Web 2.0 secondo Steve Ballmer, CEO di Microsoft

Microsoft ha presentato alcuni progetti dedicati al Web 2.0: Live Mesh e Passion in Action sono i progetti più attuali. Steve Ballmer, CEO di Microsoft, ha descritto la propria idea in merito al futuro della tecnologia, in cui video on demand, pubblicità e comunicazione saranno tra loro integrati. Yahoo? Nulla di nuovo: Microsoft attende ma non troppo
di Fabio Boneschi pubblicato il 24 Aprile 2008 nel canale WebMicrosoftYahoo
La sfera di cristallo di Steve Ballmer
La risposta arriva dallo stesso Steve Ballmer il quale afferma come già oggi, e ancor più in futuro, tutti gli strumenti tecnologici e i servizi saranno basati su tecnologia IP. La parola d'ordine è quindi "convergenza" e questo concetto non è certo una novità in ambito ICT, infatti, sono ormai anni che si parla di tal fenomeno. La differenza è che forse oggi ci sono gli strumenti necessari per realizzare tale evoluzione e, ancora una volta, all'origine di questa accelerazione improvvisa vi è la possibilità di trarre profitti.
Steve Ballmer ha esemplificato una possibile situazione futura in cui lui dalla sua camera di albergo milanese può visualizzare una partita di golf sul display del suo PC; mentre fa ciò può commentare con Bill Gates il risultato, rivedere una parte del video, ingrandire un particolare dell'immagine relativo alla specifica pallina da golf, cercare online informazioni sul produttore di tale pallina e, eventualmente, procedere all'acquisto via web dello stesso oggetto. Questo esempio mostra come tecnologie attualmente disponibili in modo singolo potrebbero essere tra loro integrate e sfruttate in modo ancor più efficace; è questo lo scenario futuro per Microsoft in cui un elemento nodale sarà ovviamente il video on demand.
Quello appena presentato è il punto di vista di Microsoft nei confronti dell'utenza consumer. Per il mondo business la parola d'ordine resta la collaborazione, strettamente legata alla comunicazione e si potrebbe ampliare il discorso agli ormai noti strumenti della Unified Communication.
In apertura dicevamo come il motore di tutto questo processo evolutivo sia, ancora una volta, la possibilità di realizzare profitti, infatti, è il mondo della pubblicità che rende possibile la creazione di nuovi servizi, sempre più funzionali e accessibili. I contenuti creati dagli utenti sono nuovi spazi in cui inserire advertising a disposizione delle agenzie pubblicitarie: pagine web, video, strumenti di chat sono aree nuove in cui veicolare le informazioni degli inserzionisti.
Questi nuovi spazi si differenziano dalle attuali aree di esposizione poiché presentano caratteristiche ben definite: le caratteristiche dell'autore sono note come anche, potenzialmente, quelle del target di utente interessato. Ecco che si inserisce un elemento nodale: il Search Online sarà sempre più strategico in funzione del mercato pubblicitario. Proprio su questo aspetto Microsoft ha promesso grandi investimenti e le recenti cronache relative alla possibile acquisizione di Yahoo lo confermano.
Steve Ballmer, stimolato da alcune domande mirate, ha aggiunto che dal punto di vista di Microsoft l'offerta fatta a Yahoo costituisce un importante investimento; ha altresì aggiunto come ormai il tempo stringa e si debba pervenire a una decisione. Per Microsoft Search e Advertising restano ambiti fondamentali e l'offerta a Yahoo è un modo per accelerare i tempi al fine di ridurre il vantaggio della rivale Google. Il CEO di Microsoft è stato però perentorio: anche senza Yahoo Microsoft continuerà per la sua strada, ovviamente con tempi più lunghi legati alla necessità di sviluppare nuovi servizi, nuove piattaforme e una sufficiente massa critica di pubblico. L'acquisizione di Yahoo sarebbe decisamente una scorciatoia.
Questa risposta ha suggerito un'ulteriore domanda provocatoria: perché non acquisire Google stessa? Tralasciando l'impraticabilità economica dell'affare, Steve Ballmer sottolinea come tale opzione sarebbe controproducente per l'utente stesso poiché concorrenza e alternative sono elementi che stimolano l'evoluzione di un servizio o di una piattaforma. Senza citare nel dettaglio situazioni e problemi ben noti, Ballmer non nasconde che l'ipotetica acquisizione di Google avrebbe ben intuibili complicazioni legali.
In un'atmosfera di nuove opportunità, di condivisione e di scambio di reciproche opinioni, Steve Ballmer si dichiara disponibile ad accettare suggerimenti, critiche e punti di vista da chiunque. Per interagire con lui basta una mail a questo indirizzo: steve.b@microsoft.com.