OPPO Find X3 Pro: com'è fatta la lente a microscopio che ingrandisce fino a 60x?

OPPO Find X3 Pro: com'è fatta la lente a microscopio che ingrandisce fino a 60x?

Il nuovo OPPO Find X3 Pro si è presentato nel mondo degli smartphone con una peculiarità che, noi di Hardware Upgrade, abbiamo premiato come la migliore innovazione dell'anno. Parliamo della lente a microscopio capace di ingrandire addirittura fino a 60 volte l'immagine arrivando dove nessuno era mai riuscito fino ad oggi. Scopriamo come funziona tecnicamente.

di pubblicato il nel canale Telefonia
Oppo
 

OPPO Find X3 Pro è il nuovo top di gamma dell'azienda cinese presentato pochi mesi fa durante un evento mondiale. Un device che ha subito catturato l'attenzione del pubblico per alcune peculiarità che lo hanno portato agli onori della cronaca, chiaramente in positivo. Un vero top di gamma che mette sul piatto tantissime novità tecnologiche rispetto al passato con l'ambizione di raggiungere l'apice della classifica dei produttori di smartphone che ha visto in questo 2021 molti cambiamenti nella graduatoria a partire dalla discesa di Huawei dai primi posti.

La qualità e l’innovazione di OPPO su questa nuova serie Find X non si discutono: la passata generazione aveva colpito per la presenza di un'ottica a periscopio, il display OLED con refresh rate elevato ma anche delle innovazioni riguardanti i sensori fotografici di Sony. Un telefono eccellente difficile senza dubbio da battere soprattutto in una generazione successiva dopo meno di un anno. Eppure OPPO ci è riuscita proponendo uno smartphone ancora più evoluto come il Find X3 Pro, con un display addirittura a 10-bit e con la possibilità di supportare fino ad 1 miliardo di colori. E non solo perché seppure l'azienda ha deciso di mettere da parte il periscopio per il comparto fotografico ha fatto un balzo in avanti inserendo una doppia fotocamera da 50 megapixel, grandangolare e ultragrandangolare, ma soprattutto una fotocamera a microscopio al posto di quella macro.

Se infatti solitamente le fotocamere macro tradizionali ingrandiscono i soggetti di circa due volte, aggiungendo la possibilità di raccogliere fotografie in primo piano mai comunque con un efffetto ''WOW'' ecco che OPPO mira a cambiare questa situazione. E le sue nuove Microlens poste sul Find X3 Pro permettono di rivelare mondi mai visti prima d'ora con uno smartphone, ingrandendo i soggetti di 30 volte otticamente e 60 volte con il digitale. Il risultato va ben oltre la macrofotografia, avventurarsi nel microscopico.

Questo per noi di Hardware Upgrade vale senza dubbio un premio che è quello della migliore innovazione tecnologica di questo 2021. Un premio meritato sia per aver posto in essere su di uno smartphone una soluzione tecnologicamente avanzata che altri non hanno preso in considerazione. Sia per il fatto che effettivamente il tutto funziona e funziona anche bene e l'utente può permettersi di avere tra le mani non solo uno smartphone capace di fotografare i dettagli con obiettivi più o meno classici ma anche di andare più in profondità, nel vero senso della parola, garantendo un elevato standard qualitativo.

OPPO Find X3 Pro: il mondo visto al microscopio

Come detto a livello fotografico il nuovo OPPO Find X3 Pro è in possesso di un comparto fotografico di primissimo livello. L'idea dell'azienda è stata quella di rendere possibile all’utente di scattare in modo praticamente identico, sia con il sensore principale che con quello ultra grandangolare. Capita spesso infatti che i sensori siano diversi e che lo scatto realizzato non riesca a rendere nei medesimi parametri per quanto concerne i colori, i contrasti o anche il bilanciamento del bianco o altro.  

Ecco allora l'idea di porre due dei quattro sensori identici ossia il Sony IMX766. Da una parte con apertura focale da f/1.8 stabilizzazione ottica dell’immagine e dall’altra focale da f/2.2 con angolo di cattura a 110°. Entrambi però capaci di catturare immagini fino ad un miliardo di colori da replicare appunto sullo schermo dello smartphone. A questi poi, OPPO, ha deciso di affiancare un sensore da 13 MP di tipo teleobiettivo capace di arrivare a zoom 5x ibridi o ancora a zoom 20x in digitale.

