Ser21
29-01-2008, 13:25
Elezioni subito, anzi no
"Se cade Prodi lo scenario più rispettoso della volontà degli elettori è che si vada a votare: non vedo francamente maturare le condizioni per larghe coalizioni o governi tecnico-istituzionali" (Piero Fassino, segretario Ds, 30 ottobre 2006)
"Se cade Prodi si va al voto, un altro governo non c'è" (Piero Fassino, segretario Ds, 23 settembre 2007)
"Se cade questo governo si va a elezioni anticipate" (Piero Fassino, segretario Ds, 22 settembre 2007)
"La logica è quella di legare al governo che nasce da un voto la durata della legislatura. Penso che dunque occorra, in questo caso, che chi fa cascare il governo sappia che finisce la legislatura" (Enrico Letta, 24 settembre 2007).
"Larghe intese? Neanche per sogno. L'alternativa al governo Prodi è un rapido ritorno alle urne" (Anna Finocchiaro, capogruppo Ulivo al Senato, 6 novembre 2006)
"Se dovessero accadere pasticci, cade il governo. Non ci sono larghe intese che tengano, a quel punto si va a elezioni" (Giovanni Russo Spena, capogruppo Rifondazione al Senato, 30 ottobre 2006).
"Questo governo non ha alternative, dopo Prodi ci sono le elezioni" (Francesco Rutelli, leader Margherita, 25 luglio 2007)
"Un governo tecnico o istituzionale? Ma no, se Prodi dovesse cadere, dopo di lui ci sono soltanto le elezioni" (Francesco Rutelli, 24 ottobre 2007)
"Chi vuole le elezioni ora perché forse pensa di perdere l'occasione di vittoria e non sente altre ragioni non ha respiro verso il futuro. Occorre avere senso di responsabilità istituzionale, nazionale, mostrando di avere a cuore gli interessi degli italiani e non propri interessi di partito e dando vita a un governo istituzionale per le riforme che duri un anno" (Walter Veltroni, 26 gennaio)
"Il Pd e Rifondazione chiedono al presidente Napolitano un governo istituzionale per evitare lo scioglimento del Parlamento e fare insieme le riforme più impellenti" (dai giornali del 27 gennaio 2007).
(28 gennaio 2008)
La parte in grassetto è il classico quadro dei nostri politici,parlano di interessi per la collettività quando anche un cieco si accorgerebbe che mirano solo ai loro interessi...ipocrisia a gogo....:Puke:
"Se cade Prodi lo scenario più rispettoso della volontà degli elettori è che si vada a votare: non vedo francamente maturare le condizioni per larghe coalizioni o governi tecnico-istituzionali" (Piero Fassino, segretario Ds, 30 ottobre 2006)
"Se cade Prodi si va al voto, un altro governo non c'è" (Piero Fassino, segretario Ds, 23 settembre 2007)
"Se cade questo governo si va a elezioni anticipate" (Piero Fassino, segretario Ds, 22 settembre 2007)
"La logica è quella di legare al governo che nasce da un voto la durata della legislatura. Penso che dunque occorra, in questo caso, che chi fa cascare il governo sappia che finisce la legislatura" (Enrico Letta, 24 settembre 2007).
"Larghe intese? Neanche per sogno. L'alternativa al governo Prodi è un rapido ritorno alle urne" (Anna Finocchiaro, capogruppo Ulivo al Senato, 6 novembre 2006)
"Se dovessero accadere pasticci, cade il governo. Non ci sono larghe intese che tengano, a quel punto si va a elezioni" (Giovanni Russo Spena, capogruppo Rifondazione al Senato, 30 ottobre 2006).
"Questo governo non ha alternative, dopo Prodi ci sono le elezioni" (Francesco Rutelli, leader Margherita, 25 luglio 2007)
"Un governo tecnico o istituzionale? Ma no, se Prodi dovesse cadere, dopo di lui ci sono soltanto le elezioni" (Francesco Rutelli, 24 ottobre 2007)
"Chi vuole le elezioni ora perché forse pensa di perdere l'occasione di vittoria e non sente altre ragioni non ha respiro verso il futuro. Occorre avere senso di responsabilità istituzionale, nazionale, mostrando di avere a cuore gli interessi degli italiani e non propri interessi di partito e dando vita a un governo istituzionale per le riforme che duri un anno" (Walter Veltroni, 26 gennaio)
"Il Pd e Rifondazione chiedono al presidente Napolitano un governo istituzionale per evitare lo scioglimento del Parlamento e fare insieme le riforme più impellenti" (dai giornali del 27 gennaio 2007).
(28 gennaio 2008)
La parte in grassetto è il classico quadro dei nostri politici,parlano di interessi per la collettività quando anche un cieco si accorgerebbe che mirano solo ai loro interessi...ipocrisia a gogo....:Puke: