il breve periodo non mi interesserebbe (vabbe', un po' si, ma non e' tutto!), ed e' quindi per questo che se riuscissi ad entrare a mckinsey (che non e' comparabile con le IB BB in termini di retribuzione), sarei contentissimo, dato che sono dell' opinione che mckinsey riesce a svilupparti e darti opportunita' come nessun altro lavoro da neolaureato (quindi escludiamo le stesse PE / VC / fondi hedge buoni - anche se, e' possibile lavorare in questi posti - quelli grandi e buoni - da neolaureati se si e' impressionanti).

Volevo chiederti questo, dato che sei italiano e sei un insider :D Cosa ne pensi del lavoro in Italia? Ho sentito che l'ibd esiste in Italia, ma sono scettico che la retribuzione li possa compararsi a quella londinese. Poi, cosa ne pensi degli altri lati della finanza, e quindi il buy-side? Vedo che Milano non e' scevra di Private Equity (ce ne sono un bel po'), ed i fondi hedge si stanno mano a mano sviluppando (anche se restano non tanto competitivi, dato che c'e' una severa mancanza di esperienza, e questi fondi non sono in molti). Poi esistono i normali fondi d'investimento, ma queste non mi hanno appassionato mai piu' di tanto.

Intendi lavorare a Londra per quanto tempo? Vuoi accumulare esperienza e ritornare in Italia? Come dici te giustamente (e non lo negavo affatto), IBD puo' svilupparti pienamente, rendendoti pronto per altre avventure non necessariamente collegate alla finanza, magari dopo un bel mba!

Cmq ho sentito che Lev fin e' l'area dove si suda di piu', dici il contrario? A me e' parso di capire che li fanno orari estremi, ancora peggiori della stessa m&a.

Hai ragione riguardo i traders, spesso si dice che non hanno bisogno delle cosi' dette exit opportunities, se sono buoni. Perche se sono buoni non avranno mai bisogno di cambiare lavoro. Ma se non sono buoni, allora sono guai.. ed e' per questo che si deve mostrare una vera passione ed intelligenza per entrare nei vari desk del flow trading delle bulge brackets. Vogliono minimizzare la possibilita' che una certa percentuale di nuove entrate non si riveleranno come "buoni" traders.

b) Vero, e' che volevo mostrare in qualche modo, usando una pessima analogia, che i ruoli nell' ibd non sono "esotici".

c) Premettendo come ho gia' detto prima che questo periodo e' molto caldo per l'attivita' m&a, questo lo avevo letto in un altro forum da una persona che lavora come 2nd year analyst come flow trader degli fixed income derivatives a citigroup. Disse che aveva delle info dove i first years in certe banche per certi ruoli (m&a) hanno raggiunto picchi di 100k totali e lordi sterline nel primo anno. Queste persone sono sicuramente le eccezioni, lavoreranno per una boutique (lehman brothers, ecc) o per qualche BB molto buona (goldman sachs, morgan stanley, ma anche la stessa citigroup, che questo anno sta andando bene nel m&a), ed avranno inoltre il fattore culo.

A.L.M.
21-11-2006, 20:47
Ma allora esistono gli insiders su hwu!! :D
Eh già! ;) Non ci sono solo informatici...

Ho una domanda, se non ti dispiace, che esperienza lavorativa avevi prima che ti prendessero per lo stage a credit suisse? lavori nel ibd, giusto? non eri neolaureato no? che voti hai preso? e' che vorrei sapere la tipologia di italiani che fanno ibanking (sono spesso bocconiani, e quindi e' interessante vedere che sei di TO!)
Lavoro: ECM Italy :cool:
Esperienza: zero.
Voti: molto alti (media voti: 29.16)+ premio come uno dei migliori laureati della mia università.
La Bocconi ha un fortissimo appeal, ed è molto più facile entrare in questo mondo se si viene da lì: conosco ragazzi che lavorano in banca d'affari, usciti dalla Bocconi nemmeno con il massimo (107-108).
Considera che oltre la metà degli italiani che lavorano in banca d'affari provengono dalla Bocconi (penso che un 60%-70% sia una stima corretta). Il resto ha:
- o curricula internazionali di tutto rispetto (magari hanno studiato all'estero per uno o più anni, ecc...)
- o calci in culo potentissimi: esistono anche in questo mondo, solo che si applicano ad un livello molto alto (quindi figli di top manager molto in vista o di grandi imprenditori)
- oppure sei uno dei migliori della tua università (top 5%), che comunque deve essere di un certo livello. Spiace ammetterlo, ma quasi tutte (o tutte) le università del Sud non vengono considerate tali. Consiglio di dare un'occhiata alla classifica che ogni anno Repubblica stila per le facoltà di Economia italiane, quello è un buon benchmark.
Comunque rimane un mondo molto difficile agli inizi per chi non non ha fatto la Bocconi e non appartiene alle prime 2 categorie : si è costretti a sgomitare fuori dall'ordinario... Parlo per esperienza personale.

a) Verissimo, ho menzionato solamente l'm&a dato che e' il piu' facile da capire :D Grazie per aver elencato in ordine di orari le 4 aree principali, pero' mi chiedo se la retribuzione totale di ecm/dcm e' comparabile a quella di m&a?

Dici che generalmente non e' detto che le persone nel m&a guadagnino di piu', almeno nel breve periodo? Dovrebbero venire ricompensati almeno minimamente in qualche modo per le ore terribile a cui sono sottoposte, o sbaglio? Quale gruppo guadagna di piu', allora (escludendo la divisione markets)? Cmq, e' questo lo si deve sottolineare, questo e' un periodo molto caldo per l'm&a, si dice che stanno guadagnando molto piu' del solito, e che stanno assumendo tutti!
Sbagli. Quello dell'M&A è un mito dei ragazzi che sono all'università ed in un'investment bank non ci hanno mai messo piede... Non sai quanti dopo un'internship o dopo qualche anno di M&A o Industries cerchino di spostarsi in ECM/DCM.
Semplicemente il grosso del lavoro di M&A è fatto da cose non retribuite dal cliente, e quindi non contemplate nei bonus: ossia pitch abbastanza useless su seghe mentali dei senior (l'azienda tal dei tali potrebbe fondersi con quell'altra), studi sui settori e settaggio di spreadsheet con modelli di valutazione.
Il principio è: più sei vicino ai mercati e più guadagni.
Non è nemmeno detto che si guadagni molto più ora di quando c'era meno attività M&A. Il trend è di avere molti + advisor che in passato, e le fees sono sempre le stesse, quindi si splittano in + parti... Secondo me da questa ondata ci guadagnano principalmente le banche + piccole e le boutique, che riescono ad infilarsi un po' dappertutto. Le grandi banche hanno bisogno di deal grossi per fare soldi, quelli piccoli non li pitchano nemmeno.
In effetti per chi fa M&A le boutique sono meglio anche per il fatto che hai un esposizione ai deal maggiore rispetto alle banche top tier. Comunque rimane il fatto che anche se M&A pagasse tutto l'oro del mondo (e ti assicuro che non è così), io non ci lavorerei manco morto. Non ci tengo a farmi rubare la vita...
Se poi ad uno piace da pazzi, lo può fare per qualche anno, ma dopo un po' vai fuori di testa. Io ho sentito le storie + assurde, di associate che sbiellano e urlano di tutto agli analisti, analisti e associates che mandano a cagare i VP, ecc...
Le banche d'affari sono comunque posti dove non puoi lavorare tutta la vita, ma lì è ancora peggio. Semplicemente chi resiste o è uno veramente ambizioso (e comunque spesso si spostano in posti dove si lavora meno), o è un workaholic senza vita al di fuori della banca. Io conosco MD che rimangono in ufficio spesso dopo mezzanotte e che anche in vacanza si sparano conference calls da 2 ore e più...

Che ne dici del financial sponsors group? mi interessa molto dato che si dice che sono i migliori in cui aver lavorato per entrare nel buy-side (specificamente, private equity). Ancora meglio del m&a, dato che l'fsg lavora direttamente con le private equity. Poi, ho sentito che l'orario non e' terribile quanto l'm&a. Anzi, e' molto buono.
Molto buono non direi... Lavorano come leveraged finance, in media. Forse un po' di più.
Comunque sì, chi fa financial sponsors e leveraged finance è avvantaggiato per i fondi di private equity.

Io sarei interessato in lavori che ti sviluppano di piu' per entrare, potenzialmente, nelle private equity / venture capital, ma che non chiedono la tua anima!
Allora scordati le banche d'affari... :D
A parte gli scherzi, devi mettere che le serate infrasettimanali sono spesso in ufficio. I weekend, che sono la vera discriminante, secondo me, dipendono da 3 fattori:
- banca nella quale lavori (meglio è + si lavora, di solito)
- gruppo nel quale lavori (quello di cui parlavo prima)
- i tuoi colleghi ed il tuo capo (ossia il tuo team, chi si sa organizzare meglio finisce prima)

Mi interessano molto. Anche se ho paura del futuro, dato che ho letto un articolo da qualche parte che diceva che i private equity sono destinati polarizzarsi in gruppi molto grandi e piccoli, e niente nel mezzo. Il fatto e' che e' difficile prevedere quale sara' la situazione dell' industria nel futuro > 7 anni.
Il vero problema dei private equity è il leverage esagerato che si sta raggiungendo in certi deal. Non fa bene a nessuno nel lungo periodo, nè al mercato dei private equity nè alle aziende nè agli investitori. I margini si stanno riducendo.

La retribuzione per il breve periodo non mi interesserebbe (vabbe', un po' si, ma non e' tutto!), ed e' quindi per questo che se riuscissi ad entrare a mckinsey (che non e' comparabile con le IB BB in termini di retribuzione), sarei contentissimo, dato che sono dell' opinione che mckinsey riesce a svilupparti e darti opportunita' come nessun altro lavoro da neolaureato (quindi escludiamo le stesse PE / VC / fondi hedge buoni - anche se, e' possibile lavorare in questi posti - quelli grandi e buoni - da neolaureati se si e' impressionanti).
Guarda, da questo punto di vista hai ragione: IB e consulenza strategica danno le migliori opportunità di formazione e di rivendersi in futuro. Entrare in una società di consulenza dovrebbe essere tra l'altro + facile che entrare in una banca d'affari (in media).

Volevo chiederti questo, dato che sei italiano e sei un insider :D Cosa ne pensi del lavoro in Italia? Ho sentito che l'ibd esiste in Italia, ma sono scettico che la retribuzione li possa compararsi a quella londinese. Poi, cosa ne pensi degli altri lati della finanza, e quindi il buy-side? Vedo che Milano non e' scevra di Private Equity (ce ne sono un bel po'), ed i fondi hedge si stanno mano a mano sviluppando (anche se restano non tanto competitivi, dato che c'e' una severa mancanza di esperienza, e questi fondi non sono in molti). Poi esistono i normali fondi d'investimento, ma queste non mi hanno appassionato mai piu' di tanto.
Sinceramente non so quanto si guadagni in Italia di preciso, comunque abbastanza meno. Non so se facendo i conti coi costi assurdi della vita londinese comunque poi si finisca più o meno alla pari, ma credo di no.
L'esperienza a Milano non è male, ma c'è poco, quasi nessuno ha tutti i team italiani in Italia (anzi credo nessuna bulge bracket). In più paradossalmente credo ci si scanni peggio che a Londra, visto che le opportunità sono davvero poche, e a diverse persone piace stare in Italia. Private equity non è affatto male, qualcosa di valido c'è pure di completamente italiano (penso a Charme, anche se non è un fondo di PE classico): ma è davvero difficile entrarci senza esperienza. Non credo abbiano denaro e voglia per spendere nella formazione basilare di un neolaureato...
Fondi hedge dipende: qui a Londra non mi pare difficile entrarci, ma conosco gente che ha visto la propria società fallire e trovarsi letteralmente in mezzo ad una strada (un mio amico ha dovuto fare il cameriere per mantenersi per un periodo). Meglio se grandi e famosi.

Intendi lavorare a Londra per quanto tempo? Vuoi accumulare esperienza e ritornare in Italia? Come dici te giustamente (e non lo negavo affatto), IBD puo' svilupparti pienamente, rendendoti pronto per altre avventure non necessariamente collegate alla finanza, magari dopo un bel mba!
Nella vita non si può mai sapere, ma qualunque lavoro andrò a fare dopo (so già che in CS non mi faranno un'offerta), mi piacerebbe andare negli USA dopo 4-5 anni. L'Italia per ora la considero un'opzione secondaria. Io miro infatti ad avventure extra finanza, non voglio fare il banker per tutta la vita...


Cmq ho sentito che Lev fin e' l'area dove si suda di piu', dici il contrario? A me e' parso di capire che li fanno orari estremi, ancora peggiori della stessa m&a.
Hanno un'attività con picchi molto forti, ma ci sono volte in cui escono prima di me. Ho diversi amici che ci lavorano. Molto interessante e sopratutto se sei bravo sei molto richiesto dagli head hunters.

Hai ragione riguardo i traders, spesso si dice che non hanno bisogno delle cosi' dette exit opportunities, se sono buoni. Perche se sono buoni non avranno mai bisogno di cambiare lavoro. Ma se non sono buoni, allora sono guai.. ed e' per questo che si deve mostrare una vera passione ed intelligenza per entrare nei vari desk del flow trading delle bulge brackets. Vogliono minimizzare la possibilita' che una certa percentuale di nuove entrate non si riveleranno come "buoni" traders.
D'accordo. Per fare il trader devi amare solo e soltanto la finanza, ed io non sono pronto per legami duraturi... :D


c) Premettendo come ho gia' detto prima che questo periodo e' molto caldo per l'attivita' m&a, questo lo avevo letto in un altro forum da una persona che lavora come 2nd year analyst come flow trader degli fixed income derivatives a citigroup. Disse che aveva delle info dove i first years in certe banche per certi ruoli (m&a) hanno raggiunto picchi di 100k totali e lordi sterline nel primo anno. Queste persone sono sicuramente le eccezioni, lavoreranno per una boutique (lehman brothers, ecc) o per qualche BB molto buona (goldman sachs, morgan stanley, ma anche la stessa citigroup, che questo anno sta andando bene nel m&a), ed avranno inoltre il fattore culo.
Ma infatti io ho scritto che il max è 100k pounds. Non è eccessivamente difficile raggiungerli. 140k first year analyst e 500k da associate in IBD secondo me sono cazzate. Lehman non è una boutique... E' con tutta probabilità la 3°-4° banca per prestigio al mondo... :D Citigroup, pur essendo grande come market cap, è meno prestigiosa, ad esempio. Se vuoi dare un'occhiata ad una classifica piuttosto attendibile, va su Vault.com.
Devi comunque mettere che a livello junior le differenze sono piccole per vari motivi, innanzitutto perchè ovunque c'è un cap al bonus massimo che puoi prendere (credo sia impossibile + dello stipendio lordo). Quando diventi MD c'è il grande salto di qualità, a quel punto puoi arrivare a farti tranquillamente quel paio di milioni di dollari l'anno, con picchi (a Londra) di 5 milioni e passa. Negli USA i bonus sono ancora + alti (molto di +, a livello senior soprattutto). Conta però che la maggior parte di quei bonus sono azioni o stock options.

CoWboY
22-11-2006, 17:25
Approfitto del topic, senza aprirne uno nuovo, per chiedere se qualcuno sa dove posso trovare su internet un elenco di tutte le banche/gruppi bancari
presenti in italia, comprese le filiali di quelle straniere...magari un sito ufficiale con un albo... thank you :D

CoWboY
26-11-2006, 16:17
Nessuno lo sa? :rolleyes:

Espinado
26-11-2006, 18:08
a che tipo di banche ti riferisci??

andrea 250
26-11-2006, 18:50
vai sul sito www.pattichiari.it

ci sono tutte le maggiori.

vuoi scurriculare a destra e a manca vero? :sofico:

Sehelaquiel
28-11-2006, 01:25
Eh già! ;) Non ci sono solo informatici...

E' un ottima notizia :D


Lavoro: ECM Italy :cool:
Esperienza: zero.
Voti: molto alti (media voti: 29.16)+ premio come uno dei migliori laureati della mia università.
La Bocconi ha un fortissimo appeal, ed è molto più facile entrare in questo mondo se si viene da lì: conosco ragazzi che lavorano in banca d'affari, usciti dalla Bocconi nemmeno con il massimo (107-108).
Considera che oltre la metà degli italiani che lavorano in banca d'affari provengono dalla Bocconi (penso che un 60%-70% sia una stima corretta). Il resto ha:
- o curricula internazionali di tutto rispetto (magari hanno studiato all'estero per uno o più anni, ecc...)
- o calci in culo potentissimi: esistono anche in questo mondo, solo che si applicano ad un livello molto alto (quindi figli di top manager molto in vista o di grandi imprenditori)
- oppure sei uno dei migliori della tua università (top 5%), che comunque deve essere di un certo livello. Spiace ammetterlo, ma quasi tutte (o tutte) le università del Sud non vengono considerate tali. Consiglio di dare un'occhiata alla classifica che ogni anno Repubblica stila per le facoltà di Economia italiane, quello è un buon benchmark.
Comunque rimane un mondo molto difficile agli inizi per chi non non ha fatto la Bocconi e non appartiene alle prime 2 categorie : si è costretti a sgomitare fuori dall'ordinario... Parlo per esperienza personale.


Grazie per avermi risolto il mistero riguardo il voto minimo che un Bocconiano che lavora in una ibank puo' avere (avevo ipotizzato un 107 - avevo parlato con un altro che lavora in sales nella deutsche bank e mi ha detto che gli unici bocconiani che gli hanno detto quanto avevano preso avevano un "sum cum laude", ossia un 110 e lode..)

Per il resto, e' quello che penso anch'io ;)


Sbagli. Quello dell'M&A è un mito dei ragazzi che sono all'università ed in un'investment bank non ci hanno mai messo piede... Non sai quanti dopo un'internship o dopo qualche anno di M&A o Industries cerchino di spostarsi in ECM/DCM.
Semplicemente il grosso del lavoro di M&A è fatto da cose non retribuite dal cliente, e quindi non contemplate nei bonus: ossia pitch abbastanza useless su seghe mentali dei senior (l'azienda tal dei tali potrebbe fondersi con quell'altra), studi sui settori e settaggio di spreadsheet con modelli di valutazione.

Interessante. L'ecm/dcm mi aveva interessato tempo fa, pero' diciamo che e' ancora meno noto del m&a, e quindi le info riguardo i benefici di questo lavoro rimangono scarse. Ma dimmi un po', che exit opportunities offre l'ecm/dcm? Poi, cosa gli riserva il futuro?


In effetti per chi fa M&A le boutique sono meglio anche per il fatto che hai un esposizione ai deal maggiore rispetto alle banche top tier. Comunque rimane il fatto che anche se M&A pagasse tutto l'oro del mondo (e ti assicuro che non è così), io non ci lavorerei manco morto. Non ci tengo a farmi rubare la vita...
Se poi ad uno piace da pazzi, lo può fare per qualche anno, ma dopo un po' vai fuori di testa. Io ho sentito le storie + assurde, di associate che sbiellano e urlano di tutto agli analisti, analisti e associates che mandano a cagare i VP, ecc...

Non posso darti torto, e' vero! Le boutique sono insomma dove ci si fa piu' il culo ma alla fine si guadagna di piu' (per il standard dei m&a dico).

Le banche d'affari sono comunque posti dove non puoi lavorare tutta la vita, ma lì è ancora peggio. Semplicemente chi resiste o è uno veramente ambizioso (e comunque spesso si spostano in posti dove si lavora meno), o è un workaholic senza vita al di fuori della banca. Io conosco MD che rimangono in ufficio spesso dopo mezzanotte e che anche in vacanza si sparano conference calls da 2 ore e più...

Queste tiplogie di persone, spesso, si distinguono per il fatto di amare di piu' il lavoro che la loro stessa vita fuori dal lavoro. Insomma, vivono per lavorare.


Molto buono non direi... Lavorano come leveraged finance, in media. Forse un po' di più.
Comunque sì, chi fa financial sponsors e leveraged finance è avvantaggiato per i fondi di private equity.

Il bello di avere un insider su hwu :D Questo non lo sapevo affatto.. Pensavo che lavorassero di meno, boh.


Il vero problema dei private equity è il leverage esagerato che si sta raggiungendo in certi deal. Non fa bene a nessuno nel lungo periodo, nè al mercato dei private equity nè alle aziende nè agli investitori. I margini si stanno riducendo.

Concordo pienamente. L'ultima settimana stavo leggendo su ft che Blackstone stava per comprare Equity office per 36 miliardi di dollari. Il tutto, i soldi che stanno versando in queste PE, mi sembra come una bolla in piena salita, e le bolle si sa sono destinate ad esplodere. La caratteristica primaria che aiuta queste PE ad usare il leverage in questo modo, il fatto che c'e' un divario storico tra l'equity e debt market, fa si che un po' tutti (sia il buy side, ovvero i PE, che il sell-side, ovvero l'ibd) ci godano dal fatto che i detenitori di soldi investano alla moda del momento. Il fatto pero' e' che i margini sono destinati a ridursi per via dei fondamenti che si stanno alterando dal periodo storico ottimale sia per l'ibd (nel corto termine) che il buyside (nel lungo termine), per via del fatto che tra l'altro la rata d'interesse globale e' ad un minimo, i flows del capitale si sta globalizzando verso le capital markets, e la richiesta forte e dirompente delle commodities.. Suppongo che voi dell' ecm state avendo un bel tempo anche per via di cosa sta succedendo ora no?

Non so come prevedere il futuro, ma secondo me e' per questo che le PE attive saranno ridotte a quelle molto grandi (KKR, Blackstone, Carlyle, ecc) e quelle piccole, per via dei margini, nel futuro >6 anni.

Diciamo che ora sarebbe il tempo buono per entrare in una PE buona. Nel futuro pero', chi potrebbe sapere quale sara' la moda del momento? Dato che sono ancora uno studente universitario, sapere cosa ci riservi il futuro in termini di carriere mi e' importante.


Guarda, da questo punto di vista hai ragione: IB e consulenza strategica danno le migliori opportunità di formazione e di rivendersi in futuro. Entrare in una società di consulenza dovrebbe essere tra l'altro + facile che entrare in una banca d'affari (in media).

A dire il vero, in generale non so quale sia la piu' facile in cui entrare, pero' se parliamo delle consulenze strategiche "prestigiosie" e delle IB bulge bracket, ovvero, diciamo Mckinsey e Goldman Sachs, e' piu' difficile entrare in mckinsey che nell' altra, dato il fatto che assumono molti di meno all' anno che GS per la sua IBD, ed anche perche' si deve essere veramente intelligenti per entrare in Mck (e le altre).


Sinceramente non so quanto si guadagni in Italia di preciso, comunque abbastanza meno. Non so se facendo i conti coi costi assurdi della vita londinese comunque poi si finisca più o meno alla pari, ma credo di no.
L'esperienza a Milano non è male, ma c'è poco, quasi nessuno ha tutti i team italiani in Italia (anzi credo nessuna bulge bracket). In più paradossalmente credo ci si scanni peggio che a Londra, visto che le opportunità sono davvero poche, e a diverse persone piace stare in Italia. Private equity non è affatto male, qualcosa di valido c'è pure di completamente italiano (penso a Charme, anche se non è un fondo di PE classico): ma è davvero difficile entrarci senza esperienza. Non credo abbiano denaro e voglia per spendere nella formazione basilare di un neolaureato...

Mmmm entrare in una IBD in Italia sarebbe una pessima idea, credo..

Per le PE italiane, credo che vogliano gente con molta esperienza (ed in genere connessioni), e credo che sarebbe fattibile entrare in una buona PE italiana se si ha buona esperienza + un mba da una scuola prestigiosa..

Avevo trovato un sito che elencava i siti web di molte private equity italiane, e' molto interessante, anche perche' spesso le Private equity sono molto piu' aprte che le rispettive hedge fund, perche' nei siti delle Private equity puoi trovare facilmente le descrizioni delle persone dietro questi fondi, e quindi capire cosa hanno fatto prima di entrare nelle PE.

Comunque credo che il lavoro buono paragonabile a quella londinese in Italia esiste, ma richiede spesso molta esperienza lavorita significante.

Fondi hedge dipende: qui a Londra non mi pare difficile entrarci, ma conosco gente che ha visto la propria società fallire e trovarsi letteralmente in mezzo ad una strada (un mio amico ha dovuto fare il cameriere per mantenersi per un periodo). Meglio se grandi e famosi.

Sicuramente, anche se in certi casi e' forse ancora meglio entrare in una hedge fund buona ma un po' piu' piccola del normale (dove normale sarebbe >1bn) puramente per la ridistribuzione dei profitti. Entrare in quelle piccole e "sconosciute" e' come farsi del male da soli.


Nella vita non si può mai sapere, ma qualunque lavoro andrò a fare dopo (so già che in CS non mi faranno un'offerta), mi piacerebbe andare negli USA dopo 4-5 anni. L'Italia per ora la considero un'opzione secondaria. Io miro infatti ad avventure extra finanza, non voglio fare il banker per tutta la vita...

Anchio credo che non vorrei fare il banker per tutta la vita, anzi, il mio sogno sarebbe di diventare un imprenditore. A me piacerebbe lavorare a Londra per poi ritornare in Italia..


Hanno un'attività con picchi molto forti, ma ci sono volte in cui escono prima di me. Ho diversi amici che ci lavorano. Molto interessante e sopratutto se sei bravo sei molto richiesto dagli head hunters.

Per dirigerli chissa' dove... :D Il buyside!

Anche a me sembra molto interessante, pero' avevo letto da qualche parte che il lavoro risulterebbe piu' monotono di quello degli m&a? sara' propaganda? :asd:


D'accordo. Per fare il trader devi amare solo e soltanto la finanza, ed io non sono pronto per legami duraturi... :D

Io avevo considerato seriamente il trading, mi piace molto, pero' credo che per essere un trader molto bravo le basi - che tipo di testa devi avere, abilita di pensare molto velocemente ed in piedi, ecc - sono superflue (nel senso che devi averle gia' coperte da tempo), la discriminante maggiore sara' la conoscenza competitiva cui hai a disposizione (cosa imparabile si ma dannatamente dura da ingranare completamente o anche parzialmente - ricordiamoci che qui parliamo di conoscenza competivita, quella che riesce a farti fare i profitti dal tuo trading, e quella cui e' sottoposta a continui cambiamenti ed evoluzioni per far si che resti competitiva).

Per il flow trading lo vedo grigio, l'automated trading si sta sviluppando ed i flow traders sono quelli piu' a rischio, specialmente se si specializzano nel trading dei prodotti piu' semplici aka vanilla.

Per il prop trading, la cosa si fa sempre e sempre piu' quantitativa / matematica. Non che sia male, pero' questo porta a dei criteri minimi di conoscenze avanzate di concetti matematici e statistici, e l'uso sempre piu' avanzato dei Phd per creare dei modelli che facciano il loro lavoro. Anche se c'e' ancora il lato umano nel tutto (i traders e anche gli analysts che sfruttano i modelli ma guardano razionalmente comunque ai fondamenti per giudicare le predizioni e capire cosa fare), ed e' anche per questo che statisticamente le hedge fund che mischiano il quantitativo con il qualitativo sono quelle che guadagnano piu' di quelle puramente quantitative (l'ecceziona sta nella renaissance technologies, questa qui la ammiro tremendamente dato che e' diretta da veri geni, tra cui Jim Simons - questi qui sono i migliori degli intellettuali, i piu' brillanti dei Phd che lavorano assieme per trovare inefficienze nei mercati quantitivamente).


Ma infatti io ho scritto che il max è 100k pounds. Non è eccessivamente difficile raggiungerli. 140k first year analyst e 500k da associate in IBD secondo me sono cazzate. Lehman non è una boutique... E' con tutta probabilità la 3°-4° banca per prestigio al mondo... :D Citigroup, pur essendo grande come market cap, è meno prestigiosa, ad esempio. Se vuoi dare un'occhiata ad una classifica piuttosto attendibile, va su Vault.com.
Devi comunque mettere che a livello junior le differenze sono piccole per vari motivi, innanzitutto perchè ovunque c'è un cap al bonus massimo che puoi prendere (credo sia impossibile + dello stipendio lordo). Quando diventi MD c'è il grande salto di qualità, a quel punto puoi arrivare a farti tranquillamente quel paio di milioni di dollari l'anno, con picchi (a Londra) di 5 milioni e passa. Negli USA i bonus sono ancora + alti (molto di +, a livello senior soprattutto). Conta però che la maggior parte di quei bonus sono azioni o stock options.

aspe, credo che mi sono espresso male, al massimo raggiungeranno i 100k pounds lordi, 140k pounds lordi sono troppi e' vero! Forse per i 140k intendevo euri lordi..

ops, e' vero, lehman non e' una boutique! intendevo quelle piu' piccole tipo greenhill e lazard :P

Le IB stanno puntando su Londra in questo momento, se non mi sbaglio la stessa GS usera' londra come specchio perfetto della sua base in NY, questo per far si che capitalizzi in ogni modo sulle opportunita' che Londra offre ! In questo modo credo che fra qualche anno i bonus londinesi saranno + / - uguali a quelli americani.