E poi lui ossia il più piccolo dei sensori presenti perché da 3MP ma capace di ingrandire fino a 60 volte in digitale di un determinato oggetto: un vero microscopio a portata di mano. E qui come vedremo la tecnologia sviluppata da OPPO funziona veramente bene e gli scatti che vengono realizzati appoggiando alla superficie il sensore sono estremamente dettagliati e unici nel loro genere. OPPO ha dunque voluto rendere visibile l'ignoto all'occhio umano. Ha cercato di esaudire quel desiderio di conoscenza che si cela nei piccoli dettagli che sono una delle principali fonti anche del sapere.

Come funziona questo ''micro'' sensore?

Secondo OPPO la conoscenza e la comprensione del microscopico è il prossimo passo naturale nella fotografia per smartphone. Ecco perché OPPO Find X3 Pro si esalta in questo permettendo di dare colore e forma a quello che non potremmo vedere ad occhio nudo. L'intento è quello di imparare sempre di più anche dalla tecnologia e qui per farlo l'azienda cinese ha voluto arricchire un comparto, quello fotografico, che in uno smartphone ultimanente si sta forse un po' sottovalutando.

Sappiamo bene che per uno ''scatto'' microscopico finora era necessario essere in possesso appunto di un microscopio, mero strumento degli scienziati. OPPO ha deciso di farlo suo e di inserire una Microlens nel suo Find X3 Pro: una sfida difficile perché creare un obbiettivo per una fotocamera di uno smartphone, con esiguo spazio, con componenti hardware diverse e soprattutto con la capacità comunque di raggiungere ingrandimenti fino a 60 volte quelli normali non è da poco anzi è forse una sfida colossale.

L'azienda ha infatti dovuto superare alcune problematiche fisiche. In questo caso infatti le lenti ad alto ingrandimento solitamente sono molto sensibili alle macchie bianche o anche alle particelle di peli che si depositano sulla lente. Nel microscopio questi elementi possono creare immensi fastidi andando dunque a far degradare la qualità di una foto scattata ad alto ingrandimento proprio perché vengono ingranditi più del normale. Ecco allora che OPPO ha tecnicamente deciso di prendere spunto da quanto fatto dai produttori di vetro zaffiro ma anche da quelli delle guide luce e ancora da produttori di fotocamere realizzando il suo primo Microlens al mondo su di uno smartphone. Come lo ha ottenuto? Ha trattato la lente microscopio con una soluzione detergente personalizzata, rendendolo oltre 10 volte più resistente a macchioline e particelle di capelli o peli.

Palese però che realizzare, ma soprattutto montare, una fotocamera Microlens non sia una cosa comune ossia il tutto richiede un metodo di montaggio ben diverso da quello che invece viene considerato per una fotocamera normale. A livello strutturale, OPPO ha installato il modulo del microscopio direttamente sulla cover posteriore dello smartphone, invece di montarlo sulla scheda madre come viene solitamente fatto. Per eliminare poi il fastidioso problema dell'illuminazione ecco che OPPO ha ben pensato di dotare Find X3 Pro di una lente in zaffiro ma soprattutto di una luce ad anello capace di garantire la massima uniformità di luce durante l'uso del sensore. Un'idea incredibilmente funzionale.

OPPO ha dovuto fare anche altre considerazioni durante la progettazione del modulo Microlens che riguardano non solo il funzionamento ma anche l'estetica. In questo caso infatti da una parte l'esterno della lente a microscopio doveva essere di colore nero per adattarsi al meglio all'estetica dello smartphone e mantenersi omogenea agli altri sensori. Tuttavia la guida di luce anulare, se realizzata con maggiore opacità, avrebbe influito negativamente sulla capacità di far funzionare la lente a microscopio ad una distanza eccezionalmente ravvicinata e ad alti livelli di ingrandimento. Integrando un obiettivo più grande e una doppia guida di luce nascosta, gli ingegneri di OPPO hanno superato la potenziale barriera dell'estetica e dell'incredibile fotografia.

Non solo perché ecco l'intuizione di OPPO: utilizzare un inchiostro semitrasparente sulla guida della luce della fotocamera, per una finitura che sembra nera, ma può comunque fornire a livello fotografico quello che serve al sensore. La creazione dell'inchiostro utilizzato per Find X3 Pro ha richiesto oltre 10 revisioni, ciascuna delle quali ha perfezionato il livello di opacità fino a raggiungere la perfezione. E ci raccontano in OPPO anche più di 20 iterazioni del design dell'anello sono state create prima che gli esigenti ingegneri fossero soddisfatti del modo in cui la guida della luce anulare si abbinasse al design di Find X3 Pro.


