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View Full Version : Ciclismo: l'ematocrito cala naturalmente nei giorni di gara (dati scientifici)!


sjk
26-09-2009, 10:50
Scusate per il titolo incompleto, dovevo per forza sintetizzare.

A Gaiole in Chianti (SI) sono stati presentati i risultati di GIROBIO - Giro Ciclistico d'Italia Dilettanti Under 27 (http://www.girobio.com/). In pratica il vecchio Giro d'Italia per dilettanti, quest'anno improntato in modo particolare al contrasto al doping, ed in generale manifesto dello sport pulito.

I ciclisti sono stati seguiti giornalmente da equipe mediche specializzate.

Ebbene, mi hanno colpito questi dati:
""Dal monitoraggio di qualcosa come 41 parametri ematochimici e della prestazione (anche la potenza espressa sui pedali, la frequenza cardiaca, la frequenza di pedalata) emerge ad esempio che al termine della gara il colesterolo diminuisce del 10%. Dato non da sottovalutare tenendo conto che si parla di atleti che già normalmente partono da valori bassi. E non esiste un farmaco che in soli 10 giorni possa far ottenere un risultato simile. I famigerati trigliceridi, spauracchio dei sedentari, calando addirittura del 25%.

Calano anche alcuni valori ematici di base, per effetto della fatica. Ematocrito (la parte corpuscolare del sangue; cioè i globuli rossi che trasportano l'ossigeno ai muscoli) e l'emoglobina scendono di un 8% i dieci giorni di gare. Ciò che allunga pesantissime ombre anche su atleti che in passato alla fine di un Giro d'Italia della durata di 3 settimane presentavano valori ematici vicini al 50% e che sono riusciti in qualche modo a gabbare i controlli. I ragazzi del Giro Bio di età prevalentemente attorno ai 20-23 anni, partivano da una media di ematocrito del 45% per arrivare (in qualche caso) anche al 40%. E' il logico e naturale effetto della fatica, che si recupera fisiologicamente senza problemi ma nel tempo, in assenza di "trattamenti" con sostanze che stimolano la produzione dei globuli rossi e producono spesso seri danni alla salute. Oltre che far correre il rischio di incappare in pesanti squalifiche.

Dunque un ciclismo pulito è possibile e la dimostrazione pratica data dagli organizzatori del Giro Bio ha ora il crisma della scienza. Che sostiene l'idea che non sia assolutamente necessario dimostrare con la vittoria, magari ottenuta a tutti costi, spesso in modo non limpido, qualità e attitudini. Il ciclismo per liberarsi dalle sabbie mobili del doping deve imparare ad apprezzare e conoscere gli atleti dalle loro qualità e non sempre e solo dal risultato. Qualità che un monitoraggio attento e approfondito consente comunque di evidenziare. Ci sta lavorando la Federciclismo con un Progetto Giovani che ha portato a monitorare nell'arco di due anni 500 corridori dai 15 ai 17 anni con l'obbiettivo di individuare proprio chi ha talento e chi no. Cioè trovare altri parametri di riferimento al di là del risultato. "" (da: Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2009/06/sport/ciclismo/fignon-cancro/girobio/girobio.html))

Cheeeee? :eek:
Ematocrito ed emoglobina che scendono dell'8% in dieci giorni di gare? :eek:
Ma allora.... :confused:
Cosa ne pensate?

sjk

Alhazred
26-09-2009, 10:58
Sinceramente penso che nel ciclismo agonistico siano tutti dopati, chi più chi meno, era così anche ai tempi di Coppi e Bartali, figuriamoci oggi.
Ho amici che hanno corso e raccontavano di porcate allucinanti, tra i dilettanti e semiprofessionisti anche più che tra i professionisti.
Detto questo, non ci starei troppo a fare ragionamenti sulle ricerche.

sjk
26-09-2009, 11:01
Beh, siccome non è una ricerca da poco, almeno abbiamo messo un punto fermo sul'ematocrito.
Se è scientificamente provato che ha un calo naturale dell'8% in dieci giorni di gare, ogni altra risultanza dovrebbe segnalare qualcosa, no?

KuWa
26-09-2009, 11:52
ma non servivano questi test scientifici.. è risaputo che l'ematocrito dopo intensa attività fisica diminuisce. quello che fa l'epo di nuova generazione è renderlo costante per un periodo abbastanza lungo.

sjk
26-09-2009, 13:31
Secondo me invece quella ricerca è molto utile. Assodato il dato scientifico già esistente, è stato comunque fondamentale stabilire quello specifico, ovvero il risultato del test su un campione incredibilmente omogeneo di ciclisti ed in situazione-tipo (gara a tappe). Poi test non casuali, e/o occasionali, ma giornalieri, ed assidui.
Rimango dell'idea che i signori "professionisti" siano rimasti senza alibi.

sjk