Il gran salto di qualita' in effetti e' proprio il diventare md, pero' il problema e' arrivarci a quel punto :P Ho sentito di persone che sono diventate md prima di aver compiuto i 30 anni (se ci pensi fa impressione!), ma queste sono estremamente rare e sicuramente brillanti per cosa fanno.

CoWboY
28-11-2006, 16:25
vai sul sito www.pattichiari.it

ci sono tutte le maggiori.

vuoi scurriculare a destra e a manca vero? :sofico:


:oink:

A.L.M.
28-11-2006, 21:10
Interessante. L'ecm/dcm mi aveva interessato tempo fa, pero' diciamo che e' ancora meno noto del m&a, e quindi le info riguardo i benefici di questo lavoro rimangono scarse. Ma dimmi un po', che exit opportunities offre l'ecm/dcm? Poi, cosa gli riserva il futuro?
Mah, devi mettere che comunque aver lavorato per un po' di anni in IBD da' grossi vantaggi una volta fuori, e bene o male, se vuoi fare l'imprenditore o il top manager in una grossa azienda (CEO/CFO), un po' tutte le sezioni si equivalgono. Devi mettere che il livello medio nelle aziende "normali" è più basso rispetto a quello che trovi in una banca d'affari o in consulenza strategica, quindi dopo un'esperienza del genere, lì ti guarderanno come un mostro nel tuo campo. Io ho personalmente sentito certi strafalcioni da gente anche piuttosto in alto in grandi aziende italiane... :rolleyes:
Diverso è se vuoi rimanere nel campo finanziario. Lì ovviamente conta molto di più da quale sezione provieni.
IMHO farsi anche qualche anno di LFO (Leveraged Finance Origination) non fa male manco se vuoi lavorare in azienda, così hai un'ottima view sia su equity che sulla parte più interessante del debito.



Non posso darti torto, e' vero! Le boutique sono insomma dove ci si fa piu' il culo ma alla fine si guadagna di piu' (per il standard dei m&a dico).
Ti dirò, in realtà nelle boutique vere e proprie (cioè quelle proprio piccole, che fanno praticamente solo advisory M&A) lavorano meno che nelle bulge bracket, a detta di alcuni. Io infatti se proprio dovessi fare M&A sceglierei qualcosa del genere. Ovviamente lì diventa più difficile rivendersi dopo ad un'altra banca (le bulge bracket sono abbastanza "spocchiose" in materia).
Come stipendi non credo proprio che le boutique paghino di più, anzi forse qualcosa meno.

Suppongo che voi dell' ecm state avendo un bel tempo anche per via di cosa sta succedendo ora no?

Non ci si può lamentare... Del resto l'equity non ha mai momenti di stallo assoluto.

A dire il vero, in generale non so quale sia la piu' facile in cui entrare, pero' se parliamo delle consulenze strategiche "prestigiosie" e delle IB bulge bracket, ovvero, diciamo Mckinsey e Goldman Sachs, e' piu' difficile entrare in mckinsey che nell' altra, dato il fatto che assumono molti di meno all' anno che GS per la sua IBD, ed anche perche' si deve essere veramente intelligenti per entrare in Mck (e le altre).
Come pressione e numero di interviste il processo di recruitment delle IB bulge bracket è il più estenuante. Si arriva fino a 10 colloqui totali (GS). In consulenza ne fai si e no la metà, in più chiedono cose molto più generiche. Questo ovviamente non vuol dire che in consulenza prendano cani e porci, anzi...


Mmmm entrare in una IBD in Italia sarebbe una pessima idea, credo..
Beh, come idea non è male, secondo me. Devi mettere che di solito fai coverage (ossia copri la nazione e non il prodotto/settore), quindi vedi un po' di tutto.
Certo l'esperienza all'estero è un'altra cosa.

Sicuramente, anche se in certi casi e' forse ancora meglio entrare in una hedge fund buona ma un po' piu' piccola del normale (dove normale sarebbe >1bn) puramente per la ridistribuzione dei profitti. Entrare in quelle piccole e "sconosciute" e' come farsi del male da soli.



Anchio credo che non vorrei fare il banker per tutta la vita, anzi, il mio sogno sarebbe di diventare un imprenditore. A me piacerebbe lavorare a Londra per poi ritornare in Italia..
Il fatto è che l'Italia non offre manco nel lungo periodo grosse opportunità... :rolleyes:


Anche a me sembra molto interessante, pero' avevo letto da qualche parte che il lavoro risulterebbe piu' monotono di quello degli m&a? sara' propaganda? :asd:
Mah, secondo me è una stupidaggine. Devi mettere che secondo me la metà di quelli che scrivono in quei forum fingendo di essere i più fighi del mondo in realtà sono dei wannabe banker brufolosi ancora al primo anno dell'università/alle superiori. Ergo non sanno una mazza di come funziona davvero in una banca. M&A è sicuramente interessante come lavoro, per certi versi il prodotto più appassionante. Se si lavorasse meno anch'io farei quello, penso. Però quello che ti dà in più LF è che è uno dei pochi settori di IBD (insieme ad equity corporate finance, per certi versi) che ti dà una certa exposure al cliente fin dal primo anno. Sono infatti quelli che viaggiano di più. Come cosa non la trovo affatto male o noiosa, anzi. Senz'altro meglio che fare modelli di valutazione tutto il giorno. ;)




Per il flow trading lo vedo grigio, l'automated trading si sta sviluppando ed i flow traders sono quelli piu' a rischio, specialmente se si specializzano nel trading dei prodotti piu' semplici aka vanilla.

Vero, oggi leggevo che pure le strategie degli hedge funds in futuro verranno gestite completamente da computer...
Io conosco un ragazzo che fa flow, infatti lui vuole cambiare e fare trading puro.

aspe, credo che mi sono espresso male, al massimo raggiungeranno i 100k pounds lordi, 140k pounds lordi sono troppi e' vero! Forse per i 140k intendevo euri lordi..
In realtà avevo scritto male pure io :stordita: .
I 100k sono euro e non pounds. I pounds sono 70-75 mila circa (35-36k pounds è lo stipendio base standard per un analista primo anno di una grande banca, moltiplicato per 2). Non si può andare oltre perchè quasi tutti credo abbiano un cap (il 100%) al bonus i primi anni. Ovviamente per beccare il massimo bonus devi essere rankato nel top 5-15%. E non è facilissimo, comunque.


Le IB stanno puntando su Londra in questo momento, se non mi sbaglio la stessa GS usera' londra come specchio perfetto della sua base in NY, questo per far si che capitalizzi in ogni modo sulle opportunita' che Londra offre ! In questo modo credo che fra qualche anno i bonus londinesi saranno + / - uguali a quelli americani.
Londra ha il grosso vantaggio di attrarre i capitali russi e arabi, per via della minore regolazione della LSE rispetto a Wall Street. Il fatto è che le dimensioni e la varietà del mercato americano sono ancora lontani da raggiungere. In più devi mettere che Londra nel medio termine verrà quasi sicuramente comprata. Se fosse Euronext allora forse si potrebbe creare un vero polo alternativo a NY. Ma se, come penso, sarà il NASDAQ a comprarsela, allora la cosa sarà diversa. Dipende molto dalle poitiche economiche americane del dopo Bush (ossia quando ci sarà qualcuno che si focalizzerà sui veri problemi degli USA e non solo ai "paesi canaglia").


Il gran salto di qualita' in effetti e' proprio il diventare md, pero' il problema e' arrivarci a quel punto :P Ho sentito di persone che sono diventate md prima di aver compiuto i 30 anni (se ci pensi fa impressione!), ma queste sono estremamente rare e sicuramente brillanti per cosa fanno.
Sì, anch'io ho letto storie del genere: un tizio in una boutique che è diventato MD a 27 anni (considerato che qui iniziano a lavorare a 21, dopo 6 anni di carriera, la metà del tempo). Nelle bulge bracket è molto più difficile che accadano cose del genere, se non impossibile. Al massimo puoi saltare qualche anno (2-3). Comunque è gente che vive solo per quello, e in 6 anni fa il lavoro di 10... Oltre sicuramente a grandi doti personali. Ma comunque io guardo più all'esperienza che alla carriera in sè. Un MBA ti fa perdere 2 anni di carriera, ma ti fa guadagnare tanto in esperienza di vita, IMHO.

dss
01-12-2006, 08:23
so di essere OT, ma è mia opinione personale che le banche sono cancri dell'economia. (certo, uno se ne frega di tutto questo).
Chi lavora in banca ha è vero uno stipendio alto, ma sa bene che lavora in un'azienda parassita della società, almeno in Italia. Basta leggere tutto quello che è scritto sul sito web di Beppe Scienza, Prof. di matematica finanziaria dell'Università di Torino.
Chiunque lavori in banca, per me, è un parassita della società.
Leggete, leggete, tanto per documentarvi, "il risparmio tradito", senza dimenticarvi i molti crack finanzari degli ultimi anni. Tutta l'evasione fiscale passa per le banche.
Chi lavora in banca, se ne frega, ma almeno abbia il coraggio e la coscienza di affermare che lavora in un'azienda (?) dove i crimini giornalieri sono legalizzati. Nuovi sportelli, nuove filiali, c/c a costi altissimi rispetto a quelli medi europei, contratti torbidi, legge sulla tutela del risparmio ridicola, è tutto una presa in giro....

firmato e sottoscrittto da un già docente universitario di una facoltà di Economia

A.L.M.
01-12-2006, 21:17
so di essere OT, ma è mia opinione personale che le banche sono cancri dell'economia. (certo, uno se ne frega di tutto questo).
Mmh, permetti una domanda? Quali qualifiche hai per dire cio'? Le banche sono, da almeno 600 - 700 anni, uno dei motori dell'economia. Sai quanta gente potrebbe comprare una casa/auto/ecc... se non ci fossero le banche? Si' e no il 20% della popolazione di una nazione sviluppata (forse anche meno). Quando le banche non erano istituzionalizzate e regolate, la gente prestava i soldi a strozzo. Secondo te e' meglio cosi'? Come farebbero le aziende a finanziarsi? Come faremmo a comprare qualunque cosa senza le carte di debito/credito? Preferisci forse il sacchetto di monete "a la Robin Hood"? :rolleyes:
Le generalizzazioni sono sempre negative.

Chi lavora in banca ha è vero uno stipendio alto, ma sa bene che lavora in un'azienda parassita della società, almeno in Italia. Basta leggere tutto quello che è scritto sul sito web di Beppe Scienza, Prof. di matematica finanziaria dell'Università di Torino.
Non alla facolta' di Economia, per fortuna... :O

Chiunque lavori in banca, per me, è un parassita della società.
E cosa c'entra lo sportellista coi bond Parmalat?

Leggete, leggete, tanto per documentarvi, "il risparmio tradito", senza dimenticarvi i molti crack finanzari degli ultimi anni. Tutta l'evasione fiscale passa per le banche.
Ma non diciamo fesserie, per favore. Se uno vuole evadere certo non lo fa facendo passare i soldi per le banche, sapendo che tutti i movimenti sono tracciabili...

Chi lavora in banca, se ne frega, ma almeno abbia il coraggio e la coscienza di affermare che lavora in un'azienda (?) dove i crimini giornalieri sono legalizzati. Nuovi sportelli, nuove filiali, c/c a costi altissimi rispetto a quelli medi europei, contratti torbidi, legge sulla tutela del risparmio ridicola, è tutto una presa in giro....
Questo e' colpa dei politici italiani. Le stesse cose si potrebbero infatti dire per molti altri settori: farmacie, telefonia, ecc...

firmato e sottoscrittto da un già docente universitario di una facoltà di Economia
E chi? :stordita:

E comunque :ot: :D

dss
01-12-2006, 23:23
1) qualifiche ?
sono stato docente universitario alla facoltà di Economia di Bari, Diploma Universitario di Marketing, corso di Budgeting, Amministrazione e Finanza, 2° anno accademico, 1995; docente universitario sempre nella stessa facoltà, Master di logistica, corso di sistemi informativi logistici, anno 2002; collaboratore Bocconi al Master in Corporate Finance, corso di analisi finanziarie per le valutazioni (titolare di cattedra: Prof. ghiringhelli), anno 2001; collaboratore Università di Parma, corso di Ricerca Operativa, (titolare Professore a contratto Danilo Concari), anno 2001.
Sono stato responsabile di un consorzio di nove aziende grossiste nel settore idrotermosanitario, ho svolto consulenza di direzione per aziende pubbliche e private, attualmente sono responsabile marketing e finanza di una azienda nel settore dei ricambi auto.
Ogni giorno devo lottare con le banche sui tassi, sulle condizioni, sulle spese e quant'altro.
Ti potrei inviare molti articoli del Sole 24 Ore, che ho raccolto negli anni, che attaccano le banche perchè non danno i soldi alle piccole aziende sane che innovano.
2) le carte di credito/debito ? dovresti andare a leggerti ciò che c'è scritto sul sito di Beppe Scienza, www.beppescienza.it, ed anche tutti gli articoli e i costi veri del credito al consumo, e capire uan volta per tutte che i paesi che tu ritieni più avanzati, hanno una popolazione indebitata per generazioni a venire.
3) se leggessi un po' di più, ad esempio "il risparmio tradito", o ascoltassi chi è stato truffato per il caso Parmalat, vedresti la correlazione tra chi stava allo sportello e ciò che è successo. Ma sarebbe sufficiente vedere qualche trasmissione arretrata di "Report", su Rai 3, che io ho registrato, per iluminarti sui fatti.
4) movimenti tracciabili ? che ridere... Ho un parente strettissimo, direttore di filiale, che me ne ha raccontate di storielle... dagli imprenditori edili ... ai cinesi che acquistano immobili e catene di negozi senza alcun controllo. Medita bene !!!
5) le farmacie, come il settore della telefonia, non prendono i soldi alle famiglie
per non darli alle imprese, ma solo per speculazione di pochi o per aumentare il numero di sportelli e filiali o i propri stipendi

6) è vero, sono OT, ma è l'ultimo mio intervento su questo argomento

VaiLuca
02-12-2006, 16:32
Parassita sai tu brutto testa di c...
1) Beppe Scienza è un fallito, uno che scrive una marea di cavolate, di facilonerie scontate che sono castelli di carta privi di ogni fondamento. Potrei smentire punto per punto ogni sua obiezione.

2) Le banche non danno soldi alle aziende sane!? Ma che parli? Se le imprese italiane sono rimaste in piedi in questo periodo difficile è solo grazie ad un sistema finanziario sano che ha inondato di liquidà il sistema impresa stesso. Hai mai sentito Montezemolo lamentarsi del rapporto con le banche?
A quali articoli in particolare ti riferisci?

3) Quanti soldi utilizza la tua azienda del sistema bancario e quanti dei soci? Sappi che il rapporto medio è uno a dieci o anche uno a venti in Italia.
Quante super macchine aziendali si è fatto il tuo capo con i soldi delle banche e distraendoli all'attività economica?

4) L'Italia ha un tasso di indebitamento delle famiglie fisiologiche e comunque infinitamente molto più basso rispetto ai paesi occidentali. In banca il credito al consumo è volutamente un'attività marginale dove invece stanno entrando delle società finanziarie di basso livello che quelli si rischiano di strozzare le famiglie.

5) Parmalat.. Ma chi ha truffato chi? Le banche hanno commesso degli errori. In primis il truffatore è stato Tanzi che ha truffato tutti. Sai quanti soldi è costato al sistema bancario il crack? L'errore delle banche è stato quello di cercare di scaricare le perdite sui piccoli risparmiatori. O questa è l'impressione che hanno dato all'esterno. Ma non tutti si sono comportati alla stessa maniera
Le banche ora sono tutte impegnate a risarchire i piccoli risparmiatori che abbiano investito inconsapevolmente.

6) L'evasione fiscale è colpa delle banche.. Altro!? Beata ignoranza.

Ma le hai fatte le scuole medie?

Marci
02-12-2006, 17:06
e per fortuna che gli evasori al momento del passaggio Lira-Euro erano disperati eprchè non potevano farsi cambiare i soldi in banca dato che li avrebbero scoeprti subito :rolleyes:
certo, le banche sono la principale fonte di riciclaggio...ma per favore.
Sono un felice parassita.

A.L.M.
02-12-2006, 17:25
1) qualifiche ?
sono stato docente universitario alla facoltà di Economia di Bari, Diploma Universitario di Marketing, corso di Budgeting, Amministrazione e Finanza, 2° anno accademico, 1995; docente universitario sempre nella stessa facoltà, Master di logistica, corso di sistemi informativi logistici, anno 2002; collaboratore Bocconi al Master in Corporate Finance, corso di analisi finanziarie per le valutazioni (titolare di cattedra: Prof. ghiringhelli), anno 2001; collaboratore Università di Parma, corso di Ricerca Operativa, (titolare Professore a contratto Danilo Concari), anno 2001.
Sono stato responsabile di un consorzio di nove aziende grossiste nel settore idrotermosanitario, ho svolto consulenza di direzione per aziende pubbliche e private, attualmente sono responsabile marketing e finanza di una azienda nel settore dei ricambi auto.
Ogni giorno devo lottare con le banche sui tassi, sulle condizioni, sulle spese e quant'altro.
Ti potrei inviare molti articoli del Sole 24 Ore, che ho raccolto negli anni, che attaccano le banche perchè non danno i soldi alle piccole aziende sane che innovano.
La tua (e quella dell'"esimio" Beppe Scienza) generalizzazione pero' lasciava intendere una qualche (grossa) lacuna nel comprendere i meccanismi piu' semplici dell'economia. E' interesse delle banche finanziare le aziende che hanno grosse potenzialita' di crescita. E' del tutto sbagliato confondere la disonesta' dei dipendenti di certe banche e le disfunzioni del sistema Italia con le "banche" in generale, la cui funzione, sia economica che sociale, e' stata ampiamente riconosciuta.

2) le carte di credito/debito ? dovresti andare a leggerti ciò che c'è scritto sul sito di Beppe Scienza, www.beppescienza.it, ed anche tutti gli articoli e i costi veri del credito al consumo, e capire uan volta per tutte che i paesi che tu ritieni più avanzati, hanno una popolazione indebitata per generazioni a venire.
Beh, quello dipende da atteggiamenti sbagliati da parte della gente e da molti altri problemi che e' difficile sintetizzare in un post di un forum.
Desumo quindi che per te la moneta elettronica non dovrebbe esistere. Non tutte le carte di credito finanziano a pagamento: con le carte non "revolving" chiunque puo' godere di dilazioni di un mese circa senza pagare un centesimo. :rolleyes:
Evidentemente nel corso della tua brillante carriera hai preferito mettere i soldi sotto al letto, o nelle mutande, mentre eri all'estero... :D

3) se leggessi un po' di più, ad esempio "il risparmio tradito", o ascoltassi chi è stato truffato per il caso Parmalat, vedresti la correlazione tra chi stava allo sportello e ciò che è successo. Ma sarebbe sufficiente vedere qualche trasmissione arretrata di "Report", su Rai 3, che io ho registrato, per iluminarti sui fatti.
Vedi, mio caro, probabilmente sbagli tu nel credere che esistano solo i libri del mitico Beppe. Ne esistono migliaia di altri che dicono molte altre cose sull'economia. Facciamo cosi': io mi leggo il libro del "divino" e tu invece ristudi i fondamenti dell'economia.
Il caso Parmalat e quello Cirio sono casi patologici: non si puo' fare di tutta l'erba un fascio...


4) movimenti tracciabili ? che ridere... Ho un parente strettissimo, direttore di filiale, che me ne ha raccontate di storielle... dagli imprenditori edili ... ai cinesi che acquistano immobili e catene di negozi senza alcun controllo. Medita bene !!!
Certo che sono tracciabili. So anch'io storie di gente disonesta. Ma sbagli nel pensare che quello che accade a Napoli/Bari accada ovunque. Se certe zone sono arretrate un motivo ci sara'... :rolleyes:

5) le farmacie, come il settore della telefonia, non prendono i soldi alle famiglie per non darli alle imprese, ma solo per speculazione di pochi o per aumentare il numero di sportelli e filiali o i propri stipendi
Quest'ultima parte mi fa davvero ridere... E a chi li rubano i soldi, secondo te? Ti pare giusto che gli operatori telefonici ti facciano pagare 5€ per ogni ricarica, mentre in altre parti d'Europa no? O che in UK certi medicinali costino un terzo che in Italia, pur avendo un costo della vita mediamente superiore?

Se comunque vuoi continuare questa discussione, ti consiglio di aprire un thread in Politica. Perche' qui non c'entra niente. Ciao, salutami Beppe... :rolleyes:

alam
18-12-2006, 13:15
P.S. Forse i livelli retributivi degli impiegati base (vedi anche i cassieri con le varie indennità) sono ancora un pò elevati..


ma cosa fa di preciso un cassiere?

a parte lo smaneggiare $$ ...

czz
11-06-2009, 08:18
[QUOTE=A.L.M.;14934456]Mmh, permetti una domanda? Quali qualifiche hai per dire cio'? Le banche sono, da almeno 600 - 700 anni, uno dei motori dell'economia. Sai quanta gente potrebbe comprare una casa/auto/ecc... se non ci fossero le banche? Si' e no il 20% della popolazione di una nazione sviluppata (forse anche meno). Quando le banche non erano istituzionalizzate e regolate, la gente prestava i soldi a strozzo. Secondo te e' meglio cosi'? Come farebbero le aziende a finanziarsi? Come faremmo a comprare qualunque cosa senza le carte di debito/credito? Preferisci forse il sacchetto di monete "a la Robin Hood"? :rolleyes:
Le generalizzazioni sono sempre negative.



spero che almeno adesso hai chambiato idea sulle banche......

dato che vedo che ti piacciono le fiabe o almeno le raccontavi bene:

Heidi è la proprietaria di un bar a Berlino. Per incrementare le vendite, decide di offrire ai clienti - per la maggior parte ubriaconi perdigiorno - la possibilità di bere pagando in seguito. Tiene i conti su un taccuino, concedendo in pratica agli avventori un mutuo subprime. Quando la voce si sparge, i clienti affollano il bar di Heidi.
Le vendite esplodono. Approfittando della libertà dei clienti di pagare con comodo, Heidi aumenta il prezzo per vino e birra, le bevande più richieste. I suoi profitti crescono. Un giovane e dinamico consulente della banca locale si accorge che i debiti degli avventori sono una garanzia per il futuro, e così aumenta il credito di Heidi presso la banca. Non ha ragioni per preoccuparsi, dato che vede i debiti degli alcolisti come garanzia collaterale. Nella direzione generale della banca, esperti di finanza trasformano gli asset del cliente in Bevibonds, Alcoolbonds e Vomitbonds. I bonds sono poi piazzati sul mercato globale. Nessuno capisce cosa significhino i nomi, o come i bonds siano garantiti. In ogni caso, il prezzo continua a salire e si vendono alla grande.
Un bel giorno, malgrado il prezzo sia ancora in salita, un manager del credit-risk della banca (che viene poi licenziato perché pessimista) decide che è ora di richiedere il pagamento dei debiti contratti dai beoni al bar di Heidi.
Ma loro non possono pagare.
Heidi non riesce a ripagare il suo debito bancario e fa bancarotta. I Bevibonds e gli Alcoolbonds crollano del 95%. I Vomitbonds hanno una migliore performance, e si stabilizzano dopo una perdita dell’80%. I fornitori di Heidi, che le avevano garantito pagamenti posticipati, e avevano investito nei bonds, si trovano davanti ad un disastro. Il fornitore di vino fallisce, quello della birra viene acquistato da un concorrente.
La banca, invece, viene salvata dal governo dopo frenetiche consultazioni dei leader dei vari partiti, e i fondi necessari per l’operazione di salvataggio reperiti grazie ad una nuova tassa pagata dagli astemi.




gran bella cosa le banche....


IL CREDITO FACILE
E veniamo agli anni di George W. Bush. Il 18 giugno 2002, il successore di Clinton annunciò la propria intenzione di allargare il mercato dell'acquisto della prima casa a chi aveva redditi bassi e alle minoranze: «Diventare proprietari della propria casa è un modo di realizzare il sogno americano, e io voglio estendere il sogno a tutto il Paese», disse Bush.

Scendendo nei dettagli, aggiunse: «La gente spesso vorrebbe comprare una casa, ma non ha soldi per l'anticipo. E a questo c'è rimedio... Altro problema: i contratti sono troppo complicati. La gente è scoraggiata da tutte quelle clausole. Ci sono troppe parole! Quindi faremo sì che venga semplificata la documentazione richiesta ... Infine, abbiamo bisogno di maggiori capitali per gli acquirenti a basso reddito. E sono oggi fiero di annunciare che Fannie Mae ha recepito questo bisogno ... e che anche Freddie Mac è disposto a fare la sua parte».Da parte sua,l'opposizione non aveva interesse a mettersi di traverso: i democratici non potevano infatti ostacolare una politica che dava accesso alla casa ai ceti meno abbienti.

In quel momento, il sistema finanziario e l'economia americana stavano riprendendosi da due durissimi colpi: lo scoppio della bolla di internet che nel corso dei due anni precedenti aveva bruciato circa 3mila miliardi di dollari di valore in Borsa, e l'attacco dell'11 settembre. La scelta di Bush fu quella di assicurare la crescita economica sostenendo i consumi. «In un modello di bassi salari come era quello americano, il sostegno al consumo poteva venire solo in un modo: con il credito. Ed è proprio grazie alla politica creditizia di manica larga fatta dalla Fed fino al 2004 che si spiega buona parte del differenziale di crescita tra Usa ed Europa », dice un ex banchiere centrale europeo oggi al vertice di una grande banca.

Il 2002 è anche l'anno dell'esplosione delle emissioni delle cosiddette asset-backed securities (Abs), cioè titoli garantiti da pacchetti di prodotti sottostanti, per lo più prestiti. In particolare parliamo delle cartolarizzazioni di mutui residenziali con le quali le banche commerciali cominciarono a cedere il controllo del credito immobiliare a Wall Street, dove però non c'era lo stesso grado e soprattutto la stessa qualità di sorveglianza. E dove, in seguito anche alla riforma di Gramm, la Fed non aveva compiti di vigilanza.

«Per l'amministrazione Bush, le cartolarizzazioni rappresentavano una sorta di quadratura del cerchio, perché permettevano di aumentare il credito senza mettere a rischio le banche, le quali non avevano più incentivi per essere selettive con i debitori. I rischi dei mutui venivano infatti trasferiti agli investitori, inclusi quelli stranieri», aggiunge l'ex banchiere centrale. «Oltre a esternalizzare il rischio, in questo modo l'America riusciva anche a finanziare i propri consumi con i capitali delle banche e degli investitori stranieri».

IL NUOVO MODO DI FARE BANCA
A partire dal 2002, con il boom di securities di seconda o terza generazione,e cioè dei cosiddetti derivati sintetici, sempre più lontanamenti imparentati con i mutui originali, come le Collateralized debt obbligation (o Cdo) e i già citati Credit default swap, le cartolarizzazioni si affermarono come un nuovo modo di fare banca. «A fronte di strumenti finanziari e modelli di business nuovi- con le banche che originavano e distribuivano anziché originare e tenersi il rischio - il sistema di vigilanza Usa avrebbe dovuto adeguarsi, chiedere maggiori requisiti di capitale, creare un mercato ad hoc per gli Abs con requisiti/margini di liquidità minimi.Invece sono mancati screening periodici forti sul cosiddetto liquidity gap, i controlli sugli erogatori del credito e i cosiddetti stress test.In pratica non sono stati adottati segnali d'allarme», commenta il dirigente di un'agenzia di vigilanza europea.

Per i primi anni tutto filò comunque liscio. Anzi, sembrava una sorta di magico circolo virtuoso in cui ognuno avrebbe solo guadagnato: i cittadini non abbienti compravano casa pur non avendone i mezzi, i broker che avevano piazzato i mutui guadagnavano più commissioni, i grossisti che rastrellavano mutui facevano più profitti, le case d'investimento che impacchettavano e cartolarizzavano- i cosiddetti arranger- incassavano fee da favola, i reimpacchettatori ne percepivano altre ancora maggiori e gli investitori si trovavano a disposizione prodotti specialistici molto redditizi su cui investire a seconda delle loro esigenze, con efficienze prima impensabili (per esempio, le società di assicurazione con polizze a 30 anni potevano comprarsi prodotti contenenti solo mutui dello stesso periodo).

L’INSOSTENIBILITÀ DEL MODELLO
In realtà, nel medio e lungo termine, il modello di business era insostenibile. Perché il pool di mutui di qualità era limitato, mentre Wall Street aveva un continuo bisogno di volumi sempre maggiori di materia prima- cioè nuovi mutui ipotecari. La fortissima domanda portò a una rapida riduzione della qualità della materia prima. Finché, a partire dal 2005, si cominciò ad alimentare la rete di rifornimento finanziario con mutui sempre più " tossici". «Il vintage, e cioè l'anzianità dei mutui sottostanti, è un indicatore di qualità. Le securities con vintage precedente al 2005 sono le migliori. Dopo il 2005 si trova invece paccottiglia di ogni genere»,spiega l'ex banchiere centrale.