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Perché allora questi componenti sono così fondamentali per la nuova Microlens di Find X3 Pro? La distanza di messa a fuoco della fotocamera Microlens su Find X3 Pro è di circa 3 mm. Questa distanza di messa a fuoco minima è incredibilmente bassa e non permette alla luce ambientale di passare per illuminare il tutto, quindi la guida della luce compensa proprio questo aspetto. Ed ecco che Microlens può catturare immagini ipnotizzanti illuminate in modo uniforme con un accurato bilanciamento del colore e una prospettiva davvero incredibile.


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Oltretutto l'anello luminoso di Find X3 Pro non è dotato di un LED convenzionale, poiché un modulo flash standard sarebbe stato troppo grande e luminoso, con conseguente esposizione irregolare. OPPO ha allora analizzato fino a oltre 50 scenari fotografici simulati, concentrandosi sul design della fotocamera e sulla selezione di due luci LED a emissione laterale. L'azienda cinese ha dunque manipolato con cura e abbinato la gamma di temperatura del colore con la luce anulare personalizzata di Microlens e il risultato ottenuto è quello di un LED tradizionale che però non poteva essere posizionato come al solito.


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OPPO Find X3 Pro merita il premio Miglior Innovazione 2021

Ecco dunque come il nuovo OPPO Find X3 Pro può permettersi di esplorare un nuovo mondo microscopico, fotografando tessuti, pelle, capelli, piante ma anche i più piccoli insetti che dunque assumono tutti una nuova, vasta forma attraverso Microlens. E se abbinato ad un comparto di fotocamere di punta è davvero difficile non esprimere ammirazione per quello che non può che risultare come uno dei migliori smartphone votati alla fotografia di questo 2021 con la particolarità di un sensore microscopio che nessuno aveva mai proposto su di uno smartphone.

È per questo che Hardware Upgrade ha deciso di dare ad OPPO e al suo Find X3 Pro un riconoscimento come Migliore Innovazione 2021 proprio grazie al suo Microlens, pronto a farvi scoprire mondi che pensavate fossero visibili solo in laboratorio e invece possono provenire, ora, anche dal vostro smartphone.

15 Commenti
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demon7706 Maggio 2021, 15:36 #1
Si ok, è carino.
Ma nella vita reale a che cacchio serve? A niente direi.. se non a fare qualche esperimento per divertimento..
Per quanto sarebbe comunque utile a pochissimi apprezzerrei di gran lunga di più un sensore termico.. peccato costino un sacco.

PS: capiasco che "la gobbetta" per il gruppo ottiche è obbligatoria ma la scelta di farla arrotondata in quel modo è davvero poco felice.
E' molto meglio uno scalino secco in modo che vada ad integrarsi con il guscio che si mette sempre a protezione del telefono.
emanuele8306 Maggio 2021, 15:50 #2
Originariamente inviato da: demon77
Si ok, è carino.
Ma nella vita reale a che cacchio serve? A niente direi.. se non a fare qualche esperimento per divertimento..
Per quanto sarebbe comunque utile a pochissimi apprezzerrei di gran lunga di più un sensore termico.. peccato costino un sacco.

PS: capiasco che "la gobbetta" per il gruppo ottiche è obbligatoria ma la scelta di farla arrotondata in quel modo è davvero poco felice.
E' molto meglio uno scalino secco in modo che vada ad integrarsi con il guscio che si mette sempre a protezione del telefono.


no guarda, se metti una lente del genere in ogni smartphone vengono fuori 50 startup che ne trovano applicazioni di massa. esattamente come il lettore di bande magnetiche. appena usciti gli smartphone un paio di smanettoni hanno fatto un convertitore da 1 cm cubo che trasformava il segbnale idelel carte di gredito preso dalal banda magnetica (analogico) e lo convertiva in un segnale elettrico pacquisibile da jack audio. ecco fatto un POS a costo praticamente zero. adesso ogni smartphone ha un NFC e può diventare un POS. fallo che ingrandisce solo 10x con focale cortissima come un microscopio, aggiungici una luce polarizzata e hai un rivelatore digitale di melanomi che scatta foto e ti tiene una banca dati dei tuoi nei. e non devi spendere 150 euro a foto per neo dal dermatologo.
demon7706 Maggio 2021, 15:55 #3
Originariamente inviato da: emanuele83
no guarda, se metti una lente del genere in ogni smartphone vengono fuori 50 startup che ne trovano applicazioni di massa. esattamente come il lettore di bande magnetiche. appena usciti gli smartphone un paio di smanettoni hanno fatto un convertitore da 1 cm cubo che trasformava il segbnale idelel carte di gredito preso dalal banda magnetica (analogico) e lo convertiva in un segnale elettrico pacquisibile da jack audio. ecco fatto un POS a costo praticamente zero. adesso ogni smartphone ha un NFC e può diventare un POS. fallo che ingrandisce solo 10x con focale cortissima come un microscopio, aggiungici una luce polarizzata e hai un rivelatore digitale di melanomi che scatta foto e ti tiene una banca dati dei tuoi nei. e non devi spendere 150 euro a foto per neo dal dermatologo.


meh.. mi sembrano sempre casi più unici che rari..
Però OK. Magari sbaglio io e l'idea è più che valida.
mentalrey06 Maggio 2021, 22:33 #4
Ti sembra un caso unico l'uso dell'NFC?
quello che ha fatto lui per i nei è solo un esempio, ma ci possono utilizzi
di quel tipo di lente che non ci vengono ancora in mente adesso.
Premesso che attualmente anche io preferirei un sistema lidar, da aggiungere
alla sensoristica degli smartphone di default piuttosto che un ultra macro.
miky_b85406 Maggio 2021, 22:56 #5
se non sei un dermatologo mica lo sai se hai un melanoma... quindi ammesso che scatti la foto polarizzata, le 150€ le pagherai lo stesso per un consulto...
Diciamo che è un bel accrocco che serve per toglierti lo sfizio diametralmente opposto alla superfotomegagalattica della luna...
Domanda? lo posso usare per saldare componenti smd su un pcb? se si ha un senso per me, se invece devo tenere a 5mm il telefono dalla superficie, allora non mi serve a na beata...
marchigiano06 Maggio 2021, 23:37 #6
telefoni lidar ci sono già (iphone, huawei...)

a me l'ingrandimento farebbe comodo, ma una via di mezzo, insomma questo ha un buco tra la macro normale e il 60x...
emanuele8307 Maggio 2021, 08:08 #7
Originariamente inviato da: miky_b854
se non sei un dermatologo mica lo sai se hai un melanoma... quindi ammesso che scatti la foto polarizzata, le 150€ le pagherai lo stesso per un consulto...
Diciamo che è un bel accrocco che serve per toglierti lo sfizio diametralmente opposto alla superfotomegagalattica della luna...
Domanda? lo posso usare per saldare componenti smd su un pcb? se si ha un senso per me, se invece devo tenere a 5mm il telefono dalla superficie, allora non mi serve a na beata...


si certo perché aere una fotocamera con luce polarizzata in gni casa e connessa al database del medco non migliorerebbe l'efficienza della medicina a distanza e la possibilità che molti invstano quell'ora in sala d'attesa per farsi una foto da mandare al medico che poi decide il da farsi... se c'è una cosa che qesta pandemia ci ha insegnato, almeno qui in germania, è che tra home office e telemedicina anhe se il rendimento non cambia, si risparmia tempo e stress... l'anno scrso, quando sono stato malato , per i 3 giorni d lattia me l'hano passata dalla finestra senza bisogno di visita (regola ufficiale voluta dal governo).

lo sai che esistoo camere macro fino a 10x usb a 10 euro? ma poi, 60x su un SMD me lo spieghi a cosa ti serve? per verificare una saldatura fredda su uno 0805? pure per gli 0201 ti basta un 10x macro... al massimo per qualche FPBGA tipo da 1800 pin in 5cm2, ma una volta saldati ti servono li xray r guardarci sotto....
emanuele8307 Maggio 2021, 08:09 #8
Originariamente inviato da: miky_b854
se non sei un dermatologo mica lo sai se hai un melanoma... quindi ammesso che scatti la foto polarizzata, le 150€ le pagherai lo stesso per un consulto...
Diciamo che è un bel accrocco che serve per toglierti lo sfizio diametralmente opposto alla superfotomegagalattica della luna...
Domanda? lo posso usare per saldare componenti smd su un pcb? se si ha un senso per me, se invece devo tenere a 5mm il telefono dalla superficie, allora non mi serve a na beata...


in ogni caso mi pare che sta info nella recensione manchi. quanto deve stare lontana la lente dall'oggetto)ovvero quale è la distanza di messa a fuoco?
gianluca.f07 Maggio 2021, 08:23 #9
la stessa utilità di questo.

Link ad immagine (click per visualizzarla)
dEUS07 Maggio 2021, 09:01 #10
Originariamente inviato da: emanuele83
in ogni caso mi pare che sta info nella recensione manchi. quanto deve stare lontana la lente dall'oggetto)ovvero quale è la distanza di messa a fuoco?


"La distanza di messa a fuoco della fotocamera Microlens su Find X3 Pro è di circa 3 mm. "

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