A contribuire all'aumento della "tossicità" dei mutui fu anche un altro sviluppo nella po-litica di de-regolamentazione finanziaria di Bush. Il 7 gennaio 2004 l'Office of the Comptroller of the Currency, la branca del Dipartimento del Tesoro che governa le banche, aveva deciso che le banche multistatali sarebbero state esentate dalle normative statali contro il "credito predatorio". Già allora ci fu chi lo ritenne un invito all'abuso.E gli abusi prontamente arrivarono. Anche perché, proprio quell'anno, la Federal Reserve aveva cominciato a rialzare il tasso di sconto.

ENTRANO IN CIRCOLAZIONE I MUTUI PEGGIORI
Cominciarono a diffondersi mutui con teaser rate, tassi-civetta che iniziano molto bassi ma poi esplodono,mutui low-doc oppure nodoc, la cui istruttoria era fatta con scarsa documentazione o addirittura senza alcuna documentazione ( che passarono dal 28% del totale dei sub-prime nel 2001 al 50% nel 2006). Peggio ancora:arrivarono i mutui con l'opzione di non pagare né interessi né capitale per i primi due o tre anni.

«Il cuore della vigilanza è il controllo dell'attività di credito, per assicurarsi che le banche facciano un corretto processo di affidamenti valutando le iniziative buonee dando credito a chi ha la possibilità di rimborsarlo. Invece su questo fronte, non venne fatto proprio niente», commenta l'ex banchiere centrale.

Essendo latitante la vigilanza sul credito ipotecario (perché gli Stati non avevano una visione globale e la Fed era stata tenuta fuori), cominciarono a entrare in circolo pacchetti all'ingrosso con mutui a orologeria che raggiungevano l'80%del totale.Ma per gli arranger cambiava poco. L'importante era avere nuova materia prima da trasformare in prodotti lavorati da immettere nel mercato.

C'è da dire che in quella lavorazione si cimentavano alcune delle migliori menti matematiche al mondo, che costruivano modelli di finanza quantitativa molto complessi con sofisticate miscele di diversificazione intese a ridurre il rischio. In più, non ci fu mai alcuna negligenza o disinformazione nella presentazione al mercato del prodotto: era detto apertamente che il sottostante era fatto di mutui subprime.

A presentare come buoni quei lavorati, erano le più grandi agenzie di rating al mondo. «Il classico specchietto per le allodole era la tripla A delle agenzie di rating»,spiega l'ex banchiere centrale. «E ad assegnarla non erano le case d'investimento.Erano le agenzie di rating». E qui il pensiero va subito al conflitto d'interessi intrinseco nel meccanismo di compen-sazione delle tre grandi agenzie: a pagare Moody's, S&P e Fitch per il loro lavoro di rating erano infatti gli stessi arranger che dovevano piazzare il prodotto sul mercato.

Ma occorre anche dire che quei rating non venivano assegnati al buio. Erano il frutto di modelli storico-matematici dai quali risultava estremamente improbabile che si verificasse una percentuale di insolvenza dei mutui sottostanti necessaria per intaccare l'investimento. Che in questo caso invece superava il 15% del totale su pacchetti sempre meticolosamente diversificati. Storicamente non era mai successo che si superasse quel tetto di insolvenza. Il problema era che, storicamente, le istruttorie sui mutui erano sempre state molto più selettive. «Venendo meno la qualità delle istruttorie sono saltati anche i modelli matematici»,dice l'ex banchiere centrale.

A fornire comunque un'ulteriore garanzia sullaqualità dei prodotti erano case d'investimento terze o società di assicurazione, come la Aig. In caso di default se ne sarebbero insomma fatte carico loro. «Il fatto che società come Aig non esitassero a sostenere quei prodotti, segnalava al mercato che il loro rischio era limitato », osserva uno dei maggiori avvocati d'affari americani che preferisce non essere citato.

IL BOOM DEL 2006
Nel 2006, grazie anche a queste securities (che arrivarono a rappresentare il 33% del reddito totale, contro il 13% del 2000), le cinque grandi case d'investimento di Wall Street - Merrill Lynch, Bear Sterns, Lehman Brothers, Goldman Sachs e Morgan Stanleydichiararono profitti per 130 miliardi di dollari. Altrettanto da record furono i compensi dei loro amministratori delegati.Solo per parlare delle banche ormai defunte: Stanley O'Neal,di Merrill Lynch,portò a casa 47,3 milioni di dollari, James Cayne, di Bear Sterns, 14,8 milioni e Richard Fuld, di Lehman, 10,9.

«Io non ho mai avuto la sensazione che a Wall Street avessero subodorato che c'era qualcosa che non andava nei sottostanti. Erano troppo lontani dall'erogazione dei mutui subprime per accorgersene», aggiunge l'avvocato d'affari. «Sono convinto che le grandi case di investimento non sapessero di vendere immondizia ». La nostra inchiesta ci porta a confutare questa valutazione. Non tanto perché chiunque avesse analizzato il mercato dei mutui avrebbe visto che dopo il 2004 i fondamentali non quadravano più: i dati economici dicevano che i redditi stavano scendendo mentre i tassi stavano aumentando,com'era quindi possibile che la generazione di nuovi mutui per la prima casa non desse segno di rallentamento?

L'INTEGRAZIONE VERTICALE
A contraddire l'avvocato d'affari è piuttosto il grado di integrazione verticale che abbiamo scoperto esserci stato tra gli originator sul campo- cioè i fornitori dei mutui- e gli arranger a Wall Street. Nel corso degli anni del boom di queste cartolarizzazioni, tutte le case d'investimento si erano messe in pancia istituti specializzati proprio nella lavorazione all'ingrosso di mutui subprime. Lehman aveva comprato Harbourton Mortgage Investment Corp, BNC Mortgage Inc e Finance America LLC. Bear Sterns aveva preso EMC Mortgage Corp e Encore Credit Corp. Merrill Lynch aveva acquisito First Franklin Financial Corp, Nation Point e National City Home Loan Services.

A spiegare i motivi di queste acquisizioni è l'analista finanziario Jeffrey Levine,di Milestone Advisors: «Primo,servivano a garantire una fonte di produzione di materia prima per le cartolarizzazioni. Secondo,a intascare anche i profitti dei fornitori. Terzo,ad avere market intelligence per lo sviluppo di nuovi prodotti».

L'ironia è che nella stessa documentazione depositata presso la Sec, abbiamo trovato prove dell'integrazione tra originator e arranger. Nel bilancio annuale depositato nel 2006 da Fremont General, uno dei più grossi istituti di credito a orologeria del Massachusetts, si legge:«La società ha cercato di massimizzare i profitti... monitorando attentamente i requisiti richiesti dagli acquirenti istituzionali dei mutui, dalle agenzie di rating e dagli inve-stitori. Ci siamo conseguentemente focalizzati su attività di produzione dei tipi di mutui che meglio rispondevano a quei requisiti».

La conferma più esplicita è venuta da William Dalls, amministratore delegato di Ownit, il quale ha dichiarato al New York Times che gli investitori istituzionali- e Merrill Lynch in particolare - avevano specificatamente chiesto di offrire più mutui low-doc,dicendogli che se non lo avesse fatto avrebbe perso grosse opportunità di profitto.

Continuando a salire nella catena di alimentazione, si nota che le banche di investimento erano anche proprietarie di Special Purpose Entity, cioè quei veicoli speciali registrati sotto forma di trust ai quali venivano conferiti pacchetti di mutui contro i quali emettere le obbligazioni. Il Sole 24 Ore ha appurato che, nel singolo mese del 2005,due veicoli di Lehman cartolarizzarono mutui residenziali per 1.268 milioni di dollari, un veicolo di Merrill Lynch cartolarizzò 1.358 milioni di dollari e uno di Bear Sterns altri 557 milioni. Insomma, con questo grado di integrazione verticale, non si può non attribuire specifiche e dirette responsabilità della crisi a Wall Street.

IL CRACK
La miccia fu l'impennata delle insolvenze e dei pignoramenti registrata nel corso del 2006. All'inizio del 2007 crollarono poi una ventina di istituti di credito specializzati in subprime. A quel punto si aggiunse l'effetto moltiplicatore delle scommesse al ribasso degli hedge fund. «Nei primi mesi del 2007 cominciammoa vedere i primi segnali preoccupanti», spiega l'ex banchiere centrale.«Nei nostri risk meeting interni notammo un maggior tasso di insolvenza e un allargamento degli spread. Allora iniziammo a mollare la posizione e uscire il più possibile dalle cartolarizzazioni ».

Dalle tesorerie delle grandi banche l'allarme si diffuse sul mercato, che smise di sottoscrivere. Il disimpegno degli investitori e il diffondersi dell'incertezza sull'entità e la distribuzione delle perdite nel sistema finanziario, provocò un'impennata della domanda di liquidità che fece schizzare ancora più in alto gli spread. Con il mercato bloccato, le cinque case d'investimento, e Merrill Lynch in particolare, si trovarono in portafoglio grosse quantità di semilavorati che dovevano essere ancora assemblati - prodotti di pessima qualità a fronte dei quali non potevano fare più funding. Tentarono di ricorrere al mercato interbancario per rifinanziare gli attivi immobilizzati, ma invano.

Il contagio ha poi raggiunto il mercato dei Credit default swaps, nel frattempo schizzati a 62mila miliardi di dollari di valore nozionale ( contro i 144 miliardi di 10 anni fa). E chi era uno dei più attivi player in questo mercato? Aig,che tra l'altro era anche garante di molte securities di Lehman.

E adesso? Quanto è stato intaccato il ruolo di riferimento delle autorità americane per il resto del mondo? «La reputazione del sistema di vigilanza ne ha sicuramente risentito, soprattutto perché gli americani sono sempre stati all'avanguardia», conclude il dirigente dell'agenzia di vigilanza europea. «Con questa crisi la loro credibilità si è a mio parere dimezzata».

Fonte: Il Sole 24 Ore



e parli anche di parmalat e cirio?????


Un altro punto di estrema rilevanza è il ruolo delle banche in relazione alle frodi finanziarie.
Soffermandosi sull’attualità è possibile fare qualche esempio in merito: con riferimento alle vicende Cirio e Parmalat, due colossi alimentari quotati sul mercato dei capitali, apprezzati e conosciuti a livello mondiale, non lasciavano sicuramente immaginare all’investitore non professionale nessun rischio. Addirittura, riferiscono le banche coinvolte nella promozione e collocazione dei titoli emessi dai due gruppi, finanche le prestigiose Società di Rating non lasciavano presagire nessun segnale di allarme.
Nella realtà, come tutti sappiamo, le cose sono andate in modo decisamente diverso.

Alla luce delle prime risultanze investigative, si è appreso che il problema si è determinato e ampliato a dismisura per decenni a causa della fraudolenta gestione del management.
Tuttavia una buona parte delle responsabilità è da attribuire anche al mondo bancario, come è stato detto in una relazione della Consob: “i potenziali conflitti tra i diversi interessi possono portare gli intermediari a incentivare collocamenti obbligazionari da parte di società o gruppi nei confronti dei quali non ritengono di incrementare la propria esposizione”.
Il conflitto di interessi nel mondo bancario non è stato solo potenziale, ma bensì concreto e permanente.

Il collocamento delle obbligazioni emesse sul mercato mobiliare della Cirio, Parmalat, Giacomelli…etc. non è stato solo incentivato, ma anche promosso e sponsorizzato nei confronti e a danno dei piccoli risparmiatori.
Le Banche, scegliendo il “prestito obbligazionario” al “merito creditizio”, hanno in sostanza rinunciato alla verifica attenta e ponderata circa la veridicità delle scritture contabili, contribuendo ad alimentare la dimensione dell’enorme danno patrimoniale perpetrato in danno alla collettività. Così facendo hanno di fatto trasferito i rischi dell’investimento obbligazionario sull’ignaro risparmiatore, beneficiando di converso del duplice effetto positivo ottenuto dalle commissioni per il servizio prestato e dell’obiettivo sicuramente più ambito che era quello di rientrare dalle diverse esposizioni.

Pertanto, volendo leggere ed interpretare i fatti e le circostanze che emergono, possiamo dire che le Banche, non solo non hanno voluto incrementare la propria esposizione, ma sono andate ben oltre, nel perseguire e realizzare l’intento di rientrare da esposizioni, per impieghi di non facile recupero (anche per la elevata concentrazione del rischio creditizio), afferenti a somme rilevanti che andavano ristrutturate o addirittura passate a sofferenza.
In altri termini, con la “Operazione Bond”, le stesse Banche, sono rientrate da esposizioni già consolidate, per le quali, molto verosimilmente, già sussisteva, in concreto, una sufficiente e reciproca consapevolezza d’insolvenza.

ciao ciao

screttiu
11-06-2009, 08:33
le banche sono la rovina del sistema economico.

non c'è altro da dire

Pot
11-06-2009, 08:36
le banche sono la rovina del sistema economico.

non c'è altro da dire
spero che tu sia ironico ;)

screttiu
11-06-2009, 09:22
spero che tu sia ironico ;)

non credo ci sia frase detta da me, più seria di questa.

tu dammi una spiegazione plausbile per queste due ragioni:

1) il sistema economico è crashato, e la causa sappiamo tutti di chi è, dei mega banchieri con i vari titoli tossici ecc

2) perchè un mutuo di 200000 euro deve portare un tasso fisso di 5,8%- sprea incluso (se ti va bene), e per 30 anni sei costretto a pagare una rata, che alla fine di questi 3 decenni, sarà di 400 e passa mila euro?

attendo risposte sensate.

Pot
11-06-2009, 09:55
non credo ci sia frase detta da me, più seria di questa.

tu dammi una spiegazione plausbile per queste due ragioni:

1) il sistema economico è crashato, e la causa sappiamo tutti di chi è, dei mega banchieri con i vari titoli tossici ecc

2) perchè un mutuo di 200000 euro deve portare un tasso fisso di 5,8%- sprea incluso (se ti va bene), e per 30 anni sei costretto a pagare una rata, che alla fine di questi 3 decenni, sarà di 400 e passa mila euro?

attendo risposte sensate.

1) troppo semplice messa cosi' ;) . Il tuo punto e' vero, ma tutti siamo avidi, tutti vogliamo comprare con i soldi non nostri, ci sembra tutto facile in un certo momento storico (ricordo le domande: ma perche' non mi danno un mutuo; a me lavoratore precario che prendo 800 euro al mese, che devo comprare millemilaeuro di casa???), salvo poi accorgerci quando gia' piove merda che sei mesi prima il cielo era marrone...

2) perche' il denaro in prestito come ogni altro bene ha un costo ;). Tu affitti denaro come affitti una macchina, per piu' tempo la usi piu' paghi. Non ci vedo nulla di strano.

screttiu
11-06-2009, 10:03
1) troppo semplice messa cosi' ;) . Il tuo punto e' vero, ma tutti siamo avidi, tutti vogliamo comprare con i soldi non nostri, ci sembra tutto facile in un certo momento storico (ricordo le domande: ma perche' non mi danno un mutuo; a me lavoratore precario che prendo 800 euro al mese, che devo comprare millemilaeuro di casa???), salvo poi accorgerci quando gia' piove merda che sei mesi prima il cielo era marrone...

2) perche' il denaro in prestito come ogni altro bene ha un costo ;). Tu affitti denaro come affitti una macchina, per piu' tempo la usi piu' paghi. Non ci vedo nulla di strano.

vabbe
diciamo che ci siamo un po arrampicati sullo specchio.:)

la verità è che l'economia è basata sulle banche e proprio perchè loro hanno questo potere possono permettersi di fare il bello e il cattivo tempo, i mutui trentennali dove paghi un immobile il doppio del suo valore non è un prestito, ma è un usura legalizzata.

sfido qualunque azienda di servizi ad avere un ritorno "netto" cosi grande da un prestito.

[Anton|o]
11-06-2009, 11:19
Bellissimo questo thread! Non mi sta facendo rimpiangere di aver lasciato la Bocconi :D
E comunque, non bisogna fare per forza gli analisti per fare gli insider :sofico:

Pot
11-06-2009, 11:26
;27807250']Bellissimo questo thread! Non mi sta facendo rimpiangere di aver lasciato la Bocconi :D
E comunque, non bisogna fare per forza gli analisti per fare gli insider :sofico:

Dipende cosa fai adesso dopo aver lasciato la Bocconi :D

Traveller23
11-06-2009, 11:40
le banche sono la rovina del sistema economico.

non c'è altro da dire

Direi le banche malgestite...

Non credo che senza le banche il mondo si sarebbe sviluppato tanto da arrivare al punto attuale (inteso come momento storico generale, non come crisi globale).

Poi che abbiano esagerato ultimamente e' un dato di fatto, ma e' colpa dell'avidita' sempre maggiore delle persone. Alla fine la banca e' fatta da persone, mica e' una entita' a se stante :)

A.L.M.
12-06-2009, 01:20
spero che almeno adesso hai chambiato idea sulle banche......

dato che vedo che ti piacciono le fiabe o almeno le raccontavi bene:

Heidi è la proprietaria di un bar a Berlino. Per incrementare le vendite, decide di offrire ai clienti - per la maggior parte ubriaconi perdigiorno - la possibilità di bere pagando in seguito. Tiene i conti su un taccuino, concedendo in pratica agli avventori un mutuo subprime. Quando la voce si sparge, i clienti affollano il bar di Heidi.
Le vendite esplodono. Approfittando della libertà dei clienti di pagare con comodo, Heidi aumenta il prezzo per vino e birra, le bevande più richieste. I suoi profitti crescono. Un giovane e dinamico consulente della banca locale si accorge che i debiti degli avventori sono una garanzia per il futuro, e così aumenta il credito di Heidi presso la banca. Non ha ragioni per preoccuparsi, dato che vede i debiti degli alcolisti come garanzia collaterale. Nella direzione generale della banca, esperti di finanza trasformano gli asset del cliente in Bevibonds, Alcoolbonds e Vomitbonds. I bonds sono poi piazzati sul mercato globale. Nessuno capisce cosa significhino i nomi, o come i bonds siano garantiti. In ogni caso, il prezzo continua a salire e si vendono alla grande.
Un bel giorno, malgrado il prezzo sia ancora in salita, un manager del credit-risk della banca (che viene poi licenziato perché pessimista) decide che è ora di richiedere il pagamento dei debiti contratti dai beoni al bar di Heidi.
Ma loro non possono pagare.
Heidi non riesce a ripagare il suo debito bancario e fa bancarotta. I Bevibonds e gli Alcoolbonds crollano del 95%. I Vomitbonds hanno una migliore performance, e si stabilizzano dopo una perdita dell’80%. I fornitori di Heidi, che le avevano garantito pagamenti posticipati, e avevano investito nei bonds, si trovano davanti ad un disastro. Il fornitore di vino fallisce, quello della birra viene acquistato da un concorrente.
La banca, invece, viene salvata dal governo dopo frenetiche consultazioni dei leader dei vari partiti, e i fondi necessari per l’operazione di salvataggio reperiti grazie ad una nuova tassa pagata dagli astemi.

gran bella cosa le banche....

Le banche non fanno solo cartolarizzazioni, questo voglio sperare che tu lo sappia. Altrimenti, visitati qualche sito di una banca d'affari e cerca di capire almeno in parte quanti e quali servizi rende una banca, e come (almeno in teoria, ed in passato, e probabilmente anche in futuro pure in pratica) certi servizi costituiscano solo una minima parte del
Nel tuo esempio, Heidi non va salvata, perchè ha sbagliato fin dall'inizio a voler fare il passo più lungo della gamba col suo business, probabilmente. Le banche invece se falliscono una dopo l'altra provocano il crollo di tutto il sistema finanziario, dunque, dato che esiste una gran bella differenza tra un baretto ed una banca, in termini di impatto sulla collettività, se si ha un certo ammontare di denaro, bisogna favorire chi può danneggiare maggiormente il sistema con una sua situazione critica.



IL CREDITO FACILE
E veniamo agli anni di George W. Bush. Il 18 giugno 2002, il successore di Clinton annunciò la propria intenzione di allargare il mercato dell'acquisto della prima casa a chi aveva redditi bassi e alle minoranze: «Diventare proprietari della propria casa è un modo di realizzare il sogno americano, e io voglio estendere il sogno a tutto il Paese», disse Bush.

Scendendo nei dettagli, aggiunse: «La gente spesso vorrebbe comprare una casa, ma non ha soldi per l'anticipo. E a questo c'è rimedio... Altro problema: i contratti sono troppo complicati. La gente è scoraggiata da tutte quelle clausole. Ci sono troppe parole! Quindi faremo sì che venga semplificata la documentazione richiesta ... Infine, abbiamo bisogno di maggiori capitali per gli acquirenti a basso reddito. E sono oggi fiero di annunciare che Fannie Mae ha recepito questo bisogno ... e che anche Freddie Mac è disposto a fare la sua parte».Da parte sua,l'opposizione non aveva interesse a mettersi di traverso: i democratici non potevano infatti ostacolare una politica che dava accesso alla casa ai ceti meno abbienti.

In quel momento, il sistema finanziario e l'economia americana stavano riprendendosi da due durissimi colpi: lo scoppio della bolla di internet che nel corso dei due anni precedenti aveva bruciato circa 3mila miliardi di dollari di valore in Borsa, e l'attacco dell'11 settembre. La scelta di Bush fu quella di assicurare la crescita economica sostenendo i consumi. «In un modello di bassi salari come era quello americano, il sostegno al consumo poteva venire solo in un modo: con il credito. Ed è proprio grazie alla politica creditizia di manica larga fatta dalla Fed fino al 2004 che si spiega buona parte del differenziale di crescita tra Usa ed Europa », dice un ex banchiere centrale europeo oggi al vertice di una grande banca.

Il 2002 è anche l'anno dell'esplosione delle emissioni delle cosiddette asset-backed securities (Abs), cioè titoli garantiti da pacchetti di prodotti sottostanti, per lo più prestiti. In particolare parliamo delle cartolarizzazioni di mutui residenziali con le quali le banche commerciali cominciarono a cedere il controllo del credito immobiliare a Wall Street, dove però non c'era lo stesso grado e soprattutto la stessa qualità di sorveglianza. E dove, in seguito anche alla riforma di Gramm, la Fed non aveva compiti di vigilanza.

«Per l'amministrazione Bush, le cartolarizzazioni rappresentavano una sorta di quadratura del cerchio, perché permettevano di aumentare il credito senza mettere a rischio le banche, le quali non avevano più incentivi per essere selettive con i debitori. I rischi dei mutui venivano infatti trasferiti agli investitori, inclusi quelli stranieri», aggiunge l'ex banchiere centrale. «Oltre a esternalizzare il rischio, in questo modo l'America riusciva anche a finanziare i propri consumi con i capitali delle banche e degli investitori stranieri».

IL NUOVO MODO DI FARE BANCA
A partire dal 2002, con il boom di securities di seconda o terza generazione,e cioè dei cosiddetti derivati sintetici, sempre più lontanamenti imparentati con i mutui originali, come le Collateralized debt obbligation (o Cdo) e i già citati Credit default swap, le cartolarizzazioni si affermarono come un nuovo modo di fare banca. «A fronte di strumenti finanziari e modelli di business nuovi- con le banche che originavano e distribuivano anziché originare e tenersi il rischio - il sistema di vigilanza Usa avrebbe dovuto adeguarsi, chiedere maggiori requisiti di capitale, creare un mercato ad hoc per gli Abs con requisiti/margini di liquidità minimi.Invece sono mancati screening periodici forti sul cosiddetto liquidity gap, i controlli sugli erogatori del credito e i cosiddetti stress test.In pratica non sono stati adottati segnali d'allarme», commenta il dirigente di un'agenzia di vigilanza europea.

Per i primi anni tutto filò comunque liscio. Anzi, sembrava una sorta di magico circolo virtuoso in cui ognuno avrebbe solo guadagnato: i cittadini non abbienti compravano casa pur non avendone i mezzi, i broker che avevano piazzato i mutui guadagnavano più commissioni, i grossisti che rastrellavano mutui facevano più profitti, le case d'investimento che impacchettavano e cartolarizzavano- i cosiddetti arranger- incassavano fee da favola, i reimpacchettatori ne percepivano altre ancora maggiori e gli investitori si trovavano a disposizione prodotti specialistici molto redditizi su cui investire a seconda delle loro esigenze, con efficienze prima impensabili (per esempio, le società di assicurazione con polizze a 30 anni potevano comprarsi prodotti contenenti solo mutui dello stesso periodo).

L’INSOSTENIBILITÀ DEL MODELLO
In realtà, nel medio e lungo termine, il modello di business era insostenibile. Perché il pool di mutui di qualità era limitato, mentre Wall Street aveva un continuo bisogno di volumi sempre maggiori di materia prima- cioè nuovi mutui ipotecari. La fortissima domanda portò a una rapida riduzione della qualità della materia prima. Finché, a partire dal 2005, si cominciò ad alimentare la rete di rifornimento finanziario con mutui sempre più " tossici". «Il vintage, e cioè l'anzianità dei mutui sottostanti, è un indicatore di qualità. Le securities con vintage precedente al 2005 sono le migliori. Dopo il 2005 si trova invece paccottiglia di ogni genere»,spiega l'ex banchiere centrale.

A contribuire all'aumento della "tossicità" dei mutui fu anche un altro sviluppo nella po-litica di de-regolamentazione finanziaria di Bush. Il 7 gennaio 2004 l'Office of the Comptroller of the Currency, la branca del Dipartimento del Tesoro che governa le banche, aveva deciso che le banche multistatali sarebbero state esentate dalle normative statali contro il "credito predatorio". Già allora ci fu chi lo ritenne un invito all'abuso.E gli abusi prontamente arrivarono. Anche perché, proprio quell'anno, la Federal Reserve aveva cominciato a rialzare il tasso di sconto.

ENTRANO IN CIRCOLAZIONE I MUTUI PEGGIORI
Cominciarono a diffondersi mutui con teaser rate, tassi-civetta che iniziano molto bassi ma poi esplodono,mutui low-doc oppure nodoc, la cui istruttoria era fatta con scarsa documentazione o addirittura senza alcuna documentazione ( che passarono dal 28% del totale dei sub-prime nel 2001 al 50% nel 2006). Peggio ancora:arrivarono i mutui con l'opzione di non pagare né interessi né capitale per i primi due o tre anni.

«Il cuore della vigilanza è il controllo dell'attività di credito, per assicurarsi che le banche facciano un corretto processo di affidamenti valutando le iniziative buonee dando credito a chi ha la possibilità di rimborsarlo. Invece su questo fronte, non venne fatto proprio niente», commenta l'ex banchiere centrale.

Essendo latitante la vigilanza sul credito ipotecario (perché gli Stati non avevano una visione globale e la Fed era stata tenuta fuori), cominciarono a entrare in circolo pacchetti all'ingrosso con mutui a orologeria che raggiungevano l'80%del totale.Ma per gli arranger cambiava poco. L'importante era avere nuova materia prima da trasformare in prodotti lavorati da immettere nel mercato.

C'è da dire che in quella lavorazione si cimentavano alcune delle migliori menti matematiche al mondo, che costruivano modelli di finanza quantitativa molto complessi con sofisticate miscele di diversificazione intese a ridurre il rischio. In più, non ci fu mai alcuna negligenza o disinformazione nella presentazione al mercato del prodotto: era detto apertamente che il sottostante era fatto di mutui subprime.

A presentare come buoni quei lavorati, erano le più grandi agenzie di rating al mondo. «Il classico specchietto per le allodole era la tripla A delle agenzie di rating»,spiega l'ex banchiere centrale. «E ad assegnarla non erano le case d'investimento.Erano le agenzie di rating». E qui il pensiero va subito al conflitto d'interessi intrinseco nel meccanismo di compen-sazione delle tre grandi agenzie: a pagare Moody's, S&P e Fitch per il loro lavoro di rating erano infatti gli stessi arranger che dovevano piazzare il prodotto sul mercato.

Ma occorre anche dire che quei rating non venivano assegnati al buio. Erano il frutto di modelli storico-matematici dai quali risultava estremamente improbabile che si verificasse una percentuale di insolvenza dei mutui sottostanti necessaria per intaccare l'investimento. Che in questo caso invece superava il 15% del totale su pacchetti sempre meticolosamente diversificati. Storicamente non era mai successo che si superasse quel tetto di insolvenza. Il problema era che, storicamente, le istruttorie sui mutui erano sempre state molto più selettive. «Venendo meno la qualità delle istruttorie sono saltati anche i modelli matematici»,dice l'ex banchiere centrale.

A fornire comunque un'ulteriore garanzia sullaqualità dei prodotti erano case d'investimento terze o società di assicurazione, come la Aig. In caso di default se ne sarebbero insomma fatte carico loro. «Il fatto che società come Aig non esitassero a sostenere quei prodotti, segnalava al mercato che il loro rischio era limitato », osserva uno dei maggiori avvocati d'affari americani che preferisce non essere citato.

IL BOOM DEL 2006
Nel 2006, grazie anche a queste securities (che arrivarono a rappresentare il 33% del reddito totale, contro il 13% del 2000), le cinque grandi case d'investimento di Wall Street - Merrill Lynch, Bear Sterns, Lehman Brothers, Goldman Sachs e Morgan Stanleydichiararono profitti per 130 miliardi di dollari. Altrettanto da record furono i compensi dei loro amministratori delegati.Solo per parlare delle banche ormai defunte: Stanley O'Neal,di Merrill Lynch,portò a casa 47,3 milioni di dollari, James Cayne, di Bear Sterns, 14,8 milioni e Richard Fuld, di Lehman, 10,9.

«Io non ho mai avuto la sensazione che a Wall Street avessero subodorato che c'era qualcosa che non andava nei sottostanti. Erano troppo lontani dall'erogazione dei mutui subprime per accorgersene», aggiunge l'avvocato d'affari. «Sono convinto che le grandi case di investimento non sapessero di vendere immondizia ». La nostra inchiesta ci porta a confutare questa valutazione. Non tanto perché chiunque avesse analizzato il mercato dei mutui avrebbe visto che dopo il 2004 i fondamentali non quadravano più: i dati economici dicevano che i redditi stavano scendendo mentre i tassi stavano aumentando,com'era quindi possibile che la generazione di nuovi mutui per la prima casa non desse segno di rallentamento?

L'INTEGRAZIONE VERTICALE
A contraddire l'avvocato d'affari è piuttosto il grado di integrazione verticale che abbiamo scoperto esserci stato tra gli originator sul campo- cioè i fornitori dei mutui- e gli arranger a Wall Street. Nel corso degli anni del boom di queste cartolarizzazioni, tutte le case d'investimento si erano messe in pancia istituti specializzati proprio nella lavorazione all'ingrosso di mutui subprime. Lehman aveva comprato Harbourton Mortgage Investment Corp, BNC Mortgage Inc e Finance America LLC. Bear Sterns aveva preso EMC Mortgage Corp e Encore Credit Corp. Merrill Lynch aveva acquisito First Franklin Financial Corp, Nation Point e National City Home Loan Services.

A spiegare i motivi di queste acquisizioni è l'analista finanziario Jeffrey Levine,di Milestone Advisors: «Primo,servivano a garantire una fonte di produzione di materia prima per le cartolarizzazioni. Secondo,a intascare anche i profitti dei fornitori. Terzo,ad avere market intelligence per lo sviluppo di nuovi prodotti».

L'ironia è che nella stessa documentazione depositata presso la Sec, abbiamo trovato prove dell'integrazione tra originator e arranger. Nel bilancio annuale depositato nel 2006 da Fremont General, uno dei più grossi istituti di credito a orologeria del Massachusetts, si legge:«La società ha cercato di massimizzare i profitti... monitorando attentamente i requisiti richiesti dagli acquirenti istituzionali dei mutui, dalle agenzie di rating e dagli inve-stitori. Ci siamo conseguentemente focalizzati su attività di produzione dei tipi di mutui che meglio rispondevano a quei requisiti».

La conferma più esplicita è venuta da William Dalls, amministratore delegato di Ownit, il quale ha dichiarato al New York Times che gli investitori istituzionali- e Merrill Lynch in particolare - avevano specificatamente chiesto di offrire più mutui low-doc,dicendogli che se non lo avesse fatto avrebbe perso grosse opportunità di profitto.

Continuando a salire nella catena di alimentazione, si nota che le banche di investimento erano anche proprietarie di Special Purpose Entity, cioè quei veicoli speciali registrati sotto forma di trust ai quali venivano conferiti pacchetti di mutui contro i quali emettere le obbligazioni. Il Sole 24 Ore ha appurato che, nel singolo mese del 2005,due veicoli di Lehman cartolarizzarono mutui residenziali per 1.268 milioni di dollari, un veicolo di Merrill Lynch cartolarizzò 1.358 milioni di dollari e uno di Bear Sterns altri 557 milioni. Insomma, con questo grado di integrazione verticale, non si può non attribuire specifiche e dirette responsabilità della crisi a Wall Street.

IL CRACK
La miccia fu l'impennata delle insolvenze e dei pignoramenti registrata nel corso del 2006. All'inizio del 2007 crollarono poi una ventina di istituti di credito specializzati in subprime. A quel punto si aggiunse l'effetto moltiplicatore delle scommesse al ribasso degli hedge fund. «Nei primi mesi del 2007 cominciammoa vedere i primi segnali preoccupanti», spiega l'ex banchiere centrale.«Nei nostri risk meeting interni notammo un maggior tasso di insolvenza e un allargamento degli spread. Allora iniziammo a mollare la posizione e uscire il più possibile dalle cartolarizzazioni ».

Dalle tesorerie delle grandi banche l'allarme si diffuse sul mercato, che smise di sottoscrivere. Il disimpegno degli investitori e il diffondersi dell'incertezza sull'entità e la distribuzione delle perdite nel sistema finanziario, provocò un'impennata della domanda di liquidità che fece schizzare ancora più in alto gli spread. Con il mercato bloccato, le cinque case d'investimento, e Merrill Lynch in particolare, si trovarono in portafoglio grosse quantità di semilavorati che dovevano essere ancora assemblati - prodotti di pessima qualità a fronte dei quali non potevano fare più funding. Tentarono di ricorrere al mercato interbancario per rifinanziare gli attivi immobilizzati, ma invano.

Il contagio ha poi raggiunto il mercato dei Credit default swaps, nel frattempo schizzati a 62mila miliardi di dollari di valore nozionale ( contro i 144 miliardi di 10 anni fa). E chi era uno dei più attivi player in questo mercato? Aig,che tra l'altro era anche garante di molte securities di Lehman.

E adesso? Quanto è stato intaccato il ruolo di riferimento delle autorità americane per il resto del mondo? «La reputazione del sistema di vigilanza ne ha sicuramente risentito, soprattutto perché gli americani sono sempre stati all'avanguardia», conclude il dirigente dell'agenzia di vigilanza europea. «Con questa crisi la loro credibilità si è a mio parere dimezzata».

Fonte: Il Sole 24 Ore

Grazie per il riassunto, ma è tutta roba che sapevo già. :)
Per una risposta più dettagliata, leggi pure sotto.


e parli anche di parmalat e cirio?????


Un altro punto di estrema rilevanza è il ruolo delle banche in relazione alle frodi finanziarie.
Soffermandosi sull’attualità è possibile fare qualche esempio in merito: con riferimento alle vicende Cirio e Parmalat, due colossi alimentari quotati sul mercato dei capitali, apprezzati e conosciuti a livello mondiale, non lasciavano sicuramente immaginare all’investitore non professionale nessun rischio. Addirittura, riferiscono le banche coinvolte nella promozione e collocazione dei titoli emessi dai due gruppi, finanche le prestigiose Società di Rating non lasciavano presagire nessun segnale di allarme.
Nella realtà, come tutti sappiamo, le cose sono andate in modo decisamente diverso.

Alla luce delle prime risultanze investigative, si è appreso che il problema si è determinato e ampliato a dismisura per decenni a causa della fraudolenta gestione del management.
Tuttavia una buona parte delle responsabilità è da attribuire anche al mondo bancario, come è stato detto in una relazione della Consob: “i potenziali conflitti tra i diversi interessi possono portare gli intermediari a incentivare collocamenti obbligazionari da parte di società o gruppi nei confronti dei quali non ritengono di incrementare la propria esposizione”.
Il conflitto di interessi nel mondo bancario non è stato solo potenziale, ma bensì concreto e permanente.

Il collocamento delle obbligazioni emesse sul mercato mobiliare della Cirio, Parmalat, Giacomelli…etc. non è stato solo incentivato, ma anche promosso e sponsorizzato nei confronti e a danno dei piccoli risparmiatori.
Le Banche, scegliendo il “prestito obbligazionario” al “merito creditizio”, hanno in sostanza rinunciato alla verifica attenta e ponderata circa la veridicità delle scritture contabili, contribuendo ad alimentare la dimensione dell’enorme danno patrimoniale perpetrato in danno alla collettività. Così facendo hanno di fatto trasferito i rischi dell’investimento obbligazionario sull’ignaro risparmiatore, beneficiando di converso del duplice effetto positivo ottenuto dalle commissioni per il servizio prestato e dell’obiettivo sicuramente più ambito che era quello di rientrare dalle diverse esposizioni.

Pertanto, volendo leggere ed interpretare i fatti e le circostanze che emergono, possiamo dire che le Banche, non solo non hanno voluto incrementare la propria esposizione, ma sono andate ben oltre, nel perseguire e realizzare l’intento di rientrare da esposizioni, per impieghi di non facile recupero (anche per la elevata concentrazione del rischio creditizio), afferenti a somme rilevanti che andavano ristrutturate o addirittura passate a sofferenza.
In altri termini, con la “Operazione Bond”, le stesse Banche, sono rientrate da esposizioni già consolidate, per le quali, molto verosimilmente, già sussisteva, in concreto, una sufficiente e reciproca consapevolezza d’insolvenza.

ciao ciao

Come già detto, non è la banca come istituzione a provocare aberrazioni come quelle di Parmalat o Cirio. E' la gente disonesta. A questo punto blocchiamo anche le vendite di case, perchè a volte ci sono dei truffatori anche in quell'ambito, e così via. Se poi chi dovrebbe regolamentare lo fa col culo, questo nemmeno è colpa delle banche.
Così come la ridicola storia dei derivati dei comuni: io posso ancora capire il difendere il cittadino, che spesso non ha una chiara idea di cosa gli viene proposto. Ma non un comune, che si avvale di consulenti, paga dipendenti proprio per valutare certi rischi. Invece lo Stato che fa? Anzichè perseguire chi ha deciso (in maniera del tutto consapevole, almeno in linea teorica) di impelagarsi in certe fregature, sequestra i beni delle banche. :doh:


non credo ci sia frase detta da me, più seria di questa.

tu dammi una spiegazione plausbile per queste due ragioni:

1) il sistema economico è crashato, e la causa sappiamo tutti di chi è, dei mega banchieri con i vari titoli tossici ecc

2) perchè un mutuo di 200000 euro deve portare un tasso fisso di 5,8%- sprea incluso (se ti va bene), e per 30 anni sei costretto a pagare una rata, che alla fine di questi 3 decenni, sarà di 400 e passa mila euro?

attendo risposte sensate.

1) Non esiste alcun titolo tossico, esistono solo usi sbagliati di strumenti utilissimi. A quel punto bandiamo anche le auto perchè ci sono i pirati della strada che con le auto uccidono la gente. :rolleyes:

2) Perchè esiste una cosa chiamata costo opportunità. Ti sei mai chiesto perchè quando lavori vieni pagato una certa cifra? Prova a pensare ad una cifra mensile che per te è bassa, e che comunque non ti consentirebbe di vivere dignitosamente. Lavoreresti per quello stipendio? Probabilmente diresti "no, a quel punto preferirei rimanere senza lavoro, sarei indigente comunque, ma sarei libero". Ecco, in quel momento hai dato un valore al tuo tempo. Ossia, se uno ti pagasse poco più della cifra cui hai pensato, tu inizieresti ad impiegare 8 o più ore della tua vita nel lavoro. Questo vuol dire che quello è il costo opportunità del non fare nulla.
Uno può dire, "no, ma io non lavoro perchè uno stipendio del genere è ingiusto o fuori mercato". Assicuro che se tutti adottassero stipendi più bassi, il mercato pagherebbe una certa cifra per un certo lavoro, quindi da un certo punto di vista non esiste uno stipendio "giusto" (ragiono in termini economici, non entro in argomenti di tipo morale o filosofico).
Lo stesso avviene con le banche: loro prestano una somma a te non perchè sei figo, bello, o perchè credano in te e nel tuo progetto di vita nella tua nuova casa. No, ti prestano i soldi perchè tu in cambio garantisci loro un certo flusso di denaro diluito nel tempo, che è conveniente almeno tanto quanto altri investimenti con un profilo di rischio simile che si possono fare in quel momento.
Lo strozzinaggio è ben altro, e se leggi un po' in giro te ne renderai conto.

vabbe
diciamo che ci siamo un po arrampicati sullo specchio.:)

la verità è che l'economia è basata sulle banche e proprio perchè loro hanno questo potere possono permettersi di fare il bello e il cattivo tempo, i mutui trentennali dove paghi un immobile il doppio del suo valore non è un prestito, ma è un usura legalizzata.

sfido qualunque azienda di servizi ad avere un ritorno "netto" cosi grande da un prestito.

Ma cosa c'entra? Come ho già detto anni fa, dato che questo è un thread del 2006, chi fa un certo tipo di critiche alle banche non ha la benchè minima idea dei più basilari concetti dell'economia.

Le altre aziende di servizi non danno un servizio per intero oggi (ossia i millemila € del costo della casa, per la parte finanziata) ricevendo i soldi dilazionati in trent'anni. Pensi forse che se tu pagassi un qualunque altro servizio (il servizio è avere i soldi subito) in un così lungo lasso di tempo, pagheresti lo stesso
Ma lo stesso vale anche per i beni di consumo, non solo per i servizi. Prova ad andare dal panettiere e digli: "Prendo 10 chili di pane oggi, però oggi i soldi non ce li ho, ho solo un decimo della somma necessaria a pagarglielo". Poi fammi sapere che ti risponde... :asd:

Forse si può discutere sullo spread aumentato tra Euribor e tasso BCE, ma questo è un altro paio di maniche, e coinvolge solo indirettamente le banche. Oppure si può parlare del fatto che in Italia sia da sempre più difficile indebitarsi che altrove, ma d'altro canto si potrebbe dire che questo ha evitato il nostro tracollo.

coldd
12-06-2009, 01:44
questo sistema funziona ed è giustificabile solo perchè si assume che sia l unico modo possibile per garantire un certo tipo di crescita
sicuramente ne esistono altri, ma magari questo è il migliore (non lo so), certamente ad oggi cambiare sistema sembra improponibile

screttiu
12-06-2009, 06:44
1) Non esiste alcun titolo tossico, esistono solo usi sbagliati di strumenti utilissimi. A quel punto bandiamo anche le auto perchè ci sono i pirati della strada che con le auto uccidono la gente. :rolleyes:

2) Perchè esiste una cosa chiamata costo opportunità. Ti sei mai chiesto perchè quando lavori vieni pagato una certa cifra? Prova a pensare ad una cifra mensile che per te è bassa, e che comunque non ti consentirebbe di vivere dignitosamente. Lavoreresti per quello stipendio? Probabilmente diresti "no, a quel punto preferirei rimanere senza lavoro, sarei indigente comunque, ma sarei libero". Ecco, in quel momento hai dato un valore al tuo tempo. Ossia, se uno ti pagasse poco più della cifra cui hai pensato, tu inizieresti ad impiegare 8 o più ore della tua vita nel lavoro. Questo vuol dire che quello è il costo opportunità del non fare nulla.
Uno può dire, "no, ma io non lavoro perchè uno stipendio del genere è ingiusto o fuori mercato". Assicuro che se tutti adottassero stipendi più bassi, il mercato pagherebbe una certa cifra per un certo lavoro, quindi da un certo punto di vista non esiste uno stipendio "giusto" (ragiono in termini economici, non entro in argomenti di tipo morale o filosofico).
Lo stesso avviene con le banche: loro prestano una somma a te non perchè sei figo, bello, o perchè credano in te e nel tuo progetto di vita nella tua nuova casa. No, ti prestano i soldi perchè tu in cambio garantisci loro un certo flusso di denaro diluito nel tempo, che è conveniente almeno tanto quanto altri investimenti con un profilo di rischio simile che si possono fare in quel momento.
Lo strozzinaggio è ben altro, e se leggi un po' in giro te ne renderai conto.



Ma cosa c'entra? Come ho già detto anni fa, dato che questo è un thread del 2006, chi fa un certo tipo di critiche alle banche non ha la benchè minima idea dei più basilari concetti dell'economia.

Le altre aziende di servizi non danno un servizio per intero oggi (ossia i millemila € del costo della casa, per la parte finanziata) ricevendo i soldi dilazionati in trent'anni. Pensi forse che se tu pagassi un qualunque altro servizio (il servizio è avere i soldi subito) in un così lungo lasso di tempo, pagheresti lo stesso
Ma lo stesso vale anche per i beni di consumo, non solo per i servizi. Prova ad andare dal panettiere e digli: "Prendo 10 chili di pane oggi, però oggi i soldi non ce li ho, ho solo un decimo della somma necessaria a pagarglielo". Poi fammi sapere che ti risponde... :asd:

Forse si può discutere sullo spread aumentato tra Euribor e tasso BCE, ma questo è un altro paio di maniche, e coinvolge solo indirettamente le banche. Oppure si può parlare del fatto che in Italia sia da sempre più difficile indebitarsi che altrove, ma d'altro canto si potrebbe dire che questo ha evitato il nostro tracollo.

non condivido una sola parola di quanto hai detto.
il costo opportunità so benissimo com'è e le nozioni basilari di economia le ho eccome dato che l'economia la studio e la applico al lavoro.
il servizio che la banca dà, non giustifica comunque l'esborso del cittadino che per 30 anni ripaga in maniera doppia un prestito che tutto sommato per una banca non rappresenta la voce principale alla voce passività (seppur temporanee dato il rientro dilazionato negli anni).

lo strozzinaggio è qualcos'altro? tu secondo me non hai ben chiaro cosa voglia dire pagare un mutuo di 1000 euro al mese ed i casi sono due

1) dato il tuo gran fiuto per l economia, gudagani 500k l anno e allora ...

2) il mutuo te lo paga qualcun'altro



Perchè non ci chiediamo perchè non si aumenta l'Ms, ovvero offerta di moneta, da parte della BCE cosi da favorire l'abbassamento di questi tassi di interesse che stritolano l'economia purchè se ne dica.....
il perkè è presto detto, le banche vivono sugli interessi dei prestiti e bada bene che nonostante ciò, sono riuscite a mandare il sistema economico in crash

che sia poi la banca o i banchieri, a me questo importa poco.

ai cittadini interessa andare in banca, da quello che ne guadagna 5000 al mese a quello che ne prende 1000 con 16 figli, e poter avere prestiti umani senza interessi spropositati.

il tasso giusto potrebbe essere quello dato a un dipendente di banca dove con lo spread si arriva al 2,80% sul fisso.

Pot
12-06-2009, 07:14
ma sei sicuro interessai bassi = tutto bello tutto buono? Io ridarei un occhiata ai libri di economia ;)

screttiu
12-06-2009, 08:28
ma sei sicuro interessai bassi = tutto bello tutto buono? Io ridarei un occhiata ai libri di economia ;)

non ho detto tutto bello e buono....
il libro di macro l ho appena mollato e mi basta cosi,il 30 cum laude presupponeva almeno la conoscenza di questi principi...presumo...

se poi si travisa sempre ok..

quello che intendevo dire io era altro.

Pot
12-06-2009, 09:02
Quelloc he hai detto e' questo:


Perchè non ci chiediamo perchè non si aumenta l'Ms, ovvero offerta di moneta, da parte della BCE cosi da favorire l'abbassamento di questi tassi di interesse che stritolano l'economia purchè se ne dica.....

il tasso giusto potrebbe essere quello dato a un dipendente di banca dove con lo spread si arriva al 2,80% sul fisso.

Credo che ci sia una sola maniera di interpretarlo... o no?

Ci si lamenta della crisi, ci si lamenta delle banche pero' non si pensa che alla fine e' stato il credito easy a generare la crisi in primis. In un circolo vizioso dove i prezzi degli asset crescevano in doppia cifra a causa della richiesta e si prestavano soldi a tassi ridicoli aumentando la richiesta di asset e cosi' via.

Credi che facendo un mutuo al 2.8% la gente non rinizi a comprare case cosi' tanto per investire, tanto per metterle li e speculare sul loro valore? Credi che sia un economia sana? Ci ha gia' portato sul baratro una volta io eviteri di farlo ancora.

In realta' il problema che abbiamo adesso e' che le banche non concedono prestiti alle imprese per paura di non essere ripagati. Credo che sia questo il punto su cui si deve intervenire, i tassi adesso sono un punto secondario imho....

Btw, non so se lo sai, ma prima dello scoppio della crisi si facevano mutui per il 110% del valore della casa a gente che non aveva nemmeno gli occhi da piangere e arrivava a pagare il mutuo a filo tutti i mesi... spero che questa cosa cambi un po'.....

Alessio

A.L.M.
12-06-2009, 09:41
il servizio che la banca dà, non giustifica comunque l'esborso del cittadino che per 30 anni ripaga in maniera doppia un prestito che tutto sommato per una banca non rappresenta la voce principale alla voce passività (seppur temporanee dato il rientro dilazionato negli anni).

Scusa, ma chi sei tu per giudicare se l'esborso del cittadino a fronte di un prestito? Il montante di un mutuo è il mero frutto di una formula, in cui bene o male i dati sono chiari (o almeno dovrebbero esserlo) quando firmi il contratto. E ripeto, il concetto dietro alla formula dovrebbe essere altrettanto chiaro.
Esistono innumerevoli settori in cui la determinazione del prezzo è molto più arbitraria ed ingiustificata (abbigliamento di gamma alta e gioielli, ad esempio), ma nessuno mi pare si lamenti.
Tra l'altro, tanto per fare una ripassatina di contabilità, per una banca il capitale residuo del tuo mutuo è un asset (attività), non una liability (passività). Ed è per quello che banche come Lehman sono fallite. Avevano da un lato un leverage altissimo (cioè molto debito se confrontato all'equity), dall'altro asset fuffa, perchè un prestito dato ad un poveraccio (parlo così per semplificare), anche se passa attraverso mille scatole, cartolarizzazioni, o pool, rimane sempre un asset fuffa. Dunque quando per via dei principi IFRS si è dovuto procedere alla svalutazione di tali asset per rispettare la rappresentazione del fair value a bilancio, tali svalutazioni erano talmente alte che avrebbero eroso completamente il patrimonio netto. Dunque dato che avrebbero dovuto ricapitalizzare per miliardi, e nessuno avrebbe più investito nell'equity di una società in quelle condizioni, alla fine non gli è rimasto altro che arrendersi (=filing per Chapter 11).

lo strozzinaggio è qualcos'altro? tu secondo me non hai ben chiaro cosa voglia dire pagare un mutuo di 1000 euro al mese ed i casi sono due

1) dato il tuo gran fiuto per l economia, gudagani 500k l anno e allora ...

2) il mutuo te lo paga qualcun'altro

Ho ben chiaro, credimi, ma io non mi indebiterei mai così tanto per comprare casa.
I 1000€ al mese non ti costringe certo a pagarli la banca, hai scelto te di comprar casa, probabilmente quella sì ad un prezzo esagerato (seppur di mercato). D'altro canto continuo a pensare che invece tu, nonostante i 30 cum laude, ignori quale fosse la situazione dei tassi anche solo 15-20 anni fa: indebitarsi all'epoca era costosissimo, con mutui ipotecari a tassi del 10% e più. Da un certo punto di vista era una fortuna, perchè poneva un cap al prezzo delle case.


Perchè non ci chiediamo perchè non si aumenta l'Ms, ovvero offerta di moneta, da parte della BCE cosi da favorire l'abbassamento di questi tassi di interesse che stritolano l'economia purchè se ne dica.....

Te lo dico in amicizia, inizio ad avere qualche dubbio sul tuo 30+lode... :asd:
Se aumenti la quantità di moneta circolante provochi un deprezzamento della moneta, ed un allegro aumento di inflazione, che porterebbe dopo un po' all'effetto opposto a quello ipotizzato da te, ossia ad un aumento dei tassi (scelto proprio per bloccare l'inflazione di cui sopra).
La cosa, che già è deprecabile per sè in ogni momento del ciclo economico, oggi sarebbe ancor più una cazzata...
Provocherebbe la cosiddetta biinflazione, ossia recessione più inflazione, probabilmente il peggio che possa accadere ad un'economia.

il perkè è presto detto, le banche vivono sugli interessi dei prestiti e bada bene che nonostante ciò, sono riuscite a mandare il sistema economico in crash

che sia poi la banca o i banchieri, a me questo importa poco.

ai cittadini interessa andare in banca, da quello che ne guadagna 5000 al mese a quello che ne prende 1000 con 16 figli, e poter avere prestiti umani senza interessi spropositati.

Se prendi 1000€ al mese ed hai 16 figli, non devi andarti certo a lamentarti dalla banca. Sei una persona indigente, che non è in grado di pagare un mutuo di qualunque entità e le banche non sono certo una società di mutuo soccorso. Ed è anche giusto che sia così. Le banche devono cercare di proteggere i depositi e gli investimenti delle persone, quindi se prestassero soldi ai morti di fame con gran facilità, il risultato sarebbe che finirebbero a gambe all'aria. Come infatti è successo. Un mutuo dato ad un tizio simile, sarebbe un mutuo subprime.
E ti ripeto, i tassi oggi sono bassi, nonostante tutto. L'EURIBOR è un tasso che utilizzano le banche per prestarsi i soldi tra di loro a breve termine (a brevissimo c'è l'EONIA) quindi se è troppo alto rispetto al tasso BCE, vuol dire che anche loro ne patiscono gli effetti.

il tasso giusto potrebbe essere quello dato a un dipendente di banca dove con lo spread si arriva al 2,80% sul fisso.

Ma sei sicuro di non volere un'economia pianificata? :asd:
No, perchè mi sembra ovvio che una banca che presta soldi ad un suo dipendente possa garantirgli un prestito vantaggioso: conosce perfettamente il suo profilo di rischio, anzi, in parte è lei stessa a decidere il profilo del suo dipendente, perchè è lei stessa a garantirgli aumenti di stipendio, o a decidere del suo avanzamento di carriera o licenziamento.
Non è possibile applicare lo stesso tasso a persone con profili di rischio differenti. Mi pare elementare da capire.

david-1
15-06-2009, 08:39
Scusa, ma chi sei tu per giudicare se l'esborso del cittadino a fronte di un prestito? Il montante di un mutuo è il mero frutto di una formula, in cui bene o male i dati sono chiari (o almeno dovrebbero esserlo) quando firmi il contratto. E ripeto, il concetto dietro alla formula dovrebbe essere altrettanto chiaro.
Chiarissimo fin li... le banche sono le nostre migliori amiche fino alla firma, se sei pieno di garanzie e/o prospettive.
Qualche leggero problemino sopraggiunge se le tue garanzie diminuiscono o spariscono, oppure se ci sono altri problemi.
Non parliamo delle truffe legalizzate da anni, come "tasse" e "imposte" che in modo unilaterale applicano, extrafidi da USURA, hanno il potere di modificare le condizioni in modo unilaterale e, se non bastasse, te lo comunicano con lettere che fanno/facevano pagare anche 5/6.000 lire (fonte: tutti i TG di qualche anno fa).
Come che fino a pochissimi anni fa si pagava 600/700.000 lire all'anno per un conto corrente per un'attività commerciale, anche solo per avere li 10.000 lire (esperienza personale con Unicredit)

Se non son troie le banche, indi sono una delle rovine dell'economia.
Il concetto ideale di banca invece, con giusti ed equilibrati guadagni, è la vita dell'economia, ma purtroppo la realtà è ben diversa. Le banche sono delle iene, di manica larga finchè vogliono che poi stringono all'inverosimile senza tanti ma ne perchè.

A.L.M.
15-06-2009, 09:01
Chiarissimo fin li... le banche sono le nostre migliori amiche fino alla firma, se sei pieno di garanzie e/o prospettive.
Qualche leggero problemino sopraggiunge se le tue garanzie diminuiscono o spariscono, oppure se ci sono altri problemi.
Non parliamo delle truffe legalizzate da anni, come "tasse" e "imposte" che in modo unilaterale applicano, extrafidi da USURA, hanno il potere di modificare le condizioni in modo unilaterale e, se non bastasse, te lo comunicano con lettere che fanno/facevano pagare anche 5/6.000 lire (fonte: tutti i TG di qualche anno fa).
Come che fino a pochissimi anni fa si pagava 600/700.000 lire all'anno per un conto corrente per un'attività commerciale, anche solo per avere li 10.000 lire (esperienza personale con Unicredit)

Se non son troie le banche, indi sono una delle rovine dell'economia.
Il concetto ideale di banca invece, con giusti ed equilibrati guadagni, è la vita dell'economia, ma purtroppo la realtà è ben diversa. Le banche sono delle iene, di manica larga finchè vogliono che poi stringono all'inverosimile senza tanti ma ne perchè.

Non devi però confondere il mercato italiano, che sicuramente è scarsamente concorrenziale e garantisce a certi settori una sorta di impunità per comportamenti non proprio corretti (ma lo stesso discorso si può fare per telefonia, assicurazioni, utilities, ecc...) con il ruolo delle banche nell'economia in generale, che è quello di cui si parla qui.

D'altro canto esistono un sacco di casi di persone che si fanno prestare i soldi per attività commerciali e poi non rientrano col fido. Quindi almeno in parte la diffidenza non è ingiustificata.